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Venezia: piccioni colorati

La76

New member
Avevo scritto un commento infinito ma non avevo più voglia, quindi l'ho cancellato.
Chi dice che un'opera d'arte deve essere compresa appieno senza essere spiegata, dice cavolate. Molti apprezzano una scultura o un quadro solo dal punto di vista prettamente estetico. Ma l'arte non finisce lì. O almeno, finisce lì per chi non sa vedere oltre o non è interessato a sapere ciò che l'artista ha voluto esprimere perchè sennò: "si parte con il piede sbagliato".
L'arte non è come la televisione, non basta guardarla per capirla.
Tutti bravi a dire che il David e la Cappella Sistina di Michelangelo sono due opere d'arte meravigliose, ma quanti saprebbero distinguerne (e apprezzarne) appieno le infinite differenze?

Allora come mai, quando ero al liceo (artistico) se disegnavo la modella come Picasso prendevo 3?
Siamo seri...esiste un enorme percentuale di arte in cui le basi sono universali e sono fatte di regole, e l'opera va capita senza essere spiegata, non sono cavolate!
(e i giudizi di questo tipo ti inviterei a tenerteli per te)

Ci sono stati artisti nel Rinascimento che hanno piazzato nelle loro opere significati "nascosti" ma se anche non sei in grado di decriptarli l'opera resta meravigliosa e armonica di suo...e in questo c'è una profonda differenza tra quello di cui stiamo parlando.

L'arte è prima di tutto estetica, non si può dire che non è importante...e aggiungo che non tutti gli artisti vogliono per forza comunicare qualcosa con le loro opere, molti semplicemente vogliono realizzare qualcosa di bello.

Non tutta l'arte è criptica, anzi...la maggior parte dell'arte, da millenni, è stata fatta per rappresentare e abbellire il quotidiano...dal tempo delle pitture rupestri delle caverne!
E anche l'Uomo di Neanderthal se aveva cacciato un cervo e voleva farlo capire disegnava quello e non un condor.
Ora non stravolgiamo tutto per neanche un centinaio d'anni...

Io se vedo dal vivo l'artista che ha fatto il vaso di geranei postato da Rodolfo, non gli dico di aver perso tempo .....gli domando chi vuole prendere per il c.....
Se invece vedo quelo che ha messo il ragazzo diversamente abile su una mensola....prima gli spacco la faccia e poi ci denunciamo reciprocamente.

Beata ignoranza...... :)

Penso farei le tue stesse cose...anzi, sicuramente!

Vedi, quello che scrivi è sacrosanto, ma fior di designer moderni e di artisti rimproverano spesso ai loro colleghi di nascondersi dietro questa posizione..

Per me, ribadisco per me, la provocazione arriva quando non sei più in grado di stupire con la tua "arte"...fortunatamente non tutti ne hanno bisogno.
Purtroppo però si parla molto di più dei provocatori che degli artisti...

Imbrattare un muro buttandogli addosso un po' di colori mischiati, facendo passare la cosa per 'arte' come manifestazione di chissà quale mistero occulto è una paraculata, non è un'opera..

La penso nello stesso modo...ribadisco quanto detto ieri: qualsiasi opera sia (in modo molto simile all'originale) riproducibile da qualunque persona priva di capacità artistiche non può essere considerata un'opera d'arte.

E' giusto dire che in una opera ci sono tanti significati nascosti che vanno anche ricercati da chi la fruisce, ma non può essere tutto tanto criptico da permettere a chi è malintenzionato di nascondersi dentro.. allora siamo seri, andiamo da questi artisti e chiediamo a loro di farci un discorso approfondito sul loro lavoro.. approfondito, forte e chiaro..

