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13/01/2012 -Naufragio Costa Concordia all'Isola del Giglio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Scusa Vladimir, ma ancora hai il dubbio che la Concordia si sia trovata lì perchè il vento e la corrente l'hanno portata fuori rotta ?

io di dubbi ne ho sempre tanti :-). Diciamo che vorrei capire fino a che punto arriva la "follia" di tutta questa storia. Rispetto a questi passaggi ravvicinati, mi è veramente difficile capire la realtà dei fatti. Premetto che, in linea di principio, non ho nulla in contrario ad avvicinarsi alla costa per la cosiddetta "navigazione turistica" e nemmeno al fatto che ci si avvicini alla piazza del Giglio ed il sindaco, il maître e gli ex comandanti si salutino contenti. Se è una strategia promozionale che funziona, ben venga. Dopotutto le navi si avvicinano alla costa ogni volta che entrano in porto e sarò il primo a dispiacermi se non si potrà più fare il passaggio ravvicinato a Venezia. L'ho fatto durante la mia unica crociera ed è stata un'esperienza veramente emozionante. E' stata però emozionante in senso positivo perché il tutto è avvenuto a 2-3 nodi con un rimorchiatore davanti ed uno dietro e, nella mia ignoranza, mi è sembrata comunque una cosa sicura. Lo è veramente? Mi sbaglio? Felice di rinunciarci se ciò comporta anche il minimo rischio.
Tutto questo però non ha nulla a che vedere col dirigere un bestione di 300 metri, carico di gente, ad alta velocità verso la costa per virare all'ultimo momento passando il più vicino possibile. Questo è quello che più o meno, con un angolo diverso, lasciando più margine di distanza, è avvenuto anche in passato o no? Se si, trovo lo scenario agghiacciante! Il fatto che ci sarebbero in questo caso tante responsabilità sovrapposte mi fa temere che giustizia purtroppo non sarà fatta mai.
Nel caso specifico della Concordia, capisco il fatto delle pinne stabilizzatrici ma se il tutto avvenisse a bassa velocità con una virata "dolce" non si eviterebbe comunque che i piatti cadano per terra? Per il fatto poi che il tutto avvenga in una fredda notte d'inverno quando c'è poco da vedere e tutti se ne stanno rintanati al chiuso, i dubbi continuano ad aumentare. In sostanza, il problema secondo me è che ci sono errori ed errori; non si può generalizzare giocando sull'equivoco della parola "errore". Dando per scontato che nessuno volesse schiantarsi sugli scogli, è ovvio che un qualche tipo di errore c'è stato. Una cosa pero è se si sbaglia nell'ambito di una procedura "normale" per cui si deve tener conto comunque del fatto che siamo fallibili esseri umani. Il sistema dovrebbe essere in grado do "compensare" rispetto all'errore umano e perché accada una tragedia devono in genere sommarsi molti fattori sfavorevoli, tra cui una buona dose di sfortuna. Una cosa ben diversa è se l'errore avviene nel corso di una procedura scellerata in cui non c'è nessun margine di recupero e pare pure che se non sono morte centinaia di persone è perché il buon Dio ci ha messo una mano. La domanda è: siamo certi di trovarci nel secondo scenario o no?
Saluti,
Vladimir
 
Penso che:

- Schettino, errore volontario o non volontario, non è scusabile. Quella manovra è da pazzi. Fine. Ed è stata il principio di tutto.
- Anche se ad Agosto 2011 l'accostata è stata fatta meno angolata ed in anticipo, un passaggio a 15 nodi a 150 metri dalla costa per me è da condannare. Anche se non sei finito sugli scogli.
- Stabilizzatori: per me è una fesseria. Se scendi a 5 nodi ed accosti non ad angolo retto, stabilizzatori o non stabilizzatori di certo i bicchieri sul tavolo rimangono comunque in piedi. E dell'accostata nessuno si accorge.

