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13/01/2012 -Naufragio Costa Concordia all'Isola del Giglio

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Ciao Aspirante, caratterialmente non ho molta predisposizione ad apprezzare il "giochino delle tre carte" che tu proponi...d'altronde, se anche altri hanno interpretato quello che ho interpretato io un motivo ci sarà.
La mia concezione di moralità non comprende solo l'essere responsabili o il non esserlo, l'essere onesti o il non esserlo, ma abbraccia anche delle "sensibilità" non così comuni quali il sentirsi addosso la responsabilità di 4000 persone a bordo di un palazzo galleggiante, ed il conseguente eventuale coraggio nel preservarne la vita in caso di emergenza.
Io che sono una "persona normale" posso avere una mia rispettabilissima moralità che si manifesta quotidianamente nella mia onestà e nella mia responsabilità professionale.
Ma potrei non essere in grado di sopportare la responsabilità di 4000 persone o avere il coraggio di mettere a repentaglio la mia vita per salvare quella di altre.
Ma io non faccio il Comandante.
Ma lo pretendo da chi lo fa.
Sono forse io immorale?
O forse è giusto che chi ha determinati ruoli debba avere quel "di più"?
Questo è il succo del mio discorso, ecco il senso di "alto profilo" insito nel ruolo di comandante...se poi tu vuoi contestarlo, padronissimo, non so cosa farci.

Su inciuci e complotti, mi sembra che sulla vicenda della Concordia tu ti stia portando troppo avanti senza validi ed oggettivi elementi.
Ecco perchè, visto anche il tenore di tanti tuoi commenti sull' Italia, ho ipotizzato una "forma di paranoia".
Sono contento che questo ti abbia fatto riflettere.
Ammetto che invece a me non ha fatto particolarmente riflettere l'aver visto catalogati come "stucchevoli" i concetti da me espressi, ben prima che io ipotizzassi la tua paranoia ;)

Un saluto.

Ciao Felix.

Non capisco cosa tu intenda per "giochino delle tre carte"... potresti spiegarmelo per favore ?
 
Enrico, scusami, ma non son pagati per farlo. Quel S.O. non aveva nel suo contratto di lavoro l'obbligo di immergersi, forse in apnea, nei locali allagati. E te ne potrei elencare molti altri di casi simili, dove nessuno ti spinge a fare atti che possono anche risultare fatali, ma che spesso vengono fatti ugualmnete per quel senso di ...... chiamalo come vuoi. Non c'è alcuna paga che valga la vita.

Pensa ad un Vigile del Fuoco, tanto per fare un esempio e senza togliere nulla ad altri lavoratori, quante volte rischia la sua incolumità e quanti cadono nella loro "missione" e lo fanno per uno stipendio miserevole; altro che pagati per farlo.

Ciao Rodolfo.

Il mio discorso si riferisce al concetto di rigore nello svolgimento di una professione, scelta e remunerata.
Altro discorso per coloro che spontaneamente e al di fuori dei propri obblighi professionali compiono azioni per cosi' dire "eroiche".
A mio parere se non si distinguono gli ambiti, non si distingue nemmeno il merito.

ciao
enrico
 
Questo post sembra diventato il processo a Deliziosa :D

Quoto Felix (varie pagine indietro) che forse ha espresso più congruamente il pensiero di Deliziosa stessa ed il suo approccio a questo incidente.

Quoto anche chi dice che Schettino non si è dimostrato adatto al Comando in una situazione di emergenza (pre-durante-dopo).

Relativamente a giusri, quando dice:
"sullo scoglio, per "seguire meglio le operazioni...." ci è arrivato con la scialuppa molto prima che la nave si ribaltasse, è accertato, fidati."
mi chiedo se sono informazioni pubbliche o se è una frase derivata da informazioni personali, o sono illazioni personali, perchè è sicuramente un aspetto molto importante, e probabilmente fondamentale.
Tra l'altro, la nave si è appoggiata violentemente intorno a mezzanotte, minuto più, minuto meno, e lo stesso captain (ufficiale di coperta della Concordia) che ogni tanto interviene, ha detto che Schettino era sulla lancia insieme ad altri ufficiali e solo nel momento in cui tutti sono finiti in mare da quel lato. Cioè quando la nave si è abbattuta. Quindi il fatto "che sia accertato che sullo scoglio ci fosse finito molto tempo prima" mi chiedo da dove derivi.

Riguardo, infine, al mettere a repentaglio la propria vita per salvarne altre, c'è chi lo fa e c'è chi non lo fa.
Con il ruolo di Comandante di navi, in determinate situazioni, è richiesto anche quello. Moralmente e Giuridicamente se non per contratto (se devi scendere per ultimo, vuole dire che prima ti devi essere assicurato che il resto delle persone siano in salvo). Potrei sbagliarmi, ma credo sia l'unico ruolo a bordo dove venga richiesta una eventuale disponibilità a scapito della sicurezza della propria vita.

Poi, altri, lo fanno di mestiere e vengono pagati una miseria, normalmente. E ogni tanto si trova anche qualcuno che non lo fa di mestiere e non è pagato per farlo (vedi vari episodi anche a bordo della stessa Concordia).

A proposito di "safety first" che citava Rodolfo, ma si sa chi è il Comandante della notte di ferragosto del 2011? Perchè la velocità era quella, e la distanza giusto una manciata di metri, e fermare o accostare un bestione del genere, è problematico nella stessa misura.
 
Ciao Felix.

Non capisco cosa tu intenda per "giochino delle tre carte"... potresti spiegarmelo per favore ?

Ciao Aspirante mozzo, il "giochino delle tre carte" è relativo alla convenienza o meno di "generalizzare" o alternativamente di "contestualizzare" per supportare le proprie tesi e per dimostrare la "stucchevolezza" dei miei concetti, cadendo in evidenti contraddizioni.
In merito ai "valori morali", per contestare la mia definizione di "alto profilo" insita nello svolgimento di determinati ruoli (alto profilo morale è un modo espressivo per sottolineare quel "di più" necessario a gestire determinate situazioni, quindi di fatto "contestualizzandolo" al ruolo), tu generalizzi dicendo:

Riguardo all’alto profilo morale ritengo che un individuo si possa comportare solo in due modi:
1 - seguendo i principi morali
2 - non seguendo i principi morali
Non ho la sensibilita’ sufficiente per stabilire quanto sia “alto” questo “profilo”.

La tua generalizzazione, ti porta a dire che un individuo o ha moralità, o non la ha. Senza nessuna contestualizzazione. Punto.
Salvo poi, a convenienza, contestualizzare, oppure generalizzare ed allineare tutti mestieri, non si capisce bene:

Non mi pare che il mio ragionamento equipari due mestieri cosi' differenti.
Il mio ragionamento si riferisce all'approccio verso la professione, qualunque essa sia.
I principi di diligenza ed affidabilita', ritengo che dovrebbero essere alla base di qualsiasi professione.
Sia per chi pulisce i bagni all'Autogrill, sia per il pilota di uno Shuttle che per il pizzaiolo sotto casa.
Chi si comporta secondo diligenza, dimostrandosi quindi affidabile, e' un professionista (a prescindere dal proprio mestiere).
Colui che si comporta professionalmente non fa altro che il proprio dovere..... niente di piu'.
Poi, se vogliamo conferire un'onoreficenza a "Peppiniello Esposito" perche' ha confezionato la pizza piu' rotonda del mondo, possiamo sempre farlo. :)

motivazione dell'encomio: "Bravo, hai fatto il tuo mestiere"

ciao
enrico

Ed ancora:

Ciao Felix73 !

Sicuramente il "mestiere" di comandante (di qualsiasi genere) comporta/richiede delle doti molto specifiche.
Sono passati gia' parecchi anni, ma ricordo ancora le parole di un mio istruttore:
"Ricordatevi che quando vi troverete in posizione di comando, gli obblighi supereranno di gran lunga i privilegi"

Fa parte del "gioco"..... sicuramente non tutti sono dotati della forza necessaria ad affrontare situazioni "critiche", e fra questi ci metto anche coloro i quali pur avendo scelto un mestiere di "comando" si sono trovati, al cospetto dell'evento "critico", impreparati e/o inadatti.
Forse in cuor suo il Sig. Schettino riteneva sinceramente di essere adatto al compito, ma una volta calato nella situazione reale, ha dimostrato di non esserne all'altezza.

