Costa Serena 17/01/2014 - I sogni del bambino e le grandi realtà..

[Felix73]

In merito alle tue ultime foto Manlio...mi autocito....

Mi piace. .. mi piace arrivare a Marrakech partendo da Babilonia...e mi piace arrivarci nel modo in cui proponi tu Manlio...
Una città-leggenda... come tante da te citate...
Una città che... forse oggi più di ieri.. coinvolge in maniera contrastante tutti i nostri sensi...
Una città di odori... suoni e colori. ..
O.. in antitesi... a tratti maleodorante, rumorosa, grigia.. . ..
Città di ampi spazi. .. Città di vie strette ed anguste. ..ove i carretti trainati dagli asinelli lottano con i motorini e gli scooter... tra gente variopinta. .. turisti...ed anziani seduti sull'uscio con in viso le profonde rughe dei millenni...
Sicuramente affascinante. .. sicuramente viva... certamente intensa e coinvolgente. ..
Vi seguo...

Mi piace ancor di più se crei questo azzeccatissimo paragone con l'Impero...
Magistrale come sempre...

Ciao

 

[Blueyes]

Sicuro di non essere venuto?

Dal fondo del pullman, nella parte che di solito ospita i bagagli di viaggio.. si sentiva una puzza di polpo..



Tra un po' inizieremo a vedere qualcosa di Arabo ed interessante..

Un salutone!
Manlio

^_____^





.

 

[La76]

Marrakesh è tante cose insieme...ci vuole tempo per capirla ed "elaborarla" io dopo aver rivisto più volte le immagini che ha selezionato Manlio (chiaramente escludendo asinelli e altre particolarità) ho avuto la netta sensazione di vederci altri posti...

Questa foto in particolare

mi ha tirato fuori dalla memoria un chiarissimo ricordo della mia infanzia...in certi vicoli, anche a Genova c'erano i "soffitti" così...purtroppo è solo un ricordo, non ho foto.

Di foto vi voglio mostrare questa (presa da www.il secolo XIX.it) che invece è attuale e invariata ai giorni nostri

E mi collego a quanto scritto da Sergio:

L'avevo già scritto cari amici: ci sono città che ci aiutano, volenti o nolenti, a non perdere la memoria di un passato magari anche remoto, io vivo in una di queste.

Ma cosa hanno in comune Marrakesh, Genova e Napoli?

Apparentemente le uniche ad avere qualcosa in comune sono le due Italiane...perchè sono porti...e invece anche Marrakesh era un porto...non di mare ma del deserto...ma cambia veramente poco...e anche Roma ai tempi dell' Impero era una specie di porto...erano punti di approdo dopo lunghi viaggi in mezzo al nulla e quando ci si arrivava stanchi e provanti dalle fatiche erano un luogo di ristoro e di ricerca di soddisfazione...c'era chi spendeva denaro e chi sperava di guadagnarlo...ed è per questo "scambio" che la struttura cittadina è così.

Passeggiando per questa parte di Marrakesh si nota infatti che le attività sono divise per tipo (calzolai, fabbri, stoffe, ecc...) inframezzati da negozi che servono alla vita del "quartiere"
Ma il concentrare a quartieri ben distinti le attività è un qualche cosa che esisteva (oggi solo nei nomi delle strade) anche nei vicoli di Genova...ed è una struttura non casuale...nasce così per rendere meno dispersiva la ricerca di un determinato articolo...sia esso da comprare o da vendere.

Anche se potrebbe a prima vista sembrare "solo" un grande mercato in realtà è ben altro...anche se chiaramente oggi le attività che chiudono non vengono più rimpiazzate con questo schema è ancora intuibile.

La più grossa, enorme differenza che io ho trovato nei vicoli Marocchini rispetto ai "miei" è qui spesso sembra di trovarsi in un labirinto...manca uno schema ordinato e le strade a volte sono vicoli ciechi.
Su questo di sicuro non si sono ispirati all' antica Roma...soprattutto.

Tra un po' inizieremo a vedere qualcosa di Arabo ed interessante..

...sì ora inizieremo a vedere qualcosa con cui noi abbiamo poco a che fare...

 

[pmanlio]

Lo abbiamo detto.. questa città è Araba e lo dimostra in mille piccoli particolari..

Ed allora andiamo alla scuola Coranica.. entriamo.. l'ingresso si presenta privo di sfarzosità, lineare.. scarno..

