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Ho lasciato un commento sul fb di Costa, sotto al video che pubblicizza, l'Italianetà dell'azienda, ho anche inserito la foto che ha postato Leo. Vediamo quanto lo tengono.
Lo inserisco qui, anche se il Superbowl ha nulla a che vedere con l'argomento, se non con la parte finale dell'articolo che parla dell'"Onta di Concordia".
http://www.themeditelegraph.com/it/...-super-spot-ZkyBI8YCSaIR8Is3Zs7gcL/index.html
Lo so che l'Italia è anche il Paese di cose positive.Vorrei ricordare a Maumarti che l'italia è anche il paese di Fincantieri............quello che ha costruito
per Carnival la Diadema e tante altre navi............
Inutile,forse,sottolineare che sono in accordo con quanto scrive Felix.................
Felix, vorrei che ci sia qualcuno così autorevole che quello che hai scritto al fondo del tuo post lo dicesse al mondo intero oltre che a quella specie di pseudo ad.Io distinguerei nettamente i due ambiti: la strategia di accentramento ad Amburgo, e le parole di Thamm riportate da Repubblica.
In merito al primo aspetto, Carnival è legittimata a perseguire qualsiasi strategia che non vada contro le leggi degli Stati in cui opera.
Detto questo, credo che:
- Contrastare tale strategia in maniera altrettanto legittima spetti alle istituzioni, periferiche e centrali (e qui qualcosa probabilmente è mancata....in termini di giocare d'anticipo...anche se non è facile farlo sulla base di "voci"...), ed ai dipendenti tramite i sindacati ed in tutte le altre forme previste dalla legge.
- Thamm e Carnival abbiano perso parecchia credibilità. Come si fa a credere ad uno spot, ad una brochure che ti vende una crociera con la "C", quando nel giro di qualche ora passi dal dire che l'Italia e Genova sono e saranno i tuoi punti di forza al dire che sono la "tua palla al piede"?? (con affermazioni poi assolutamente generiche....mai specifiche...anche in considerazione degli ottimi risultati dell'azienda!!)
Continuo a pensare, e quanto ho letto fino ad ora non lo smentisce, che l'Italia sia stata ed è tuttora per Costa un fattore di successo (sia a livello d'investimenti e, per ora, anche fiscale...e senza considerare i milioni di crocieristi che viaggiano sotto la "C").
- Concordia è un naufragio "italiano", certo....che fa capo principalmente (e non esclusivamente) ad una persona....
Ma, non tutti i naufragi sono italiani....come non tutte le persone che sbagliano nel Mondo sono italiane.
Se Costa è quella che è, è grazie ad una famiglia italiana che ha inventato le crociere...e se Costa non avesse avuto manager italiani capaci che l'hanno resa un'azienda "modello" ed un'azienda sana....talmente sana da riuscire a sopravvivere ad una vera catastrofe come Concordia... i cari azionisti di Carnival e Thamm stesso oggi avrebbero solo un gran bel pugno di mosche in mano....
- Riflettiamo, prima di prenderci a bastonate sui "gioielli di famiglia" (perdonatemi) come direbbe il post precedente, sul fatto che Thamm nei suoi interventi ha citato tutte le sfighe possibili ed immaginabili (Schettino, la cultura da estirpare, l'Italia senza futuro....) in relazione alla decisione presa....OMETTENDO che questa operazione porterà dei SAVING DI COSTO al gruppo....questo non l'ha mai detto!! Eppure sappiamo che è così.
Cosa caspita ne deducete? Che sono pretesti utili a distrarre tutti dalla ragione PRINCIPALE della strategia Carnival: RISPARMIO. Fine.
Quindi, per cortesia, giusto criticare l'Italia in senso costruttivo.....e di critiche ce ne sarebbero.....ma mettere in un grande calderone senza senso TUTTI i nostri difetti, ritardo dei treni compreso, in un contesto che ha ben altre ragioni mi sembra assolutamente fuori luogo.
Altro discorso per quanto riguarda il modo in cui Thamm si è espresso (se il giornale ne ha riportato fedelmente le dichiarazioni): SEMPLICEMENTE INACCETTABILE!!!
Offensivo non solo verso i dipendenti che dovrebbe rappresentare per il ruolo ricoperto, offensivo non solo verso la storia dell'azienda che gli paga lo stipendio, ma offensivo verso l'Italia e gli Italiani tutti!!
Siamo capaci di sottolineare questo con forza senza, per una volta, fracassarci da soli i "gioielli di famiglia" tirando fuori tutte le nostre mancanze degli ultimi 50 anni, CONDIVIDENDO L’EVIDENZA che, perlomeno in questo contesto, tali mancanze non c'entrano un beato fico secco????
Possiamo dire che se fosse venuto o venisse al mondo intero il "vizietto" di Thamm di "voler estirpare" le culture altrui e di generalizzare in quella maniera così "bovina" in merito a noi Italiani , allora, per i tantissimi motivi che sappiamo, non esisterebbe e non potrebbe esistere non solo Thamm, ma tutta la Germania intera????
Chissà se a Thamm farebbe piacere....
Un saluto a tutti
Lo so che l'Italia è anche il Paese di cose positive.
Il nostro problema è proprio questo: ANCHE di cose positive.
Sono tanti anni che le cose positive vanno diminuendo, mentre quelle che ci mettono in cattiva luce aumentano. Risultato? Giusto o sbagliato che sia, grazie a questo siamo attaccabili. Non basta difenderci elencando i "sì però non siamo solo scarsi". L'unico vero modo per difenderci sarebbe "È vero, eravamo scarsi in questa cosa ma abbiamo corretto, e ora siamo competitivi".
Vorrei un riscontro oggettivo su qualcosa in cui questo sia dimostrabile ultimamente: produttività? Competitività? Rispetto delle regole? Rispetto degli impegni internazionali presi? Stabilità fiscale? Istruzione? Valorizzazione delle professionalità? E ne potrei dire altri.
Perché è su questi fattori che veniamo giudicati, anche se sembra un enorme calderone. Anche perché ahimè se dovessimo essere giudicati solo per il Marittime Operations, giusto 3 anni fa l'abbiamo fatta grossa. E andate lo a spiegare voi a Thamm che è solo colpa di Schettino.
E' dimostrabile sulla base delle stesse ragioni per cui fino a ieri Thamm si diceva orgoglioso di guidare un'azienda dell'"eccellenza" italiana...
Poi ha cambiato idea in una notte.
E' dimostrabile sulla base delle stesse ragioni per cui fino a ieri Thamm si diceva orgoglioso di guidare un'azienda dell'"eccellenza" italiana...
Poi ha cambiato idea in una notte.