Un saluto

Quindi, non equipari più i mestieri, ma riconosci che bisogna avere doti morali specifiche e forza necessaria ad affrontare situazioni critiche a seguito dei “maggiori obblighi” (mi sembra ovvio), però l’enfatizzare da parte mia un “alto profilo morale” legato ad un ruolo come quello di un comandante (per distinguerlo dalla “normalità, proprio in relazione ai maggiori obblighi) lo reputi “stucchevole” e sintetizzi il tutto con una generalizzazione:

Riguardo all’alto profilo morale ritengo che un individuo si possa comportare solo in due modi:
1 - seguendo i principi morali
2 - non seguendo i principi morali
Non ho la sensibilita’ sufficiente per stabilire quanto sia “alto” questo “profilo”.

Salvo poi tornare a contestualizzare:

Ciao Rodolfo.

Il mio discorso si riferisce al concetto di rigore nello svolgimento di una professione, scelta e remunerata.
Altro discorso per coloro che spontaneamente e al di fuori dei propri obblighi professionali compiono azioni per cosi' dire "eroiche".
A mio parere se non si distinguono gli ambiti, non si distingue nemmeno il merito.

ciao
enrico

Quindi, a parità di “azione eroica”, uno se la fa nell’ambito della propria professione, non ha merito (o ha meno meriti) perché in sostanza è tenuto a farlo.
Ma, seguendo il tuo ragionamento, se è tenuto a farlo, se è obbligato a farlo, ma allora, le caratteristiche richieste non devono comprendere un “maggior profilo” rispetto a chi nello svolgimento della propria professione non è assolutamente tenuto?
E allora perché mi contesti?
E allora perchè generalizzi la definizione di moralità di fatto "slegandola" da ogni contesto e da ogni ruolo?

Non sei un po’ in contraddizione?
Tanto è vero che anche altri hanno interpretato come me quello che sostieni.
Non credi che per delle responsabilità che comportano maggiori rischi (e maggiori danni nel caso in cui il titolare di queste responsabilità si comporti in modo “amorale” ) la caratteristica di “alto profilo” sia condizione necessaria più che in altri ruoli ove non è richiesta la salvaguardia di 4000 persone a bordo? O non ci deve essere distinzione per te? E’ cosi “stucchevole” ribadirlo quando si parla della sicurezza di 4000 anime?


E’ questa convenienza da parte tua nel “generalizzare” o “contestualizzare” a seconda “della bisogna” che io definisco “giochino delle tre carte”.

Un saluto
 
Ultima modifica:
Ciao Felix e ciao al forum, ti ringrazio per il ritratto che mi hai fatto, è vero il mio atteggiamento su questa vicenda non è mai stato superficiale nel reperimento delle informazioni ma al contrario estremamente analitico (e poi spiego perché). E’ anche verissimo che considero il Comandante come una persona che svolge semplicemente la sua professione, su questo condivido il pensiero di aspirante mozzo e anche a me sa un po’ di stucchevole e sdolcinato l’elogio e l’enfatizzazione della figura del comandante, ma solo perché io non lo farei, non mi viene di farlo e non ho mai subito il fascino della divisa, ma dico che è legittimo e normale che altri si sentano di farlo, ognuno ha i suoi idoli. Sono più indulgente nei confronti del comandante? Insomma non allarghiamoci, Schettino ha violato il suo principale dovere professionale cioè quello di condurre la nave in sicurezza, qui l’indulgenza lascia un po’ il tempo che trova.
Provo pietas e non odio e rancore nei confronti del comandante, verissimo, (attenzione siamo nel campo dei sentimenti e questi non sorgono a comando ma dipendono da molti fattori di natura strettamente personale) E il mio sentimento naturale nei confronti di qualsiasi uomo che crolla psicologicamente è quello di pietas. Se poi parliamo del prima (dell’impatto) e più di rabbia.
Sono in buonafede? Non capisco quali sarebbero i motivi per cui non dovrei esserlo, sono abituata a dire quello che penso in maniera esplicita, a rispettare le opinioni altrui e credo di avere ricevuto una buona educazione.
Del rispetto per le vittime, mi fa specie solo pensare che possa esistere una persona al mondo che non le rispetti.
Per quanto riguarda l’ultimo punto Felix, posso comprendere che chi legge i miei post possa pensare ad una mia difesa ad oltranza nei confronti di Schettino, ma capisco anche altre cose cioè che chi lo afferma, o non ha letto i miei post dall’inizio alla fine (e qui, nonostante prima non l’abbia mai fatto, ora mi lancio anche io in interpretazioni e ti faccio i nomi Italian Cruiser, Sciguetto) o li ha letti e non li ha capiti (o perché io non sono stata chiara e ci può stare o perché non vuole o non è in grado di capirli e preferisce darne un’interpretazione propria, credo molto di più nel secondo caso e ti faccio i nomi Seafoam, La76, Diver (che molto probabilmente, mi azzardo a dire sulla base di ciò che ho visto in precedenza, e se mi smentiscono mi fa solo piacere, non capiranno neanche questo).
A te Felix do atto che prima di esprimere un giudizio sul mio pensiero, come dovrebbe essere normale fare, hai pensato di chiarire alcuni aspetti che evidentemente non ti tornavano e come è normale che sia alla fine lo hai colto abbastanza bene nonostante la naturale difficoltà che si incontra quando si deve cercare di comprendere una posizione che è diversa dalla propria.
Altri utenti e faccio alcuni nomi Mauri, Alleja e credo anche Captain hanno perfettamente capito quale è il mio approccio alla vicenda e con le loro competenze mi hanno aiutata nell’analisi di questa tragedia e li ringrazio di nuovo per questo, come ringrazio per questo anche Unoche.
Credo che abbia capito, pur avendo su alcuni aspetti opinioni diverse dalle mie, forse un po più ciniche ma sicuramente giustificate dal mondo in cui viviamo, anche aspirante mozzo, nonostante il suo recente ingresso in questo forum. (Qui se sbaglio aspirante mi puoi correggere).
Ora per completare il mio ritratto che va un po’ oltre il giudizio su Schettino, ti dico in ordine quali sono le mie priorità su questa tragedia. Il mio interesse principale è per le vittime ed è per loro che deve essere fatta giustizia e lo farà (si spera, qui mi contagia aspirante) la magistratura sulla base dei fatti accertati. A seguire, viene la ricerca della verità e la conseguente analisi dei fatti emersi, tutto compreso, dalla rotta alle porte stagne, dall’allarme generale all’abbandono nave. So che ad altri questi dettagli non interessano e lo hanno continuato a dire a più riprese perché tanto Schettino è colpevole, per me hanno invece un’importanza fondamentale che si aggancia alla mia seconda priorità analizzare tutto e capire quali sono gli elementi sui quali intervenire per evitare che una simile tragedia si ripeta in futuro. (l’intervento in tal senso non lo farò certamente io, ma voglio capire). Proprio all’ultimo posto e lo anche già detto arriva l’esigenza di valutare Schettino come persona, codardo o coraggioso, affascinante o meno, persona che ispira odio o pietà. Ovviamente sulla base dei fatti posso dare una mia valutazione e sono in grado di descrivere i sentimenti che mi ispira ma è comunque la cosa che mi interessa di meno, mi interessano di più i fatti e ovviamente quelli veri.
Mi rendo conto che uno può pensare, Deliziosa insiste tanto che Schettino ha abbandonato la nave perché è stato costretto a farlo si vede proprio che lo difende a spada tratta, insiste tanto perché sia chiaro che non è sceso con il p.c probabilmente Deliziosa lo trova affascinante, e gli esempi possono essere infiniti.
Quindi chiarisco una volta per tutte che il mio è un amore per la “verità” non per Schettino, e se i fatti avvenuti sono quelli, quelli rimangono, non me ne posso inventare altri per dar contro a Schettino cosa che oltretutto non mi interessa fare.
Felix sei arrivato a comprendere il mio disappunto se vengono scritte cose su Schettino che in effetti non corrispondono alla realtà, in realtà non è lo scrivere contro Schettino che mi crea disappunto ma è l’alterazione dei fatti oggettivi e della verità che me lo crea. E’ stata una tale faticaccia capirci qualcosa che vogliamo di nuovo alterare i fatti? Ed insieme ad alleja dico anche io a Giusri: “ sono informazioni pubbliche o la tua è una frase derivata da informazioni personali, o sono illazioni personali, perchè è sicuramente un aspetto molto importante”
Mentre il disappunto per gli epiteti volgari non “codardo”, ma codardo con aggiunta di altri termini offensivi o derisori, deriva dalla mia educazione.
Ora, scusandomi per la lunghezza del post, credo di poter legittimamente analizzare qualche interpretazione nei miei confronti:
La 76 : “Mi dici su cosa ti vuoi documentare ancora visto che siamo di fronte a: 1) fatti evidenti 2) confessione diretta” – Risposta: Su tutto! voglio conoscere la verità anche quella che ancora non è venuta fuori.
“...per altro, perdonami, senza neanche motivare questa difesa” Risposta: ma quale difesa devo motivare se non lo difendo? Siamo proprio fuori rotta.
“...e aggiungerei solo che, un atteggiamento del genere, non fa altro che confermare che forse non si sà cosa dire...” Risposta io so molto bene cosa dire.
“Sarà che per me non è mai stato un problema esprimere le mie opinioni in pubblico...” Risposta: come è evidente per chiunque abbia letto i miei post, neanche per me.
Italian Cruiser: “Ha fatto bene La76 a sottolinearlo ulteriormente” Risposta: “che devo argomentare la mia difesa a Schettino? Mi dispiace ma non lo difendo e quindi non saprei come argomentare.
Rodolfo: “Ma Dio Santo Deliziosa, ti rendi conto che con quella spacconata è andato contro qualsiasi regola dell'andar per mare?” Risposta: “certo che me ne rendo conto, ma hai letto il mio post al quale rispondevi?
“Deliziosa manifesta una "tirata per i capelli" ricerca di una "verità" – tirata per i capelli e non solo la tiro anche per le braccia o per le gambe se è necessario! Io voglio conoscere la verità.
Diver67, ti sono sembrata intempestiva? Quel post si trova dietro il post di Tano perché sono le parole della mamma di Dayana che me lo hanno fatto venire in mente, si tratta di sequenza logica di pensiero - non lo rispiego perché mi pare di averlo già fatto e non dubito che possa anche essere intempestivo anche perché era un pensiero estemporaneo.
Sciguetto : “quanto al tirare in ballo quella povera donna pur di continuare a difendere il bel comandante, beh, non ho parole”. Qui sono io a non avere parole di fronte al pensiero che si possa solo pensare una cosa del genere.
“tu salti fuori con qualcosa che poco o nulla ha a che vedere ? e salti di palo in frasca” Risposta: probabilmente perché passo ad analizzare aspetti diversi, il motivo l’ho spiegato prima.
Seafoam:
“Non mi hai ad esempio chiarito perchè l'intervento di Diver e la mia risposta a LUI li hai definiti non costruttivi. Velata critica, velata provocazione... fai tu”. Risposta: basta aprire il vocabolario e si trova la definizione del termine costruttivo, non erano per me costruttivi nella discussione in essere (mio parere).
“Perchè vedi tu pare voglia avere il diritto di dire tutto quello che vuoi ma neghi agli altri la stessa libertà.
Io non ho alcuna voglia di provocare, ma solo di capire.” Risposta: per me puoi dire tutto quello che vuoi tanto la responsabilità te la prendi tu e ti prendi anche le risposte ovviamente.
“Cara Deliziosa, trovo che le tue garbate risposte non sempre siano tali” Risposta: No? Ti consiglio di rileggere i tuoi post, poi fai come credi”
Alleja “Questo post sembra diventato il processo a Deliziosa
Quoto Felix (varie pagine indietro) che forse ha espresso più congruamente il pensiero di Deliziosa stessa ed il suo approccio a questo incidente”. Risposta: anche a me ed è per questo che scrivo questo post. Tu sei come me alla ricerca della verità e per questo ci siamo capiti al volo.
Mi scuso di nuovo per la lunghezza del commento e anche per non aver potuto rispondere a tutti, nulla di personale e nessuna polemica, buona giornata a tutti.
 
