Forse ci sono riuscito.
Ai miei tempi la mancia era una liberalita’. Non era …prepagata e quasi obbligatoria come oggi, Ma ,specialmente nei Carabi, era una consuetudine. Se richiesti noi indicavamo :un dollaro al giorno per passeggero sia al cameriere di sala che a quello di cabina. L’equivalente nel mediterraneo. ( anche se qui vi erano meno richieste ed ognuno usava fare liberamente)
Questo importo veniva poi suddiviso nel TRONCO MANCE . Cioe’ ogni cameriere versava al proprio camo ( maitre o capalloggio) un dollaro a passeggero per crociera. Per essere piu’ chiaro.
Uno chef de rang con 12 passeggeri incassava per es 14 x12 = 168 doll.. Di questi dava il 30 % al suo comis e poi 12 Doll al maitre. Questi poi li distribuiva secondo una tabella : Una parte a lui, una al capo sala, una al sommelier ed il resto al personale di riposteria. Il capo alloggi invece dava le quote al magazziniere ed ai lavandai. Cioe’ beneficiavano anche quelli che lavoravano per ma non a contatto con i passeggeri. I camerieri poi versavano una quota ( che non ricordo) per il fondo rotture.
Cioe’ la compagnia aveva una quantita tollerata di rotture, oltre veniva addebitato il costo al personale. Ma nei miei 5 anni non ho mai visto tale addebito, perche’ se non vi era capienza nel fondo, bastava far apparire nel libro nautico qualche colpo di mare, virata improvvisa, onda anomala e le torture erano giustificate. I baristi, i salonisti ed il deck invece erano autonomi. Pero’ beneficiavano spesso dei resti ( allora si pagava quasi tutto in contanti) e delle piccole mance per servizi speciali…. Tipo tavolo riservato in sala feste, sdraio all’ombra ecc. E anche loro poi dividevano con gli aiutanti, tipo garzone bottigliere ecc. Coloro che facevano piu’ soldi erano i baristi ,specialemente in America, se erano in gamba nell’intrattenere con giochi, chiacchere, ecc
Le mance fioccavano. I baristi infatti non gradivano molto il mediterraneo,,, troppi caffe e pochi liquori. Noi pagavamo il bar, solo lo stato Maggiore era esente, ma io, anche se non bevevo alcolici, ero esentato perche’ ero il responsabile della gestione, e , se mi avessero fatto pagare gli avrei poi contato perfino gli stuzzicadenti usato per le olive….. I baristi pagavano le bottiglie in bicchieri equivalenti ( non ricordo ma per es 1 Bott di Cognac 20 bicchieri) e con i cocktail
Ci …marciavano alla grande.
Come ho detto in Mediterraneo le mance erano piu’ libere, ma il sistema troco funzionava in egual maniera , e credo che fosse ben congegnato perche’ non era mai lamentato nessuno.
Infine per sorridere, capitava a volte che qualcheduno chiedesse se doveva dare la mancia al Comandate…… o che la offrissero anche a me. !!!! La dignita’ della divisa ci obbligava a rifiutare con dolore della parte genovese dell animo…. E poi essendo astemio non potevo neppur ripiegare su un drink al bar……
Ai miei tempi la mancia era una liberalita’. Non era …prepagata e quasi obbligatoria come oggi, Ma ,specialmente nei Carabi, era una consuetudine. Se richiesti noi indicavamo :un dollaro al giorno per passeggero sia al cameriere di sala che a quello di cabina. L’equivalente nel mediterraneo. ( anche se qui vi erano meno richieste ed ognuno usava fare liberamente)
Questo importo veniva poi suddiviso nel TRONCO MANCE . Cioe’ ogni cameriere versava al proprio camo ( maitre o capalloggio) un dollaro a passeggero per crociera. Per essere piu’ chiaro.
Uno chef de rang con 12 passeggeri incassava per es 14 x12 = 168 doll.. Di questi dava il 30 % al suo comis e poi 12 Doll al maitre. Questi poi li distribuiva secondo una tabella : Una parte a lui, una al capo sala, una al sommelier ed il resto al personale di riposteria. Il capo alloggi invece dava le quote al magazziniere ed ai lavandai. Cioe’ beneficiavano anche quelli che lavoravano per ma non a contatto con i passeggeri. I camerieri poi versavano una quota ( che non ricordo) per il fondo rotture.
Cioe’ la compagnia aveva una quantita tollerata di rotture, oltre veniva addebitato il costo al personale. Ma nei miei 5 anni non ho mai visto tale addebito, perche’ se non vi era capienza nel fondo, bastava far apparire nel libro nautico qualche colpo di mare, virata improvvisa, onda anomala e le torture erano giustificate. I baristi, i salonisti ed il deck invece erano autonomi. Pero’ beneficiavano spesso dei resti ( allora si pagava quasi tutto in contanti) e delle piccole mance per servizi speciali…. Tipo tavolo riservato in sala feste, sdraio all’ombra ecc. E anche loro poi dividevano con gli aiutanti, tipo garzone bottigliere ecc. Coloro che facevano piu’ soldi erano i baristi ,specialemente in America, se erano in gamba nell’intrattenere con giochi, chiacchere, ecc
Le mance fioccavano. I baristi infatti non gradivano molto il mediterraneo,,, troppi caffe e pochi liquori. Noi pagavamo il bar, solo lo stato Maggiore era esente, ma io, anche se non bevevo alcolici, ero esentato perche’ ero il responsabile della gestione, e , se mi avessero fatto pagare gli avrei poi contato perfino gli stuzzicadenti usato per le olive….. I baristi pagavano le bottiglie in bicchieri equivalenti ( non ricordo ma per es 1 Bott di Cognac 20 bicchieri) e con i cocktail
Ci …marciavano alla grande.
Come ho detto in Mediterraneo le mance erano piu’ libere, ma il sistema troco funzionava in egual maniera , e credo che fosse ben congegnato perche’ non era mai lamentato nessuno.
Infine per sorridere, capitava a volte che qualcheduno chiedesse se doveva dare la mancia al Comandate…… o che la offrissero anche a me. !!!! La dignita’ della divisa ci obbligava a rifiutare con dolore della parte genovese dell animo…. E poi essendo astemio non potevo neppur ripiegare su un drink al bar……