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COSTA LUMINOSA - Gran Tour d'Europa dal 20 Agosto al 2 Settebre 2016

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Splendida città Copenaghen ed ad essere sinceri non l’ho trovata affatto sporca… eppure l’ho girata molto ed a piedi e francamente non ho visto niente che potesse farmi pensare ad una città poco pulita…. forse sono stato fortunato…. ;)

Per il cibo… beh, io sono uno di quelli che quando va in un posto cerca di apprezzare la cucina locale e di assaggiare i prodotti tipici e sinceramente non mi sono mai pentito (Luigi la pizza è buona quella che facciamo qui in Italia non la troveremo mai buona in altri paesi... :D )

Per quanto riguarda il menù Barbieri devo dire che non mi è dispiaciuto ed ne ho aprezzato la qualità (ma non la quantità :lol: )

Gianni
 
In merito al menu di Barbieri, vorrei fare una precisazione, perché credo che ci sia stato un equivoco: non ho detto che non mi è piaciuto: ho detto che me ne sono completamente scordata! E' diverso.. e la cosa mi fa rammaricare non sapete quanto!
Del menu se ne era parlato a lungo qui sul forum e francamente mi incuriosiva tantissimo.
Non ricordo nemmeno cosa ho preso... ricordo solo che insieme a mia sorella si era deciso di prendere tutte le alternative dei piatti per poi poter assaggiare ognuna da quello dell'altra, ad eccezione del dolce che ha preso solo lei perché a me il cioccolato non piace...
Lei ricorda bene i piatti che ha preso quindi per deduzione so cosa ho preso io ma non ricordo nulla sui sapori.
L'opinione finale era comunque positivo ma lo posso dire solo perché se lo ricorda lei...
Un vuoto di memoria preoccupante a cui non ho trovato spiegazione (sono astemia... se è questo quello che avete pensato! sono una veneta un po' anomala!).
Quella sera comunque a tavola abbiamo riso molto per le battute dei vari commensali e forse questo non ci ha fatto concentrare molto sui piatti... non so.
Comunque mi rincuora che anche dantan non si ricordi cosa ha preso. A differenza di lui, io ricordo all'incirca cosa ho mangiato le altre sere, però.....soprattutto i 'morzeddhu alla catanzarisi'

Attendiamo il seguito...
 
In effetti Artemide non c'è da preoccuparsi, mi pare che le portate fossero in linea con gli altri delle altre sere e a dire il vero non ricordo neanche io cosa ho preso, visto che lo avevo preso su NeoClassica, ho preso le cose che mi erano piaciute a giugno più quello che dicevano i nostri amici fossero buoni.
Di solito faccio le foto alle portate della cena, ma sono rimasto un po' deluso per il fatto che il menu serale era lo stesso di NeoClassica ogni sera con le regioni. Forse i menu sono gli stessi in tutti le navi Costa, Barbieri compreso.

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A proposito quindi di cena, la sera di Copenhagen, essendo per la prima volta perla nel costa club, si dovrebbe avere una cena gratis al ristorante costa club che di fatto non c'è più in questa nave come in tante altre, qui quello che era prima il ristorante costa club, al piano superiore del buffet, adesso era l'area riservata alle suite e ai perla diamante, mentre quello che doveva essere il ristorante costa club era stato inserito all'interno del ristorante samsara, nel senso che il samsara era sia samsara che costa club. Ci poteva andare chiunque per avere un menu particolare e un'area riservata a soli 30 euro a persona.
Mentre prima nelle scorse crociere vedevo i miei amici che appena a bordo andavano a prenotare il giorno per andare gratis in questo ristorante, a noi è stato detto che non c'era bisogno, ci sarebbe arrivato l'invito in cabina con il giorno stabilito e non potevamo cambiarlo se no per ragioni molto valide. Così quella sera arriviamo li alle 19.15, sarebbe il primo turno, già qui eravamo messi male, come dico sempre in Sicilia alle 19 facciamo merenda con un arancino, quindi troppo presto, vabbè chi sen frega. Poi scopriamo che il menu del costa club free era con una portata in meno, a posto di scegliere fra 3 antipasti, primi e secondi, erano 2 antipasti primi e secondi, sono rimasto un po' così... solita strategia Costa.
Ho fatto solo tre foto, due nostre prima di ordinare e una portata.
Giudizio: Non ci saremmo ritornati più neanche se ci davano 30 euro a noi, figuriamoci a pagarli, scarsa scelta, ho rimosso dai ricordi cosa ho preso, ricorso solo che non ci è piacito per niente.

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Anche a me il menù Barbieri è piaciuto nella globalità, qualcosa di meno, qualcosa di più.
Non mi è molto piaciuto l'antipasto con il polipo perché non era morbido, ma devo dire invece molto buone, gustose e ricche di frutti di mare sia la zuppa con i ceci che la fregola sarda, di secondo ho preso la faraona e ne ho apprezzato il gusto e la morbidezza delle carni per finire in bellezza con il dolce di cioccolato che ho molto gradito.

Purtroppo non posso dire altrettanto della cena offerta al ristorante Samsara ed è la prima volta che mi capita, delusione completa.
Iniziando dal fatto che ti imponevano un menù di scelta ristretta a due opzioni per portata e con una delle due pietanze neanche presente nel menù a disposizione di chi accedeva a pagamento, imponevano il giorno in cui andare e non più a orario libero ma suddiviso in due turni e anche quello senza possibilità di scelta, ma devo dire che avendoci assegnato il primo turno abbiamo avuto la possibilità di recarci al ristorante all'orario in cui mangiavamo di solito.
 
