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Ad un passo dal cielo... - Costa NeoRomantica - Grecia antica e Meteore -06/01/2015

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
" Tutte le cose sono belle in sè,
e più belle ancora diventano
quando l'uomo le apprende.
La conoscenza è vita con le ali."


( K.Gibran)


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Esistono oggetti diventati simboli molto forti, in cui ci s'identifica, e che possono rappresentare un'idea, una fede, un'ideale che per difenderlo, si è pronti a lottare.

L'oggetto, l'idea che ha rivoluzionato il mondo antico, è una costruzione, il Partenone, che per noi occidentali, simboleggia la nascita del mondo moderno, il passaggio dal potere assoluto a quello democratico, la nascita della filosofia e del pensiero scientifico.

Tutto questo nasce su un luogo....L'Acropoli.
Luogo che ha avuto più influenza nella storia della civiltà occidentale.

E' uno dei siti architettonici più ammirati, per le sue opere d'arte e per le dimensioni dei suoi monumenti e l'eleganza di un monumento in particolare: il Partenone.


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Il Partenone è l'elemento centrale dell'Acropoli e comprendeva una serie di edifici pubblici che rappresentavano il fulcro della città, a quel tempo più ricca e potente.
Città dove convergevano in un clima di libertà, artisti ed artigiani che allora erano i più bravi al mondo.

Le nostre radici culturali si trovano proprio là, una luce nuova si era accesa sul mondo, una luce, che non si sarebbe più spenta.

Come nasce l'Acropoli?
L'audace progetto viene finanziato dai bottini di guerra, guerra che segna il destino della Grecia. Nel 480 a.C., Atene giace in rovina conquistata dai Persiani, che sembrano inarrestabili. In mare l'armata Persiana ottiene numerose vittorie, sulla flotta Greca in netta inferiorità.

La notte che precede l'inevitabile scontro, un gufo, che simboleggia la dea protettrice della città, Atena, si libra in volo.
Ispirata da questo buon presagio, la flotta Greca sconfigge i Persiani nella battaglia di Salamina. La minaccia persiana sventata, preannuncia un nuovo periodo di stabilità per la Grecia.

Questa stabilità, darà inizio, all'età dell'oro. Nasce un'alleanza permanente tra le città stato dell'Egeo, la Lega di Delo, il cui scopo è quello di difendere la ritrovata libertà Greca.

Un uomo....Pericle di Atene, si afferma come capo indiscusso, ha una sua ambizione, fare di Atene la capitale culturale e politica della Lega.
L'Acropoli, sarà il colpo da maestro del progetto di Pericle, una dichiarazione monumentale del dominio di Atene sul nuovo ordine mondiale.

Nel 447 a.C., dedica le sue ricchezze alla costruzione dell'Acropoli, raduna tre talenti artistici di singolare bravura : lo scultore Fidia e gli architetti Ictino e Callicrate, insieme immaginano un complesso di templi e luoghi pubblici, da costruire sull'altura, secondo gli ideali artistici classici.



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Come si presenta oggi l'Acropoli ai nostri occhi....avete visto dalle foto sopra, e molti di voi ci saranno stati!
Si fatica un pochino ad immaginarsela nel suo antico splendore....ora è ammaccata, con qualche parte mancante...ma pur sempre affascinante!!

Vediamo....facciamo un salto all'indietro nel tempo...vediamo com'era....







Tutto ciò che resta oggi è il biancore del marmo...ma anticamente tutto era colore!!!

...Ma a me piace anche così...e come l'ho vista io in questa sfolgorante giornata...
di una limpidezza unica...

il cielo mi ha regalato una quinta che non mi sarei mai aspettata di trovare...
un blu spettacolare, che si sposava magnificamente con il pallore dei marmi...

il vento...con un rincorrersi veloce di nubi... in un susseguirsi di riflessi....
luci ed ombre si rincorrevano .... bagliori improvvisi facevano vibrare queste pietre....

il silenzio....di un luogo sacro...reso ancora tale dall'atmosfera che vi regnava....











( Continua...)
 
Ultima modifica:
"La conoscenza è vita con le ali" È un concetto profondo e vero, c'è sempre qualcosa da imparare, da scoprire, da approfondire.....
 
L' ingresso all'Acropoli, barriera simbolica tra il mondo popolare e quello sacro, avverrà tramite un'originale scalinata e attraversando dei porticati ...i Propilei.

Volete venire con me....andiamo....

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Entriamo...e guardiamoci attorno.


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....a destra...con calma, non c'è nessuno...siamo soli...



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...in alto...l'eleganza di queste colonne i capitelli ionici, la prima apparizione dello stile ionico sull'Acropoli.

I propilei ( letteralmente: avamporte), costituivano un ingresso monumentale nelle acropoli micenee ( ricordate la Porta dei Leoni), qui, perduto il loro carattere originario difensivo, sottolineano la sacralità del santuario ateniese, con l'importanza e l'eleganza della loro struttura.

Il prospetto esterno dei Propilei è costituito da sei colonne doriche sormontate da un frontone triangolare, che introduce in un profondo vestibolo, coperto da un soffitto a cassettoni marmorei, sorretto da una duplice fila di colonne ioniche, quelle che avete appena visto nelle foto sopra !

L'uso delle colonne ioniche rappresenta una soluzione funzionale e decorativa, e si raccordano con il prezioso soffitto decorato, creando un vivace contrasto con la severità dello stile dorico che contraddistingue l'intero complesso.



