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Costa Concordia: il Recupero

donlisander

New member
Non è saperne di più di Gabrielli; certe cose le vedo dalle immagini, certe altre le sento, non posso certamente conoscere gli eventi che si stanno manifestando al Giglio, altre ancora da
"esperienza" di cose lette, o viste, riguardanti il mondo delle navi.

Mamma mia che cultura navale incredibile! Zio Rodolfo, certo che solo un veneziano può sapere tutto quello che riguarda le navi (sia quelle emerse che quelle affondate!).
A ottobre sarò a Venezia per prendere la Fascinosa x istanbul!
Forza Concordia e Forza italia (inteso come stato)
 

La76

New member
A tal proposito:

http://shippingonline.ilsecoloxix.it/p/ambiente/2013/09/18/AQEg3XQ-record_retroscena_chiatta.shtml

la nave c'è, può portare Concordia in qualsiasi località del mondo e a 14 nodi - solito errore e paragone che c'entra nulla; può sollevare 120.000 ton e Concordia stazza 114.000 -; poi dipende tutto dalla "politica".

A veder così sembrerebbe un' interessante ipotesi da prendere in seria considerazione...certo ci sono da valutare i costi...ma sul piano sicurezza non ci sono dubbi.
Io lo perso da tempo che un bacino galleggiante sarebbe la soluzione migliore...se c'è una nave così ancora meglio!
 

Rodolfo

Super Moderatore
Credevo volessi spezzare me, Sandro :) :) Non lo dico solo io, sono i timori che hanno anche gli esperti e che hanno sempre ripetuto. La deformazione dei balconi è più una questione di aspetto, impressionante, che di sostanza; lo sai, la nave, lì, ha poca struttura o nulla e il materiale impiegato è "sottile", se non in lega. La struttura dello scafo, bisogna vedere come è ridotta; quella sì è di sostanza. Si parla di gravi lesioni, a volte sostanziose ma meno gravi di quello che si ipotizzava; loro lo sanno o sapranno, valutandone le condizioni.
Secondo me, anche quando sarà sollevata con i cassoni, subirà delle spinte notevoli e la riemersione dovrà, anche questa volta, essere modulata perchè le forze si distribuiscano uniformemente lungo l'intero scafo; un spinta maggiore o minore lungo una linea di frattura o indebolita può creare le condizioni per la rottura.

E' un po' come può succedere in caso di incaglio, quando parte della nave grava sul fondale e l'altra è "sospesa" sull'acqua. Vi ricordate la portacontainer MSC Rena incagliata sul Reef in Nuova Zelanda. Mi sembra sia accaduto proprio questo; si è spezzata sotto l'impeto del mare, con la prua incagliata e la poppa libera.

http://static2.stuff.co.nz/1318390304/115/5775115.jpg
 

matteov

Active member
A veder così sembrerebbe un' interessante ipotesi da prendere in seria considerazione...certo ci sono da valutare i costi...ma sul piano sicurezza non ci sono dubbi.
Io lo perso da tempo che un bacino galleggiante sarebbe la soluzione migliore...se c'è una nave così ancora meglio!

Avevamo l'ottava meraviglia del mondo... Il super bacino... Lasciato a marcire... È pregato i turchi (che scemi non sono) di portarselo via
 

La76

New member
La deformazione dei balconi è più una questione di aspetto, impressionante, che di sostanza; lo sai, la nave, lì, ha poca struttura o nulla e il materiale impiegato è "sottile", se non in lega. La struttura dello scafo, bisogna vedere come è ridotta; quella sì è di sostanza. Si parla di gravi lesioni, a volte sostanziose ma meno gravi di quello che si ipotizzava;

A me non è tanto la deformazione in dentro che "preoccupa"...guardando le foto io ho notato che si è proprio alzata (di poco meno di un ponte) la linea longitudinale delle cabine...non vorrei che a quella sensazione ottica corrispondesse una falla longitudinale nello scafo...come se la nave si fosse ancorata agli spuntoni di roccia, fratturata, aperta e "arricciata" in su...non so se riesco a spiegare cosa intendo.
Le cabine e i balconi sono sicuramente strutture deboli...però è anche vero che hanno il loro peso...è se non sono comunque ben fissate alla nave rischiano di comprometter e l'equilibrio generale, con crolli anche di notevole entità
 

La76

New member
Avevamo l'ottava meraviglia del mondo... Il super bacino... Lasciato a marcire... È pregato i turchi (che scemi non sono) di portarselo via