Ma questo....non era l'arancino, vero?

Devo ammettere che questa critica al ristorante club l'ho sentita spessissimo a bordo.
Al tavolo serale eravamo in 8, di cui 5 perla/gold-pearl e 3 ex-pearl (tra cui mia sorella ed io, diventati acquamarine grazie alla rivoluzione del sistema costa club).
Un po' alla volta tutti gli altri andavano a cena al Samsara e ci raccontavano l'esperienza non proprio positiva... addirittura gli ultimi due di loro alla fine hanno declinato l'invito perché sostenevano non ne valesse la pena...
Non ditemi anche voi che non mi sono persa niente... oppure che non tutto il male vien per nuocere...
Nelle mie precedenti crociere da pearl le cene al club erano state squisite, soprattutto su Costa Pacifica nel 2014.
Un vero peccato che sia scaduto così...
 
Aggiungo pure la mia sul menù Barberi. Sicuramente non si può giudicare un menù preparato per 2mila persone, ma tutto sommato i sapori erano più che sufficienti. Magari uno si attende il Barbieri come uno stellato, però non sei nel contesto adatto, secondo me. Nelle foto, ecco l'arancino che, a dire il vero e da buon siciliano, era più una polpetta di riso.

 
Anche a me il menù Barbieri è piaciuto nella globalità, qualcosa di meno, qualcosa di più.
Non mi è molto piaciuto l'antipasto con il polipo perché non era morbido

E' vero, ora ricordo: polipo duro. L'esecuzione delle preparazioni non era sempre perfetta (e a volte anche meno); quando dico che mi è piaciuto il menù Barbieri intendo il piatto, gli accostamenti, la ricetta insomma.

Ristorante Samsara effettivamente un po' deludente, anche se ricordo di aver mangiato volentieri il filetto di manzo (un po' troppo cotto, ma credo che parametrassero i tipi di cottura sulle preferenze degli italiani).
 
Bel diario, continuo a seguire con piacere, dato che salirò su Luminosa il 22 aprile prossimo!
La mia cabina dovrebbe essere simile a quella di artemide come spazi interni, dato che abbiamo un balcone premium per disabili al ponte 8, se non ho visto male dal piano nave, a parte il balcone gli spazi dovrebbero essere uguali.
Una domanda per Luigi, invece. Facendo l'accesso per l'intera crociera al Samsara danno anche l'accappatoio in dotazione come per le cabine Samsara?



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Bel diario, continuo a seguire con piacere, dato che salirò su Luminosa il 22 aprile prossimo!
La mia cabina dovrebbe essere simile a quella di artemide come spazi interni, dato che abbiamo un balcone premium per disabili al ponte 8, se non ho visto male dal piano nave, a parte il balcone gli spazi dovrebbero essere uguali.
Una domanda per Luigi, invece. Facendo l'accesso per l'intera crociera al Samsara danno anche l'accappatoio in dotazione come per le cabine Samsara?



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Si, è se lo prenoti sul my costa risparmi qualcosa, tra i 10 e i 15 euro a persona.

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Si, è se lo prenoti sul my costa risparmi qualcosa, tra i 10 e i 15 euro a persona.

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Ottimo, grazie mille! Ho prenotato a maggio la balcone premium, poi in agosto sulla gemella Deliziosa ho viaggiato in balcone Samsara e ci siamo innamorati del centro benessere. A cambiare cabina ci costerebbe 300 e rotti euro in più (tra l'altro ora risultano esaurite o non vendibili), mentre a fare l'ingresso settimanale spenderemmo 200€ in 2, quindi mi tengo il balcone premium e con quello che risparmio magari mi faccio fare un bel massaggio!
 
Ottimo, grazie mille! Ho prenotato a maggio la balcone premium, poi in agosto sulla gemella Deliziosa ho viaggiato in balcone Samsara e ci siamo innamorati del centro benessere. A cambiare cabina ci costerebbe 300 e rotti euro in più (tra l'altro ora risultano esaurite o non vendibili), mentre a fare l'ingresso settimanale spenderemmo 200€ in 2, quindi mi tengo il balcone premium e con quello che risparmio magari mi faccio fare un bel massaggio!
Questa delle cabine non vendibili mi fa girare "i garbasisi" direbbe il nostro amato Camilleri. Non lo saranno per il mercato italiano, ma lo saranno per il mercato francese, tedesco o spagnolo, basta rivolgersi a un'agenzia on line che la prendono nel mercato straniero. Su Luminosa non erano vendibili le cabine senza volo, me l'hanno data dal mercato francese on line senza volo. 😕

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Questa delle cabine non vendibili mi fa girare "i garbasisi" direbbe il nostro amato Camilleri. Non lo saranno per il mercato italiano, ma lo saranno per il mercato francese, tedesco o spagnolo, basta rivolgersi a un'agenzia on line che la prendono nel mercato straniero. Su Luminosa non erano vendibili le cabine senza volo, me l'hanno data dal mercato francese on line senza volo. [emoji53]

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Anche sul sito tedesco non la vedo la cabina Samsara H che avevo adocchiato, sto monitorando perché il call center dice che non è né prenotata né opzionata, ma semplicemente non ancora in vendita, anche se un mesetto da lo era... Comunque ho la prenotazione per una signora cabina, quindi non mi lamento...
 
.....
Lookin' for some hot stuff, baby this evenin'
I need some hot stuff, baby tonight...
[Donna Summer]
....

