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13/01/2012 -Naufragio Costa Concordia all'Isola del Giglio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

mauri55

New member
Già infatti non ero sicura. Allora mi pare proprio che sia come dici tu che il tempo se lo sia lasciato scivolare dalle mani forse pensando di averne di più. E chissà se così è andata meglio o peggio (riferendomi a quello che hanno detto i giornalisti del pericolo di capovolgimento).

In tutta questa vicenda la cosa che vedo più assurda, dopo l'urto con le Scole, è che in quella plancia nessuno, fra i vari patentati da Capitano di lungo Corso presenti, ha gridato forte che andando sugli scogli si sarebbero capotati !!!! E ancora fra i colleghi c'è gente che vuole negare l'evidenza !!!! Ma l'inchiesta chiarirà molte cose.....
 
Ultima modifica:

mauri55

New member
Non credo sia il caso di scherzarvi su, ma è un mio personalissimo pensiero...
Comunque se la nave arrivò a Palermo era in condizioni di poterlo fare.

Quando le cose finiscono bene si può dire.., ma le regole ci sono per evitare che qualcuno si prenda dei rischi che servono sì a limitare perdite economiche, ma quando le cose vanno male la gente ci lascia la vita...
 

CostaMagica

Super Moderatore
Quando le cose finiscono bene si può dire.., ma le regole ci sono per evitare che qualcuno si prenda dei rischi che servono sì a limitare perdite economiche, ma quando le cose vanno male la gente ci lascia la vita...

Perfettamente d'accordo con te... la mia non era ironia ma la constatazione di un dato di fatto.
La nave arrivò al porto di destinazione perchè evidentemente fu correttamente valutato sia il danno (che riteniamo sia stato cagionato da un ipotetico urto col fondale o chissà che altro) che la navigabilità.
Il concetto da te espresso, ripeto, lo condivido, ma il dato di fatto è che la nave giunse in porto.
 

mauri55

New member
Perfettamente d'accordo con te... la mia non era ironia ma la constatazione di un dato di fatto.
La nave arrivò al porto di destinazione perchè evidentemente fu correttamente valutato sia il danno (che riteniamo sia stato cagionato da un ipotetico urto col fondale o chissà che altro) che la navigabilità.
Il concetto da te espresso, ripeto, lo condivido, ma il dato di fatto è che la nave giunse in porto.

Il fatto che la nave ha raggiunto il porto felicemente non significa che chi lo ha permesso non si sia preso dei rischi. Quando c'è uno squarcio in un doppio fondo in gergo si dice che "comunica con il mare" e quindi c'è un aumento della pressione rispetto alla norma, per cui non si naviga nelle normali condizioni. Se ci sono altri problemi ,che magari non sono evidenti, durante una lunga navigazione si possono verificare degli eventi imprevedibili che mettono in pericolo la galleggiabilità della nave. Farlo con il pieno dei passeggeri a bordo quando era possibile sbarcarli a Napoli è stato un prendersi dei rischi giustificati solo dal fatto che faceva risparmiare soldi alla Costa...Questo secondo un mio modesto parere...
 

Rodolfo

Super Moderatore
Il fatto che la nave ha raggiunto il porto felicemente non significa che chi lo ha permesso non si sia preso dei rischi. Quando c'è uno squarcio in un doppio fondo in gergo si dice che "comunica con il mare" e quindi c'è un aumento della pressione rispetto alla norma, per cui non si naviga nelle normali condizioni. Se ci sono altri problemi ,che magari non sono evidenti, durante una lunga navigazione si possono verificare degli eventi imprevedibili che mettono in pericolo la galleggiabilità della nave. Farlo con il pieno dei passeggeri a bordo quando era possibile sbarcarli a Napoli è stato un prendersi dei rischi giustificati solo dal fatto che faceva risparmiare soldi alla Costa...Questo secondo un mio modesto parere...

Che era lo stesso mio, dopo aver letto l'intero articolo. Hai in pratica anticipato la risposta ad una mia domanda rivolta a te e agli altri naviganti; cosa avresti/e fatto subito dopo l'incidente? E non c'è l'obbligo di avvisare immediatamente le Autorità Locali più vicine del fatto, con le conseguenze del caso?
 

mauri55

New member
Che era lo stesso mio, dopo aver letto l'intero articolo. Hai in pratica anticipato la risposta ad una mia domanda rivolta a te e agli altri naviganti; cosa avresti/e fatto subito dopo l'incidente? E non c'è l'obbligo di avvisare immediatamente le Autorità Locali più vicine del fatto, con le conseguenze del caso?

