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Ad un passo dal cielo... - Costa NeoRomantica - Grecia antica e Meteore -06/01/2015

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Bellissimo diario!!!

Ti ringrazio !!

Accidenti, Oriana, che Diario ! Sono riuscita a mettermi finalmente al pari e devo ammettere che l'itinerario mi ha incuriosito parecchio, sicuramente da tenere in considerazione per qualche scelta futura.
Posso immaginare il tuo viso quando hai letto dell' annullamento dell' escursione di Micene.. ma sono convinta che pur di vedere quei luoghi ti saresti aggregata anche ad un gruppo di soli Tedeschi ;) .
Affascinanti le Meteore... mi immagino un Luogo dove per parlare si sussurra quasi per paura di disturbare il Mondo circostante...
Ciao :)

Eccoti Marina .....ora riposati però....;)

Guarda.....a parte la faccia, dovevi sentirmi...mio marito, continuava a dirmi " ma calmati un'attimo no !!! "....ero furibonda, e meno male che l'ufficio escursioni era chiuso......li avrei ribaltati !!!! Da tanto ero arrabbiata !!...:p
Non ci ho dormito molto però.... ma poi il giorno dopo ho risolto !!! ......ma anche con i cinesi ( ce n'erano molti)...guarda a costo di non capire nulla, sarei salita con loro !!! :lol:

Comunque considera l'opportunità di questa crociera per il futuro !

Ciao. :D
 
Ho recuperato le ultime pagine, anche qui immagini (e non solo intese come foto) eccezionali. Questa però mi comunica sensazioni ancor più intense:



è riuscita a trasportarmi dentro, come se avessi vissuto quel momento in prima persona, salendo le scale fino a raggingere la cima ed ammirare lo splendido panorama... ho ancora un po' di fiatone... :-)

Grazie Oriana!! :-)

Riquoto...perché, a tempo debito.....avrai modo di percorrere " passo passo, e gradino per gradino ".... tutto il percorso che ti porterà " ad un passo dal cielo ".....

Grazie Fabrizio !!! :)
 
Intanto io mi permetto di fare qualche considerazione che spero non venga fraintesa: questo diario è splendido, non possiamo che ringraziare Oriana che ci permette di condividere con lei tante emozioni anche se con il limite intrinseco al "virtuale". Comunque, però, chi si affaccia come me ed altri qui a goderselo ha già comunque qualche "strumento di lettura" come ad esempio la curiosità di sapere e vedere, il desiderio d'approfondire, un minimo di cultura per interpretare certi posti o almeno anche un'istintiva sensibilità per intuirne il fascino.
Detto questo con un pizzico d'amarezza lasciatemi dire: se ci guardiamo intorno quanti sono quelli che ancora s'interessano con tanta passione a certe cose?
Sono nato e vivo in una città (Napoli) che come tanti altri luoghi e città non finisce di stupirmi ed affascinarmi per tutto ciò che offre al mio sguardo, alla mia attenzione, alle mie riflessioni ma intanto, guardandomi intorno, soprattutto nell'ambito dei giovani e dei giovanissimi vedo soprattutto tanti selfie, insomma è tutto un fotografarsi, un osservarsi, un celebrarsi in varie pose dimenticando poi di guardarsi intorno di gettare uno sguardo su quel mondo che ti circonda.
E allora? Allora forse è proprio vero quel mondo è lì pronto a stimolare, a stupire, a meravigliare a farsi "leggere" ma purtroppo, che peccato! Tanti, ma proprio tanti, mi sembra non sappiano leggerlo e neppure abbiano voglia d'imparare a leggerlo, anzi gli analfabeti, quelli veri, quelli di una volta, analfabeti com'erano s'incantavano alla vista del bello, di un monumento, di un colonnato, d'un opera d'arte e questi d'oggi, ormai tutti alfabetizzati, quel monumento l'usano per scriverci sopra o peggio, insomma, se pure a modo loro, sanno scrivere ma...leggere.... leggere.... è tutta un'altra cosa!
Peccato, non sanno cosa si perdono e magari anche se viaggiano non vedono o vedono solo se stessi, soli o in compagnia, in quel bel selfie con sullo sfondo quel luogo o quell'altro che per loro è soprattutto un luogo da mostrare agli altri per far sapere che lì ci sono stati.
Ciao Oriana e ciao a chi legge.
Fan
 
