Ancona – 09/09/2012 – giorno dello sbarco
Ancona – 09/09/2012 – giorno dello sbarco
Inutile dirlo.
Il giorno dello sbarco è il giorno peggiore.
Si realizza che la vacanza ormai è alla fine.
Sui ponti si vedono vagabondare volti familiari, anche loro assorti nell’altalena dei pensieri ed anche loro prossimi a scendere definitivamente a terra.
Altri volti meno familiari invece esplorano la nave, come noi avevamo fatto appena una settimana prima.
Contemplare la scia questa volta non mi porta a pensieri astratti. La concretezza delle cose da fare in giornata prende il sopravvento. Prendere il bus, la navetta, controllare l’auto prima del ritiro e poi pianificare il viaggio fino a casa. Ormai la testa ha già lasciato l’atmostefa della crociera.
Non ho molte foto quest’oggi. La scheda di memoria di riserva ha pensato bene di dare costantemente un errore di lettura. Sopperisco con la compatta economica in uso ai ragazzi.
Sul ponte piscina stanno allestendo già le bandierine per la festa di benvenuto che si svolgerà in serata.
Tecnici tirano vari cavi tra le ringhiere dei ponti
Mentre la nave attracca al porto rivedo il traghetto veloce che collega Ancona a Spalato.
Chissà. Mi è piaciuto molto vedere le due città croate e scoprire tutte le possibili escursioni.
Magari in futuro arrivarci in macchina per qualche giorno di vacanza non è poi così utopistico.
Ormai l’ora è arrivata. Aspettiamo la chiamata del colore rosso all’ingresso del Teatro.
Alle 09.30 precise viene chiamato il colore e noi mestamente ci avviamo al ponte 3.
Uscendo, la consueta toccata sullo scafo pronunciando mentalmente un “grazie, alla prossima” non aiuta a tornare alla realtà.
Nella struttura del terminal crociere il personale portuale sta ultimando di sistemare le valige.
Lo spazio non manca di certo ma qualche genio pensa bene di ammassarle tutte in un’unica zona. Ma dico io, non ci pensano a certe cose. Come minimo, appena viene concesso di recuperare le valigie, ci sarà un assalto. Distribuirle meglio lungo una fila più ampia no?!
Detto fatto. Appena viene dato il via libera, si scatena la bagarre. Una cosa indecente.
Non sarà colpa di Costa visto che la cosa è gestita dal personale del porto, ma non ci vuole una scienza per capire che disporre così i bagagli crea solo un disservizio.
Vabbeh. Aspettiamo la fine della ressa, recuperiamo i bagagli e ci incamminiamo per la fermata del bus, per fare a ritroso il percorso “disagiato” fatto all’andata.
Quasi quasi sequestro una macchina di servizio della Costa
Arriviamo mestamente alla fermata e dopo una decina di minuti arriva il bus che ci porterà al terminal biglietti.
Durante la strada un’ultima occhiata alla bellissima Costa Classica che piano piano scompare alla vista nascosta dalle strutture del porto
Non ha più senso scrivere “to be continued….” oppure “continua…”. Purtroppo la crociera è finita.
Ci tengo a ringraziare tutti per le bellissime parole di sostegno che via via avete avuto per me.
Non nascondo che scrivere questo diario è stato complicato soprattutto per il tempo necessario nella stesura e nella gestione fotografica.
Grazie ancora a tutti e scusate la pubblicazione a tappe ma se non facevo così probabilmente non sarei mai partito nella stesura.
Chiudo il diario come l’ho iniziato, cioè nell’esaltare una tratta particolare.
Forse la migliore mai fatta fin’ora.
Un itinerario splendido…