Ciao Aspirante mozzo, il "giochino delle tre carte" è relativo alla convenienza o meno di "generalizzare" o alternativamente di "contestualizzare" per supportare le proprie tesi e per dimostrare la "stucchevolezza" dei miei concetti, cadendo in evidenti contraddizioni.
In merito ai "valori morali", per contestare la mia definizione di "alto profilo" insita nello svolgimento di determinati ruoli (alto profilo morale è un modo espressivo per sottolineare quel "di più" necessario a gestire determinate situazioni, quindi di fatto "contestualizzandolo" al ruolo), tu generalizzi dicendo:



La tua generalizzazione, ti porta a dire che un individuo o ha moralità, o non la ha. Senza nessuna contestualizzazione. Punto.
Salvo poi, a convenienza, contestualizzare, oppure generalizzare ed allineare tutti mestieri, non si capisce bene:



Ed ancora:



Quindi, non equipari più i mestieri, ma riconosci che bisogna avere doti morali specifiche e forza necessaria ad affrontare situazioni critiche a seguito dei “maggiori obblighi” (mi sembra ovvio), però l’enfatizzare da parte mia un “alto profilo morale” legato ad un ruolo come quello di un comandante (per distinguerlo dalla “normalità, proprio in relazione ai maggiori obblighi) lo reputi “stucchevole” e sintetizzi il tutto con una generalizzazione:



Salvo poi tornare a contestualizzare:



Quindi, a parità di “azione eroica”, uno se la fa nell’ambito della propria professione, non ha merito (o ha meno meriti) perché in sostanza è tenuto a farlo.
Ma, seguendo il tuo ragionamento, se è tenuto a farlo, se è obbligato a farlo, ma allora, le caratteristiche richieste non devono comprendere un “maggior profilo” rispetto a chi nello svolgimento della propria professione non è assolutamente tenuto?
E allora perché mi contesti?
E allora perchè generalizzi la definizione di moralità di fatto "slegandola" da ogni contesto e da ogni ruolo?

Non sei un po’ in contraddizione?
Tanto è vero che anche altri hanno interpretato come me quello che sostieni.
Non credi che per delle responsabilità che comportano maggiori rischi (e maggiori danni nel caso in cui il titolare di queste responsabilità si comporti in modo “amorale” ) la caratteristica di “alto profilo” sia condizione necessaria più che in altri ruoli ove non è richiesta la salvaguardia di 4000 persone a bordo? O non ci deve essere distinzione per te? E’ cosi “stucchevole” ribadirlo quando si parla della sicurezza di 4000 anime?


E’ questa convenienza da parte tua nel “generalizzare” o “contestualizzare” a seconda “della bisogna” che io definisco “giochino delle tre carte”.

Un saluto


Ciao Felix73 !

Ho letto con interesse il tuo post, e mi dispiace che tu abbia preso come un attacco personale il fatto che io trovi stuccevole (o se preferisci, noioso) l’enfatizzare alcune indispensabili prerogative proprie di un comandante.
Non e’ mia intenzione contestare le tue affermazioni come peraltro non ho l’arroganza di giudicare la tua persona, ma ti rammento che il principio di “morale” si riduce - nella pratica - allo scegliere fra cio’ che e’ giusto e cio’ che e’ ingiusto, fra cio’ che e’ bene e cio’ che e’ male. Da quello che mi risulta (ma potrei aver frainteso) questo e’ il significato che nella lingua italiana viene attribuito al termine “morale”.
Nulla toglie che tu abbia tutto il diritto di aver una “tua” concezione di moralità che, come da te affermato - cito testualmente: “non comprende solo l'essere responsabili o il non esserlo, l'essere onesti o il non esserlo, ma abbraccia anche delle "sensibilità" non così comuni quali il sentirsi addosso la responsabilità di 4000 persone a bordo di un palazzo galleggiante, ed il conseguente eventuale coraggio nel preservarne la vita in caso di emergenza.”
A mio parere invece l’essere responsabile, riguarda semplicemente la capacita’ di rispondere delle proprie azioni e/o dei propri comportamenti, accettandone le conseguenze.

