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Arrestati in India 2 marò italiani di scorta alla petroliera Enrica Lexie

aspirante mozzo

New member
Difficile capire cosa c'è dietro.

Comunque trovo "strana" (o quantomeno molto in anticipo) la decisione sul risarcimento.

Mi vengono in mente solo due motivi: o i risultati delle indagini sono quasi pronti puntando verso la colpevolezza dei Marò e gli osservatori italiani le confermano, o si prevede che i risultati (quando ci saranno) andranno in quella direzione.

Se così fosse temo che la questione sulla giurisdizione si ingarbuglierebbe ancora di più e quindi si tenta il "bel gesto" per eventualmente poter premere sull'India per riavere i due marinai per il processo in Italia.

Tenuto conto che alla moglie di uno dei due Marò nessuno ha fin qui pensato, a maggior ragione escluderei che il risarcimento deciso e proposto sia veramente una segno di "comprensione" verso le necessità delle famiglie dei due pescatori...

Da Repubblica:

"E' stato un atto di donazione, di generosita', ex gratia, al di fuori di un contesto giuridico". Così il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, conferma la donazione in denaro alle famiglie dei due pescatori...... ecc. ecc.

Un atto umanitario che pero' non implica in nessun modo una qualsiasi forma di riconoscimento di responsabilita'........ ma andiamo...... ma chi vogliono "intortare"..... detto poi da un militare che al momento si trova a svolgere l'incarico di ministro della difesa !
Se quanto riportato da Repubblica corrisponde al vero, giudico questa iniziativa (da ignorante quale sono) un'autentica genialata.


http://www.repubblica.it/esteri/2012/04/20/news/accordo_marinai-33619741/
 

deliziosa64

New member
Difficile capire cosa c'è dietro.
Comunque trovo "strana" (o quantomeno molto in anticipo) la decisione sul risarcimento.
Mi vengono in mente solo due motivi: o i risultati delle indagini sono quasi pronti puntando verso la colpevolezza dei Marò e gli osservatori italiani le confermano, o si prevede che i risultati (quando ci saranno) andranno in quella direzione.
Se così fosse temo che la questione sulla giurisdizione si ingarbuglierebbe ancora di più e quindi si tenta il "bel gesto" per eventualmente poter premere sull'India per riavere i due marinai per il processo in Italia.
Tenuto conto che alla moglie di uno dei due Marò nessuno ha fin qui pensato, a maggior ragione escluderei che il risarcimento deciso e proposto sia veramente una segno di "comprensione" verso le necessità delle famiglie dei due pescatori...

Ragionamento più che logico.
C'era un problema di dimezzamento dello stipendio dei marò in quanto non attivi, che avevo postato in questo thread, ma non so come hanno risolto la questione.
 

aspirante mozzo

New member
E' possibile che ai due Marò sia stato sospeso lo stipendio in quanto sotto inchiesta?

Ciao "Sciguetus Piacentinis et Friulanis"

Da un punto di vista puramente teorico, che difficilmente potrebbe venir applicato, la spada di Damocle sui due marò, però, è un'altra. La procura di Roma può chiedere la sospensione dal servizio dei fucilieri di Marina avendo aperto un'inchiesta in Italia. La Marina dovrebbe riunire una commissione per decidere se accettare la richiesta. In caso affermativo i marò subirebbero la decurtazione di metà dello stipendio: ciò appare in questo momento impossibile.
La notizia è comparsa sul sito Tiscali news. Angelo Fiore Tartaglia, esperto di diritto militare, spiega: «La legge sostiene che in tutte le situazioni simili a quelle in cui si trovano i due marò arrestati in India, l'amministrazione deve approvare un provvedimento di sospensione precauzionale dal servizio. In sostanza, al militare viene ridotto lo stipendio della metà». In realtà questa misura è automatica al momento della sentenza e viene applicata prima agli esponenti delle forze dell'ordine se finiscono agli arresti. Secondo l'avvocato Tartaglia, se lo Stato «considera il provvedimento restrittivo disposto dal tribunale indiano nei confronti dei due marò alla stregua di un provvedimento italiano, dovrebbe sospenderli precauzionalmente a titolo obbligatorio dal servizio con la riduzione degli emolumenti del 50 per cento». In realtà è impossibile che accada. Secondo gli addetti ai lavori nella Difesa, anche se i marò venissero condannati in India non sarà riconosciuta la sentenza e verrà chiesta l'estradizione per processarli in Italia. E fino a un'eventuale sentenza in patria difficilmente si ritroveranno con metà stipendio.