Un saluto
 
Penso che:

- Schettino, errore volontario o non volontario, non è scusabile. Quella manovra è da pazzi. Fine. Ed è stata il principio di tutto.
- Anche se ad Agosto 2011 l'accostata è stata fatta meno angolata ed in anticipo, un passaggio a 15 nodi a 150 metri dalla costa per me è da condannare. Anche se non sei finito sugli scogli.
- Stabilizzatori: per me è una fesseria. Se scendi a 5 nodi ed accosti non ad angolo retto, stabilizzatori o non stabilizzatori di certo i bicchieri sul tavolo rimangono comunque in piedi. E dell'accostata nessuno si accorge.

Un saluto

Concordo.
 
io di dubbi ne ho sempre tanti :-) Diciamo che vorrei capire fino a che punto arriva la "follia" di tutta questa storia. Rispetto a questi passaggi ravvicinati, mi è veramente difficile capire la realtà dei fatti. Premetto che, in linea di principio, non ho nulla in contrario ad avvicinarsi alla costa per la cosiddetta "navigazione turistica" e nemmeno al fatto che ci si avvicini alla piazza del Giglio ed il sindaco, il maître e gli ex comandanti si salutino contenti. Se è una strategia promozionale che funziona, ben venga. Dopotutto le navi si avvicinano alla costa ogni volta che entrano in porto e sarò il primo a dispiacermi se non si potrà più fare il passaggio ravvicinato a Venezia. L'ho fatto durante la mia unica crociera ed è stata un'esperienza veramente emozionante. E' stata però emozionante in senso positivo perché il tutto è avvenuto a 2-3 nodi con un rimorchiatore davanti ed uno dietro e, nella mia ignoranza, mi è sembrata comunque una cosa sicura. Lo è veramente? Mi sbaglio? Felice di rinunciarci se ciò comporta anche il minimo rischio.
Tutto questo però non ha nulla a che vedere col dirigere un bestione di 300 metri, carico di gente, ad alta velocità verso la costa per virare all'ultimo momento passando il più vicino possibile. Questo è quello che più o meno, con un angolo diverso, lasciando più margine di distanza, è avvenuto anche in passato o no? Se si, trovo lo scenario agghiacciante! Il fatto che ci sarebbero in questo caso tante responsabilità sovrapposte mi fa temere che giustizia purtroppo non sarà fatta mai.
Nel caso specifico della Concordia, capisco il fatto delle pinne stabilizzatrici ma se il tutto avvenisse a bassa velocità con una virata "dolce" non si eviterebbe comunque che i piatti cadano per terra? Per il fatto poi che il tutto avvenga in una fredda notte d'inverno quando c'è poco da vedere e tutti se ne stanno rintanati al chiuso, i dubbi continuano ad aumentare. In sostanza, il problema secondo me è che ci sono errori ed errori; non si può generalizzare giocando sull'equivoco della parola "errore". Dando per scontato che nessuno volesse schiantarsi sugli scogli, è ovvio che un qualche tipo di errore c'è stato. Una cosa pero è se si sbaglia nell'ambito di una procedura "normale" per cui si deve tener conto comunque del fatto che siamo fallibili esseri umani. Il sistema dovrebbe essere in grado do "compensare" rispetto all'errore umano e perché accada una tragedia devono in genere sommarsi molti fattori sfavorevoli, tra cui una buona dose di sfortuna. Una cosa ben diversa è se l'errore avviene nel corso di una procedura scellerata in cui non c'è nessun margine di recupero e pare pure che se non sono morte centinaia di persone è perché il buon Dio ci ha messo una mano. La domanda è: siamo certi di trovarci nel secondo scenario o no?
Saluti, Vladimir
I dubbi spesso servono a farti capire meglio le cose, purchè non siano troppi e su tutto :). Spero anche io che la navigazione turistica possa rimanere, sempre ovviamente fatta in sicurezza e penso comunque che sia una cosa diversa rispetto a quanto è stato fatto al Giglio. Procedura normale o procedura scellerata...qui il mio parere non è tecnico, ma mi pare di aver capito che sulle navi non esiste una rotta obbligatoria e che sia il comandante a decidere liberamente su come tracciarla, senza violare per questo nessuna norma, fatta eccezione ovviamente per vincoli particolari o cose del genere. Ma ripeto potrei sbagliarmi.
 