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Entrati nell'area interna dell'Acropoli, a nord avrebbero costruito l'Eretteo, tempio che avrebbe portato il nome del mitico re di Atene, che secondo il poeta Omero, sarebbe stato allevato da Atena stessa.
E' il luogo più religioso del sito, dove tutti gli dei che popolavano la vita ateniese, potevano essere venerati, tutti nello stesso luogo.



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L' Eretteo...


Di fronte all'Eretteo ci sarà il Partenone, dedicato ad Atena Partenos, la vergine Atena; in questo luogo saranno custodite le ricchezze di Atene, protette dalla dea stessa.



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A completare il complesso ci sarà il tempio di Atena Niche ( vittoriosa) a testimonianza della vittoria militare, quindi tempio dedicato e simbolo della vittoria sul nemico.


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Il tempio di Atena Niche.


....." ho potuto salire i Propilei e godermi in perfetto silenzio l'attimo....
guardarmi ogni particolare di queste colonne bianchissime in marmo...
uno stile dorico, non eccessivamente decorate...ma vi assicuro che il
marmo aveva un colore spettacolare !!!..."

....." ho potuto vedere il tempietto di Atena Niche...a lungo rincorso
e sognato in ogni visita che facevo qui...sempre in restauro, imbragato
in strutture e ponteggi che ne celavano la vista....ora lo vedo....

....di una bellezza sconvolgente....una sorpresa che mi ha resa felice !..."




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Per ora mi fermo qui...spero di ritrovarvi tutti per proseguire la visita.
Ciao.
 
Ultima modifica:
Mi è capitato di confrontarmi con scritti di Buddisti ed in genere di pensatori Orientali: quando li leggi ti rendi conto di quanto sia profondo dentro di noi il pensiero Greco..

Ogni giorno, in ogni cosa che facciamo, noi ragioniamo come i Greci, quando approcciamo un problema come prima cosa lo 'dividiamo' in sottoproblemi, ovvero cerchiamo di vederne una versione semplificata, per poi pian piano risalire all'insieme della questione..

Noi se guardiamo un animale con le piume cerchiamo per prima cosa di classificarlo uccello: piccolo/grande, predatore/preda, papera/rapace, Aquila/Pernice..

Una nave: trasporto/traghetto/crociera, piccola/grande, veloce/lenta, lussuosa/non lussuosa..

Musica: classica/moderna, Italiana/Straniera ecc. ecc.

La nostra natura è dividere, isolare, capire le cose con la semplificazione, alla fine da questo nasce, ad es. la nostra scienza..

Invece la loro è unire, per loro un uccello è un affare con le piume, che sia un fringuello o un'Aquila intanto fa parte degli uccelli, poi si vede..

La nostra Religione prevede, nella sua rappresentazione più complessa, Angeli, Arcangeli, Santi, Paradiso, Inferno, Purgatorio.. la loro visione è molto meno schematica, come lo poteva essere anche quella degli Indiani d'America (lo spirito che pervade tutto).

Ciò che noi chiamiamo 'Razionalità' è il pensiero che ci hanno lasciato i Greci, ed il nostro modo di vedere il mondo è il loro..

Quello che è curioso è che forse ci siamo avvicinati più noi ad una visione unitaria dell'Universo e di un unico creatore di loro, o perlomeno le due vie, apparentemente opposte, stanno convergendo su un punto comune..

Dire 'Siamo tutti Greci' può apparire scontato, a volte esagerato, ma se si prova a guardare fuori dal mondo Occidentale ci si rende conto che il nostro modo di ragionare, che a noi sembra essere l'unico e come tale Universale, non lo è affatto..

Noi siamo 'Greci', altri sono molto diversi.. senza pretendere di essere migliori o peggiori, ma dentro di noi ci sono quegli antichi filosofi che hanno calpestato le strade di Atene..

Un salutone!
Manlio

Aggiungo: impensabile per un greco l'addome prominente di un Budda, i seni sovrabbondanti e le forme straripanti di certe divinità femminili indiane e i troppo espliciti riferimenti scultorei a varie posizioni sessuali, ancora improponibili certe raffigurazioni di divinità egizie puzle di pezzi di animali; è vero anche il centauro è un mix ma ha pur sempre una sua armonia quindi Grecia = armonia, perfino gli arcaici Kouroi greci se pur abbozzati e non dettagliati, immobili nella loro staticità mostrano forme armoniose. Si pensi al famoso "profilo greco" a quel naso perfetto; ma ve lo immaginate un greco concepire un dio con la proboscide di un elefante al posto di quel naso?
Allora io mi spingo oltre e provoco: è vero ci sono tanti modi di pensare, di vedere il mondo, di raffigurarlo ma in questo mondo d'oggi comincio a sospettare che purtroppo si pensa, si vede, si raffigura, ahimè, forse troppo poco "greco". Vista sul mappamondo quanto è piccola la Grecia! Già proprio minuscola rispetto ad altri paesi immensi; ma quantità e qualità forse non vanno sempre d'accordo.

Per il resto grazie ancora per tutto ciò che "magistralmente" mi fa ripercorrere Capricorno con questo bel diario.