Intanto io mi permetto di fare qualche considerazione che spero non venga fraintesa: questo diario è splendido, non possiamo che ringraziare Oriana che ci permette di condividere con lei tante emozioni anche se con il limite intrinseco al "virtuale". Comunque, però, chi si affaccia come me ed altri qui a goderselo ha già comunque qualche "strumento di lettura" come ad esempio la curiosità di sapere e vedere, il desiderio d'approfondire, un minimo di cultura per interpretare certi posti o almeno anche un'istintiva sensibilità per intuirne il fascino.
Detto questo con un pizzico d'amarezza lasciatemi dire: se ci guardiamo intorno quanti sono quelli che ancora s'interessano con tanta passione a certe cose?
Sono nato e vivo in una città (Napoli) che come tanti altri luoghi e città non finisce di stupirmi ed affascinarmi per tutto ciò che offre al mio sguardo, alla mia attenzione, alle mie riflessioni ma intanto, guardandomi intorno, soprattutto nell'ambito dei giovani e dei giovanissimi vedo soprattutto tanti selfie, insomma è tutto un fotografarsi, un osservarsi, un celebrarsi in varie pose dimenticando poi di guardarsi intorno di gettare uno sguardo su quel mondo che ti circonda.
E allora? Allora forse è proprio vero quel mondo è lì pronto a stimolare, a stupire, a meravigliare a farsi "leggere" ma purtroppo, che peccato! Tanti, ma proprio tanti, mi sembra non sappiano leggerlo e neppure abbiano voglia d'imparare a leggerlo, anzi gli analfabeti, quelli veri, quelli di una volta, analfabeti com'erano s'incantavano alla vista del bello, di un monumento, di un colonnato, d'un opera d'arte e questi d'oggi, ormai tutti alfabetizzati, quel monumento l'usano per scriverci sopra o peggio, insomma, se pure a modo loro, sanno scrivere ma...leggere.... leggere.... è tutta un'altra cosa!
Peccato, non sanno cosa si perdono e magari anche se viaggiano non vedono o vedono solo se stessi, soli o in compagnia, in quel bel selfie con sullo sfondo quel luogo o quell'altro che per loro è soprattutto un luogo da mostrare agli altri per far sapere che lì ci sono stati.
Ciao Oriana e ciao a chi legge.
Fan

Ecco...io non trovo le parole per commentare....ti dico " solo" grazie Fan!

Siete con me ed io con voi " virtualmente", ma è solo uno schermo che ci divide...il pensiero va oltre!..le emozioni vanno oltre...

Grazie a tutti voi!!
Oriana.
 
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La vita monastica.


Ornamento della Cristianità ortodossa, i suoi monasteri, li ritroviamo sparsi in tutta la Grecia; sulle isole, nei campi, sulle montagne.
Sono luoghi di fede, devozione e quiete, ma anche di lavoro sociale con monaci e monache, dedicati a Dio, per vivere il resto della
loro vita in preghiera.

I primi eremiti, appaiono alla fine del III sec. ed in special modo, qui alle Meteore, vivevano all'interno di grotte.
Sono eremitaggi poveri, lontani dal mondo, in perfetta solitudine, vivenano in contemplazione con la preghiera, l'adorazione di Dio.

Per meglio comprendere le origini e la nascita di questo ordine, vi mostro qualche scatto.
Negli anfratti delle rocce a strapiombo, senza nulla, solo con qualche panno a coprire e coprirsi dai venti gelidi che imperversano in questa regione.


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Mi scuso per la qualità della foto...scattata dal bus in movimento.
Quei buchi che vedete sulla parete rocciosa, sono i primi insediamenti di questi monaci, ma li definirei " eremiti".


