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Costa Victoria - Grecia Classica e Isole - 30/10/2011 by vascomane79 & Manlio (?)

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Effettivamente Manlio, quella che poni è una riflessione molto giusta, noi turisti vediamo in maniera molto semplicistica l'opera di restauro, come se fosse una costruzione smontata e solo da rimontare, ma come dici tu è un lavoro infinitamente complesso, bisogna dare forma a monumenti di cui non si sa niente o quasi, catalogare tutti i pezzi ritrovati, restaurarli per poi capire di cosa fanno parte....... c'è un mondo infinito dietro, e bisognerebbe apprezzare tutti un po' di più chi lavora con tanta pazienza per ridare all'umanità dei tali capolavori.
 
Effettivamente Manlio, quella che poni è una riflessione molto giusta, noi turisti vediamo in maniera molto semplicistica l'opera di restauro, come se fosse una costruzione smontata e solo da rimontare, ma come dici tu è un lavoro infinitamente complesso, bisogna dare forma a monumenti di cui non si sa niente o quasi, catalogare tutti i pezzi ritrovati, restaurarli per poi capire di cosa fanno parte....... c'è un mondo infinito dietro, e bisognerebbe apprezzare tutti un po' di più chi lavora con tanta pazienza per ridare all'umanità dei tali capolavori.

Normalmente non è il mio approccio, anzi: il 'dietro le quinte' è per me una delle cose più interessanti di qualcunque attività. Se una cosa esiste è perchè dietro c'è un pensiero ed un lavoro, spesso sottaciuti, che l'hanno fatta esistere..

Però in questo caso sono stato talmente disturbato dal fatto che in decenni vedo solo gru ed impalcature che sembrano eterne da cadere nell'idea che non si stesse facendo nulla se non rubare soldi alla comunità..

In realtà se solo si pensa che un lavoro di questo livello è compiuto mentre ogni giorno il sito è visitato da migliaia (se non centinaia di migliaia) di persone già si intuisce la difficoltà di operare in condizioni simili..
Se poi si viene a conoscenza di quello che stanno facendo e delle difficoltà che si incontrano allora si rimane impressionati, e si apprezza ancor di più il lavoro di questa gente, tutto sommato compiuto in umiltà da persone notoriamente poco pagate ma cariche di passione..

Di fronte al Partenone (e a molte altre espressioni artistiche così antiche) io perdo la razionalità e vengo assalita dalle emozioni...è come se viaggiassi indietro nei secoli.
A quel punto spariscono le gru, i turisti, le impalcature...mi rimangono negli occhi solo i dettagli più belli, ed è un immensa fortuna!

Laura, anche per me in parte è così, ma solo in parte..

Sulle capacità costruttive dei Greci ne abbiamo già discusso e comunque sono note...quello che mi era decisamente meno noto è il fine lavoro di restauro che è tutt' ora in atto, grazie di avermelo spiegato ;)

Vedi io sono un Ingegnere, anzi per dirla tutta sono una specie strana di teorico applicato..
E come tale il fatto che i Greci sapessero fare miracoli lo posso anche accettare, ma sapere COME facevano le cose che sapevano fare è ben diverso..

Ti faccio vedere una cosa:

Machu Picchu:

muro.jpg


Giza:

piramidi-sfinge02.jpg


Partenone:

1275035018167__nicaws_nicawscache_9120270hr.jpg


mondi totalmente diversi, epoche totalmente diverse, culture diverse, eppure la stessa capacità di eseguire una lavorazione di pietre immense con la precisione che oggi avrebbe una macchina automatica..
Quelli di Voyager non avrebbero dubbi, sono stati gli UFO che hanno fondato Atlantide, la quale ha sparso la civiltà nel mondo..
Chi vuole andare oltre fa un vero viaggio nelle capacità umane, riscopre le basi della matematica e della geometria, capisce come con strumenti semplicissimi si possa arrivare a fare cose del genere, vede il legame tra le tecniche utilizzate per fare questo e quelle che hanno permesso di capire che la terra è una sfera, che ha un diametro preciso e quel diametro è proprio tot..

Pensateci: con la massima tranquillità un Greco (questo era) di Alessandria misura il raggio della terra, con una precisione eccezionale, noi oggi utilizzeremmo satelliti, laser..

A questo punto occorre capire che la tecnologia, la matematica, l'astronomia, la filosofia erano e sono materie collegate tra di loro: la visione del mondo di un Egiziano e di un Incas dipendevano anche da queste conoscenze..