You're my reality, yet I'm lost in a dream
You're the first, the last, my everything
[Barry White]
...
Cuba quiero bailar la salsa
[Gibson Brothers]
.....
'Cause I'm just a soul whose intentions are good
Oh Lord, please don't let me be misunderstood
[Santa Esmeralda]
......
You should be dancing, yeah
dancing ,...yeah...
[Bee Gees]

Su Costa Luminosa la festa disco dance anni '70 continua...

Qualcun altro aggiunge altre escursioni a Copenhagen?
Nessuno si è recato al castello di Kronborg e ci vuole raccontare l'esperienza ?

A presto con la continuazione del diario il giorno dopo, 23 agosto, giornata di navigazione (così almeno smetto di ballare! eheheheh)
 
Artemide penso che da oggi alle 17 avrai finito di ballare. non ti stancare troppo che devi continuare con il diario, vabbè nel frattempo faccio quattro salti anch'io.
[smilie=festa_02[1]:
Dopo Copenhagen c'era un giorno di navigazione, come mio solito lo dedico a relax a 360°, visto che avevo sospeso la palestra per i motivi di cui sopra, non restava che la spa, qualche sonnellino in più tra cabina, tepidarium e lettini della spa, qualche stuzzichino tanto per tenere acceso l'appetito, giusto per caricare le batterie in vista del tour de force con Amsterdam, Londra e Parigi senza un attimo di sosta.
Anche Amsterdam l'avevamo già vista altre volte, Van Gogh, fabbrica di diamanti, giro in barca dei cacali... cosa facciamo stavolta? Visto che non eravamo mai andati in Piazza Dam, optiamo per questa destinazione da fare in completa libertà.
La giornata era segnata da un sole a tratti anche un po' forte per la città dov'eravamo, non potevamo avere di meglio, non solo qui ma in tutta la crociera. Fortuna? La quarta volta che vado al nord Europa, sempre giornate così, ma allora che dicono che in estate al nord piove spesso! :D
Non c'è bisogno di sapere la strada che dal porto va verso la stazione da dove si può partire a esplorare la città, perché c'è un flusso continuo di persone che vanno verso quella direzione, appena superato il ponte ferroviario la prima cosa che ci fa restare esterrefatti per l'ennesima volta sono la quantità abnorme di biciclette parcheggiate nei pressi della stazione.
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Proseguendo per Piazza Dam ammiriamo l'architettura della città, tra canali e case strette, alte e col gancio in sommità che, come ci spiegò la guida anni orsono, le case antiche sono strette perché il terreno dove costruirle era molto caro e si compravano lotti piccoli per cercare di sfruttare in altezza, ma non potendo fare scale grandi per non sprecare spazi, si metteva quel gancio in cima dove si attaccava la carrucola per salire la mobilia.
In una foto qui sotto ho messo un ingrandimento dove oltre a vedersi il gancio che dicevo, sono esposti tante pezze di formaggio quello tipico di Hamsterdam, che poi in un negozio più avanti assaggiamo in tutte le sue varietà.
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Arrivati a Piazza Dam diamo una sbirciatina a De Nieuwe Kerk sin dove si può senza pagare biglietto, per poi passare alla Magna Plaza una specie di centro commerciale ricavato in un bel edificio storico.
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Ci rifocilliamo e continuiamo il giro, incontriamo anche Franco Franco con la sua simpatica famiglia nel loro solito giro programmato in autonomia, ritornando verso il porto mi ero ripromesso di passare dal museo Nemo, non tanto per visitarlo perché a fine giro era improponibile, ma per salire nella terrazza a gradoni che lo ricopre, anche perché è gratuita e dicono che è bella. Non prima però di fare una foto a quel caminetto giallo con la "C" che conosciamo e vediamo sbucare tra i palazzi del porto.
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Da li arrivare alla nave è un balzo, salutiamo Amsterdam con una foto con uno zoccolo gigante.
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Eccomi!! Luigi dove corri?? ho capito che nelle giornate di navigazione c'è poco da scrivere, e può anche capitare di ripetersi, ma date un cenno che si vuole andare avanti ed uno si organizza. prima di Amsterdam ho cercato di scrivere qualcosina sulla seconda giornata di navigazione della nostra navigazione. Approfitto di questi buchi temporali per raccontare qualche mia considerazione. Personalizzo un po il racconto, poi lo dovrò riciclare, mica ne posso scrivere uno diverso per la mia biblioteca. Un abbraccio circolare a tutti.

Capitolo 6: Navigazione nel mare del Nord.

La felicità e le gioie della vita non sono mete, ma un viaggio.
Lavora, come se non avessi bisogno di soldi.
Ama, come se non dovessi mai soffrire.
Balla, come se nessuno ti guardasse.

Cit. Crystal Boyd

Oggi è navigazione, non ho neanche iniziato a stancarmi e già mi tocca riposare. Sveglia a mezza mattinata, tenda semiaperta e sguardo perduto nel mare del Nord.