(Laura)

C'è un corridoio poco illuminato

ma il cui punto di luce si presenta 'Arabo', pieno nelle decorazioni ma assolutamente non pesante..

Altri spazi sono invece totalmente scarni..

Nell'Islam non esistono figure come il Papa o i Vescovi.. in linea di principio la predica e la riflessione di un qualunque credente Islamico vale come quella di un altro..

Questa in fondo è la forza e la debolezza di questa religione: se il tale personaggio predica la guerra santa ed il tal altro la pace in terra come li paragoni? Non esiste nel profondo del loro credo una figura ufficiale..

Le scuole Coraniche però aiutano a formare personaggi influenti.. nel senso che chi approfondisce lo studio del Corano avrà poi ovviamente più peso nella società di chi non lo fa, e le sue parole saranno più ascoltate..

Quindi se in linea di principio sono tutti uguali in linea pratica assolutamente no..

Noi che siamo impiccioni vogliamo capire come vivono gli studenti.. e quindi lanciamo uno sguardo in alto..

e saliamo sopra..

Vediamo gli ingressi delle celle..

che siano ingressi decorati o meno..

(Laura)

portano

(Laura)

sempre in ambienti scarni.. che ricordano le celle di conventi come quelli Francescani ad es.

Le celle sono piccole, dotate di finestre che permettono di affacciarsi sull'esterno..

(Laura)

(Laura)

La prima impressione che ci da questa scuola è proprio quella di un convento Francescano.. un luogo dove i bisogni delle persone sono ridotti al minimo, ed un'oasi di pace per lo studio e la meditazione.. il fatto che lo spazio personale sia piccolo e non sembra, almeno per quello che abbiamo visto, differire tra gruppi (insegnanti e studenti) rende lo spirito del luogo..

Ma i conventi in generale amiamo pensarli fuori dalla città.. mentre qui siamo nel pieno centro storico di Marrakech.. laddove la natura porta la quiete e la riflessione in un gruppo unito qui si realizza lo stesso spirito con un bellissimo Chiostro..

(Chi.. come me, ha studiato in ex conventi come la facoltà di Ingegneria di Roma sa cosa vuol dire essere in un chiostro.. un condizione già di per se di pace spirituale..)

Dove qualcuno 'rompe' al fotografo che vorrebbe 'lavorare'..

ed allora concentriamoci sul resto.. sentiamo un po' di 'sapore' arabo..

Ci sono molti modi di essere 'Barocchi'.. uno è alla Europea..

(Foto di Andrea Lessona)

Uno alla.. Farcus.. ( )

(Vi risparmio le foto ndr)

Ed uno alla 'Araba'..

A mio parere (solo mio), ci sono prima gli Italiani e dopo gli Arabi.. il resto mi sembra troppo pesante..

Appoggio il mio parere con questa foto..

La visita è stata breve, ma ci ha mostrato qualcosa di interessante..

Se avrete la pazienza di seguirci ci sarà altro da vedere..

(To be continued)

MaLa

 

[fandelmare]

Manlio, ovvio dire, per chi ti conosce, che hai un modo di osservare, fotografare, commentare molto efficace, insomma sai ficcare il naso in ogni dove, sai approfondire, confrontare ed aiuti bene chi ti segue a farlo.
Il mondo arabo in Marrakech risulta comunque piuttosto evidente, ho apprezzato anche le tue similitudini con l'antica Roma e certi confronti con il mondo antico che ti risultano molto congeniali da appassionato di storia quale sei.
Tutto questo mi trova in perfetta sintonia compreso l'accenno su Marrakech città di porto nel deserto come lo sono per il mare Napoli o Genova vorrei però aggiungere tra le citazioni e certe similitudini, visto che tu ti sei riferito all'antica Roma, anche certa Spagna e particolarmente l'Andalusia.
Insomma in certi casi per trovare confronti ed affinità non c'è nemmeno bisogno di tornare indietro nel tempo andando a 2000 anni fa, basta osservare anche nel contemporaneo e nel presente ed allora si troverà un bel po' di certa Marrakech in scorci dell'Alambra di Granada, in certe affinità tra la torre Giralda della superba cattedrale di Siviglia con la Koutoubia il minareto che sovrasta Marrakech, con intarsi in legno e maioliche visti in entrambe le regioni, insomma, tanto per continuare con le citazioni, anche a Palermo e perfino in costiera amalfitana cogliamo agevolmente scorci, architetture, sentori di quel mondo arabo.
Aggiungo un'ultima piccola nota inerente il presente e non il passato: a Napoli resistono ancora retaggi di ripartizioni territoriali, trovi ancora il quartiere degli orefici, la via degli strumenti musicali ecc. ecc. insomma quel passato che sopravvive nel presente del terzo millennio, c'e perfino ancora qualche chiosco di "acquafrescaio" che non è certo assimilabile al bar di oggi, moderno e tecnologico.
Ciao prof. è sempre un vero piacere seguirti.
P.s.
Apprezzo molto l'arte religiosa islamica che talvolta mi lascia veramente ammirato, (forse trovo più mistica quella antica rispetto a quella contemporanea più ostentata) ma come ho già detto altre volte mi manca comunque tanto la rappresentazione della figura umana, lì, ovviamente, non troverò mai un Cristo velato o una cappella Sistina.

