pitt76
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Potrebbe essere che siano veramente speranzosi di partire a breve e che siano anche pronti con qualche nave oppure il rimandare di mese in mese la data ripartenza servirebbe essenzialmente a far si’ che arrivino prenotazioni, anticipi e che poi si eroghino vouchers, avendo a disposizione liquidita’ fresca. Non mi sento di dare giudizi assoluti. Umanamente comprensibile per le difficolta’ della compagnia, eticamente un po’ discutibile, le seconda ipotesi.
Condivido, soprattutto per un discorso di (mancata) correttezza.
Anzi, direi che ci sono tutti gli estremi per considerare la condotta giuridicamente in "mala fede", dal momento che, come per il lato cliente, il lato compagnia si assume lo stesso medesimo rischio di perdere la prenotazione.
Quando dico perdere, intendo perdere il denaro, perché chi ha una crociera cancellata ha tutto il diritto di ottenere il denaro indietro, analogamente per i biglietti aerei/treni/autobus.
E vedo con piacere che le prime sentenze a favore dei consumatori arrivano, per il settore viaggi, in barba a quanto può prevedere un provvedimento governativo a parer mio forzato.