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Venezia; navi da crociera sì, navi da crociera no?

Mi sembra doveroso guardare ad altro, visto lo stallo di tutta la faccenda. Buona la politica su Ravenna, vicina a molte zone di interesse turistico ed oltretutto fornita di un terminal nuovo di pacca, pronto ad ospitare ben più toccate rispetto a quelle programmate.
 
Finalmente si muovono le Compagnie. Costa ed Aida prenotano per il 2020 in maniera "doppia": sia su Venezia che su Trieste e Ravenna in attesa delle decisioni del Governo. Chissà che anche CLIA si pronunci in merito decidendo sull'eventuale abbandono dello scalo lagunare.

Scusa Rodolfo, ma CLIA è un ente?significato? Grazie.
 
Rodolfo quando una compagnia prenota uno scalo deve pagare un anticipo? e se sì poi non scalando perde queste soldi?
Tiziano e' verp che nove navi danno lavoro a tante persone ma se scalassero in porti diversi lo darebbero ugualmente ad altre persone di altre citta'.Con questo riaffermo però che con le dovute cautele,come mi sembra in essere adesso, Venezia deve essere mantenuta come scalo essendo insostituibile.
 
Che io sappia no Paolo, solo che, se lo scalo prenotato viene cancellato da parte della Compagnia, quest'ultima deve pagare una penale che, per l'anno in corso, è stabilita in 3,80 euro per le navi homeport ed euro 1,90 per le navi in transito, moltiplicati per la capacità nominale passeggeri nave. (questo per Venezia)

Solo che la notizia stride con il regolamento dell'Autorità Portuale che prevederebbe la prenotazione per il 2020 entro il 31 gennaio dell'anno precedente, quindi 2019, e la conferma entro il 28 febbraio dello stesso anno per cui il tutto dovrebbe valere per il 2021, ma questa è una mia interpretazione.
 
Rodolfo quando una compagnia prenota uno scalo deve pagare un anticipo? e se sì poi non scalando perde queste soldi?
Tiziano e' verp che nove navi danno lavoro a tante persone ma se scalassero in porti diversi lo darebbero ugualmente ad altre persone di altre citta'.Con questo riaffermo però che con le dovute cautele,come mi sembra in essere adesso, Venezia deve essere mantenuta come scalo essendo insostituibile.

Vero quello che scrivi,ma gli altri porti sono attrezzati con infrastrutture navali/stradali/ricettive a ricevere navi/meganavi e relativi passeggeri?
 
Non per campanilismo, io li ho visti quasi tutti i porti italiani e del Mediterranno in genere, ma nessuno è all'altezza di Venezia per logistica ed organizzazione: Marsiglia e Barcellona possono far meglio, ma di poco.
 
barcellona è sicuramente alla pari di venezia,ma marsiglia no assolutamente rodolfo,il porto crocieristico mi pare abbandonato in un angolo dimenticato con una navetta pubblica che fa pena lontano da tutti i servizi.
 
Che io sappia no Paolo, solo che, se lo scalo prenotato viene cancellato da parte della Compagnia, quest'ultima deve pagare una penale che, per l'anno in corso, è stabilita in 3,80 euro per le navi homeport ed euro 1,90 per le navi in transito, moltiplicati per la capacità nominale passeggeri nave. (questo per Venezia)

Solo che la notizia stride con il regolamento dell'Autorità Portuale che prevederebbe la prenotazione per il 2020 entro il 31 gennaio dell'anno precedente, quindi 2019, e la conferma entro il 28 febbraio dello stesso anno per cui il tutto dovrebbe valere per il 2021, ma questa è una mia interpretazione.

Rodolfo, è più che logico e giusto quello che scrivi!
Oltre al danno per l'autorità portuale, che per quanto possa rifarsi con le penali avranno comunque navi in meno, vogliamo contare anche i danni per i passeggeri in imbarco? Già ci sarebbe il disagio per chi fa un viaggio nazionale per raggiungere Venezia, figuriamoci per chi viene dall'estero facendo magari un viaggio intercontinentale con tutto quello che ne consegue: prenotazioni aerei e alberghi, la possibilità di perdere il volo di ritorno sbarcando da un porto che non sia Venezia.
Che poi, perché iniziare a prenotare altri scali se nemmeno si sta lavorando ad una soluzione definitiva per le navi a Venezia? Se Costa e Aida eliminassero davvero questo scalo, per i passeggeri ci sarebbe anche la doppia beffa del "futile motivo" visto che fino a legge contraria, si passa ancora tranquillamente per la Giudecca.
Mi auguro proprio che non si facciano questi cambiamenti abbastanza importanti per il 2020! Potrei capire per il 2021, ma il 2020 è troppo vicino!!!
 
