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Costa Crociere trasferisce da Genova ad Amburgo la divisione Marine Operations

Iniziano le giustificazioni?

Quando sei a certi livelli, non vai a "braccio" e qualsiasi cosa dici è stata preparata a tavolino.
Quindi... Per favore... Perché questa sarà la scusa dei prossimi giorni per la sua "discolpa"
 
Ho appena scritto sul blog di Costa Crociere che l'A.D. Thamm può tranquillamente tornarsene a Rostock a cucinare wurstel o, forse, preferisce cucinarli ad Amburgo.
Il suo ego teutonico ne risentirà?
Naturalmente la mia solidarietà a tutti i dipendenti Costa.
 
CHIEDIAMOCELO !!!! :twisted:

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Ho lasciato un commento sul fb di Costa, sotto al video che pubblicizza, l'Italianetà dell'azienda, ho anche inserito la foto che ha postato Leo. Vediamo quanto lo tengono.
 
Ho lasciato un commento sul fb di Costa, sotto al video che pubblicizza, l'Italianetà dell'azienda, ho anche inserito la foto che ha postato Leo. Vediamo quanto lo tengono.

Buongiorno a tutti,
non credo servirà a qualcosa, ma voglio almeno tentare, voglio anch'io poter dire la mia... quindi seguirò il tuo esempio e vediamo quanto ci mettono ad eliminarlo....
 
Quelle di Thamm sono frasi sconvolgenti, poi in riferimento a "cultura da estirpare" perché continua ad utilizzare tanti l'immaginifico "Italia"? Dovremmo inondare il ministero degli Esteri di mail di protesta per poter fargli chiedere delle scuse ...anche se non cambia poi tanto la situazione dei lavoratori a Genova...
 
Lo inserisco qui, anche se il Superbowl ha nulla a che vedere con l'argomento, se non con la parte finale dell'articolo che parla dell'"Onta di Concordia".

http://www.themeditelegraph.com/it/...-super-spot-ZkyBI8YCSaIR8Is3Zs7gcL/index.html

Quando sento parlare di onta da cancellare mi ritornano in mente le decine di giornalisti " esperti" che ciarlavano su tutti i media gettando fango ovunque al solo scopo di aumentare la loro visibilità.
C'è da chiedersi se Carnival è convinta della follia di Schettino o se pensa che sia colpa di tutta l'Italia.
Italia ed italianità : parole magiche per il fatturato in oriente, segno di degrado in Europa così da poter svalutare meglio le sue industrie e poi acquistarle a quattro soldi.
 
I concetti “cultura da estirpare” e “usanze tollerate” mi mettono i brividi, più che altro perché riportano a scenari deplorevoli proprio legati ai tedeschi più che agli italiani.
Quindi il personaggio (Thamm), peraltro nel ruolo di AD di Costa Crociere, meriterebbe una bastonata da parte di qualcuno (e qui vorrei però sapere se ci sia in giro qualche italiano sufficientemente accreditato e forte non solo come ruolo ma anche come credibilità da riuscire a portare alla luce quanto questo signore abbia detto; francamente ne dubito).