Caro Felix73 io non ti contesto, quello che intendo esprimere e’ che sul piano morale non esistono mestieri che ne richiedano “di piu’” e mestieri che ne richiedano “di meno”.
Come ho gia’ scritto in precedenza, e come ritengo sia peraltro ovvio ai piu’, esistono mestieri che richiedono maggiori competenze e mestieri che ne richiedono meno, ma tutto questo non ha nulla a che fare con l’aspetto morale.
Ti ricordo inoltre che non mi consta esistano comandanti (in genere) che siano stati obbligati con la forza ad esercitare questo ruolo...... sono tutte persone che hanno scelto liberamente di dedicarsi a questa professione.

Ho l’impressione che i tuoi interventi denotino una certa irritazione circa il fatto che io abbia trovato stucchevole (o se preferisci noioso) l’enfatizzare - confondendole - certe qualita’ distintive proprie di un comandante con il principio di moralita’; trovo curioso e suggestivo che una persona come te, cosi’ attenta e sensibile ai valori morali, paventi la possibilita’ che io sia affetto da una patologia psichiatrica (paranoia) e che mi esprima senza la dovuta onesta’ intellettuale (giochino delle tre carte).

Nel salutarti cordialmente, ti auguro una buona giornata e resto volentieri in attesa di fornirti, se lo riterrai opportuno, eventuali ulteriori chiarimenti.

enrico
 
Ciao Deliziosa, preciso solo alcuni aspetti del mio pensiero in merito alla figura del comandante ed in relazione a quanto da te scritto:
io l'unico fascino che subisco è quello dell'andar per mare, delle donne (non sempre, perchè ho "gusti" molto difficili), e dell'arte e della storia.
Tra questi non rientra il fascino della divisa.
Il Comandante per me un idolo? No. Il comandante ha degli obblighi e dei doveri, che sono previsti dal diritto, e Schettino si è sottratto a questi obblighi.
Ed è per questo che è indagato, anche per l'abbandono nave, e sulla base degli stessi presupposti scritti da Captain e contenuti in un post successivo al mio ( ed a quelli di altri utenti, in primis Rodolfo).
Quindi il fascino della divisa non c'entra, il Comandante idolo non c'entra, ma c'entra il fatto che sia indagato per abbandono nave, e c'entra il fatto che un ufficiale presente all'evento ha supportato il mio ragionamento (e quello di altri).
Se no, dovremo arrivare ad affermare che Captain, il magistrato che indaga Schettino, De Falco e la stra-grande, e sottolineo, la stra-grande maggioranza delle persone che non la pensano come te su Schettino siano tutte succubi del fascino della divisa e infatuati da una forma di adorazione nei confronti del comandante.
Non scherziamo. Un pò semplicistico. Oltre che assurdo.

Un salutone Deliziosa!
 
Ultima modifica:
Credo che abbia capito, pur avendo su alcuni aspetti opinioni diverse dalle mie, forse un po più ciniche ma sicuramente giustificate dal mondo in cui viviamo, anche aspirante mozzo, nonostante il suo recente ingresso in questo forum. (Qui se sbaglio aspirante mi puoi correggere).

Ciao Deliziosa64..... inequivocabile il tuo post...... nulla da correggere.

ciao
enrico
 
Ciao Felix e ciao al forum, ti ringrazio per il ritratto che mi hai fatto, è vero il mio atteggiamento su questa vicenda non è mai stato superficiale nel reperimento delle informazioni ma al contrario estremamente analitico (e poi spiego perché). E’ anche verissimo che considero il Comandante come una persona che svolge semplicemente la sua professione, su questo condivido il pensiero di aspirante mozzo e anche a me sa un po’ di stucchevole e sdolcinato l’elogio e l’enfatizzazione della figura del comandante, ma solo perché io non lo farei, non mi viene di farlo e non ho mai subito il fascino della divisa, ma dico che è legittimo e normale che altri si sentano di farlo, ognuno ha i suoi idoli. Sono più indulgente nei confronti del comandante? Insomma non allarghiamoci, Schettino ha violato il suo principale dovere professionale cioè quello di condurre la nave in sicurezza, qui l’indulgenza lascia un po’ il tempo che trova.
Provo pietas e non odio e rancore nei confronti del comandante, verissimo, (attenzione siamo nel campo dei sentimenti e questi non sorgono a comando ma dipendono da molti fattori di natura strettamente personale) E il mio sentimento naturale nei confronti di qualsiasi uomo che crolla psicologicamente è quello di pietas. Se poi parliamo del prima (dell’impatto) e più di rabbia.
Sono in buonafede? Non capisco quali sarebbero i motivi per cui non dovrei esserlo, sono abituata a dire quello che penso in maniera esplicita, a rispettare le opinioni altrui e credo di avere ricevuto una buona educazione.
Del rispetto per le vittime, mi fa specie solo pensare che possa esistere una persona al mondo che non le rispetti.
Per quanto riguarda l’ultimo punto Felix, posso comprendere che chi legge i miei post possa pensare ad una mia difesa ad oltranza nei confronti di Schettino, ma capisco anche altre cose cioè che chi lo afferma, o non ha letto i miei post dall’inizio alla fine (e qui, nonostante prima non l’abbia mai fatto, ora mi lancio anche io in interpretazioni e ti faccio i nomi Italian Cruiser, Sciguetto) o li ha letti e non li ha capiti (o perché io non sono stata chiara e ci può stare o perché non vuole o non è in grado di capirli e preferisce darne un’interpretazione propria, credo molto di più nel secondo caso e ti faccio i nomi Seafoam, La76, Diver (che molto probabilmente, mi azzardo a dire sulla base di ciò che ho visto in precedenza, e se mi smentiscono mi fa solo piacere, non capiranno neanche questo).
A te Felix do atto che prima di esprimere un giudizio sul mio pensiero, come dovrebbe essere normale fare, hai pensato di chiarire alcuni aspetti che evidentemente non ti tornavano e come è normale che sia alla fine lo hai colto abbastanza bene nonostante la naturale difficoltà che si incontra quando si deve cercare di comprendere una posizione che è diversa dalla propria.
Altri utenti e faccio alcuni nomi Mauri, Alleja e credo anche Captain hanno perfettamente capito quale è il mio approccio alla vicenda e con le loro competenze mi hanno aiutata nell’analisi di questa tragedia e li ringrazio di nuovo per questo, come ringrazio per questo anche Unoche.
Credo che abbia capito, pur avendo su alcuni aspetti opinioni diverse dalle mie, forse un po più ciniche ma sicuramente giustificate dal mondo in cui viviamo, anche aspirante mozzo, nonostante il suo recente ingresso in questo forum. (Qui se sbaglio aspirante mi puoi correggere).
Ora per completare il mio ritratto che va un po’ oltre il giudizio su Schettino, ti dico in ordine quali sono le mie priorità su questa tragedia. Il mio interesse principale è per le vittime ed è per loro che deve essere fatta giustizia e lo farà (si spera, qui mi contagia aspirante) la magistratura sulla base dei fatti accertati. A seguire, viene la ricerca della verità e la conseguente analisi dei fatti emersi, tutto compreso, dalla rotta alle porte stagne, dall’allarme generale all’abbandono nave. So che ad altri questi dettagli non interessano e lo hanno continuato a dire a più riprese perché tanto Schettino è colpevole, per me hanno invece un’importanza fondamentale che si aggancia alla mia seconda priorità analizzare tutto e capire quali sono gli elementi sui quali intervenire per evitare che una simile tragedia si ripeta in futuro. (l’intervento in tal senso non lo farò certamente io, ma voglio capire). Proprio all’ultimo posto e lo anche già detto arriva l’esigenza di valutare Schettino come persona, codardo o coraggioso, affascinante o meno, persona che ispira odio o pietà. Ovviamente sulla base dei fatti posso dare una mia valutazione e sono in grado di descrivere i sentimenti che mi ispira ma è comunque la cosa che mi interessa di meno, mi interessano di più i fatti e ovviamente quelli veri.
Mi rendo conto che uno può pensare, Deliziosa insiste tanto che Schettino ha abbandonato la nave perché è stato costretto a farlo si vede proprio che lo difende a spada tratta, insiste tanto perché sia chiaro che non è sceso con il p.c probabilmente Deliziosa lo trova affascinante, e gli esempi possono essere infiniti.
Quindi chiarisco una volta per tutte che il mio è un amore per la “verità” non per Schettino, e se i fatti avvenuti sono quelli, quelli rimangono, non me ne posso inventare altri per dar contro a Schettino cosa che oltretutto non mi interessa fare.
Felix sei arrivato a comprendere il mio disappunto se vengono scritte cose su Schettino che in effetti non corrispondono alla realtà, in realtà non è lo scrivere contro Schettino che mi crea disappunto ma è l’alterazione dei fatti oggettivi e della verità che me lo crea. E’ stata una tale faticaccia capirci qualcosa che vogliamo di nuovo alterare i fatti? Ed insieme ad alleja dico anche io a Giusri: “ sono informazioni pubbliche o la tua è una frase derivata da informazioni personali, o sono illazioni personali, perchè è sicuramente un aspetto molto importante”
Mentre il disappunto per gli epiteti volgari non “codardo”, ma codardo con aggiunta di altri termini offensivi o derisori, deriva dalla mia educazione.
Ora, scusandomi per la lunghezza del post, credo di poter legittimamente analizzare qualche interpretazione nei miei confronti:
La 76 : “Mi dici su cosa ti vuoi documentare ancora visto che siamo di fronte a: 1) fatti evidenti 2) confessione diretta” – Risposta: Su tutto! voglio conoscere la verità anche quella che ancora non è venuta fuori.
“...per altro, perdonami, senza neanche motivare questa difesa” Risposta: ma quale difesa devo motivare se non lo difendo? Siamo proprio fuori rotta.
“...e aggiungerei solo che, un atteggiamento del genere, non fa altro che confermare che forse non si sà cosa dire...” Risposta io so molto bene cosa dire.
“Sarà che per me non è mai stato un problema esprimere le mie opinioni in pubblico...” Risposta: come è evidente per chiunque abbia letto i miei post, neanche per me.
Italian Cruiser: “Ha fatto bene La76 a sottolinearlo ulteriormente” Risposta: “che devo argomentare la mia difesa a Schettino? Mi dispiace ma non lo difendo e quindi non saprei come argomentare.
Rodolfo: “Ma Dio Santo Deliziosa, ti rendi conto che con quella spacconata è andato contro qualsiasi regola dell'andar per mare?” Risposta: “certo che me ne rendo conto, ma hai letto il mio post al quale rispondevi?
“Deliziosa manifesta una "tirata per i capelli" ricerca di una "verità" – tirata per i capelli e non solo la tiro anche per le braccia o per le gambe se è necessario! Io voglio conoscere la verità.
Diver67, ti sono sembrata intempestiva? Quel post si trova dietro il post di Tano perché sono le parole della mamma di Dayana che me lo hanno fatto venire in mente, si tratta di sequenza logica di pensiero - non lo rispiego perché mi pare di averlo già fatto e non dubito che possa anche essere intempestivo anche perché era un pensiero estemporaneo.
Sciguetto : “quanto al tirare in ballo quella povera donna pur di continuare a difendere il bel comandante, beh, non ho parole”. Qui sono io a non avere parole di fronte al pensiero che si possa solo pensare una cosa del genere.
“tu salti fuori con qualcosa che poco o nulla ha a che vedere ? e salti di palo in frasca” Risposta: probabilmente perché passo ad analizzare aspetti diversi, il motivo l’ho spiegato prima.
Seafoam:
“Non mi hai ad esempio chiarito perchè l'intervento di Diver e la mia risposta a LUI li hai definiti non costruttivi. Velata critica, velata provocazione... fai tu”. Risposta: basta aprire il vocabolario e si trova la definizione del termine costruttivo, non erano per me costruttivi nella discussione in essere (mio parere).
“Perchè vedi tu pare voglia avere il diritto di dire tutto quello che vuoi ma neghi agli altri la stessa libertà.
Io non ho alcuna voglia di provocare, ma solo di capire.” Risposta: per me puoi dire tutto quello che vuoi tanto la responsabilità te la prendi tu e ti prendi anche le risposte ovviamente.
“Cara Deliziosa, trovo che le tue garbate risposte non sempre siano tali” Risposta: No? Ti consiglio di rileggere i tuoi post, poi fai come credi”
Alleja “Questo post sembra diventato il processo a Deliziosa
Quoto Felix (varie pagine indietro) che forse ha espresso più congruamente il pensiero di Deliziosa stessa ed il suo approccio a questo incidente”. Risposta: anche a me ed è per questo che scrivo questo post. Tu sei come me alla ricerca della verità e per questo ci siamo capiti al volo.
Mi scuso di nuovo per la lunghezza del commento e anche per non aver potuto rispondere a tutti, nulla di personale e nessuna polemica, buona giornata a tutti.