 

[pmanlio]

Sergio, l'Andalusia è Araba.. ed anzi è Araba per conquista di gente che veniva dal Marocco..
La loro impronta è pesantissima, ma non in senso negativo.. li hanno lasciato la bellezza pura.. li si sono fusi per anni con la popolazione, più in un incontro che in uno scontro.. li hanno lasciato la loro eredità culturale..

Nel Sud Italia qualcosa c'è, in Sicilia in modo evidente.. e per dirla tutta, anche se 'nascosta' qualche piccola traccia c'è anche a Roma..

Che poi, purtroppo, per più di mille anni questo 'incontro' sia stato soprattutto uno scontro è vero.. ed è stato anche uno scontro durissimo.. va detto però che spesso le due parti erano più tolleranti di quello che a volte si può credere.. ma è un fatto che in nome di Dio, peraltro lo stesso per le due religioni, abbiamo avuto i pirati, le scorrerie, i commerci di schiavi.. e nessuna delle due parti si è risparmiata in atrocità..

Invece, tornando alla loro architettura, è vero è molto bella, come la stiamo mostrando qui.. ma il Cristo velato qui non lo trovi.. e si vede che in parte la loro arte ne soffre..

Il confronto con il mercato di Roma e con quello fatto da Laura di Genova, come con quello di Napoli, va oltre l'Islam ed il fatto di essere Arabi..

E' una continuità che avrà almeno settemila anni di storia.. ed è bello ritrovarla li.. come probabilmente la ritroveremo anche in India ed in altri luoghi..

In ogni caso il nostro tour della città pian piano ritornerà su questo..

Un salutone!
Manlio

 

[pmanlio]

Usciamo dalla scuola Coranica e proseguiamo la nostra visita notando la sovrapposizione di particolari appartenenti al passato..

(questo è un Caravanserraglio.. potete immaginare i carovanieri con i loro animali che sostano all'interno di questa struttura e ne approfittano per scambiare/commerciare merci..)

ed al presente..

C'è gente che ha fame..

e quindi la nostra meta è un bellissimo ristorante..

non solo si mangia benissimo, non solo il locale, molto grande, è come si vede nella foto, ma ci saranno anche due spettacoli di danza..

Il duo MaLa se li gode e chiede perdono se non li ha fotografati..

A fine pranzo il gruppo si dirige verso un giardino incantato..

tra tanta natura ''ammaestrata'' e 'Cip cip' (per la gioia di ElenaMaria )

Ci si ritrova in un cortile..

In quale storia Araba non c'è un Gran Visir? Spesso anche cattivo?

Metto delle foto distorte, ma rendono l'idea delle decorazioni dell'ingresso della sua casa..

Proviamo ad entrare?

Questo è il primo dei molti locali che compongono la villa..

Alcuni dettagli..

La villa è molto grande.. pare che il Gran Visir sia davvero quel tipo di personaggio che si poteva permettere di ospitare ben quaranta mogli/concubine, ed era il riferimento del Re o del Sultano, quindi praticamente il numero uno del suo governo..

Tanto potere era sottolineato da una villa che si svela pian piano, non travolgendoti al primo colpo d'occhio, ma che è in realtà immensa..

Come ha giustamente sottolineato Sergio/Fandelmare l'influenza Araba sull'Andalusia è evidente.. ma qui sei totalmente immerso a casa loro..

(Laura)

(Laura)

(Laura)

(Laura)

I dettagli sono stupendi..