Lasciamo stare...l' abbiamo praticamente regalato... (tutte le attrezzature nuove, mai usate ma funzionanti)...è adesso cosa dicono a Genova?servirebbe un bacino galleggiante...che tristezza :(
 

giangirm

Member
Credevo volessi spezzare me, Sandro :) :) Non lo dico solo io, sono i timori che hanno anche gli esperti e che hanno sempre ripetuto. La deformazione dei balconi è più una questione di aspetto, impressionante, che di sostanza; lo sai, la nave, lì, ha poca struttura o nulla e il materiale impiegato è "sottile", se non in lega. La struttura dello scafo, bisogna vedere come è ridotta; quella sì è di sostanza. Si parla di gravi lesioni, a volte sostanziose ma meno gravi di quello che si ipotizzava; loro lo sanno o sapranno, valutandone le condizioni.
Secondo me, anche quando sarà sollevata con i cassoni, subirà delle spinte notevoli e la riemersione dovrà, anche questa volta, essere modulata perchè le forze si distribuiscano uniformemente lungo l'intero scafo; un spinta maggiore o minore lungo una linea di frattura o indebolita può creare le condizioni per la rottura.

E' un po' come può succedere in caso di incaglio, quando parte della nave grava sul fondale e l'altra è "sospesa" sull'acqua. Vi ricordate la portacontainer MSC Rena incagliata sul Reef in Nuova Zelanda. Mi sembra sia accaduto proprio questo; si è spezzata sotto l'impeto del mare, con la prua incagliata e la poppa libera.

http://static2.stuff.co.nz/1318390304/115/5775115.jpg
caspita, impressionante !
 

coccinello70

New member
Studio della Costa gela tutti:“In Italia nessun porto è in grado di smontarla”.

Da "La Stampa"

La Costa Concordia è in posizione eretta da poche ore e già impazza la guerra di campanile, tutta italiana, per aggiudicarsene le spoglie. Piombino, Castellammare di Stabia, Palermo, Genova, Civitavecchia, persino Porto Torres. Tutti in corsa per aggiudicarsi un business di un centinaio di milioni di euro: lo smantellamento della nave una volta rimossa dal Giglio. Per carità, ambizioni legittime, anche se a volte un po’ estemporanee. La realtà è che la Costa Crociere ha commissionato uno studio che dimostrerebbe che in Italia non esiste uno scalo adeguato ad accogliere il gigante ferito, con un pescaggio di oltre 18 metri e difficile da gestire dal punto di vista ambientale.
Potesse decidere autonomamente, la Compagnia genovese controllata dal colosso Usa Carnival opterebbe per i cantieri di demolizione della Turchia che da anni hanno conquistato la leadership nel Mediterraneo in questo tipo di attività. Anche perché, a differenza di Piombino, Genova o Civitavecchia, l’ingombrante relitto rimarrebbe fuori dalle rotte che regolarmente compiono le navi da crociera con la grande «C» blu in campo giallo sul fumaiolo.
Costa Crociere ha già opzionato «Vanguard». E’ una nave semisommergibile di 275 metri di lunghezza (Concordia è lunga 290 metri), 70 di larghezza, capace di sollevare 110 mila tonnellate e di viaggiare alla velocità di 14 nodi. Ideata per trasportare altre unità o piattaforme offshore, è unica al mondo, molto richiesta e dal noleggio particolarmente oneroso. Costruita in Corea presso i cantieri Hyundai per l’armatore olandese Dockwise, la Vanguard è operativa dal dicembre 2012. La nave sarebbe in grado, immergendosi e poi riaffiorando, di caricare la Concordia sul ponte e trasportarla anche lontano. In Turchia, appunto.

Un pre-contratto è già stato stipulato con l’agenzia marittima genovese che rappresenta in Italia la Dockwise. Prevede due «finestre» di impiego: il prossimo novembre (ma è destinata a cadere, poiché la Concordia non sarà ancora pronta a lasciare l’isola) e la primavera prossima, proprio quando Titan Micoperi dovrebbe aver terminato il proprio lavoro.

Il problema è che per la legge italiana la Concordia con il suo carico di acque inquinate, di macchinari e materiali sfatti dalla lunga permanenza in mare, è considerata alla stregua di rifiuto speciale da smaltire: materia di competenza regionale. E qui entra in gioco la battaglia condotta dalla regione Toscana per promuovere la candidatura di Piombino. Ancora ieri il sindaco della cittadina, Gianni Anselmi, sosteneva che l’approdo naturale per il relitto della Concordia è Piombino ed entro maggio il porto sarà in grado di accogliere la nave. Il progetto, già pronto, approvato e finanziato, prevede 111 milioni di euro per costruire in sette mesi una banchina da 370 metri, portare i fondali a meno 20, e dotarla di 8 ettari di piazzali. I lavori partiranno a novembre e si concluderanno a maggio 2014, dicono dall’Authority, in tempo cioè per ricevere il relitto. Il via ai lavori di adeguamento è previsto per novembre. Pochi credono, però, che un simile timing possa essere rispettato.