qui trovi l'articolo completo:

http://www.ilgiornale.it/esteri/pag...-03-2012/articolo-id=579274-page=0-comments=1
 
S

sciguetto

Guest
Ciao "Sciguetus Piacentinis et Friulanis"

Da un punto di vista puramente teorico, che difficilmente potrebbe venir applicato, la spada di Damocle sui due marò, però, è un'altra. La procura di Roma può chiedere la sospensione dal servizio dei fucilieri di Marina avendo aperto un'inchiesta in Italia. La Marina dovrebbe riunire una commissione per decidere se accettare la richiesta. In caso affermativo i marò subirebbero la decurtazione di metà dello stipendio: ciò appare in questo momento impossibile.
La notizia è comparsa sul sito Tiscali news. Angelo Fiore Tartaglia, esperto di diritto militare, spiega: «La legge sostiene che in tutte le situazioni simili a quelle in cui si trovano i due marò arrestati in India, l'amministrazione deve approvare un provvedimento di sospensione precauzionale dal servizio. In sostanza, al militare viene ridotto lo stipendio della metà». In realtà questa misura è automatica al momento della sentenza e viene applicata prima agli esponenti delle forze dell'ordine se finiscono agli arresti. Secondo l'avvocato Tartaglia, se lo Stato «considera il provvedimento restrittivo disposto dal tribunale indiano nei confronti dei due marò alla stregua di un provvedimento italiano, dovrebbe sospenderli precauzionalmente a titolo obbligatorio dal servizio con la riduzione degli emolumenti del 50 per cento». In realtà è impossibile che accada. Secondo gli addetti ai lavori nella Difesa, anche se i marò venissero condannati in India non sarà riconosciuta la sentenza e verrà chiesta l'estradizione per processarli in Italia. E fino a un'eventuale sentenza in patria difficilmente si ritroveranno con metà stipendio.

qui trovi l'articolo completo:

http://www.ilgiornale.it/esteri/pag...-03-2012/articolo-id=579274-page=0-comments=1

Quindi anche qui qualcosa non quadra, viste le dichiarazioni della moglie di uno dei due Marò sulla sospensione di energia elettrica.
 

Gigi

New member
Da Repubblica:

"E' stato un atto di donazione, di generosita', ex gratia, al di fuori di un contesto giuridico". Così il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, conferma la donazione in denaro alle famiglie dei due pescatori...... ecc. ecc.

Un atto umanitario che pero' non implica in nessun modo una qualsiasi forma di riconoscimento di responsabilita'........ ma andiamo...... ma chi vogliono "intortare"..... detto poi da un militare che al momento si trova a svolgere l'incarico di ministro della difesa !
Se quanto riportato da Repubblica corrisponde al vero, giudico questa iniziativa (da ignorante quale sono) un'autentica genialata.


http://www.repubblica.it/esteri/2012/04/20/news/accordo_marinai-33619741/
E' Babbo Natale fuori stagione per le povere famiglie dei pescatori indiani, ma questo, lungi dall'apparire un atto di disinteressata
solidarietà e condivisione del dolere, si rivelerà agli occhi dei solerti investigatori indiani, come un atto d'ammissione di colpevolezza....siamo la solita italietta tremebonda, passionevole, caritatevole e pasticciona...
 
S

sciguetto

Guest
E' Babbo Natale fuori stagione per le povere famiglie dei pescatori indiani, ma questo, lungi dall'apparire un atto di disinteressata
solidarietà e condivisione del dolere, si rivelerà agli occhi dei solerti investigatori indiani, come un atto d'ammissione di colpevolezza....siamo la solita italietta tremebonda, passionevole, caritatevole e pasticciona...

Non solo ai loro... :rolleyes:
 

pmanlio

Active member
Posso tranquillamente considerarmi una tua collega, non voglio entrare in un altro tipo di discorso, ma quale categoria più della nostra è stata sottoposta ad attacchi sistematici in questi ultimi anni? Credo che almeno in questo possiamo dire di esserci fatti un minimo di esperienza ;)

C'è stato un momento in cui sono stato tentato di alzare le mani.. non dico altro..