Noi siamo un po avulsi da questa visione perchè spesso la cultura tecnica è considerata di serie B, specie in Italia, ma nulla è più sbagliato di questo..
Basti pensare che l'Ingegneria è matematica applicata, la matematica nasce dalla logica e dalla filosofia, questo proprio in Grecia..
Prima della Grecia, in Egitto ad es. la matematica e la geometria sorgono dalla necessità di risolvere problemi pratici ma si liberano da questa base e partono poi per lo studio dell'Universo..

Nel Partenone c'è la sintesi di tutto questo, la matematica e la geometria vengono viste dai Greci come sorgenti di bellezza ed armonia, e la loro applicazione (l'Ingegneria) è la base per costruire l'edificio..

Non è poco vero?

Manlio sei migliore di un manuale tecnico!! :-)

:) :) :)

Grazie!!

Un salutone!!
Manlio
 
Vedi io sono un Ingegnere, anzi per dirla tutta sono una specie strana di teorico applicato..
E come tale il fatto che i Greci sapessero fare miracoli lo posso anche accettare, ma sapere COME facevano le cose che sapevano fare è ben diverso..

Beh, il COME interessa anche a me...solo che prima di tutto mi viene da ammirare l'opera.
Poi sul fatto che parte essenziale della sua bellezza sia lo studio e la realizzazione non c'è alcun dubbio...solo che tanta precisione non ti salta subito all'occhio la devi "cercare"...la prima sensazione è emozionale, la seconda è anche per me razionale.;)

mondi totalmente diversi, epoche totalmente diverse, culture diverse, eppure la stessa capacità di eseguire una lavorazione di pietre immense con la precisione che oggi avrebbe una macchina automatica..
Quelli di Voyager non avrebbero dubbi, sono stati gli UFO che hanno fondato Atlantide, la quale ha sparso la civiltà nel mondo..
Chi vuole andare oltre fa un vero viaggio nelle capacità umane, riscopre le basi della matematica e della geometria, capisce come con strumenti semplicissimi si possa arrivare a fare cose del genere, vede il legame tra le tecniche utilizzate per fare questo e quelle che hanno permesso di capire che la terra è una sfera, che ha un diametro preciso e quel diametro è proprio tot..

Ufo a parte credo che l'uomo di oggi abbia molto meno capacità manuali di un tempo...le ha volutamente perse, è questo non è di sicuro un bene.
Evoluzione o involuzione della specie questo non riesco a giudicarlo.
Ha perso anche la "volontà" di fare cose del genere...e questa forse è l'unica spiegazione possibile...la volontà è quella che ti porta a trovare il modo di fare quello che vuoi.



Basti pensare che l'Ingegneria è matematica applicata, la matematica nasce dalla logica e dalla filosofia, questo proprio in Grecia..
Prima della Grecia, in Egitto ad es. la matematica e la geometria sorgono dalla necessità di risolvere problemi pratici ma si liberano da questa base e partono poi per lo studio dell'Universo..

Nel Partenone c'è la sintesi di tutto questo, la matematica e la geometria vengono viste dai Greci come sorgenti di bellezza ed armonia, e la loro applicazione (l'Ingegneria) è la base per costruire l'edificio..

Non è poco vero?

Non è affatto poco...Manlio, con questa spiegazione mi hai "riconciliato" con l'ingegneria...giuro, non sto scherzando!;)
 
Manlio, il "muro", troppo riduttivo chiamarlo così, di Machu Picchu, è qualcosa di veramente eccezionale pensando quando è stato eretto e con i mezzi allora a disposizione.

Laura non credo che abbiamo perso la manualità, abbiamo "semplicemente" rinunciato a certe opere dell'ingegno umano. Credo che le opere che ci ha lasciato l'ingegnere Nervi, tanto per citare un "Grande" di casa nostra, vedi solo l'Aula Paolo VI o il Palazzetto dello Sport, non abbiano nulla ad invidiare alle costruzioni del passato. Certo sono state utilizzare tecniche diverse, mezzi diversi, materiali diversi e forse non godranno nei secoli la fama delle grandi opere che i nostri antenati ci hanno tramandato, ma non credo che la "manualità", supportata dalla tecnologia, sia del tutto scomparsa.
 
Vado OT per l'ultima volta ok?

Ufo a parte credo che l'uomo di oggi abbia molto meno capacità manuali di un tempo...le ha volutamente perse, è questo non è di sicuro un bene.