Ultima modifica:
I dubbi spesso servono a farti capire meglio le cose, purchè non siano troppi e su tutto :). Spero anche io che la navigazione turistica possa rimanere, sempre ovviamente fatta in sicurezza e penso comunque che sia una cosa diversa rispetto a quanto è stato fatto al Giglio. Procedura normale o procedura scellerata...qui il mio parere non è tecnico, ma mi pare di aver capito che sulle navi non esiste una rotta obbligatoria e che sia il comandante a decidere liberamente su come tracciarla, senza violare per questo nessuna norma, fatta eccezione ovviamente per vincoli particolari o cose del genere. Ma ripeto potrei sbagliarmi.

... a parte forse, talvolta, la norma del buonsenso....:)
 
1) manovre di questo tipo sono state fatte in passato, anche se utilizzando angolazioni "meno rischiose". Rassicurante informazione! Perché questo viene tollerato dalla Capitaneria di Porto, da Costa, dagli Ufficiali o da chiunque altro ne sia a conoscenza? Perché si accetta che vengano presi rischi inutili sulla pelle di persone che pagano per farsi una vacanza?
Penso che non si possa definire il pericolo di prendere uno scoglio in più o meno rischioso, ma in "c'è" o "non c'è".
Le carte dei fondali sono precise. Che ci si sia avvicinati a x metri o y metri dalla riva, non significa nulla, secondo me, e non dovrebbe generare preoccupazioni inutili.
Piuttosto se ci si avvicina a pochi metri da uno scoglio sommerso, come è successo in questo caso e come credo non sia successo in altri casi riportati (con quale criterio?) dai giornali.
Le navi passano (lentamente) a 0 metri dalla banchina in porto, ma possono permettersi di farlo perchè il fondale è sufficiente...
 
Originariamente Scritto da mauri55 ha detto:
Tanto per chiarirci faccio parte di quella generazione a cui hanno insegnato da allievo che sul ponte di comando non si girano mai le spalle alla prora. Questo però non mi proibisce di usufruire del radar e di tutti gli strumenti di cui disponiamo ,per maggior sicurezza , specialmente di notte, evitando accuratamente di fare navigazioni esclusivamente strumentali , quando la visibilità è buona. Quindi, a similitudine dei piloti d'aereo che, prima dell'uso estensivo delle telecamere atterravano anche se non potevano controllare visivamente se il carrello era fuori , ma si fidavano degli strumenti, anch'io a bordo lo faccio quando non si può, o diventa difficile , toccare con mano....
Originariamente Scritto da Unoche... ha detto:
Allora siamo della stessa scuola Mauri, io so ho visibilita' mi metto di prua non davanti al radar, certo l'occhiata cade pero'......... questo non esclude che erano davanti al radar, ma non lo do per scontato e non posso focalizzare questa come problematica che ha scaturito l'incidente. Il fatto di dire "chi c'era davanti al radar", a mio avviso ha un senso limitato, proprio perche' hai i suoi limiti, e visto la visibilita' che mi sembra di aver capito esserci stata quel giorno ....sono sicuro che la navigazione non era strumentale.....esclusivamente.
Non per contraddirvi, ma non vi sembra che ai girni d'oggi sia un pò irrazionale non sfruttare tutte le nuove tecnologie...............................E' vero, possono fare paura quando non le si conosce, ma vi posso garantire che se usate nel modo giusto possono aiutare tantissimo.........................Affermazione un pò contraddittoria quella di "guardare solo di prora" specialmente con le moderne navi di oltre 300 metri, mi sà tanto che spesso bisogna guardare anche di poppa........Quest'intervento vuole solo far si che si eviti di cadere nelle recriminatorie di vecchia/nuova scuola, che penso non servano a molto.......
 
