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Ad un passo dal cielo... - Costa NeoRomantica - Grecia antica e Meteore -06/01/2015

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Allora? Oriana dove sei? Sei mica ruzzolata giù dal Partenone a forza di guardarti intorno estasiata e non guardare a terra?
Intanto nell'attesa di sapere che fine hai fatto mi viene un pensierino:
Questo nostro mondo anche senza "questa" Grecia sarebbe esistito comunque ma certamente sarebbe stato meno bello e probabilmente anche più stupido!
Ciao.
Fan
 
Un diario affascinante, ricco di storia. Immagini stupende, che sanno trasmettere la passione e l'interesse al particolare. Una crociera con tappe insolite, dove la storia e l'arte sono protagoniste. Complimenti all'autore.
 
Oriana, ogni sera guardo sei hai aggiunto qualcosa...ti ringrazio perché le tue foto e le tue parole mi aprono il cuore ogni volta. Mi sembra di essere ancora lì...sull'Acropoli...un luogo "sacro" per la storia dell'umanità. E poi con le tue foto hai colto particolari e scorci stupendi.

Ciao Arwen :D....che bello sapere che mi aspetti!!.... mi fa piacere :)....allora abbiamo un appuntamento tutte le sere...;)
La parentesi artistica e' quasi conclusa, ma ci sono tanti aspetti e tante cose belle che rendono indimenticabile un viaggio.....credo che anche tu , ben le conosci !
A presto.....:D

Allora? Oriana dove sei? Sei mica ruzzolata giù dal Partenone a forza di guardarti intorno estasiata e non guardare a terra?
Intanto nell'attesa di sapere che fine hai fatto mi viene un pensierino:
Questo nostro mondo anche senza "questa" Grecia sarebbe esistito comunque ma certamente sarebbe stato meno bello e probabilmente anche più stupido!
Ciao.
Fan

Faannnn!!!...... mi fai morire dal ridere !!! :lol:
Ci sono...ci sono !!! No....non sono ruzzolata per terra !!!!..... sono un " capricorno" e dovresti sapere che sono abituati ( i capricorno) a camminare su terreni impervi e sui cigli dei burroni....:D......sei simpaticcissimo !!!
Ti ringrazio, di non essere " scappato " ....da questo diario, grazie per la tua presenza.....e a proposito di presenza ( apro un ot ).... sono strafelice di poterti conoscere alla festa del decennale !!!:D.....chiudo Ot !!

Al tuo pensierino....rispondo tra un po'....ora devo scappare !
Ciao !!!

Un diario affascinante, ricco di storia. Immagini stupende, che sanno trasmettere la passione e l'interesse al particolare. Una crociera con tappe insolite, dove la storia e l'arte sono protagoniste. Complimenti all'autore.

Carissimo.....ben arrivato ! Un ringraziamento a te !
Una bellissima crociera non vi e' dubbio, itinerario ( almeno per me) stupendo.....oltre alle bellezze artistiche di indubbio spessore, non e' da trascurare il coinvolgimento paesaggistico e il contatto, attraverso le giornate di navigazione, con il mare !!!
La vita a bordo in completa rilassatezza e' cio' che mi piace di piu' in una crociera .....

Nella prossima tappa, appunto di navigazione, affrontero' questo argomento.
Grazie ancora....un saluto !!!
 
Questo nostro mondo anche senza "questa" Grecia sarebbe esistito comunque ma certamente sarebbe stato meno bello e probabilmente anche più stupido!
Ciao.
Fan

Non saprei immaginarmelo un mondo senza la Grecia! O meglio senza la sua particolare impronta....senza la sua classicità. Le nostre città con i monumenti arricchiti dalle statue...tutto il nostro patrimonio artistico ha avuto quell' ideale di bellezza....è una identità che ci contraddistingue dal resto del mondo.

Siamo potenzialmente sullo stesso piano della Grecia o forse qualche gradino in più, parlo sempre dal punto di vista artistico/ culturale, una potenzialità che dovremmo saper meglio sfruttare ed organizzare sul nostro territorio...

E' sconfortante a volte vedere siti chiusi e male organizzati...le risorse per poter far funzionare al meglio sono poche, ma a volte penso che ci vorrebbero persone veramente motivate e che si prendessero veramente a cuore i problemi...

Ciao.

Scusate ...il piccolo sfogo...
 
Ohhh finalmente trovo 5 minuti per tornare al forum :-|
...e non potevo certamente non passare di qui !

