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Costa Favolosa Gran tour d'Europa verso sud partenze 2015 e 2016 confronto.

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
L'anno scorso la mia scelta era stata Mont Saint Michel , che da solo a mio avviso merita un viaggio . Però va visto nelle giuste condizioni, ovvero con alta marea.
Lino mi diceva che loro hanno trovato bassa marea ed è rimasto un poco deluso.
Io ho avuto la fortuna di arrivare al culmine di una delle più alte maree dell'anno,e lo spettacolo è stato meraviglioso.
voglio condividerlo con voi.

Innanzi tutto il viaggio in pullman attraverso la Normandia è molto interessante e rilassante. Sfilano tante piccole fattorie circondate da prati verdi con mucche o pecore al pascolo. Un paesaggio bucolico che ispira pace e ti invoglia a trasferirti lì.
Poi pensando bene che tutto quel verde è segno di tanta pioggia, ritorni a pensare che è meglio rimanere dove abiti.
Ed ecco che già dal bus le Mont si erge davanti a noi.

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Scesi lascio a voi giudicare lo spettacolo. Là dove è azzurro inizia il mare.

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entrati nel paese la guida sceglie di salire lungo i bastioni per evitare i tanti turisti presenti.
Io ho parlato con lei spiegando le mie limitazioni, e lei mi rassicura dicendo che non tutti riescono ad arrivare in cima anzi per questo distribuisce i biglietti a tutti per l'ingresso all'abazia .
La salita è dura, alcuni rinunciano e si fermano tra i negozi del paesino, c'è qualcuno che invoca un ascensore! io tengo il gruppo fin quasi la fine, poi mi stacco e alle ultime due soste arrivo quando il gruppo riparte. Mi accorgo che la guida eccezionale butta l'occhio controllando dove sono arrivata.
Torno in gruppo all'ingresso dell'abazia . Con tanta volontà ma ci sono arrivata.
Non ho avuto tempo di fare foto, le farò lungo la discesa che per me non è un problema.
Purtroppo in chiesa c'è una funzione, quindi possiamo guardare ma non girare o fotografare.
usciamo quindi verso il chiostro

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particolare delle colonne

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scendiamo quindi al refettorio. Questa sala è una meraviglia di architettura ,si notano solo le finestre al centro in corrispondenza del pulpito dove saliva chi leggeva durante i pasti, ma la sala è molto luminosa. Infatti ci sono tantissime finestre lungo i lati nascoste allo sguardo.

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e si continua a scendere , infatti la chiesa è al culmine della costruzione e refettorio , cucina , celle , stanze per ospiti importanti e persino prigione sono a tanti piani sottostanti.

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Ed eccoci ai bastioni

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continua.....
 
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Si scende ora verso il paese, grazioso e tipico normanno, qui ci fermeremo per pranzare e fare acquisti nei numerosi negozi turistici.

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attraversato il ponte levatoio siamo fuori dove notiamo l'alta marea che si sta ritirando

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un ultimo sguardo all'arcangelo Michele che svetta sul campanile

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ci allontaniamo con l'immagine di Mont Saint Michel e le sue acque che si stanno velocemente ritirando

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Questo luogo mi rimarrà sempre nel cuore.
 
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Rientriamo in nave e questa sera sarà serata tranquilla , giornata faticosa per chi si è recato a Parigi o a Mont Saint Michel, poi la nave incomincia ad attraversare il golfo del leone e il mare sarà un poco mosso.
Domani giornata intera di navigazione, dedicata al relax e qualcuno la trascorrerà in cabina per il mare . Io mi diverto a guardarlo, non mi sembra poi tanto mosso.

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ed ora esaudisco la curiosità di Miryam


