Ciao carissimi, rieccomi, anzi rieccoci, visto che scrivo in compagnia di Ester, Herminia, Laura e Marco, Mariella e Pino.
Siamo in navigazione verso le terre tailandesi, il sole ed il mare tranquillo ci accompagnano dopo una notte di tempo brutto, con forte vento.
Ieri eravamo a Colombo e ciascuno ha seguito il suo istinto nel visitare questa piccola zona dello Sri Lanka: abbiamo optato per Kandy, vecchia capitale dello stato, l'ultima a cadere sotto l'egemonia inglese. La bellezza della città e il panorama del quale si gode nel raggiungere Kandy purtroppo non riescono a mitigare il disagio del lungo viaggio di trasferimento, solo 116 km, ma interminabili, oltre 4 ore di percorrenza a causa del traffico enorme. Lungo il tragitto si presenta uno spaccato della vita della grande isola-stato, molto differente dalla condizione sociale indiana dove prevaleva il grande divario economico tra la popolazione, un grande frenesia di attività commerciali, di tutti i generi, coloratissimi. I vari villaggi che si attraversano, si sviluppano solo lungo l’arteria principale, la A1 Colombo-Kandy ( lontana comunque anni-luce dalla nostra A1 ). Una pioggia monsonica ( praticamente acqua a succhiellate ) ci ha sorpresi dopo, fortunatamente, la visita della città e ci ha accompagnato un lungo tratto. Pranzo nell’hotel più vecchio di Kandy, british style, piacevolmente demodè, ma di ottima qualità per il cibo, tipicamente singalese ed a tratti fortemente speziato. Ci sarebbe stato spazio (ci sarebbe forse anche stata dovuta) per una sosta più prolungata della nave in porto ma per ora così è. Cosa ci è rimasto di questo paese? Negli occhi, le persone che ci hanno accolto con estremo calore al nostro arrivo e sono rimaste a salutarci fino alla scomparsa della nave alla loro vista. Nella mente,un paese incredibilmente verde che vale la pena visitare in modo più tranquillo ed approfondito, un paese nel quale il turismo ed il turista, o meglio il viaggiatore, hanno ancora un posto in prima fila, un paese che, grazie alle sue risorse, materiali ma soprattutto umane, i giovani, sarà senz’altro protagonista della storia futura del nostro mondo.
Ciao a tutti
Siamo in navigazione verso le terre tailandesi, il sole ed il mare tranquillo ci accompagnano dopo una notte di tempo brutto, con forte vento.
Ieri eravamo a Colombo e ciascuno ha seguito il suo istinto nel visitare questa piccola zona dello Sri Lanka: abbiamo optato per Kandy, vecchia capitale dello stato, l'ultima a cadere sotto l'egemonia inglese. La bellezza della città e il panorama del quale si gode nel raggiungere Kandy purtroppo non riescono a mitigare il disagio del lungo viaggio di trasferimento, solo 116 km, ma interminabili, oltre 4 ore di percorrenza a causa del traffico enorme. Lungo il tragitto si presenta uno spaccato della vita della grande isola-stato, molto differente dalla condizione sociale indiana dove prevaleva il grande divario economico tra la popolazione, un grande frenesia di attività commerciali, di tutti i generi, coloratissimi. I vari villaggi che si attraversano, si sviluppano solo lungo l’arteria principale, la A1 Colombo-Kandy ( lontana comunque anni-luce dalla nostra A1 ). Una pioggia monsonica ( praticamente acqua a succhiellate ) ci ha sorpresi dopo, fortunatamente, la visita della città e ci ha accompagnato un lungo tratto. Pranzo nell’hotel più vecchio di Kandy, british style, piacevolmente demodè, ma di ottima qualità per il cibo, tipicamente singalese ed a tratti fortemente speziato. Ci sarebbe stato spazio (ci sarebbe forse anche stata dovuta) per una sosta più prolungata della nave in porto ma per ora così è. Cosa ci è rimasto di questo paese? Negli occhi, le persone che ci hanno accolto con estremo calore al nostro arrivo e sono rimaste a salutarci fino alla scomparsa della nave alla loro vista. Nella mente,un paese incredibilmente verde che vale la pena visitare in modo più tranquillo ed approfondito, un paese nel quale il turismo ed il turista, o meglio il viaggiatore, hanno ancora un posto in prima fila, un paese che, grazie alle sue risorse, materiali ma soprattutto umane, i giovani, sarà senz’altro protagonista della storia futura del nostro mondo.
Ciao a tutti