Costruttivamente... no comment! :-D
 
Ciao Felix73 !

Ho letto con interesse il tuo post, e mi dispiace che tu abbia preso come un attacco personale il fatto che io trovi stuccevole (o se preferisci, noioso) l’enfatizzare alcune indispensabili prerogative proprie di un comandante.
Non e’ mia intenzione contestare le tue affermazioni come peraltro non ho l’arroganza di giudicare la tua persona, ma ti rammento che il principio di “morale” si riduce - nella pratica - allo scegliere fra cio’ che e’ giusto e cio’ che e’ ingiusto, fra cio’ che e’ bene e cio’ che e’ male. Da quello che mi risulta (ma potrei aver frainteso) questo e’ il significato che nella lingua italiana viene attribuito al termine “morale”.
Nulla toglie che tu abbia tutto il diritto di aver una “tua” concezione di moralità che, come da te affermato - cito testualmente: “non comprende solo l'essere responsabili o il non esserlo, l'essere onesti o il non esserlo, ma abbraccia anche delle "sensibilità" non così comuni quali il sentirsi addosso la responsabilità di 4000 persone a bordo di un palazzo galleggiante, ed il conseguente eventuale coraggio nel preservarne la vita in caso di emergenza.”
A mio parere invece l’essere responsabile, riguarda semplicemente la capacita’ di rispondere delle proprie azioni e/o dei propri comportamenti, accettandone le conseguenze.

Caro Felix73 io non ti contesto, quello che intendo esprimere e’ che sul piano morale non esistono mestieri che ne richiedano “di piu’” e mestieri che ne richiedano “di meno”.
Come ho gia’ scritto in precedenza, e come ritengo sia peraltro ovvio ai piu’, esistono mestieri che richiedono maggiori competenze e mestieri che ne richiedono meno, ma tutto questo non ha nulla a che fare con l’aspetto morale.
Ti ricordo inoltre che non mi consta esistano comandanti (in genere) che siano stati obbligati con la forza ad esercitare questo ruolo...... sono tutte persone che hanno scelto liberamente di dedicarsi a questa professione.

Ho l’impressione che i tuoi interventi denotino una certa irritazione circa il fatto che io abbia trovato stucchevole (o se preferisci noioso) l’enfatizzare - confondendole - certe qualita’ distintive proprie di un comandante con il principio di moralita’; trovo curioso e suggestivo che una persona come te, cosi’ attenta e sensibile ai valori morali, paventi la possibilita’ che io sia affetto da una patologia psichiatrica (paranoia) e che mi esprima senza la dovuta onesta’ intellettuale (giochino delle tre carte).

Nel salutarti cordialmente, ti auguro una buona giornata e resto volentieri in attesa di fornirti, se lo riterrai opportuno, eventuali ulteriori chiarimenti.

enrico

Ciao Aspirante, non salutarmi nella stessa maniera in cui io saluto nelle mail i miei clienti!! :D Sei molto educato, questo si, ma sono un utente del forum come te, sembra che tu mi stia scrivendo in "carta bollata" :D (solo per stemperare... :D) Se no "pretendo" da te che anche quando scrivi "stucchevole", da libro cuore etc tec, tu lo faccia anche in quel frangente "in carta bollata". ;)
Bando alle ciancie, e tagliamo la testa al Toro.
Aspirante, tu ritieni che la gestione dell'emergenza (lasciamo perdere per ora l'impatto) e l'abbandono nave ed il suo mancato tentativo di risalirci (nelle fasi immediatamente successive al suo imbarco nella lancia) da parte di Schettino sia stato un comportamento "amorale" in riferimento al ruolo da lui ricoperto?
 