8 settembre. In mattinata a Giuseppe viene comunicato che alla sera alle 20,30 i diamante e perla oro sono invitati per il cocktail e la presentazione al comandante.
Ma alle 20,30 Giuseppe ha già fatto da giorni la prenotazione al ristorante Samsara!
Non volendo mancare al cocktail col capitano, ci accordiamo in questo modo. Lui avvertirà il maitre che farà un po' di ritardo, noi ci presenteremo puntuali e lo aspetteremo lì.
Infatti alle 20, 30 io e mio marito andiamo al ristorante accolti dal Maitre che controllata la prenotazione non fa latro che strisciare la nostra tessera sulla quale risultano le due cene a credito e ci accompagna al tavolo.
Il ristorante è piccolo ma carino, semi deserto e si mangerà abbastanza bene , con un gusto di esotico che non disturba.
Spieghiamo ai camerieri che attendiamo i nostri amici per comandare, che arriveranno un po' più tardi perché sono a teatro dal comandante. Alle nove meno venti incominciano a innervosirsi , dicendo che il ristorante chiuderà alle nove. E' così che io e mio marito decidiamo alle 20,45 di incominciare a comandare e mangiare per acquistare tempo e placare gli animi. Alle 21 in punto giungono Giuseppe e consorte a ristorante chiuso,i vip erano in molti e la cerimonia si è protratta. Fortunatamente ottengono di entrare.Ceniamo quindi insieme velocemente per non tenere la sala impegnata.
Mai fatta tanta fatica per una cena.
Se bastava strisciare la tessera, mi chiedo perché richiedere quel stramaledetto invito. ? Ovviamente dal giorno dopo la mia tessera non segnava più alcuna cena a credito. Burocrazia stupida!
In quanto poi all'ora , visto che non esiste il dono dell'ubiquità i diamante e perla oro non potevano essere presenti con puntualità, ne cambiare sera visto che l'invito era giunto il giorno stesso. Difficile da capire?

queste piccole cose che innervosiscono sono quelle che declassano un servizio.
Come la mancanza di puntualità nelle escursioni , cosa che ritengo gravissima perché mancanza di rispetto verso i clienti.
Escursioni che si dimostrano comunque di ottimo livello nei mezzi e sopratutto nelle guide dal brave al molto brave.
Peccato perché per pulizie nelle cabine, gentilezza di tutto l'altro personale, cibo eccellente ,la nave non avrebbe nulla da invidiare a tante compagnie blasonate. Il difetto sta nel manico di chi organizza alcuni settori non nela compagnia. La compagnia dovrebbe preoccuparsi di chi non sa far bene il suo mestiere.
 
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L'anno scorso la mia scelta era stata Mont Saint Michel , che da solo a mio avviso merita un viaggio . Però va visto nelle giuste condizioni, ovvero con alta marea.
Lino mi diceva che loro hanno trovato bassa marea ed è rimasto un poco deluso.
Io ho avuto la fortuna di arrivare al culmine di una delle più alte maree dell'anno,e lo spettacolo è stato meraviglioso.
voglio condividerlo con voi:

Scesi lascio a voi giudicare lo spettacolo. Là dove è azzurro inizia il mare.

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Sei stata davvero fortunata! Noi quest'anno siamo capitati nel momento sbagliato e la delusione è stata grande.
Ma quando siete arrivati l'acqua era già alta o avete potuto assistere al fenomeno in diretta?
Una mia collega, che per vedere lo spettacolo ha dormito lì, mi diceva che il rumore prodotto dall'acqua mentre sale è paragonabile ad una mandria di cavalli al galoppo.
 
Noi siamo arrivati al massimo della marea. Era talmente alta che se fossimo arrivati il giorno prima avremmo dovuto aspettare un'ora per poter passare.
Nel 2015 a marzo mi pare e a settembre ci sono state alte maree che le hanno chiamate le maree del secolo.
Sono stata particolarmente fortunata. L'ideale sarebbe andare e fermarsi una notte. Ma occorre scegliere il mese giusto perché non tutti i mesi le maree raggiungono livelli notevoli.
Ho messo io le foto perché meritava di essere visto così.
 
Parafrasando il Manzoni, mi pare che questo diario " non sa da fare!"
Prima non riuscivo a mettere le foto, poi la salute non ottima, e per ultimo questo pc dove tengo le foto che non riuscivo più a collegare!.
Finalmente è venuto mio figlio e pare lo abbia sistemato.
Caparbiamente riproviamo.
Ci siamo lasciati in un mare un poco mosso verso Vigo. Un giorno di navigazione e la mattina seguente entriamo nella rias di Vigo.