La serata precedente ero stato al casinò. Il tavolo della roulette mi piace, mi affascina e mi fa divertire. Quando ero più giovane ed abitavo in Piemonte, spesso capita di fare un giro a Saint-Vincent per una serata un po diversa. A quei tempi, mettevo 100 mila lire in tasca (vi ricordate come erano fatte??? Bello no?), pieno di gasolio alla macchina e 15 mila lire nel cruscotto per ripagarmi il caffè e l’autostrada del ritorno. Non portavo nulla di più, tanto sarebbero finiti sul tavolo anche quelli. Torniamo ai giorni d’oggi, ahimè, niente più lire e, ancora peggio niente più giovane età. Avevo deciso che, durante tutta la crociera, avrei fatto 2 serate al casinò. Budget sobrio, giusto per divertirsi un po, 50 euro a serata. Principalmente le volevo fare prima del giorno di navigazione, non si sa mai fossi fortunato e riesco a non perdere subito e quindi tiro lungo fino a tarda sera. Un suggerimento a Costa, il casinò mettetelo spostato in un ponte poco frequentato, magari a prua, così da non doverci passare continuamente al suo interno e farsi venire la tentazione di giocare, o forse sarà proprio per questo che lo hanno messo al centro del ponte 2?? Certo come no!!! Comunque la serata si mette subito bene, azzecco un paio di numeri di seguito e faccio una bella montagna di fiches davanti a me. Gioco tutta la serata con alti e bassi. Sono sempre al limite ma non riesco a superare il gradino di 300 euro nette di vincita, obiettivo che mi ero prefissato per alzarmi e andare via. Cambiano i croupier e cambia la mia sorte, pian piano scende il gruzzolo. Gioco fino alla fine e vado via con 80 euro. Piccola vincita. Non voglio riprendere l’argomento in altri capitoli del diario quindi riassumo anche le puntate seguenti. Dopo qualche giorno con le mie 80 euro di fiches, mi risiedo al tavolo. Anche la seconda serata inizia bene e prosegue con discrete vincite seguite da numerose puntate infruttuose. Comunque anche in questa serata riesco a giocare fino alla chiusura del casinò. Gli 80 euro diventano 100, di cui ancora ci sono i miei 50 iniziali. Un modesto giocatore del mio livello, è naturalmente contento se si alza avendo vinto qualche cosa ma, credetemi, non è certo la cosa più importante. Conta di più, e vi assicuro che è la cosa più difficile in assoluto, riuscire ad alimentare il conto con vincite frequenti e quindi riuscire a giocare e divertirti per tutta la serata. Riuscire a puntare una decina di euro a giro, partendo con solo 50 euro, per tutta la serata, è una soddisfazione maggiore che alzarsi dal tavolo con una piccola vincita. Doverti alzare dopo 10 minuti perché hai perso quanto avevi stanziato, è frustrante. L’ultimo giorno di navigazione vado nel pomeriggio. Mi siedo con le mie fiches, e mi rialzo poco prima di cena dopo parecchie ore di intense puntate e vincite ripetute. Certo non posso dire che mi dispiaccia del fatto che avevo 330 euro in tasca. Non capita spesso di andare 3 volte di seguito al casinò ed alzarti sempre vincente. Questa crociera continua a dare delle piccole perle di soddisfazione.

La temperatura è ancora bassa, non si può andare fuori in piscina e quindi, dopo una bella sauna, passiamo il pomeriggio sul ponte della piscina coperta, tra un drink e qualche risata con i giochi ed altre attività del ponte.

Questa è la serata di Gala e quindi è previsto abbigliamento elegante. Ho letto nei vari forum di croceristi scandalizzati in quanto, per questa serata, c’era gente che andava in giro con dei vestiti non consoni all’importanza dell’invito fatto sul diario di bordo. Qualche amico del gruppo, invece, mi ha suggerito di non fossilizzarmi troppo sull’eleganza visto che non è un obbligo imposto e vista anche la mancata uniformità di tutti gli ospiti. Mi dicono che una volta, nella serata di gala, il Comandante cenava al centro del ristorante, tutti i commensali facevano i brindisi di augurio e magari venivano anche organizzate feste ad hoc. Questo non mi sembra che sia successo, poco male, non sono per carattere un adulatore di personalità. Comunque, prima crociera e viaggio di anniversario, vuoi che sia proprio ad essere trasandato? Mi sono organizzato ed ho portato un vestito elegante di colore blu, una camicia nuova color fragola e conseguente cravatta. Quindi ero vestito adeguatamente o almeno coerente con le indicazioni dettate dal cerimoniale. Mia moglie e mia figlia erano, se fosse mai possibile, ancora più incantevoli, ..ops.. scusate ma in questo caso sono di parte.

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Alle 20.00 andiamo al teatro per vedere lo show “Acrobatic Romantic Dreams”. Non ho un buon ricordo dello spettacolo, abbastanza noioso.

Alle 21.00 cena di gala con menù dell’Emilia Romagna. Al tavolo troviamo, arrotolato, un elegante menù in pergamena da portare a casa per ricordo. Ho fatto una cena a base di pesce, tutto abbastanza buono e gradito. I tavoli erano accerchiati di fotografi che continuavano a fare scatti in tutte le salse.

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Dopo cena tutti al piano Bar Antares ad ascoltare il Karaoke, c’erano le audizioni per il concorso di The Voice of the Sea. Cerco di propormi fregiandomi di un titolo vinto un po di mesi addietro. Con un punteggio di gran lunga superiore al secondo arrivato, avevo vinto il titolo alla manifestazione The Karaoke Contest 2015. Primo classificato categoria "San Stonato". Vani sono stati i miei tentativi, mi hanno sgamato al volo e quindi mi tengono lontano dal palco. Pazienza, sarà per la prossima volta. Quella sera scopriamo, invece, che Carla ha una bella voce e ci fa ascoltare una bella canzone che la fa passare di diritto alla fase finale del concorso che si terrà successivamente.
Dopo aver sorseggiato un cognac in compagnia, ci accingiamo ad andare a letto, domani si arriva ad Amsterdam, che ritengo sia una delle tappe più affascinanti, e quindi abbiamo bisogno di tutte le proprietà cognitive e di un buon riposo.