Ciao Manlio e ciao a tutti.
Fan-Talassa
 
Allora io mi spingo oltre e provoco: è vero ci sono tanti modi di pensare, di vedere il mondo, di raffigurarlo ma in questo mondo d'oggi comincio a sospettare che purtroppo si pensa, si vede, si raffigura, ahimè, forse troppo poco "greco". Vista sul mappamondo quanto è piccola la Grecia! Già proprio minuscola rispetto ad altri paesi immensi; ma quantità e qualità forse non vanno sempre d'accordo.

In effetti e' vero, modi di pensare ce ne sono molti, girando per visitare i luoghi ce ne accorgiamo...usanze, modi di dire di fare, di porsi con le persone ed anche di raffigurare il mondo, come dici tu.
Nel nostro mondo, mi riferisco a ciò che forse e' sotto gli occhi di tutti... i media, la pubblicità....e tutto ciò che oggi governa questa nostra società.....già vecchio, prima ancora di esserlo.
Il consumismo sfrenato, ti porta a considerare di cambiare l'oggetto ancor prima che se ne dimostri l'effettiva necessità.... e' un bene ? Mi domando tutto questo?
La pubblicità molto spesso ingannevole, alettante che ti trasporta in un mondo diverso, per molti...anzi forse la maggior parte di noi, non e' una distorsione del reale?

Forse io stessa, sono uscita fuori tema...ma ciò che la società greca, il loro esempio di democrazia, di bellezza, di armonia...e' distante e un po' " fuori moda".... rispetto a ciò che abbiamo oggi.....

Grazie Fan !
Per ora un saluto.
Torno piu' tardi.....ciao.
Oriana.
 
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L'Acropoli di Pericle sarà il centro in cui ruoterà, la vita dell'intera Atene, processioni religiose entreranno dai Propilei e culmineranno nell'Eretteo.
Sui suoi altari, centinaia di capi di bestiame saranno sacrificati ad Atena, Poseidone e Zeus. Tutte le festività saranno arricchite da eventi sportivi.

Ogni dettaglio dell'Acropoli, sia in muratura che le statue e le decorazioni, furono le migliori mai eseguite.
Ma Pericle non è un dittatore, non spetta solo a lui dare l'assenzio alla costruzione dell'Acropoli, ma viene approvata dall'assemblea democratica...quindi decisione democratica del popolo.

Per la prima volta nel corso della storia, non è un singolo individuo a decidere, ma vengono dati pieni poteri al popolo.
Possiamo affermare così che 2500 anni fa ad Atene, nasce la democrazia!
Tutti gli uomini liberi, nati da genitori ateniesi godono della cittadinanza e del diritto di voto nell'assemblea....prima vera forma di democrazia!
e come votavano ?...semplice: pietra bianca e pietra nera ! ...la bianca per il si, la nera per il no.



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Acropoli diviene simbolo dell'orgoglio civico di Atene ed il Partenone...il suo Capolavoro!!!


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Le sue fondamenta verranno costruite sulle rovine di un tempio precedente, raso al suolo dai Persiani.
Simbolo della vittoria, degna dimora di una dea, sarà perfetto e importante capolavoro di geometria e proporzione senza eguale.

Deve rappresentare gli ideali della loro società rivoluzionaria, l'intero complesso sarà in marmo bianco, per il suo significato simbolico.
Una pietra locale di un bianco puro, che simboleggia una società pura, quella Ateniese.
Estratto dal monte Pentelico sito a 22 km. dal luogo di costruzione dell'Acropoli. Dalla cava viene trasportato all'Acropoli, diviso in massi opportunamente ridotti a dimensioni congeniali e a cui verrà dato il tocco finale sul sito stesso, ad opera di eccellenti intagliatori di pietra.

Daranno vita a miracoli in pietra, senza l'uso di malta o cemento, la forza e la resistenza degli edifici è data dalla precisione in cui ogni pietra viene tagliata.
Le linee di giunzione impercettibili, ogni blocco viene avvicinato e giuntato con l'aiuto di staffe in ferro...proprio come un puzzle, con una precisione edilizia mai vista prima e mai...superata poi!!!

Un'unico materiale, il marmo, per l'Acropoli, edifici senza eguali, ambiziosa scelta di scienza e tecnologia...se si pensa che, sorprendentemente lavorano senza progetti architettonici, nè schizzi, guidati solo da codici e principi, dettati dall'arte e della geometria.

Per gli architetti dell'età dell'oro di Atene, la padronanza della geometria è una scoperta magica che rivela le bellezze della natura.

L'Acropoli di Callicrate ed Ictino è la celebrazione del loro nuovo potere intellettuale.

Basi della logica e della matematica che ci permettono di esplorare l'ignoto, tutto sull'Acropoli è esercizio vivente di geometria. I costruttori esprimono la loro fede religiosa ed il legame con la matematica, trova qui, la sua massima espressione.

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( Continua...)
 
Ultima modifica:
Seguo interessatissimo la storia del Partenone. Matematica, geometria, arte, storia, politica e cultura: quanti aspetti dell'attività dell'uomo sono presenti su quella collina!
 
Oriana, per ora non posso commentare seriamente, aggiungo solo una nota, che può apparire strana, ma è la verità..

Atene era al suo interno una Democrazia compiuta, ma all'esterno perseguiva una vera e propria politica imperiale: la lega di Delo è in realtà non una alleanza strategica di pari contro un nemico, ma uno strumento si di difesa comune, ma anche di potere, da parte di Atene..

