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Costa Serena -Dipinto di Blu - 17/24 marzo 2014 – La mia anima azzurra

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Ogni immagine che ci proponi, Luciana, spiega e conferma sempre di più il titolo di questo diario.
Mi faccio cullare nel silenzio e nei colori pastello delle foto, taccio anch'io, per fare spazio al relax e alla poesia che ci stai regalando.

Mi fa piacere, Gabriele, che i miei scatti ti facciano questo effetto :)

"Ragazzi, fuori c'era il mare e il cielo e i colori che cambiavano a ogni minuto.......la serata di gala, invece, è sempre la stessa, no? "

Come non quotarti?
Bravissima...

Ti ringrazio molto....come ti chiami?
 
Non ho solo paura, sono proprio terrorizzata da tutto ciò che ha le piume :( :(, a ognuno le sue fobie ;-)

E questo è uno dei più grandi peccati del mondo!! :(

Va bhè.. non ti porterò mai in un centro di falconeria.. SOB..

paperino-sconcertato.jpg


Eppure anche loro hanno un'anima.. e tu quell'anima la sapresti cogliere con delle immagini splendide..

La tua anima azzurra è anche la mia, se penso al museo del bardo, o ai tramonti sul mare, o a tante visioni che mi hai regalato..

Diverso è in parte il modo di vedere, ma il sentimento alla base è lo stesso.. con la tua capacità di rendere lo spirito delle persone, dei luoghi, della natura..

L'ho sempre detto e lo ribadisco.. se una artista, e lo sei perchè vedi il mondo con gli occhi di donna e cogli l'essenza delle cose, oltre la prima apparenza..

Un salutone e grazie di questo racconto!!

Manlio
 
Maestro, non dire così che poi ci credo e mi commuovo ;-) :)
No, non mi ci potrai mai portare e non me ne devi più raccontare neanche al telefono, mi fai venire i brividi tutte le volte ;-)
 
Ho visto solo ora questo tuo unico, meraviglioso, splendido, poetico, ricchissimo, intensoe personalissimo diario!!!!
Non so proprio cosa dire di altro, visti i commenti di coloro che mi hanno preceduto e che non posso fare a meno di quotare!!!!
Grazie per avermi arricchito "d'azzurro" la mente e lo spirito :):):)
 
Venerdì, 21 marzo, Barcellona

Un’alba magnifica mi accoglie appena sveglia


Alba a Barcellona di lucianalu64, su Flickr


con il sole che gioca a nascondino tra le nuvole e poi, come il sipario di un teatro, si apre e avvolge ogni cosa con i suoi raggi


Il sole gioca a nascondino con le nuvole di lucianalu64, su Flickr


Oggi siamo a Barcellona; la sosta in porto è lunga (9-17), abbiamo deciso di occuparne gran parte a Casa Milà .
Abbiamo prenotato i biglietti online per evitare file e abbiamo scelto come orario le 10.30 per poter scendere con calma dalla nave e avere tutto il tempo di arrivare con un taxi a destinazione.
Il nostro tassista è un giovane pakistano a cui, con tutta evidenza, piacciono le cipolle.
Subito capiamo che abbiamo un problema, odore di cipolle a parte: guida a 20 all’ora, dopo meno di 10 minuti decidiamo che è meglio fargli presente che abbiamo un orario da rispettare per l’ingresso alla Pedrera. Forse fa finta di non capire, il viaggio continua con lentezza esasperante…..quanto ci costerà? Decidiamo di ripetergli il discorso con meno sorrisi e io aggiungo in italiano a Stelvio “basta, scendiamo!”. Di colpo diventa un corridore di formula uno…..pochi minuti e miracolosamente arriviamo . Non sempre sorridere e chiedere le cose con troppa cortesia paga, evidentemente!

La facciata è tutta rivestita di pietra grezza ondulata e fu proprio questa particolarità che le valse l’appellativo di La Pedrera.
Purtroppo non ho potuto scattare foto in quanto coperta da impalcature, comunque l’avevamo già vista anni fa con un’escursione Costa.