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ed eccoci in porto

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Davanti alla rias si notano le isole Cies , che mi sarebbe tanto piaciuto visitare, ma dover dipendere da un traghetto e i suoi orari, ora non più estivi,ci ha fatto scegliere di andare a Baiona per poter ammirare i paesaggi di questa regione.
Nel suo porticciolo turistico è attraccata la copia della caravella Pinta a ricordo della vera Pinta che l'1 marzo 1493 giungeva in queste acque e il suo comandante dava notizia del della riuscita dell'impresa di Colombo.
A guardare questa barchetta sembra impossibile che abbiano potuto attraversare l'Atlantico con tre velieri così piccoli.

Baiona La spiaggia e la Pinta

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Davanti a noi un monumento al re col suo destriero. Non ricordo il nome essendomi distratta nel constatare quanto fossero brutti e piccoli entrambe. (almeno a mio giudizio)

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E il castello

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e si incomincia a salire, ammirando bellissimi paesaggi.

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Bentornata e ringrazia tuo figlio, che ha riportato in vita il pc [emoji2]

Splendidi paesaggi Didi. La Pinta... veramente anch'io mi domando come abbiano potuto attraversare l' oceano !!

Ciao.
 
Entriamo nell'albergo a curiosare e prendere una bevanda.
Questi alberghi hanno sempre su di me un certo fascino, mi piacerebbe tornare per un fine settimana, ma chi ci arriva fino qui?

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Riposati e rifocillati , un ultimo sguardo alla fortezza , e incominciamo a scendere

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La giornata è calda , il sole picchia, la visita prosegue verso il centro della cittadina, mio marito ed io non abbiamo nessuna voglia di arrostirci sotto il sole , per cui decidiamo di attendere comodamente seduti sotto gli alberi di fronte al mare. E il pensiero va a quei coraggiosi marinai che senza sapere dove sarebbero finiti, hanno avuto il coraggio di attraversare l'oceano. E quella caravella che abbiamo davanti a noi ha contribuito a formare la storia. Un nuovo mondo, nuovi popoli, ...tanto di nuovo ma tanto anche di antico, sopraffazioni, sottomissioni, guerre. Mi chiedo quanto sarebbero stati diversi i nostri e loro destini senza incontrarci.
Il tempo passa, ed è ora di tornare .
Il bus prende ora una strada collinare per farci ammirare ulteriormente il panorama montano e marino che scorre davanti ai nostri occhi, peccato non potersi fermare per fotografarlo.

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Ed ancora veniamo accompagnati in un giardino dove c'è un belvedere dal quale si può fotografare la riva opposta della rias di Vigo, con tutti i traghetti che instancabilmente collegano le due sponde come i nostri tram e autobus collegano le nostre città.

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Torniamo in nave ,ormai è ora di salpare, uno sguardo all'ultimo traghetto che si avvicina , e ai gabbiani che ci vengono a salutare.

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Miryam mi hai fatto una domanda da 1000 $.
É molto difficile dire quale sia stata la città che mi é piaciuta di più. Già fare un paragone fra Londra Lisbona e Barcellona é assai arduo, ma alcune chicche quali Mont Saint Michel o Canterbury o Cadice meritano altrettanto.
Le grandi città proprio perché son grandi e belle le apprezzi, ma avrebbero bisogno di qualche giorno per goderle pienamente.
Poi ci sono luoghi più raccolti che per il loro paesaggio o il loro essere profondamente inglesi, o francesi o spagnoli li apprezzi particolarmente ti entrano profondamente nell'animo .
É come paragonare brillanti, smeraldi , rubini , zaffiri, quali sono i più belli?
Ha poi una grande importanza come si presenta la giornata in cui puoi vederli.
Personalmente i paesi nordici sono quelli che mi hanno entusiasmato meno. Forse l'influenza della rigidità tedesca. Non saprei.
 
Che splendide foto Didi !

Anche una grande città per quanto la si possa vedere in poche ore , riesce a darti emozione ma soprattutto ti invita al ritorno. Questo itinerario, credo sia ricco ed emozionante per sua diversità.
Paesaggi infiniti e piccoli villaggi senza tempo in contrapposizione a ciò che la grande città offre.....
 
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Infatti Oriana, questa è una crociera dalle mille sfaccettature.
L'anno scorso ad esempio siamo andati a Santiago de Compostela. Un luogo che per i credenti è un mito e anche a chi non crede trasmette emozioni fortissime.
Domani vedo di caricare qualche foto e farvele vedere.
 