Sarà la eccessiva pretesa Ateniese di sopraffare le altre città della lega, anche con l'uso dell'esercito, e la fine della liberazione di una parte della Grecia dal gioco Persiano a spingere diverse città Greche a chiedere a Sparta una alleanza per la 'Libertà', e da li nascerà il conflitto tra le due grandi città Greche..

Curiosamente la città dove è nata la Democrazia sarà vista come l'oppressore, e quella più opprimente come il liberatore..

Strani giochi della storia..

Sul resto vorrei tornare.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Oriana, per ora non posso commentare seriamente, aggiungo solo una nota, che può apparire strana, ma è la verità.. ...
Curiosamente la città dove è nata la Democrazia sarà vista come l'oppressore, e quella più opprimente come il liberatore..
Strani giochi della storia..
Manlio

è quello che "provo" anche io...i giochi della Storia, non del destino, o forse sì, perché se lo sono creato e voluto, in qualche modo...
E' brutto dirlo ma è come se i Greci di oggi (nel senso più lato, diciamo degli ultimi 2 secoli) pagassero quella Storia...sono andati indietro (e non mi riferisco alla crisi) invece di progredire...

Al contrario del Nuovo mondo...anche se quel mondo grazie - o per colpa - dei navigatori, esploratori, conquistatori, non ci sarebbe proprio stato...
Paragone forte che vi sembrerà poco calzante...io invece lo sento molto mio...soprattutto alla luce di quel che è stata la ns Storia, quelal giusto degli ultimi 2 secoli almeno...

Scusa l'OT Oriana e grazie ancora per la precisione e fatica !
:-)
 
è quello che "provo" anche io...i giochi della Storia, non del destino, o forse sì, perché se lo sono creato e voluto, in qualche modo...
E' brutto dirlo ma è come se i Greci di oggi (nel senso più lato, diciamo degli ultimi 2 secoli) pagassero quella Storia...sono andati indietro (e non mi riferisco alla crisi) invece di progredire...



Scusa l'OT Oriana e grazie ancora per la precisione e fatica !
:-)


Ciao Raffaella....condivido ed aggiungo, invece personalmente provo dispiacere per ciò che sta attraversando il popolo greco.....situazioni molto gravi, un popolo arrivato all'apice ed ora vederlo arrancare e procedere nell'incertezza mi rattrista molto.

Non preoccuparti e non preoccupatevi, siete liberi d'intervenire quando e come volete ...:), anzi a volte si spazia in molte belle riflessioni, che non possono che farmi e spero farvi piacere.
Ti ringrazio....per me nessuna fatica, anzi....ho piacere di condividere con voi il mio viaggio e' come se viaggiassi ancora...non sola, ma con voi !! :D

Sono stata molte volte sull'Acropoli....ma ogni volta che ci torno scopro cose nuove...nuove emozioni, che provo a trasmetterle, con le immagini soprattutto....e scusate, ma ogni tanto mi prende la mano...e scrivo troppo !.... ;)

Un saluto a tutti.

Ciao Raffaella... [smilie=ciao_06[1].:
 
E' brutto dirlo ma è come se i Greci di oggi (nel senso più lato, diciamo degli ultimi 2 secoli) pagassero quella Storia...sono andati indietro (e non mi riferisco alla crisi) invece di progredire...

Al contrario del Nuovo mondo...anche se quel mondo grazie - o per colpa - dei navigatori, esploratori, conquistatori, non ci sarebbe proprio stato..

Spesso la storia sembra andare a cicli, in movimenti dove ad un momento luminoso ne corrisponde uno molto ma molto più lungo, piuttosto buio..

Gli Egizi, i Greci, i Romani, i Fenici, ancora più indietro nel tempo, gli Assiri, i Babilonesi, i Persiani..

Queste civiltà hanno segnato il mondo, hanno avuto non solo eserciti, ma culture, sistemi sociali, organizzazioni, che possono essere paragonate a quelle di potenze moderne come possono essere, ad es., gli Stati Uniti..

Ad un cenno di un Faraone, di un Re, di un Imperatore, si metteva in moto una organizzazione perfetta, efficiente, una macchina da guerra, o da costruzione, fantastica..

Ma quando i Romani entrarono nell'Egitto di Cleopatra trovarono un paese piegato da millenni, piegato nelle menti prima ancora che in un esercito o in uno stato che non aveva alcun spessore..

Quando i Macedoni travolsero la Grecia questa era l'ombra di quello che era stata solo pochi secoli prima.. se non solo decenni..

Ed oggi, guardandoli con un certo distacco, già gli USA non sono quelli che vinsero la seconda guerra mondiale, pur essendo un polo del mondo moderno, persone che ci vivono mi accennano addirittura ad una volontà di qualche stato di staccarsi dall'unione..

Perchè? Perchè il pendolo torna giù?

In tutti i singoli casi si può trovare un momento, un discriminante, un qualche passo particolare..

Ma se sei arrivato a quel momento qualcosa è avvenuto prima, non ci sei arrivato per caso..

Uno dei primi passi è il passaggio dal 'Noi' al 'Io', dal momento in cui la tua vita è dignitosa se fai il bene della società a quello in cui conta invece la tua ricchezza, la tua realizzazione..

Nella Roma delle origini un ricco cittadino aspirava di sicuro a rimanere ricco, ma soprattutto a passare alla storia per aver fatto qualcosa per la Repubblica, già all'epoca di Mario e Silla lo scopo era arricchirsi per se stessi..

