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ecco questo del lavoro, forse, è un problema che andrebbe affrontato in maniera un poco più estesa..
Felix, un paio di cose "al volo":
Tonnage tax in discussione
http://www.ship2shore.it/it/shipping/attentato-alla-tonnage-tax-italiana_56063.htm
Oppure contributi delle aziende elevati per lavoro dipendente
http://www.panorama.it/economia/stipendi-italiani-buste-paga/
Non ho molto tempo; sono certo che ne troverei altri di esempi.
Sisì, chiamiamoli pure luoghi comuni se vuoi: il primo rientra nel luogo comune dell'incertezza del diritto e il secondo nelle tasse italiane molto alte.
Tu non vuoi giustamente trasformare il TD in una discussione sul sistema Italia che non funziona; ma senza andare OT, c'è un ragionamento abbastanza semplice da fare: il centro di eccellenza unificato (che giustamente sostieni consente di fare risparmio) anziché farlo nel Paese della Capogruppo lo fanno in quello di una controllata. E, realisticamente, davvero credi che l'unica ragione sia la tendenza un po' "xenofoba" di Thamm? Un modo un po' comodo di spiegare la cosa, e che guarda caso assolve il nostro Paese da responsabilità in tal senso. Sarà un altro luogo comune, ma la colpa per noi è sempre degli altri. Noi siamo sempre le vittime.
Eccomi Maumarti
Vedo che nel frattempo nel TD ci sono stati degli aggiornamenti, e qualche istituzione comincia a muoversi.
Maumarti, io non capisco una cosa. Perchè se uno tende a non generalizzare argomentando caso per caso l'handicap o meno del "fattore Italia", allora debba essere per forza accusato di irrealismo come se non si rendesse conto dei limiti del proprio paese.
Ti risulta che tutte le aziende in Italia stiano fallendo? Sia io che te, lavoriamo in una multinazionale. Tu in una Italiana, io in una estera. Vorrà pur dire che qualcuno ha trovato pur conveniente venire qui ad investire? Mi irrita il catastrofismo a prescindere, perchè fa perdere lucidità sulle analisi REALI delle cause e sul perchè questo paese sia caduto così in basso (cosa che non mi sogno certo di negare....purtroppo), crea un enorme calderone di tutto, ma soprattutto crea alibi a chi si nasconde dietro una crisi (reale) o dietro un "sistema paese" inefficiente anche quando per tipologia di business e mercato questi fattori non pesano sulle proprie sorti.
Pensi che tutte le aziende in Italia vadano male? Nonostante la percezione "distorta" che si ha....No...non tutte vanno male...altre continuano ad avere successo ed a crescere. Costa è fra queste.
Ora, in merito ai link che hai postato:
- Tonnage tax: il contenuto del tuo articolo è superato. E' stata una cantonata della Guardia di finanza e l'Agenzia delle entrate ha tolto poco dopo la sanzione da 60 milioni. La tonnage tax è uno splendido esempio di come una politica fiscale "lungimirante" crei sviluppo.
Anche Aida batte bandiera Italiana per questo. Il giorno in cui (ma per ora non è previsto nemmeno per il 2015 e spero che non accada mai) la tonnage tax italiana non dovesse essere così conveniente come oggi, basterà cambiare bandiera. Costa batteva bandiera panamense fino al 2003 (mi pare di ricordare), eppure non si è mai sognata di chiudere la propria sede genovese. In sintesi: Livello fiscale alto in Italia? Mediamente certamente SI. Troppo! E per Costa? Direi di NO.
- Costo del lavoro: il link postato da te è assolutamente veritiero. Peccato che Costa non gestisca stabilimenti in Italia ed il 90% della sua forza lavoro "produttiva" sia a tempo determinato con contratti non Italiani. Che costano già molto poco.
Inoltre l'articolo parla di cuneo fiscale, e cioè la differenza tra quanto il dipendente grava sull'azienda e quanto prende in busta. La problematica riguarda principalmente il fatto che la forza lavoro in Italia costi come in altri paesi (vedi Germania) ma abbia una produttività INFERIORE (e quindi pesa di più sull'unità di prodotto).
Questo vale principalmente per le aziende manifatturiere ed industriali. E Costa non fa bulloni e non ha stabilimenti da delocalizzare, ma vende crociere. In sintesi: costo del lavoro penalizzante in Italia? Mediamente SI, il sistema è poco competitivo. E per Costa? NO, perchè la forza lavoro produttiva di Costa sfrutta già forme contrattuali agevolate e non Italiane.
Inoltre, Costa in Italia ha goduto di piena collaborazione in Italia da parte delle istituzioni. Pensa ad un'opera infrastrutturale fondamentale come il palacrociere a Savona. Un porto "privato" per i propri scali.
Inoltre, Costa non risente di altri handicap presenti nel sistema Italiano come il ricorso al credito: Costa e Carnival producono cash più di una banca, non subiscono l'elevato costo del danaro che si registra qui.
Se poi ci metti il ricorso al credito agevolato per la costruzione di nuove navi con Fincantieri....il quadro è completo...
Costa ha dato molto all'Italia, ma ha anche ricevuto tanto. E per fortuna.
Ora, nessuno mette in dubbio che in Italia sia difficile fare impresa. Però converrai con me che c'è contesto e contesto, ed andarci giù piatti a prescindere non dà valore aggiunto alla discussione.
Un saluto
Costa Crociere, Lupi convoca i vertici a Roma
http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/02/04/news/costa_crociere_lupi_convoca_i_vertici_a_roma-106498039/
Ma lo ha convocato per le frasi o per la questione lavoratori?
Come sempre il governo si è mosso tardi...