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Molti tra questi, continueranno a contemplare il Divino, in perfetta solitudine, in grotte o soli nel deserto...nel luogo da loro scelto.


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Altri invece, vanno in monasteri fondati più tardi e condividono la loro vita in comunità,pregando insieme e vivendo i sacramenti insieme.

Del loro lavoro quotidiano, ne ho già parlato....ma voglio significare che le loro privazioni ( il digiuno) è parte integrante della loro preghiera.

Non so se vi è mai capitato di assistere ad una funzione religiosa...è un'esperienza indimenticabile!

Quiete e spiritualità riempie l'anima di chi si appresta ad entrare in queste chiesette....mentre la luce debole delle lampade colorate, in questa
atmosfera trascendentale, illumina i volti dei Santi e brillano gli ori delle aureole....mentre una dolce melodia ed un profumo sublime d'incenso
riempie d'estasi l'anima.....


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Negli anni della dominazione turca, questi luoghi ortodossi, sono stati preziosi per la salvezza della cultura ellenistica, con le scuole nascoste per la conservazione, di manoscritti sottratti alla distruzione dell'invasore.
Purtroppo in questa tirannia, molti monasteri vennero incendiati e molti monaci uccisi.


Fortunatamente per l'intervento dei pochi rimasti, la tradizione Cristiana, venne conservata ed oggi queste comunità monastiche, costituiscono un'elemento prezioso per la cultura ellenica e luogo di ascensione spirituale.














( Continua...)

Buona notte....
 
Ultima modifica:
Oriana, grazie non solo per le foto, ma per le emozioni che sai trasmettere! Che luoghi straordinari...
Davvero un diario che merita, aspetto il resto...
Complimenti.
 
Ciao Angelo...leggo solo ora !!.... ma vedo che per le escursioni, ti ha già risposto Dornice.

Ti ringrazio comunque per l'attenzione che mi dai ..;), una grande responsabilità la mia ! :p vedrai comunque sarà una bellissima esperienza.
Nel prosieguo del diario avrai modo di vedere come mi sono organizzata per le escursioni " fai da te", se hai domande in merito ai luoghi, organizzazione, vita di bordo ecc. Io sono qui ! :) ...cercherò di rispondere al meglio.

Un carissimo saluto.
Oriana.
ciao oriana, avrai una discepola. mia figlia non vede l'ora di iniziare un altro diario come il tuo. grazie ancora angelo
 
Oriana, grazie non solo per le foto, ma per le emozioni che sai trasmettere! Che luoghi straordinari...
Davvero un diario che merita, aspetto il resto...
Complimenti.

Ti ringrazio!...ciao :)
ciao oriana, avrai una discepola. mia figlia non vede l'ora di iniziare un altro diario come il tuo. grazie ancora angelo

Grazie Angelo....bene !!! Aspetterò e leggerò sicuramente il diario di tua figlia....così avrò modo di viaggiare ancora...;)
A presto...ciao.
 
" Lontano dalle cose di questo mondo, su queste rocce ripide,
tra la vegetazione e il caos, dei poveri eremiti, pregavano, notte e giorno."


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Il toponimo Meteora significa " sospeso in aria" ed effettivamente il visitatore ha l'impressione che quelle costruzioni lassù, in alto agli speroni rocciosi, su questi torrioni vertiginosi, siano più vicine al cielo che alla terra.

Prima di addentrarci nella visita di questi splendidi luoghi dello spirito, vale la pena di ricordare le principali caratteristiche che ha un' edificio di rito
ortodosso.

Rispecchia alcune regole, principalmente è a croce greca( cioè tutti i bracci uguali) divisa in tre sezioni.

Nartece: sorta di vestibolo, dove sostavano i catecumeni, in momenti della funzione.

Navata : la chiesa vera e propria, che accoglie i fedeli. In essa è sempre presente un trono, riservato al ministro del culto.
A sinistra della navata vi è il pulpito, a destra il coro e i cantori nella zona laterale della navata.