Il punto è che non sono capacità manuali, sono proprio il risultato dell'applicazione della matematica e della geometria a problemi complessi..
La soluzione 'semplice' ottenuta con una corda e qualche appoggio è invece la sintesi di un pensiero che noi siamo abituati a pensare come astratto (il tipo che perde tempo per inventare le funzioni seno e coseno e che ci litiga per capire se questi numeri sono razionali o irrazionali) ma che è astratto solo in senso lato..

Anche la matematica, la fisica e l'ingegneria moderna possono essere pensate come grandissime costruzioni teoriche che un non esperto prenderebbe come pensieri al vento, ma quei pensieri al vento in realtà producono, ad es. i computer..

Qui è lo stesso, quelle corde sono il risultato finale di pensieri altissimi..

Poi nel Partenone come nelle Piramidi o in altri casi si è fatto di più, oltre a divenire tecnica di costruzione (quindi Ingegneria) la matematica e la Geometria sono divenute anche 'edificio' in quanto le proporzioni, gli orientamenti, le scelte architettoniche, sono state stabilite in base a concetti di geometria, una geometria che per i Greci rappresentava l'armonia..

Va bhè.. dopo di questo si va al famoso discorso ancora in sospeso ok?

Un salutone!
Manlio
 
Manlio, il "muro", troppo riduttivo chiamarlo così, di Machu Picchu, è qualcosa di veramente eccezionale pensando quando è stato eretto e con i mezzi allora a disposizione.

Laura non credo che abbiamo perso la manualità, abbiamo "semplicemente" rinunciato a certe opere dell'ingegno umano. Credo che le opere che ci ha lasciato l'ingegnere Nervi, tanto per citare un "Grande" di casa nostra, vedi solo l'Aula Paolo VI o il Palazzetto dello Sport, non abbiano nulla ad invidiare alle costruzioni del passato. Certo sono state utilizzare tecniche diverse, mezzi diversi, materiali diversi e forse non godranno nei secoli la fama delle grandi opere che i nostri antenati ci hanno tramandato, ma non credo che la "manualità", supportata dalla tecnologia, sia del tutto scomparsa.

Rodolfo, ti leggo dopo la risposta a Laura.. ;)

Quindi ti ho in parte risposto..

Il muro (che poi è un muro davvero) degli Incas ha la stessa qualità di lavorazione dei muri che gli Egiziani realizzarono per il complesso di Giza e degli incastri realizzati per es. per la Sfinge ed il Partenone..

Ma la procedura degli Incas era in realtà molto diversa. Se guardi la foto ti rendi conto che le pietre non sono mai uguali tra di loro, a differenza di quelle che costituiscono le colonne del Partenone..

Si trovarono due procedure diverse per risolvere lo stesso problema, entrambe molto valide..

Invece sull'oggi il discorso è complesso: tendiamo a vedere come migliori i lavori del passato, ma la torre Eiffel ad es. è il risultato di una riflessione ed una teconologia assolutamente geniali..

La teoria della Relatività, con i relativi calcoli, basati su una matematica addirittura creata per l'occasione, non è solo una teoria della fisica, è una vera opera di ingegno umano eseguita con mezzi per l'epoca avanzati, ma che sono alla fin fine carta e penna..

Oggi con l'appoggio dei computer si stanno facendo passi avanti ed indietro, ma anche qui, chi è padrone del mezzo a volte fa cose che in un futuro verranno considerate geniali alla pari di quelle Greche..

Un salutone!!
Manlio
 
Ultima modifica:
Laura non credo che abbiamo perso la manualità, abbiamo "semplicemente" rinunciato a certe opere dell'ingegno umano.

Questo è sicuramente vero!...sarebbe interessante poter fare un paragone e chiedere ad un abitante della "Grecia Classica" cosa ne pensasse del Partenone, ad esempio.
Magari per loro, quelle costruzioni che a noi oggi tanto affascinano, non erano neanche chissà che cosa...chissà!

Vado OT per l'ultima volta ok?

Ok, basta con gli OT ;)
tutto chiarissimo, comunque :)
 
Questo è sicuramente vero!...sarebbe interessante poter fare un paragone e chiedere ad un abitante della "Grecia Classica" cosa ne pensasse del Partenone, ad esempio.
Magari per loro, quelle costruzioni che a noi oggi tanto affascinano, non erano neanche chissà che cosa...chissà!

Per loro era una cosa eccezionale.. ;)

Anche in termini tecnologici oltre che artistici..