Ultima modifica:
Scusa Devil, ho notato la citazione e mi viene spontanea (anche se non devo). Mi sa che John Ray non aveva conosciuto Schettino. "In un mare calmo ogni uomo è pilota". Un saluto
 
Certo quella sicuramente! Ma se non succede nulla ... quale pena applichiamo? e anche se succede, avremo altri capi di imputazione, ma non credo possa essere contestata la rotta in se. Ripeto, non sono un tecnico e quindi potrei sbagliare. :)

Nessuna pena, nessuna colpa e nessuna responsabilita'.
L'ho gia' scritto in altri post, vale il principio che in Italia tutti "tengono famiglia" !!!

A due mesi dall'incidente cosa ha prodotto di concreto la nostra giustizia..... ?

Ho sentito qualche dichiarazione di magistrati, avvocati, ufficiali di marina..... cosa dicono di concreto...... solo parole.....
E poi il governo vara la legge antiquesto ed antiquello, e volete mettere in conto l'importanza del santuario dei cetacei....
Sono impaziente !!!
Sono proprio curioso di vedere quali saranno i fatti concreti al gennaio 2013, dopo 1 anno dalla tragedia.....
 
Ultima modifica:
Non per contraddirvi, ma non vi sembra che ai girni d'oggi sia un pò irrazionale non sfruttare tutte le nuove tecnologie...............................E' vero, possono fare paura quando non le si conosce, ma vi posso garantire che se usate nel modo giusto possono aiutare tantissimo.........................Affermazione un pò contraddittoria quella di "guardare solo di prora" specialmente con le moderne navi di oltre 300 metri, mi sà tanto che spesso bisogna guardare anche di poppa........Quest'intervento vuole solo far si che si eviti di cadere nelle recriminatorie di vecchia/nuova scuola, che penso non servano a molto.......

Ciao Devil, forse sono stato poco chiaro. Sono d'accordo con te che le nuove tecnologie vanno conosciute e usate, ma volevo solo ricordare che in mare è importante non affidarsi solo a loro. Infatti troppi incidenti sono avvenuti per eccesso di confidenza con gli strumenti che talvolta ti porta a distoglierti da una giusta attenzione alla navigazione sia dal punto di vista anticollisione che del posizionamento della nave. Sai benissimo che oggi sui ponti di comando troppo spesso i problemi principali sono altri...., la burocrazia è padrona, ma poi in pochi minuti si perdono vite e beni...
 
Ultima modifica:
Penso che non si possa definire il pericolo di prendere uno scoglio in più o meno rischioso, ma in "c'è" o "non c'è".
Le carte dei fondali sono precise. Che ci si sia avvicinati a x metri o y metri dalla riva, non significa nulla, secondo me, e non dovrebbe generare preoccupazioni inutili.
Piuttosto se ci si avvicina a pochi metri da uno scoglio sommerso, come è successo in questo caso e come credo non sia successo in altri casi riportati (con quale criterio?) dai giornali.
Le navi passano (lentamente) a 0 metri dalla banchina in porto, ma possono permettersi di farlo perchè il fondale è sufficiente...

... in effetti non hai mica torto...
 
Nessuna pena, nessuna colpa e nessuna responsabilita'.
L'ho gia' scritto in altri post, vale il principio che in Italia tutti "tengono famiglia" !!!

A due mesi dall'incidente cosa ha prodotto di concreto la nostra giustizia..... ?

Ho sentito qualche dichiarazione di magistrati, avvocati, ufficiali di marina..... cosa dicono di concreto...... solo parole.....
E poi il governo vara la legge antiquesto ed antiquello, e volete mettere in conto l'importanza del santuario dei cetacei....
Sono impaziente !!!
Sono proprio curioso di vedere quali saranno i fatti concreti al gennaio 2013, dopo 1 anno dalla tragedia.....

Secondo me sei troppo negativo.
Abbiamo una persona agli arresti domiciliari. Altri indagati. E 50 domande alla quale qualcuno dovrà rispondere a seguito di un incidente probatorio.
Concordo se vuoi manifestare perplessità sul potenziale allungamento dei tempi processuali, ma pensare che dopo due mesi ci possano già essere sentenze ed un'inchiesta già conclusa, forse è l'estremo opposto. E' poco realistico.
E per ora, i magistrati meno parlano meglio è..