Esatto.
Anch'io ieri ho chiesto una spiegazione a Lingoss e la sto ancora aspettando...troppo facile dire "bello" perchè l'ha detto qualcun altro.
E spesso (non mi sto riferendo a nessuno in particolare, sia chiaro) ho visto gente che non capiva assolutamente nulla di arte rimanere estasiata di fronte a questo tipo di "opere"

Perchè il discorso che ho fatto non è campato all'aria: se io prendo un orologio rotto con il vetro del quadrante rovinato da una incrinatura e qualche molla messa fuori dalla cassa e lo metto su un foglio di carta rosso non ho fatto nulla.. se lo fa uno di questi sedicenti 'geni' dell'arte ecco che il rosso viene associato al sangue, l'ora a cui è fermo l'orologio diviene un'ora simbolica, l'incrinatura un simbolo di tristezza e la cosa diviene ''La morte del tempo'' e magari la paghi due milioni di Euro..

Basta cambiare il nome dell'autore e siamo a posto..

E' normale questo?

No che non è normale Manlio...il fatto è che ormai l'arte è commercio...il pregio dell'opera viene dal nome dell'artista non da quello che ha realizzato.

Intendiamoci...commerciale lo è sempre stata, ma in passato era il committente che, se era soddisfatto dell'opera ricompensava l'artista, ma avrei voluto vedere se Michelangelo avesse dipinto la Cappella Sistina stile Guernica se Sisto IV ne sarebbe stato entusiasta!

Un mio amico ha visto un bellissimo quadro tempo fa, gettato un po' in disparte in non ricordo quale chiesa.. la guida gli ha risposto ''E' un minore, bellino ma minore.. '' tempo dopo si è scoperto che l'autore dovrebbe essere Caravaggio, nella sua fase iniziale.. tornando lì il quadro era al centro della mostra ed un'altra solerte guida lo commentava punto a punto con tutti i significati nascosti..

Non è accettabile dai..

no che non lo è...:(
E questo ti dimostra che il valore dell'arte, purtroppo oggi, non è più oggettivo...
 

lingoss

New member
Io non picchierei nessuno ma se proprio devo prendermela, lo farei con chi ridacchiava, siete sicuri di qual era lo scopo dell'artista? Non conosco ne l'opera e ne l'artista, ma ho lavorato per mesi con un Anfass sia con ragazzi con la sindrome di down. In questa associazione c'è un educatore eccezionale che ha scritto un libro con le foto dei ragazzi dell'associazione riproducendo 18 capolavori piu' famosi dell'arte italiana.
http://www.nannimagazine.it/notizie...do-la-disabilita-diventa-un-opera-d-arte/8320

5489_1160543503628_7464146_n.jpg

Salvatore Giò Galliano " I volti della passione".


Siamo qui che cerchiamo di razionalizzare tutto ma l'arte contemporanea (e non solo) non segue delle norme ferree e razionali.
 

La76

New member
Io non picchierei nessuno ma se proprio devo prendermela, lo farei con chi ridacchiava, siete sicuri di qual era lo scopo dell'artista? Non conosco ne l'opera e ne l'artista, ma ho lavorato per mesi con un Anfass sia con ragazzi con la sindrome di down. In questa associazione c'è un educatore eccezionale che ha scritto un libro con le foto dei ragazzi dell'associazione riproducendo 18 capolavori piu' famosi dell'arte italiana.

Salvatore Giò Galliano " I volti della passione".

Questa è un opera che ha un significato...non risulta offensiva per nessuno...e fa riflettere chi la osserva.
Io non ho mai detto che tutta l'arte moderna sia da condannare...ma ci sono "opere" che per me, ribadisco per me, non comunicano nulla e vogliono solo provocare reazioni negative in chi osserva.

E questa forma d'arte per me resta un "mezzuccio" basso e scorretto per attirare attenzione.


Siamo qui che cerchiamo di razionalizzare tutto ma l'arte contemporanea (e non solo) non segue delle norme ferree e razionali.

Eh ma buona parte dell'arte invece ha regole ferree...la bellezza del Partenone è anche data dalle sue proporzioni...togli quelle e non hai più lo stesso impatto visivo (voluto e cercato dall'artista)

Non tutto forse è arte...
 

pmanlio

Active member
Lingoss, anche senza una spiegazione io non avrei bocciato quello che proponi, lo scopo forse è evidente, se non lo fosse è comunque vero che dentro quei volti c'è tanta umanità, e la apprezzi al primo colpo 'saltando' la provocazione ed arrivando comunque al senso del discorso..

