Seafoam
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Io mi chiedo come sia possibile portare una nave da Napoli a Palermo con uno squarcio di dieci metri nello scafo.
Attac, Saratoga e... [smilie=saltare_03[:
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Io mi chiedo come sia possibile portare una nave da Napoli a Palermo con uno squarcio di dieci metri nello scafo.
Attac, Saratoga e... [smilie=saltare_03[:[/QUOTE]
Non credo sia il caso di scherzarvi su, ma è un mio personalissimo pensiero...
Comunque se la nave arrivò a Palermo era in condizioni di poterlo fare.
Già infatti non ero sicura. Allora mi pare proprio che sia come dici tu che il tempo se lo sia lasciato scivolare dalle mani forse pensando di averne di più. E chissà se così è andata meglio o peggio (riferendomi a quello che hanno detto i giornalisti del pericolo di capovolgimento).
Non credo sia il caso di scherzarvi su, ma è un mio personalissimo pensiero...
Comunque se la nave arrivò a Palermo era in condizioni di poterlo fare.
Quando le cose finiscono bene si può dire.., ma le regole ci sono per evitare che qualcuno si prenda dei rischi che servono sì a limitare perdite economiche, ma quando le cose vanno male la gente ci lascia la vita...
Perfettamente d'accordo con te... la mia non era ironia ma la constatazione di un dato di fatto.
La nave arrivò al porto di destinazione perchè evidentemente fu correttamente valutato sia il danno (che riteniamo sia stato cagionato da un ipotetico urto col fondale o chissà che altro) che la navigabilità.
Il concetto da te espresso, ripeto, lo condivido, ma il dato di fatto è che la nave giunse in porto.
Il fatto che la nave ha raggiunto il porto felicemente non significa che chi lo ha permesso non si sia preso dei rischi. Quando c'è uno squarcio in un doppio fondo in gergo si dice che "comunica con il mare" e quindi c'è un aumento della pressione rispetto alla norma, per cui non si naviga nelle normali condizioni. Se ci sono altri problemi ,che magari non sono evidenti, durante una lunga navigazione si possono verificare degli eventi imprevedibili che mettono in pericolo la galleggiabilità della nave. Farlo con il pieno dei passeggeri a bordo quando era possibile sbarcarli a Napoli è stato un prendersi dei rischi giustificati solo dal fatto che faceva risparmiare soldi alla Costa...Questo secondo un mio modesto parere...
Che era lo stesso mio, dopo aver letto l'intero articolo. Hai in pratica anticipato la risposta ad una mia domanda rivolta a te e agli altri naviganti; cosa avresti/e fatto subito dopo l'incidente? E non c'è l'obbligo di avvisare immediatamente le Autorità Locali più vicine del fatto, con le conseguenze del caso?
Quindi potrebbe essere che non andando a finire sugli scogli sarebbe affondata dritta/poco inclinata e avrebbero avuto minimo due ore di tempo per abbandonarla, perchè mi pare che fino alle 23,58 ha galleggiato. Comunque, l'inchiesta chiarirà anche questo.In tutta questa vicenda la cosa che vedo più assurda, dopo l'urto con le Scole, è che in quella plancia nessuno, fra i vari patentati da Capitano di lungo Corso presenti, ha gridato forte che andando sugli scogli si sarebbero capotati !!!! E ancora fra i colleghi c'è gente che vuole negare l'evidenza !!!! Ma l'inchiesta chiarirà molte cose.....
Ciao, Costa Magica hai perfettamente ragione riguardo all'ironia. Se quel caso del 2005 è realmente accaduto, pare sia agli atti dell'inchiesta del Giglio e io non ho mai visto ne conferme ne smentite al riguardo, è stato anche accompagnato da una buona dose di fortuna, che a volte ti assiste a volte no. La norma dovrebbe essere sempre quella di seguire le regole.Perfettamente d'accordo con te... la mia non era ironia ma la constatazione di un dato di fatto.
La nave arrivò al porto di destinazione perchè evidentemente fu correttamente valutato sia il danno (che riteniamo sia stato cagionato da un ipotetico urto col fondale o chissà che altro) che la navigabilità.
