E’ la seconda città per popolazione dopo la capitale Tashkent e la maggior parte degli abitanti non parla l’uzbeko ma il tagiko di origine persiana. Infatti nella sua storia lunga 2700 anni fece parte del primo impero persiano.
Fondata tra il VII e il V secolo a.C., Samarcanda era già una importante città sotto l’influenza persiana quando Alessandro Magno la conquistò nel 329 a.C.
Tra il VI e il XIII secolo visse il periodo di massima espansione anche in termini di popolazione e fu conquistata dagli arabi che convertirono all’Islam gli abitanti della città, fu poi riconquistata dai persiani e da diverse dinastie turche che ne fecero una delle città più ricche di tutto il mondo islamico. Nel 1220 fu saccheggiata dai mongoli di Gengis Khan e gran parte degli abitanti fu uccisa. La città impiegò decenni per ristabilirsi.
Artefice della rinascita di Samarcanda fu Amir Timur (da noi conosciuto come Tamerlano) che nel 1370 la scelse come capitale del suo impero. La ricostruzione durò ben 35 anni.
Anche suo nipote Ulugh Bek, nei suoi 40 anni di governo, contribuì allo sviluppo soprattutto culturale della città facendo costruire diverse madrase in cui si studiavano anche scienze, matematica ed astronomia.
Nel XVI secolo gli Uzbeki spostarono la capitale a Bukhara e Samarcanda iniziò un lento declino e nel XVIII, secolo dopo un assalto dei Persiani, , la città fu abbandonata. L'emiro di Bukhara tentò di ripopolare la città alla fine di quel secolo.
Nel 1868, la città fu conquistata e divenne parte dell'Impero russo; diventando successivamente alla caduta degli zar capitale della Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka dal 1925 fino al 1930. Infine dal 1991 fa parte della Repubblica Uzbeka.
Avvicinandoci al centro i palazzi assumono un aspetto più “classico” e molti costruiti durante il periodo zarista.
Questo bel palazzo bianco e azzurro era la sede della banca russo-cinese che fu aperta a Samarcanda nel 1895; l’edificio è stato recentemente restaurato, al suo interno si trovano un museo dedicato alle relazioni uzbeko-cinesi, tra cui seta e ceramica, e l’ufficio del Rettore dell’Università.
Questa la sede dell’Università del Turismo Internazionale aperta nel 2018 a testimonianza dell'importanza e della crescita del turismo in Uzbekistan