Allora, siete pronti a entrare con noi?
Ci fanno entrare immediatamente, saltando la fila, in coda ci sono delle scolaresche (scopriremo poi che vengono da Aosta e che sono di tutt'altra pasta rispetto agli studenti che ci tocca sopportare a bordo).

La facciata interna è interrotta da finestre e da balconi in ferro battuto


cortile di Casa Milà di lucianalu64, su Flickr

Nella parte centrale un ampio cortile porta luce agli appartamenti


Il cielo imprigionato di lucianalu64, su Flickr

Il colore azzurro dell’intonaco (un po’ sbiadito, ormai), è stato realizzato con frammenti tritati di azulejos.


Colori della facciata interna di Casa Milà di lucianalu64, su Flickr

Ogni angolo della Pedrera sorprende per l’originalità e la tecnica costruttiva e lascia stupefatti: il genio di Gaudì dà prova di sé ovunque


Cancello d'ingresso al cortile di Casa Milà di lucianalu64, su Flickr

In questo edificio le linea curve sono chiaramente zoomorfe o ispirate alle onde del mare


sottotetto di Casa Milà di lucianalu64, su Flickr


Saliamo subito sul tetto


sul tetto di Casa Milà, Barcellona 23sì di lucianalu64, su Flickr


Confesso un piccolo peccatuccio: sul tetto c’era molta gente e poiché io non mi accontento di scattare alla giapponese, c’è voluta pazienza per trovare le inquadrature che volevo io, con nessuno oppure con qualcuno che si posizionasse esattamente dove volevo io, scegliere la turista con l’abito che faceva il giusto contrasto, il sole che sbucasse dalle nubi, ecc ecc..; avrei anche desiderato che due innamorati si baciassero in un certo punto e lo chiedo a due degli studenti, ma si imbarazzano, mannaggia!
Il peccatuccio qual è? La professoressa di Aosta deve avermi vista in queste “manovre” o sentita mentre ne parlavo a Stelvio, fatto sta che si deve essere fatta l’idea di chissà che fotografa fossi e mi chiede una foto di gruppo….ragazzi, non vogliatemene casomai vi capitasse di leggermi…..mi sono tanto divertita a disporli per altezza, per effetto cromatico, per l’effetto estetico che volevo ottenere (chissà cosa ne è uscito fuori, magari una schifezza e sono ancora lì a dirmi improperi ;-))

Tornando al tetto, è fantastico, non trovate?


Camini, tetto Casa Milà di lucianalu64, su Flickr

Sembra di essere catapultati in un mondo fantastico e surreale , dove i comignoli assomigliano a guerrieri del futuro


Guerrieri, Casa Milà di lucianalu64, su Flickr


guerrieri in attesa, Casa Milà di lucianalu64, su Flickr


I camini e le bocche per l'areazione hanno un aspetto originale dalle forme bizzarre


Camini di Casa Milà di lucianalu64, su Flickr


sul tetto di Casa Milà, la Sagrada di lucianalu64, su Flickr


sul tetto di Casa Milà, la Supposta di lucianalu64, su Flickr


Scendiamo nel sottotetto dove è stato allestito un museo dedicato a Gaudì , con tutti i riferimenti biografici e con le informazioni sulle sue opere e gli studi fatti per realizzarle.
La copertura è sostenuta da un gran numero di archi in laterizio a sezione catenaria (questo l’ho letto sulla guida che abbiamo acquistato), che danno l’idea di una struttura scheletrica.


sottotetto di Casa Milà di lucianalu64, su Flickr

In mostra c’è anche un plastico della Pedrera, fedele in ogni piccolo particolare


Plastico de La Pedrera di lucianalu64, su Flickr


plastico, particolari di lucianalu64, su Flickr

Non ricorda anche a voi un’ enorme torta nuziale ricoperta di panna?

Continuiamo a camminare e troviamo anche dei modelli strutturali, fatti di pesetti e cordicelle che lui utilizzava per risolvere dei problemi di natura ingegneristica.


sottotetto di Casa Milà di lucianalu64, su Flickr

Cosa dire? Un genio!

