Grazie Mauri ho letto tutto il verbale … ora spiego i miei dubbi.. naturalmente tenete conto che in una nave io ci sono salita solo come passeggera, molte volte sì, ma come passeggera.
Da quello che sinora ho capito la rotta era fissata già dalla partenza a Civitavecchia e doveva passare ad una certa distanza dall’isola ..(non mi ricordo se 5 miglia comunque una rotta sicura).....In ogni caso l’intenzione di Schettino era di avvicinarsi sino a 0,28 …….
Primo punto : viaggiando a 0,28 avrebbe urtato le Scole ?
Secondo punto: a che ora esatta Schettino ha preso il comando della nave?… alcuni dicono pochi minuti prima dell’impatto…( ma ci sono varie versioni)
Terzo punto: Dice Schettino di avere iniziato un’accostata a dritta, quella che ha prodotto l’urto e che dice di aver fatto una volta accortosi dello scoglio… dice anche che se non l’avesse fatta e fosse andato dritto (passatemi il termine) non avrebbe preso lo scoglio .. mi chiedo: quando ha iniziato l’accostata, quale era la posizione della nave? E quale era la posizione della nave quando ha assunto il comando ?
Capisco che le domande possono essere troppe… se avete tempo e voglia vi ringrazio
[smilie=saltare_03[:[/QUOTE]
Vediamo se riusciamo a chiarirti qualcosa, ma ti premetto che non sarà facile:
-primo punto) Schettino nel verbale dice che era sua intenzione passare ad una distanza di 0,28 mg. dall'Isola, e se si parla di isola dovrebbe riferirsi all'isola del Giglio perchè gli scogli delle Scole al massimo dovrebbe chiamarli isolotti. La secca delle Scole più esterna (8 m. di profondità ) è a 0,20 mg. dal Giglio quindi la nave sarebbe passata 148 metri in fuori rispetto alla secca. Troppo poco per una nave del genere.
-secondo punto) il timoniere nel verbale riferisce che Schettino, dopo aver parlato per circa 10 minuti sul ponte con il personale dell'Hotel assume il comando della manovra ad una distanza di circa 0,5- 1 mg dalla costa e dopo circa 10 minuti gli ordina di venire a dritta con 10 gradi di timone . Qui però c'è già qualcosa che non torna. La nave era in avvicinamento al Giglio alla velocità di 15 nodi , quindi in 10 minuti percorre 2,5 mg, troppo per far passare questi 10 minuti. Ora non sappiamo cosa ha detto il primo ufficiale al riguardo e dobbiamo tener presente che il timoniere non guarda il radar, ma giudica la distanza ad occhio.
-terzo punto) Schettino aveva iniziato l'accostata a dritta con 10 gradi di timone, ma poi dice di aver visto un secondo scoglio più verso la nave rispetto a quello da cui prendeva la distanza con il radar e ha chiamato il timone tutto a dritta (facendo così inclinare la nave e cadere i piatti a terra al ristorante, malgrado avesse le pinne stabilizzatrici fuori) però ha preso lo stesso uno scoglio sommerso nella zona che tutti abbiamo visto. Ora nel verbale dice che se fosse andato dritto non l'avrebbe preso. Considerata la sbandata che con l'accostata è riuscito ad imprimere alla nave io su questa affermazione ho qualche dubbio, forse ci sarebbe andato proprio sopra..... Tutta questa dinamica mi fa pensare che ha ritardato ad iniziare l'accostata, magari forse distratto da qualche conversazione telefonica..... visto che è stato detto e scritto che poco prima dell'incidente aveva parlato con il comandante Palumbo.