L'ho detto e lo ripeto, sicuramente oggi ci sono in giro, specie nel campo della fotografia e dell'immagine, fior di personaggi di valore..

Però c'è anche un meccanismo che tende, per motivi spesso commerciali, a far sparire personaggi di valore ed a far 'apparire' personaggi che non lo sono..

Poi sul discorso di Umberto ho già risposto, non necessariamente si deve cercare la bellezza, non si può però ammantare di 'arte' tutto quello che ha la pretesa di esserlo..

Un salutone!!
Manlio
 

lingoss

New member
Laura mi pareva di aver risposto alla tua domanda. Cerchero' di entrare nel dettaglio.

Non si riesce a comprendere che si è passati dalla rappresentazione delle immagini come concetto.
Gli artisti da sempre vivono perchè hanno pubblico e per questo non gli manca la committenza di certo.

Per me Cattelan è un genio al pari di Michelangelo. Mi trasmette emozioni e alla base delle sue opere c'è sempre uno studio sia dell'ambiente dell'immagine e del concetto che vuole trasmettere.

L'arte è sempre espressione del suo tempo, tempo in cui l'artista è cresciuto in cui vive socialmente e culturalmente, usa le tecniche in uso e spesso ne inventa di sue.Nel momento in cui crea, (espressione del mondo che si agita dentro di lui) non pensa ai fini sociali morali o politici o religiosi (neanche quando l'opera è commissionata) se lo facesse non sarebbe piu' libero creatore d'arte. In linea teorica l'artista non avrebbe neanche bisogno del pubblico, anche se la fruizione estetica da parte degli altri è il coronamento dell'atto creativo dell'artista.
L'opera si presta sempre a un giudizio critico ed estetico. Il primo è un commento del tutto razionale(ad esempio l'intreccio in un romanzo, o l'analisi del tipo di metrica etc etc.) il secondo è legato al sentimento che l'opera ci trasferisce. Quindi è lecito commentare e/o commuoversi. Nello stesso tempo anche l'artista da all'opera un giudizio critico e uno estetico.
Lo scopo di ogni opera è il godimento nell'osservare l'opera stessa.Questo aspetto puo' essere piu' o meno facilmente fruibile col cambiare del genere artistico. Per esempio la narrativa, la poesia sono generi piu' comprensibili della scultura o dell'architettura o per molto la pittura figurativa per quella astratta. Attraverso le conoscenze apprese a scuola alcuni artisti dei secoli passati sono assai piu' fruibili di quelli moderni.
Qualsiasi fatto puo' essere uno stimolo o un effetto della fruizione estetica, un tramonto o un paesaggio la bellezza fisica umana o di un animale.

Allora come mai, quando ero al liceo (artistico) se disegnavo la modella come Picasso prendevo 3?
Perchè l'enunciato forse era rappresenta la modella. Solitamente al liceo artistico si insegnano le basi poi ci si puo' sbizzarire con le proprie idee. ;-) ;-) ;-)
 
U

Umbe94

Guest
La76; Attenzione, non è corretto quello che dici. Più tardi approfondisco gli aspetti.

Manlio; Sono d'accordo e concordo anche io sul fatto che, sopratutto ad alcuni artisti del giorno d'oggi, vada chiesta una vera e propria "mappa concettuale di lettura" per decifrare le loro opere. In caso questa non possa essere "data", il concetto di arte cade.

Il problema è che, insieme all'arte, è decaduta anche la genialità.
 
M

MarinaeAngelo

Guest
Il problema è che, insieme all'arte, è decaduta anche la genialità.

Ma esiste oggi un'artista che sia in grado di affrescare una Cappella Sistina ? Che sia in grado di tirare fuori da un blocco di marmo un David esattamente come ha fatto Michelangelo?
 

La76

New member
Per me Cattelan è un genio al pari di Michelangelo. Mi trasmette emozioni e alla base delle sue opere c'è sempre uno studio sia dell'ambiente dell'immagine e del concetto che vuole trasmettere.

