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C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Grazie Nostromo, mi hai fatto emozionare. Bellissimo racconto. Che desiderio di conoscenza ed amicizia avevano quelle persone russe...
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Grazie di averlo condiviso con noi caro Nostromo. Per me è sempre un piacere ascoltarti (anzi leggerti...)
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Nostromo, grazie per questi aneddoti, mi hanno emozionato. Mi piacerebbe che fornissero qualche spunto di riflessione anche a quegli italiani che, intanto, in quegli stessi anni, si ispiravano proprio a quella Russia ed a quel sistema :roll: . Ciao, continua a raccontare.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Cavolo Nostromo, forte il tuo racconto sul Sanatorio a Sukhumi !!!!
Cose che quando ti succedono non ci puoi credere.

Un saluto.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Il primo anno, il 60 andammo due volte, nella stagione, in Unione Sovietica, una ad Agosto ed una a Settembre.
Negli anni successivi una sola volta se ricordo bene. Credo che commercialmente si sfruttasse la curiosita' di vedere
quel paese, in quanto .turisticamente, non vi era molto da vedere, anche se nel viaggio poi vi erano Atene ed Istambul.
Io ero giovane, e quindi non molto portato alle riflessioni, ma alcune sensazioni mi sono rimaste e poi sono state confortate dall'esperienza nei viaggi succesivi. La maggioranza delle persone incontrate era estremamente cordiale, cercavano in ogni modo il dialogo, l'amicizia, le informazioni sulla realta' dell'occidente ( specialemente i giovani), ma vivevano nella paura della polizia.una ragazza mi chiese di scriverle, ma di stare attento perche' temeva che la polizia potesse controllare la corrispondenza dall'estero.Il tenore di vita era molto modesto, mancavano i negozi, la gente era vestita dimessamente e quasi tutti uguali, infatti gurdavano le nostre scarpe, i jeans, con non nascosta invidia.
Altra cosa temevamo un poco che il ricordo della guerra potesse renderci non simpatici, invece ( in fondo erano passati solo 15 anni) eravamo accolti con molta simpatia. E come ultimo ricordo vi racconto che una volta, credo a Sochi, era ormaggita una loro nave da passeggeri, quelle con la fascia rossa sulla ciminiera con la falce ed il martello. A bordo vi erano alcuni passeggeri tedeschi orientali in crociera sul Mar Nero. Passegiavo sulla banchina e uno di loro si fermo' a parlare , (io parlavo un po' anche il tedesco) chiese della nave, del viaggio, parlo' dell'italia, come stavamo, se ci eravamo ripresi bene dopo la guerra, ( era un uomo sui 50 anni quindi aveva vissuto in pieno la guerra ) e poi si avvio' per imbarcare
sull sua nave, Poi torno' indietro, mi guardo' e disse,,,non so cosa darei per salire sulla vostra invece che su questa.
e se ne ando'. Quando salpammo lo vidi sulla sua , mi saluto' a lungo con la mano, e vidi veramente la profonda tristezza
nel suo saluto. Beh, prima di tutti grazie per l'apprezzamento dei mei ricordi, per non interromperli penso di avere ancora due cosette da raccontarvi. Una e' la valutazione dei porti di scalo vista dall'equipaggio, la seconda e' svelare ai passeggeri
di allora come erano visti e valutati dall'altr parte. Cioe' dal personale, Sono cose di cinquant'anni fa, ceto non piu' valide oggi.
Saluti con tre fischi di sirena
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

ah Nostromo, il saluto con i tre fischi di sirena è quello che mi ci vuole oggi!!! ormai è passato troppo tempo da quando li ho sentiti dal vivo!!! :oops: :oops:

i tuoi racconti sono sempre bellissimi, corro sempre a leggermeli :wink:
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

