Sono rientrato. La prossima volta raccontero' dei viaggi con gli emigranti. <ma ora desidero farvi partecipi di quello che e' il mio ricordo piu'forte ,quello che rivivo ogni tanto nella mia memoria e mi mette la piu' profonda nostalgia. Non e' un avvenimento particolare, un fatto od una persona ma unsa sensazione, uno stato d'animo , un qualchecosa di personale che provavo e che mi e' rimasto nel cuore e nella mente, Cerchero' di fare del mio meglio per descriverlo, per farvi capire cio' che provavo ma forse solo chi ha navigato potra' capirmi.
E' l'alba, il marinaio di guardia spalanca la porta della mia cabina urlando. siamo al pilota !!!!. ERa mia compito essere all'arrivo del pilota insieme all All Di coperta, per sapere il lato di attracco ed eventualmente ricevere comunicazione dall'agenzia in merito alle escursioni ecc: Mi vesto rapidamente ( barba e doccia sempre alla sera perche' non vi era tempo alla mattina) ed esco, La nave sta procedendo avanti adagio, molto adagio, il rumore del motore e' al minimo, si vedono le leggere onde fatte dalla prua che increspano il mare tranquillo. La nave e' silenziosa, non vi sono passeggeri in giro, vedo scorrere la costa, il porto lontano, vedo la pilotina lon
tana che esce dal porto, vi e' pace e tranquillita', ed io mi sento
rilasssato, io mi sto godendo quelle strane sensazioni di pace, quella nave silenziosa, il brontolio lontano del motore, e vedo la pilotina avvicinarsi lentamente. E mi sento come se io fossi solo con la mia nave, la sento mia, la accarezzo,
in quel momento siamo soli , io e lei, il mio amore. non vi e' nessuno che ci stacchi e separi, Poi arriva il pilota, biscaglina, notizie, si prepara lo scalandrone, e la magia finisce. Forse vi sembrero' un po' strano, un po' matto, epppure
vi garantisco che i ricordi di questi arrivi all' alba sono il ricordo piu' forte piu' vivo,la sensazione piu' profonda che e' rimasta nel mio animo.Sono trascorsi tantissimi anni da allora pero' continuo a rivivere quei momenti.