Santuario : la zona sacra, in cui si trova l'altare, che per tradizione non può però mai essere visto ( è celato da una tenda e racchiuso, isolato da portali). Questa zone è interdetta al pubblico, solo il clero vi può accedere.

Tra il santuario e la navata si trova l'Iconostasi, un pannello di icone simboliche, disposte secondo criteri precisi.

Ecco, diciamo che questa è la tipica formula presente in tutte le chiese di rito Ortodosso...e che sicuramente avrete avuto modo di vedere.
Sono, a differenza delle nostre chiese, molto decorate ed illuminate fiocamente con candelabri e lampade colorate.



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I monasteri attualmente abitati sono 6.

Convento di San Nicola.

Sul primo sperone roccioso, all'interno di una caverna esiste la chiesa ( ora in rovina) di S.Nicola.
Costruito su tre livelli diversi, il percorso di collegamento, passa attraverso tre grotte collegate tra
loro da scale in legno.

Nella prima grotta ( o livello) abbiamo la cappella di S.Antonio, con cripta e reliquie.
Nel secondo livello, la chiesa dedicata a S.Nicola, con affreschi del 1527 .
La terza grotta dedicata a S.Giovanni Battista, l'ultima scala arriva al vecchio "vrisoni" ( rete), utilizzata
dai monaci per la salita; una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana e il refettorio.
Attualmente il complesso è in rovina.


Trasfigurazione ( Metamorfosi) o Gran Meteora


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Sulla roccia più grande a 613 metri s.l.m. e a 400 metri dalla pianura della Tessaglia,sorge questo convento,
con ben 4 chiese al suo interno.
Dedicate a : S.Atanasio, S.Costantino, S.Elena, Trasfigurazione del Salvatore, da cui il nome al monastero.

Nel passato si saliva con una scala a piuoli ed una rete, che con l'impiego di un argano, permetteva la salita.
Dal 1923, in una piccola galleria sono stati scavati 146 gradini e la salita ora è facilitata.
Le chiese al loro interno sono con pianta a croce, sormontata da una cupola. All'interno del monastero, abbiamo
in uno dei più antichi fabbricati, la cucina con al centro un focolaio enorme, il refettorio, un'ospedale.

Sopra i sotterranei del convento, dove venivano conservati i barili con il vino, esistono ancora le vecchie celle
dei monaci.




Convento di Santo Stefano



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Si trova su una roccia enorme sopra KalambaKa, il convento più ricco di Meteora, si trova nella parte più
meridionale delle rocce di Meteora, e lo si raggiunge facilmente sino alla sua entrata.
E' collegato con un ponte alla collina che sta di fronte.

Sull'arco del portale d'ingresso una scritta indica che nel 1192, doveva vivere là un certo eremita, mentre
in anni successivi, i primi abitanti ( monaci) della roccia con a capo Geremia, fondarono l'eremitaggio
edificando alcune celle, una cisterna per la raccolta dell'acqua ed una piccola chiesetta dedicata a S.Stefano.

Intorno al 1880, vivevano su questa altura circa 30 monaci, ma nel 1960 venne abbandonato.
Nel 1961, divenne convento femminile e lo è tuttora.

Bisogna sottolineare l'opera religiosa e sociale che oggi svolge questo convento, con la cultura e l'insegnamento
della musica bizantina e pittura sacra oltre all'insegnamento dei testi religiosi.





Convento di Aghia Triada - Santa Trinità-


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Sulla cima di un'alta roccia, si staglia contro il cielo...in lontananza la catena montuosa del monte Pindos,
e sotto a strapiombo del monastero, il letto del fiume.
La data di fondazione di questo convento non è certa, si parla di date che oscillano tra il 1458 al 1476.
Dai 5 a 6000 mq. è la superficie della roccia che lo ospita, al suo interno due chiese, il refettorio, le
cisterne e le piccole celle dei monaci.

Negli anni antichi, i pellegrini vi salivano con lunghissime scale a pioli, ora è raggiungibile tramite 150 scalini
scolpiti nella roccia e dopo un sentiero strettissimo alla base della roccia stessa.
Questo convento conteneva cimeli preziosi, oltre a croci, calici, candelabri, vecchi codici e manoscritti, tutti di
alto valore ed arte, vennero saccheggiati durante l'occupazione straniera.