Il concetto da te espresso, ripeto, lo condivido, ma il dato di fatto è che la nave giunse in porto.
Certo che c'è l'obbligo di rapportare questo tipo di incidenti ! C'è tutta una legislazione nazionale e internazionale, fra cui la Marpol, che quando queste cose vengono alla luce mette nei guai un Comandante che non ha dato le dovute comunicazioni. Nel caso della Concordia Schettino ha parlato anche di contaminazione del bunker, cosa è successo ? E' andato anche del gasolio a mare ????
Il fatto che la nave ha raggiunto il porto felicemente non significa che chi lo ha permesso non si sia preso dei rischi. Quando c'è uno squarcio in un doppio fondo in gergo si dice che "comunica con il mare" e quindi c'è un aumento della pressione rispetto alla norma, per cui non si naviga nelle normali condizioni. Se ci sono altri problemi ,che magari non sono evidenti, durante una lunga navigazione si possono verificare degli eventi imprevedibili che mettono in pericolo la galleggiabilità della nave. Farlo con il pieno dei passeggeri a bordo quando era possibile sbarcarli a Napoli è stato un prendersi dei rischi giustificati solo dal fatto che faceva risparmiare soldi alla Costa...Questo secondo un mio modesto parere...
Caro Rodolfo se lo squarcio di 40 metri fosse stato anche stavolta sotto la chiglia probabilmente della Concordia non ne avrebbe parlato quasi nessuno, come fu per la Moby Magic che ha preso un bassofondo vicino a Caprera..., visto che i doppi fondi salvarono la nave dall'affondamento...
Non credo sia il caso di scherzarvi su, ma è un mio personalissimo pensiero...
Comunque se la nave arrivò a Palermo era in condizioni di poterlo fare.
Et voila'!!!! valutazioni senza nulla in mano.........
... io non ho mai visto ne conferme ne smentite al riguardo...
Il manuale di cui parlavo, so che è molto vecchio, lo posto solo come curiosità storica. Lezioni di manovra navale a pag. 155, paragrafo 243.
Pare sia stato un comandante di nave a rispolverarlo in occasione di questo incidente.
http://books.google.it/books?id=6iFEAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false
Il fatto che la nave ha raggiunto il porto felicemente non significa che chi lo ha permesso non si sia preso dei rischi. Quando c'è uno squarcio in un doppio fondo in gergo si dice che "comunica con il mare" e quindi c'è un aumento della pressione rispetto alla norma, per cui non si naviga nelle normali condizioni. Se ci sono altri problemi ,che magari non sono evidenti, durante una lunga navigazione si possono verificare degli eventi imprevedibili che mettono in pericolo la galleggiabilità della nave. Farlo con il pieno dei passeggeri a bordo quando era possibile sbarcarli a Napoli è stato un prendersi dei rischi giustificati solo dal fatto che faceva risparmiare soldi alla Costa...Questo secondo un mio modesto parere...
Ciao, Costa Magica hai perfettamente ragione riguardo all'ironia. Se quel caso del 2005 è realmente accaduto, pare sia agli atti dell'inchiesta del Giglio e io non ho mai visto ne conferme ne smentite al riguardo, è stato anche accompagnato da una buona dose di fortuna, che a volte ti assiste a volte no. La norma dovrebbe essere sempre quella di seguire le regole.
Era una battuta ironico/sarcastica... ovvio che non si possono usare certi materiali... se la nave avesse avuto uno squarcio di 10 metri in zona critica o comunque critico pensi sarebbe arrivata a Palermo? Ma poi, cosa ti ha infastidita?
E quanto c'è di vero in questa notizia?
Chi ha accusato di cosa?Appunto. Quindi sarebbe il caso di fare attenzione nel ventilare accuse e/o scorrettezze... altrimenti scendiamo ai livelli di certa stampa.
Ergo, curiosità storica.Direi che certe regole, consuetudini, manovre, non cambieranno praticamente mai; quest'ultima citata al paragrafo 243 sia una di quelle, per certi aspetti, tramontata.