Marco mi dispiace ma forse non hai capito la mia domanda :(
Io ti ho chiesto di spiegarmi le opere...cosa vuole rappresentare con:

-cavallo/mulo appeso
-bambini impiccati
-bambino inchiodato al banco

Io probabilmente, non riuscendo a capire le sue opere, non riesco ad apprezzare l'artista...visto che da quello che ho capito tu riesci a farlo chiedevo di "illuminarmi" con una dettagliata spiegazione del tipo:

Ha appeso un animale al soffitto perchè voleva dire questo/quest'altro/e quest'altro ancora...quindi il senso della sua opera è... ecc...ecc...


Solitamente al liceo artistico si insegnano le basi poi ci si puo' sbizzarire con le proprie idee. ;-) ;-) ;-)

Quindi comunque mi stai dicendo che a monte di tutto ci sono regole e basi...........
 
U

unochenavigaverament

Guest
Io non picchierei nessuno ma se proprio devo prendermela, lo farei con chi ridacchiava, siete sicuri di qual era lo scopo dell'artista? Non conosco ne l'opera e ne l'artista, ma ho lavorato per mesi con un Anfass sia con ragazzi con la sindrome di down. In questa associazione c'è un educatore eccezionale che ha scritto un libro con le foto dei ragazzi dell'associazione riproducendo 18 capolavori piu' famosi dell'arte italiana.
http://www.nannimagazine.it/notizie...do-la-disabilita-diventa-un-opera-d-arte/8320

5489_1160543503628_7464146_n.jpg

Salvatore Giò Galliano " I volti della passione".


Siamo qui che cerchiamo di razionalizzare tutto ma l'arte contemporanea (e non solo) non segue delle norme ferree e razionali.

Lingoss definirsi artirsi non autorizza andare contro la dignita' della persona.....e non paragonare le sensazioni di uno che dedica la vita lavorando con l'Anfass e coglie il vero senso delle persone, ed un "cretino" che sfrutta una deficienza per "colpire" e arricchirsi perche' c'e' un modno di differenza...e se qualche deficiente ridacchiava e umiliava il ragazzo...e' soprattutto colpa di chi lo ha esposto alla gogna.
 

pmanlio

Active member
Il problema è che, insieme all'arte, è decaduta anche la genialità.

vedi Umberto, per assurdo era più facile essere Leonardo ai tempi di Leonardo che esserlo oggi..

Lo spettro della conoscenza, della tecnologia, della cultura si è ampliato in modo eccezionale in soli trenta/cinquanta anni, e così anche le possibilità espressive di cui disponiamo..

Oggi è difficilissimo poter essere 'completi' e poter innovare rompendo gli schemi, vale in qualunque ambito di interesse umano..

In più, per assurdo.. la disponibilità di informazioni ha il difetto di 'nascondere' quelle di valore..

Se vai su Flicker ti rendi conto che esistono fotografi eccezionali, di cui alcuni probabilmente molto superiori a quelli che ci vengono passati come i 'maestri' di questa arte..

ma su Flicker ci sono miliardi di fotografie, e milioni di fotografi, come fai a trovare il 'genio'?

quindi non è che non esistono i geni che esistevano prima, è che da una parte è sempre più difficile innovare, dall'altra essere 'generici' e soprattutto completi come potevano essere un Michelangelo o un Leonardo (pittori, scienziati, scultori) e dall'altra ancora c'è il rischio che un Leonardo di oggi non riesci neanche a conoscerlo perchè 'confuso' tra mille onesti portatori d'acqua..

un salutone!
Manlio
 

La76

New member
Ma esiste oggi un'artista che sia in grado di affrescare una Cappella Sistina ? Che sia in grado di tirare fuori da un blocco di marmo un David esattamente come ha fatto Michelangelo?

Difficile rispondere...più che l'artista oggi non esiste richiesta per questo tipo di opere...ormai sono anacronistiche, non si realizzano più perchè nessuno le chiede non tanto per mancanza di capacità.
L'arte che ha realizzato quei capolavori aveva prima di tutto uno scopo "istruttivo" e parallelo (ma non secondario) quello di mostrare il prestigio del committente.

