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C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

tano ha detto:
Anche per esempio mio figlio é Italiano, puo avere quello Argentino grazie a mia moglie e me, in piú potrbbe avere quello Tedesco, ma non lo vuole. :mrgreen: Un saluto.

Caro Tano
stessa cosa per mio figlio, nato a Londra, italiano, potrebbe avere il passaporto inglese, ma non lo vuole. :lol: :lol:
Ciao Paola
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Beh, rimettiamo l'Andrea in rotta. Abbiamo fatto delle accostate ma ora siamo vicini all'isola di Ferdinando di Noronha
che e' la prima terra che avvistiamo dopo tanti giorni di mare. Domani siamo a Rio: uno degli arrivi piu' spettacolari che ricordi. Entrare nella baia, passare tra varie isolette, vedere il Pan de azucar, il Cordovado con il suo Cristo, era emozionante ogni volta. ( ha fatto quasi un anno sull'Andrea quindi 7/8 viaggi eppure non mi perdevo quello spettacolo ogni viaggio): A Rio si sbarcavano i primi passeggeri anche se il grosso scendeva a Santos perche' era il porto
piu vicino a San Paolo. Non ricordo dove ormeggiavamo pero' ricordo che vicino vi era Avenida Rio Branco, si scendeva volentieri a passeggiare un poco perche' cercavamo la strana sensazione di sentire il pavimento fermo. Si, dopo giorni di mare notavamo che il nostro passo sulla terra ferma era piu' incerto, che avevamo gia preso la camminata della gente di mare, quella che ad ogni passo cerca dove si trova in quel momento il ponte. Sulle navi enormi di oggi forse non si prcepisce piu' quella sensazione ma allora era sempre presente in noi. Poi si partiva per Santos, doce si entrava in una specie di porto canale. Si stava un giorno fermi e spesso venivano a trovarci i vecchi passeggeri " operai " per chiederci notizie dell'Italia, per chiaccherare con noi, forse erani gia' presi da un poco di nostalgia. Poi Rio grande do sul, porto
lontanissimo dalla citta'. Via per Montevideo, breve sosta perche' pochi passeggeri sbarcavano e dove pero' imbarcavano alcune ragazze, passaggio solo di ponte,,,,, per una notte..... dirette a Bayres. Si ve erano anche quelle ..... non avevano cabina ma sicuramente in quelle dei marinai o dei cameriere un posto per coricarsi lo trovavano. Ed io doveva fare la lista
sbarco......... . Canaleta,,,, cioe' il rio della Plata. Incredibile, gia' un giorno prima di arrivare si navigava tra l'acqua fangosa dell'esturio, e nella Canaleta non si vedevano le sponde del fiume: La polizia imbarcava a Momtevideo e si lavorava la notte per preparare la Pratica di Bayres. E finalmente siamo arrivati.....la gente sbarca, la nave resta vuota,,,ma per poco, perche' arrivano i visitatori, vi era sempre una festa a bordo per ospiti, personalita' visitatori.
Ed e' qui che inzia la parte piu' divertente per noi perche' se non lo sapete eravamo dei piccoli Contrabbandieri con vari fini.... . Scusate domanda per Tano .... sa cosa erano le Mobladas ? alla prossima puntata
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Scusate domanda per Tano .... sa cosa erano le Mobladas ? alla prossima puntata

E si che lo so !!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
So anche delle ragazze dell´Uruguay, che salivano su tutte le navi di passeggeri, erano famose.