I passeggeri scelgono una crociera per svariati motivi, uno di questi e' sicuramente quello di visitare una citta' o rivisitarla.: Atene o Istambul, od altre. Ma chi vive mesi e mesi sulla nave che rapporto ha con i porti di scalo ?
Io posso dirvi qualchecosa su come l'equipaggio di allora viveva i differenti scali. Per meglio chiarire devo precisare che allora gli itinerari erano piu' variati. Oggi molte navi sono come autobus, stesso giro per mesi e mesi. Per noi allora l'itinerario variava ad ogni crociera, con a volte scali molto insoliti. Per esempio Tangeri, Ajaccio, Bastia, Porto Ferraio all'isola d'Elba. Ma vi erano altri scali che capitavano in maniera piu' frequente, fuori dall'Italia erano Barcellona, Lisbona,
Canarie e Madera, Alessandria d'Egitto, Beirut, Atene ed Istambul. Il giudizio sugli scali di allora e' visto con gli occhi ell'equipaggio medio, cioe' del fuochista , del marinaio, del cameriere. Persone cioe' che non andavano ( e non ne avevano il tempo) al Cairo a vedere le piramidi, od all' Acropoli, od a visitare il Topkapi. IN realta' noi commissari eravamo i piu' fortunati perche' a turno potevamo aggregarsi alle escursioni e visitare tutto il visitabile di nostro interesse, ( ho una foto un po' ridicola oggi, di me e del mio capo Commisario, al Cairo, entrmbi sul cammello alle Piramidi, IN BORGHESE MA VESTITI CON LA GIACCA E LA CRAVATTA |||||) Altra cosa da tener presente che molti membri dell'equipaggio non scendevano a terra per non spendere, per problemi di lingua, o perche' non gli interessava, come il mio amico Nostromo, da cui ho preso il nickname e su di cui un giorno scrivero', Ricordo persone che per i nove mesi di Caraibi non erano mai scesi a terra, e solo al ritorno ,in un porto, erano sbarcati per una serata. Alessandria era uno scalo, una stazione marittima lontana dalla citta' e quasi nessuno scendeva, Ad Atene ( Pireo ) molti scendevano per una passeggiata,
la banchina era comodissima, vi era modo di telefonare in teleselezione in Italia anche se con attese molto lunghe, qualc'he bottiglia di vino..... e qualche ragazza disponibile nei vicoli del porto.A Lisbona scendevano parecchi dei giovani perche'
vi erano ancora ... le case chiuse,:Istambul e Beirut erano molto trascurati dall' equipaggio. A Rodi ( altro scalo frequente) vi era una spiaggia comodissima vicina al porto,. Rimane quindi un ultimo porto, l'ho lasciato per ultimo non perche senza importanza, ma perche' era quello piu' amato da tutti,,, BARCELLONA: lI SCENDEVANO QUASI TUTTI, ANCHE IL NOSTROMO.
E di Barcellona, che e' buona se la borsa suona, vi raccontero' piu dettagli la prossima volta.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Grazie Nostromo. Se della Russia ti ascoltavo immaginando solamente cosa poteva essere allora rispetto ad oggi, di Barcellona è interessante fare un confronto più diretto con quella che è la Spagna odierna, grazie alle più approfondite conoscenze. Alla prossima :wink:
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Barcellona ero lo scalo perfetto per il marittimo. ! Come ho detto quasi tutti scendevano a terra appemna possibile. Al ritorno dai Caraibi la nave si svuotava. Negli anni 60/65 Barcellona era una citta' bella e tranquilla, ordinata e sicura.
ed ECONOMICA in tutto,
Ormeggiavamo alla stazione Marittima, dove partono sia la teleferica per Montjuic che i traghetti per le Baleari. Due passi, attraversata la piazza con la statua di Colombo e si era subuto nelle Ramblas. Fiori, uccellini, bar come oggi, ma con meno persone. Infiniti negozietti tutti in vecchio stile. Qui si era soliti fare acquisti, Fundador e Carlos i costavano la meta' che in Italia. Molti comperavano anche latte di tonno sott'olio, molto buono. Poi le scarpe, quelle bianche che noi usavamo costavano molto poco. Vi ea anche un sarto che ci faceva le divise in poche ore. Specialmente la giacca bianca in tessuto speciale da Smoking per la serata del Capitan Dinner, le camicie poi erano in un tessuto di cotone in diagonale molto resistente ai lavaggi. Vi era un bar, sulla sinistra salendo, abbastanza vicino a piazza di Catalugna, bellissimo. tutto in legno nero, dove si beveva l'aperitivo con le famose tapas, estremamente acogliente. La gente era cordialissima, vedeva negli italiani i fratelli maggiori benestanti. Poi era una citta' sicura, anche nella zona tra il Barrio Gotico ed il porto,
sulla destra risalendo le Ramblas, dove vi erano i locali notturni piu' frequentati, vi era la massima sicurezzza, mai un problema, mai un furto, tutti scendevano tranquilli. anche la sera. Anche i gradi piu' bassi dell'equipaggio si trovavano bene perche' non avevano nessun problema di lingua, Con tanti viaggi alle spalle in Sud America un po' di spagnolo lo sapevano e lo capivano, e poi a Barcellona, citta' di mare l'italiano era abbastanza capito e parlato, e poi bastava spiegare che il : burro era l'asino, e che il vino tinto era il rosso per risolvere ogni problema. Quindi citta' raggiungibile senza problemi, nessun problema di lingua, economica perche' costava tutto la meta' che in Italia, accogliente , bella, mediterranea nelle abitudini, e con un ottima cucina, che si poteva cercare di piu'. Noi per esempio avevamo il nostro