Che emozione vedere il Partenone "spoglio", aperto intendo: la 1° volta lo vedemmo avvolto da teloni e ovviamente ponteggi...anche se per fortuna le cariatidi erano lì, imponenti, che ci guardavano dall'alto come a lanciare un monito!
La 2° fu al volo da sotto risalendo la Plaka: troppo poco tempo e troppo stanchi...

Non saprei immaginarmelo un mondo senza la Grecia! O meglio senza la sua particolare impronta....senza la sua classicità. Le nostre città con i monumenti arricchiti dalle statue...tutto il nostro patrimonio artistico ha avuto quell' ideale di bellezza....è una identità che ci contraddistingue dal resto del mondo.

Siamo potenzialmente sullo stesso piano della Grecia o forse qualche gradino in più, parlo sempre dal punto di vista artistico/ culturale, una potenzialità che dovremmo saper meglio sfruttare ed organizzare sul nostro territorio...

E' sconfortante a volte vedere siti chiusi e male organizzati...le risorse per poter far funzionare al meglio sono poche, ma a volte penso che ci vorrebbero persone veramente motivate e che si prendessero veramente a cuore i problemi...
Ciao.
Scusate ...il piccolo sfogo...

Mi trovi pienamente d'accordo...
Ne parlammo anche qualche puntata fa...anche con Manlio: mi credevo come fosse possibile che una Civiltà come quella potesse essersi "ridotta" a così poco
E non parlavo solo della crisi, che ovviamente pesa e non poco, ma dell'impatto che ebbi da "ragazzina", avevo 21, quando visitati il museo di Heraklio, con reperti stupendi, affascinanti ma tenuti malissimo in teche semi rotte, impolverate o Cnosso, che sembrava letteralmente un'accozzaglia di pietre abbandonate...

Potrà sembrare un paragone poco calzante, ma spesso, noi genovesi, che teniamo davvero alla ns terra, che abbiamo i famosi Forti (i più noti, Sperone o Diamante...), con una passeggiata che li congiunge, se non erro, di circa 6 km, continuiamo a chiederci perché non li sfruttiamo a dovere.
Ci siamo "svegliati" e accorti della Casa di Colombo o di Porta Soprana solo da...10 anni? forse 20...mi viene veramente da piangere...
:-|
Se penso a cosa fanno gli americani che riescono a diventare famosi per il gomitolo di lana più grosso del mondo... :-(...sperando di non offendere alcun USA qui presente, quasi quasi ne chiamerei uno e gli direi: "Qui, c'è Genova con i suoi monumenti, le opere dell'uomo o naturalistiche. Vedi di farla fruttare...Di far sapere al mondo che c'è anche Lei..." come altri 1000 e più luoghi del mondo...

Como è diventata famosa forse solo grazie ai divi...e non per l'opera di Manzoni...: chi la legge più, all'estero almeno :-(
E ora il Castello di Bard, in Val d'Aosta perché vi han girato The Avengers 2...

bah...
 
Ultima modifica:
Che emozione vedere il Partenone "spoglio", aperto intendo: la 1° volta lo vedemmo avvolto da teloni e ovviamente ponteggi...anche se per fortuna le cariatidi erano lì, imponenti, che ci guardavano dall'alto come a lanciare un monito!

Stessa cosa per me, anche se nel mio caso c'è stata solo una prima volta....
L'Acropoli per me è stata un'emozione grandissima, uno dei sogni che coltivavo da ragazzino e che ho coronato finalmente 7 anni fa...
E' molto suggestivo poter rivivere in qualche modo queste emozioni attraverso gli occhi e le descrizioni di Oriana, e di questo sono molto grato... :-)
 
Ohhh finalmente trovo 5 minuti per tornare al forum :-|
...e non potevo certamente non passare di qui !.

Ciao....grazie per essere ritornata...:)...mi sentivo un po' sola...;)

Stessa cosa per me, anche se nel mio caso c'è stata solo una prima volta....
L'Acropoli per me è stata un'emozione grandissima, uno dei sogni che coltivavo da ragazzino e che ho coronato finalmente 7 anni fa...
E' molto suggestivo poter rivivere in qualche modo queste emozioni attraverso gli occhi e le descrizioni di Oriana, e di questo sono molto grato... :-)

Grazie !......7 anni sono tanti....e' ora che ci sia una seconda volta !!..... ;)
 
Acc!! Quante cose sono passate in questo diario..