Visitiamo ora l’appartamento arredato con mobili d'epoca, in parte progettati dallo stesso Gaudí


sedia da conversazione progettata da Gaudi di lucianalu64, su Flickr

Ci viene illustrata nei dettagli la vita dell’epoca
La camera dei bambini


Camera dei bambini, Casa Milà di lucianalu64, su Flickr


Camera dei bambini, Casa Milà di lucianalu64, su Flickr


Camera dei bambini, casa delle bambole di lucianalu64, su Flickr

Il bagno padronale


Bagno padronale, Casa Milà, Barcellona di lucianalu64, su Flickr

La camera da pranzo


Camera da pranzo, Casa Milà di lucianalu64, su Flickr

La cucina


cucina, Casa Milà di lucianalu64, su Flickr

Un ripostiglio


Ripostiglio, Casa Milà di lucianalu64, su Flickr

La stanza della domestica


stanza della servitù di lucianalu64, su Flickr

La stireria e stanza del cucito


Stireria, Casa Milà di lucianalu64, su Flickr



Stireria di lucianalu64, su Flickr

Lo studio del padrone di casa


studio del padrone di casa di lucianalu64, su Flickr


Studio del padrone di casa di lucianalu64, su Flickr



Grammofono di lucianalu64, su Flickr


telefono, Casa Milà di lucianalu64, su Flickr


I particolari di tutta la casa sono curatissimi, dalle porte d'entrata agli atri, dalla scala alle colonne, le volte, le maniglie con strane forme ergonomiche, perfino il campanello d’ingresso che, confesso, ho provato a suonare per vedere se era funzionante….funzionava ;-)

Casa Milà è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Unesco.

Dopo quasi tre ore usciamo, soddisfatti e pieni di ammirazione per quest’uomo, per quello che ha saputo creare e realizzare, ma, soprattutto, pensare!

Con calma e senza una meta precisa gironzoliamo lungo le grandi arterie pulsanti di questa città così viva, così affascinante


Casa Amatller, accanto a Casa Batlò, lungo il Passeig de Gracia di lucianalu64, su Flickr


Casa Batlò di lucianalu64, su Flickr


Casa Lleó Morera (1902), Arch.Lluís Domènech i Montaner lungo il Passeig de Gracia di lucianalu64, su Flickr


Lungo il Passeig de Gracia di lucianalu64, su Flickr


A spasso lungo il Passeig de Gracia, Barcellona di lucianalu64, su Flickr


Plaça de Catalunya di lucianalu64, su Flickr

Arriviamo al Mercato della Bouqueria, entriamo per uno spuntino a base di formaggi locali e jamon serrano (ci costa come un pranzo in un ristorante rinomato!)
Oggi niente foto del mercato, sennò vi viene la muffa!

Continuiamo a passeggiare sulla Rambla in direzione porto


Gran Teatre del Liceu sulla Rambla di lucianalu64, su Flickr

Siamo decisamente stanchi, è ora di tornare a bordo.

Ma prima una statua vivente cattura la nostra attenzione


Statua vivente sulla Rambla di lucianalu64, su Flickr

E’ molto fedele all’originale, non vi pare?


Monumento a Cristoforo Colombo di lucianalu64, su Flickr


Monumento a Cristoforo Colombo di lucianalu64, su Flickr


Eccoci a bordo, tra poco lasceremo Barcellona, seguiti dai gabbiani e dai loro stridii….mi faccio coraggio e, tenendomi ben dentro il balcone…



uscita dal porto di Barcellona di lucianalu64, su Flickr


uscita dal porto di Barcellona di lucianalu64, su Flickr


Continua….
 
Ultima modifica:
Luciana, Luciana... ti seguo sognante.. immaginando quel bacio di due innamorati che avresti voluto cogliere ... se così fosse stato mi sarei completamente sciolta di fronte alle tue opere d'arte (il nostro lato romantico qui si impone!! ;) )
Barcellona è una città che amo moltissimo, mi ha stupito in ogni sua caratteristica e devo dire che vederla con i tuoi occhi me la rende ancora più speciale.
 