Sono state salvate con molta difficoltà 26 antiche icone, che attualmente si trovano nel convento di Vaarlan e
40 manoscritti ora al convento di S.Stefano.



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In queste foto messe in sequenza, due conventi su due alture diverse....uno lo abbiamo visitato, il convento di Vaarlan, e l'altro
Metamorfosi o Gran Meteora.

Non lasciatevi ingannare dalla loro vicinanza...non sono vicini e neppure facilmente raggiungibili, nel senso del non facili, la strada
scorre in basso e si raggiungono attraverso scalinate.

Domani parlerò di quelli da noi visitati.












( Continua...)
 
Ultima modifica:
......chi si affaccia come me ed altri qui a goderselo ha già comunque qualche "strumento di lettura" come ad esempio la curiosità di sapere e vedere, il desiderio d'approfondire, un minimo di cultura per interpretare certi posti o almeno anche un'istintiva sensibilità per intuirne il fascino.
Detto questo con un pizzico d'amarezza lasciatemi dire: se ci guardiamo intorno quanti sono quelli che ancora s'interessano con tanta passione a certe cose?
Sono nato e vivo in una città (Napoli) che come tanti altri luoghi e città non finisce di stupirmi ed affascinarmi per tutto ciò che offre al mio sguardo, alla mia attenzione, alle mie riflessioni ma intanto, guardandomi intorno, soprattutto nell'ambito dei giovani e dei giovanissimi vedo soprattutto tanti selfie, insomma è tutto un fotografarsi, un osservarsi, un celebrarsi in varie pose dimenticando poi di guardarsi intorno di gettare uno sguardo su quel mondo che ti circonda.
E allora? Allora forse è proprio vero quel mondo è lì pronto a stimolare, a stupire, a meravigliare a farsi "leggere" ma purtroppo, che peccato! Tanti, ma proprio tanti, mi sembra non sappiano leggerlo e neppure abbiano voglia d'imparare a leggerlo, anzi gli analfabeti, quelli veri, quelli di una volta, analfabeti com'erano s'incantavano alla vista del bello, di un monumento, di un colonnato, d'un opera d'arte e questi d'oggi, ormai tutti alfabetizzati, quel monumento l'usano per scriverci sopra o peggio, insomma, se pure a modo loro, sanno scrivere ma...leggere.... leggere.... è tutta un'altra cosa!
Peccato, non sanno cosa si perdono e magari anche se viaggiano non vedono o vedono solo se stessi, soli o in compagnia, in quel bel selfie con sullo sfondo quel luogo o quell'altro che per loro è soprattutto un luogo da mostrare agli altri per far sapere che lì ci sono stati.

Fan

Come non condividere il tuo pensiero Fan.

Purtroppo molto spesso ci si accorge, nel nostro paese l'Italia, ed anche recandoci all'estero di quanta poca considerazione ci sia ed anche il rispetto verso l'arte, intesa anche e non solo per il bello, ma come profonda radice culturale e storica del paese in cui viviamo e nei paesi che ci ospitano per una vacanza.

E' notizia passata, mi riferisco ai fatti di Roma inerenti allo scempio fatto alla fontana del Bernini, ed alla stupidità... e qui lasciatemelo dire, di tre studentesse o pseudo tali, americane, che hanno imbrattato, con i loro graffiti, le pareti del Colosseo.
Stupidità , del voler apparire a tutti i costi e mostrare la loro bravata, si...perché come dici tu, Fan....l'importante e' il selfie, da mostrare in rete....a tutti!
Resto profondamente indignata da questi atteggiamenti....