Un salto.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Ahia, se lo sa vuol dire che e' "maturo" anche lui,,,,,, Erano motel antelitteram-
Le ragazze di MOntevideo piu' che famose erano ..formose..... Era una cosa divertente specialmente perche' le cabine equipaggio erano a piu' letti, e capitavano spesso litigi perche' uno doveva riposare finito il turno, ed una altro voleva....operare nella stessa cabina. Chi usava il letto di un altro... era una notte di fuoco per il Capitan d'Armi. Noi lasciavamo a lui la ....direzione di quel...ramo d'azienda. Non ci mtteva il naso neppure il primo uff, tecnicamente responsabile per l'equipaggio.In compenso non vi era il ritorno, probabilmente dopo la sosta a Bayres non vi era piu' ...disponibilita'..... . A presto con il nostro contrabbando,,,,,
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Dopo il primo viaggio avevo subito imparato quello che serviva a rendere piacevole la sosta a Bayres. Calze di nylon, impermeabili sempre di Naylon, bigiotteria fiorentina. Le cose piu' o meno funzionavano cosi'. Prima vi erano richieste specifiche, principalmente i registratori Geloso. Erano registratori portatili, grandi piu' o meno come una scatola da scarpe. ricordo che costavano a <Genova circa 30,000 Lit. Venivano richiesti o dall Agenzia, o da qualcuno dei tanti
visitatori abituali. Se ne portava uno o due al massimo ed era cura del committente portarselo a terra. Poi vi erano gli imoermeabili di Naylon, erano la novita' del momento, in genere erano blu o marroni, erano venduti a 5000 l'uno in buste rettangolari, ocupavano poco posto, erano leggeri, e questi li rivendevamo a 10000. Poi le calze di naylon, richiestissime.
All'arrivo salivano a bordo tante ragazze, tutte con delle ampie gonne a campana ( di moda allora) ma queste gonne avevano delle tasche nascoste all'interno, dove infilavano stecche di sigarette, le calze e gli impermeabili. E la dogana all'uscita non le perquisiva, e loro contrabbandavano quel materiale. L'unico rischio per noi era la " Retrovisita " cioe' una ispezione improvvisa della dogana.Infatti vi era una dichiarazioen doganale per l'equipaggio " tipo la Curio List ". Se l'ispezioen trovava materiale non dichiarato lo sequestrava. Una volta ricordo che per una ispezione improvvisa, un bagno equipaggio traboccava di stecche di sigarette , gettate li per evitare la multa individuale. Cosi' se la becco' la nave e pagammo tutti. Una volta il doganiere nel mio ufficio mi chiese di aprire la cassaforte ( e li avevo il mio materiale segreto).
fui pronto a dire che vi erano documenti riservati, che solo con la presenza del Comandante lo avrei potuto fare, intanto lascia aperto un cassetto con biro, oggettini ricordo, sigarette. ed il doganiere non volle diturbare il comandante....
Logicamente quelle ragazze diventavano nostre amiche, e ci invitavano a terra alla sera. Ecco che servivano quegli oggetti di artigianato fiorentino color oro, spille bracciali ecc, molto ma molto graditi come omaggio. Si scenava alla sera. cena
poi ballo al Retiro od altro locale, poi visita alla moblada: Noi, con le "palanche guadagnate con il contrabbando
eravano dei ricchi signori, taxi fisso, i migliori ristoranti ecc.
Per finire un piccolo aneddoto. Scendo in divisa, avevo con me 12 paia di calze da regalare,.Erano in buste di cellophan,
e le avevo legate a due a due con degli elastici alla braccia. Arrivo alla dogana e, cosa mai avvenuta quando si era in divisa, il Doganiere mi vuole ispezionare. Ok Alzo le braccia e lui mi palpa tutto, ma non le braccia alzate.
Con un bel sorriso lo salutai, abbassai lentamente le braccia, lentamente perche ' le calze non scricchiolassero, e me ne andai .Cosa non si faceva per quelle splendide ragazze portenhe!!!!!!
Prossimanete vi raccontero' dei passeggeri dei ritorni, All'andata vi eran gli emigranti per me, ma al ritorno imbarcavamo molti interessanti personaggi, non lvoravano come quelli dell'andata ma ci arricchivano di racconti e di esperienza
di vita, Buon fine settimana
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Caro nostromo,scusami, in questi viaggi in sud america hai per caso conosciuto un
cappellano di bordo di nome Don Delmo? Grazie.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Non mi ricordo il nome del Cappellano dell' Andrea. Ricordo Don Zanarini ,cappellano del Franca C.Ma su questa nave sono
rimasto per quattro anni e quindi e' piu' facile ricordarlo. Mi spiace.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Cioa Nostromo.

Grazie del raCconto, troppo forte, poi se ti ricordi dimmi per quale strade o Avenidas andavi a passeggiare per Buenos Aires.
Las muebladas o Hoteles alojamientos ancora esistono e ne fanno uno piú bello che l´altro, veri appartamentini.
Vediamo se questi nomi ti ricordano qualcosa, ti aiuto : Calle Florida, Av. Corrientes , Av Santa Fe, Costanera, Costanera Sur, Obelisco, Plaza de Mayo.