I gruppi numerosi di turisti che si infilano dappertutto..

Hanno impedito a MaLa di rendere il 'respiro' della villa..

lasciandoci solo la possibilità di concentrarci nei particolari..

Laura ha realizzato una bella sequenza..

(Laura)

(Laura)

(Laura)

(Laura)

(Laura)

Per noi si è trattato di una bellissima visita, piena di spiegazioni, di aneddoti, svolta in una casa immensa, decorata millimetro per millimetro, ma assolutamente 'leggera' per chi la vive..

Purtroppo per rendere la magia di questo luogo, che in parte riporta ai racconti di 'Aladino' ed in parte allo splendore Arabo/Andaluso dei principi del passato, ci sarebbe voluto più tempo e la mancanza di persone al seguito..

Speriamo di avervi comunque trasmesso qualcosa..

In ogni caso c'è ancora tanto da vedere.. ed il bello non è venuto..

Un salutone!!
MaLa

 

[pmanlio]

"Straniero.."

"Hai visitato la casa del Visir? Allora non sei una persona da poco, altrimenti non ti avrebbe permesso di entrare.. "

"Ma ora lascia la casa e torna al mercato..sarai sommerso dall'abbondanza.. "

"Si, lo so.. ne hai già vista molta.. ma assaggia.. "

"Il mio nome è Abu-Bakr-Mohammed-ibn-Zakariya al-Razi ma per voi occidentali sono Razes e sono un medico.."

"Si, lo so, pensi che io voglia rifilarti i miei unguenti miracolosi..

e ci ridi sopra.. "

"Ma non è quello il mio scopo.. "

"Tu stai benissimo.. lascia che le donne pestino le erbe curative.. non te ne curare.. "

"E' solo che io sono stanco, ed ho voglia di andare nella grande piazza.. a vedere le meraviglie del mondo, che convergono in questa città.. tu vuoi accompagnarmi?"

"Durante il percorso troverai di tutto"

"Ma è la che si concentra la folla.. nella grande piazza..

dove la sera si fa festa.. Ed allora sentirai la voce di Dio"

"Ma non te ne curare.. sono ben altre le voci che dovrai sentire e le cose che dovrai vedere..pensi ai prodotti?"

"No straniero..

in realtà devi giocare con noi, lasciarti tatuare (tanto se ne va..) e vedere gli animali esotici.. gli incantatori di serpenti.."

(Mi scuso con le signore.. ma il reporter DEVE rendere lo spirito della piazza.. )

"Le scimmiette.. "

"I falchi.."

"Straniero, respira l'aria.. "

"Ascolta la folla.. le mille voci.. "

"dentro questa bolgia, in mezzo a chi ti chiede l'elemosina ed a chi ti racconta storie.. in questa luce fantastica, figlia del deserto.. "

"Cosa dici? Che un posto dove convergono mille volti, mille culture, mille voci, mille meraviglie cosa è.. cosa ti ricorda?"

"L'ombelico del mondo.. ? "

"Forse hai ragione straniero.. "

Un saluto..

La tua guida Razes e..
MaLa

ps biografia Razes..

http://www.mondimedievali.net/medicina/altomedioevo38.htm

 

[Arwen]

Manlio, Laura....senza parole, bravissimi ancora una volta...

 

[pmanlio]

Manlio, Laura....senza parole, bravissimi ancora una volta...

Grazie..

Aggiungo due note al racconto..

La piazza, Piazza Jāmiʿ el-Fnā è patrimonio Unesco

è carica di personaggi strani, aspiranti cantori, flautisti, gente che si vende anche le dentiere, incantatori di serpenti ed una massa di personaggi che ti chiedono l'elemosina..

Purtroppo appena punti l'obiettivo da qualche parte scopri che il tipo per essere fotografato, anche di nascosto, ti chiede due Euro.. (L'inflazione avanza.. ), quindi o rinunci a farlo o cadi in una discussione infinita.. o diventi povero..

E' questo il motivo per il quale le foto sono poche, ma spero significative..

Intorno alla piazza fiorisce un ben attrezzato sistema di bar e ristoranti..

che si affacciano all'interno..

La figura del medico da dove viene?

In realtà, non avendo le foto che volevamo, cercavo un personaggio che potesse sostituirle ed introdurci allo spirito della piazza con le sue parole, ed il personaggio nella mia idea doveva essere un imprecisato mercante Arabo..

