Sandro 09:
i 10 bambini per quanto si impegnino non potranno mai spostare l’acqua con la forza con cui la sposta il lottatore di sumo! ;-)
Rodolfo:
La notizia dello scarico delle acque reflue in laguna non l’ho mai notata, io sicuramente non l’ho mai detto, se dovessi sentirla circolare lo farò presente. Sicuramente nei dibattiti non è mai emersa.
Rodolfo, a me pare di far di tutto per instaurare un colloquio, non sto facendo un comizio per convincere i crocieristi a disertare il porto di venezia, se qualcuno l’ha interpretata così non era mia intenzione. Io sto cercando di informare sui problemi che abbiamo a venezia per trovare assieme soluzioni alternative che accontentino tutti. Francamente mi pareva chiaro.
Se non ho risposto a domande ti chiedo di rifarmele, davvero me le son perse, non so a cosa ti riferisci.
Anche tu però non hai risposto a domande. Sto ancora aspettando la tua soluzione alternativa che dici di avere ma che dai per scontato che non verrà considerata. Non è detto, esponila!
Sugli effetti dello spostamento dell’acqua mi pare che siamo perfettamente d’accordo, in certe condizioni di marea, come dici anche tu, si vede benissimo. Sulle onde dei mezzi minori siamo ancora d’accordo. Aggiungo che le navi non producono onde. Sono problemi a due livelli diversi. I mezzi minori creano onde in superficie, le grandi navi creano vortici in profondità. Potremmo stare anni a discutere quale dei due problemi sia più grave, visto che oggettivamente non è facile misurare e valutare i danni provocati dalle due tipologie di imbarcazioni. Facciamo una cosa: dimentichiamo il fatto che per me è più grave lo spostamento d’acqua delle grandi navi e che per te è più grave il moto ondoso. Sono due problemi che vanno affrontati a prescindere dalle priorità che gli diamo. Quindi cerchiamo di affrontarli ambedue, senza perdere tempo a cercare accordi su quale dei due abbia la precedenza, tanto non ne usciremmo! ;-)
Per i radar: ho capito, anche i vaporetti talvolta li accendono di giorno, io non li vedo, ma ti credo senza bisogno di ulteriori foto, giuro mi fido! Però è un aspetto secondario, puntiamo per favore a trovare soluzioni sulla questione principale: l’enorme massa di acqua spostata che impatta su fondali e sulle pareti dei canali.
Puntualizzo infine una cosa, non mi stancherò mai di ripeterla perché è fonte di grandi incomprensioni: non siamo contro le navi, ma contro le GRANDI navi DENTRO la laguna. Non vogliamo uccidere il porto, solo trovare dove localizzare la banchina da dedicare alle grandi navi, affiché quelle (non tutte!) non entrino più in laguna. E questa, secondo me, sarebbe la salvezza della città per quanto riguarda i fondali. Cui andrà aggiunta, prima o dopo o contemporanemente, una soluzione per la città in merito al moto ondoso.
Moto ondoso, che è diverso da numero di mezzi. Durante la vogalonga abbiamo migliaia di imbarcazioni ma nemmeno un’onda. Lo so, non sono paragonabili, ma è per dire che il moto ondoso dipende più dalla velocità e dalla tipologia di scafo che non dalla quantità di mezzi in circolazione (che ovviamente incide, ma in modo minore).
Pierberio:
Si, saranno tre giorni di incontri. Sentiamo il bisogno di confrontarci per trovare soluzioni. Naturalmente siete invitati anche voi!
Felix73:
Come al solito si tende a soffermarsi sui dettagli… hai visto invece la lista delle adesioni, quante associazioni sono interessate al problema, quanta gente sente bisogno di trovare una soluzione?
Speriamo esca qualcosa di interessante, non riuscirò a presenziare tutti i 3 giorni, ma vi farò sapere se emergono altre proposte alternative interessanti su cui discutere.
Pmanlio:
Sono d’accordissimo sul fatto che la creazione di un eventuale numero limite di accessi a venezia non debba dipendere dal potere di spesa del turista. Tutti hanno diritto di visitare la città. Io non ce l’ho con le persone, ma con i mezzi (grandi navi) rispetto al punto di passaggio. Il fatto che voi siate sulle grandi navi, e che di conseguenza io ce l’abbia (in senso simpatico) con voi, è solo una proprietà transitiva. Se gli stessi individui arrivassero in treno, patirei sempre il sovraffollamento, ma non ce l’avrei con voi!
Per quanto riguarda le soluzioni, mi pare più facile spostare il punto di arrivo delle grandi navi, che non creare opere di protezione sottomarine. La laguna meno la si tocca e meglio è. E’ un equilibrio troppo delicato.
Per quanto riguarda la Concordia, abbiamo ovviamente posizioni opposte. Voi dite che l’incidente non può succedere. Probabilmente sapete condurre una nave, conoscete perfettamente i sistemi di sicurezza. Noi però puntiamo al fatto che l’incidente può sempre succedere. Quello della Concordia non doveva succedere, quello di Genova non doveva succedere, a Venezia non dovrebbe succedere. Ma se invece succede anche qui?
Per quanto riguarda il Mose, la protesta era soprattutto per il fatto che c’era una proposta alternativa a minor impatto, minor costo e (detto dagli esperti) più funzionale, che non è mai stata presa in considerazione. E se si rivede ora la vicenda alla luce delle confessioni di Baita (pubblicate proprio oggi sul mattino di padova, ma penso anche in altre testate), si capisce il perché di tante cose…. Non voglio far politica (anche perché parrebbe aver finanziato un po’ tutti, non solo gli amici di partito…), dico solo che la protesta era mirata non all’opera in sé, ma soprattutto a com’era gestita.
Per il discorso 1000 persone in barca, la motonave la prendevo sempre anch’io per andare al Lido! Forse quelle che si usavano un tempo erano un po’ più piccole e ci stavano un po’ meno persone, Rodolfo probabilmente può darci le misure esatte, ma quelle nuove potrebbero essere più funzionali, condizionate, fatte su misura! Secondo te cosa servirebbe per renderle vivibili? Lo so che forse abbiamo concetti di vivibilità diversi, io sono abituato ai vaporetti qui… giusto per tornare ai problemi di sovraffollamento… Però spiegami per favore perché un crocierista non salirà mai su una navetta (dedicata) da 1000 persone. Francamente fatico a capirlo. Qui è normale stare in tanti nei vaporetti. Venezia è anche questo!
Perdere la nave è un problema comunque, credo accada anche adesso. Ma se le navette sono previste in modo adeguato non succederà certo per problemi di organizzazione, ma per ritardi del turista.
Infine ribadisco fino alla noia, Venezia non rifiuta TE, ma il mezzo con il quale arrivi. Tu non fai danni, è la nave che li fa. Se vengo a Roma e pretendo di parcheggiare col mio camion davanti al Colosseo che mi dici? In quel caso rifiuteresti me o solo il mio mezzo in quel punto?
Secondo me le persone sono più intelligenti e comprensive di quel che si teme. Se la compagnia spiegasse al turista che non può più ormeggiare in centro a venezia perché la nave è troppo grande, non ci sta, e che quindi d’ora in poi ormeggerà in altro punto, credo che il turista che ama venezia non troverebbe nulla da obiettare. Potrebbero anzi farne uno slogan: amo venezia e quindi ormeggio fuori, crociere a basso impatto ambientale per gli amanti della natura, e via dicendo! ;-)