Nella Grecia di Socrate la forza della legge era la base di qualunque unione civile, cittadinanza, sistema sociale..
In quella delle guerre tra Sparta ed Atene era importante prevalere sul nemico e realizzare se stessi..

Nell'Egitto dei Faraoni il senso sociale era elevatissimo..

Tutte queste culture divennero ricche, ricchissime, in base alla loro organizzazione sociale.. divennero vincenti perchè abituate a rialzare la testa dopo una sconfitta, divennero innovatrici perchè guardavano avanti..

Proviamo a chiederci quale organizzazione di lavoro, di burocrazia, di tecnologia, sia servita per costruire una Piramide: di sicuro era qualcosa di molto simile a quello che hanno messo in campo gli USA per arrivare sulla Luna..

La struttura, le modalità di operare, dell'esercito Romano, non sono molto dissimili da quelle degli Americani; anche il processo che mette in relazione scienza, tecnologia ed ingegneria è simile tra le due realtà..

Ed allora, come è possibile che queste realtà siano cadute a terra in modo così brutto?

I Greci si consumarono in guerre interne, distrussero un patrimonio umano, si portarono da soli in uno stato di crisi tale da essere vittime del 'primo che passa'..

Lo fecero per ambizione, per ambizione persero un primato, ed alla fine iniziarono a guardare indietro e non avanti, Sparta, vincitrice della guerra, fu così conservatrice da non riuscire a gestire la sua vittoria, e ne uscì a pezzi..

Anche i Romani pagarono l'ambizione dei singoli Imperatori ed aspiranti tali, videro la corruzione prevalere sulla realizzazione di opere, videro secoli di guerre civili, ed alla fine andarono giù.. e negli ultimi periodi più che altro si guardavano indietro..

Perchè non risalirono?

Intanto è poco noto, ma Attila dai Romani venne sconfitto, in modo durissimo, dopo una battaglia con il generale Ezio..

Ezio venne 'naturalmente' ucciso, da chi aveva paura di una sua non esistente voglia di divenire Imperatore, da chi era geloso, da chi semplicemente sapeva di essergli inferiore..

Ma, a parte questo episodio, il fatto è che i Romani avevano 'imparato' a perdere: la civiltà che aveva combattuto per nove anni con Annibale in Italia, che non conosceva la sconfitta soprattutto perchè non la concepiva, era finita da secoli..

E quando diventi 'perdente' impari a chinare la testa verso il potente di turno, impari a guardare indietro, al passato glorioso, ma senza una vera voglia di ricostruirlo, solo come 'consolazione', impari a vivere oggi per domani..

e vivendo oggi per domani non costruisci, non vai avanti..

Della corruzione e delle piccole ambizioni non ti liberi, mentre di ciò che ti ha reso grande rimane il ricordo..

La tua cultura, la tua scienza, le tue conoscenze, tutto va via, e riprendersi a quel punto è davvero difficile..

Ciao Raffaella....condivido ed aggiungo, invece personalmente provo dispiacere per ciò che sta attraversando il popolo greco.....situazioni molto gravi, un popolo arrivato all'apice ed ora vederlo arrancare e procedere nell'incertezza mi rattrista molto.

Sono totalmente d'accordo.. sono veramente dispiaciuto per loro, non si meritano assolutamente quello che stanno vivendo..

Un saluto
Manlio
 
Spesso la storia sembra andare a cicli, in movimenti dove ad un momento luminoso ne corrisponde uno molto ma molto più lungo, piuttosto buio..

Gli Egizi, i Greci, i Romani, i Fenici, ancora più indietro nel tempo, gli Assiri, i Babilonesi, i Persiani..

Queste civiltà hanno segnato il mondo, hanno avuto non solo eserciti, ma culture, sistemi sociali, organizzazioni, che possono essere paragonate a quelle di potenze moderne come possono essere, ad es., gli Stati Uniti..

Ad un cenno di un Faraone, di un Re, di un Imperatore, si metteva in moto una organizzazione perfetta, efficiente, una macchina da guerra, o da costruzione, fantastica..

Ma quando i Romani entrarono nell'Egitto di Cleopatra trovarono un paese piegato da millenni, piegato nelle menti prima ancora che in un esercito o in uno stato che non aveva alcun spessore..

Quando i Macedoni travolsero la Grecia questa era l'ombra di quello che era stata solo pochi secoli prima.. se non solo decenni..

Ed oggi, guardandoli con un certo distacco, già gli USA non sono quelli che vinsero la seconda guerra mondiale, pur essendo un polo del mondo moderno, persone che ci vivono mi accennano addirittura ad una volontà di qualche stato di staccarsi dall'unione..

Perchè? Perchè il pendolo torna giù?

In tutti i singoli casi si può trovare un momento, un discriminante, un qualche passo particolare..

Ma se sei arrivato a quel momento qualcosa è avvenuto prima, non ci sei arrivato per caso..

Uno dei primi passi è il passaggio dal 'Noi' al 'Io', dal momento in cui la tua vita è dignitosa se fai il bene della società a quello in cui conta invece la tua ricchezza, la tua realizzazione..

Nella Roma delle origini un ricco cittadino aspirava di sicuro a rimanere ricco, ma soprattutto a passare alla storia per aver fatto qualcosa per la Repubblica, già all'epoca di Mario e Silla lo scopo era arricchirsi per se stessi..