Infatti Oriana, questa è una crociera dalle mille sfaccettature.
L'anno scorso ad esempio siamo andati a Santiago de Compostela. Un luogo che per i credenti è un mito e anche a chi non crede trasmette emozioni fortissime.
Domani vedo di caricare qualche foto e farvele vedere.
Sarebbe un piacere per me vederle, non sono mai stata in quei luoghi! [emoji4]
 
Settembre 2015 . La Fortuna fa scalo a La Coruna, puntualissimi scendiamo e ci dirigiamo ai pullman che ci condurranno a Santiago de Compostela
Pprima di illustrare questo santuario che da oltre mille anni richiama a sé miriade di pellegrini voglio riportarvi un po' di notizie utili per meglio comprendere l'importanza del luogo.

Secondo la leggenda, il corpo dell'apostolo Giacomo il Maggiore fu rinvenuto nel IX secolo nell'area dove sorge la cattedrale. Una prima chiesa intitolata a San Giacomo venne qui costruita all'inizio del IX secolo, per volere di Alfonso II delle Asturie. Successivamente, nell'899, sotto re Alfonso III, la prima chiesa fu rimpiazzata da un'altra più grande, in stile protoromanico.
Nel 997, durante il saccheggio della città di Santiago de Compostela da parte dei berberi comandati da Almanzor, la chiesa protoromanica venne incendiata e le sue porte e campane fatte trasportare, dagli schiavi cristiani, alla grande moschea di Cordoba.
Nel 1095 il papa Urbano II decretò il trasferimento della sede vescovile di Iria Flavia, l'attuale Padrón, a Santiago de Compostela.

L'inizio dei lavori dell'attuale cattedrale risale al 1075. Il tempio, in stile romanico, venne completato nel XIII secolo e consacrato nel 1211, alla presenza del re Alfonso IX di León.

San Giacomo il Maggiore
L’apostolo, la cui tomba è venerata e conservata nel cuore della Cattedrale di Santiago de Compostela, è San Giacomo il Maggiore, fratello di Giovanni e figlio di Zebedeo, nonché, secondo la versione compostellana, primo vescovo della Chiesa di Gerusalemme dopo la morte di Gesù. L’apostolo, dopo l’Ascensione di Gesù, lasciò la Palestina per evangelizzare la penisola iberica, ma ebbe un misero successo, riuscendo a convertire e raccogliere attorno a sé solo una manciata di discepoli. Dopo diverse disavventure, Giacomo tornò a Gerusalemme, dove divenne capo della comunità cristiana. A Gerusalemme incontrò però la morte per decapitazione fra il 41 e il 44 d.C., per ordine di Erode Agrippa I. I pochi discepoli ispanici che l’avevano seguito trafugarono il corpo e lo caricarono su una barca senza equipaggio che, guidata dagli angeli, li condusse alla foce del fiume Ulla, presso il capo di Finisterre, in Galizia. Anche lì, però, i cristiani erano perseguitati e i discepoli dovettero difendere le spoglie del loro maestro dalle persecuzioni della Regina Lupa e da Re Duyo. Miracolosamente, la Regina Lupa si convertì alla fede cristiana e l’apostolo trovò sepoltura nella piana in cui sorgerà secoli dopo la città di Santiago de Compostela.

San Giacomo divenne il simbolo ed il protettore della Reconquista e fu quindi raffigurato come santo-guerriero, e denominato matamoros, “uccisore dei mori”. Si dice che numerose volte il santo sia intervenuto in modo decisivo per aiutare i cristiani a sconfiggere i mori nelle tante battaglie combattute nei secoli successivi.

Subito dopo la scoperta del sepolcro iniziarono i pellegrinaggi. I pellegrini confluivano lì da ogni parte d’Europa: la Via Lattea indicava la direzione da seguire.

Il Cammino di Santiago

Molti credono che il Camino de Santiago sia il sentiero che attraversa la Spagna settentrionale e che, partendo dai Pirenei, conduce fino alla cattedrale di Santiago de Compostela in Galizia, per terminare sull’oceano Atlantico, a Finisterre. In realtà, tale denominazione non indica un solo percorso, bensì infinite strade e sentieri che, da ogni parte d’Europa, conducono i pellegrini fino a Santiago e alle sponde dell’oceano.