Un saluto.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Ricordo Corrientes, Florida ,Lavvalle, ricordo che mi colpiva il fatto di sentire piu' gente parlare Italiano che spagnolo.
Di sentire spesso tanti nostri dialetti, A volte andavamo alla Boca, il quartiere genovese. Mangiavamo della carne favolosa.
In quel tempo mancava la corrente per cui alla sera molte luci erano spente. Pero' non mi ricordo il nome della moblada, la conosceva la ragazza. so che erano favolose come funzionalita'. Si entrava con il taxi, in pratica non si vedeva nessuno, ti dicevano il numero della camera, pagavi attraverso uno spioncino, cjhiamavano il taxi e lo trovai all'uscita. IN Europa allora non vi era ancora nulla di simile. Bei tempi. giovane libero e con palanche.....
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

E dopo tre giorni di vita "gaudente " a Bayres si ritornava, Montevideo, Rio Grande do sul ( non sempre) Santos, Rio, Recife, Las Palmas, Lisbona ( non sempre) Napoli ,Genova. Chi viaggiava con noi. ? io parlo sempre della terza classe, perche' quello era il mio Regno. Le altre classi le seguivo di sfuggita, ma i miei passeggeri erano seguiti con cura. La maggioranza sia dall'Argentina che dal Brasile erano vecchi emigranti Italiani che ritornavano a casa o definitivamente o per visitare l famigliari. Erano persone emigrate da anni, o subito dopo la guerra, che rientravano spesso con i figli ed a volte nipoti che non erano mai stati in Italia. Vi erano particolarita' curiose. Prima gli amziani che avevano un enorme desiderio di conoscere come era l'Italia in quel momento. Erano partiti tanti anni prima e per loro il paese era come il ricordo di una persona che non si vede da anni. Essa rimane nella nostra memoria come l'ultima volta vista e non si riesce ad invecchiarla come e' naturale avvenga, cosi' per loro l'Italia era piu' o meno come l'avevano lasciata, Era difficile spiegar loro come
in tanti aspetti fosse allora piu' sviluppata di Argentina e Brasile. Come fosse cambiata la vita e la societa'. Seconda curiosita erano i figli di questi rientranti, spesso parlavano solo spagnolo ed il dialetto dei genitori, e si rivolgevano a noi in dialetto loro pensando fosse l'italiano. E se non li capivamo rimanevano male. Certo nella quantita' vi erano anche persone normali, persone che erano state per lavoro alcuni anni all'estero e rientravano, Ma i piu' interessanti erano gli emigranti antichi, che raccontavano dei loro viaggio, della loro vita,e dimostravano una struggente nostalgia del loro
paese natale e dei familiari lasciati. Altre persone che mi colpivano erano i missionari. Li imbarcavamo in Brasile, rientravano dopo anni di vita nella foresta amazonica, era il loro unico viaggio di ritorno in Italia, ne avevano diritto ad uno in tutta la vita. Raccontavano la loro vita, il viaggio con la canoa fino al primo punto in cui potevano usare un bus.
I giorno trascorsi in viaggio per prendere la nave, ci parlavano degli indigeni con cui vivevano la loro vita da missionari,
i sacrifici, i pericoli della foresta. Erano cosi' interessanti e ricchi di notizie che trascorrevo ore ad ascoltarli. E. quando
mi ricapitava di averli a bordo per il rientro in Brasile, percepivo nelle loro parole il fondo di tristezza di chi sa che quella era l'ultima volta della loro vita in cui avevano visto i familiari e il paese natio, Quella era veramente fede.
E poi vi erano i rientri consolare. Cioe' persone che rientravano con il viaggio pagato dal Consolato Italiano, perche' privi di mezzi. A questi si ritirava il passaporto e lo avrebbero riavuto solo rimborsando il consolato del costo del biglietto.
Ma questo punto merita una ulteriore precisazione, perche' in alcuni casi vi era qualchecosa di poco " pulito" che raccontero'
prossimamamete. E poi vi erano alcuni " clandestini". e anche di questo parlero'.
Se vi fossero curiosita' e domande saro' ben lieto, nel possibile, di rispondere
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Ciao Nostromo.

Beh io credo che la mueblada o meglio Hoteles alojamientos é qualcosa tipico dell´Argentina, Brasile, Uruguay e Cile.
Probabilmente ci saranno in altri paesi, ma é qualcosa che mi sono domandato perche in Europa non esiste.
Anche in questo campo é molto cambiato, penso che come in quei tempi il turno era composto da un ´ora e mezzo, poi se volevi rimanere di piú dovevi pagare extra.
Attualmente questi alberghi sono uno piú bello dell´altro e fanno delle stanze in cui ti trovi come in una prima classe, con tanti specchi, idromassaggio dentro la stanza e tante tante novitá.