Detto questo, per il resto sono solo disgustato di essere italiano.
Perché a quanto pare, vero o falso che sia, c’è qualcun altro oltre a me che ritiene che il naufragio di Concordia sia colpa di un sistema fragile. E francamente signori serve a poco cercare di capire se sia vero oppure no: il guaio grosso è che porgiamo il fianco all’immagine di Paese fragile.
Serve a niente dichiararsi sconvolti dalle parole di Thamm: purtroppo si è permesso di dirle perché questo Paese E’ una barzelletta agli occhi del mondo.
E’ il Paese in cui si distrugge una nave da crociera per fare contento un qualche personaggio illustre
E’ il Paese in cui quando la nave arriva a Genova lo scorso luglio per essere smantellata c’è il Premier che arriva gioioso e all’ombra di un ricco gazebo con tanto di catering che offre bibite e spuntini dolci e salati dichiara che “siamo orgogliosi di cosa gli italiani sono stati capaci di fare”, quando di sicuro gli italiani hanno affondato la nave (e poi come se peraltro il recupero del relitto fosse stato gestito totalmente da un italiano…)
Ma vado avanti:
E’ il Paese in cui c’è una controversia legata al traffico delle navi a Venezia che va avanti da un sacco di anni
E’ il Paese in cui si fanno le regole solo per dire che sono state fatte, ma poi si fa come si vuole
E’ il Paese in cui la Presidenza del Consiglio va a patti con una persona che sta scontando una condanna penale per frode fiscale (e non patti su cosette, ma su riforme costituzionali); ma nonostante ciò sembra che sia una cosa normale
E’ il Paese in cui tutti hanno ragione e nessuno ha mai torto (a parole, naturalmente; mica con i fatti)
Ed è il Paese in cui ci si dichiara “sconcertati” per le parole di Thamm, ma nonostante si sapesse da tempo che c’era nell’aria questa manovra, nessuno si è mosso quando forse era possibile fare qualcosa.
Adesso ci si lamenta. Ci si lamenta di essere trattati come “extracomunitari” la cui cultura sarà “tollerata” in Germania.
La frase è terrificante, senza dubbio alcuno.
Ma per non essere trattati da “cugini di serie B” sarebbe anche ora che ci si comportasse da player di massima serie; se a quanto sopra elencato aggiungiamo che statisticamente siamo ancora quelli il cui principale obiettivo è il posto fisso fino alla pensione (ecchissenefrega di curare la propria competitività professionale con corsi di aggiornamento, imparando qualche lingua, non avendo paura di una trasferta di qualche chilometro; troppa fatica. E dico questo perché sono circondato da una cultura di questo tipo, e lavoro in un’azienda che conta migliaia di dipendenti tra Italia ed estero, quindi ho avuto modo di fare confronti oggettivi, non ipotesi), siamo i fanalini di coda nella conoscenza dell’inglese, nell’uso di internet, e potrei andare avanti ancora. Dicevo: se siamo messi in questo modo, diventa difficile avere credibilità, avere la forza di opporsi; diventa insomma più difficile dire “NO. Non sono d’accordo”; diventa più difficile anche trovare un’alternativa allo scenario imposto da Thamm.
Tutta la forza lavoro di Costa ha dimostrato di recuperare in modo inaspettato al danno di Schettino? Bene, se è così che si facciano sentire. Ma davvero. Se è vero che c’erano già indizi nei mesi scorsi, avrebbero dovuto farlo già tempo fa (e quindi torniamo all’incapacità di fare le cose quando serve; FONDAMENTALE, se si vuole vincere); ma che agiscano ora. Che minaccino tutti insieme di bloccare l’operatività del brand, che chiedano di essere ascoltati, e che poi però trovino ragioni concrete da mettere sul tavolo per chiedere di mantenere le cose come sono.
Ma tanto sono certo che se il rapporto tra chi rischia e chi no al momento è di circa 9 a 1, i restanti 9 se ne guarderanno bene dall’esporsi; troppa fatica fare un ragionamento a più lungo raggio, in cui probabilmente nella situazione dei 160 lavoratori ce ne finiranno altri 100 e poi magari altri 200… Più facile credere all’AD che dice che “tutto il resto rimane dov’è, state tranquilli”. E poi, diavolo, teniamo famiglia, mica possiamo esporci per gli interessi di altri? Al giorno d’oggi, con la crisi che c’è, e via dicendo.
Poi magari tra due anni ci saranno altri 200 “scandalizzati” dalle nuove decisioni prese che non rispettano quanto dichiarato 24 mesi prima.

Dimostrare di valere qualcosa con le azioni, non con le parole. Tutto il resto non serve a niente, perché per quanto freddo e scellerato sia stato il discorso dell’AD, o lo si contrasta con qualcosa di oggettivo, oppure l’unica cosa oggettiva è la piccolezza del nostro Paese a confronto con la Germania (e anche con buona parte degli altri Paesi UE). E questo è un dato di fatto. Possiamo essere bravi ad argomentare su questo forum o in qualunque altra sede sul fatto che non è poi così vero che siamo “scarsi”. Ma intanto che argomentiamo a parole, nei fatti restiamo nei primi posti solo nella classifica dei Paese più corrotti, e negli ultimi nella classifica dei Paesi più concreti, produttivi e credibili.
Thamm non ha nessun diritto di dire cosa debba essere estirpato di un Paese che non è il suo. Io che sono italiano però vi assicuro che questa cultura della tolleranza estrema, del garantismo, del “fare il furbo”, del menefreghismo nei confronti delle regole, e ultimo ma non meno importante dell’offendersi se ci vengono fatte queste critiche invece di ammettere che sono vere, ripeto io che sono italiano vorrei che fosse estirpata. Che finché siam bravi solo a piangerci addosso, continueremo a fare poca strada. E poi la sistemiamo dichiarandoci “scandalizzati” da quanto succede.