Mi vengono in mente solo due motivi: o i risultati delle indagini sono quasi pronti puntando verso la colpevolezza dei Marò e gli osservatori italiani le confermano, o si prevede che i risultati (quando ci saranno) andranno in quella direzione.

Se così fosse temo che la questione sulla giurisdizione si ingarbuglierebbe ancora di più e quindi si tenta il "bel gesto" per eventualmente poter premere sull'India per riavere i due marinai per il processo in Italia.

Estrapolare le dichiarazioni delle persone dal loro contesto può essere fuorviante, ed è proprio la tecnica che i giornalisti utilizzano per far dire a qualcuno quello che non ha detto..

Spesso viene riportata la frase di De Mistura "SE la perizia ci da ragione allora.. SE ci da torto allora..'' come se noi non sapessimo davvero come stanno le cose..

La frase in sè vuol dir poco (basta che gli abbiano chiesto cosa succedeva nei due casi e lui abbia risposto di conseguenza) ma ammettiamo per un attimo che davvero non si sappia la verità.. questo può aprire una chiave di lettura del comportamento Italiano nella vicenda: se non abbiamo la certezza di essere innocenti o per contro di essere colpevoli, allora certe nostre posizioni oscillano di volta in volta..

In fondo se fossimo colpevoli abbiamo comunque la possibilità di contestare la posizione Indiana, decidendo però di parlare in chiaro di un nostro gravissimo errore, che non rinneghiamo, di scusarci con tutti e di offrire il nostro supporto alle famiglie..
Sulla base di questa ammissione potremmo collaborare con gli Indiani ma nel frattempo pretendere che la competenza finale del tutto sia nostra e ricordare che i soldati erano in azione e non degli assassini prezzolati..

Metterebbe il tutto sotto una certa ottica..

Se invece fossimo innocenti non dovremmo andare oggi ad offrire ricompense in giro, dovremmo difendere la nostra posizione, mettere in mezzo le altre ipotesi ecc.

Ma se non sapessimo la verità? Non è detto che sia così facile neanche per i Marò stessi saperla..

Ecco allora che certe scelte ed oscillazioni strane che facciamo avrebbero più senso..

Certamente il fatto che l'armatore da una parte e le autorità Italiane dall'altra offrano compensi per 'motivi umanitari' fa più male che bene.. e sembra piuttosto ipocrita.. io non lo avrei fatto, almeno in questi termini..

Tenuto conto che alla moglie di uno dei due Marò nessuno ha fin qui pensato, a maggior ragione escluderei che il risarcimento deciso e proposto sia veramente una segno di "comprensione" verso le necessità delle famiglie dei due pescatori...

Esatto.. è una vergogna, quale che sia il motivo, che lo stato dichiari di preoccuparsi dei pescatori e lasci le famiglie dei Marò in difficoltà..

Ed è anche la prova che le attenzioni verso i pescatori sono alquanto ipocrite..

Un saluto
Manlio
 

Gigi

New member
Hai detto bene Manlio... "la lettera della signora fa pensare"... leggendo l'articolo non sono riuscito a capire cosa stia rivendicando questa signora.
Forse che nell'articolo sia stata omessa una parte dell'appello scritto dalla signora ?
Non comprendo il fatto che parli del distacco dell'energia elettrica nonche' dell'appello alla famiglia del marito (suoceri ?)
Provo a cercare su web se esiste il testo integrale..... perche' cosi' come riportato dal Sole24ore non mi pare che permetta di comprendere cosa intenda dire questa signora.



ciao
enrico
Cerca di riuscire a capire, non mi pare soverchiamente difficile....questa donna cerca di tirar avanti una famiglia con tre figli in tenera età (uno addirittura in fasce) il marito è in galera dall'altra parte del mondo e rischia la condanna a morte...in più le hanno staccato la corrente (ma che bravi quelli dell'ENEL) e si prospetta per lei il dimezzamento dello stipendio del marito...in più stiamo ricoprendo d'oro i pescatori indiani...questa per lei deve apparire una gran bella beffa....non sa la poverina che questa è una tipica tattica italiota già collaudata con Gheddafi...ed i risultati si son visti...
 

aspirante mozzo

New member
Cerca di riuscire a capire, non mi pare soverchiamente difficile....questa donna cerca di tirar avanti una famiglia con tre figli in tenera età (uno addirittura in fasce) il marito è in galera dall'altra parte del mondo e rischia la condanna a morte...in più le hanno staccato la corrente (ma che bravi quelli dell'ENEL) e si prospetta per lei il dimezzamento dello stipendio del marito...in più stiamo ricoprendo d'oro i pescatori indiani...questa per lei deve apparire una gran bella beffa....non sa la poverina che questa è una tipica tattica italiota già collaudata con Gheddafi...ed i risultati si son visti...