taxi a disposizione, Infatti era abitudine andare a mangiare la paella a Barceloneta, dove vi erano dei ristoranti specializzati nel pesce. Erano delle costruzioni in legno, lungo la spiaggia ( oggi demolite in occasione delle Olimpiadi)
Non sapendo esattamente quando eravamo liberi verso mezzogiorno bloccavamo un taxi che ci aspettva, Andavamo a pranzo e lui ci aspettava, mangiavamo veramenrte bene spendendo una sciocchezza relativamente all'Italia, e poi ritornavamo, ed il taxi ci costava pochissimo, Ci sentivamo americani ( perche' allora gli americani avevano il dollaro forte)
con la nostra lira di allora. E poi vi era un'altra particolarita' a Barcellona, Le case di appuntamento. Erano appartamenti
dove ( previa telefonata) si incontravano signore ...disponibili. ERano donne sposate o no che si intrattenevano, dietro compenso con ...i visitatori. Funzionava piu' o meno cosi'. Si telefonava il pomeriggio, si fissava l'ora. Si andava all'indirizzo conocsciuto dove si era accolti con bevande, tapas, chiacchere in attesa o in compagnia della signora concordata. Dopo...... ci si divertiva,.... e si pagava . Era tutto molto ,,,piacevole.... Le Signore o signorine di classe.il tutto era ... diciamo elegante. PARLO PER SENTITO DIRE SIA CHIARO !!!!!. certo l'equipaggio normale doveva ripiegare
in soluzioni piu' economiche ma i bar ed i ristoranti del Barrio Gotico e dintorni affrivano molte soluzioni, tutte sotto lo sguardo comprensivo dell 'onnipresente Guardia civil ( allora non c'erano i Mozo d'esquadra di oggi ).Mi chiederete perche' citare anche quest ultimo aspetto , ma per un marinaio nove mesi di Caraibi, spesso senza scendere anche quest aspetto
di Barcellona aveva la sua importanza. Spero aver dimostrato il valore di Barcellona come scalo di allora, e ritengo ancora oggi Barcellona uno dei piu' piacevoli scali del Mediterraneo.
La prossima volta vi racconero' del mio amico Nostromo
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Nostromo, il tuo quadretto della Barcellona di allora conferma tutta la mia simpatia per questa città e per la Spagna in genere. Che bello, poi, era attraccare ad un passo dal centro. Ciao
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Ma divise e scarpe non erano fornite dalla Costa?Ve le dovevate pagare.? Capisco a vostro carico altre distrazioni....ma le divise?
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Si le divise le pagavamo,gli ufficiali intendo, ma avevamo nello stipendio l'indennita' divisa, e pagavamo anche la lavanderia. A Fort Lauderdale vi era una lavanderia di terra che le ritirava all'arrivo e le riconsegnava il mattino dopo ( ci fermavamo tutta la notte ) ed erano cosi' inamidate che i pantaloni stavano in piedi anche vuoti ...-
L'euipaggio invece aveva una dotazione fissa e pagava solo se voleva avere piu' ricambi, e il servizio lavanderia era gratuito ma con un numero fisso di lavaggi. Solo lo stato maggiore ( Comandante Direttore di Macchina ecc ) aveva il servizio lavanderia gratis ed anche il bar.... si chiamava ..trattamento. Noi pagavamo anche il bar...forse e' per questo che da buon ligure sono astemio....... Mia moglie, conosciuta a bordo, mi rinfaccia ancora oggi che nelle due crociere
fatte insieme allora, non le avevo mai offerto nulla al bar.... Ma lei non e' ligure e non puo' capire. Pagare sarebbe stato un investimento non sicuro.........:
A presto
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Mi sono ricordato ora di un'altra indennita' che avevamo . rischio mine ||| Chissa' se e quando l'hanno eliminata. Si diceva allora che bastava che qualche nave dichiarasse di aver avvistato un mina od un supposto corpo galleggiante dall'aspetto di una mina per mantenere in vita quell'indennita'. Noi guadagnavamo allora molto di piu' di un impiegato a terra. Ma eravamo pagati per 11 ore al giorno, compreso la Domenica, quandi 77 ore settimanali di cui 32 ore straordinarie. Poi ad ogni sbarco si era liquidati, cioe' ferie non godute, festivita' in navigazione ed anzianita'. E poi i Commissari ( tra l'invidia generale) avevano altre..prebende.... ufficiali come la percentuale sugli incassi del bar, ed ufficiose come la vendita cartoline, giochi tipo bingo e cavallini. e vendita francobolli. Ci si arrangiava da buoni liguri......
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Ferie non godute, straordinari.... Oggi suonano come utopie in alcuni attuali contratti...
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Grazie come sempre Nostromo per i tuoi racconti, come sempre sono un tuo seguitore.
In Germania é un po´di tempo che a livello sindacale le cose sono cambiate, ormai la globalizzazione comanda e chi lavora deve accetare, anche la mutua che una volta era paradisiaca attualmente conviene farla privata, ormai si sono persi tanti ma tanti di quelli benefici.
Bella la Barcellona di una volta, bella la Spagna , maledetto l´Euro che ha fatto diventare tutto piú caro anche rispetto alla Germania, infatti una volta Inglesi e Tedeschi compravano case ed appartamenti, adesso non piú, anzi vendono e vendono male.
Bello sapere come si viveva su una nave, pensare i marinari che per mesi e mesi non scendevano dalla nave, sembra una cosa incredibile, ma era cosí.
Poi i Liguri sono particolarmente speciali, comunque i miei complimenti, perche tramite una vita di sacrificio hanno fatto un benessere, una fortuna.