Vorrei poter affermare che le parole dell’AD siano solo frutto di un fanatico filo-nazista. Vorrei che non ci sia nessun motivo per dare modo anche solo di immaginare quello che ha detto. Invece, per quanto assolutamente inaccettabili, sono dette nei confronti di un Paese che probabilmente non avrà neppure la forza per umiliarlo di fronte al mondo intero (cosa che meriterebbe). E se non verrà fatto nulla per umiliare lui, gli unici umiliati saranno gli italiani.
Una delle tante volte.
 
Io distinguerei nettamente i due ambiti: la strategia di accentramento ad Amburgo, e le parole di Thamm riportate da Repubblica.

In merito al primo aspetto, Carnival è legittimata a perseguire qualsiasi strategia che non vada contro le leggi degli Stati in cui opera.

Detto questo, credo che:
- Contrastare tale strategia in maniera altrettanto legittima spetti alle istituzioni, periferiche e centrali (e qui qualcosa probabilmente è mancata....in termini di giocare d'anticipo...anche se non è facile farlo sulla base di "voci"...), ed ai dipendenti tramite i sindacati ed in tutte le altre forme previste dalla legge.

- Thamm e Carnival abbiano perso parecchia credibilità. Come si fa a credere ad uno spot, ad una brochure che ti vende una crociera con la "C", quando nel giro di qualche ora passi dal dire che l'Italia e Genova sono e saranno i tuoi punti di forza al dire che sono la "tua palla al piede"?? (con affermazioni poi assolutamente generiche....mai specifiche...anche in considerazione degli ottimi risultati dell'azienda!!)
Continuo a pensare, e quanto ho letto fino ad ora non lo smentisce, che l'Italia sia stata ed è tuttora per Costa un fattore di successo (sia a livello d'investimenti e, per ora, anche fiscale...e senza considerare i milioni di crocieristi che viaggiano sotto la "C").

- Concordia è un naufragio "italiano", certo....che fa capo principalmente (e non esclusivamente) ad una persona....
Ma, non tutti i naufragi sono italiani....come non tutte le persone che sbagliano nel Mondo sono italiane.
Se Costa è quella che è, è grazie ad una famiglia italiana che ha inventato le crociere...e se Costa non avesse avuto manager italiani capaci che l'hanno resa un'azienda "modello" ed un'azienda sana....talmente sana da riuscire a sopravvivere ad una vera catastrofe come Concordia... i cari azionisti di Carnival e Thamm stesso oggi avrebbero solo un gran bel pugno di mosche in mano....

- Riflettiamo, prima di prenderci a bastonate sui "gioielli di famiglia" (perdonatemi) come direbbe il post precedente, sul fatto che Thamm nei suoi interventi ha citato tutte le sfighe possibili ed immaginabili (Schettino, la cultura da estirpare, l'Italia senza futuro....) in relazione alla decisione presa....OMETTENDO che questa operazione porterà dei SAVING DI COSTO al gruppo....questo non l'ha mai detto!! Eppure sappiamo che è così.
Cosa caspita ne deducete? Che sono pretesti utili a distrarre tutti dalla ragione PRINCIPALE della strategia Carnival: RISPARMIO. Fine.

Quindi, per cortesia, giusto criticare l'Italia in senso costruttivo.....e di critiche ce ne sarebbero.....ma mettere in un grande calderone senza senso TUTTI i nostri difetti, ritardo dei treni compreso, in un contesto che ha ben altre ragioni mi sembra assolutamente fuori luogo.

Altro discorso per quanto riguarda il modo in cui Thamm si è espresso (se il giornale ne ha riportato fedelmente le dichiarazioni): SEMPLICEMENTE INACCETTABILE!!!
Offensivo non solo verso i dipendenti che dovrebbe rappresentare per il ruolo ricoperto, offensivo non solo verso la storia dell'azienda che gli paga lo stipendio, ma offensivo verso l'Italia e gli Italiani tutti!!

Siamo capaci di sottolineare questo con forza senza, per una volta, fracassarci da soli i "gioielli di famiglia" tirando fuori tutte le nostre mancanze degli ultimi 50 anni, CONDIVIDENDO L’EVIDENZA che, perlomeno in questo contesto, tali mancanze non c'entrano un beato fico secco???? ;)

Possiamo dire che se fosse venuto o venisse al mondo intero il "vizietto" di Thamm di "voler estirpare" le culture altrui e di generalizzare in quella maniera così "bovina" in merito a noi Italiani , allora, per i tantissimi motivi che sappiamo, non esisterebbe e non potrebbe esistere non solo Thamm, ma tutta la Germania intera????
Chissà se a Thamm farebbe piacere....

