Eccola. Prego! (Credo valga solo per chi aveva prenotato la crociera di Natale o Capodanno)Mi piacerebbe vedere l'email di cancellazione, grazie
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Eccola. Prego! (Credo valga solo per chi aveva prenotato la crociera di Natale o Capodanno)Mi piacerebbe vedere l'email di cancellazione, grazie
Dunque il 6 gennaio è una data per ora provvisoria e decisa dalla Compagnia, in attesa del decreto. Ma poiché l'attuale situazione sanitaria in tutto il mondo non lascia sperare in una maggiore riapertura dopo il 15 dicembre... perché continuano a vendere le partenze immediatamente successive? Allora ha ragione chi percepisce poca trasparenza e nessuna assistenza né considerazione dei passeggeri. Non può definirsi truffa, ma opportunismo e cinismo sì.Eccoci qui. Ieri ci è stato comunicato che possiamo tornare il 16 oppure il 23 ma senza mai scendere dalla nave tranne che a Santo Domingo... voli di linea con scali assortiti e non più charter Costa. E pretendono anche firma di manleva da ogni eventuale rivalsa nei confronti della compagnia. L'umore degli italiani a bordo è pessimo.
Il termine più politicamente corretto che gira è truffa... e dobbiamo decidere entro domani.
È quello che penso anch'io perché purtroppo non sono eventi accidentali e isolati, queste situazioni sono ormai all'ordine del giorno da parecchio tempo..Fra cancellazioni, sospensioni, restrizioni, contagi a bordo, la situazione non è per nulla rosea e chi si imbarca, in un certo senso, lo fa a suo "rischio e pericolo".
Basti pensare a marzo dello scorso anno, quando ormai in pieno lockdown, vendevano crociere per aprile e maggio a prezzi stracciati ben consapevoli che quelle crociere non sarebbero mai partite..Ma poiché l'attuale situazione sanitaria in tutto il mondo non lascia sperare in una maggiore riapertura dopo il 15 dicembre... perché continuano a vendere le partenze immediatamente successive? Allora ha ragione chi percepisce poca trasparenza e nessuna assistenza né considerazione dei passeggeri. Non può definirsi truffa, ma opportunismo e cinismo sì.
Forse c’e’ anche Aruba dove poter scendere. A questo punto 2/3 giorni in un posto, magari cambiando il porto e 2/3 giorni in un altro, inframmezzate da un giorno di navigazione.Dunque il 6 gennaio è una data per ora provvisoria e decisa dalla Compagnia, in attesa del decreto. Ma poiché l'attuale situazione sanitaria in tutto il mondo non lascia sperare in una maggiore riapertura dopo il 15 dicembre... perché continuano a vendere le partenze immediatamente successive? Allora ha ragione chi percepisce poca trasparenza e nessuna assistenza né considerazione dei passeggeri. Non può definirsi truffa, ma opportunismo e cinismo sì.
D'altra parte è anche vero che chi decide di partire in questo periodo per destinazioni così incerte è già adeguatamente informato e parte preparato agli inconvenienti e agli improvvisi cambiamenti. Dunque in questo senso la Compagnia non ha particolari responsabilità, e non vedo gli estremi per eventuali azioni legali.
Sonia, non te la prendere, stiamo parlando in generale. Poi certo che dispiace quando succede.
Ma siccome questa è la VOSTRA crociera, e siamo qui a parlare di voi e non dei massimi sistemi, vediamo come aiutare almeno voi.
Secondo me se non firmate la manleva per la prosecuzione fino al 23 vi sbarcano il 16 senza tanti complimenti (come da informativa precedente all'imbarco, si erano già blindati), quindi non firmarla avrebbe conseguenze certe e immediate. E - come ho detto - anche senza grandi possibilità di intraprendere e vincere future azioni legali.
In questa situazione, tenuto conto che ormai siete imbarcati e tutti partiti preparati a viaggiare fino al 23, io firmerei e resterei a bordo. L'unica limitazione sarà non poter sbarcare mai (solo a Santo Domingo, unico corridoio turistico aperto agli italiani), ma restereste comunque in nave al sole e al caldo, in vacanza, ad abbronzarvi, in una condizione comunque confortevole... per me sarebbe accettabile.
Pazienza per gli scali, ma la maggior parte degli ospiti delle traversate sono passeggeri "abituali" che quei posti li hanno già visti e rivisti, o potranno tornarci.
E quale maggior vantaggio ne avreste a sbarcare e rientrare il 16? Nessuno, mi pare.
Dunque io firmerei e resterei a bordo fino al 23, come previsto dall'inizio.
Un abbraccio fortissimo a tutti voi, fateci sapere cosa decidete.