Luciana, il mio personalissimo apprezzamento va invece all'ultima foto...che hai saputo rendere poetica...nonostante il soggetto!(;) ci siam capite!)
 
Bellissime le foto, soprattutto quelle dell'alba e l'ultima del tramonto che ... senza gabbiani non sarebbe stata la stessa;).

Però ormai siamo abituati male: per sorprenderci serve almeno un doppio arcobaleno con la statua di Colombo in mezzo ;):)

Mi hanno sorpreso molto gli interni di Casa Milà che non conoscevo ... è un'ottima idea per un prossimo scalo a Barcellona.
 
Mi sono fermato alle prime due foto.....
Non appena mi riprenderò...guarderò il resto.
Sublimi carissima. Grazie
 
Hai capito..

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Ed io che ogni volta che metto i pennuti penso di farti una cattiveria.. ;)

:) :) :)

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Gaudì era un genio, ma non della matematica.. non sapeva risolvere strutture complesse ed in ogni caso con i mezzi di allora non era neanche facile..

Questa foto mostra una cosa interessante.. quando un tecnico fa dei calcoli utilizza dei 'modelli' matematici, ovvero descrive in modo matematico una struttura o un sistema fisico che vuole realizzare..

Ma non esistono solo i modelli matematici, esistono quelli fisici, quelli geometrici, le ombre, le similitudini ecc.

Per millenni chi ha costruito delle strutture complesse ha avuto conoscienza di questi mezzi e li ha utilizzati.. solo oggi, da neanche sessanta anni, si sta perdendo questa cultura...

Gaudì era conosciuto anche perchè 'calcolava' le sue strutture in questo modo..

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L'intento di Gaudì, e del suo Mecenate Guèll è sempre stato quello di costruire per la fascia media e povera della popolazione..

Loro volevano che chi era escluso da certi agi e da un certo mondo potesse avere dignità e, dove possibile, benessere..

Per questo Gaudì realizzò dei capolavori eccezionali cercando sempre di utilizzare il meno possibile materiali complessi e /o costosi..

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Questo che si vede in foto è l'arco catenario, 'inventato' da Guadì e figlio proprio dei modelli che Luciana ha messo sopra..

L'arco catenario ha dei vantaggi rispetto a quello dei Romani, uno è quello di permettere di escludere colonne, muri, contrafforti..

E non mi dite che non è.. bello! ;)

Luciana, la casa è bellissima.. e mi hai fatto vivere..

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tante piccole emozioni.. ;)

Un salutone!
Manlio
 
Gaudì era un genio! Come ha detto Manlio (che ha sempre ragione :D) non tanto della matematica, ma dell'arte, del cuore...un artista che pensava agli altri...e che ha innovato in modo straordinario con materiali anche poveri.
Grazie Luciana, avevo visto casa Milà solo dall'esterno, fantastiche le tue foto.
 
Luciana, Luciana... ti seguo sognante.. immaginando quel bacio di due innamorati che avresti voluto cogliere ... se così fosse stato mi sarei completamente sciolta di fronte alle tue opere d'arte (il nostro lato romantico qui si impone!! ;) )
Barcellona è una città che amo moltissimo, mi ha stupito in ogni sua caratteristica e devo dire che vederla con i tuoi occhi me la rende ancora più speciale.

Anche io considero Barcellona "speciale": è una città che mi mette allegria, come mi accade, per esempio, a Napoli......poi Gaudì mi conquistò dalla prima crociera (io non lo avevo mai sentito, Stelvio mi disse che sarei rimasta a bocca aperta....e così fu, amore a prima vista!)

Luciana, il mio personalissimo apprezzamento va invece all'ultima foto...che hai saputo rendere poetica...nonostante il soggetto!(;) ci siam capite!)