Mi piacerebbe approfondirle tutte, mettendo insieme quello che ognuno di noi ha dentro come suo retaggio culturale ne verrebbe fuori un discorso meraviglioso..

Ma tutto non si può fare, però qualche spunto di discorso lo pongo volentieri..

Partiamo da Fandelmare e da Oriana:

Il tuo concetto su "io" e "noi" è chiarissimo, l'io dell'ego socialmente fa danno, il noi del collettivo aiuta a costruire fa cooperazione ed efficienza.
Personalmente, però, ho sempre diffidato di quelle civiltà e quei "sistemi" un po' troppo "noi", quelle insomma che con la scusa del "noi" hanno completamente schiacciato l'io. Gli esempi non mancano dai nazisti ai cinesi di Mao, ai russi di Stalin ecc. ecc..
Quel troppo "noi" aiuta magari a compiere manufatti e grandi opere ma non sempre uomini compiuti. Insomma est modus in rebus (insomma questione di misura).

La storia che cambia.....ma la storia e' fatta di uomini....

Dediti al bene dello Stato, alcuni...e altri?... forse antepongono gli interessi personali, l'arricchimento, il potere assoluto su tutto , l'affermazione personale.....agendo così non per il " noi".... ma per " l'io".

Ecco ....forse questa potrebbe essere una causa....
La perdita di questi valori fondamentali, per il bene comune, innesca un potenziale che dissolve in poco la grandezza di un'Impero....e non e' " storia vecchia", ma attualissima, lo notiamo anche ai giorni nostri.

Io credo che il giusto raccordo tra 'Io' e 'Noi' lo ha trovato proprio l'Atene di Pericle, però prima di affrontare questo tema occorre fare un passo indietro, ovvero chiedersi come concepisce un Greco il significato delle leggi.. Partiamo da questo? ;)

Partiamo da una storia, forse vera, forse no, che racconta la morte del legislatore Caronda (VI sec. AC): questi era un illuminato legislatore Greco, uomo giusto, esempio non solo per la sua città ma per l'intera Grecia..

Tra le sue leggi ce ne era una che proibiva di accedere armati nei luoghi pubblici, infatti in quel periodo burrascoso era successo fin troppo spesso che le assemblee degenerassero in risse con relativi morti e feriti..

Sta di fatto che un giorno accadde che:

"Un'altra interessante vicenda è relativa alla sua morte. Secondo la tradizione egli dispose che nessuno dovesse entrare mai armato nei luoghi pubblici, pena la morte. Un giorno però, a causa di una battaglia che era in corso fuori città, entrò disperato nell'Agorà a cercare la collaborazione dei suoi concittadini, con ancora il pugnale alla cinta. Appena gli fecero notare che disattese a una sua stessa legge dimostrò di essere al di sotto di essa togliendosi egli stesso la vita."

(Da Wikipedia)

Caronda avrebbe potuto togliersi l'arma, consegnarla all'ingresso ed il problema era superato, invece decide di suicidarsi, perchè? Era un esaltato? O c'era altro?

Prima di rispondere parliamo di Licurgo, il mitico (mai esistito? ) legislatore di Sparta, la cui Costituzione ha retto per secoli, senza modifiche, la città..

Gli Spartani attribuiscono a Licurgo una sorta di creazione divina, Licurgo sarebbe stato ispirato dagli Dei, e per questo la sua legge sarebbe stata tanto perfetta..

Ad un certo punto della sua vita Licurgo chiede conferma all'oracolo di Delfi della bontà della sua legge, e l'oracolo gli risponde che è perfetta.. a questo punto Licurgo sacrifica se stesso, prima di partire per un viaggio fa giurare agli Spartani che le sue leggi non verranno modificate fino al suo ritorno in patria, e dopo averlo fatto si suicida a Creta, in modo che essi non possano più modificare l'ordinamento..

Per capire questo atteggiamento occorre entrare in un mondo fatto di conflitti, lotte interne, distruzione, vendette, in cui la legge diviene il regolatore, il mediatore, tutto ciò che permette ad una città, una comunità ed ad una singola persona, di crescere e vivere in pace, di svilupparsi, di realizzare se stessa..

Pensiamoci, seriamente, cosa saremmo in un mondo totalmente privo di leggi? Come potrebbe funzionare il nostro mondo?

