Magari con me funziona, che ne sai?
Un salutone!
Manlio
Intanto che delizia questo diario! Che goduria con tutta questa Grecia antica! Non bastano i complimenti! Sarà poi che "antico" ci sono anch'io e pure greco anche se della della "Magna", leggendo e osservando mi sono sentito una specie di semidio si, insomma uno come Achille solo che Achille purtroppo tallone a parte, fu reso immune agli strali, mentre io fin'ora sto sperimentando sulla mia persona una sorta d'immunità a tante attuali suggestioni, mode, ossessioni ecc. ecc.
Intanto vengo al punto o meglio all'OT:
caro Manlio ti è stato suggerito il ricorso ad uno psicologo, io ebbi tempo fa un contatto per diletto e curiosità con uno di questi addetti ai lavori, ti racconto come andò.
Lui preparato ed intelligente com'era avendo intuito qualche mia perplessità su alcuni aspetti di questa "scienza" me ne chiese il motivo; io premettendo che nulla avevo contro la scienza in genere compresa la psicologia gli feci intanto questa semplice domanda: "dottore, come ha fatto l'umanità nella sua storia millenaria a sopravvivere, ad andare avanti, a produrre e se mi permette a produrre anche in termini di pensiero, prima che arrivassero giusto da poco più di un secolo a questa parte i suoi illustri colleghi a dire o disdire certe cose? A questo interrogativo, caro dottore io mi sarei dato a modo mio questa risposta: in attesa che arrivasse e che si affermasse questa sua "scienza" l'umanità da molto prima si arrangiava con un'altra cosa, pare che quella cosa la chiamassero filosofia. Prima ancora che mi rispondesse incalzai poi il malcapitato con un'altra domanda:
"dottore, lei è napoletano? Annuì stupito con un cenno del capo come a dirmi "non capisco che c'entra" e forse anche un po' indispettito (si sa dottori, professori, avvocati, ecc. ecc. insomma tutti coloro che per ruolo fan domande quando i ruoli s'invertono talvolta possono non gradire) così alla sua risposta affermativa dissi: dottò, a modo mio la filosofia la vedo come un "mi scervello, m'arrovello, insomma cerco di capire, mi sforzo di pensare su di me e su ogni cosa e la psicologia...la psicologia mi sembra che troppo spesso oggi stia diventando in certi casi un semplice: "mi so' stancato, mi so' scucciato 'e pensà, pigliate 'a capa mia e pensa tu pure pe' me!"
Ricordai poi a quel dottore che mentre noi due conversavamo lì in poltrona, c'era qualcuno da un'altra parte in un ufficio, qualcuno in tuta in fabbrica, qualcun'altro a far il contadino e perfino chi era nudo nella foresta amazzonica quasi come fosse ancora in epoca arcaica e tutto ciò senza contare poi le differenze culturali, antropologiche ecc. ecc. insomma cercai solo di dire che mi risultava alquanto difficile comprendere come un uomo potesse essere in toto e perentoriamente catalogato, inquadrato, definito secondo schemi predefiniti e parametri che poi nel corso della breve storia della psicologia si sono peraltro dimostrati spesso mutevoli e relativi. Anche viaggiando ci si rende conto di quante siano le variabili.
In definitiva può essere opportuno farsi aiutare per conoscere se stessi ma che ognuno ci metta almeno qualcosa di suo con buona disposizione e volontà.
Il dottore mi sorrise salutandomi con un'espressione gentile e pensosa. Forse stava pensando: meno male che di filosofia (intesa come amore per saggezza e conoscenza) in giro non se ne vede troppa, è una cosa d'altri tempi, altrimenti per noi psicologi ci sarebbe meno lavoro.
Ovviamente qui si parlava di psicologia e filosofia, sulla psichiatria alzo le mani infatti posso tutt'al più avere qualche modesta nozione su filosofia (personale) o stoici ed epicurei ma se qualcuno come un tuo amico dice di preferire gli spartani agli ateniesi che almeno ne tragga le conseguenze e si dichiari più che stoico...masochista!
Alcuni poi nemmeno si rivolgono allo psicologo ma si accontentano di un manuale del tipo: come vincere, come autodeterminarsi, come avere autostima, come conquistare e conservare l'amore ecc. ecc. Altro che manuale! Molti sanno che per capire quel "come" talvolta non basta una vita.
P.S.
Quel megalitico della porta dei leoni sta ancora lì a raccontare una civiltà dopo migliaia di anni, poiché la nostra civiltà del cemento non può certamente sfidare il millennio comincio a sperare che tra mille anni qualcuno non si ricordi di noi per qualcosa d'inquietante.
Oriana cara, grazie ancora; a proposito d'iscrizioni, chi sa tra mille anni una tua postera quali iscrizioni potrà leggere?