Il Camino Francés è la più importante e famosa strada tra quelle che compongono il Cammino di Santiago, e divenne una vera e propria direttrice per i pellegrini: sfruttava vie di comunicazione preesistenti, soprattutto antiche vie romane, e venne munita di infrastrutture preziose, quali ponti, ostelli, ospitali, chiese, abbazie e monasteri che prestavano soccorso e accoglienza ai viandanti. Il punto di partenza del cammino francese è considerato la località di Saint-Jean-Pied-de-Port, e le strade francesi e spagnole che lo compongono sono riconosciute e tutelate dall’Unesco come itinerari storici e culturali, e, quindi, Patrimonio dell’Umanità. Il percorso è continuamente segnato nel versante francese da segni bianco-rossi e nel versante spagnolo da frecce gialle o da piastrelle in ceramica con fondo blu e conchiglia gialla murate sulle facciate delle case o su segnali stradali. Gli albergues, cioè ostelli per pellegrini, sono operativi lungo tutto il cammino per assicurare loro un letto e a volte un pasto caldo. Nella prima tappa del percorso si valicano i Pirenei per raggiungere la comunità autonoma spagnola Navarra, si attraversano poi le comunità di La Rioja, Castilla y León e infine la Galicia, della quale Santiago de Compostela rappresenta il capoluogo.

I simboli del cammino
concha Il principale simbolo del pellegrino diretto a Santiago è la concha, la conchiglia: segno di vita, di rinascita, di purificazione, ma anche utile strumento per bere durante il cammino, perché pare che il suo uso derivi dagli antichi pellegrini che si cibavano di capesante e molluschi, conservandone poi il guscio. In merito c’è anche una leggenda: Teodosio e Attanasio, due discepoli di San Giacomo, mentre portavano le spoglie del santo in Galizia, si fermarono in un luogo chiamato Bouzas per celebrare un matrimonio. Durante le nozze, però, il cavallo dello sposo inciampò e cadde in acqua. La gente già piangeva la loro morte quando, improvvisamente, cavallo e sposo riemersero con il corpo interamente coperto di conchiglie, accanto alla barca che trasportava il santo. Tutti vi riconobbero un miracolo di San Giacomo, e così si assunse la conchiglia come simbolo del pellegrinaggio.

bordon El bordón, il bastone del pellegrino, veniva dato al pellegrino all’inizio del suo viaggio con questa benedizione: “Ricevi questo bastone come sostegno alla marcia e al lavoro, per il cammino del tuo pellegrinaggio, perché tu possa vincere le trappole del nemico e arrivare a salvo ai piedi di Santiago, e dopo tutto il viaggio, tornare insieme con allegria, con il conforto di Dio, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen” Aveva anche un significato mistico, perché rappresentava il terzo piede di appoggio del pellegrino, e doveva ricordargli in ogni momento la fede in Dio, nella cui devozione doveva continuare il suo cammino.

calabaza La calabaza é un particolare tipo di zucca che durante il pellegrinaggio si era soliti portare legata al bastone. Dall’interno di questa zucca si ricavava una borraccia: originariamente vi si conservavano le razioni supplementari di vino che fornivano in alcuni albergues, dove i pellegrini arrivavano stanchi e malati.

freccia Il simbolo della freccia gialla nasce dal senso di solidarietà e dall’intelligenza di alcuni pellegrini galiziani che decisero di aiutare i tanti pellegrini che affrontavano il cammino e che, per la scarsa presenza di segnaletica, tra gli anni ’70 e ’80 si perdevano continuamente lungo i sentieri che conducevano alla città di Santiago de Compostela. L’artefice ed inventore è stato Don Elías Valiña. Un giorno, poiché i cartelli in legno si deterioravano in breve tempo, egli trovò un secchio di vernice gialla abbandonata da degli operai ed ebbe un colpo di genio: segnalare il percorso del cammino di Santiago con una freccia di colore giallo di dimensione visibili dai pellegrini per aiutarli a non smarrire la strada. I vari percorsi sono stati segnalati con tante frecce gialle per imitazione grazie al lavoro certosino e silenzioso di tanti pellegrini e volontari.

Di buon mattino raggiungiamo quindi la piazza di fronte alla basilica dove termina il cammino .
Le persone che si vedono sedute sotto la bandiera che sventola al centro del municipio,sono pellegrini che erano giunti alla meta e si stavano rifocillando.