Secondo gli Spartani le leggi di Licurgo sono così perfette che non si possono cambiare, questo è tipico del mondo antico, conservatore per eccellenza, ma non è un atteggiamento condiviso da tutti, anzi..

Ad Atene per es. le leggi si possono discutere e cambiare, ma rimane un fatto fondamentale:

Le leggi devono essere rispettate.

Giuste o ingiuste che siano le leggi si possono cambiare, ma non ci si può prendere la libertà di non rispettarle perchè le si ritengono 'sbagliate' o perchè non le si conoscono o per altri motivi, è questo il motivo per il quale Caronda si suicida..

Caronda non è un esaltato, ma una persona che rimarca un principio: se dico ''Va bhè, mi sono sbagliato, ecco le armi..'' e faccio un sorriso creo un precedente.. se mi suicido mostro che una legge non può essere evasa, nemmeno dal suo creatore..

Dove abbiamo sentito un discorso così alto?

C'è un personaggio che viene ingiustamente condannato a morte dai suoi concittadini, i suoi allievi corrompono delle guardie del carcere e lo invitano a fuggire, riporto parte della sua risposta agli allievi:

Socrate ha detto:
Critone, considera allora la questione in questo modo.
Supponi ch'essendo sul punto di scappar di
qui, o come altrimenti si debba chiamare questo fatto, ci venissero incontro le leggi e la comunità
cittadina che fermandosi dinanzi a noi ci domandassero:

«Dimmi, Socrate, cosa hai in mente di fare?
di comportarti diversamente o con codesta azione che stai per intraprendere non stai forse pensando di
distruggere noi che siamo le leggi e, per quel che sta in te, insieme a noi la Città tutta quanta? o credi
davvero che una città possa sussistere e che non sia assolutamente sovvertita, se in essa le sentenze
pronunciate non hanno alcuna forza, e, anzi, da privati cittadini vengono rese senza efficacia e
distrutte?».

I dettagli di questo stupendo discorso sono riportati, ad es. in questo link:

http://www.liceoclassicodettori.it/UserFiles/File/Utenti/Floris/SocrLegTst.pdf

ne riprendo altri piccoli passo, sono le leggi, personificate, che parlano a Socrate:

Le leggi ha detto:
« Non ti stupire, o Socrate, delle nostre parole, ma rispondi, tanto più che tu
stesso sei solito usare la domanda e la risposta. Su via, cosa hai da rimproverare a noi e alla Città, tu
che stai cercando di metterci a morte? Non fummo noi, prima di tutto, a farti generare: non fu per
nostro mezzo che tuo padre sposò tua madre e ti fece nascere? Di' dunque, e tra di noi leggi a quelle
che regolano i matrimoni, hai qualcosa da rimproverare come se non fossero buone? »

[..]

« E a quelle di noi che regolano l’allevamento e la formazione dei figli e
secondo le quali anche tu sei stato educato? O, forse, non ordinavano bene quelle che fra noi tendono
a questo scopo, imponendo a tuo padre che ti educasse nella musica e nella ginnastica? »

[..]

«Sia. Ma dal momento che sei nato, che sei stato allevato, educato»

Le leggi stanno dicendo a Socrate che se lui esiste, se lui è divenuto un filosofo, se lui ha potuto sviluppare se stesso come persona, è merito loro, e lui, fuggendo da Atene, distruggerebbe tutto quello che gli ha permesso di esistere, riporterebbe il mondo alla barbarie, perchè seminerebbe il principio del 'Io giudico le leggi e non le seguo in quanto ingiuste'..

Ora veniamo al secondo punto del discorso, riprendo ancora Fandelmare:

Il tuo concetto su "io" e "noi" è chiarissimo, l'io dell'ego socialmente fa danno, il noi del collettivo aiuta a costruire fa cooperazione ed efficienza.
Personalmente, però, ho sempre diffidato di quelle civiltà e quei "sistemi" un po' troppo "noi", quelle insomma che con la scusa del "noi" hanno completamente schiacciato l'io.

Sicuramente Socrate parla del 'Noi', ma in modo particolare, ad es. con l'ultimo passo che ho messo:

Le leggi ha detto:
«Sia. Ma dal momento che sei nato, che sei stato allevato, educato»

Il 'programma' politico di Atene è riportato nel marmo del Partenone, tutto ciò che è rappresentato è la lotta di una comunità tesa a valorizzare il singolo individuo, la sua crescita, la sua istruzione..