Ultima modifica:
Ciao Deliziosa, preciso solo alcuni aspetti del mio pensiero in merito alla figura del comandante ed in relazione a quanto da te scritto:
io l'unico fascino che subisco è quello dell'andar per mare, delle donne (non sempre, perchè ho "gusti" molto difficili), e dell'arte e della storia.
Tra questi non rientra il fascino della divisa.
Il Comandante per me un idolo? No. Il comandante ha degli obblighi e dei doveri, che sono previsti dal diritto, e Schettino si è sottratto a questi obblighi.
Ed è per questo che è indagato, anche per l'abbandono nave, e sulla base degli stessi presupposti scritti da Captain e contenuti in un post successivo al mio ( ed a quelli di altri utenti, in primis Rodolfo).
Quindi il fascino della divisa non c'entra, il Comandante idolo non c'entra, ma c'entra il fatto che sia indagato per abbandono nave, e c'entra il fatto che un ufficiale presente all'evento ha supportato il mio ragionamento (e quello di altri).
Se no, dovremo arrivare ad affermare che Captain, il magistrato che indaga Schettino, De Falco e la stra-grande, e sottolineo, la stra-grande maggioranza delle persone che non la pensano come te su Schettino siano tutte succubi del fascino della divisa e infatuati da una forma di adorazione nei confronti del comandante.
Non scherziamo. Un pò semplicistico. Oltre che assurdo.
Un salutone Deliziosa!
Ciao Felix, mi sembra normale che tu non subisca il fascino della divisa, ci mancherebbe, mi fai anche ridere;) ho detto che io non subisco il fascino della divisa.
Ti cito “Per me, un Comandante, deve essere, oltre ad un bravo marinaio, un uomo dall'alto profilo morale, con un forte senso di responsabilità, “per esperienza, posso assolutamente affermare che questo principio è insito nel DNA di chi va per mare) a costo di mettere a repentaglio la propria di vita, per il Comandante questo deve valere ancora di più”. Questo per me è enfatizzare, io userei termini molto più sobri per descrivere un comandante. Ma non è che questo rappresenti un difetto, per te un comandante di nave è sicuramente, se non vogliamo arrivare a parlare di idolo, diciamo più importante, di quanto non lo sia per me. E va bene così, ognuno ha le sue preferenze, per me un idolo (qui uso il termine tranquillamente perché è riferito a me) potrebbe essere ad esempio Claudio Baglioni.
Un salutone anche a te
P.S. Non ho capito però il discorso di ciò che avrebbe supportato Captain e il fatto di Schettino e dell'abbandono nave e che non la pensano come me i magistrati, De Falco ecc. Su cosa? Qui scusami ma davvero non ho capito nulla :)
 
Ultima modifica:
Ciao Felix e ciao al forum, ti ringrazio per il ritratto che mi hai fatto, è vero il mio atteggiamento su questa vicenda non è mai stato superficiale nel reperimento delle informazioni ma al contrario estremamente analitico (e poi spiego perché). E’ anche verissimo che considero il Comandante come una persona che svolge semplicemente la sua professione, su questo condivido il pensiero di aspirante mozzo e anche a me sa un po’ di stucchevole e sdolcinato l’elogio e l’enfatizzazione della figura del comandante, ma solo perché io non lo farei, non mi viene di farlo e non ho mai subito il fascino della divisa, ma dico che è legittimo e normale che altri si sentano di farlo, ognuno ha i suoi idoli. Sono più indulgente nei confronti del comandante? Insomma non allarghiamoci, Schettino ha violato il suo principale dovere professionale cioè quello di condurre la nave in sicurezza, qui l’indulgenza lascia un po’ il tempo che trova.
Provo pietas e non odio e rancore nei confronti del comandante, verissimo, (attenzione siamo nel campo dei sentimenti e questi non sorgono a comando ma dipendono da molti fattori di natura strettamente personale) E il mio sentimento naturale nei confronti di qualsiasi uomo che crolla psicologicamente è quello di pietas. Se poi parliamo del prima (dell’impatto) e più di rabbia.
Sono in buonafede? Non capisco quali sarebbero i motivi per cui non dovrei esserlo, sono abituata a dire quello che penso in maniera esplicita, a rispettare le opinioni altrui e credo di avere ricevuto una buona educazione.
Del rispetto per le vittime, mi fa specie solo pensare che possa esistere una persona al mondo che non le rispetti.
Per quanto riguarda l’ultimo punto Felix, posso comprendere che chi legge i miei post possa pensare ad una mia difesa ad oltranza nei confronti di Schettino, ma capisco anche altre cose cioè che chi lo afferma, o non ha letto i miei post dall’inizio alla fine (e qui, nonostante prima non l’abbia mai fatto, ora mi lancio anche io in interpretazioni e ti faccio i nomi Italian Cruiser, Sciguetto) o li ha letti e non li ha capiti (o perché io non sono stata chiara e ci può stare o perché non vuole o non è in grado di capirli e preferisce darne un’interpretazione propria, credo molto di più nel secondo caso e ti faccio i nomi Seafoam, La76, Diver (che molto probabilmente, mi azzardo a dire sulla base di ciò che ho visto in precedenza, e se mi smentiscono mi fa solo piacere, non capiranno neanche questo).
A te Felix do atto che prima di esprimere un giudizio sul mio pensiero, come dovrebbe essere normale fare, hai pensato di chiarire alcuni aspetti che evidentemente non ti tornavano e come è normale che sia alla fine lo hai colto abbastanza bene nonostante la naturale difficoltà che si incontra quando si deve cercare di comprendere una posizione che è diversa dalla propria.
Altri utenti e faccio alcuni nomi Mauri, Alleja e credo anche Captain hanno perfettamente capito quale è il mio approccio alla vicenda e con le loro competenze mi hanno aiutata nell’analisi di questa tragedia e li ringrazio di nuovo per questo, come ringrazio per questo anche Unoche.
Credo che abbia capito, pur avendo su alcuni aspetti opinioni diverse dalle mie, forse un po più ciniche ma sicuramente giustificate dal mondo in cui viviamo, anche aspirante mozzo, nonostante il suo recente ingresso in questo forum. (Qui se sbaglio aspirante mi puoi correggere).
Ora per completare il mio ritratto che va un po’ oltre il giudizio su Schettino, ti dico in ordine quali sono le mie priorità su questa tragedia. Il mio interesse principale è per le vittime ed è per loro che deve essere fatta giustizia e lo farà (si spera, qui mi contagia aspirante) la magistratura sulla base dei fatti accertati. A seguire, viene la ricerca della verità e la conseguente analisi dei fatti emersi, tutto compreso, dalla rotta alle porte stagne, dall’allarme generale all’abbandono nave. So che ad altri questi dettagli non interessano e lo hanno continuato a dire a più riprese perché tanto Schettino è colpevole, per me hanno invece un’importanza fondamentale che si aggancia alla mia seconda priorità analizzare tutto e capire quali sono gli elementi sui quali intervenire per evitare che una simile tragedia si ripeta in futuro. (l’intervento in tal senso non lo farò certamente io, ma voglio capire). Proprio all’ultimo posto e lo anche già detto arriva l’esigenza di valutare Schettino come persona, codardo o coraggioso, affascinante o meno, persona che ispira odio o pietà. Ovviamente sulla base dei fatti posso dare una mia valutazione e sono in grado di descrivere i sentimenti che mi ispira ma è comunque la cosa che mi interessa di meno, mi interessano di più i fatti e ovviamente quelli veri.
Mi rendo conto che uno può pensare, Deliziosa insiste tanto che Schettino ha abbandonato la nave perché è stato costretto a farlo si vede proprio che lo difende a spada tratta, insiste tanto perché sia chiaro che non è sceso con il p.c probabilmente Deliziosa lo trova affascinante, e gli esempi possono essere infiniti.
Quindi chiarisco una volta per tutte che il mio è un amore per la “verità” non per Schettino, e se i fatti avvenuti sono quelli, quelli rimangono, non me ne posso inventare altri per dar contro a Schettino cosa che oltretutto non mi interessa fare.
Felix sei arrivato a comprendere il mio disappunto se vengono scritte cose su Schettino che in effetti non corrispondono alla realtà, in realtà non è lo scrivere contro Schettino che mi crea disappunto ma è l’alterazione dei fatti oggettivi e della verità che me lo crea. E’ stata una tale faticaccia capirci qualcosa che vogliamo di nuovo alterare i fatti? Ed insieme ad alleja dico anche io a Giusri: “ sono informazioni pubbliche o la tua è una frase derivata da informazioni personali, o sono illazioni personali, perchè è sicuramente un aspetto molto importante”
Mentre il disappunto per gli epiteti volgari non “codardo”, ma codardo con aggiunta di altri termini offensivi o derisori, deriva dalla mia educazione.
Ora, scusandomi per la lunghezza del post, credo di poter legittimamente analizzare qualche interpretazione nei miei confronti:
La 76 : “Mi dici su cosa ti vuoi documentare ancora visto che siamo di fronte a: 1) fatti evidenti 2) confessione diretta” – Risposta: Su tutto! voglio conoscere la verità anche quella che ancora non è venuta fuori.
“...per altro, perdonami, senza neanche motivare questa difesa” Risposta: ma quale difesa devo motivare se non lo difendo? Siamo proprio fuori rotta.
“...e aggiungerei solo che, un atteggiamento del genere, non fa altro che confermare che forse non si sà cosa dire...” Risposta io so molto bene cosa dire.
“Sarà che per me non è mai stato un problema esprimere le mie opinioni in pubblico...” Risposta: come è evidente per chiunque abbia letto i miei post, neanche per me.
Italian Cruiser: “Ha fatto bene La76 a sottolinearlo ulteriormente” Risposta: “che devo argomentare la mia difesa a Schettino? Mi dispiace ma non lo difendo e quindi non saprei come argomentare.
Rodolfo: “Ma Dio Santo Deliziosa, ti rendi conto che con quella spacconata è andato contro qualsiasi regola dell'andar per mare?” Risposta: “certo che me ne rendo conto, ma hai letto il mio post al quale rispondevi?
“Deliziosa manifesta una "tirata per i capelli" ricerca di una "verità" – tirata per i capelli e non solo la tiro anche per le braccia o per le gambe se è necessario! Io voglio conoscere la verità.
Diver67, ti sono sembrata intempestiva? Quel post si trova dietro il post di Tano perché sono le parole della mamma di Dayana che me lo hanno fatto venire in mente, si tratta di sequenza logica di pensiero - non lo rispiego perché mi pare di averlo già fatto e non dubito che possa anche essere intempestivo anche perché era un pensiero estemporaneo.
Sciguetto : “quanto al tirare in ballo quella povera donna pur di continuare a difendere il bel comandante, beh, non ho parole”. Qui sono io a non avere parole di fronte al pensiero che si possa solo pensare una cosa del genere.
“tu salti fuori con qualcosa che poco o nulla ha a che vedere ? e salti di palo in frasca” Risposta: probabilmente perché passo ad analizzare aspetti diversi, il motivo l’ho spiegato prima.
Seafoam:
“Non mi hai ad esempio chiarito perchè l'intervento di Diver e la mia risposta a LUI li hai definiti non costruttivi. Velata critica, velata provocazione... fai tu”. Risposta: basta aprire il vocabolario e si trova la definizione del termine costruttivo, non erano per me costruttivi nella discussione in essere (mio parere).
“Perchè vedi tu pare voglia avere il diritto di dire tutto quello che vuoi ma neghi agli altri la stessa libertà.
Io non ho alcuna voglia di provocare, ma solo di capire.” Risposta: per me puoi dire tutto quello che vuoi tanto la responsabilità te la prendi tu e ti prendi anche le risposte ovviamente.
“Cara Deliziosa, trovo che le tue garbate risposte non sempre siano tali” Risposta: No? Ti consiglio di rileggere i tuoi post, poi fai come credi”
Alleja “Questo post sembra diventato il processo a Deliziosa
Quoto Felix (varie pagine indietro) che forse ha espresso più congruamente il pensiero di Deliziosa stessa ed il suo approccio a questo incidente”. Risposta: anche a me ed è per questo che scrivo questo post. Tu sei come me alla ricerca della verità e per questo ci siamo capiti al volo.
Mi scuso di nuovo per la lunghezza del commento e anche per non aver potuto rispondere a tutti, nulla di personale e nessuna polemica, buona giornata a tutti.

