Non vedo perche' dovrei offendermi ?... ci mancherebbe altro !
Come dimostrano i miei post precedenti, non mi pare di essermi offeso nemmeno quando hai formulato dubbi sul mio stato mentale o sulla mia onesta’ intellettuale....... figuriamoci se mi offendo per una serie di affermazioni farcite di smiles che non hanno alcuna attinenza con il dialogo in corso.
Come giustamente scrivi.... tornando alla questione, vista la valenza che entrambi attribuiamo all’aspetto morale del comportamento umano, non ritieni che sarebbe opportuno da parte tua rispondere al mio post ?
Naturalmente non e’ che tu sia obbligato a farlo..... ma visto la tua posizione tutt’altro che agnostica, direi che sarebbe il minimo, non credi ?
Riguardo all’ipotesi del barista, puoi tranquillamente replicare quanto scritto per il comandante.
Se il barista si e’ comportato secondo i propri doveri, nulla da eccepire.... se invece non lo ha fatto rispondera’ per le proprie eventuali colpe.
Ad evitarti perdite di tempo, laddove il tuo interesse circa le mie opinioni dovesse riguardare le restanti centinaia di componenti dell'equipaggio, ti confermo sin d’ora che puoi tranquillamente applicare lo stesso principio a tutti.
Un cordiale saluto
enrico
Ciao Aspirante, vedo che giungiamo alle stesse conclusioni.
Per il barista, secondo il suo ruolo e compito, non è amorale abbandonare la nave, per il comandante, per il ruolo che ricopre, si.
Ma allora, perdonami, non mi spiego questa tua affermazione:
Caro Felix73 io non ti contesto, quello che intendo esprimere e’ che sul piano morale non esistono mestieri che ne richiedano “di piu’” e mestieri che ne richiedano “di meno”.Come ho gia’ scritto in precedenza, e come ritengo sia peraltro ovvio ai piu’, esistono mestieri che richiedono maggiori competenze e mestieri che ne richiedono meno, ma tutto questo non ha nulla a che fare con l’aspetto morale.
Quindi, seguo il tuo ragionamento, il barista non è amorale, il comandante Schettino si, ma, sempre secondo te, il mestiere (con i differenti obblighi e responsabilità) però non c’entra niente con l’aspetto morale.
Non mi sembra un ragionamento lineare, contesti il mio (che cala differenti livelli di moralità a seconda dei contesti), ma il tuo arriva ad una contraddizione oggettiva.
E non poteva essere altrimenti. Se svincoli la moralità dai contesti, generalizzandola, gli “obblighi morali” derivanti dal contesto perderebbero significato.
Non esisterebbe la “morale cristiana”, quella “musulmana”, la “morale sportiva”.
Arriveremmo all’”assurdo” che tutti noi, svincolati dal contesto in cui operiamo, saremmo o tutti “moralmente irreprensibili”, o tutti “amorali” .
Oppure che ci voglia lo “stesso profilo morale” per svolgere qualsiasi tipo di ruolo, a prescindere dalle responsabilità ed a prescindere dalle relative implicazioni.
Quindi, non sono io che ho una concezione tutta “mia” della moralità, ma sei tu, che partendo dalle contestazioni che mi muovi, arrivi a conclusioni contrastanti.
E non c’era bisogno di tutta questa tiritera Aspirante, sarebbe bastato vedere qualche tuo post del passato per chiudere subito la questione, senza che tu catalogassi come “noioso”, “italianicamente drammatico” e “stucchevole” il mio enfatizzare certi valori.
Cito un mio post, e cito la tua risposta a me, poi ognuno è in grado di farsi un giudizio da se:
….. per quella semplice normativa, che è anche un obbligo morale, tanti Comandanti in passato sono morti.
E lo Schettino, per quella semplice normativa, rischia giusto qualche annetto di carcere.
Deliziosa, lasciamo perdere la risalita, per me è già ininfluente, sai come la penso.
Grande merito all'ufficiale che, al posto del suo Comandante, si è trovato ad assistere i 200 passeggeri rimasti a sinistra. Ed è andato via, lui si, per ultimo.
Un saluto
Proprio come dici tu Felix73, obbligo morale....
Abbiamo capito che il barista quell’obbligo morale non l’aveva, abbiamo capito il perché invece un comandante lo ha, con conseguente “alto profilo morale” richiesto come caratteristica legata al ruolo (ed è qui che ti contraddici), ma non abbiamo capito Aspirante il perché tu abbia cambiato idea. O il perchè entri in contraddizione.
Capisci cosa intendo per “giochino delle tre carte” ?
Non ho altro da aggiungere in merito alla moralità. Mi sembra tutto chiaro.
Aspirante, tornando alla tua “presunta patologia”. Le cose vanno anche sapute leggere tra le righe.
E’ oggettivo che tu spessissimo nei tuoi post mostri pessimismo, sfiducia, inciuci, servizi segreti e complotti solo perché ci troviamo in un paese chiamato Italia. Lo fai sempre.
Nel caso della Concordia, sono settimane che ti sei portato avanti, e senza elementi oggettivi, e senza un minimo di pazienza, rappresenti scenari apocalittici di “ingiustizie ed insabbiamenti vari”.
Per carità, è successo in passato, non lo nego, ma “teorizzarlo” con netto anticipo anche in questo caso e senza nessuna “prova”, è quantomeno esagerato. Perché farlo a priori?
Poi, che dietro questo approccio si nasconda una patologia, spero per te di no, e, francamente non lo credo.
Ed in altre occasioni anche tu ti sei "autodefinito" complottista, esagerato etc. etc.
Spero di aver risposto a tutti i tuoi dubbi.
Un saluto