Ad Atene c'è la sintesi tra 'Io' e 'Noi', sei un imprenditore, un banchiere? (Avevano anche loro delle banche, importantissime)

Perfetto, fai i tuoi soldi, chi te lo nega? Ma contribuisci alla manutenzione della città, al mantenimento della flotta ecc.

Sei un contadino? Va bene, non sei ricco.. ma la città cerca di venirti incontro, e nel contempo ti aiuta ad istruirti..

Insomma, tu sei una persona, una persona singola, con le tue capacità, ed io sono uno Stato, come Stato ti lascio in mano la tua iniziativa privata, ma come singolo ridammi parte della tua ricchezza..

Questo vuol dire essere cittadini, non sudditi:

Pericle disse agli Ateniesi, per giustificare il sacrificio della perdita dei loro cari:

Pericle ha detto:
" Questi uomini, mariti e figli sono morti, ma guardate per che cosa sono morti, per Atene, una città che chiede ai suoi abitanti di essere cittadini, non sudditi....che celebra la filosofia, la scienza e la ragione....che permette alla sua gente, di vivere adeguatamente di celebrare il proprio diritto di essere uomini.
Le generazioni future celebreranno l'esempio ateniese, già osannato nel mondo al nostro tempo....."

Queste parole rendono intatto ciò che Atene ha dato all'umanità e restano vive, è una luce che è rimasta nei secoli, come un faro per tutti gli uomini!

C'è un famosissimo discorso di Pericle, lo vogliamo ascoltare?


Mi scuso per la lunghezza della risposta..

Un salutone!
Manlio
 
Manlio...non solo ti scuso, ma apprezzo molto questo tuo contributo...il tuo intervento e' arrivato a completare quello che mancava...che mi mancava!!

Bellissime le parole di Ayala, parole di verità.... che arrivano dal passato, ma che andrebbero proiettate nel futuro di ogni uomo....che si voglia chiamare Uomo !!!

Grazie !!!!
 
Oriana, hai sviluppato molti temi e ne hai 'seminati' altri..

Anche chi ti commenta ha fatto altrettanto..

Sarebbe bello dialogare su tutto, penso di aver portato l'attenzione su uno dei più importanti, ma davvero Atene e la Grecia Classica hanno ancora tanto da dire ed insegnare al mondo moderno..

Un salutone!!
Manlio
 
Avevo perso questo splendido diario ma ho recuperato leggendolo tutto d'un fiato (ci ho impiegato un po' :D) e devo dire che ne sono rimasto affascinato..... complimenti davvero per il tuo racconto e le tue foto particolari.
 
Avevo perso questo splendido diario ma ho recuperato leggendolo tutto d'un fiato (ci ho impiegato un po' :D) e devo dire che ne sono rimasto affascinato..... complimenti davvero per il tuo racconto e le tue foto particolari.

Accipicchia....sarai rimasto senza fiato !!..:D...una maratona !

Ti ringrazio veramente tanto !!!.....un tantino lungo lo so...ma ci sono stati tanti graditissimi interventi ed il discorso si amplifica ed a volte non basta....si vorrebbe raccontare di piu'!!
L'esperienza del viaggio , di questo viaggio e' stata unica.....le Meteore e Micene, sono state l'imput che mi ha spinto alla scelta di questo itinerario.....ma poi, il resto, e' stata una riscoperta d'emozioni !

Grazie ancora, un saluto..:)
 
Oriana, hai sviluppato molti temi e ne hai 'seminati' altri..

Anche chi ti commenta ha fatto altrettanto..

Sarebbe bello dialogare su tutto, penso di aver portato l'attenzione su uno dei più importanti, ma davvero Atene e la Grecia Classica hanno ancora tanto da dire ed insegnare al mondo moderno..