Il caso ha voluto invece che incontrassi, cercando su Google, Razes.. che ammetto non avevo mai sentito nominare prima..

Razes era sicuramente una persona eccezionale.. ecco la sua storia..

Razes (Abu-Bakr-Mohammed-ibn-Zakariya al-Razi, 865-932) fu il più eminente e originale rappresentante della medicina arabo-musulmana del Medioevo, considerato da alcuni come il padre della medicina sperimentale. Nacque in Persia, nell’865 (251 era musulmana) a Ray, a sud dell’attuale Téhéran. Praticò la musica (liuto), studiò filosofia e alchimia, matematica, astrologia, ed anche orologeria, economia e occultismo. Soffriva di una malattia agli occhi provocata dai vapori provenienti dai suoi esperimenti di alchimia. Insegnò medicina a Bagdad, sotto il Califfo Al Moktafi (901-907) e viaggiò in Siria, Egitto e Spagna. Organizzò le prime strutture ospedaliere a Bagdad, introdusse la metodologia clinica nell’Arte Médica, comprese l’anamnesi minuziosa e l’importanza della sintomatologia, le deduzioni diagnostiche e terapeutiche.

Rhazes praticò molteplici specialità mediche: la chirurgia, la ginecologia, l'ostetricia, la chirurgia oftalmologica ed anche la stomatologia. I suoi scritti, in arabo, sono contenuti in 184 volumi di cui 61 riguardano la medicina. Kitab Al-Mansuri fi al-tibb, Al-Murshid, Al-Hawi" (contenuti: enciclopedia medica in 22 volumi, pubblicata a Parigi nel 1280), Shammyeh, Al Teb al Molooki (Medicina Reale) e Al-Jadri va alHasbeh, una meticolosa descrizione diVaiolo e Rosolia) che verrà pubblicata in Italia alla fine del XV secolo.

Sono indicati i tre aspetti principali della medicina: la sanità pubblica, la medicina preventiva e il trattamento di specifiche malattie ed i principi per la conservazione della sanità. Al-Hawi fu uno dei più importanti trattati sulla farmacologia in Europa la cui prima edizione in latino del 1279 per opera del giudice siciliano Farag ben Salem, apparve a Brescia e Venezia nel 1486. Ne esistono varie traduzioni: Venezia, 1529 e 1562; copia in arabo (1397 – 1414) nella biblioteca El-Escurial in Spagna, e in quella Nazionale Malek a Téhéran.

Le sue osservazioni sono ispirate da profonda saggezza: «La verità, in medicina, è un mezzo che non può attendere: tutto quello che possiamo leggere nei libri ha molto meno valore dell’esperienza di un medico che pensa e ragiona». «Quando Galeno e Aristotele concordano su un punto, i medici possono agevolmente prendere una decisione; ma quando le loro opinioni divergono è ben difficile metterle d’accordo. Chi consulta molteplici medici commetterà molteplici errori!».

A proposito della medicina aveva l’abitudine di dire che «in medicina, l’esperienza è al di sotto della scienza». Morì nel 925 (312 H) a Ray, ove era nato.

(Da http://www.mondimedievali.net/medicina/altomedioevo38.htm )

Difficilmente Razes ha mai visto il mercato di Marrakech, se non altro perchè alla sua epoca Marrakech neanche esisteva.. ma la sua introduzione nel nostro racconto ha diversi scopi.. uno è quello di introdurci alla visita della farmacia Berbera senza forzare il racconto e con semplicità.. l'altro è di ricordare la antica tradizione Araba della medicina.. la medicina come la matematica, la geografia ed altre scienze deve molto agli Arabi..

In più nessuno ci vieta di pensare che un omonimo di Razes, anche esso medico, possa aver accompagnato un viaggiatore nella grande piazza..

O no?

A parte questo, la visita a Marrakech sta per finire, abbiamo ancora qualcosa da dire, ma lo spirito della città, forse neanche di quella che è oggi, ma sicuramente di quella che è stata, speriamo di averlo trasmesso..

Un saluto!
MaLa

 

[elenamaria]

Splendido questo giro a Marrakech, ho rivissuto l'escursione di due giorni che facemmo noi......la Scuola Coranica mi è rimasta nel cuore.