Un saluto.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Visto che vi ho parlato dei porti del Mediterraneo e di come erano valutati e vissuti dall'equipaggio, penso possa essere interessante anche raccontare come erano visti i porti di scalo nei lungo periodo che si passava nei Caraibi. Anche la le crociere ernao quasi sempre di 14 giorni e ci si fermava quasi 24 ore a Port Everglades. Anche se ogni crociera era differente come itineraio con a volte una puntata sino a Panama ( mai nel messico allora) vi era alcuni porti dove, per i motivi che posso spegare si faceva scalo quasi sempre. Questi erano La Guayra , dove si imbarcavano passeggeri con itineraio LaGuayra La guayra. , Saint Thomas ( cosi' gli americani potevano comperare liquori duty free, che pero' consegnavamo solo all'arrivo se non il bar non lavorava ) Portorico ( dove andavano al Casino' Caribe Hilton ) e Nassau. Purtroppo ci era venua a mancare Cuba, causa rivoluzione, che, a sentire chi vi era stato o come passeggero o come marittimo, era il porto con il maggior divertimento per tutti. Logicamente si faceva poi scalo in varie isole, piu' o meno quelle note ancor oggi. Ma non con la regolarita' dei porti che ho ricordato. Ed ora, anche se forse scandalizzero' qualcuno, dir0' che come porti ,per noi dell'equipaggio, i Caraibi non valevano gran che'. eccetto qualche bellissim spiaggia dove andare a fare in bagno , per il resto non c'era nulla di interessante, visto un posto si assomigliavano piu' o meno tutti.
Io personalmente credo che una crociera nei Caraibi valga la pena, ma una, non di piu'. Almeno per noi Europei che non siamo fanatici del gioco e del bere. In linea generale intendo.L equipaggio viveva Port Everglades come porto di riferimento, ma era di stante da Fort Lauderdale, ci voleva il taxi dal porto alla citta'. Si formavano gruppetti di tre o quattro persone per andare ogni tanto in citta' a fare gli acqusti, oppure alcuen sere per frequentare una specie di discoteca che era a meta' strada. Certo che vivendo otto mesi in quel porto si creavano alcune conoscenze od amicizie
ma era una cosa dei giovani quelli che andavano alla discoteca. Gli altri, come ho detto scendavano ogni tanto per qualche acquisto, ma se no , alla sera passeggiavano lungo la strada che portava al porto. Ricordo che mi ero cosi' tanto abituato a vedere i macchinoni americani che al rientro in Italia, non solo le macchine mi sembravano tutte piccole, ma seduto nella mia Seicento mi sembrava di essere seduto in strada. Una sera passeggiavamo in tre lungo questa strada, e si fermo'
una macchina per chiederci se avevamo avuto un incidente, perche' per gli americani era veramente insolito vedere persone che passeggiavano. Un altra volta arrivammo ad un ponte da cui vi era una vista sul porto, e li vedemmo la nostra Franca ormeggiata tra una nave della Grace Line ( il Santa Rosa credo ) ed il vecchio due pipe Hanseatic ( era il periodo di natale dove vi erano alcune navi in Crociera) e sinceramente, vederla cosi' piccolina tra le due, per allora . grandi navi, mi dissi ( dentro di me ) che ci voleva un bel coraggio ad attraversare l' Atlantico con una nave cosi' piccola. Ma lo aveva fatto per anni ed avrebbe continuato a farlo per anni. Poi gli altri porti, La guayra era troppo lontana da Caracas. Vista una volta sinceramente non attirava. A Curacao a volte si faceva una passeggiata perche' la cittadina era vicina,( ormeggiavamo vicino al ponton Bridge). St Thomas aveva delle magnifiche spiagge ma ci voleva anche li il taxi. L'unica era Nassau,
il porto era quasi in citta', Paradise beach era raggiungibile per un bagno. Altre isole ? Haiti non piaceva a Nessuno.
Jamaica , Guadalupa e Martinica, Trinidad. Granada, tutte belle spiagge, bel mare, ma tutto li. Veramente ora potete capire perche' al ritorno a Barcellona la nave si svuotava, quasi tutti, compreso il Cappellano...... scendevano a terra,
il servizio in sala quella sera era..iper veloce. Chi era di guardia trattava con amici per cambi di turno. ognuno voleva
godersi quella citta'. Spero non giudicherete male il mio parere sui Caraibi, li ho fatti per 5 stagioni, ci sono stato bene, mi sono divertito, ma ritengo che per un Europeo, nel periodo invernale, una crociera valga la pena, ma poi preferirei il Brasile,i nuovi itinerari in Medio Oriente oppure il lontano Oriente. Mi piacerebbe sentire il parere dei croceristi,
in fondo io non lo ero.
Saluti
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