Un salutone!!
Manlio

Manlio sai bene che condivido in toto il tuo pensiero.
Atene è un'ottima maestra, ma purtroppo il mondo moderno è uno scolaro sempre più discolo e turbolento, se ne sta lì distratto all'ultimo banco e non vuol saperne di andare presso la cattedra a farsi interrogare anche perché non vuol saperne più di professori e forse anche perché oggi pure molti prof. non sono più come la "maestra" Atene e non dicono più le stesse cose di quella o magari non le possono dire.
Certamente è sublime il discorso di Ayala che richiama quel mondo, grazie per avercelo proposto.
Manlio, leggi e magistrati vanno rispettati, ma aggiungo attualizzando il discorso quando le une e gli altri lo meritano e tutti sappiamo per senso di giustizia e non per tecnicismi quando un uomo merita rispetto per ciò che fa in ambito pubblico e privato.
Di recente un amico mi ha invitato ad assistere all'ennesima presentazione di un libro scritto da un illustre magistrato in carica, ho preferito non andare forse perché mi sono tornate alla mente le parole di mia madre quand'ero ragazzino, mi diceva perentoria:
"Hai fatto i compiti?"
Non ho assolutamente nulla contro i libri scritti dai magistrati nè contro le presentazioni dei libri di questi, ma considerati quei tanti compiti che hanno da fare ed i tanti arretrati nei compiti magari vorrei che quei libri li scrivessero a compiti finiti perché mentre quell'illustre magistrato sta scrivendo quel suo libro che poi va in giro per il paese a presentare forse qualcun'altro sta aspettando ancora giustizia.
Quanto alle leggi, poi, quelle andrebbero scritte sempre per pura convinzione e non magari per il timore di non sedere più sullo scranno da legislatore.
Amico, temo di dover ammettere che siamo molto lontani da quell'Atene, ormai siamo a...Babilonia!
Un salutone.
Fan
P.S.
Forse mi sono allontanato di molte lunghezze anche dalla Atene di Oriana che resta comunque la più luminosa.
 
Manlio, leggi e magistrati vanno rispettati, ma aggiungo attualizzando il discorso quando le une e gli altri lo meritano e tutti sappiamo per senso di giustizia e non per tecnicismi quando un uomo merita rispetto per ciò che fa in ambito pubblico e privato.

Sergio, se entriamo nell'ottica del rispettare le leggi quando riteniamo che siano giuste facciamo quello che Socrate non voleva fare, distruggiamo la società..

Ti porto un esempio attuale, pochi anni fa in Svezia un ministro comprò un gelato con la carta di credito del suo ministero..
Quando si resero conto della svista, perchè svista era, il ministro si scusò con la nazione e diede le dimissioni..

Non parliamo dell'Atene di millenni fa, ma della Svezia di oggi, idem, se ricordate, il ministro Tedesco che aveva copiato parte della tesi di dottorato da un altro: probabilmente lui aveva semplicemente omesso di citarlo in bibliografia, ma la sua carriera politica è finita li..

Da questo potremmo trarre l'idea che uomini politici retti giustifichino il fatto che la nazione si comporti in modo retto e segua le leggi.. in fondo l'esempio viene dall'alto..

Ma, diciamoci la verità e non giriamoci intorno: i sindaci che hanno provato a combattere l'abusivismo edilizio che fine hanno fatto? Invisi alla popolazione hanno perso le elezioni..

Ed ora, dopo trenta/cinquanta anni da quegli abusi l'Italia frana ad ogni colpo di pioggia..

Da bambino ho visto crescere una borgata abusiva, con un piano edilizio abusivo, con i calcoli dei costi del futuro condono e delle varie multe..

Non si può rovesciare il problema in alto, c'è una abitudine al 'faccio come mi pare' che è secolare nel nostro paese, ed anche il discorso che ''Io seguo le leggi giuste'' lo può fare qualunque ladro, evasore fiscale, sfruttatore di minorenni, assenteista, spacciatore di droga ecc.

Basta definire ciò che si intende per ''Legge giusta''.. ad ognuno la sua ed il gioco è fatto..

Posso dirti con sicurezza che in una circoscrizione di Roma c'era una persona (non io ndr) che ha sacrificato, gratis, per cinque anni, la sua vita personale al bene di tutti, ed anche con qualche risultato di una certa utilità pubblica..

Nel contempo c'era un'altra persona che non è che si sprecasse, ma era sempre presente quando si trattava di togliere, illegalmente, una multa, fare un favore personale ecc. ecc.

La prima ha lasciato la politica attiva, la seconda ha fatto carriera..

Un paese che non capisce il senso civile del rispettare le leggi alla fine va come va, un paese che lo capisce si chiama Svezia, Germania o chi vuoi.. e si vede la differenza..

Una differenza che alla fine, nel mondo moderno, per assurdo..

Quanto alle leggi, poi, quelle andrebbero scritte sempre per pura convinzione e non magari per il timore di non sedere più sullo scranno da legislatore.

Si traduce nel fatto che in alcuni paesi si sia cittadini, in altri sudditi..

Mi permetto di tornare per un attimo nella Grecia Classica..

