Rodolfo!!!! Sono andato a rileggermi i tuoi vecchi post e, con mia grande sorpresa, ho visto che alla fine sei quasi più estremista di me!! ;-) In alcuni punti dici che la soluzione è una sola, toglierle e basta. Beh, come non darti ragione??
Come altre soluzioni accenni allo scavo del canale tra san servolo e san clemente, oppure allo scavo del canale vittorio emanuele. A me personalmente non fano impazzire, scavare canali è sempre un rischio, preferirei venisse evitato, ma le proposte non si possono escludere a priori, quindi se ci fossero dei progetti a riguardo li farei girare. Sai se qualcuno ha elaborato dei progetti con un po’ di dettagli? Riesci a farmeli avere? Grazie ciao!
Mal di mare:
Come già detto non sono qui per convincere nessuno (so che abbiamo visioni totalmente contrapposte) ma vorrei almeno discuterne assieme, per capire le vostre esigenze, e vedere se ci sono margini di azione che possano accontentare tutti. Per ora non ne ho trovati, ma non per questo demordo!
Matterov
Abbiamo provato fin da subito a fermare l’accesso di queste navi enormi. Ma non ha funzionato, ci sono troppi interessi in gioco, e le dimensioni continuano a crescere. Gli interessi al gigantismo sono soprattutto delle compagnie crocieristiche, perché a tutti gli altri non cambia praticamente nulla. Ai lavoratori del settore cosa cambia se la nave in arrivo è di 130.000 tonnellate di stazza o di 80.000? Nulla, il lavoro ci sarebbe lo stesso. Ci guadagna solo la compagnia perché con un unico viaggio riesce a trasportare più persone. E forse risparmiano i crocieristi (non lo so, non conosco le differenze delle tariffe di viaggio). Ma Venezia ha solo da perderci per i maggiori danni ai fondali.
Le migliaia di persone riversate dalla crociere ripeto che non sono più una risorsa per venezia, qui di turisti ne abbiamo fin troppi, prova a venire sabato e te ne accorgerai anche tu, per strada non ci si muove, i vaporetti sono stracolmi, per rientrare a casa mi devo mettere pazientemente in processione….
Puntualizzo che le navi non fanno assolutamente onde, ma creano vortici sommersi di potenza superiore, in grado di danneggiare fondali e fondamenta della città.
Imbarcazioni piccole non possono provocare la spessa pressione di spinta sui fondali. E conservare i fondali non è possibile se non eliminando queste pressioni, ovvero le navi troppo grandi.
Ps La foto non è pura prospettiva, vieni qui, piazzati in via garibaldi, e vedrai con i tuoi stessi occhi! Provo ad allegare una foto dall’alto, qui non c’è prospettiva e si vedono bene i rapporti delle dimensioni. Prova ad immaginare quando curva (per entrare deve fare una S) ce la vediamo puntare dritta a casa!
Gio&Gio
Si, te lo confermo, fanno impressione.
Certi scatti sono probabilmente esaltati dagli obiettivi, però ti assicuro che la situazione non è così distante. Quando girano puntano diritte a terra. Fino ad oggi non è mai successo che abbiano avuto avarie o problemi, però la sensazione di pericolo e disagio aleggia comunque, non è una bella sensazione.
Come dici tu, non sono adatte ad entrare in laguna, sono troppo troppo grandi. E quel che chiediamo è solo tornare a misure decenti, più compatibili, non buttare all’aria tuto il crocierismo, ma solo riportarlo a misure adeguate.
Non tutti mettono al primo posto Venezia, come fai tu, purtroppo. Ed è di persone come te che abbiamo bisogno, che sappiano comprendere e rinunciare alla comodità dello scalo direttamente in centro. Se le compagnie sapessero che i crocieristi sono disposti a qualche rinuncia pur di salvaguardare la città, sarebbe sicuramente più facile arrivare ad una buona soluzione per tutti.
Per quanto riguarda il nome del comitato approfitto per specificare che non è “No navi” ma “No GRANDI navi”, a sottolineare che non siamo contro il porto, non siamo contro tutte le navi, ma solo contro quelle fuori misura per la citta.
Julium:
Vorrei cogliere l’occasione per puntualizzare una cosa: i turisti non portano soldi “a Venezia” intesa come città, ma alle categorie economiche che gravitano attorno a Venezia (non necessariamente veneziane). Questo per dire che il comune di venezia ci guadagna ben poco se non nulla (il porto non è del comune di venezia, quindi non ci arriva 1 euro..). Quindi non è che più turisti arrivano e più il comune ha i soldi per restaurare.
E non interpretare al rovescio quel che ho detto: non è che abbiamo guadagnato già abbastanza e quindi ce ne freghiamo delle crociere, ma è che non siamo tenuti per le p… dalle compagnie crocieristiche, non cediamo al ricatto dei soldi, siamo “liberi” si opporci! Non è esattamente la stessa cosa.
Il settore delle navi sarà in attivo, ma non contribuisce a mantenere venezia, anzi, contribuisce a distruggerla…
Se non ci sono soldi per nuove infrastrutture la soluzione è una sola: impedire a queste grandi navi l’accesso.
Per quanto riguarda aumentare le tasse portuali, ti ricordo che l’Autorità Portuale non è di venezia, quindi a noi resterebbero i danni e ad altri andrebbero gli introiti.
Non chiediamo di far diventare venezia una città con pochi turisti di elite, ma nemmeno vogliamo diventare Veniceland, sovrastata da giganti marini che ci guardano dall’alto, distruggendo la nostra città nel nome dei soldi portati.
Felix73
Concordo. Bisogna fare qualcosa. Per fortuna le acque iniziano a muoversi, siamo rimasti immobili e passivi fin troppo. Sia sul versante grandi navi, che sul versante moto ondoso e velocità, sia sul versante limite di afflusso turistico (anche se a qualcuno può sembrare impossibile, pure questo è un problema).
Lord Revan
Credimi, se venisse vietato all’istante l’ingresso di queste grandi navi ne saremmo felici.
La ripercussione economica secondo noi non sarebbe grave, una buona parte della città è disposta a rischiare.
Saluti a tutti