A parte che 3 giorni ad Aruba non saprei proprio cosa fare... ma a questo punto intervengono le strategie commerciali globali: meglio fare queste modifiche di itinerario per facilitare gli italiani, o meglio mantenere tutti gli scali previsti per non scontentare tutti gli altri che non hanno le stesse limitazioni?Forse c’e’ anche Aruba dove poter scendere. A questo punto 2/3 giorni in un posto, magari cambiando il porto e 2/3 giorni in un altro, inframmezzate da un giorno di navigazione.
E solo per aree geografiche prossime a dove si risiede...A questo punto penso che le nuove prenotazioni (voucher in scadenza a parte) saranno solo last minute o last second.
Qui ormai si va oltre, i cambiamenti ci possono essere anche a crociera in corso..A questo punto penso che le nuove prenotazioni (voucher in scadenza a parte) saranno solo last minute o last second.
In realtà questo caso particolare è stato determinato dal fatto che il decreto vigente è in scadenza durante la crociera (il 15), e inizialmente tutti (operatori e passeggeri) avevano sperato che il nuovo decreto potesse essere meno restrittivo. Ma il virus nel frattempo ha galoppato e prevedibilmente il nuovo decreto sarà forse più restrittivo, non certo meno.Qui ormai si va oltre, i cambiamenti ci possono essere anche a crociera in corso..
Completamente d'accordo con te.In realtà questo caso particolare è stato determinato dal fatto che il decreto vigente è in scadenza durante la crociera (il 15), e inizialmente tutti (operatori e passeggeri) avevano sperato che il nuovo decreto potesse essere meno restrittivo. Ma il virus nel frattempo ha galoppato e prevedibilmente il nuovo decreto sarà forse più restrittivo, non certo meno.
Quando la situazione è stata evidente, Costa - due giorni prima della partenza - ha dato l'opportunità di rinunciare, o imbarcarsi senza scali con possibile sbarco obbligatorio il 16 se il nuovo decreto il 15 non avesse riaperto gli scali successivi. Ancora tutti hanno sperato che il nuovo decreto aprisse gli scali, oppure hanno accettato il rischio di dover rientrare il 16, e sono partiti.
Posto che ad oggi - rispetto all'informativa precedente - la situazione è invariata, secondo me oggi Costa sta offrendo un'opportunità in più: se vuoi proseguire senza scali fino al 23 ok, non ti sbarco il 16 come previsto, decidi tu ma mi firmi la manleva.
Io non la vedrei come una notizia negativa: fino a ieri la previsione era di vedersi sbarcare forzatamente il 16! E senza neanche saperlo con certezza fino al 15...
Se qualcuno la vuole considerare una notizia negativa (o addirittura una truffa!) è perché non vuole ammettere di aver scambiato per certezza una propria mera speranza (che tutto finisse bene) rifiutando di assumersi oggi la responsabilità di aver accettato, scegliendo di partire, un rischio già ben noto (anzi quasi certo).
E se Costa in molte cose è inescusabile, anche questo comportamento vigliacco da parte di alcuni passeggeri è assolutamente censurabile.
Sono d'accordo! Non voglio fare quello che parla sempre con il senno del poi, ma far partire la crociera transatlantica con solo la speranza in mano che il decretto annulli le restrizioni, è stato un grande rischio che Costa ha deciso di correre. A questo punto sarebbe stato meglio, eventualmente, far partire la nave vuota verso i Caraibi compatibilmente con il nuovo decreto. Ed iniziare subito le crociere ai Caraibi con la partenza della settimana di Natale. In caso contrario, avrebbero cancellato le crociere ai Caraibi per gli italiani ad una settimana dalla partenza, comunque come stanno facendo ora, ma evitando lamentele della crociera in corsoIn realtà questo caso particolare è stato determinato dal fatto che il decreto vigente è in scadenza durante la crociera (il 15), e inizialmente tutti (operatori e passeggeri) avevano sperato che il nuovo decreto potesse essere meno restrittivo. Ma il virus nel frattempo ha galoppato e prevedibilmente il nuovo decreto sarà forse più restrittivo, non certo meno.
Penso che ad Aruba si faccia solo vita balneare! Se si aprissero altre isole, non ci sarebbero problemi, anche perche’, ora, altre nazionalita’ ci possono comunque andare: non so quale percentuale di italiani ci sia bordo nelle crociere ai Caraibi.A parte che 3 giorni ad Aruba non saprei proprio cosa fare... ma a questo punto intervengono le strategie commerciali globali: meglio fare queste modifiche di itinerario per facilitare gli italiani, o meglio mantenere tutti gli scali previsti per non scontentare tutti gli altri che non hanno le stesse limitazioni?
Dipende se pensano di vendere di più e meglio in Italia o in America...
Penso che la Sonia si sia risentita perché tutti abbiamo stigmatizzato le lamentele (e probabilmente a ragione, penso lo sappia anche lei), ma quasi nessuno si è messo nei loro panni supportandoli e consigliandoli per il meglio."Il sottoscritto grillo parlante dall'alto della propria saggezza" mi sembra non essere l'unico a pensarla così...