Oggi una Cappella Sistina non avresti i soldi per pagarla!

Il problema è che l'arte oggi è mutata...ma non è per me, quella di cui stiamo parlando.
A me non è che manchi un Michelangelo (e il bello sia solo quello) a me manca l'Arte in se...perchè quello che vedo non me lo sembra proprio.

Lingoss definirsi artirsi non autorizza andare contro la dignita' della persona.....e non paragonare le sensazioni di uno che dedica la vita lavorando con l'Anfass e coglie il vero senso delle persone, ed un "cretino" che sfrutta una deficienza per "colpire" e arricchirsi perche' c'e' un modno di differenza...e se qualche deficiente ridacchiava e umiliava il ragazzo...e' soprattutto colpa di chi lo ha esposto alla gogna.

Nulla da aggiungere...riflessione fantastica.
 

Rodolfo

Super Moderatore
L'ignoranza dell'Arte.

Sempre alla Biennale di Venezia. Pochi giorni prima dell'apertura, l'affannosa corsa a completare il maquillage da parte delle imprese.

Una porta scrostata e bisognosa di intervento viene riverniciata dall'impresa di dipintori. Conseguenza: parecchie decine di milioni di risarcimento all'autore della porta in esposizione.

Cavolo si trattava di un'opera d'Arte!!! Da quel momento i dipendenti le varie ditte che intervengono nell'allestimento della Mostra, vengono sottoposti ad un intenso programma di apprendimento e studio dell'"Arte Contemporanea".
 
U

Umbe94

Guest
quindi non è che non esistono i geni che esistevano prima, è che da una parte è sempre più difficile innovare, dall'altra essere 'generici' e soprattutto completi come potevano essere un Michelangelo o un Leonardo (pittori, scienziati, scultori) e dall'altra ancora c'è il rischio che un Leonardo di oggi non riesci neanche a conoscerlo perchè 'confuso' tra mille onesti portatori d'acqua..

un salutone!
Manlio


Non ci avevo mai pensato! Hai perfettamente ragione!
 
S

sciguetto

Guest
Dunque, troppe cose da quotare, quindi scusate se procedo alla rinfusa...

Innanzitutto, comincerei con il dire che, per me, un artista non "crea" nulla (in quanto utilizza escluisivamente materiali già esistenti), ma rende solo visibile quello che prova/sente; la sua genialità oggi, mi pare più determinata dal giudizio positivo di alcuni "ceti" sociali che dalla reale forza estetica delle sue opere.

Secondariamente, con "estetica" non si deve intendere "bello" o "brutto", bensì ciò che dà una qualche sensazione. Un esempio lampante di "brutto" potrebbero essere i quadri di Hieronimus Bosch, cupi e, molti della sua notevole produzione (tranne un paio di trittici ed uno e due quadri), senza espressione di possibilità di miglioramento; alcuni trasmettono una mancanza di redenzione tale da.... tagliarsi le vene. Ma provocano una sensazione e, se ci si informa, si scopre che sono la rappresentazione esatta di quei tempi (fine 400), nobili che vessano i poveri, religione oscurantista e quant'altro.

Riguardo al bisogno di spiegazioni, concordo nel dire che sento la necessità di spiegazioni solo quando ho un apprezzamento estetico dell'opera. Sinceramente, la pipì e la cacca d'artista, così come i barattoli di zuppa Campbell mi provocano parecchie reazioni che però non sono per nulla estetiche... la stessa voglia di dimenticare me la provocano il bambino infisso al banco ed i bimbi impiccati.

Per converso, se una rappresentazione di quanto vuole mostrare una persona mi deve essere spiegata in lungo e in largo, beh, non è arte perchè non mi spinge a considerazioni estetiche.