Dunque, cominciamo con il nocciolo delle nostre idee così diverse. La Pietas.

Per me non c'è nulla da amare e rispettare in schettino, e sono quantomeno "stupito" che ci sia chi prova sentimenti del genere verso uno come lui. Deliziosa, non si può dividere quanto successo in due pezzi come mi sembra tu faccia, scindendo il dopo (mancanza di assistenza fino alla fine ecc.) dal prima (bravata da bulletto), perchè l'uomo di cui stiamo parlando crolla psicologicamente in quanto schiacciato dalla gravità di quanto commesso e perchè incapace di una qualsiasi reazione diversa da quella di fuggire dalle proprie responsabilità.

Quanto alla verità, certo che mi interessa, e le parti principali della verità sono note: schettino NON è rimasto sulla nave fino al termine dell'evacuazione e NON era in divisa. Giusto?

Tutto il resto: spaccare il capello sull'orario in cui si è cambiato, il dove, l'avere il pc o no, se è caduto, salito volontariamente sulla scialuppa, se era di qui o di là ecc. ecc. è solo fumo, non ha alcuna importanza. Perlomeno per chi crede davvero nella verità tout court; per chi invece crede in una verità duttile (come la legge, che si interpreta per gli "amici" ma si applica per i nemici) tutte queste piccolezze sono macigni che permettono di mettere schettino sotto una luce migliore, farne cioè una vittima - non della sua incapacità -, ma di un fato brutto, cattivo e pure avverso.

Mi spiace Deliziosa, ma per me non è accettabile che si cerchino attenuanti.

Infine, usare il comportamento della mamma della bimba a dimostrazione che si può avere "pietas" per uno come schettino, ribadisco che mi ha lasciato basito. Sfruttare le parole di una donna distrutta che non ha (comprensibilmente) nessuna voglia di attizzare fuochi con i media pur di dimostrare che è giusto avere comprensione per uno che ha ucciso 32 persone.....

Un saluto
 
Visto che non capisco o faccio finta, mi spieghi il significato della frase sopra? Non l'ho davvero capita.
Semplice, che sulla base dell'opinione che mi sono fatta sui tuoi interventi non sono in grado di stabilire con certezza se potrai capire quanto ho scritto, ritengo probabile il no, ma se è si mi fa solo piacere.
 
Ciao Felix, mi sembra normale che tu non subisca il fascino della divisa, ci mancherebbe, mi fai anche ridere;) ho detto che io non subisco il fascino della divisa.
Ti cito “Per me, un Comandante, deve essere, oltre ad un bravo marinaio, un uomo dall'alto profilo morale, con un forte senso di responsabilità, “per esperienza, posso assolutamente affermare che questo principio è insito nel DNA di chi va per mare) a costo di mettere a repentaglio la propria di vita, per il Comandante questo deve valere ancora di più”. Questo per me è enfatizzare, io userei termini molto più sobri per descrivere un comandante. Ma non è che questo rappresenti un difetto, per te un comandante di nave è sicuramente, se non vogliamo arrivare a parlare di idolo, diciamo più importante, di quanto non lo sia per me. E va bene così, ognuno ha le sue preferenze, per me un idolo (qui uso il termine tranquillamente perché è riferito a me) potrebbe essere ad esempio Claudio Baglioni.
Un salutone anche a te
P.S. Non ho capito però il discorso di ciò che avrebbe supportato Captain e il fatto di Schettino e dell'abbandono nave e che non la pensano come me i magistrati, De Falco ecc. Su cosa? Qui scusami ma davvero non ho capito nulla :)

Sul fascino della divisa, sono partito da questa tua frase:
E’ anche verissimo che considero il Comandante come una persona che svolge semplicemente la sua professione, su questo condivido il pensiero di aspirante mozzo e anche a me sa un po’ di stucchevole e sdolcinato l’elogio e l’enfatizzazione della figura del comandante, ma solo perché io non lo farei, non mi viene di farlo e non ho mai subito il fascino della divisa, ma dico che è legittimo e normale che altri si sentano di farlo, ognuno ha i suoi idoli.