Un saluto
 
Penso che non si possa definire il pericolo di prendere uno scoglio in più o meno rischioso, ma in "c'è" o "non c'è".
Le carte dei fondali sono precise. Che ci si sia avvicinati a x metri o y metri dalla riva, non significa nulla, secondo me, e non dovrebbe generare preoccupazioni inutili.
Piuttosto se ci si avvicina a pochi metri da uno scoglio sommerso, come è successo in questo caso e come credo non sia successo in altri casi riportati (con quale criterio?) dai giornali.
Le navi passano (lentamente) a 0 metri dalla banchina in porto, ma possono permettersi di farlo perchè il fondale è sufficiente...

E se ti capita di dover fare una manovra d'emergenza? Non hai più rischi nel farla a sedici nodi a 100 metri dalla costa? ed in navigazione notturna?
 
Ultima modifica:
Secondo me sei troppo negativo.
Abbiamo una persona agli arresti domiciliari. Altri indagati. E 50 domande alla quale qualcuno dovrà rispondere a seguito di un incidente probatorio.
Concordo se vuoi manifestare perplessità sul potenziale allungamento dei tempi processuali, ma pensare che dopo due mesi ci possano già essere sentenze ed un'inchiesta già conclusa, forse è l'estremo opposto. E' poco realistico.
E per ora, i magistrati meno parlano meglio è..

Un saluto

Non pretendo sentenze o chiusura delle indagini, ma la mia impressione (probabilmente errata) e' che non mi sembra ci siano sensibili progressi.
Il Sig. Schettino e' casa propria, tutti gli altri inquisiti se la spassano, gli abitanti del Giglio convivono con un relitto davanti a casa.
La prima udienza del processo e' fissata per il 21 luglio 2012.

Quanto all'opportunita' che i magistrati parlino o meno, trovo sia irrilevante, visto che dagli uffici giudiziari esce ogni tipo di documento.

Un saluto anche a te
 
E se ti capita di dover fare una manovra d'emergenza? Non hai più rischi nel farla a sedici nodi a 100 metri dalla costa? ed in navigazione notturna?

A 16 nodi sicuramente, passando rasenti a uno scoglio pure, ma la vicinanza alla costa può essere considerata sempre un pericolo anche se il fondale è sufficiente?
 
Penso che:

- Schettino, errore volontario o non volontario, non è scusabile. Quella manovra è da pazzi. Fine. Ed è stata il principio di tutto.
- Anche se ad Agosto 2011 l'accostata è stata fatta meno angolata ed in anticipo, un passaggio a 15 nodi a 150 metri dalla costa per me è da condannare. Anche se non sei finito sugli scogli.
- Stabilizzatori: per me è una fesseria. Se scendi a 5 nodi ed accosti non ad angolo retto, stabilizzatori o non stabilizzatori di certo i bicchieri sul tavolo rimangono comunque in piedi. E dell'accostata nessuno si accorge.

Un saluto

La Concordia aveva un orario d'arrivo a Savona da rispettare ed era già in ritardo, quindi il passaggio del canale del Giglio non poteva certo farlo a 5 nodi. Sarebbe stato meglio che Schettino rinunciasse a fare l'inchino, ma visto che ha deciso di farlo non poteva che farlo a 15 nodi....
 
A 16 nodi sicuramente, passando rasenti a uno scoglio pure, ma la vicinanza alla costa può essere considerata sempre un pericolo anche se il fondale è sufficiente?

Ciao Seafoam, io sono della corrente di pensiero che sostiene che i passaggi sottocosta, se fatti con la dovuta prudenza ed ad una velocità moderata, siano una bellissima cosa (vedi libro di Palombo che descrive un "inchino" al Giglio concordato fatto alla velocità di 5/6 nodi).
Per cui sono assolutamente favorevole alla navigazione turistica. Se è prudente. Perchè non la ritengo rischiosa.
Poi ovviamente il tutto dipende dalla nave, dalle condizioni meteomarine etc.
Ma altri, più esperti, possono risponderti meglio di me in merito.
Quello che ha fatto Schettino, per rotta e velocità, la ritengo una cosa che rasenta la follia. E le conseguenze si sono viste....
 
Stato
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