Rodolfo, è più che logico e giusto quello che scrivi!
Oltre al danno per l'autorità portuale, che per quanto possa rifarsi con le penali avranno comunque navi in meno, vogliamo contare anche i danni per i passeggeri in imbarco? Già ci sarebbe il disagio per chi fa un viaggio nazionale per raggiungere Venezia, figuriamoci per chi viene dall'estero facendo magari un viaggio intercontinentale con tutto quello che ne consegue: prenotazioni aerei e alberghi, la possibilità di perdere il volo di ritorno sbarcando da un porto che non sia Venezia.
Che poi, perché iniziare a prenotare altri scali se nemmeno si sta lavorando ad una soluzione definitiva per le navi a Venezia? Se Costa e Aida eliminassero davvero questo scalo, per i passeggeri ci sarebbe anche la doppia beffa del "futile motivo" visto che fino a legge contraria, si passa ancora tranquillamente per la Giudecca.
Mi auguro proprio che non si facciano questi cambiamenti abbastanza importanti per il 2020! Potrei capire per il 2021, ma il 2020 è troppo vicino!!!

Invece per me han fatto bene dal punto di vista di dare una scossa a chi deve decidere. E come già detto mi augurerei che altrettanto facesse il CLIA minacciando la cancellazione dello scalo lagunare di parte delle navi dell'associazione.
Rimanendo così le cose, anzi continuando a rimanere in questo stato di incertezza e contestazione, il problema si aggrava di giorno in giorno.
Per i Comandanti, per molti, Venezia è diventata un incubo professionalmente parlando; sempre nell'occhio di possibili denunce e responsabilità che dovrebbero essere a capo di altri. Sempre nel mirino delle macchine fotografiche/telefonini per denunciare in rete questa o quella mancanza. Oramai l'opinione pubblica non aspetta altro per gridare delinquente od assassino a chi fa semplicemente il pro proprio lavoro.
Meglio dare un taglio a tutto. Ad ognuno le proprie responsabilità.
Non si può leggere ogni giorno sulla stampa la soluzione del primo arrivato, smentita e contestata il giorno dopo dal sotto sotto segretario di questo o quel Ministero.

Comportamento "ricattatorio"? Forse. Ma benvenga.
 
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Qualche compagnia, certamente Costa Crociere, gia’ da anni ha detto quali erano le condizioni per rimanere...ora la corda si e’ rotta e si vedranno le conseguenze.
Do ragione a Rodolfo! Il revenue crocieristico vale per Venezia oltre 300 milioni di euro l’anno su 1,3 miliardi complessivi dovuti al turismo...non poco quindi! Quando verranno magari a mancare tutti od in parte forse qualcuno incomincera’ a prendere sul serio le grandi compagnie, perche’ non sono i passeggeri di Ponant, Seabourn o Silversea che formano quel revenue ma le navi da 3/3/5000 passeggeri e da otre 70/80000 tonnellate. Oltre tutto il turismo crocieristico e’ il piu’ facile da gestire perche’ tutto e’ programmato ed organizzato, sono gli unici che non improvvisano, sono coloro che programmano tutto con anticipo, sia pre che post crociera ed anche in scalo moltissime delle attivita’ di scalo sono organizzate.
Gli altri porti, dove potrebbero approdare prossimamente le navi, se sono guidate da persone competenti coglieranno l’occasione ed investiranno per mantenere in futuro questa fortuna.
Se invece approfitteranno solo passivamente dell’occasione saranno destinati a fallire...vedasi Ancona!
 
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Rodolfo, duro e crudo; ma pienamente daccordo con te


Inviato da Old iPad carbonella munito
Marina non è questione di esser crudi è una serena disamina dei fatti.
Il Comandante di Deliziosa è al momento indagato per mancato naufragio, come riporta la stampa locale.
Ora è stato nominato un perito per accertare il significato di previsti forti temporali nell'area costiera come da bollettini meteo di quel tardo pomeriggio.
Ma "qualcuno" potrà accertare che si sarebbe trattato di un uragano con vento ad oltre 150 kmh? A mio avviso è difficile poterlo stabilire a priori; altrimenti ogni volta che verranno previsti forti temporali la navigazione sarà sospesa, compresa quella aerea e di tutti gli altri mezzi di trasporto? Alla partenza il vento era 10 nodi, insignificante, quasi calma.
Io ho parlato con dei professionisti che erano a bordo nel momento che si è scatenato il finimondo ed hanno ammesso che è stata la loro peggiore esperienza vissuta in tanti anni di lavoro.
E alla fine si cercherà di addossare la colpa al Comandante che è partito in condizioni meteo avverse??? Ma di chi è la gestione del Porto? Delle condizioni meteo?
Un aereo se le condizioni meteo no lo permettono viene dirottato, fatto circuire in attesa, fermato a terra. Mica decide il Comandante se partire od atterrare.
Il porto di Venezia non era stato chiuso dalle Autorità Portuali. Quindi se il Comandante è partito in condizioni "critiche", la responsabilita sarà stata anche di qualcun altro che non l'ha fermata e ha dato l'ok per la partenza non valutando alcun pericolo anche se le previsioni parlavano di generici forti temporali.
 
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Rodolfo in questi casi che hanno creato tutti questi "problemi" si trattava di forti temporali e forte vento, ma quando c'è nebbia fitta e la nave viene fatta partire non è un pericolo anche quello? La responsabilità dovrebbe essere anche in quel caso della Autorità portuale o sbaglio?
 
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