Io cerco anche di riuscire a capire, ma quelle che tu citi sono semplicemente "deduzioni" - peraltro legittime - derivanti dalle notizie riportate dai giornali.
Personalmente desidererei che questa signora si esprimesse in modo chiaro riguardo ai suoi eventuali problemi finanziari dipendenti dalla situazione nella quale si trova il marito.
Non capisco poi il motivo per il quale coinvolga i suoceri in questo appello !
La signora non dispone forse del numero telefonico dei propri suoceri ?
I suoceri non sono forse in grado di aiutarla ?
I suoceri non vogliono aiutarla ?
Dal testo dell'appello riportato dai giornali non si capisce granche'
Penso che per giudicare correttamente la situazione, bisognerebbe disporre di maggiori informazioni poiche' quelle attuali sono a mio giudizio poche e poco chiare.
 
S

sciguetto

Guest
Cerca di riuscire a capire, non mi pare soverchiamente difficile....questa donna cerca di tirar avanti una famiglia con tre figli in tenera età (uno addirittura in fasce) il marito è in galera dall'altra parte del mondo e rischia la condanna a morte...in più le hanno staccato la corrente (ma che bravi quelli dell'ENEL) e si prospetta per lei il dimezzamento dello stipendio del marito...in più stiamo ricoprendo d'oro i pescatori indiani...questa per lei deve apparire una gran bella beffa....non sa la poverina che questa è una tipica tattica italiota già collaudata con Gheddafi...ed i risultati si son visti...


A parte che i 145'000 € li verseranno ai parenti dei pescatori, perchè i due sono morti... non capisco il pezzo dell'articolo sulle difficoltà della signora.
 
S

sciguetto

Guest
Io cerco anche di riuscire a capire, ma quelle che tu citi sono semplicemente "deduzioni" - peraltro legittime - derivanti dalle notizie riportate dai giornali.
Personalmente desidererei che questa signora si esprimesse in modo chiaro riguardo ai suoi eventuali problemi finanziari dipendenti dalla situazione nella quale si trova il marito.
Non capisco poi il motivo per il quale coinvolga i suoceri in questo appello !
La signora non dispone forse del numero telefonico dei propri suoceri ?
I suoceri non sono forse in grado di aiutarla ?
I suoceri non vogliono aiutarla ?
Dal testo dell'appello riportato dai giornali non si capisce granche'
Penso che per giudicare correttamente la situazione, bisognerebbe disporre di maggiori informazioni poiche' quelle attuali sono a mio giudizio poche e poco chiare.

Mah, corregge quello che secondo lei è un errore della stampa dicendo di essere la moglie e non la ex-moglie.
 

deliziosa64

New member
KOCHI: Il governo italiano ha imposto la condizione che, in relazione alla controversia in questione, i reclamanti non potranno presentare alcuna petizione contro l'Italia dinanzi a qualsiasi tribunale. Tuttavia, il procedimento penale iscritto nei confronti dei marines italiani non sarà toccato anche se c'è un accordo " dice C Unnikrishnan, avvocato di Doramma, la moglie di Valentine, una delle vittime. La delegazione italiana ha incontrato anche Rakesh Martin della diocesi di Kollam e rappresentante della associazione pescatori dell’Asia del Sud, parente di una delle vittime – Ajeesh Pink. (Praticamente l’avvocato dice che l’accordo estinguerebbe il procedimento civile ma non quello penale nei confronti dei marines).

