Felix:
Per come sono fatto io, anche se lavorassi al Porto penso proprio che non parteciperei. Ma non biasimo affatto i lavoratori veneziani che si presenteranno! Il punto secondo me è che spostare gli ormeggi delle grandi navi fuori dalla laguna non comporterà perdite di posti di lavoro, anzi. Il Porto invece tende a fare passare questo messaggio ai lavoratori. Forse perché questa operazione comporterebbe più spese per il Porto, quindi meno utili per loro, ma sicuramente (secondo me) non inciderebbe affatto sui lavoratori, anzi, secondo me un doppio porto (fuori laguna per le grandi navi, in marittima per le piccole) comporterebbe un aumento dei posti di lavoro. Secondo me il Porto sta perseguendo solo i suoi interessi economici, non quelli dei lavoratori, ma cerca il loro appoggio perché torna utile. Ed alcuni di questi lavoratori l’hanno capito, non per niente ci passano le informazioni, e ci raccontano del clima all’interno del settore…
Parlo di “costrizione” perché un conto è diffondere la notizia della manifestazione (e chi vuole va), un conto è chiedere la conferma della partecipazione. Suona male.
Rodolfo:
Che il comitato NO grandi navi trovi appoggio più negli esponenti dello schieramento di sinistra è vero, ma non c’è alcuna copertura politica, non ho mai visto bandiere di alcun partito alle manifestazioni, anzi, alle manifestazioni ho sempre visto gente di tutti i colori. Io ad esempio non sono di sinistra. Credo che in questo caso la politica non c’entri affatto, è più una “guerra” di “poteri” che politica.
Sulle pagine pubblicitarie acquistate da VTP avrei molto da ridire… parla di “bugie” del Comitato, quando invece noi abbiamo sempre detto 12 navi nello stesso giorno, così come scritto nel sito di VTP! Le varie cifre volate, 13 navi, poi 32, chi più ne ha più ne metta, non sono partite da noi… E VTP nella pubblicità gioca sull’equivoco navi / grandi navi. Noi non abbiamo mai detto che erano tutte grandi navi, perché ci mettono in bocca cose non dette pur di screditare (a pagamento) il comitato No grandi navi? Idem per la parte pubblicitaria sulla Sunshine. Perché il fotogramma è quello prima della curva, prima del momento in cui la poppa stringe verso riva? E perché lasciano intendere che sia stato detto da noi, quando noi come comitato su quella polemica non ci siamo mai entrati?
Perché spendono tutti questi soldi? Perché hanno grandi, enormi interessi economici da salvaguardare. Come dicevo prima, interessi economici loro, non dei lavoratori….
Sempre secondo me, ovviamente.
Poi assicuro che noi invece non spendiamo proprio nulla per invitare quelli del No, semplice tam tam via email, e volantinaggio in bianco e nero perché costa meno. Questo giro siamo stati fortunati perché la settimana prima c’era la fiera della decrescita alle Zattere, ed i volantini sono finiti praticamente il primo giorno, a dimostrazione di un reale interesse da parte dei residenti.
Per come sono fatto io, anche se lavorassi al Porto penso proprio che non parteciperei. Ma non biasimo affatto i lavoratori veneziani che si presenteranno! Il punto secondo me è che spostare gli ormeggi delle grandi navi fuori dalla laguna non comporterà perdite di posti di lavoro, anzi. Il Porto invece tende a fare passare questo messaggio ai lavoratori. Forse perché questa operazione comporterebbe più spese per il Porto, quindi meno utili per loro, ma sicuramente (secondo me) non inciderebbe affatto sui lavoratori, anzi, secondo me un doppio porto (fuori laguna per le grandi navi, in marittima per le piccole) comporterebbe un aumento dei posti di lavoro. Secondo me il Porto sta perseguendo solo i suoi interessi economici, non quelli dei lavoratori, ma cerca il loro appoggio perché torna utile. Ed alcuni di questi lavoratori l’hanno capito, non per niente ci passano le informazioni, e ci raccontano del clima all’interno del settore…
Parlo di “costrizione” perché un conto è diffondere la notizia della manifestazione (e chi vuole va), un conto è chiedere la conferma della partecipazione. Suona male.
Rodolfo:
Che il comitato NO grandi navi trovi appoggio più negli esponenti dello schieramento di sinistra è vero, ma non c’è alcuna copertura politica, non ho mai visto bandiere di alcun partito alle manifestazioni, anzi, alle manifestazioni ho sempre visto gente di tutti i colori. Io ad esempio non sono di sinistra. Credo che in questo caso la politica non c’entri affatto, è più una “guerra” di “poteri” che politica.
Sulle pagine pubblicitarie acquistate da VTP avrei molto da ridire… parla di “bugie” del Comitato, quando invece noi abbiamo sempre detto 12 navi nello stesso giorno, così come scritto nel sito di VTP! Le varie cifre volate, 13 navi, poi 32, chi più ne ha più ne metta, non sono partite da noi… E VTP nella pubblicità gioca sull’equivoco navi / grandi navi. Noi non abbiamo mai detto che erano tutte grandi navi, perché ci mettono in bocca cose non dette pur di screditare (a pagamento) il comitato No grandi navi? Idem per la parte pubblicitaria sulla Sunshine. Perché il fotogramma è quello prima della curva, prima del momento in cui la poppa stringe verso riva? E perché lasciano intendere che sia stato detto da noi, quando noi come comitato su quella polemica non ci siamo mai entrati?
Perché spendono tutti questi soldi? Perché hanno grandi, enormi interessi economici da salvaguardare. Come dicevo prima, interessi economici loro, non dei lavoratori….
Sempre secondo me, ovviamente.
Poi assicuro che noi invece non spendiamo proprio nulla per invitare quelli del No, semplice tam tam via email, e volantinaggio in bianco e nero perché costa meno. Questo giro siamo stati fortunati perché la settimana prima c’era la fiera della decrescita alle Zattere, ed i volantini sono finiti praticamente il primo giorno, a dimostrazione di un reale interesse da parte dei residenti.