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13/01/2012 -Naufragio Costa Concordia all'Isola del Giglio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
F

Felix73

Guest
Scusate, ma io non riesco a vederla così. (... e quindi aggiungo l'ennesimo post su questa cosa ... ;) )
Lo ripeto, scusandomi per il maiuscolo di prima, ma l'indulgenza che consente di alterare di 5 miglia marine una rotta dichiarata senza un reale motivo è ciò da cui è partito il danno.

L'ho capito anche io che la rotta dichiarata non è vincolante, e ci saranno pure dei motivi logici per i quali non lo sia.
Solo che andare a fare le rasette alle Scole non è un motivo logico. Ergo, ai comandanti piacerà tanto la normativa vigente che gli permette di portare le loro barche dove gli pare, ma ai parenti di chi è morto al Giglio questa normativa credo che gli piace un po' meno.

Quindi continuo a sostenere che non ci sia niente di male a ragionare su come limitare la discrezionalità di un comandante quando la eserciterebbe senza un ragionevole motivo di sicurezza, causa di forza maggiore, o quanto altro di ragionevole ci possa essere.

Io credo che l'idea di Foschi in merito al monitoraggio interno da parte della compagnia sulle rotte intraprese dai propri comandanti salvi sostanzialmente "capra e cavoli".
Nel senso che il Comandante rimane e rimarrà il vero responsabile della nave in navigazione (e a mio parere è giusto che sia così), la compagnia vigila da terra su eventuali "colpi di testa" (e questo rende i passeggeri più fiduciosi rendendoli consapevoli che sono meno esposti alle bravate di singoli individui) e la compagnia potrà chiamare in tempi brevissimi il proprio comandante indisciplinato per intimargli di fare il bravo.
Penso che la compagnia abbia il diritto e l'autorità per poterlo fare. Le navi sono un bene ed un patrimonio aziendale, e le vite umane a bordo e la salvaguardia della loro sicurezza sono un bene ben più prezioso.
Personalmente non credo che ci siano tante "teste calde" al comando delle navi da crociera, ma una garanzia in più per la tranquillità di tutti...perchè no?

Un saluto
 
Ultima modifica:

maumarti

Member
Maumarti, no so quando, ma lo stesso Ministro Clini ha detto che sarebbe stata imminente una revisione di questo tipo di navigazione e inseriti dei limiti e dei vincoli nella loro effettuazione. Giorni fa lo stesso Foschi ha dichiarato che la navigazione delle proprie navi sarà "controllata" on line da terra per evitare questo tipo di "iniziative".

Ciao Rodolfo, ho sentito a riguardo un esperto di diritto marittimo che parlava della cosa. Certi divieti possono essere imposti solo dopo una discussione a livello internazionale e non da una nazione unilateralmente, perche' ci sono dei trattati internazionali che l' Italia ha ratificato ed a cui deve attenersi. Come escamotage possono essere fatti parchi marini, zone protette, ma il tutto a livello locale e non su larga scala.
vediamo un po' quello che succede.

Bene. Allora oltre alle scuse per il maiuscolo mi tocca scusarmi anche per la mia disinformazione... :(
Comunque credo sia un po' quello che intendevo. La complicazione dell'allineamento con normative di diritto internazionale potrebbe costituire un ostacolo; io spero che sia superabile.
Come dice Adriatic, vediamo un po' quello che succede.
 

maumarti

Member
Io credo che l'idea di Foschi in merito al monitoraggio interno da parte della compagnia sulle rotte intraprese dai propri comandanti salvi sostanzialmente "capra e cavoli".
Nel senso che il Comandante rimane e rimarrà il vero responsabile della nave in navigazione (e a mio parere è giusto che sia così), la compagnia vigila da terra su eventuali "colpi di testa" (e questo rende i passeggeri più fiduciosi rendendoli consapevoli che sono meno esposti alle bravate di singoli individui) e la compagnia potrà chiamare in tempi brevissimi il proprio comandante indisciplinato per intimargli di fare il bravo.
Penso che la compagnia abbia il diritto e l'autorità per poterlo fare. Le navi sono un bene ed un patrimonio aziendale, e le vite umane a bordo e la salvaguardia della loro sicurezza sono un bene ben più prezioso.
Personalmente non credo che ci siano tante "teste calde" al comando delle navi da crociera, ma una garanzia in più per la tranquillità di tutti...perchè no?