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l'albergo sorto per dare dimora ai re durante le loro visite, ora parador national dove mangeremo.

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l'altro lato della piazza

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la cattedrale purtroppo in restauro

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La basilica ha quattro facciate sui quattro lati.
Giriamo quindi intorno all'edificio, dove prima di arrivare alla facciata di un lato , troviamo un palazzo appartenente ad un ordine religioso. Poichè si presenta con una certa importanza, la chiesa in seguito intervenne dicendo che nessuna costruzione avrebbe dovuto oscurare l'importanza della basilica ed obbligò a costruire il convento delle monache di clausura con una certa sobrietà. Sobrietà che a mio avviso lo rende stupendo.

Ecco il palazzo clericale (non ricordo l'ordine religioso di appartenenza)
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altro lato della cattedrale

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lato opposto alla facciata principale

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la porta Santa che viene aperta solo durante il giubileo

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le scale dalle quali entreremo

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la casa delle monache

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altro lato della piazza

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altra piazza

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continua
 
Dopo aver fatto la ricognizione dei luoghi senza incappare in grossi assembramenti entriamo in chiesa, e qui incomincia il delirio di presenze, tanto che fare foto è quasi impossibile. Tutti si apprestano a prendere posto per ascoltare la Messa che verrà celebrata alle 11 e alla fine della quale verrà fatto "volare " il Botafumeiro un enorme incensiere del peso di 50 Kg. alto m.1,60 manovrato da ben 8 uomini che tirando le corde e facendolo oscillare riescono a farlo arrivare fino all'altezza del soffitto. Per chi volesse vederlo, consiglio di andare su youtube dove si possono trovare le immagini di questa interessante cerimonia.
La commozione dei pellegrini è grande , gente che arriva qui da tutta Europa e si percepisce anche se non si è credenti o praticanti.
Veniamo informati che all'inizio della messa le porte della chiesa verranno chiuse per evitare che la gente entri solo per vedere il Botafumeiro in funzione senza partecipare alla cerimonia e saranno riaperte solo a messa finita.
La cosa mi turba parecchio , perché l'idea di essere rinchiusa con tanta gente nella chiesa mi da un senso claustrofobia. Da aggiungere che se l'incenso si spanderà su tutta la navata come probabile , per ma ci sarà il rischio che le mie vie aeree non lo sopportino.
Con dispiacere mio marito ed io decidiamo quindi di uscire e gironzolare per la cittadina accontentandoci di acquistare il filmato della cattedrale e del botafumeiro.

queste sono le poche foto che siamo riusciti a fare

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l'incensiere o Botafumeiro

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la cittadina è graziosa, il centro tutto in questo stile

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lo giriamo un po' tutto alla ricerca di un anello in argento con pietra nera tipica del luogo che costi poco .Quando finalmente trovo l'oggetto è ormai ora di pranzo e il ritrovo è davanti al ristorante, proprio nella piazza principale.
Ottima scelta da parte di Costa. il parador national , hotel stellato dove pranziamo bene in bel ambiente e buon servizio.

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gradevole vista dal balcone

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i cortili del palazzo

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Torniamo quindi alla nave dopo una giornata intensa di emozioni.
lasciamo La Coruna e ci dirigiamo accompagnati da un bel tramonto, verso la prossima meta, Oporto.

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Quest'anno invece in nave ho sentito che a causa del giubileo le presenze erano tali e tante da annullare il piacere della visita.
Forse la cattiva organizzazione delle escursioni con i ritardi nel lasciare la nave hanno contribuito a peggiorare le cose. Infatti nel 2015 noi eravamo arrivati di buon mattino. Tutt'altra organizzazione quella del 2016.
 