Nella mia interpretazione, errata, presupponevo che, siccome tu non enfatizzi perché non subisci il fascino della divisa e non vedi un comandante come un idolo, allora chi enfatizza il fascino della divisa (ed il comandante idolo) lo subisce.

Sulla posizione che avrebbe dovuto avere Schettino per evitare l’abbandono della nave, io e Captain (ed altri) abbiamo scritto le stesse cose.
De Falco si è incavolato per il fatto che non fosse a bordo (e schettino non ha fatto neanche mezzo tentativo per tornarci, ma è sbarcato dalla lancia)
E difatti i magistrati lo hanno indagato per abbandono nave.
Tu non la pensi così (rispetto come ben sai Deliziosa la tua posizione, ma è anche vero che sei l’unica a pensarla così).
Tutto qui.

Ciao
 
Ultima modifica:
Semplice, che sulla base dell'opinione che mi sono fatta sui tuoi interventi non sono in grado di stabilire con certezza se potrai capire quanto ho scritto, ritengo probabile il no, ma se è si mi fa solo piacere.

Ma non pensi di stare esagerando un poco. Mi ero promesso che non avrei più risposto alle tue provocazioni, ma lo faccio per l'ultima volta.
Cara Prof. sono felice di non capire quello che dici, hai appena terminato un altro processo, dichiarandomi colpevole di "ignoranza" sulla base dei miei messaggi. Questo la dice lunga sul tuo modo di cercare e appurare la verità, etichettando ed offendendo le persone che non conosci. Un saluto e a non risentirci.
 
Dunque, cominciamo con il nocciolo delle nostre idee così diverse. La Pietas.
Per me non c'è nulla da amare e rispettare in schettino, e sono quantomeno "stupito" che ci sia chi prova sentimenti del genere verso uno come lui. Deliziosa, non si può dividere quanto successo in due pezzi come mi sembra tu faccia, scindendo il dopo (mancanza di assistenza fino alla fine ecc.) dal prima (bravata da bulletto), perchè l'uomo di cui stiamo parlando crolla psicologicamente in quanto schiacciato dalla gravità di quanto commesso e perchè incapace di una qualsiasi reazione diversa da quella di fuggire dalle proprie responsabilità.
Quanto alla verità, certo che mi interessa, e le parti principali della verità sono note: schettino NON è rimasto sulla nave fino al termine dell'evacuazione e NON era in divisa. Giusto?
Tutto il resto: spaccare il capello sull'orario in cui si è cambiato, il dove, l'avere il pc o no, se è caduto, salito volontariamente sulla scialuppa, se era di qui o di là ecc. ecc. è solo fumo, non ha alcuna importanza. Perlomeno per chi crede davvero nella verità tout court; per chi invece crede in una verità duttile (come la legge, che si interpreta per gli "amici" ma si applica per i nemici) tutte queste piccolezze sono macigni che permettono di mettere schettino sotto una luce migliore, farne cioè una vittima - non della sua incapacità -, ma di un fato brutto, cattivo e pure avverso.
Mi spiace Deliziosa, ma per me non è accettabile che si cerchino attenuanti.
Infine, usare il comportamento della mamma della bimba a dimostrazione che si può avere "pietas" per uno come schettino, ribadisco che mi ha lasciato basito. Sfruttare le parole di una donna distrutta che non ha (comprensibilmente) nessuna voglia di attizzare fuochi con i media pur di dimostrare che è giusto avere comprensione per uno che ha ucciso 32 persone.....
Un saluto
Sciguetto, la pietà è un sentimento che io posso provare anche per un condannato a morte che ha ucciso persone! E' un sentimento e come tale sorge diversamente in persone completamente diverse, c'è chi la può provare e chi no, chi in una situazione chi in un'altra e nessuno di noi può stabilire quale sia giusta o sbagliata.
La differenza tra e me te sta proprio nella ricerca della verità, tu hai la tua verità e io ho la mia verità, a me la tua non basta. Quindi per me sarebbe normale che tu ti tenessi la tua e io mi cerco liberamente la mia (e stai tranquillo che anche se io mi leggo gli atti dell'inchiesta ciò non avrà sicuramente influenza sul processo futuro). Per le motivazioni che mi spingono a cercarla sono quelle che ho già detto e non certo quelle che dici tu. E a me delle attenuanti che daranno o non daranno a Schettino non mi importa assolutamente nulla, ciò che mi importa è che paghi per la sua irresponsabilità, per il resto mi fido dei giudici. Sull'usare il comportamento della mamma della bimba a dimostrazione che si può avere "pietas" per uno come Schettino ribadisco io che a me lasciano basita questi tuoi pensieri Io solo detto che le sue parole mi hanno colpita come sicuramente avranno colpito molti altri, e probabilmente avrò detto da lei avrei anche potuto non aspettarmelo visto che la considero la persona maggiormente danneggiata da questa tragedia e ho anche detto che ha tutta la mia stima. La uso a far che? per provocare sentimenti nel pubblico? I sentimenti o si provano o non si provano, non si possono indurre o provocare nel prossimo. Su questo, davvero non ho parole. Un saluto anche a te
 
Ma non pensi di stare esagerando un poco. Mi ero promesso che non avrei più risposto alle tue provocazioni, ma lo faccio per l'ultima volta.
Cara Prof. sono felice di non capire quello che dici, hai appena terminato un altro processo, dichiarandomi colpevole di "ignoranza" sulla base dei miei messaggi. Questo la dice lunga sul tuo modo di cercare e appurare la verità, etichettando ed offendendo le persone che non conosci. Un saluto e a non risentirci.

Quoto e mi associo.
 
Ultima modifica:
Sul fascino della divisa, sono partito da questa tua frase:
Nella mia interpretazione, errata, presupponevo che, siccome tu non enfatizzi perché non subisci il fascino della divisa e non vedi un comandante come un idolo, allora chi enfatizza il fascino della divisa (ed il comandante idolo) lo subisce.
Sulla posizione che avrebbe dovuto avere Schettino per evitare l’abbandono della nave, io e Captain (ed altri) abbiamo scritto le stesse cose.
De Falco si è incavolato per il fatto che non fosse a bordo (e schettino non ha fatto neanche mezzo tentativo per tornarci, ma è sbarcato dalla lancia)
E difatti i magistrati lo hanno indagato per abbandono nave.
Tu non la pensi così (rispetto come ben sai Deliziosa la tua posizione, ma è anche vero che sei l’unica a pensarla così).
Tutto qui. Ciao
Si è vero, diciamo che su questo aspetto, l'avevo anche detto a captain o forse a mauri, intendo quello dell'andare a destra o sinistra ho espresso solo un'opinione dicendo che forse (bisogna poi trovarcisi) mi sarebbe venuto di andare a destra, ma ho anche detto prendetela con le molle, ed infine ho aggiunto che era una cosa che comunque non mi interessava più di tanto, e ancora non mi interessa perchè non è un fatto oggettivo, è un dire che avrebbe dovuto fare questo o quell'altro. Lo dice anche captain che è solo una sua opinione. Io preferisco invece attenermi ai fatti oggettivi. Su de Falco ho espresso la mia opinione che è anche quella di captain e di altri. Sui tentativi di Schettino di risalire a bordo credo sia importante leggere Mattesi, le dichiarazione dei dipendenti della Toremar e del capo dei vigili urbani del Giglio e attendere di conoscere il contenuto delle telefonate tra Schettino e Costa . Infine è giustissimo che sia indagato per abbandono nave. Perchè dici che la penso diversamente? lo ammetto solo una diversità sull'opinione riguardo al fatto di dirigersi a destra o a sinistra, per il resto quello che ha detto Captain è da me approvato in toto, e ti dico anche di più quello che ha detto Captain lo pensavo e lo avevo già capito e scritto prima che lo dicesse. Ciao Felix
 
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Ma non pensi di stare esagerando un poco. Mi ero promesso che non avrei più risposto alle tue provocazioni, ma lo faccio per l'ultima volta.
Cara Prof. sono felice di non capire quello che dici, hai appena terminato un altro processo, dichiarandomi colpevole di "ignoranza" sulla base dei miei messaggi. Questo la dice lunga sul tuo modo di cercare e appurare la verità, etichettando ed offendendo le persone che non conosci. Un saluto e a non risentirci.
Benissimo sono d'accordo.
 
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