Considerazione sull’abbigliamento di Gala. Per quanto mi riguarda, ho già scritto in precedenza quindi adesso mi limito a dare il mio punto di vista da osservatore, non casuale, visto che senza farlo di proposito mi sono trovato ad avere un punto di osservazione privilegiato. Finito il teatro, come ero solito fare, sono andato a sedermi su un divano al Bar Libre, all’entrata del ristorante per intenderci, ad ascoltare un po di musica live intanto che si faceva ora del mio turno a cena. Di conseguenza mi son visto il defilé di tutti quelli che finivano il primo turno di cena e di tutti quelli che iniziavano al secondo turno, io ero solito entrare tra gli ultimi, ed in particolare mi sono gustato gli abiti delle signore. Ecco, se odiate uno stilista, alla Valentino o Armani per capirci, al punto tale che anche la sua morte vi sembrerà troppo poco, legatelo ad un palo davanti al divano dove ero seduto io, e vi assicuro che le sofferenze saranno atroci. Mi viene in mente la scena mitologica di Ulisse legato all’albero maestro della sua nave che impazziva al canto delle sirene e supplicava il suo equipaggio di liberarlo. Una cosa indicibile, gravemente atroce oltre che comica. Io di solito cerco di essere tollerante e senza pregiudizi verso il modo di fare degli altri, “Balla, come se nessuno ti guardasse”, è uno stile di vita in cui cerco sempre di rispecchiarmi, ma quello che ho visto quella sera rasenta l’incredibile. Gente con vestiti pomposi ed orrendi nello stesso tempo, accostamenti di colori indicibili, abiti di una volgarità unica che venivano sfoggiati con atteggiamenti attizosi e con goffi tentativi di marcia cercando di copiare uno stile tipo sfilate di moda sulle passerelle di Milano. Non si riusciva a vedere qual’era il confine tra la parte comica e quella tragica. Non voglio infierire, ma cercando di analizzare le regioni del mondo di provenienza delle top, mi sembra che lo scettro se lo contendessero delle attempate signore tedesche con altre rappresentati che dovevano essere di nazionalità russa. Spettacolo nello spettacolo, e voi mi volevate far perdere tutto questo??

Buonanotte, Amsterdam arrivo.
 
Ecco il 2° giorno di navigazione...

23 agosto 2016

Altro giorno di navigazione che passa tranquillo, un po’ come il primo. Di mattina si svolge il controllo di immigrazione inglese, controllo obbligatorio per tutti (leggo sul Diario di bordo, che mi ricorda anche che è stata la prima serata di gala). Avete notato, guardate questa foto, questa manovra che avremmo fatto durante il pomeriggio? Forse è un errore di gps? Io ho fatto subito lo screenshot!

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Parliamo di ristorazione, intanto. Parto dal ristorante, per parlare del cibo ma vi dico subito che ho avuto una chiara e netta impressione. Fino allo scalo di Le Havre la cucina non mi è sembrata buonissima. Dopo il livello si è alzato, e anche tantissimo. A cosa sia dovuto non lo saprei dire ma per esempio ricordo che solo agli ultimi giorni sono arrivati gamberoni e pesce al buffet. Ma comunque, parliamo del ristorante. Tavolo 77, piano 2, serviti dai gentilissimi Christopher e Sonny. Siamo in 8 al tavolo e con noi c’è anche una ragazza che scopriremo avere alcune incompatibilità alimentari che la porteranno ad avere un menù speciale da sera a sera (con raccomandazione al maitre, perché è giusto che con la salute delle persone non si ci scherzi). Nel giro di 13 sere la confidenza coi camerieri aumenta sempre e loro si dimostrano simpatici, alla mano e disponibili. Non siamo di quelli che strafanno e che pensano di essere serviti e riveriti. E questo loro lo capiranno sin da subito. Abbiamo chiesto qualche bis, qualche volta, oppure un doppio piatto, oltre alle patatine fritte praticamente ogni sera. Quando qualcosa non ci piaceva, subito ci chiedevano se volevamo cambiarli. Sulla qualità e quantità vale quanto detto sopra: normale fino a Le Havre, bene dopo. Dispiace però che siano stati aboliti i consommé, ormai inseriti tra i primi (ma eravamo liberi di prenderli anche se prenotavamo un piatto di pasta) e il gelato finale. Ma del resto è un po’ come con la pizza: se l’hanno messa a pagamento non possono dartelo gratis. Infine bella posizione del tavolo: eravamo sulla scia. Un nostro compagno di viaggio compieva gli anni durante la crociera e la sera ci hanno portato una torta speciale e anche buona. Qualche nota stonata, però, nella ripetizione dei piatti. Soprattutto i dolci, capitava di averli giù visti al buffet. Ah dimenticavo, non ricordo quando, ma il maître ci ha confessato che alla fine dovevano consumare tutto quello che avevano a bordo prima dell’inizio del giro del mondo.