Riprendo un episodio molto famoso, ma in realtà non del tutto chiaro agli storici.. la battaglia delle Termopili.. i trecento..

Tanta gente crede che nell'etica Spartana il guerriero sconfitto che non muore in battaglia sia un vigliacco, e come tale ripudiato dalla città, e pensa che il detto degli Spartani fosse ''Vincere o morire'', ma in realtà non è così..

Non è assolutamente così, Sparta ha preso le sue sconfitte, ed ha anche accettato delle condizioni umilianti per riavere i suoi guerrieri, anche nel periodo in cui ne aveva in abbondanza..

I trecento guerrieri di Leonida, secondo logica, avrebbero dovuto lasciare le Termopili al secondo giorno di battaglia, coprire la formazione degli altri settecento alleati e rientrare in patria per continuare la guerra..

Invece rimangono li, esposti a morte certa, dopo aver allontanato le forze a loro alleate, perchè?

Le spiegazioni sono due: una riguarda un vaticinio dell'oracolo di Delfi:

« A voi, o Spartani dalle larghe piazze,
o la vostra città sarà distrutta dai discendenti di Perseo
o ciò non avverrà ma Sparta piangerà
la morte di un re della stirpe di Eracle. »

Tradotto, o muore Leonida o muore Sparta.. ed in quell'epoca agli oracoli si credeva, e di brutto..

L'altra spiegazione è più prosaica: con trecento morti da mettere nel ''piatto'' della guerra Sparta ottiene il comando totale delle operazioni degli eserciti Greci..

C'è poi l'esaltazione del valore dei Greci, che ha stupito ed intimorito i Persiani e spinto in su il morale dei Greci..

Sta di fatto che, senza alcuna remora, i trecento scelgono di morire..

Questa epigramma da una spiegazione del fatto..

« O straniero, annuncia
agli Spartani che qui
giaciamo, obbedienti
ai loro ordini
»

Ovvero, seguimmo le leggi di Sparta..

La realtà è che loro partirono per morire, quello era il loro scopo sin dall'inizio, e lo portarono a termine..

nell'Italia dell'otto settembre tanta gente aveva lo stesso spirito, basti pensare, ad es. ad El Alamein..

La dirigenza era quella che era, ma a guerra finita la nazione è cresciuta, dagli anni cinquanta ai settanta, ed è cresciuta bene..

Non è un esempio lontano..

Un salutone!
Manlio
 
Manlio, giusto per non essere frainteso da te e per brevità ti ricordo di esempi come quelli delle leggi razziali (e non penso solo all'Italia) o di certe leggi ad personam, di leggi e regolamenti che favoriscono Paesi a scapito di altri, insomma i casi di leggi aberranti nella storia non mancano e così pure non mancano i casi di rigidi e zelanti esecutori di esse. Talvolta proprio le leggi sono state crudele strumento di oppressione, insomma c'è del bene ma anche del male.
Giusto per compiacerti poi in un campo che tu ami tanto, quello dei riferimenti storici, ti ricordo che anche Cristo è stato condannato a morte con tutti i riti di legge!
Tu sai che la legge l'ho conosciuta da vicino per motivi di studio ed anche di passione però ne ho conosciuto e verificato anche i limiti; anche la legge è un'espressione degli uomini e gli uomini sono fallibili. Da giovane guardavo e studiavo la legge con gli occhi dell'innamorato oggi per esperienza e più pragmaticamente se potessi sposerei la giustizia.
Ciao prof. un salutone.
Fan
P.S.
Stringiamo altrimenti Oriana ci caccia via.
 
P.S.
Stringiamo altrimenti Oriana ci caccia via.

:) :) :)

Sergio, è ovvio che la legge non è infallibile, ma è per questo che si deve e può cambiare, disattendere è altro..

Gli esempi che citi li capisco benissimo.. ma ti pongo una domanda: può esistere un sistema, anche dittatoriale, che non abbia una vera base in un paese?

La risposta alla fine è no.. non può esistere, diciamoci la verità..

Si entra in un discorso di coscienze sociali, di potere rappresentativo o no, un discorso che va oltre la disobbedienza ad una legge, entra nel campo della legittimità delle istituzioni stesse..

Se sei un cittadino, e non un suddito, le legge razziali le accetti perchè sei d'accordo, se non sei d'accordo è proprio il regime che va giù..

I Greci erano davvero Cittadini, anche dove il governo era in mano ai Re.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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