Certo che c'è l'obbligo di rapportare questo tipo di incidenti ! C'è tutta una legislazione nazionale e internazionale, fra cui la Marpol, che quando queste cose vengono alla luce mette nei guai un Comandante che non ha dato le dovute comunicazioni. Nel caso della Concordia Schettino ha parlato anche di contaminazione del bunker, cosa è successo ? E' andato anche del gasolio a mare ????
 

deliziosa64

New member
In tutta questa vicenda la cosa che vedo più assurda, dopo l'urto con le Scole, è che in quella plancia nessuno, fra i vari patentati da Capitano di lungo Corso presenti, ha gridato forte che andando sugli scogli si sarebbero capotati !!!! E ancora fra i colleghi c'è gente che vuole negare l'evidenza !!!! Ma l'inchiesta chiarirà molte cose.....
Quindi potrebbe essere che non andando a finire sugli scogli sarebbe affondata dritta/poco inclinata e avrebbero avuto minimo due ore di tempo per abbandonarla, perchè mi pare che fino alle 23,58 ha galleggiato. Comunque, l'inchiesta chiarirà anche questo.
Su questo punto mi aveva incuriosito un manualetto di teoria della navigazione credo degli anni 50/60 che avevo visto postato su fb. Descriveva questa manovra chiamiamola dello spiaggiamento come utilissima in caso di pericolo, se riesco a ritrovarlo lo posto. Chiaramente all'epoca neanche potevano immaginare l'esistenza di navi di queste dimensioni, ma chissà se l'aveva studiata il comandante.

Perfettamente d'accordo con te... la mia non era ironia ma la constatazione di un dato di fatto.
La nave arrivò al porto di destinazione perchè evidentemente fu correttamente valutato sia il danno (che riteniamo sia stato cagionato da un ipotetico urto col fondale o chissà che altro) che la navigabilità.
Il concetto da te espresso, ripeto, lo condivido, ma il dato di fatto è che la nave giunse in porto.
Ciao, Costa Magica hai perfettamente ragione riguardo all'ironia. Se quel caso del 2005 è realmente accaduto, pare sia agli atti dell'inchiesta del Giglio e io non ho mai visto ne conferme ne smentite al riguardo, è stato anche accompagnato da una buona dose di fortuna, che a volte ti assiste a volte no. La norma dovrebbe essere sempre quella di seguire le regole.
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Certo che c'è l'obbligo di rapportare questo tipo di incidenti ! C'è tutta una legislazione nazionale e internazionale, fra cui la Marpol, che quando queste cose vengono alla luce mette nei guai un Comandante che non ha dato le dovute comunicazioni. Nel caso della Concordia Schettino ha parlato anche di contaminazione del bunker, cosa è successo ? E' andato anche del gasolio a mare ????

Ergo........; se fosse realmente successo, con uno squarcio di dieci metri "non si va da nessuna parte", è una affermazione realistica? Credo che le Autorità Campane se fossero state avvisate non avrebbero autorizzato la nave a raggiungere Palermo (con tutte le persone a bordo). Sbaglio?
 
U

unochenavigaverament

Guest
Il fatto che la nave ha raggiunto il porto felicemente non significa che chi lo ha permesso non si sia preso dei rischi. Quando c'è uno squarcio in un doppio fondo in gergo si dice che "comunica con il mare" e quindi c'è un aumento della pressione rispetto alla norma, per cui non si naviga nelle normali condizioni. Se ci sono altri problemi ,che magari non sono evidenti, durante una lunga navigazione si possono verificare degli eventi imprevedibili che mettono in pericolo la galleggiabilità della nave. Farlo con il pieno dei passeggeri a bordo quando era possibile sbarcarli a Napoli è stato un prendersi dei rischi giustificati solo dal fatto che faceva risparmiare soldi alla Costa...Questo secondo un mio modesto parere...

Et voila'!!!! valutazioni senza nulla in mano.........
 
F

Felix73

Guest
Bè, in effetti, rileggendo per intero l'articolo, la cosa cambia di significato.
Lo stralcio postato precedentemente, nella sua versione parziale, aveva del comico.

Un saluto
 
F

Felix73

Guest
Caro Rodolfo se lo squarcio di 40 metri fosse stato anche stavolta sotto la chiglia probabilmente della Concordia non ne avrebbe parlato quasi nessuno, come fu per la Moby Magic che ha preso un bassofondo vicino a Caprera..., visto che i doppi fondi salvarono la nave dall'affondamento...