Un saluto

Quoto in pieno
 

La76

New member
Personalmente non credo che ci siano tante "teste calde" al comando delle navi da crociera, ma una garanzia in più per la tranquillità di tutti...perchè no?

Neanche io lo penso...però sicuramente c'è da dire che quest'incidente è potuto succedere proprio perchè questo tipo di controllo non esisteva (e irrilevante se poi uno fa o non fa passaggi del genere)
Non esisteva perchè si pensava che non ce ne fosse bisogno, però effettivamente dopo un incidente simile è logico pensare a metterlo.

Una sicurezza in più per i crocieristi (per lo meno psicologica) un aiuto per le compagnie a capire il comportamento dei loro ufficiali e un monito agli stessi...anche se ripeto, non credo ce ne sia bisogno.

Ricordiamoci che schettino per una "bravata" si è probabilmente giocato tutto...non credo che ci siano sulle navi tante altre persone disposte a perdere tutto per un gioco.

Però effettivamente, perchè no?mi sembra un qualcosa di realizzabile ;)
 

Adriatic2009

New member
Io credo che l'idea di Foschi in merito al monitoraggio interno da parte della compagnia sulle rotte intraprese dai propri comandanti salvi sostanzialmente "capra e cavoli".
Nel senso che il Comandante rimane e rimarrà il vero responsabile della nave in navigazione (e a mio parere è giusto che sia così), la compagnia vigila da terra su eventuali "colpi di testa" (e questo rende i passeggeri più fiduciosi rendendoli consapevoli che sono meno esposti alle bravate di singoli individui) e la compagnia potrà chiamare in tempi brevissimi il proprio comandante indisciplinato per intimargli di fare il bravo.
Penso che la compagnia abbia il diritto e l'autorità per poterlo fare. Le navi sono un bene ed un patrimonio aziendale, e le vite umane a bordo e la salvaguardia della loro sicurezza sono un bene ben più prezioso.
Personalmente non credo che ci siano tante "teste calde" al comando delle navi da crociera, ma una garanzia in più per la tranquillità di tutti...perchè no?

Un saluto

Io ho molti dubbi su questo ipotetico sistema di controllo. E vorrei chiedere a Foschi come intende metterlo in atto praticamente.
Forse e' ora che anche Foschi cominci a fare un po' di Mea culpa. Non venga a dire che la Costa fino ad oggi era all'oscuro delle rotte seguite dalle proprie navi , e che non abbia mai dato ( chi per lui) "suggerimenti" su come tracciarle".
 
Ultima modifica:

deliziosa64

New member
Ciao Deliziosa spero di aiutarti : pag.6 del verbale Schettino ricorda di essere stato invitato dal Maitre di bordo, che ha una casa da quelle parti, a "passare a salutare l'isola". E' stato scritto sui giornali che una sua parente già la mattina aveva postato su facebook un avviso che quella sera la Concordia sarebbe passata "vicino vicino" ed invitava i suoi amici ad assistere allo spettacolo. Sempre Schettino dichiara ai giudici che la rotta era prevista passare a mezzo miglio dal Giglio , ma quando lui ha preso il comando intendeva passare a 0,28 miglia che corrisponde poi a 518 metri, tanti se vai col gommone, ma pochi se hai una nave di 290 metri e navighi di notte a 15 nodi... Comunque , sia che Schettino non ha guardato bene la carta nautica e non ha notato che la secca sporgeva rispetto allo scoglio, sia che si è distratto ed ha iniziato troppo tardi l'accostata a dritta che era costretto a fare se non voleva atterrare direttamente sul Giglio, certamente di errore umano si tratta, come lui del resto ha dichiarato ai giudici, a cui si è ben guardato dal dire che lo scoglio non era segnato sulle carte...