Capito, certo ;-)

Bellissime le foto, soprattutto quelle dell'alba e l'ultima del tramonto che ... senza gabbiani non sarebbe stata la stessa;).

Però ormai siamo abituati male: per sorprenderci serve almeno un doppio arcobaleno con la statua di Colombo in mezzo ;):)

Mi hanno sorpreso molto gli interni di Casa Milà che non conoscevo ... è un'ottima idea per un prossimo scalo a Barcellona.

Credo che le bimbe potranno apprezzare quando le porterete.
Per il resto, per i miracoli non mi sono ancora attrezzata ;-)

Mi sono fermato alle prime due foto.....
Non appena mi riprenderò...guarderò il resto.
Sublimi carissima. Grazie

Ma grazie a te, Massimiliano :)
ps: come dicevo a Manlio qualche giorno fa, badate che poi ci credo! ;-)

Hai capito..

Ed io che ogni volta che metto i pennuti penso di farti una cattiveria.. ;)

:) :) :)


Gaudì era un genio, ma non della matematica.. non sapeva risolvere strutture complesse ed in ogni caso con i mezzi di allora non era neanche facile..

Questa foto mostra una cosa interessante.. quando un tecnico fa dei calcoli utilizza dei 'modelli' matematici, ovvero descrive in modo matematico una struttura o un sistema fisico che vuole realizzare..

Ma non esistono solo i modelli matematici, esistono quelli fisici, quelli geometrici, le ombre, le similitudini ecc.

Per millenni chi ha costruito delle strutture complesse ha avuto conoscienza di questi mezzi e li ha utilizzati.. solo oggi, da neanche sessanta anni, si sta perdendo questa cultura...

Gaudì era conosciuto anche perchè 'calcolava' le sue strutture in questo modo..

L'intento di Gaudì, e del suo Mecenate Guèll è sempre stato quello di costruire per la fascia media e povera della popolazione..

Loro volevano che chi era escluso da certi agi e da un certo mondo potesse avere dignità e, dove possibile, benessere..

Per questo Gaudì realizzò dei capolavori eccezionali cercando sempre di utilizzare il meno possibile materiali complessi e /o costosi..

Questo che si vede in foto è l'arco catenario, 'inventato' da Guadì e figlio proprio dei modelli che Luciana ha messo sopra..

L'arco catenario ha dei vantaggi rispetto a quello dei Romani, uno è quello di permettere di escludere colonne, muri, contrafforti..

E non mi dite che non è.. bello! ;)

Luciana, la casa è bellissima.. e mi hai fatto vivere..

tante piccole emozioni.. ;)

Un salutone!
Manlio

Manlio, grazie per questa interessantissima lezioncina......hai arricchito il mio racconto....
Sul dicorso pennuti, sono riuscita a far le foto perchè erano lontani, sennò.........:(

Gaudì era un genio! Come ha detto Manlio (che ha sempre ragione :D) non tanto della matematica, ma dell'arte, del cuore...un artista che pensava agli altri...e che ha innovato in modo straordinario con materiali anche poveri.
Grazie Luciana, avevo visto casa Milà solo dall'esterno, fantastiche le tue foto.

Grazie a te, Simonetta, di cuore!
Casa Milà merita, come e quanto Casa Batlò.
 
Casa Milà merita, come e quanto Casa Batlò.

Ho avuto la fortuna di visitarle entrambe, con i tempi giusti...e per me, Casa Batlò è stato un amore incondizionato, che dura nel tempo!!! non riuscivo a smettere di scattare foto, (che comunque, per quanto belle siano, non rendono mai l'idea dell'originale...) la giravo estasiata come una bambinetta nel castello delle fiabe...è unica, stupenda, "da vedere"! io l'assocerei a Barcellona prima ancora della Sagrada Familia...e poi - per restare in tema - con quel tripudio di blu!!!:D
 
Bel diario e bellissime foto, complimenti! Sono stata sulla Serena e vederla in queste immagini mi ha provocato un moto di nostalgia! :*(
 