Nella Grecia di Socrate la forza della legge era la base di qualunque unione civile, cittadinanza, sistema sociale..
In quella delle guerre tra Sparta ed Atene era importante prevalere sul nemico e realizzare se stessi..

Nell'Egitto dei Faraoni il senso sociale era elevatissimo..

Tutte queste culture divennero ricche, ricchissime, in base alla loro organizzazione sociale.. divennero vincenti perchè abituate a rialzare la testa dopo una sconfitta, divennero innovatrici perchè guardavano avanti..

Proviamo a chiederci quale organizzazione di lavoro, di burocrazia, di tecnologia, sia servita per costruire una Piramide: di sicuro era qualcosa di molto simile a quello che hanno messo in campo gli USA per arrivare sulla Luna..

La struttura, le modalità di operare, dell'esercito Romano, non sono molto dissimili da quelle degli Americani; anche il processo che mette in relazione scienza, tecnologia ed ingegneria è simile tra le due realtà..

Ed allora, come è possibile che queste realtà siano cadute a terra in modo così brutto?

I Greci si consumarono in guerre interne, distrussero un patrimonio umano, si portarono da soli in uno stato di crisi tale da essere vittime del 'primo che passa'..

Lo fecero per ambizione, per ambizione persero un primato, ed alla fine iniziarono a guardare indietro e non avanti, Sparta, vincitrice della guerra, fu così conservatrice da non riuscire a gestire la sua vittoria, e ne uscì a pezzi..

Anche i Romani pagarono l'ambizione dei singoli Imperatori ed aspiranti tali, videro la corruzione prevalere sulla realizzazione di opere, videro secoli di guerre civili, ed alla fine andarono giù.. e negli ultimi periodi più che altro si guardavano indietro..

Perchè non risalirono?

Intanto è poco noto, ma Attila dai Romani venne sconfitto, in modo durissimo, dopo una battaglia con il generale Ezio..

Ezio venne 'naturalmente' ucciso, da chi aveva paura di una sua non esistente voglia di divenire Imperatore, da chi era geloso, da chi semplicemente sapeva di essergli inferiore..

Ma, a parte questo episodio, il fatto è che i Romani avevano 'imparato' a perdere: la civiltà che aveva combattuto per nove anni con Annibale in Italia, che non conosceva la sconfitta soprattutto perchè non la concepiva, era finita da secoli..

E quando diventi 'perdente' impari a chinare la testa verso il potente di turno, impari a guardare indietro, al passato glorioso, ma senza una vera voglia di ricostruirlo, solo come 'consolazione', impari a vivere oggi per domani..

e vivendo oggi per domani non costruisci, non vai avanti..

Della corruzione e delle piccole ambizioni non ti liberi, mentre di ciò che ti ha reso grande rimane il ricordo..

La tua cultura, la tua scienza, le tue conoscenze, tutto va via, e riprendersi a quel punto è davvero difficile..



Sono totalmente d'accordo.. sono veramente dispiaciuto per loro, non si meritano assolutamente quello che stanno vivendo..

Un saluto
Manlio

Manlio sottoscrivo e ti ricordo, come certamente sai, che Vico parlava di corsi e ricorsi. In quel nascere, prosperare e decadere forse c'è però anche qualcosa di ineluttabilmente fisiologico; popoli, nazioni e civiltà sono un po' come organismi viventi e come tali nascono, crescono, decadono e muoiono in un incessante divenire ed avvicendarsi. Tu hai colto con lucidità più di qualche aspetto io aggiungerei però che, a ben vedere, non tutto va completamente perduto e cancellato. Il tempo, soprattutto in tempi lunghi, seleziona ed aiuta a distinguere ciò che andava tramandato e ciò che andava cancellato e così può accadere che certo passato grande anche se remoto conserva un'intatta valenza di grande respiro e magari con la sua grandezza mortifica un presente asfittico e fa da monito ad esso ridimensionandolo e magari dandone una lettura in chiave critica.
Faccio un esempio: quanti magnificano ed esaltano le architetture attuali, magari anche giustamente in certi casi, ma quanti si chiedono cosa resterà di esse, nei lunghi tempi, rispetto a quelle del passato? Questo può valere anche per un'opera d'arte; vorrei esserci tra mille anni per sapere quanti capolavori ritenuti tali oggi lo saranno ancora tra mille anni (alcuni capolavori che oggi sono tra noi hanno più di 2000 anni e sono ancora indiscutibilmente ritenuti tali). Qualcuno poi sopravviverà se non come capolavoro, almeno come oggetto identificabile e comprensibile anche da quei posteri e questo potrebbe essere ad esempio la copia della copia della copia della di una statua greca identificabile per le sue fattezze se non altro come essere umano.
Ci sarebbe troppo da discutere su certa arte incomprensibile o decifrabile solo attraverso artifici dei critici d'arte perché, poiché a mio modesto parere il processo "cognitivo" resta alla base di qualunque sapere e trasmissione del sapere posso "spudoratamente" affermare che almeno i graffiti della preistoria che rappresentano uomini ed animali sono comprensibili dopo molti millenni come sono certamente comprensibili in maniera più elegante ma sempre comprensibile certe statue greche, indiane o che ne so...
Insomma nei corsi e ricorsi il tempo fa selezione, butta via tante cose ma non proprio tutto ma almeno per chi sa parametrarsi sui tempi lunghi non calandosi in maniera miope soltanto nel presente aiuta ad interpretare e leggere meglio il presente.
Se mi permetti poi le civiltà non sono proprio tutte uguali anche se sono tutte importanti per un verso o per l'altro, quelle Egizia, Greca, Romana, Cinese millenaria, Maya, Azteca ecc. ecc. ecc. indubbiamente si sono spente, ce n'è una invece che dopo aver conosciuto devastazione, corruzione, distorsione, decadenza, obbrobrio, oscurantismo ecc. ecc., una, decrepita ormai di 2000 anni, che continua a tirar fuori da un vecchissimo tronco raggrinzito nuovi germogli, quasi come rigenerandosi. Questa la identificherei solo culturalmente e non religiosamente (qui sarei OT!) come la civiltà del cristianesimo che non è quella di un "ascetico ma apatico" Nirvana, quella di anacronistiche caste dell'induismo, quella attualmente sfigurata da drammatiche derive violente, quella rimasta ferma a concezioni un po' lobbistiche da popolo eletto. Niente di tutto questo è quella che semplicemente ed ostinatamente oggi vorrebbe l'uomo in quanto tale al centro di tutto, proprio tornando alle origini dopo tanto peregrinare ed errare. Lo dicevo, corsi e ricorsi storici, siamo pure tornati ai martiri! Anche in questo caso l'efficienza materiale nel costruire cattedrali magari è passata da un pezzo (ultima eccezione Sagrada Familia Barcellona) ma qualcosa, se vale veramente, resta nel tempo.
Un salutone.
Fan
P.S.
Il tuo concetto su "io" e "noi" è chiarissimo, l'io dell'ego socialmente fa danno, il noi del collettivo aiuta a costruire fa cooperazione ed efficienza.
Personalmente, però, ho sempre diffidato di quelle civiltà e quei "sistemi" un po' troppo "noi", quelle insomma che con la scusa del "noi" hanno completamente schiacciato l'io. Gli esempi non mancano dai nazisti ai cinesi di Mao, ai russi di Stalin ecc. ecc..
Quel troppo "noi" aiuta magari a compiere manufatti e grandi opere ma non sempre uomini compiuti. Insomma est modus in rebus (insomma questione di misura).
Oggi forse la civiltà un po' troppo "noi" non è solo quella della Corea del nord ma è anche quella del mercato che fa di quell'io una statistica utile per il marketing.
 
