Si vuole sostenere proprio questo.. non giriamoci intorno..
Intanto mi chiedo cosa proverei se sto dormendo su un peschereccio e mi sveglio di soprassalto a causa di una serie di spari, salgo su un ponte all'aperto e vedo morire due amici..
Rimango scioccato? Perdo tempo? Controllo la posizione? Chiamo alla radio?
Sarà normale che farò una serie di cose un po' confuse e nei primi giorni mi troverò anche in stato di shock..
Quali sarebbero le TRE versione dei pescatori? I Rumors della stampa o versioni ufficiali? E se per assurdo fossero ufficiali (e non lo sono, lo dice anche il perito) ma quale validità avrebbero quelle delle prime ore?
Invece la versione Italiana viene riportata in questo modo:
La versione Italiana non è la versione Italiana, ma è I FATTI..
Da questo si inizia..
Stiamo sempre lì.. un esperto balistico consultato in Italia chi è? Per chi lavora?
Tra l'altro se permettete sono un Ingegnere, siamo sicuri della traduzione CENTIMETRI? Mi permetto qualche dubbio..
Il nostro esperto (che peraltro non ritengo in cattiva fede, ma influenzato in parte dal fatto di essere Italiano) giustamente dice che:
Ed ha ragione, si spera che il proiettile sia stato poi esaminato da veri esperti che magari hanno rilevato il vero calibro..
e chi dice che non è stato fatto?
Una immagine riportata sull'articolo:
Se la scala sopra il numero 12 è in centimetri, il foro è al massimo due/tre centimetri, ma il foro non corrisponde al diametro del proiettile che ha colpito, sarà maggiore a causa dell'apertura del legno..
Io di balistica non ne so nulla, ma credo che il foro sia compatibile (Seofam, il fatto che il foro è compatibile non vuol dire che quel calibro è nostro, lo avrà mezzo mondo.. non sto accusando nessuno)
Non mi sembra l'unica ipotesi, basta che l'uomo si sia sporto verso il vetro per vedere cosa succedeva e quel foro è compatibile con un tiro fatto dall'alto..
Se non conosco la balistica mi concedete di conoscere la fisica?
Ripeto, non dico che questa persona abbia tutti i torti o voglia solo smontare gli Indiani, dico e ripeto che è sicuramente un approccio di parte..
Se poi non ci vogliamo credere..
L'approccio del cattivissimo Indiano sinceramente mi sembra un approccio più corretto..
Poi sarò anti Italiano, anti quello che vi pare.. se dico di non sapere allora dico per forza che i Marò sono colpevoli ecc.
Un saluto
Manlio
Salve a tutti, sono io l'autore della analisi tecnica che qualcuno avrà visto. Sono stato invitato a intervenire qui dall'utente di un altro forum, e accetto volentieri (oltretutto l'esperienza marinara degli utenti potrebbe portare a evidenze utilissime che ancora sfuggono)
http://www.seeninside.net/piracy/
Cerco di andare per ordine...
1) l'attacco.
Esiste solo la testimonianza di Mr. Freddy Bosco (capitano e proprietario del peschereccio St. Antony) sull'aggressione subita (gli altri otto superstiti non hanno mai rilasciato interviste o dichiarazioni su quanto accaduto, "dormivano")
Bosco dà 4 differenti versioni:
- non ci siamo resi conto di chi ci stava sparando (questa nell'immediato)
- ci hanno sparato da una nave nera e rossa (credo il 20 febbraio)
- In una intervista al Decca Cronichle del 3 marzo Bosco dichiara una posizione del peschereccio St. Antony che, verificata, lo pone a circa 24nm a nord della Enrica Lexie al momento dell'aggressione (vedi)
- In una intervista al settimanale "Oggi" raccolta da Fiamma Tinelli il 21 marzo dichiara una posizione che, verificata, lo pone 27nm a sud della nave Enrica Lexie al momento dell'aggressione. Dice che seguiva una rotta parallela e contraria a quella della Enrica Lexie (vedi)
Le evidenze sono:
- 50nm di differenza nella stima della posizione appaiono esagerate per un pescatore nato e creciusto in quei luoghi. Bosco il 3 marzo dice di essere di fronte alla città di Chertala, il 21 marzo di fronte a Kollam. In entrambe i casi si esclude una responsabilità della nave italiana.
- non è credibile che gli altri 8 superstiti non dichiarino niente perchè non hanno visto niente. Hanno continuato a dormire?
- Bosco racconta di "2 minuti di fuoco" (una pioggia di fuoco!) dopo il primo colpo che uccide il timoniere Valentine e lo sveglia. Un fucile Beretta AC 70/90 può sparare in 2 minuti 1.340 proiettili. 20 (o 24) colpi equivalgono a 2/2,5 secondi di fuoco in tutto. Colpi sparati in tre riprese, a 500, 300 e 100 yarde.
- Bosco non chiama, dopo l'aggressione, la guardia costiera. Telefona col telefono VHS a un suo amico, Prabhu, che si trova nella città di Kayankulam a circa 50 miglia di distanza (versione del 3 marzo) o all'amico Sabu, che era a pesca poche miglia più in la (versione del 21 marzo). E chiede di avvertire le autorità. Perchè non le avverte lui?
- Bosco dichiara (versione del 21 marzo) che navigava parallelo e contrario alla nave nera e rossa. In questo caso i colpi devono stare sul lato destro di prora del peschereccio St. Antony, non sul lato sinistro a 90^ come si vede sulle fotografie.
Il peschereccio St. Antony rientra nel porto di Neendakara (Kollam) alle ore 22:25L, dopo 6h10min dalla sparatoria. Può tenere gli 8kts (dichiarazione del capo della guardia costiera per l'India meridionale) (vedi)
- se la posizione è quella del 3 marzo ha viaggiato a 7kts. Non si capisce perchè abbia fatto 54nm per andare a Neenkadara invece che circa 25nm per andare a Kochi, o ancor meno per andare a Chertala.
- se la posizione è quella del 21 marzo (è la più vicina a Neendakara) ha viaggiato a soli 3,75kts. Assurdo che con due morti a bordo rientri in porto con la velocità di una barca a remi.
In trambi le posizioni, rispettivamente 24nm a nord e 27nm a sud della Enrica Lexie, si esclude la responsabilità dei marinai italani.
Prima di affrontare la vicenda sugli altri aspetti è bene commentare le dichiarazioni di Bosco (e le non dichiarazioni dei dormienti)