Per ritornare al tuo discorso iniziale, l'approfondimento anche seppur minimo, e' indispensabile, a mio avviso , per poter recepire i luoghi, capire la vita di un popolo, calarsi per un'attimo in mezzo a loro.
Questo non nasce subito....anzi penso che fin da piccoli, si debba far nascere piano piano, la curiosità del voler sapere.
Tu parli di analfabeti, ti dirò... forse hai ragione, sono le persone che più hanno la " voglia " di sapere.
Al giorno d'oggi, i mezzi ci sono per poter imparare, la scuola, gli insegnanti danno l'imput....ma dopo sta a noi stessi continuare su questa strada.

Grazie Fan.
 
Ciao Oriana, ho cominciato a leggere le ultime pagine,ultimamente non ho avuto molto tempo,
ma continuo a seguirti......
 
Scusa Oriana
Una domanda pratica: I monasteri come si raggiungono una volta scesi dal bus? Tutti attraverso le scalinate? Quanto tempo si impiega per la visita completa? Guardando le foto la camminata sembra alquanto impegnativa o sbaglio....

grazie

ciao
 
Bellissimo diario, complimenti.

Troppo affascinanti ste meteore. E descritto in modo coinvolgente. Le foto parlano da sole

Vi ringrazio...

Ciao Oriana, ho cominciato a leggere le ultime pagine,ultimamente non ho avuto molto tempo,
ma continuo a seguirti......

Ciao Francesca !

Scusa Oriana
Una domanda pratica: I monasteri come si raggiungono una volta scesi dal bus? Tutti attraverso le scalinate? Quanto tempo si impiega per la visita completa? Guardando le foto la camminata sembra alquanto impegnativa o sbaglio....

grazie

ciao

Per raggiungere i monasteri, la strada è mista!
Non è una passeggiata, il percorso oltre al sentiero ( pavimentato) è composto anche da numerosi scalini, non adatto a persone che hanno difficoltà motorie, sarebbe troppo difficoltoso.
Cercherò di mettere qualche foto a riguardo, per rendere l'idea, appena ne parlerò a breve con le spiegazioni.
Ciao.
 
Ultima modifica:
Ciao Oriana

Come si svolge l'escursione? I monasteri da visitare sono già in programma o giunti sul posto la visita è individuale?

Chiedo scusa per la sequenza di domande ma il posto è talmente affascinante....

Mi sono permessa di inviarti un MP. Se ti andrà di rispondere ne avrò piacere

Grazie mille e di nuovo i miei complimenti!

Raffy
 
Ultima modifica:
E allora? Allora forse è proprio vero quel mondo è lì pronto a stimolare, a stupire, a meravigliare a farsi "leggere" ma purtroppo, che peccato! Tanti, ma proprio tanti, mi sembra non sappiano leggerlo e neppure abbiano voglia d'imparare a leggerlo, anzi gli analfabeti, quelli veri, quelli di una volta, analfabeti com'erano s'incantavano alla vista del bello, di un monumento, di un colonnato, d'un opera d'arte e questi d'oggi, ormai tutti alfabetizzati, quel monumento l'usano per scriverci sopra o peggio, insomma, se pure a modo loro, sanno scrivere ma...leggere.... leggere.... è tutta un'altra cosa!

Per ritornare al tuo discorso iniziale, l'approfondimento anche seppur minimo, e' indispensabile, a mio avviso , per poter recepire i luoghi, capire la vita di un popolo, calarsi per un'attimo in mezzo a loro.
Questo non nasce subito....anzi penso che fin da piccoli, si debba far nascere piano piano, la curiosità del voler sapere.
Tu parli di analfabeti, ti dirò... forse hai ragione, sono le persone che più hanno la " voglia " di sapere.
Al giorno d'oggi, i mezzi ci sono per poter imparare, la scuola, gli insegnanti danno l'input....ma dopo sta a noi stessi continuare su questa strada.


Credo che la cultura sia soprattutto un atteggiamento mentale, non è legata al possesso di mille titoli di studio di una persona piuttosto che della prima elementare di un'altra..

Una cosa è la cultura, un'altra ciò che sai, e ciò che sai: se sei privo di cultura 'ciò che sai' è sostanzialmente un contenitore vuoto, una scatola di nozioni e nulla di più.. una cosa che rimane li vuota e senza radici ne foglie, solo il tronco di un albero..

