vladimir72
New member
Scusa Vladimir, ma ancora hai il dubbio che la Concordia si sia trovata lì perchè il vento e la corrente l'hanno portata fuori rotta ?
io di dubbi ne ho sempre tanti . Diciamo che vorrei capire fino a che punto arriva la "follia" di tutta questa storia. Rispetto a questi passaggi ravvicinati, mi è veramente difficile capire la realtà dei fatti. Premetto che, in linea di principio, non ho nulla in contrario ad avvicinarsi alla costa per la cosiddetta "navigazione turistica" e nemmeno al fatto che ci si avvicini alla piazza del Giglio ed il sindaco, il maître e gli ex comandanti si salutino contenti. Se è una strategia promozionale che funziona, ben venga. Dopotutto le navi si avvicinano alla costa ogni volta che entrano in porto e sarò il primo a dispiacermi se non si potrà più fare il passaggio ravvicinato a Venezia. L'ho fatto durante la mia unica crociera ed è stata un'esperienza veramente emozionante. E' stata però emozionante in senso positivo perché il tutto è avvenuto a 2-3 nodi con un rimorchiatore davanti ed uno dietro e, nella mia ignoranza, mi è sembrata comunque una cosa sicura. Lo è veramente? Mi sbaglio? Felice di rinunciarci se ciò comporta anche il minimo rischio.
Tutto questo però non ha nulla a che vedere col dirigere un bestione di 300 metri, carico di gente, ad alta velocità verso la costa per virare all'ultimo momento passando il più vicino possibile. Questo è quello che più o meno, con un angolo diverso, lasciando più margine di distanza, è avvenuto anche in passato o no? Se si, trovo lo scenario agghiacciante! Il fatto che ci sarebbero in questo caso tante responsabilità sovrapposte mi fa temere che giustizia purtroppo non sarà fatta mai.
Nel caso specifico della Concordia, capisco il fatto delle pinne stabilizzatrici ma se il tutto avvenisse a bassa velocità con una virata "dolce" non si eviterebbe comunque che i piatti cadano per terra? Per il fatto poi che il tutto avvenga in una fredda notte d'inverno quando c'è poco da vedere e tutti se ne stanno rintanati al chiuso, i dubbi continuano ad aumentare. In sostanza, il problema secondo me è che ci sono errori ed errori; non si può generalizzare giocando sull'equivoco della parola "errore". Dando per scontato che nessuno volesse schiantarsi sugli scogli, è ovvio che un qualche tipo di errore c'è stato. Una cosa pero è se si sbaglia nell'ambito di una procedura "normale" per cui si deve tener conto comunque del fatto che siamo fallibili esseri umani. Il sistema dovrebbe essere in grado do "compensare" rispetto all'errore umano e perché accada una tragedia devono in genere sommarsi molti fattori sfavorevoli, tra cui una buona dose di sfortuna. Una cosa ben diversa è se l'errore avviene nel corso di una procedura scellerata in cui non c'è nessun margine di recupero e pare pure che se non sono morte centinaia di persone è perché il buon Dio ci ha messo una mano. La domanda è: siamo certi di trovarci nel secondo scenario o no?
Saluti,
Vladimir