 

[fandelmare]

Manlio, attraverso le tue foto ho ripercorso ciò che ho visto tempo fa, Marrakech oggi è quello che è ma mi sembra di capire, dalle immagini viste qui, che per molti aspetti è ancora soprattutto ciò che è stato, insomma è una città che conserva molto passato rendendolo vivo anche nel presente.
Non sono un'ingenuo quindi so che certamente in certe evidenze c'è anche un po' di quel sapersi vendere al turista dandogli ciò che lui si aspetta di trovare lì.
In quel farsi pagare per farsi fotografare che si riscontra lì come in Egitto ed in altri paesi trovo spunto per una considerazione: anche quello è un modo per far soldi vendendo un "Brand" e forse loro, a modo loro, l'hanno capito prima di noi; mi vien da sorridere se penso che noi magari esportiamo il rosso Ferrari o Valentino e loro la loro faccia arcaica e furba. Per certe cose tutto il mondo è paese e anche tu a Roma dovresti dare un obolo per fotografarti col centurione però quello è certamente più finto di certe facce che avresti voluto fotografare in quella piazza.
Un'ultima cosa: tu sei stato a Marrakech con un clima "fresco"; suoni, voci e rumori restano uguali in tutte le stagioni ma caro Manlio vedessi come cambiano odori, effluvi ed afrori quando il sole dardeggia nella stagione calda! Quello di certa Marrakech diventa allora un piatto forte con "olezzi" d'ogni tipo che non si dimenticano facilmente!
Un salutone e grazie.
Fan

 

[pmanlio]

Splendido questo giro a Marrakech, ho rivissuto l'escursione di due giorni che facemmo noi......la Scuola Coranica mi è rimasta nel cuore.

Posso capirti..

Per certe cose tutto il mondo è paese e anche tu a Roma dovresti dare un obolo per fotografarti col centurione però quello è certamente più finto di certe facce che avresti voluto fotografare in quella piazza.

E' vero, l'ho pensato anche io..

Un'ultima cosa: tu sei stato a Marrakech con un clima "fresco"; suoni, voci e rumori restano uguali in tutte le stagioni ma caro Manlio vedessi come cambiano odori, effluvi ed afrori quando il sole dardeggia nella stagione calda! Quello di certa Marrakech diventa allora un piatto forte con "olezzi" d'ogni tipo che non si dimenticano facilmente!

Anche quello sarebbe.. un pezzo di storia!!

(E non scherzo.. )

Un salutone!
Manlio

 

[rodolfo74]

Quello di certa Marrakech diventa allora un piatto forte con "olezzi" d'ogni tipo che non si dimenticano facilmente!
Un salutone e grazie.
Fan

Anche quello sarebbe.. un pezzo di storia!!

(E non scherzo.. )

Un salutone!
Manlio

Quelli di Marrakech non li ho sperimentati ... però ho ancora molto vivo il ricordo di quelli sentiti a Tunisi nella crociera fatta da bambino nel 1980

 

[pmanlio]

Quelli di Marrakech non li ho sperimentati ... però ho ancora molto vivo il ricordo di quelli sentiti a Tunisi nella crociera fatta da bambino nel 1980

Hemm.. 1980-1974=6

Doveva essere davvero un 'olezzo' penetrante!!



Un salutone!
Manlio

 

[rodolfo74]

Si ... avevo 6 anni e mi è rimasto ancora quel ricordo, già appena scesi dalla nave ... un odore molto strano ... ricordo anche le risposte dei miei genitori.

Per il resto di quel viaggio ho nella memoria soltanto pochissime immagini, soprattutto delle feste a bordo e delle rovine di Cartagine (nulla degli altri porti). C'è anche da dire che mentre le immagini possono non essere tutte "originali" (ci sono le foto viste negli anni!) ... quello invece è sicuramente un ricordo del viaggio

 

[pmanlio]

C'è anche da dire che mentre le immagini possono non essere tutte "originali" (ci sono le foto viste negli anni!) ... quello invece è sicuramente un ricordo del viaggio

E' vero!!

Un salutone!
Manlio

 

[pmanlio]

Ecco che un giorno vai a Marrakech ed esce una storia..


Er FOTOGRAFO, A' FOTOGRAFA, A Cicogna e er Cormorano..


C'era na vorta ER FOTOGRAFO..

N' tipo strano.. che spesso se vestiva da Cespuglio.. pè incontrà l'animali..

Er fotografo era abbastanza stimato nell'ambiente.. quarchiduno lo chiamava "Er Venerabile.." ma sia chiaro.. senza riferimento ar Massone (che nùn è un masso grande..)


