La76
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penso tu abbia colto nel segno quando dici che la differenza nel nostro modo di ragionare dipende da una diversa visione del ruolo di comandante. Anzi ti dirò di più, probabilmente la mia visione di comandante non è diversa, ma del tutto assente. Ho provato a pensarci leggendo il tuo scritto, ma non riesco, per quanto mi possa sforzare, ad immedesimarmi in quel ruolo. E' troppo distante da me, anche il concetto di scendere per ultimo lo vedo certo molto importante se legato a soccorsi, aiuti e via dicendo, ma da solo mi appare come un concetto astratto. E vedo quindi Schettino come un uomo abbattuto dagli eventi che lui stesso ha causato, un uomo distrutto che sbaglia. Ma non vedo in lui malafede.
E purtroppo però non si può non vedere, giudicare e mettere schettino nel ruolo di comandante...quello era il suo ruolo.
Non stiamo analizzando come si è comportato una persona qualunque, stiamo parlando del comandante della nave...ruolo a lui assegnato e da lui accettato...a cui ha disatteso dalla prima all'ultima delle sue responsabilità.
Lui gli eventi in quel momento doveva dominarli, non rimanerci schiacciato sotto...la vita di 4000 persone era nelle sue mani.
Quello che stai dicendo tu è un po' come dire che un chirurgo può abbandonare un suo paziente sotto i ferri e andarsene dalla sala operatoria...ci vedresti buona fede in un atto simile?
Abbandonare la nave per ultimo non è un gesto simbolico per l'onore...è richiesto proprio perchè implica l'accertamento da parte del responsabile (il comandante) di avere messo in salvo tutto il salvabile...
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