Quindi, tornando all'arte quale espressione del mondo che ci circonda (seppure modificato da come l'artista lo vive), capisco e apprezzo la mostra con i ragazzi down quali protagonisti di antiche opere d'arte, ma non capisco e non apprezzo il ragazzo seduto su una mensola. Forse è per colpa della mia età, ma la trovo un'orrida regressione ai vecchi circhi itineranti che esponevano a pagamento i loro freaks, o che avevano un padiglione di feti in formaldeide.

Infine, a proposito dei critici d'arte, mi è parso di capire che si parlasse di Sgarbi, ho compreso bene? Spero che non ci riferisse a lui, dopo il plagio intellettuale commesso ai danni di una collega...
 
Ultima modifica:

lingoss

New member
certo che ci sono.....ma non vanno di moda!
Si che ci sono solo che ormai non son piu' richiesti, bravissimi ma quell'epoca è passata da secoli.
Marco mi dispiace ma forse non hai capito la mia domanda :(
Io ti ho chiesto di spiegarmi le opere...cosa vuole rappresentare con:

-cavallo/mulo appeso
-bambini impiccati
-bambino inchiodato al banco

Io probabilmente, non riuscendo a capire le sue opere, non riesco ad apprezzare l'artista...visto che da quello che ho capito tu riesci a farlo chiedevo di "illuminarmi" con una dettagliata spiegazione del tipo:

Ha appeso un animale al soffitto perchè voleva dire questo/quest'altro/e quest'altro ancora...quindi il senso della sua opera è... ecc...ecc...




Quindi comunque mi stai dicendo che a monte di tutto ci sono regole e basi...........
Per regole intendevo leggi che vanno a limitare la libertà d'espressione e non le tecniche.

Le opere andrebbero viste nel contesto in cui vengono create.

I bambini "fantocci" appesi è un richiamo a quelli veri trucidati in diverse parti del mondo.

Il bambino che studio è un chiaro riferimento personale alla sua vita scolastica, per come la viveva lui. Si entra nella sala vi vede che alla fine di un corridoio un bambino che studia quando ci si avvicina ci si accorge che ha le mani conficcate con le matite nel banco.
Cattelan era un pessimo alunno fin dalle elementari, da adolescente si scopri' che era dislessico.

Di papa colpito dal meteorite simboleggia il potere e il cambiamento che esso porta (senza dare giudizi positivi o negativi) ma è anche simbolo di un papa colpito che si tiene con tutte le forze alla propria fede e si tiene stretto il suo castone/croce. E' un'opera che parla di fede, ma i piu' ci vedono solo un'offesa verso la Chiesa.

Il "cavallo appeso"... in realtà il nome dell'opera è "Novecento". Il cavallo,il corpo abbandonato del cavallo, con muso e zampe allungate, è la metafora dell'Italia all'inizio del novecento. Il perversare dei movimenti conservatori e l'avvento del fascismo. Rappresenta un'Italia dagli ideali e dei sogni spezzati (quelli del risorgimento) dell' inspiegabile violenza e mortificazione della natura umana

Il dito medio (che in realtà è il saluto fascista con le dita mozzate rimane solo il dito medio) messo in piazza affari, il palazzo della borsa appartiene all'architettura razionalista. Qui il significato è doppio uno pulito e uno è un saluto irriverente al mondo degli affari.

L'ignoranza dell'Arte.

Sempre alla Biennale di Venezia. Pochi giorni prima dell'apertura, l'affannosa corsa a completare il maquillage da parte delle imprese.

Una porta scrostata e bisognosa di intervento viene riverniciata dall'impresa di dipintori. Conseguenza: parecchie decine di milioni di risarcimento all'autore della porta in esposizione.

Cavolo si trattava di un'opera d'Arte!!! Da quel momento i dipendenti le varie ditte che intervengono nell'allestimento della Mostra, vengono sottoposti ad un intenso programma di apprendimento e studio dell'"Arte Contemporanea".

hahahah questa mi fa morir dal ridere! ;-) ;-) ;-)
 
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lingoss

New member
Mi ritrovo a riaffermare che i contemporanei non riescono mai bene a leggere il presente. In particolare l'analisi della socità attuale appare veramente troppo complessa. Artista anticipa i tempi, il Merisi fu dimenticato subito per la sua crudezza e riscoperto solo nel XX secolo e apprezzatissimo proprio per questo. Non si potrà dire lo stesso di Cattelan? Se no basta la storia dell'arte è finita?
 
