Uno, sottoscrivo ogni parola..
Gigi, io ho avuto un parente in Iraq, era di guardia il giorno prima dell'attentato a Nassiria esattamente nel punto colpito dal camion il giorno dopo..
Mi è anche capitato, per lavoro, di avere un lontano contatto con le forze armate..
Ai tempi dei Romani l'esercito aveva non solo il compito di fare le guerre, ma funzionava da protezione civile (vedi ad es. Pompei, Ercolano e la flotta di Plinio) e soprattutto con il Genio Militare, con le caserme e con i campi messi su dai soldati in marcia, l'esercito era un vettore della civiltà Romana nel mondo..
Le guerre di allora avevano una appendice terribile, che era il saccheggio delle città, la violenza senza controllo che si abbatteva sullo sconfitto, la schiavitù delle popolazioni battute..
Poi la guerra si è in un certo senso 'evoluta' e le guerre Napoleoniche sono state un confronto tra eserciti e basta, in particolare per la decisione Francese di rispettare ogni civile nei luoghi dove si passava..
Possiamo pensare che le guerre, fino alla prima guerra mondiale, sono state un confronto tra eserciti..
Che poi uccidere un civile o un militare sia diverso per me non è una questione così semplice: quel militare è sempre un uomo, un ragazzo, magari un contadino o un medico, o uno studioso, che viene inviato a morire, spesso per motivi non assolutamente nobili..
Dalla seconda guerra mondiale in poi è ricominciato la violenza sui civili: bambini, ragazzi, poveri anziani..
Dal cielo è iniziato a piovere di tutto, città distrutte, vite spezzate..
Oggi è un fatto che in guerra muoiono più civili che militari.. e delle immagini tragiche hanno fatto il giro del mondo..
In occasione della seconda guerra in Iraq una nostra giornalista è stata contestata a livello mondiale per aver mostrato una di queste immagini tragiche.. è stata in realtà molto rispettosa, ma ha fatto vedere che sotto le bombe muoiono i neonati, non i dittatori.. e questa verità da fastidio..
Gigi ti invito a pensare che noi in Afghanistan non abbiamo avuto morti finchè la Russa non annunciò, tutto trionfante, che ''Avremmo sparato solo un pochino di più..''..
Infilateci nel carro di Bush abbiamo partecipato alle operazioni di guerra contro dei villaggi abitati da ''Terroristi'' ed ecco che da quel momento è iniziata la guerra degli Afghani contro di noi..
Davvero pensi che in quelle operazioni noi non abbiamo ucciso degli innocenti? Davvero pensi che una popolazione, tutta una popolazione perchè questo è, si ribelli contro dei 'liberatori'? Come si può spiegare che un popolo dominato da cattivissimi personaggi li appoggi in una guerra contro i 'liberatori'?
Ci sarà qualcosa che non va?
E quel qualcosa non può essere la troppa facilità con cui aerei e militari di nazioni che non hanno la nostra cultura uccidono centinaia di persone e poi chiedono 'scusa' per l'errore? Se non peggio, fanno addirittura festa per due ipotetici terroristi uccisi, al prezzo della vita di cinquanta/cento uomini, donne, bambini, innocenti?
Oggi la guerra la fai addirittura con gli aerei robot: ti svegli la mattina, lasci casa tua, vai ad una consolle, dirigi un aereo simile su un obiettivo lontano milioni di chilometri da casa tua, lo fai atterrare dopo aver compiuto la missione e te ne torni a casa per cena abbracciando tuo figlio..
Non c'è nulla di umano o eroico in questo.. niente di niente..
Con la rinuncia a seguire questa via, nel caso di questo incidente, con il mettere a rischio la propria vita per proteggere quella degli altri, i nostri militari hanno dimostrato che c'è un'altra possibilità da contrapporre alla guerra totale..
Hanno avuto tanto coraggio, ma anche tanta mente, tanto senso di responsabilità.. tanta civiltà..
E credo che chi ha riabbracciato i propri cari, sapendo che gli Italiani non li hanno uccisi, ma hanno rischiato di morire per non farlo, oggi ci guarda in modo diverso..
Un saluto
Manlio