Grazie Mauri ho letto tutto il verbale … ora spiego i miei dubbi.. naturalmente tenete conto che in una nave io ci sono salita solo come passeggera, molte volte sì, ma come passeggera.
Da quello che sinora ho capito la rotta era fissata già dalla partenza a Civitavecchia e doveva passare ad una certa distanza dall’isola ..(non mi ricordo se 5 miglia comunque una rotta sicura).....In ogni caso l’intenzione di Schettino era di avvicinarsi sino a 0,28 …….
Primo punto : viaggiando a 0,28 avrebbe urtato le Scole ?
Secondo punto: a che ora esatta Schettino ha preso il comando della nave?… alcuni dicono pochi minuti prima dell’impatto…( ma ci sono varie versioni)
Terzo punto: Dice Schettino di avere iniziato un’accostata a dritta, quella che ha prodotto l’urto e che dice di aver fatto una volta accortosi dello scoglio… dice anche che se non l’avesse fatta e fosse andato dritto (passatemi il termine) non avrebbe preso lo scoglio .. mi chiedo: quando ha iniziato l’accostata, quale era la posizione della nave? E quale era la posizione della nave quando ha assunto il comando ?

Capisco che le domande possono essere troppe… se avete tempo e voglia vi ringrazio
[smilie=saltare_03[:
 

Adriatic2009

New member
Grazie Mauri ho letto tutto il verbale … ora spiego i miei dubbi.. naturalmente tenete conto che in una nave io ci sono salita solo come passeggera, molte volte sì, ma come passeggera.
Da quello che sinora ho capito la rotta era fissata già dalla partenza a Civitavecchia e doveva passare ad una certa distanza dall’isola ..(non mi ricordo se 5 miglia comunque una rotta sicura).....In ogni caso l’intenzione di Schettino era di avvicinarsi sino a 0,28 …….
Primo punto : viaggiando a 0,28 avrebbe urtato le Scole ?
Secondo punto: a che ora esatta Schettino ha preso il comando della nave?… alcuni dicono pochi minuti prima dell’impatto…( ma ci sono varie versioni)
Terzo punto: Dice Schettino di avere iniziato un’accostata a dritta, quella che ha prodotto l’urto e che dice di aver fatto una volta accortosi dello scoglio… dice anche che se non l’avesse fatta e fosse andato dritto (passatemi il termine) non avrebbe preso lo scoglio .. mi chiedo: quando ha iniziato l’accostata, quale era la posizione della nave? E quale era la posizione della nave quando ha assunto il comando ?

Capisco che le domande possono essere troppe… se avete tempo e voglia vi ringrazio
[smilie=saltare_03[:[/QUOTE]

http://www.youtube.com/watch?v=OaLUjPIKzbg&feature=fvst

P.S.

Anche avesse preso la guardia pochi minuti prima, l' ufficiale di guardia rispettando le consegne dello stesso schettino lo ha chiamato sul ponte molto prima dell' incidente. E comunque anche fossero stati pochi minuti prima in mare sono piu' che sufficienti. Ripeto ha preso la guardia ufficialmente quindi aveva tutte le informazioni per non fare danni e la situazione gli era chiara.
 