Basti pensare a quello che ci hanno speso sopra..

Un paragone potrebbe essere per noi il grattacielo o la nave più grandi del mondo..

Un salutone!
Manlio
 
Manlio, in relazione a quanto affermi...se pensi che gli antichi Egizi erano (forse) in grado di calcolare la "precessione"..e cioè il cambiamento dell'orientamento dell'asse terrestre...
Si...so già cosa mi dirai Manlio...la precessione l'ha scoperta Ipparco (Grecia)....;)
Tutto questo per sottolineare a quali risvolti complessi ed impensabili, nonchè strabilianti, ha portato l'applicazione della matematica in tempi antichi.
Seguo con molta attenzione questo bel diario.

Un saluto
 
Per loro era una cosa eccezionale.. ;)

Anche in termini tecnologici oltre che artistici..

Basti pensare a quello che ci hanno speso sopra..

Un paragone potrebbe essere per noi il grattacielo o la nave più grandi del mondo..

Da una parte hai sicuramente ragione, indiscutibilmente ragione...dall' altra però, come hai risposto a Rodolfo:

Invece sull'oggi il discorso è complesso: tendiamo a vedere come migliori i lavori del passato, ma la torre Eiffel ad es. è il risultato di una riflessione ed una teconologia assolutamente geniali..
...
Oggi con l'appoggio dei computer si stanno facendo passi avanti ed indietro, ma anche qui, chi è padrone del mezzo a volte fa cose che in un futuro verranno considerate geniali alla pari di quelle Greche..

...e vuoi dirmi che qualcuno che a quei tempi diceva "uff è 'solo' un altro templio!" non ci sarà stato?
Per me di sicuro sì...;)
 
Felix, non ho idea se gli Egizi fossero in grado di calcolare la precessione.. non ti posso seguire su questo tema.. :(

...e vuoi dirmi che qualcuno che a quei tempi diceva "uff è 'solo' un altro tempio!" non ci sarà stato?
Per me di sicuro sì...;)

E come no!! Qui veniamo al discorso tanto tenuto in sospeso.. il 'perchè' del Partenone e di tutta la magnifica Acropoli..

Vi faccio una piccola introduzione storica, poi riprenderò in un post successivo ok?

Lasciamo stare narratori o altri espedienti (chi erano i miei papabili narratori? Dopo ve lo dico ok? ;) ) e veniamo al fatto..

Come sappiamo ad un certo punto della storia Greca i Persiani lanciano due offensive contro la Grecia in realtà, la prima di esse in particolare, è rivolta soprattutto ad Atene..

Atene aveva appoggiato la rivolta delle città Greche sottoposte al dominio Persiano, i Persiani, repressa la rivolta, decidono di punirla..

Il primo attacco avviene sotto il re Dario, ma si risolve (per diversi motivi) nella sconfitta di Maratona: la piccola città respinge l'esercito invasore..
Dieci anni dopo il figlio di Dario, Serse, sogna la distruzione di Atene e l'annessione della Grecia al suo Impero..
Prepara una spedizione di uomini e mezzi quale non si era mai vista in tutto il mondo antico, attrezza più di mille navi solo per i rifornimenti, definisce una strategia di attacco congeniata benissimo, e sotto sotto prevede anche delle belle somme per corrompere le città ed evitare guerre..

Al di là della retorica in parte ci riesce, diverse città Greche hanno paura a combattere contro i Persiani, altre sono già dall'altra parte, ed un gruppo invece si ribella a questo stato di fatto..

La guerra che ne esce si risolve essenzialmente in quattro scontri, due per mare e due per terra, di questi la battaglia navale di Salamina è decisiva per la vittoria Greca e provoca la fuga di Serse..

Prima di fuggire però i Persiani riescono a distruggere la Acropoli di Atene, che quindi va ricostruita..


Atene e Sparta sono le vere potenze che escono vincenti dallo scontro con i Persiani: due città totalmente diverse, due concezioni della società opposte, che ovviamente finiranno per scontrarsi tra di loro..

Atene è la città dove è nata la Democrazia, la città delle arti, della Filosofia ed ora, libera dalla minaccia Persiana, è anche una città che si rivolge al mare e diventa una grandissima potenza commerciale e militare..

L’età d’oro di Atene è considerata quella di Pericle:

343px-Perikles_altes_Museum.jpg


(Wikipedia)

E Pericle si inventa l’idea di realizzare il Partenone..