nostromo sempre grazie!! Troppo forte la fuga dalla nave a Barcellona... caspita 9 mesi si che sono duri da passare!! :wink:
Riguardo le crociere ai caraibi ne ho fatte due ( occidentali ed orientali) e per me è veramente il top, almeno per il periodo febbraio marzo, per allontanarsi dall'inverno, poi quest'anno ho provato il medioriente ( Dubai e Oman) più vicino, fuso quasi inesistente ma il clima dei caraibi... è un'altra cosa....
Proverò il Brasile ed il sud america e ti dirò, ma prima vorrei provare l'oriente .. intanto mi delizio con i tuoi racconti! :D
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Ciao Nostromo.

Paragonare una cittá , un paese , un continente , come passegiero é molto differente ad uno che ci lavora per mesi, che fa un intinerario sempre uguale tutte le settimane od ogni due settimane.
Per esempio io amo le spiaggie ed i posti dei Caraibi, perche amo il caldo, le spiaggie e le metto al primo posto.
Come crociera e come divertimento, anche come posti, meraviglioso é il SudAmerica.
Come gente imbarcata la piú carina, ancora senza tante pretese, molto alla mano, ti diverti per forza.
Entrare a Rio con la nave ed uscire con tutta la navigazione che comporta credo che sia l´ottava meraviglia del mondo.
Rio ha il suo incanto, é una cittá particolare, unica come geografia e come gente, meglio non fare il bagno perche é farsi il bagno tra l´inmondizia.
Santos, Guaruyá, Buzios, Ilhabela posti da visitare e Buenos Aires, la mia cittá, é un miscuglio di popoli, una citta in cui la parola razzismo non esiste nel dizionario, da quella mescola fatta da Italiani, Spagnoli, ebrei, nazisti, turchi, armeni, francesi, sudamericani dal Perú al Cile, dalla Bolivia all´Uruguay di 10 donne, sette sono belle, due piú o meno, una brutta.
Il medio Oriente mi ha sorpreso, mi é piaciuto quel mondo Musulmano moderato, mi ha chiamato l´attenzione la pulizia, la tranquillitá, quell´attenzione verso il turista : Sono stato bene, comodo, rillassato.
Come vedi é differente quando si scende con lo spirito di conoscere e spendere soldi che uno che ci lavora e sta facendo dei sacrifici.

Un saluto.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Posso solo giudicare per cio' che ho visto e anche per me l'arrivo a Rio e' uno degli spettacoli piu' belli al mondo ( poveri macchinisti navali, ad ogni arrivo dovevano scendere in macchina) secondo e' Hong Kong, terzo e' Istambul.
Certo le spiagge ed il mare dei Caraibi sono bellissimi, ma se dovessi scegliere una crociera invernale opterei sempre per il Brasile, ..... ma mi viene un sospetto ora, che sia perche' le meninhas brasileiras mi hanno lasciato ricordi di bellezze e vitalita' molto particolari.......: Che sia questo ricordo che spinge il mio subconscio ?
La prossima volta speghero' il perche' di nostromo.
Un a te logo a tutti
 
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