Manlio...Fan, considerazioni giuste!

Vero...la storia sembra andare avanti a cicli, arrivati all'apice dello splendore di una civiltà, di un popolo, di una nazione, ne corrisponde un periodo successivo di dissoluzione, di decadenza.
Lo abbiamo visto per tutte le grandi civiltà passate...

La storia che cambia.....ma la storia e' fatta di uomini....

Dediti al bene dello Stato, alcuni...e altri?... forse antepongono gli interessi personali, l'arricchimento, il potere assoluto su tutto , l'affermazione personale.....agendo così non per il " noi".... ma per " l'io".

Ecco ....forse questa potrebbe essere una causa....
La perdita di questi valori fondamentali, per il bene comune, innesca un potenziale che dissolve in poco la grandezza di un'Impero....e non e' " storia vecchia", ma attualissima, lo notiamo anche ai giorni nostri.

Ora, la Grecia, sta attraversando uno di quei momenti bui...

L'organizzazione sociale, la buona organizzazione sociale, sono la base di una società " vincente", che si prende cura in primis delle persone.
Troppo spesso, in questi ultimi tempi, nel mondo vediamo nazioni che annaspano, vengono travolte dagli eventi.

Nel nostro piccolo, basta che ci guardiamo attorno, vediamo crisi...non mi riferisco alla sola crisi economica, ma soprattutto a crisi d'identità.....

Bisogna cercare e ritrovare i veri valori ...l'identita' che porta alla stabilità per poter andare avanti.

E mi ripeto....la storia e' fatta di uomini !!


Un saluto.
 
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Il tempio di Atena Nike.

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Nel tempio di Atena Nike si onoravano i caduti e si chiedeva protezione per i soldati ancora in guerra.
Accessibile solo attraverso una scalinata, gli ateniesi poterono visitare questo tempio in qualsiasi momento, senza passare dai Propilei.
Gli ateniesi rendevano omaggio ad Atena Nike " aptèra" cioè " senza ali", affinchè essa non potesse mai più volarsene da Atene.

E' decorato con un fregio rappresentante delle scene di battaglia e commemora la vittoria dei Greci sui Persiani.


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L'Acropoli mostra quanto fosse avanzata la matematica greca e anche quanto i greci apprezzassero i princìpi della geometria.
Questa è un'opera di enorme importanza perchè raccoglie le basi della logica e della matematica e ci permette di usarla come strumento per esplorare l'ignoto.

Facendo dell'Acropoli un'esercizio di espressione vivente di geometria, i suoi costruttori esprimono la loro fede religiosa.La festa più importante del calendario ateniese, le Panatenee, per celebrare la nascita di Atena.

La festa si conclude con una processione, accompagnata dalla cavalleria ( ricordate...abbiamo visto i fregi al museo), queste fanciulle, le vestali, portano il peplo ad Atena.
Per 5 giorni la processione cresce in numero di partecipanti, fino a raccogliere genti di ogni classe sociale, che dalle campagne si dirigeranno all'Acropoli e saliranno la scalinata dei Propilei, li attraverseranno....

Entrando dai porticati, i fedeli giungono ad un punto magico del complesso !
E' da qui, che è stata definita la disposizione degli edifici !!!