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deliziosa64

New member
Ciao Felix, prendo spunto per ribadire un concetto fondamentale, lo si e' gia detto, ma dato che ci sono persone nuove nel forum che non possono certamento leggere questa discussione dall'inizio faccio una precisazione.
Che io sia con il pilota automatico o che io sia nella modalita' manuale ( che viene usata negli arrivi , nelle partenze, nei canali, nei passaggi stretti e ogni qual volta un ufficiale lo ritenga opportuno) gli strumenti indicano la stessa cosa. Se essi indicano una cosa quando sono in automatico dopo il passaggio in manuale essi indicano la stessa cosa. Spero che questo concetto sia chiaro a tutti.
Il passaggio da automatico a manuale non ne comporta nessuna variazione, ne un loro spegnimento .
Non esiste nessuno strumento che anche in presenza di una montagna lungo la nostra rotta decida in autonomia di evitarla.
Il settaggio degli strumenti e' fatto dall'ufficiale di guardia che li imposta e inserisce dei parametri che secondo lui possono essere utili alla navigazione cosi' come possono essere utili nel prendere decisioni.
Se a me interessa che un radar mi dica quando una nave e' a 12 miglia ( e ho tutto il tempo di pensare a come evitarla) lo imposto per quella distanza, appena una nave entra nelle 12 miglia me lo fa sapere. Se io gli dico di farmelo sapere quando questa e' a 50 metri lui me lo dice a questa distanza e non prima( anche se e' troppo tardi per evitarla). Questo che io sia con il pilota automatico oppure decida di passare in manuale. ( Comunque un ufficiale non fa un affidamento cieco sugli allarmi anzi... se una nave e' pericolosa ( cioe' in rotta di collisione) se ne accorge molto prima che suonino.

P.S.
Per i piu' tecnici , ho volutamente evitato per quanto riguarda gli allarmi del radar di parlare di CPA e TCPA.

Grazie per me questo è esattamente il tipo di chiarimento utile in questa discussione!
 
Ultima modifica:

deliziosa64

New member
http://www.youtube.com/watch?v=OaLUjPIKzbg&feature=fvst

P.S.

Anche avesse preso la guardoa pochi minuti prima, l' ufficiale di guardia rispettando le consegne di schettino lo ha chiamato sul ponte molto prima dell' incidente. E comunque anche fossero stati pochi minuti prima in mare sono piu' che sufficienti. Ripeto ha preso la guardia ufficialmenete quindi aveva tutte le informazioni per non fare danni.
Ma l'AIS non mi dice chi era al comando.
 
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Rodolfo

Super Moderatore
No, l'AIS (automatic identification system) è una sorta di transponder automatizzato, installato obbligatoriamente da una certa data, su navi superiori a 300 ton di stazza, in grado di trasmettere un certo numero di informazioni a beneficio delle navi che incrociano in una determinata area.
 

deliziosa64

New member
Per fare chiarezza, io non voglio dire che il comandante è esente da colpa (in ogni caso è sua comunque la responsabilità oggettiva)... ma solo capire come è avvenuto il fatto....
Ho letto che il comandante aveva chiesto di essere chiamato quando si arrivava ad una certa distanza dalla costa, è stato chiamato ed ha ha ritardato ancora un pò il suo arrivo in plancia ( forse perchè stava cenando) ... Ora da quanto ho capito anche in pochi minuti avrebbe dovuto avere tutte le informazioni da parte dell'ufficiale di guardia... a questo punto può darsi che non le abbia ricevute perchè distratto da conversazioni con il maitre o con l'hotel director...o che non abbia ascoltato attentamente perchè aveva già in testa la posizione della nave ricordando la rotta già tracciata.... quindi sua distrazione e incidente.... Di questo si avràcertezza con il VDR.
Ma allora perchè è indagato l'ufficiale di guardia? e il suo verbale secretato ?
 

Adriatic2009

New member
che non abbia ascoltato attentamente perchè aveva già in testa la posizione della nave ricordando la rotta già tracciata....

La rotta tracciata sulla carta nautica non la deve ricordare, perche' la stessa rotta e' visualizzata in tempo reale sia sul radar che sulla carta elettronica o su entrambi se sul radar e' impostata anche la carta elettronica.
Per il resto siamo nel campo dei se e dei ma. E' stato disturbato? Io questo non posso dirtelo. Ma data la sua grande esperienza non credo( mia personale opinione).
 