Ciao Mauri, in merito alla Moby Magic, non fu proprio così.
Ci fu uno squarcio di 5 metri, e fu decretato l'abbandono nave (160 persone sulle lance in condizioni di mare e di vento particolarmente difficoltose), che fu successivamente rimorchiata, decisamente inclinata, al porto di Golfo Aranci. Fu poi demolita.

Un saluto
 

Seafoam

New member
Non credo sia il caso di scherzarvi su, ma è un mio personalissimo pensiero...
Comunque se la nave arrivò a Palermo era in condizioni di poterlo fare.

Era una battuta ironico/sarcastica... ovvio che non si possono usare certi materiali... se la nave avesse avuto uno squarcio di 10 metri in zona critica o comunque critico pensi sarebbe arrivata a Palermo? Ma poi, cosa ti ha infastidita?
E quanto c'è di vero in questa notizia?
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Il manuale di cui parlavo, so che è molto vecchio, lo posto solo come curiosità storica. Lezioni di manovra navale a pag. 155, paragrafo 243.
Pare sia stato un comandante di nave a rispolverarlo in occasione di questo incidente.
http://books.google.it/books?id=6iFEAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false

Direi che certe regole, consuetudini, manovre, non cambieranno praticamente mai; quest'ultima citata al paragrafo 243 sia una di quelle, per certi aspetti, tramontata.
 

CostaMagica

Super Moderatore
Il fatto che la nave ha raggiunto il porto felicemente non significa che chi lo ha permesso non si sia preso dei rischi. Quando c'è uno squarcio in un doppio fondo in gergo si dice che "comunica con il mare" e quindi c'è un aumento della pressione rispetto alla norma, per cui non si naviga nelle normali condizioni. Se ci sono altri problemi ,che magari non sono evidenti, durante una lunga navigazione si possono verificare degli eventi imprevedibili che mettono in pericolo la galleggiabilità della nave. Farlo con il pieno dei passeggeri a bordo quando era possibile sbarcarli a Napoli è stato un prendersi dei rischi giustificati solo dal fatto che faceva risparmiare soldi alla Costa...Questo secondo un mio modesto parere...

Si Mauri, ed io continuo a concordare con te, tant'è che dando per acclarate TUTTE le tue considerazioni evidentemente qualunque sia stato il problema, ammesso anche che sia mai esistito un problema, evidentemente non era tale da compromettere la navigazione ne porre in rischio i passeggeri, l'equipaggio e la nave stessa (chiaramente nel mio ragionamento sottintendo una piena consapevolezza del comandante e non la sensazione di potercela fare).

Ciao, Costa Magica hai perfettamente ragione riguardo all'ironia. Se quel caso del 2005 è realmente accaduto, pare sia agli atti dell'inchiesta del Giglio e io non ho mai visto ne conferme ne smentite al riguardo, è stato anche accompagnato da una buona dose di fortuna, che a volte ti assiste a volte no. La norma dovrebbe essere sempre quella di seguire le regole.

Infatti, concordo pienamente, alle regole corrisponde un comportamento ed una pena nel caso vengano disattese.

Era una battuta ironico/sarcastica... ovvio che non si possono usare certi materiali... se la nave avesse avuto uno squarcio di 10 metri in zona critica o comunque critico pensi sarebbe arrivata a Palermo? Ma poi, cosa ti ha infastidita?
E quanto c'è di vero in questa notizia?

Che fosse una battuta l'avevo certamente compreso e l'ho anche scritto; d'altra parte non mi pare argomento su cui scherzare, ma come ho giá scritto è il mio parere...
Non mi ha infastidito nulla in particolare, semplicemente non condivido l'idea che si tirino fuori battute su argomenti decisamente seri, tutto qui, chiaro che ciascuno è libero di pensarla diversamente, te compresa per carità...
 

deliziosa64

New member
Appunto. Quindi sarebbe il caso di fare attenzione nel ventilare accuse e/o scorrettezze... altrimenti scendiamo ai livelli di certa stampa.
Chi ha accusato di cosa?
Direi che certe regole, consuetudini, manovre, non cambieranno praticamente mai; quest'ultima citata al paragrafo 243 sia una di quelle, per certi aspetti, tramontata.
Ergo, curiosità storica.
 
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Stato
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