Un saluto a tutti
 
Ultima modifica:
Vorrei ricordare a Maumarti che l'italia è anche il paese di Fincantieri............quello che ha costruito
per Carnival la Diadema e tante altre navi............

Inutile,forse,sottolineare che sono in accordo con quanto scrive Felix.................
 
Vorrei ricordare a Maumarti che l'italia è anche il paese di Fincantieri............quello che ha costruito
per Carnival la Diadema e tante altre navi............

Inutile,forse,sottolineare che sono in accordo con quanto scrive Felix.................
Lo so che l'Italia è anche il Paese di cose positive.
Il nostro problema è proprio questo: ANCHE di cose positive.
Sono tanti anni che le cose positive vanno diminuendo, mentre quelle che ci mettono in cattiva luce aumentano. Risultato? Giusto o sbagliato che sia, grazie a questo siamo attaccabili. Non basta difenderci elencando i "sì però non siamo solo scarsi". L'unico vero modo per difenderci sarebbe "È vero, eravamo scarsi in questa cosa ma abbiamo corretto, e ora siamo competitivi".
Vorrei un riscontro oggettivo su qualcosa in cui questo sia dimostrabile ultimamente: produttività? Competitività? Rispetto delle regole? Rispetto degli impegni internazionali presi? Stabilità fiscale? Istruzione? Valorizzazione delle professionalità? E ne potrei dire altri.
Perché è su questi fattori che veniamo giudicati, anche se sembra un enorme calderone. Anche perché ahimè se dovessimo essere giudicati solo per il Marittime Operations, giusto 3 anni fa l'abbiamo fatta grossa. E andate lo a spiegare voi a Thamm che è solo colpa di Schettino.
 
Io distinguerei nettamente i due ambiti: la strategia di accentramento ad Amburgo, e le parole di Thamm riportate da Repubblica.

In merito al primo aspetto, Carnival è legittimata a perseguire qualsiasi strategia che non vada contro le leggi degli Stati in cui opera.

Detto questo, credo che:
- Contrastare tale strategia in maniera altrettanto legittima spetti alle istituzioni, periferiche e centrali (e qui qualcosa probabilmente è mancata....in termini di giocare d'anticipo...anche se non è facile farlo sulla base di "voci"...), ed ai dipendenti tramite i sindacati ed in tutte le altre forme previste dalla legge.

- Thamm e Carnival abbiano perso parecchia credibilità. Come si fa a credere ad uno spot, ad una brochure che ti vende una crociera con la "C", quando nel giro di qualche ora passi dal dire che l'Italia e Genova sono e saranno i tuoi punti di forza al dire che sono la "tua palla al piede"?? (con affermazioni poi assolutamente generiche....mai specifiche...anche in considerazione degli ottimi risultati dell'azienda!!)
Continuo a pensare, e quanto ho letto fino ad ora non lo smentisce, che l'Italia sia stata ed è tuttora per Costa un fattore di successo (sia a livello d'investimenti e, per ora, anche fiscale...e senza considerare i milioni di crocieristi che viaggiano sotto la "C").

- Concordia è un naufragio "italiano", certo....che fa capo principalmente (e non esclusivamente) ad una persona....
Ma, non tutti i naufragi sono italiani....come non tutte le persone che sbagliano nel Mondo sono italiane.
Se Costa è quella che è, è grazie ad una famiglia italiana che ha inventato le crociere...e se Costa non avesse avuto manager italiani capaci che l'hanno resa un'azienda "modello" ed un'azienda sana....talmente sana da riuscire a sopravvivere ad una vera catastrofe come Concordia... i cari azionisti di Carnival e Thamm stesso oggi avrebbero solo un gran bel pugno di mosche in mano....

- Riflettiamo, prima di prenderci a bastonate sui "gioielli di famiglia" (perdonatemi) come direbbe il post precedente, sul fatto che Thamm nei suoi interventi ha citato tutte le sfighe possibili ed immaginabili (Schettino, la cultura da estirpare, l'Italia senza futuro....) in relazione alla decisione presa....OMETTENDO che questa operazione porterà dei SAVING DI COSTO al gruppo....questo non l'ha mai detto!! Eppure sappiamo che è così.
Cosa caspita ne deducete? Che sono pretesti utili a distrarre tutti dalla ragione PRINCIPALE della strategia Carnival: RISPARMIO. Fine.

Quindi, per cortesia, giusto criticare l'Italia in senso costruttivo.....e di critiche ce ne sarebbero.....ma mettere in un grande calderone senza senso TUTTI i nostri difetti, ritardo dei treni compreso, in un contesto che ha ben altre ragioni mi sembra assolutamente fuori luogo.