Discorso molto simile per il buffet: l’unica costanza è stata la colazione. L’ho trovata completa, anche se per quella internazionale bisogna scendere al ristorante. C’era l’opportunità comunque di avere sia salato (affettati, bacon, uova e formaggi) che dolce (cornetti, crostate e via dicendo). Dispenser con acqua calda e latte, e succhi di frutta. Niente da ridire sulla colazione. Abbiamo pranzato 7 volte in nave: Stoccolma, Copenaghen, Barcellona e i 4 giorni di navigazione, cercando di arrivare alle 14.45 proprio all’ultimo. In generale ci è sempre andata bene come file e posti a sedere. Mangiare variegato, compreso il grill vicino alla piscina coperta. Un po’ ripetitivo nella prima settimana, decisamente meglio nella seconda. Ovviamente non c’è più la pizza, sostituta dalla focaccia: se te la danno a pagamento, non possono darla gratis al buffet. Abbiamo passeggiato al buffet anche la sera in qualche occasione e anche in quei casi l’offerta è stata varia e comunque positiva (anche se di fatto anticipava quanto avremmo trovato al ristorante) Oltre a colazione, pranzo e cena, al buffet consumavamo anche la merenda: buoni i biscotti, buona la frutta (non di grande sapore ma comunque rinfrescante) e buoni, ma forse troppo pesanti, i piccoli sandwich. Non mi sento di bocciare Costa e la cucina che ho provato su Luminosa. Ritengo che una cosa sia giudicare con 4 crociere alle spalle, una cosa valutare le aspettative, un’altra considerare i propri gusti. E considerando che sono rientrato con 3 chili in più, non posso dire di aver mangiato male. Per esempio la notte: su Msc c’era la pizza (gratis) non ricordo fino a che ora, qui non c’è nemmeno l’opportunità di una tazza calda di the (non dico di cioccolata perché vale lo stesso ragionamento di pizza e gelato: c’è l’angolo a pagamento e non possono mettertela gratis).
Ci leggiamo per Amsterdam…

Continua...
 
Ah.. meno male ... non ce la facevo più a ballare, dalla festa anni '70 del 22 agosto!

23 Agosto
Come si diceva, è di navigazione e con un mare discretamente mosso, unica occasione in tutta la crociera.
Come ricordava glt1983, c'è stato anche una curiosa manovra di cui non riusciremo a conoscere il motivo. L'ho notato solo dalla mappa di navigazione della app Costa
quando ormai eravamo ben oltre la zona.
Un mio commensale dice di essersi accorto della manovra: io personalmente non ho notato nulla.
Al mattino mi sveglio come al solito alle 6.00 ... cosa alquanto seccante perché essendo andata a dormire ben oltre l' 1 ed essendo questa una giornata di navigazione
contavo di svegliarm per l'ora di pranzo ma tant'è...
Il sole è già alto e quindi... mi vesto e faccio un giro per i ponti alti a godermi il vero, l'unico protagonista di ogni mia crociera: il mare.
Se poi lo si vive così con il silenzio e la tranquillità è ancora più bello...

Dopo colazione (al buffet, dove arrivo praticamente per prima all'apertura) solito giro di attività fisica:
ore 8.00 addominali in saletta fianco palestra
ore 8.45 camminata della salute (praticamente è come fare il tapis roulant ai ponti alti e soprattutto all'esterno)
0re 9.15 ginnastica rilassante con l'istruttore Alberto.

Tempo di una doccia e dopo aver fatto il controllo passaporto, partecipo al gioco 'Indovina i colori' al Gran Bar Elettra (ponte 2) senza vincere nulla perché 'cado'
su un colore che proprio non ricordo: quello dello sfondo nel logo della Lamborghini. Miseriaccia! Come faccio a non ricordarmelo! E dire che ce l'ho in garage ...[smilie=bugiardo_02:
Però il gioco a quiz mi piace e mi inviterà a partecipare anche nei giorni successivi con maggiore successo e con diversi allegri concorrenti (sempre gli stessi in verità)
che incontreremo spesso chiamandoci per nickname.

Dopo il pranzo al ristorante e una doverosa pennichella, al solito Lido Dorado ponte 9 partecipo alla lezione di Samba con il Latin Dance Group e poi al ballo 'fusion' dell'animazione,
in attesa della ginnastica oggi denominata 'Fitness Time' delle 17.15 col solito Alberto, che già ormai ci chiama per nome tanto siamo i soliti quattro gatti...quattro sì ma tosti...

La mia preparazione per la serata di gala richiede un po' di tempo... e quindi mi perdo lo spettacolo di acrobati romantici (???) che mia sorella, che l'ha visto, giudicherà carino e
con qualche scena comica.
Che la serata di gala abbia inizio!!
Premesso che non sono affatto una fashion victim (anzi) ma che porto tutto il rispetto per chi lo è oppure che ritiene l'apparire di così grande importanza da sovrastare tutto il resto, devo ammettere che questa
volta mi sono guardata intorno pure io ed ho fatto qualche pensiero sul genere di quello di carlo zeta circa le mise di molte signore...
Dall'alto della mia ignoranza in materia, una volta a casa sono andata a sbirciare su qualche sito delle maison più 'blasonate' arrivando alla conclusione che certi accostamenti di colore,
certe stramberie, certe impiumate (come altro definirle?), insomma certe bizzarrie le avevano pensate proprio quegli stilisti lì, magari destinandole alle taglie 38-40 più che alle più normali 46-48-50-..
Personalmente, ritengo che se proprio si volesse dare un bel castigo a certi stilisti, bisognerebbe farli assistere a queste sfilate 'di vere persone' dicendo loro: 'Venga dotto', venga a vede' che ha combinato!''

Parlando della cena di gala, (a parte che il salmone cosa c'entri con l'Emilia Romagna non l'ho capito)... ho scelto i piatti veramente di tradizione emiliana.
Sentivo i commenti di gtl1983 riguardo la cucina. Non ho notato differenze di sorta tra la prima parte della crociera e la seconda.
Semmai posso dire di aver apprezzato di più i piatti di certe regioni rispetto alle altre, ma questo è soggettivo.
Ad ogni modo questa scelta di menù regionali alla lunga stanca: è la seconda volta che lo trovo e ormai tutto diventa troppo prevedibile...
Devo ammettere che è già dal 2012 che le navi presentano menu quasi identici: ormai non ci sono novità che stupiscano un pochino... questo magari mi piacerebbe che succedesse...
Però la qualità è sempre assestata su un buon valore, secondo il mio giudizio.