C'era poi 'A' fotografa'..

Una che contava i giorni per le partenze e fotografava gabbiani..

Sta de fatto che "Er fotografo" e "A' fotografa" ognitanto partivamo 'nsieme per 'n viaggio de mare.. je piaceva accusì..


Solo che "Er fotografo", puro che nùn se travestiva da cespuglio.. anche 'n viaggio, se je capitava.. nùn disdegnava mica de fotografà animali..


E allora i due te arrivano a Marrakescè..


Indove, se sa.. ce stanno le cicogne.. er fotografo, zitto zitto.. ce sperava tanto de vedelle.. armeno da quanno aveva prenotato..


Ed infatti er fotografo le vede e ce prova.. da un vetro de un Pulmann..

Nùn è che er risurtato sia stato un granchè..


Ma ce se pò riprovà.. su er morale!!


Ecchelè e cicogne.. stanno sur nido..

Sembra proprio che stanno a accudì le ova..

sarebbe bello fotografarle in volo, mentre stanno vicine ar nido vero? Certo che si..


Ma c'è ressa.. c'è gente.. e nùn se pò perdè tempo a cambia li obiettivi.. er gruppo va a magnà..


Vabbhè.. ma che ce frega.. tanto se ritorna 'n zona..


Le cicogne so bravi genitori.. sur nido se ritrovano.. diceva er fotografo.. stè cose e sapeva er fotografo..


Infatti..

Se ne sò annate..


E allora le cerchi.. cor superzoom..

Ner frattempo "A' fotografa'.. se sta zitta.. ma proprio zitta..


Ha prima preso le cicogne..

E ci ha discusso.. "Siete le cicogne della Pro Loco?"..


Poi ha fatto gli occhi piangenti..


"Me lo fate un voletto?? Ma dai.. io piango.. "


Ed ecco che..

Ha fatto UNO SCATTO..


UNO SOLO..

E doppo a' cicogna è puro venuta da me per l'onorario!! [smilie=testata[1].:




Ma 'nsomma!! Nùn studia.. nùn sè applica.. nùn se traveste da Cespujo..


Lei jè parla e basta..

E quelli..

se mettono 'n posa..


COME AI TEMPI DER CORMORANO!! [smilie=diavoletto_:


Er Cormorano piccolino e spaurito, cucciolotto che avevo seguito..


[IMG]http://farm9.staticflickr.com/8110/8458575596_c13496022f_c.jpg[/IMG]


Er cormorano che avevo tanto amato e che..


Doppo che A' FOTOGRAFA jà fatto dù moine..


Sè fatto ripjà così..

Sulla prua der COSTA CLASSICA!!!




Nùn sè pò fa!!!


(Omaggio ad una fotografa..Che non studia!!)


Manlio

 

[pmanlio]

Vorrei commentare a parte la foto di Laura.. (l'ENNESIMA volta che gli animali gli si mettono in posa.. )

Ve la commento per come la vedo io..

la cicogna sembra sospesa in aria ed in moto lento verso il nido.. è uno di quegli istanti che hanno qualcosa di magico..
Il nido stesso ed il posto dove è stato realizzato si portano dietro mille significati..

Quello dovrebbe essere un luogo sacro.. ed è 'sporcato' dalle cicogne.. che sono ovviamente indifferenti a ciò che esso significa..

Madre natura sembra irriverente verso la voce di Dio.. ma forse non è così..

Li ci saranno le uova.. li nascerà un animale.. e quell'animale è il simbolo della vita stessa..

La cicogna un animale libero, che sorvola continenti agli estremi del mondo..

La cicogna unisce senza remore il Nord Europa con L'africa.. e per farlo vola libera, ammirata dagli uomini, su nazioni che si sono contrapposte, per cultura, per ambizione, per religione..

Ma quando passa lei i sentimenti sono solo tre.. pace, bellezza e armonia..

Una ambasciatrice così, che nasce sul simbolo di una religione..

Non è poco..

E la capacità della fotografia di eternare momenti 'sospesi' nel tempo..

Non è poca neanche lei..

(To be continued)

MaLA

 

[Anlu]

ho letto, e non dico nulla sulla storia, il narratore,i protagonisti, la dedica, i significati particolari attribuiti ad una foto in particolare...solo una curiosità mi è venuta, e riguarda la particolare scelta linguistica fatta per il racconto...?!