Altro discorso per quanto riguarda il modo in cui Thamm si è espresso (se il giornale ne ha riportato fedelmente le dichiarazioni): SEMPLICEMENTE INACCETTABILE!!!
Offensivo non solo verso i dipendenti che dovrebbe rappresentare per il ruolo ricoperto, offensivo non solo verso la storia dell'azienda che gli paga lo stipendio, ma offensivo verso l'Italia e gli Italiani tutti!!

Siamo capaci di sottolineare questo con forza senza, per una volta, fracassarci da soli i "gioielli di famiglia" tirando fuori tutte le nostre mancanze degli ultimi 50 anni, CONDIVIDENDO L’EVIDENZA che, perlomeno in questo contesto, tali mancanze non c'entrano un beato fico secco???? ;)

Possiamo dire che se fosse venuto o venisse al mondo intero il "vizietto" di Thamm di "voler estirpare" le culture altrui e di generalizzare in quella maniera così "bovina" in merito a noi Italiani , allora, per i tantissimi motivi che sappiamo, non esisterebbe e non potrebbe esistere non solo Thamm, ma tutta la Germania intera????
Chissà se a Thamm farebbe piacere....

Un saluto a tutti
Felix, vorrei che ci sia qualcuno così autorevole che quello che hai scritto al fondo del tuo post lo dicesse al mondo intero oltre che a quella specie di pseudo ad.
Per il resto, elencare i nostri (palesi) difetti non significa necessariamente "martellarci i gioielli"; non nella misura in cui il primo passo per migliorare è riconoscere in cosa si sbaglia. Non è certo lasciare tutto così difendendoci con altre cose che funzionano.
Le pecche storiche del nostro paese forse in questo caso non c'entrano del tutto (oddio... Sto naufragio a me fa tanto made in Italy purtroppo...), ma alla fine ci attaccano per quelle. E noi come ci difendiamo? Dicendo che la pizza la facciamo meglio dei crucchi?
 
Lo so che l'Italia è anche il Paese di cose positive.
Il nostro problema è proprio questo: ANCHE di cose positive.
Sono tanti anni che le cose positive vanno diminuendo, mentre quelle che ci mettono in cattiva luce aumentano. Risultato? Giusto o sbagliato che sia, grazie a questo siamo attaccabili. Non basta difenderci elencando i "sì però non siamo solo scarsi". L'unico vero modo per difenderci sarebbe "È vero, eravamo scarsi in questa cosa ma abbiamo corretto, e ora siamo competitivi".
Vorrei un riscontro oggettivo su qualcosa in cui questo sia dimostrabile ultimamente: produttività? Competitività? Rispetto delle regole? Rispetto degli impegni internazionali presi? Stabilità fiscale? Istruzione? Valorizzazione delle professionalità? E ne potrei dire altri.
Perché è su questi fattori che veniamo giudicati, anche se sembra un enorme calderone. Anche perché ahimè se dovessimo essere giudicati solo per il Marittime Operations, giusto 3 anni fa l'abbiamo fatta grossa. E andate lo a spiegare voi a Thamm che è solo colpa di Schettino.

E' dimostrabile sulla base delle stesse ragioni per cui fino a ieri Thamm si diceva orgoglioso di guidare un'azienda dell'"eccellenza" italiana...
Poi ha cambiato idea in una notte.
 
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E' dimostrabile sulla base delle stesse ragioni per cui fino a ieri Thamm si diceva orgoglioso di guidare un'azienda dell'"eccellenza" italiana...
Poi ha cambiato idea in una notte.

Esattamente quello che ho sentito da Thamm stesso all'inaugurazione di Diadema.................
 
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E' dimostrabile sulla base delle stesse ragioni per cui fino a ieri Thamm si diceva orgoglioso di guidare un'azienda dell'"eccellenza" italiana...
Poi ha cambiato idea in una notte.

No, non cambia idea in una notte.
Diciamo che interpreta secondo la situazione ed il momento una, due o più parti sul palco.

E' chiaro che si dice orgoglioso di guidare un'azienda dell'eccellenza italiana ma la guida dopo aver messo in tutti i punti chiave persone di sua fiducia che hanno sostituito molti degli italiani che la Costa l'hanno creata.

L' "eccellenza" italiana è una trattore che tira forte soprattutto in oriente e il nuovo mercato in espansione è proprio in oriente: perchè mai rinunciare alle parole, costano nulla e rendono bene.
 
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