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Più o meno... come previsto.
Per capire le ragione del successo della seconda città della Germania (1,8 milioni di abitanti), che non trae certamente vantaggio dalla sua posizione geografica soprattutto per quel che riguarda i viaggi in crociera, bisogna guardare agli investimenti fatti nell’ultimo ventennio e a quelli che si appresta a fare nei prossimi anni.
Senza affrontare sul serio il problema delle infrastrutture questa città rischia di restare tagliata fuori da tutto. Non è che Amburgo abbia una posizione logistica così eccezionale, o che abbia un aeroporto straordinaria, ma almeno in Germania i treni funzionano, mentre lavorare a Genova diventa sempre più difficile, per tenere la gente a Genovabisogna cercare di dare risposte e soluzioni logistiche che permettano di collegare questa città con il resto del mondo, mentre oggi facciamo fatica anche ad avere un treno per Milano
Non posso recuperare tutto il contenuto di questo post, ma alcune osservazioni vengono in mente in modo spontaneo..
Una è che Carnival si sta riorganizzando, centralizza le attività e le concentra su Amburgo, le polemiche che si sono scatenate sugli Italiani ed i loro 'vizi' sono quasi una copertura che serve a mascherare le vere intenzioni del gruppo scaricandole sul solito gioco del '' E' colpa vostra visto che.. ''.
Di queste 'colpe' ho sentito parlare ogni volta che arrivava un taglio in qualche ente o luogo di lavoro dove ero e dove sono attualmente..
Così per un ipotetico arbitrio di tre/quattro persone nella mia realtà il prezzo è stato pagato da 2300: ho sempre pensato fosse più onesto dire ''Non abbiamo fondi, dobbiamo operare dei tagli'' piuttosto che alzare il ditino ed incolpare dei lavoratori di presunte disonestà o di privilegi, cosa questa che fa semplicemente ridere visto di chi sono le bocche che pronunciano la frase ''Siete dei privilegiati e ve ne approfittate''
Sparare sui dipendenti per mascherare quella che è semplicemente una operazione di ottimizzazione delle risorse dal mio punto di vista è assolutamente una porcata, e mi scuso del termine..
Un'altra osservazione viene dall'articolo che ha postato Rodolfo:
A cui associo le dichiarazioni di Beppe Costa:
Genova in particolare ha fatto una figuraccia con la MSC, quando allo sfogo di Vago per il mancato drenaggio di una zona del porto le ''autorità'' (scritto in minuscolo perchè è così che meritano di essere considerate) hanno saputo rispondere che la colpa era di MSC che faceva navi troppo grandi..
Ma il problema non è di Genova, il problema è Italiano: quali sono i motivi per cui nessuno è invogliato ad investire in Italia li sappiamo tutti, ma sono quaranta anni che facciamo finta di non saperlo..
Va tutto bene, ma se si continua a credere che la politica è il teatrino che viviamo tutti i giorni il risultato sarà che oggi se ne va Costa, prima se ne sono andati un milione di investitori e datori di lavoro e un domani se ne andrà un altro milione, ed avranno ragione a farlo..
Vorrei aggiungere altre due osservazioni, una riguarda i lavoratori che dovranno scegliere tra essere trasferiti o perdere il loro posto di lavoro..
Lode alla flessibilità che tanto piace nominare ai dirigenti, ma quando hai tua moglie o tuo marito che lavorano a Genova, quando i tuoi figli sono radicati nella città, quando i tuoi genitori magari stanno male allora la tua scelta diventa un dramma..
E' un dramma rinunciare, perchè l'Italia non offre nulla a chi esce, specie se 'maturo' e 'qualificato' dal mondo del lavoro, è un dramma accettare, perchè vuol dire distruggere una famiglia..
Possiamo fare mille discorsi e girare intorno alle questioni, ma questa è la realtà nuda e cruda, ed andrebbe capita..
Ultima considerazione, Thamm..
Ormai è qualche anno che Thamm gestisce Costa, e le cose a questo punto sono due, o è venuto a distruggere tutto o è un incapace assolutamente inadeguato a ricoprire il posto che immeritatamente (e purtroppo) ricopre..
La politica di Costa negli ultimi anni è a volte palesemente assurda, ed il capo supremo non può non essere responsabile di certe scelte..
Thamm che parla di "Vizi Italiani" dovrebbe ringraziare di operare in Italia, perchè in Germania per alcune delle cose che ha fatto sarebbe stato cacciato via a calci nel sedere..
E tra le cose ci metto anche la dichiarazione sui ''Vizi Italiani'' le ''Correnti'' ecc. ecc.
Probabilmente è tutto vero, ma in vita mia non ho mai visto un allenatore uscire dal campo e dire che è tutta colpa dei giocatori, dei loro vizi, del fatto che non si allenano..
Non esiste: l'allenatore difende i suoi e dopo, a quattro occhi, dirà le cose che ha da dire..