Poi ne parliamo ok?

Un salutone!!
Manlio

ps: il riferimento storico che avevo era l'incontro tra lo scrittore Ateniese Luciano (II sec. DC) ed i marinai dell'Isis, in particolare il pilota, tale Heron..

http://digilander.libero.it/nonnatrastulli/Le navi mercantili.pdf

Sarei partito da questo episodio utilizzando Luciano come guida per Heron o per un colto Romano imbarcato sulla nave..
La cosa era stimolante, ma preferisco un approccio normale ok?
 
Ultima modifica:
Sarei partito da questo episodio utilizzando Luciano come guida per Heron o per un colto Romano imbarcato sulla nave..
La cosa era stimolante, ma preferisco un approccio normale ok?

Sarebbe stato molto interessante...eh vabbè...vedrò di "accontentarmi"
...ovviamente scherzo!:p :p :p

Che dire...ottima introduzione storica, per altro necessaria...intuisco che questo è solo il preludio a qualcosa che mi piacerà molto...attendo!
...e intanto scopro che già ne 70 a.c. si facevano "crociere"...;)
 
Dopo una telefonata con LA76 (che gli avrà fatto venire il mal di testa.. :( ) ho preso una CLAMOROSA decisione..

Quello di cui voglio parlare si può dividere concettualmente in quattro parti:

1) Introduzione (fatta)
2) Il Partenone: l'idea
3) L'arte Classica
4) Il messaggio

Se permettete in anni di crocieristi ho fatto 'parlare' Minosse, un bimbo a Masada ed anche Noè..
Bei narratori, personaggi ad Hoc.. un poco di puzza di Omero.. tutto serissimo vero?

Per il solo punto 2 vogliamo per una volta rompere lo schema e portare questo diario ad un livello BASSISSIMO? :) :) :)

A volte il senso di una storia si può capire con un pò di parodia, o meglio con un racconto magari reale, ma messo in un tono particolare..

Ed allora, Ettore Petroletti, principe delli attori, ve racconta.. ''Er Partenone: l'idea de Pericle''

Come è annatà che li Ateniesi decidettero che costruì er Panettone? Pardon PARTENONE???

Ve lo dice Petroletti, usando ner racconto quattro protagonisti..

Pericle: pezzo grosso, ma proprio grosso, de Atene..

Alvaro e Maurizio: commercianti ricchi assai, armatori Ateniesi..

Er popolo.. tutto insieme naturalmente..

La corpa de stà scerta der pmanlio è dè LA76, che se ne è uscita co sta frase:

...e vuoi dirmi che qualcuno che a quei tempi diceva "uff è 'solo' un altro templio!" non ci sarà stato?
Per me di sicuro sì...;)

che cià der vero.. eccome che ce lo ha...

Allora, come è annatà sta storia?

Nà mattina de 'n giorno bello assai e pieno di sole er Pericle se reca all'AGORA' pe parlà ar Popolo..

Cià 'n testa na bella idea, e mò jà vo dì a tutti..

Pericle: ''POPOLO, sarve POPOLO...''

er popolo applaude..

Popolo: Applausi..

Ner popolo ce stanno sia i poveri che li ricchi, e tra li ricchi Alvaro e Maurizio..

Alvaro: ''A Maurì.. certo che questo è proprio forte.. parla come un libro scritto'' (all'epoca nun li stampavano ndr)

Maurizio: ''E' forte si.. che je voj dì? Ha studiato RITTORICA (Retorica, inventata proprio da quelle parti..) sà parlà..''

Alvaro: ''Sà parlà.. ma sa puro che dì.. cià certe idee, nà palla de fionda!!'' (la bomba a dovevano ancora inventà ndr)

Maurizio: ''Sentimolo.. mhò parla..''

Pericle: ''Popolo ciò avuto na pensata.. ma proprio na cosa carina..''

Popolo: aspetta e tace..

Pericle: ''Atene è bella e forte!!!''

Popolo: Applausi.. ''E' vero è vero..''

Pericle: ''Semo li mejo, semo la luce, avemo 'nventato la filosofia, avemo le navi, avemo li scienziati, avemo l'artisti.. semo pieni de Colonie!!!''

Popolo: Applausi..

Pericle: ''Come se sà dovemo ricostruì sta Agorà, dovemo rifà l'Acropoli.. tutta colpa de li Persiani..''

Popolo: ''Sti disgraziati!!''