Capitolo casinò... non pervenuto.
Gli unici momenti in cui l'ho frequestato è stato quando da socia Pearl avevo 10 euro di bonus. La mia laurea in matematica me lo impedisce... ho sempre davanti agli occhi
l'immagine del mio professore di calcolo d.p. che ci ricordava che l'unico a vincere è il banco...[smilie=vecchietto[:

se in effetti il casinò costituisce la maggior fonte di introito per la nave, un motivo ci sarà...ma io comunque non contribuisco alla 'causa'.
Buona notte
 
Ultima modifica:
Ma non ho capito, ma quella strana manovra l'abbiamo fatta o è un giochino del gps, io non mi sono accorto di nulla!
Il menu è assolutamente identico alla crociera che ho fatto a giugno su Neo Classica, direi che contrasta col fatto che di fatto ti obbligano a fare più crociere durante l'anno per mantenere certi livelli del Costa Club, che barba a mangiare sempre le stesse cose.
Poi togliendo pizza e gelato hanno dato un colpo agli italiani, però i fedelissimi Costa resteranno sempre, per quelli indecisi come me è un incentivo considerevole per optare dall'altra parte.
La pizza a pagamento è diversa, è una pizza, quella dei buffet era a tranci e di due massimo tre gusti.
Questa è la pizzeria e panineria.
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Toc Toc!!! ci siete?? compagni di viaggio siete già stanchi??? Peccato!!

Capitolo 7: Amsterdam
Alcuni turisti pensano che Amsterdam sia la città del peccato, ma in realtà è la città della libertà. E nella libertà la maggior parte della gente vede il peccato.
John Green – Colpa delle Stelle

La sveglia è prevista per le 7.00, ma quando suona è già parecchio che mi sto gustando la traversata del canale che porta in città. La chiusa penso che l’avremo passata molto presto ma ho modo di ammirare alcune zone residenziali che si alternano con zone prettamente industriali, per lo più grossi depositi di prodotti petroliferi.
Amsterdam è una delle tappe che mi incuriosisce di più, quindi sono trepidante. Non ho prenotato l’escursione e quindi organizzazione free.

La fama che accompagna la città e di quelle che spesso non mette d’accordo i più. I giudizi sono diversi e molto dipende con quali occhi la si vuol vedere. Personalmente ne sono rimasto affascinato in maniera positiva. Mi è sembrata molto anticonformista, ti dà una sensazione di libertà che, specialmente per i più giovani, significa socializzare e vivere tutti gli aspetti e le occasioni che la città ti offre. Penso che abbia la capacità di far convivere in modo armonioso, visto l’aria di tolleranza che si respira andando in giro, persone provenienti da ogni parte del mondo, siano essi di mentalità puritana o trasgressiva. Sono anche andato a curiosare in un Coffee shop, dove si consumano legalmente droghe leggere, ma sulla loro funzione sociale, luogo di aggregazione, utilità o comunque modalità con cui si ritiene di poter tenere sotto controllo l’uso delle sostanze stupefacenti leggere, penso che ci sarebbe tanto da discutere e difficilmente si potrebbe arrivare ad avere univoco pensiero, le ragioni che si potrebbero mettere in campo sono tante e spesso contrastanti tra di loro. Oltretutto fuori dai locali ci sono sempre presenti un nugolo di gente dall’aspetto poco rassicurante. Ragionamento simile si potrebbe fare per i quartieri a luci rosse che sono certamente meglio dello squallido spettacolo che possiamo vedere in tutte le nostre città, ma l’Olanda non ospita il Papa e quindi certe decisioni si possono prendere senza ipocrisia, e comunque anche su questo si potrebbe dire tanto senza mai concordare sul giudizio finale. Comunque la città mi è piaciuta molto dal punto di vista architettonico e molta particolarità gli viene data dagli intrecci tra i canali e le sue numerose piste ciclabili. Per quanto riguarda l’uso della bici, è qualcosa d’incredibile, non c’è strada che non abbia accanto una pista ciclabile, anzi in centro ho visto dei percorsi esclusivamente percorribili in bici. Come già detto nel capitolo di Copenaghen, la loro concezione dello spostamento ecologico è agli antipodi dalla nostra.

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Ma descriviamo la giornata. Arriviamo puntuali all’ormeggio proprio a ridosso del centro città ed alle 09.00 iniziamo a sbarcare. In base ai miei programmi, s’inizia con una bella passeggiata dal terminal del porto alla stazione centrale per andare a prendere il tram. Sono poco più di 1 km da fare costeggiando il canale centrale. Prima della stazione si passa sotto una piccola galleria e si spunta sulla grande piazza della stazione, dove si può già ammirare la bellezza della stazione stessa. L’imponente costruzione ha nella sua parte centrale due torri gemelle che, insieme alla campata centrale, riportano numerose decorazioni. Da questa piazza partono numerosi tram che portano sino alle principali destinazioni turistiche della città.