La nostra società, almeno quella Italiana, ma non solo, ha la tendenza a produrre non dei 'cittadini' come si diceva una volta, ma più degli esecutori e dei fruitori di oggetti..

Ci hanno raccontato per decenni che un diploma 'serve', serve per trovare lavoro ad es., non che un diploma 'forma', forma un cittadino cosciente per dirla tutta..

Ci hanno raccontato che nei tecnici Industriali conta la 'pratica' e non la teoria, e spesso i genitori hanno storto il naso capendo che anche nel tecnico Industriale (da cui provengo) le materie umanistiche sono fondamentali, sparando la domanda ''Ma a che servono?'' senza contare quella inutile e complicatissima matematica per 'I nostri figli che devono essere pratici, non teorici che non sanno fare nulla'

Ci hanno raccontato, in qualche modo subdolo, che sei un fico se porti certi calzoni, se hai il tale cellulare, se hai la tale auto..

Ci hanno fatto capire, sempre in modo subdolo, che il centro dell'attenzione dobbiamo essere noi stessi.. facciamoci il selfie, con uno sfondo indefinito che sarebbe il Colosseo..

Non vale solo per l'Italia, ma vale per mezzo mondo..

Chi 'ce lo ha raccontato'? I mezzi di comunicazione, le pubblicità, il cinema, i tanti stimoli che abbiamo intorno..

C'è una volontà sotto? Magari no, non c'è il burattinaio, ma l'insieme di messaggi ha creato questa situazione..

Un mondo senza cultura, e si vede benissimo, è un mondo che non cresce, sopravvive.. è diverso..

Gente di cultura, studiosi, poveri fessi, cinquanta anni fa avevano già previsto cosa sarebbe successo oggi: guerre, emigrazioni, conflitti religiosi.. ed avevano dato le indicazioni per evitarli.. ma si sa.. gente con la testa fra le nuvole..

Persino il progresso tecnologico che ogni mese sembra proporci qualcosa di stupendamente nuovo è in realtà applicazione di ciò che si ha, miglioramento, ma non è mai rivoluzione: non ci sono 'rivoluzioni' da decenni, si spinge solo la tecnologia avanti per la stessa strada anche se ogni giorno sembra che nuove stupende invenzioni siano introdotte nel mondo.. e qui ci sarebbe un discorso lunghissimo da fare..

In realtà, per esempio in Italia, persino la scuola del ventennio tendeva a formare delle persone, dei cittadini consapevoli, non per nulla sotto quella rivoluzione c'era un filosofo del livello di Giovanni Gentile..

Il mondo Greco Classico pensava che uno degli scopi dello stato fosse formare la persona, e che la persona diveniva poi un cittadino..

Duemilaquattrocento anni dopo siamo ai Selfie.. :(

Vi invito a riflettere su questo:

Einstein ricevette a Princeton una lunga lettera manoscritta d’un autodidatta -
quattro pagine fitte in inglese datate 22 marzo 1954.

[..]

Diceva:

«Immagino che voglia sapere chi Le scrive», e proseguiva raccontando
particolareggiatamente che era emigrato dall’Italia negli Stati Uniti all’età di nove
anni, in un clima rigido, per cui le sue sorelle si ammalarono e morirono, egli
sopravvisse a stento, che all’età di dieci anni, dopo solo sei mesi di scuola, andò a
lavorare, che riprese gli studi a diciassette anni frequentando un corso serale..

[..]

Accludeva un assegno perché Einstein lo destinasse a
qualche opera di beneficenza.

Vi riporto una piccola parte della risposta di Einstein

Albert Einstein ha detto:
Non mi è possibile far pervenire il denaro che mi manda a un
destinatario adatto quindi glielo restituisco, riconoscendo il Suo buon
cuore e le Sue buone intenzioni.
La Sua lettera mi dimostra anche che la saggezza non è frutto
dell’istruzione ma del tentativo di acquisirla che può durare tutta la vita.

Mi scuso per il lungo OT..

Un saluto!
Manlio
 
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