Alvaro: ''A Maurì.. ciò dici a noi, o sai quanto me sò costate e TRIREMI pe fa la guerra... MALEDETTI!!!''

Popolo: ''Maledetti''

Er popolo se scalla (si scalda ndr) e Pericle deve azzittalli co un gesto.. ma se sà, se Pericle move 'n dito tutti lo stanno a sentì..

Pericle: ''Noi semo la DEMOCRAZIA vero? E mhò ce stavo a pensà.. se avevamo un Re quello che faceva? Ve lo dico io, costruiva un tempio pieno de statue immense e se vedeva solo lui sur tempio, come se li Persiani li avesse buttati via lui da solo!!!''

Pericle: (dopo una studiata pausa) ''Ma nun è vero!!! Nun sò li Re che buttano via i nemici, è ER POPOLO sovrano!! Semo tutti NOI!!!''

Popolo: Applausi.. ''Tutti noi è vero!! Tutti noi!! Evviva Pericle.. grande!! Vai cor Tango!!!'' ''Viva Viva!!! Viva ATENE, Viva Pericle!!!''

Alvaro: ''A Maurì.. questo ci avrà puro a RITTORICA, ma qui ce vò rifilà na fregatura!! Er popolo semo tutti noi, ma li QUATTRINI mica ce l'avemo tutti.. aspetta e vedi''

Maurizio: ''Ce stavo a pensà.. già e Triremi, mhò che vò questo??' Artri sòrdi me sa..''

Pericle: ''Me sò pensato de costruì un TEMPIO bellissimo!! Un tempio che parla de NOI!! Un tempio senza RE e senza PROTAGONISTI, li protagonisti semo tutti noi!! Senza er primo e l'urtimo!!''

Pericle: ''Ve dirò de più: er tempio dovrà portare nelle Metope er VERO significato della Democrazia de Atene!!!''

Popolo: Applausi.. ma aspetta er seguito..

Pericle: ''Ve dirò de più: è vero che semo ricchi, ma così damo puro lavoro ai nostri operai e disoccupati, lavoro per tutti pe anni!! Tanto ce vorranno anni!!''

Popolo: Applausi.. scroscianti..

Alvaro: (prendendo la parola) ''Scusa Pericle se intervengo co n'argomento tanto basso.. e li DENARI? N'dò li piamo? Er tempio ce costerà, e manco poco..''

Pericle: ''E no che nun costa poco.. già me lo vedo drento l'occhi!! Marmo PENTELICO, Statua de FIDIA, che sarà puro sovrintendente ai lavori, METOPE de li mejo scurtori Greci!! Manco li dovemo cercà.. stanno tutti qui!! E poi l'architetti, li matematici.. sono DINARI, ma ciò già pensato..''

Alvaro: ''Aaa.. cjai pensato!! (sarcastico) e Dimme 'n pò.. come li pagamo tutti questi GRANDI CERVELLONI.. puro FIDIA voj chiamà..''

Pericle: ''Cò er tesoro de Delo!! Semo o nun semo li guardiani der tesoro?? Ar massimo Eumeo se la piglia a male!!''

Popolo: Applausi.. scroscianti.. ''Bravo Pericle, un genio.. er tesoro!!! Bravo''

Maurizio: (ad Alvaro) ''Arvà.. a me sta cosa nun me torna, e che usamo er tesoro de Delo? Lì Greci se incacchiano.. ;) ''

Alvaro: (prendendo la parola) ''Scusa Pericle, potemo usà nà parte der tesoro, ma certo che se lo votamo tutta la Grecia ce lo dà 'n testa er Tempio.. e puro quarche calcio 'ndo dico io..''

Popolo: pensieroso..

Pericle: ''Ciò pensato!! Ce stanno puro le 'donazioni' de e città vassall.. ehm.. 'amiche' della lega Delo/Ionica''

Popolo: ''Grande Pericle!! Grande!! Li 'alleati' ce aiuteranno!!''

Alvaro: ''A Periclè.. famose dù conti: Marmo del monte Pentelico, Fidia, tutta l'acropoli da rimette su.. e nun è poco.. manco pè niente..''

Alvaro: ''Se se mettemo a esagerà qui ce danno 'n par de schiaffi!!''

Pericle: (serio) ''Alvaro, ciò pensato, mica sò fesso.. er punto è che vedendo er PARTENONE le città straniere rimarranno a bocca aperta!! Tutti se faranno alleati: li conquisteremo con la pace, non con la guerra!!! Pensece.. la guerra costa, la pace porta denaro!!''