Bellissimo il racconto sugli emmigrati. Pensavo che inizio degli anni ´60 ancora gli Italiani non tornavano in patri aper ristabilirsi. Poi erano anni meravigliosi nell´Argentina, industrie che incominciavano a dare i suoi frutti, ottima esportazione, si stava molto ma molto bene. Sono gli anni in cui mio padre fece una fortuna.
Probabilmente il punto negativo era dato dalla poca maturitá dei politici, in cui regnavano governi militari per un periodo con governi democratici.
L´Argentina marcava il ritmo, quando veniva un governo democratico, stessa cosa capitava in Cile, Uruguay e Brasile, tranne in Paraguay che stava il dittatore Strössner. Stessa cosa per i governi democratici.
In quegli anni c´era nel mio paese una grande classe media che lo rendeva splendido.
Begli anni che secondo me incomincia a declinare nel terzo mandato di Peron nel 1973.

Un saluto.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Credo che in europa esitano oggi motel od alberghi specifici oranizzati piu' o meno in quel modo. Almeno a leggere o sentendo notizie . Si, gia' nel 60 alcuni rintravano in Italia, erano per lo piu' persone mature che lasciavano la loro attivita' ai figli e forse pensavano di vivere qui di rendita. Logicamnte chi rientrava in terza classe non era molto abbiente.
La cosa piu' triste che ricordo e' di un uomo anziano che per tutto il viaggio aveva parlato della sua gioia ed emozione per il rientro in patria. E ,purtroppo, prorprio nello scendere lo scalandrone a Genova, venne colpito da un infarto e mori' nell'infermeria del porto. Un fatto che mi colpi' molto e che continuo a ricordare. Per curiosita', i pesos che incassavamo dalla nostra attivita' li cambiavamo a Montevideo in dollari, li il cambio era piu' conveniente che a Bayres. Sempre in Argentina compravamo oggetti in pelle, borse valigie, costvano poco anche se erano finiti meno bene che in Italia. In Brasile caffe' da portare a casa, ma non tostato, perche' se no prendeva il gusto del salino, e poi non era tostato come da noi. Ananas in brasile sempre per casa, Magnifico era il porto di Las Palmas, allora porto franco, dove oggetti tipo radio macchine fotografiche ecc costavano molto neo che da noi. Il problema era alla dogana di Genova, molto severa, ma
se si scala Napoli, era piu' facile farle uscire e poi spedire per pacco postale a casa. In brasile alcuni compravano pietre preziose, topazi e smeraldi, ma io non me ne intendevo e poi a 20 certe cose non interessavano. Solo una volta, con l'agente Costa, comperai un topazio da regalare a mia madre. Appena possibile raccontero' dei rimpatri consolari.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Credo che comprare in un paese e vendere in un altro sia stata una cosa da sempre, ricordo amici, peró in un epoca piú attuale nella compravendita degli orologi swatch.

Un saluto.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

NUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM......

L A F R A N C A C NON VERRA' DEMOLITA.!!!!!!!!!!
Nel sito : Doulos c'e' la notizia che la Franca c non verra' demolita perche' una societa' di Singapore, dove e' attualmente, l'ha comperata. Anche se non so che impiego ne faranno ,sapere che raggiungera' molto probabilmente i 100 anni e' una splendida motizia. Se andate nel sito Doulos vi e' una splendida foto in cui potete ammirare la sua linea, io sono di parte evidentementge, ma e' come il sapere che una persona cara ha superato il pericolo di scomparire per sempre. In quella nave vi e' la storia delle crociere,,,,
Bella giornata.
Saluti a tutti
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Nostromo, ho perso diverse pagine, ma tra un po' recupero!!

Salutoni!
Manlio
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Oggi mi e' passato come un lampo nella mente e mi e' riaffiorato un ricordo speciale. La Stella Polaris. Era una bellissima nave svedese, piccola, massimo 100 passeggeri, piu' un veliero che una nave , lussuosa, faceva crociere di lusso nei Caraibi quando ero la con la Franca. Ho pasticciato in internet e ne ho trovato la storia. Se qualcuno vuole avere notizie digitanto in Google m/V Stella Polaris trova interessanti informazioni. Incontrarla allora era un piacere, perche' era veramente bella, anche se faceva itinerari diversi dai nostri, ogni tanto eravamo vicini, Chissa' perche' mi e' ritornata in mente dopo cosi' tanti anni.......
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

Grazie dell´indicazione Nostromo, stasera con un po´di tempo ci vado.

Un saluto.
 
Re: C'era una volta: crociere d'altri tempi.

E' una nave del 1927 ma riporta veramente ad altre epoche... Mi immagino che bello incontrarla nelle acque caraibiche....

Stella2.jpg
 
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