Luciana, sono stato più volte a Barcellona ma gli "interni" da te fotografati con tanta curiosità e fantasia mi mancavano, quindi ti sono grato per averli mostrati.
Che dire poi di Barcellona e del suo architetto più famoso? E' stato già detto tanto, di tutto e di più.
Io mi limito ad osservare forse osando con imprudenza che c'è forse un misterioso filo di eccezionalità, anticonformismo, pazzia artistica ed altro che in quella affascinante terra iberica lega un Gaudì, un Picasso e forse perfino un Almodovar.
Tu hai scritto che Barcellona ti mette allegria, condivido e comunque, allegria o no, la capitale della Catalogna è certamente una città che non si fa dimenticare per la sua vitalità, eccentricità, ironia, accoglienza, una città che sembra fatta apposta per la gioventù, non solo quella d'anagrafe ma soprattutto quella di spirito.
Barcellona è l'unica tra le città europee con una singolare particolarità: sta lì ancora nel terzo millennio a costruire un'imponente e fantastica cattedrale ma guarda al futuro senza perdere colpi e lo interpreta con personalità.
Perciò, come non amarla?
Ciao Lucy e grazie.
P.S.
Simpatica la foto di Colombo; ci hai pensato? Sia quello sulla Rambla che quello sulla colonna si son dati da fare per far quattrini, il primo chiedendoli ai passanti, l'altro alla regina Isabella.
 
Ho avuto la fortuna di visitarle entrambe, con i tempi giusti...e per me, Casa Batlò è stato un amore incondizionato, che dura nel tempo!!! non riuscivo a smettere di scattare foto, (che comunque, per quanto belle siano, non rendono mai l'idea dell'originale...) la giravo estasiata come una bambinetta nel castello delle fiabe...è unica, stupenda, "da vedere"! io l'assocerei a Barcellona prima ancora della Sagrada Familia...e poi - per restare in tema - con quel tripudio di blu!!!:D

A Casa Batlò siamo stati due volte per un totale di circa 6/7 ore....e ci torneremo! E' fantastica, un tripudio di blu, di favola, di intelligenza artistica e un pò folle, con soluzioni architettoniche di tutto rispetto.....la prima volta mi venne in mente Leonardo.....

Bel diario e bellissime foto, complimenti! Sono stata sulla Serena e vederla in queste immagini mi ha provocato un moto di nostalgia! :*(

Grazie :)

Luciana, sono stato più volte a Barcellona ma gli "interni" da te fotografati con tanta curiosità e fantasia mi mancavano, quindi ti sono grato per averli mostrati.
Che dire poi di Barcellona e del suo architetto più famoso? E' stato già detto tanto, di tutto e di più.
Io mi limito ad osservare forse osando con imprudenza che c'è forse un misterioso filo di eccezionalità, anticonformismo, pazzia artistica ed altro che in quella affascinante terra iberica lega un Gaudì, un Picasso e forse perfino un Almodovar.
Tu hai scritto che Barcellona ti mette allegria, condivido e comunque, allegria o no, la capitale della Catalogna è certamente una città che non si fa dimenticare per la sua vitalità, eccentricità, ironia, accoglienza, una città che sembra fatta apposta per la gioventù, non solo quella d'anagrafe ma soprattutto quella di spirito.
Barcellona è l'unica tra le città europee con una singolare particolarità: sta lì ancora nel terzo millennio a costruire un'imponente e fantastica cattedrale ma guarda al futuro senza perdere colpi e lo interpreta con personalità.
Perciò, come non amarla?
Ciao Lucy e grazie.
P.S.
Simpatica la foto di Colombo; ci hai pensato? Sia quello sulla Rambla che quello sulla colonna si son dati da fare per far quattrini, il primo chiedendoli ai passanti, l'altro alla regina Isabella.

Come al solito, Sergio, non perdi un colpo, perfetta la tua disamina della città e....del suo illustre cittadino (lo so, lo so, qua si può aprire il capitolo del dove sia nato effettivamente messer Colombo....).
Grazie!
 
Stato
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