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Noi prendiamo il tram nr. 2 in quanto la nostra prima destinazione è museumplein ovvero la piazza dei musei. Il biglietto lo facciamo direttamente in tram al costo di 2,90 euro (finalmente di nuovo gli euro) e vale un’ora dal momento del’emissione. I tram sono nuovi e dotati di display che ti indica sempre la fermata successiva. Scendiamo proprio affianco al museo di Van Gogh e ci giriamo attorno. Se dovete andarci vi consiglio l’acquisto dei biglietti, che sono compresi di salta fila, su internet. Il costo è di 17 euro per i maggiorenni, mentre i minorenni entrano gratis. L’audio guida, molto utile, costa 5 euro e 3 per i minorenni. Averli prenotati su internet vi permette di non fare le lunghe file alla biglietteria. All’entrata del museo non c’era nessuno in fila e quindi entravi subito, mentre per acquistare i biglietti c’era da perdere parecchio tempo. Essendo ancora presto, sono neanche le 10.00, ed io avevo prenotato l’entrata alle 11.00 ci facciamo un giro per la piazza che è in fermento visto che stanno preparando un palco per qualche concerto e stanno montando un sacco di stand. Comunque andiamo verso la famosa scritta “I amsterdam”, slogan e motto della città e dei suoi abitanti, dove facciamo le classiche foto di rito.

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Subito dietro, abbiamo modo di vedere la splendida facciata del museo nazionale denominato Rijksmuseum che è anche il più grande museo Olandese. Sono stato tentato di privilegiarne una visita a discapito del Van Gogh in quanto ospita numerose collezioni interessanti ed in particolare ero attirato dalla collezione di Rembrandt. Amsterdam è una città dove non solo ci sono tanti musei, ma ce ne sono molti di altissimo livello che dovrebbero essere visitati. Completiamo il giro della piazza e, con un po di anticipo sull’orario previsto, ci presentiamo all’entrata del Van Gogh, ci fanno entrare senza problemi. L’audio guida in Italiano è fatta molto bene e non ti da il tempo di annoiarti, le 3 ore necessarie per la visita approfondita passano velocemente. Ti spiega tutto dalle origini della sua pittura fino alle evoluzioni artistiche degli ultimi anni di vita quando era diventato schizofrenico, malattia che lo porterà al suicidio. Se avete possibilità vedetelo, ne vale veramente la pena, ci sono opere spettacolari.

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Usciamo dal museo che è l’ora di pranzo ed allora ci fermiamo ad un chiosco li vicino e pranziamo a base di hot dog con bacon e formaggio, non male. Anche qui le bibite costano parecchio, una bottiglietta da ½ litro costa 3 euro. Dopo la sosta ci indirizziamo, seguendo un percorso che avevo evidenziato sulla mia mappa di google, verso Piazza Dam, circa 2 km di passeggiata. Se non avete particolarmente fretta, lo consiglio nella maniera più assoluta, il percorso è molto bello quindi niente mezzi pubblici.
Passando accanto la Biblioteca di storia dell’arte, varie gallerie d’arte ed il casinò della città, attraversiamo il canale da un ponte pedonale che s’inoltra in una piccola zona commerciale dove, tra l’altro, c’è l’Hard Rock cafè, e quindi tappa obbligata di mia figlia. Imbocchiamo la Leidsestraat, una bella via commerciale e, sorseggiando una specie di caffè-cappuccino preso da Starbucks coffie, passeggiamo verso il centro non disdegnando qualche sosta per comprare qualche souvenir della città. Passiamo sul canale dove ha inizio il mercato dei fiori le signore avrebbero volentieri fatto un giro lungo tutta la via, ma il tempo è tiranno e quindi si accontentano di un paio di bancarelle. Proseguendo per le splendide vie della città arriviamo alla piazza più importante della città. Su Piazza Dam, primeggia il sontuoso palazzo reale, la facciata mi sembra sobria e molto armoniosa nella sua sostanziosa ampiezza.

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Al centro della piazza c’è un obelisco che, secondo il mio opuscolo, è dedicato alle vittime della seconda guerra mondiale. Alle spalle abbiamo il Madame Tussauds, un museo che ripercorre la storia della città anche con rappresentazioni di personaggi in cera. Ci fermiamo un poco ad ammirare la piazza, e poi riprendiamo il percorso verso il porto, visto che siamo con il tempo agli sgoccioli.
Risaliti sulla nave, doccia rinfrescante, e subito sui ponti alti ad ammirare la città mentre la nave, mogia mogia, si appresta ad uscire dal canale per ributtarsi nel mare del nord. Spettacolo nello spettacolo.

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Il museo di Rijksmuseum, la casa di Anna Frank, il quartiere a luci rosse, Heineken museum, i mulini a vento e altre vie importanti della città, troppe cose ho trascurato e che invece mi piacerebbe visitare con maggior tempo ed attenzione. Pazienza, sarò “costretto” a ritornare per approfondire la visita, ma non certo con un solo giorno di tempo a disposizione.
Sin dalla mattina, le notizie tragiche che arrivavano dall’Italia non ci permettevano di stare con la mente libera orientata al divertimento. Il terremoto che nella notte aveva colpito Amatrice ed altri comuni vicini, la conta dei morti, ancora provvisoria, e le immagini che arrivavano tramite il cellulare, ci davano delle batoste emotive non indifferenti. Cadenzavo un po gli accessi ad internet perché allora veramente si rischiava di andare in depressione. La sera in nave non si parlava d’altro. Il Comandante, giustamente, in segno di lutto, ha deciso di annullare tutti gli spettacoli previsti per la serata. Dopo la cena, menù dedicato al Veneto, siamo rimasti a discutere al bar, un po delle cose viste durante la giornata e molto su quanto stava succedendo in Italia. L’umore era afflitto dagli eventi sismici, di strada sotto un sole cocente ne avevamo fatta parecchia e quindi iniziava ad affiorare una certa stanchezza, e di conseguenza ad un’ora adeguata ci siamo ritirati in cabina a riposare.
 
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