S

sciguetto

Guest
Mi ritrovo a riaffermare che i contemporanei non riescono mai bene a leggere il presente. In particolare l'analisi della socità attuale appare veramente troppo complessa. Artista anticipa i tempi, il Merisi fu dimenticato subito per la sua crudezza e riscoperto solo nel XX secolo e apprezzatissimo proprio per questo. Non si potrà dire lo stesso di Cattelan? Se no basta la storia dell'arte è finita?

Certo che le persone riconosciute come artisti solo dopo la loro morte sono un'infinità. Forse dipende dal fatto che i contemporanei rifiutano di ammettere che il loro mondo sia così "crudo", mentre i posteri possono valutare meglio, essendo esenti da questi preconcetti?
 
S

sciguetto

Guest
Le opere andrebbero viste nel contesto in cui vengono create.

I bambini "fantocci" appesi è un richiamo a quelli veri trucidati in diverse parti del mondo.

Il bambino che studio è un chiaro riferimento personale alla sua vita scolastica, per come la viveva lui. Si entra nella sala vi vede che alla fine di un corridoio un bambino che studia quando ci si avvicina ci si accorge che ha le mani conficcate con le matite nel banco.
Cattelan era un pessimo alunno fin dalle elementari, da adolescente si scopri' che era dislessico.

Di papa colpito dal meteorite simboleggia il potere e il cambiamento che esso porta (senza dare giudizi positivi o negativi) ma è anche simbolo di un papa colpito che si tiene con tutte le forze alla propria fede e si tiene stretto il suo castone/croce. E' un'opera che parla di fede, ma i piu' ci vedono solo un'offesa verso la Chiesa.

Il "cavallo appeso"... in realtà il nome dell'opera è "Novecento". Il cavallo,il corpo abbandonato del cavallo, con muso e zampe allungate, è la metafora dell'Italia all'inizio del novecento. Il perversare dei movimenti conservatori e l'avvento del fascismo. Rappresenta un'Italia dagli ideali e dei sogni spezzati (quelli del risorgimento) dell' inspiegabile violenza e mortificazione della natura umana

Il dito medio (che in realtà è il saluto fascista con le dita mozzate rimane solo il dito medio) messo in piazza affari, il palazzo della borsa appartiene all'architettura razionalista. Qui il significato è doppio uno pulito e uno è un saluto irriverente al mondo degli affari.

Vabbè, fin lì ci arrivavo... :D

Fermo restando che continuo a non provare sensazioni, mi chiedo però, se con Novecento intendeva parlare dell'inspiegabile violenza e mortificazione della natura umana perchè abbia usato un cavallo e non un uomo, o un bambino (vista la disinvoltura con la quale tratta i soggetti)... tanto per essere un pochino ino ino polemico :rolleyes:

Rimango dell'opinione che cose come queste siano sullo stesso piano del barattolo di zuppa Campbell ecc. ecc., fatte più per il gusto personale di stupire (e incassare....) che altro.

Esattamente come uno scrittore che, per mantenere il proprio tenore di vita, pubblica almeno un romanzo all'anno indipendentemente dal fatto di avere idee valide o meno.
 
F

Felix73

Guest
Lingoss, ci vediamo fra cent'anni, e vediamo che fine hanno fatto il cavallo appeso ed i bambini impiccati.
Non tutta l'arte contemporanea è da buttare per me, ma.... rappresentare la propria inquietudine nell'età scolare in quella maniera...non è solo per me mortalmente banale ed infantile...ma anche priva di contenuto (tranne quello stupore che si può provare nel vedere il bambino di spalle, e poi rendersi conto delle matite piantate nelle mani quando cambi prospettiva). Altro non provo. E non ci vedo nessun talento nell'opera. Sostanzialmente, sono abbastanza daccordo con quanto Cattelan stesso dice di se.
Ma è una mia opinione.

Un saluto
 
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