Popolo: pensieroso.. ''Ma che ha detto? bhò? Però lo ha detto così bene.. e poi mica pagamo noi!! W PERICLE!! W PERICLE!! W ATENE!!''

Alvaro: (apparentemente amico, ma scettico assai, e pure ironico) ''Pericle mio, parli bene, ma sei sicuro de quello che dichi? La pace che conquista? E che è? Una pubblicità de TeleATene ar primo canale? ''

Popolo: dubbioso..

Pericle: ''Prima che singolo e ricco io sono ATENIESE e parte der POPOLO, io metterò da SUBITO i MIEI SOLDI.. così se vede che ce credo!! E pensate che de sicuro er POPOLO AVRA' LAVORO ed ATENE UN VANTO IMMORTALE''

Popolo: applausi scroscianti '' W PERICLE!! W PERICLE!! W ATENE!!''

Maurizio: (ad Alvaro) ''Arvà.. cià fregato.. se ce mette puro dù sordì cià fregato.. ce tocca da pagà e fare puro un applauso..''

Alvaro: (a Maurizio) ''Er tempio che conquista!! Ma n'senti te!! E ce toccà da pagà.. porì sòrdi nostri..''

Alvaro: (a Maurizio) '' E' che sà proprio parlà, cià na testa.. te la rigira come una frittata!! E' pè questo che lui è Pericle e noi dù.. commercianti!!''

Alvaro: (a voce alta) ''Viva Pericle!! Grande!! Viva ATENE!! M'hai convinto!! Voto PURO IO er tempio che conquista!!''

Alvaro: (sottovoce) ''Porì sòrdi miei.. :( )

Ettore Petroletti ve saluta e passa la parola a pmanlio.. ;)

Saluti
 
La storia è vera, in realtà diversi personaggi non erano poi così convinti di pagare per il Partenone, ma quando Pericle furbescamente ha tirato fuori il fatto che pagava anche lui allora le contestazioni si sono dovute fermare..

Il progetto di Pericle prevedeva di utilizzare il Partenone come testimonianza ed insegnamento della visione della civiltà di Atene, ovvero di una Democrazia incentrata sulla figura dell'uomo: una democrazia che portasse ogni persona ad avere la possibilità di studiare, di crescere, di realizzare se stessa..

Una cosa mai vista prima in Grecia, ed un tempio così doveva essere anche lui una cosa mai vista prima..

Per inciso ad Atene degli schiavi sono diventati banchieri di livello internazionale (trattavano in tutto il Mediterraneo), e questo già testimonia che non si tratta di chiacchere ma di fatti..

Pericle era poi convinto che il Partenone celebrando Atene avesse davvero permesso di evitare delle guerre, perchè i cittadini delle città straniere avrebbero voluto copiare quel modello e non combatterlo..

Cos' nasce l'idea del Partenone, ma di sicuro ad opera realizzata qualche ricco Ateniese avrà pensato ''Poveri soldi miei..'' ;)

Un salutone!!
Manlio
 
Dopo una telefonata con LA76 (che gli avrà fatto venire il mal di testa.. :( ) ho preso una CLAMOROSA decisione..

Mal di testa?ma quando mai!!!...[smilie=parole_paro: tanto, ma dici sempre cose interessantissime!anzi, farei bene a cominciare a prendere appunti...;)

Ebbene, data la tua [B]CLAMOROSA[/B] decisione (che non mi aspettavo, a dire il vero) sveli un lato di te che, chi non ti conosce, proprio non si potrebbe mai immaginare...splendido!
Mi sa che però ti sei giocato la "reputazione"...[smilie=oh_no_03[1]:

Per il solo punto 2 vogliamo per una volta rompere lo schema e portare questo diario ad un livello BASSISSIMO? :) :) :)

Non è affatto "bassissimo"...è "umano"...magari è strana la licenza poetica dell'accento, questo sì!:p

A volte il senso di una storia si può capire con un pò di parodia, o meglio con un racconto magari reale, ma messo in un tono particolare..

eccome...

La corpa de stà scerta der pmanlio è dè LA76, che se ne è uscita co sta frase:

E qui mi DEVO permettere di svelare un retroscena...non è solo la frase! (tanto il narratore mi perdonerà anche questa,lo so lo so...vero?)
quando Manlio deve 'sintetizzare' qualcosa parla in romanesco piuttosto stretto (e anche se si dimentica che io in realtà sono genovese poco male, ormai lo sto imparando :)) e nella "famosa" telefonata ho avuto un' anteprima di questa versione...più concisa ma altrettanto di impatto...e visto che mi sono permessa di suggerirgli di condividere in questa modalità sono felice di aver visto il risultato realizzato...me ne prendo più che volentieri la "colpa"!;)


Allora, come è annatà sta storia?