Dopo aver fatto la ricognizione dei luoghi senza incappare in grossi assembramenti entriamo in chiesa, e qui incomincia il delirio di presenze, tanto che fare foto è quasi impossibile. Tutti si apprestano a prendere posto per ascoltare la Messa che verrà celebrata alle 11 e alla fine della quale verrà fatto "volare " il Botafumeiro un enorme incensiere del peso di 50 Kg. alto m.1,60 manovrato da ben 8 uomini che tirando le corde e facendolo oscillare riescono a farlo arrivare fino all'altezza del soffitto. Per chi volesse vederlo, consiglio di andare su youtube dove si possono trovare le immagini di questa interessante cerimonia.
La commozione dei pellegrini è grande , gente che arriva qui da tutta Europa e si percepisce anche se non si è credenti o praticanti.
Veniamo informati che all'inizio della messa le porte della chiesa verranno chiuse per evitare che la gente entri solo per vedere il Botafumeiro in funzione senza partecipare alla cerimonia e saranno riaperte solo a messa finita.
La cosa mi turba parecchio , perché l'idea di essere rinchiusa con tanta gente nella chiesa mi da un senso claustrofobia. Da aggiungere che se l'incenso si spanderà su tutta la navata come probabile , per ma ci sarà il rischio che le mie vie aeree non lo sopportino.
Con dispiacere mio marito ed io decidiamo quindi di uscire e gironzolare per la cittadina accontentandoci di acquistare il filmato della cattedrale e del botafumeiro.

queste sono le poche foto che siamo riusciti a fare

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l'incensiere o Botafumeiro

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la cittadina è graziosa, il centro tutto in questo stile

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lo giriamo un po' tutto alla ricerca di un anello in argento con pietra nera tipica del luogo che costi poco .Quando finalmente trovo l'oggetto è ormai ora di pranzo e il ritrovo è davanti al ristorante, proprio nella piazza principale.
Ottima scelta da parte di Costa. il parador national , hotel stellato dove pranziamo bene in bel ambiente e buon servizio.

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gradevole vista dal balcone

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i cortili del palazzo

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Torniamo quindi alla nave dopo una giornata intensa di emozioni.
lasciamo La Coruna e ci dirigiamo accompagnati da un bel tramonto, verso la prossima meta, Oporto.

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Quest'anno invece in nave ho sentito che a causa del giubileo le presenze erano tali e tante da annullare il piacere della visita.
Forse la cattiva organizzazione delle escursioni con i ritardi nel lasciare la nave hanno contribuito a peggiorare le cose. Infatti nel 2015 noi eravamo arrivati di buon mattino. Tutt'altra organizzazione quella del 2016.
 
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Molto bello questo tuo diario e bellissima questa crociera.

Io, con navi diverse, l'ho fatta 4 volte, sempre da Nord a Sud, e all'epoca si chiamava "la rotta dei mercanti ".

Devo dirti che hai fatto male a non assistere alla cerimonia del botafumero: a fine messa è qualcosa di intenso ed è davvero emozionante. Puoi vedere tutti i filmati che vuoi, ma viverla è tutta un'altra cosa :):):)
Ti posso assicurare che in quel l'atmosfera non senti più la folla, la calca, e l'odore dell'incenso, pur permeando la cattedrale, è assolutamente sopportabile.

Aspetto il seguito :):):)
 
Riprendo da Oporto. nel 2016 non era in programma, ma nel 2015 abbiamo fatto una breve sosta pomeridiana.
Porto mi era stata descritta come ridente cittadina sulle rive del Douro e così è, costellata di case con azuleios e con un bel centro.
io ho scelto l'escursione con un tour in battello con visita della città e annessa visita di una cantina del vino Porto.
E' stata una scelta disgraziata a causa della guida che non sapeva fare altro che descriverci il vino porto, da quando siamo arrivati a quando siamo ripartiti e che ci ha tenuto per ben due ore su 4 in detta cantina.
Posso mettere le foto che siamo riusciti nostro malgrado a scattare , ma non so dirvi altro . Naturalmente all'arrivo in nave ho segnalato per scritto l'interesse assoluto della guida alla vendita del vino e a niente altro. Devo dire che solitamente le guide Costa sono molto professionali e se indicano qualche negozio lo fanno in modo discreto su richiesta e senza insistere o perdere tempo.

Arriviamo quindi a Oporto nel pomeriggio . Sbarcati , dai finestrini del pullman possiamo ammirare una bella passeggiata e delle belle e profonde spiagge
Poi lungo la strada per l'imbarcadero rubiamo altre immagini passando lunghe le vie.

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Finalmente scesi dal pullman nei pressi dell'imbarcadero , possiamo velocemente fotografare da un incrocio le graziose vie ,in attesa dell'imbarco

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continua....
 
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