Ultima modifica:

deliziosa64

New member
La rotta tracciata sulla carta nautica non la deve ricordare, perche' la stessa rotta e' visualizzata in tempo reale sia sul radar che sulla carta elettronica o su entrambi se sul radar e' impostata anche la carta elettronica.
Per il resto siamo nel campo dei se e dei ma. E' stato disturbato? Io questo non posso dirtelo. Ma data la sua grande esperienza non credo( mia personale opinione).
Certo sono solo supposizioni, ma qui credo che una volta ascoltato il VDR, si potrà sapere con certezza... quindi vedeva la rotta...mentre il radar gli batteva un'altro scoglio più interno rispetto a quello che ha urtato.... Grazie Adriatic!
 
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Adriatic2009

New member
Certo sono solo supposizioni, ma qui credo che una volta ascoltato il VDR, si potrà sapere con certezza... quindi vedeva la rotta...mentre il radar gli batteva un'altro scoglio più interno rispetto a quello che ha urtato.... Grazie Adriatic, e scusami per le troppe domande.... :)

Non ti preoccupare domanda pure, non so che scoglio gli batteva il radar, la scatola nera sicuramente, ci potra' dire anche questo.
 

wind

New member
ma ipotizzando che il radar battesse un altro scoglio l'errore potrebbe essere soltanto dell'ufficiale di guardia ? alla base però ci stà la variazione di rotta non decisa da lui
 

lulap

Member
Da un po' non intervengo in questa discussione, che ho comunque seguito fin dall'inizio.
Le numerose dichiarazioni a verbale che tutti conosciamo fanno sì che alcuni elementi possano essere ormai dati per certi e non sono più semplici supposizioni.
E' confermato a verbale che il C.te ha sollevato l'ufficiale dalla dignità della Guardia, ha assunto la condotta della navigazione, ha ordinato al timoniere di andare sotto le 0,5 miglia e senza ridurre la velocità.
Delle due una: o mettiamo in discussione la veridicità delle dichiarazioni a verbale, oppure la smettiamo di insinuare dubbi sulla responsabilità del C.te
Questo almeno per ciò che riguarda l'incidente.

Per quanto riguarda il "dopo incidente" : pochi giorni dopo l'incidente, il quotidiano "La Stampa" riferiva la dichiarazione dell'ufficiale di guardia in macchina (non ricordo bene come era definita questa figura nell'articolo del giornale e non essendo un tecnico forse uso espressioni sbagliate. Non azzannatemi per questo, ma correggetemi. Comunque: una persona addetta alle macchine che stava nel suo ufficio, situato in uno dei ponti bassi) il quale riferiva che, avendo udito il botto dell'urto è sceso sotto a controllare. Ha visto una devastante via d'acqua e ha contato subito, quindi nel giro di minuti, 5 compartimenti allagati.
Anche qui delle due una:
o queste dichiarazioni, che La Stampa riportava virgolettate e con nome e cognome del dichiarante, sono fandonie, oppure era chiaro fin da subito che la nave era irrimediabilmente persa.
Se questa dichiarazione corrisponde al vero, possiamo ragionevolmente credere che la notizia non sia stata riferita immediatamente sul ponte ??

Cosa ne pensate ??
 
T

tano

Guest
Ciao Lulap.

Inanzitutto ogni uno dichiara, noi possiamo leggere il verbale, ma poi bisogna anche la vericitá del racconto : Perció bisogna sempre aspettare la fine dell´inchiesta.
Noi come sempre possiamo fare solo supposizioni, cercare di capire, continuare ad informarci, ma basta.
Sul giornale la Stampa come qualsiasi giornale o dichiarazioni fatte dai giornalisti le ascolto con molta leggerezza, giá hanno fatto troppo danno, ormai non li credo piú, aspetto le conferme. Lasciamo che quella persona adetta alle macchine la sua dichiarazione la faccia davanti alla procura e leggiamo il verbale che é meglio.

Un saluto.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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