[smilie=risata_09[1:...Manlio...semplicemente STU-PEN-DO...e non aggiungo altro!;)
 
Già, tutto verissimo e sempre complimenti a Manlio ma intanto mi permetto di osservare che oggi, se mi guardo intorno, di Pericle non riesco a vederne molti e poi il problema non sono solo i quattrini, ammesso pure che quelli si trovassero, con tutto il rispetto per i "talenti contemporanei" in giro vedo pochi Fidia, molti invece sono quelli che si spacciano per tali e il bello (si fa per dire) che tanti ci credono perchè glielo fanno credere quelli che decidono a chi dare quei quattrini. Un critico d'arte dei nostri giorni ha osservato che anche gli artisti del passato sono stati "contemporanei"; ovvio! Verissimo! Ma oggi forse troppi contemporanei vengono spacciati per artisti. Visto che molti oggi non potrebbero o saprebbero fare ciò che si è fatto in passato fanno certamente bene ad inventarsi qualcosaltro e poi dopo tutto il mondo deve andare avanti. Ciao a tutti. Fan
 
Ciao Sergio, sono d'accordo anche io che molti personaggi contemporanei sono spacciati, o si spacciano per artisti, le loro opere la dicono tutta, meno sul fatto che altri, di veri, non saprebbero fare ciò che è stato fatto in passato. Costruire una piramide oggi che significato avrebbe?

Due pregevolissime espressioni d'arte ad una "Open" di artisti internazionali.

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Un critico d'arte dei nostri giorni ha osservato che anche gli artisti del passato sono stati "contemporanei"; ovvio! Verissimo! Ma oggi forse troppi contemporanei vengono spacciati per artisti. Visto che molti oggi non potrebbero o saprebbero fare ciò che si è fatto in passato fanno certamente bene ad inventarsi qualcosaltro e poi dopo tutto il mondo deve andare avanti. Ciao a tutti. Fan

Condivido il tuo pensiero ma, tanto per cambiare, non quello del critico d'arte ;)
Ai tempi di Pericle credo che un Fidia, per quanto "contemporaneo" nessuno si sarebbe mai permesso di criticarlo...quindi, per quanto mi riguarda, il critico d'arte è perso l'ennessima occasione per tacere...se qualcosa è bello lo è da subito, non migliora certa con gli anni;)
 
Condivido il tuo pensiero ma, tanto per cambiare, non quello del critico d'arte ;)
Ai tempi di Pericle credo che un Fidia, per quanto "contemporaneo" nessuno si sarebbe mai permesso di criticarlo...quindi, per quanto mi riguarda, il critico d'arte è perso l'ennessima occasione per tacere...se qualcosa è bello lo è da subito, non migliora certa con gli anni;)
...ed io sto appunto dicendo che oggi spesso certi critici non sono per niente "critici" verso certa arte contemporanea ma sono piuttosto promotori. Ciao.

Rodolfo, qui a Napoli quando c'è stato il terremoto nell'80 un addetto ai lavori mi disse che diventava assai problematico restaurare le scale degli antichi palazzi del 600 e del 700 poichè l'ingegneria attuale poco o nulla conosce di quelle tecniche impostate su archi, volte ecc.ecc.,tecniche superate con l'arrivo di ferro, acciaio e cemento. Intanto un bravo quei nostri avi se lo meritano poichè disponendo di meno riuscivano ugualmente in opere mirabili e durature. Inoltre tanto per restare in tema di scultura visto che si è accennato a Fidia e perchè non ricordare Prassitele, Lisippo o in tempi più recenti Michelangelo, Donatello, Bernini, Canova e potrei continuare così e tu a Venezia ne sai qualcosa, ebbene siamo proprio sicuri che oggi si saprebbe fare altrettanto oppure è meglio puntare su innovazione ed originalità per evitare confronti e paragoni magari imbarazzanti ? E' vero, come dici tu, non avrebbe senso rifare le piramidi ma io ti confesso che se si potessero scambiare gli scultori come si faceva una volta con le figurine dei calciatori, personalmente scambierei un Botero, un Pomodoro o un Palladino con uno di quelli. Un salutone.
 
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