Thamm invece si è permesso qualcosa che si può permettere solo un dirigente Italiano, onore a lui, ha imparato prestissimo..
L'aver tirato poi fuori Schettino, gli Italiani ecc. in una azienda che è contestualizzata nel mondo, parlando nella sede di Genova, in un paese che in questo momento viene 'addestrato' da certa stampa ad odiare la Merkel ed i Tedeschi è davvero una cosa becera..
Parlare di ''Vogliamo le navi sicure'' fa pensare che oggi non lo siano, un autogoal che non si può perdonare neanche ad un fuoriclasse del livello di Maradona pensa ad un inetto (pensiero mio, di cui mi prendo la responsabilità, ma già questa dichiarazione dimostra che lo è) come Thamm..
Ultima osservazione, l'Europa per esistere deve superare i nazionalismi, altrimenti tutto andrà a catafascio..
Una multinazionale come Costa ed il suo gruppo di riferimento dovrebbe aiutare a fare questo passaggio, Thamm invece ha riportato indietro l'orologio di quaranta anni..
Ammetto che pensare ad un mondo dove Italiani, Tedeschi e Francesi vadano a braccetto è forse ancora una cosa strana.. per es. le 'alleanze' con i Tedeschi in Italia non sono mai state gradite, troppo spesso sono state artificiali e sono finite male..
Tedeschi/Austriaci, Francesi ed Inglesi si sono contesi il continente per secoli, ed oggi è difficile pensare che da qualche parte non sia rimasto uno spirito competitivo..
Francesi ed Italiani in generale non è che si abbraccino da fratelli..
Tutto questo dovrebbe essere un passato morto e sepolto, ma non lo è..
Purtroppo, o per fortuna, però il mondo è andato avanti, e va avanti in modo sempre più accelerato, e rimanere fermi a queste questioni vuol dire perdere un treno e condannarsi ad essere comparse del futuro..
Per non esserlo ci vogliono meno Thamm e più Europa..
Un saluto (amaro)
Manlio
...
In tanti anni, dal 2004, solo pochi giorni fa sono stato in grado di uscire dalla stazione di Genova Piazza Principe provenendo da Savona senza trovare la 'tradizione' delle scale mobili rotte e senza trovare lavori in corso.. dal 2004, non da due mesi fa..
Il discorso può essere allargato ad infinito, e per tutta l'Italia..
Sulle famiglie, sai, in America è davvero un altro mondo, un altro modo di pensare, un altro modo di vivere..
Certo che se lavori per una multinazionale devi aspettarti un rischio di trasferimento, ma ma va anche detto che tanto di quel lavoro si fa sui computer, e non cambia molto se si è in Italia o in Australia, per cui non pensi che ti possano trasferire dalla sera alla mattina..
Un saluto!
Manlio
In generale, condivido le vostre considerazioni.
Per Costa/Carnival in particolare però, tendo ad essere più "indulgente" rispetto ad altri settori che arrancano nel nostro malmesso "sistema paese".
I motivi li ho esposti qualche post fà.
Carnival da noi è stata trattata "coi guanti"... al di là dei 25 milioni di euro l'anno di risparmi in tasse grazie alla "bandiera Italiana".
Carnival da noi è stata trattata "coi guanti"... al di là dei 25 milioni di euro l'anno di risparmi in tasse grazie alla "bandiera Italiana".
E bisogna pure stare attenti che nel frattempo nuove regole internazionali son state introdotte e che se non vengono convenientemente sottoscritte ed applicate dallo stato Italiano, potrebbe verificarsi qualche inversione di tendenza da parte degli armatori come qualcuno ha già manifestato.
Sul piano dei trasferimenti, pur essendo dell’idea che al momento il mercato del lavoro richiede almeno in certi ambiti un’”elasticità logistica” superiore a quanto mediamente si vede nei nostri connazionali (e io stesso, proprio per cultura, non sono istintivamente così “elastico”…), sono anche d’accordo sul fatto che la richiesta di riallocazione così repentina possa essere fonte di giustificato disagio
Ho perso per qualche giorno lo sviluppo della situazione, ma se ne scoprono sempre delle nuove. Qui un articolo sullo sviluppo delle crociere in Amburgo, con qualche richiamo alla situazione di Genova, in particolare un passo dove si parla della scelta di Carnival di provvedere alla manutenzione di TUTTE le navi Aida e Costa nella città tedesca.
Altra perdita di lavoro?
http://www.themeditelegraph.com/it/...ere-analisi-xxTEED1EoivcUkGqcsF4hO/index.html
Le varie agevolazioni fiscali concesse son state introdotte per rivalutare la consistenza della flotta italiana che stava quasi per scomparire, mica per aiutare Costa in particolare.
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Non solo, la scelta strategica di Carnival potrebbe toccare (o ha già toccato) altri "brand" non Italiani ma europei (P&O, Cunard)....a dimostrazione del fatto che l'Italia come "sistema paese" c'entra poco con tutto questo...se non nelle pretestuose giustificazioni di Thamm.