Nel frattempo, VJ Mathew, avvocato dell’armatore, ha insistito che non c'erano problemi per una risoluzione extra-giudiziale della questione. "La compagnia di navigazione aveva fornito una garanzia bancaria di 3.100.000 rupie a fronte delle richieste di risarcimento. Non siamo a conoscenza di alcuna decisione " ha detto.
Giovedì le famiglie delle due vittime si sono rivolte all'Alta Corte del Kerala in cerca di una direttiva per deferire la loro richiesta di risarcimento da parte dell’armatore della Enrica Lexie ad un arbitrato per risolvere la questione. Doramma e i due figli minorenni insieme con le sorelle di Ajeesh Pink hanno anche sostenuto che si propongono di raggiungere un accordo con la Repubblica italiana per quanto riguarda l'importo del risarcimento.
Doramma ha sostenuto che il governo dell'Italia ha accettato di pagare un risarcimento e che gli italiani sono disposti a risolvere la questione e pertanto ha cercato una direttiva per ritirare la petizione depositata presso la corte. "La Bench Division ha dichiarato che è disponibile verso le parti ad esaminare il problema di portare la questione ad un modo alternativo di dirimere la questione (arbitrato). Quindi, le parti stanno esplorando le possibilità per una soluzione della questione. (Quindi sembra che l’Alta Corte dovrà rispondere anche a questo quesito).

Ecco arriva anche in italiano

http://www.fattidicronaca.it/artico...46mila-euro-alle-famiglie-dei-pescatori/9359/
 
Ultima modifica:

Rodolfo

Super Moderatore
Una domanda assolutamente non polemica, ma il pagamento di 140.000 euro ai familiari delle vittime a che titolo viene corrisposto? Si tratta di un'ammissione di colpa?
 

aspirante mozzo

New member
Una domanda assolutamente non polemica, ma il pagamento di 140.000 euro ai familiari delle vittime a che titolo viene corrisposto? Si tratta di un'ammissione di colpa?

Ciao Rodolfo !

Ecco un paio di notizie....... sul risarcimento e sulla signora Ancona (moglie di Latorre)

DI PAOLA: ATTO DI GENEROSITA'
«È stato un atto di donazione, di generosità, ex gratia, al di fuori di un contesto giuridico»: così il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, confermando le indiscrezioni stampa su una donazione in denaro alle famiglie dei due pescatori uccisi in India.

ROSALBA ANCONA
Non finiscono i problemi per Massimiliano Latorre, il marò di Taranto detenuto nella prigione indiana di Trivandrum nello stato del Kerala, con l'accusa di aver ucciso, insieme al suo commilitone Salvatore Girone, due pescatori indiani. La moglie, Rosalba Ancona, dalla quale Massimiliano era in procinto di separarsi prima di imbarcarsi sulla petroliera 'Enrica Lexiè, ha lanciato un appello alla famiglia del marito per ricevere un aiuto economico per il mantenimento dei tre figli avuti da Massimiliano che oggi hanno 12, 10 anni e 22 mesi. All'appello hano risposto oggi «i familiari di Masimiliano Latorre», i quali, in una dichiarazione diffusa dalla sorella Carolina, «smentiscono categoricamente le presunte difficoltà economiche rappresentate dalla signora Rosalba Ancona. Massimiliano - si legge nella dichiarazione - che sente i propri figli quotidianamente, assicura costantemente il sostegno economico alla propria famiglia». «Con ogni ragionevole certezza - prosegue la nota - l'appello fatto dalla signora Ancona è la risposta alla richiesta di Massimiliano di non considerare la candidatura della signora Rosalba sfruttando la propria immagine». Rosalba Ancona si è infatti candidata alle prossime elezioni comunali di Taranto con la lista "Cito sindaco".


fonte: http://www.leggo.it/news/mondo/maro...ferma_atto_di_generosita/notizie/176707.shtml

Teniamo conto che si tratta pur sempre di articoli giornalistici :confused:
 

deliziosa64

New member
Novità oggi in India: l'avvocato di Stato della Corte Suprema dell'India ha criticato in udienza l'operato della polizia del Kerala e soprattutto ha sostenuto che il Kerala non è competente neppure per giudicare il caso. Il primo ministro dello stato del Kerala continua nella sua tesi che l'incidente è avvenuto nel territorio indiano e che il Kerala ha il diritto di applicare le leggi interne.
Ciò che rileva per noi è che si inizia a ipotizzare uno scontro interno tra New Delhi e i vertici del Kerala a proposito della vicenda che sta contrapponendo India e Italia. Un saluto

http://www.tgcom24.mediaset.it/mond...lenrica-lexie-non-poteva-essere-fermata.shtml
 
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