A Genova, dove la Concordia è nata nello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente, sostengono che la nave lì potrebbe anche morire. Per il presidente dell’Autorità portuale, Luigi Merlo (che martedì si è recato al Giglio per vedere da vicino il transatlantico), lo scalo ha tutti i requisiti strutturali e professionali per assolvere allo smaltimento dello scafo. Alla Costa Crociere, dicono che si atterranno a quanto decideranno le autorità. Ma, anche se non lo dicono, confidano che le ipotesi tricolori cadano una ad una.
 

viluna

New member
Per come la penso io , sono molto realistico, i lavori a Piombino inizieranno ( se mai inizieranno), con grave ritardo, poi saranno conclusi ( se mai saranno conclusi), non prima di una decina d'anni, la nave verrà portata all'estero perchè in Italia costerebbe 100 volte di più!!! Poi tra un po' di tempo mi darete ragione! :mad:
 

YODA

Member
Per come la penso io , sono molto realistico, i lavori a Piombino inizieranno ( se mai inizieranno), con grave ritardo, poi saranno conclusi ( se mai saranno conclusi), non prima di una decina d'anni, la nave verrà portata all'estero perchè in Italia costerebbe 100 volte di più!!! Poi tra un po' di tempo mi darete ragione! :mad:

Concordo in pieno: scomodare la Vanguard per trasportarla in un porto italiano sarebbe esagerato, forse, quindi l'ipotesi più logica e economica (e che scontenterebbe tutti) è farla disarmare all'estero, preferibilmente l'est Asia.
 

viluna

New member
Io credo più Aliaga ( Turchia ), è più a portata di mano e non c'è nessun canale da attraversare, in poche parole è il luogo dove è "morta" Costa Allegra.
 

amedeone

New member
.............guardate che il discorso della Vanguard non è poi così remoto.

Ipotizzando l'utilizzo della Vanguard, mi domando:

Ma la nave Vanguard sarebbe in grado di accogliere la Costa Concordia con tutti gli sponson (cassoni) oppure dovrebbero essere tolti?
Nel caso, come farebbero a tenerla a galla mentre la Vanguard si infila sotto per sollevarla?
 

Rodolfo

Super Moderatore
Veramente il primo a parlar della Vanguard sono stato io, e non di certo per portarla a Piombino. ;) ;) Di porti in Italia per accoglierla non ce ne sono a conti fatti. Genova e Civitavecchia son da escludere per motivi di immagine, Piombino non è pronto, Porto Torres è una "boutade", Palermo secondo le ipotesi la smantellerebbe in parte per poi essere avviata all'estero.

Quindi la conclusione logica? Se poi ci si mette di mezzo la politica è tutta un'altra cosa.
 
F

Felix73

Guest
......Se poi ci si mette di mezzo la politica è tutta un'altra cosa.

Hai toccato il nocciolo della questione Rodolfo.....
Ecco come si affronta il problema....
Tutti vogliono Concordia....politicamente e propagandisticamente......sparandole grosse....facendo emergere la superficialità e l' ignoranza della nostra classe dirigente....che non sa nemmeno di cosa si stia parlando...e poi il solito campanilismo che non guasta mai......ed alla fine?
Alla fine....ci sarebbe da ridere per non piangere sentendo certe dichiarazioni.....
Vedremo.
 

diver67

Active member
Ho visto un documentario su questa "meganave", utilizzata per il trasferimento di una piattaforma petrolifera. Veramente impressionante.
 

Rodolfo

Super Moderatore
No Amedeone era rivolto a Viluna, che dice che gli daremo ragione; ma sono giorni che vado dicendo le cose che ha detto lui.

La nave Vanguard ha un ponte completamente aperto lungo 275 metri e largo 70. La Concordia è lunga 292, ma non è un problema può sporgere sia a prua che a poppa, la sua larghezza è 35,80 metri e i cassoni sono profondi 11 metri; quindi un totale di 58 metri, una sessantina aggiungendo lo spazio tra i cassoni e la paratia. Ci sta. Ciao.

Tra l'altro Concordia è lunga 292 fuori tutto; in realtà l'ingombro è minore.
 
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