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Guardando questa foto...immaginate di essere appena dentro al sito proprio subito dopo la facciata che vedete...quella dei Propilei, il punto si trova proprio lì....

Una persona che posizionata con le spalle ai Propilei, vedrebbe i 3/4 di ogni edificio posto sul sito...e in effetti da questo punto, si vede la maggior parte del Partenone !!


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Il punto..non è scelto a caso...ma si trova sulla traiettoria del sole che attraversa il sito da est ad ovest.... apro una piccola parentesi, anche gli Egizi utilizzavano questi codici, anche i loro edifici venivano costruiti seguendo questa logica....;)

Callicrate ed Ictino, posizionano gli edifici importanti, lungo le linee prospettiche che si diramano da questo punto....seconda parentesi ;) ...ma la prospettiva nasce nel 500 ?...;)...sappiamo che il Rinascimento è il secolo d'oro della rinascita e degli stravolgimenti che porterà la prospettiva per raffigurare il mondo che ci circonda....eppure i Greci c' erano arrivati...prima.

Ritorniamo a Callicrate...le linee prospettiche che si diramano da questo punto, non sono scelte a caso , ma obbediscono al codice del sistema a 12 parti che i greci utilizzano per esprimere la divinità dell'universo. Il sistema divide una vista di 360° in 12 sezioni uguali di 30° l'una.

Gli edifici dell'Acropoli sono posti entro questi confini ....quindi non a caso !!!....per ottenere un'effetto scenografico.

Il sistema di 12 parti esprime anche un simbolismo religioso dell'Acropoli, in questo sistema di combinazioni, viene trovata la posizione ottimale per la facciata del Partenone.....

....Ne parlerò in seguito....perchè mi sa...;)...ma per stasera ne avete avuto abbastanza...[smilie=risata_09[1:...ho dato troppi numeri!!!..:p


Guardatevi un po' di foto.......ciao !!!


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( Continua....)
 
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Vi leggo ora da un cellulare..
Credo che la risposta ad alcune considerazioni/domande che avete fatto viene proprio dall'Atene di Pericle ed è scritta nel Partenone, spero domani di poterne parlare, sempre ricordando che gli esperti sono ben altri..

Un salutone!!
Manlio
 
Continua pure Oriana, vi veguiremo sempre volentieri anche fino ad agosto.

Ecco...a pensarci bene, quando ho letto questo post, pensavo....;) ...lo finiro' per tempo il diario...invece siamo ad Aprile e sono ancora qui ! :p......dai però per agosto di sicuro e' finito !!!!! :rolleyes:......anche perché ho altri viaggi in programma!!! :D
 
Oggi avrei voluto continuare, parlandovi del Partenone e delle leggi che ne governano la sua perfetta armonia.....ma non ne ho voglia...non oggi....

Mi sono soffermata a lungo sulle ultime foto....questi spazi infiniti...questi colori!...e lo confesso, provo...nostalgia.


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" Quando al mattino il sole si leva dietro
le montagne, fa nascere nei nostri cuori
un gran senso di libertà, che ci accompagna
per tutto il giorno.

Quando tra le gole profonde delle montagne
sibila il vento, ci ispira un sentimento di liberazione
che ci fa sognare lidi lontani.

Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce, dopo
le grandi piogge, ci indica il sentiero della vita
e le nuvole bianche del cielo, sono le nostre
speranze, che si muovono verso il futuro.

Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose
allora avrà raggiunto la felicità."



( R.Battaglia)


La felicità.....si! è forse questa?....di ritrovarmi qui, sola sulla "mia" Acropoli, perchè oggi è solo mia!!!....

Mi guardo attorno, e non me ne vorrei andare, troppo bello l'attimo che sto vivendo...ancora una volta, in
questo mio viaggio...mi ritrovo "Ad un passo dal cielo"......lo tocco quasi...

Il blu di questa giornata, mi avvolge....mi inebriano i colori....il marmo vibra..

Canta il vento attraverso queste colonne....Ah come vorrei salire quei gradini....entrare, per poter essere
al centro di quel tempio...al centro di quel mondo, per sentirmi parte di esso....

Ad un passo dal vento....che urla!!...tutto il suo sentimento....d'amore, per questa rocca antica, che non vuol
lasciare...neppure per un'attimo, come l'amato non può star senza...neppure un'attimo lontano dalla sua amata.



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Le nuvole corrono veloci...ma il tempo è fermo!

La frenesia della città, che soffoca questa altura...non si sente. Il vento copre tutti i rumori e la luce accecante
nasconde le brutture di un paesaggio che opprime....

La città aggrappata, circonda questa roccia, come se volesse da essa.....trovare il coraggio per proseguire, la
sua vita fatta di tribolazioni......

Si aggrappa...la circonda, quasi la soffoca......


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Ma...stando quassù, in questo giorno di luce, non mi sento nell'Atene cosmopolita.... ma mi sento parte di
quell'infinita...magica essenza che emana quassù!!!....si!..mi sento felice!

Una calma interiore si propaga in me e il tempo quasi si ferma...l'ansia sparisce e i battiti del cuore rallentano
...in questa pace, riavvolgo i pensieri, lascio le malinconie e respiro !

Una ventata di aria pura...come le nubi bianche che corrono...come il bianco che mi circonda, in un silenzio così
lo considero un dono...che non mi stanco di riviverlo guardando queste foto.....


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