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Diario Costa Romantica-Tra mito e Storia - Grecia, Turchia- maggio 2011- di Cirellina

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Cirellina bel diario, hai fatto una foto alla mia "Strombolimeravigliosa"? Anche se io la vedo tutti i giorni mi sono mangiata le mani quando siamo passati con Serena era l'una di notte ed il tempo era bruttino.
 
Tranquilla sono riuscita a fotografarla al ritorno, dopo un terribile temporale sullo stretto il cielo si è aperto e si è rilevata la Tua isola!!!!
Con la luce del tramonto è bellissima!!
 
Oh che bello leggerti !!

Non mi sembra che la ROmantica ne esca benissimo, ma non vedo l'ora di potervi comunque salire, perchè ciò, vorrebbe dire, un'altra crocieraaaaaaa ;-)
Attendo il seguito, Istanbul, soprattutto, con ansia!!!
Cia Francesca, bacioni
:-)
 
''Santorini ed Atlantide'' chi mi presenta il professore.. :) :) :)

A parte gli scherzi, se sai chi era me lo dici?

Le scarpe sono piene di polvere nera e sassolini, sembriamo Pig-Pen, quel personaggio di Charles Shultz disegnatore di Snoopy, che riusciva a fare montagne di terra con quel che aveva nelle calzature!!!

Magari il personaggio lo hanno inventato dopo un giro sull'Etna!!

Ho fatto questa escursione anni fa, ma era molto meno bella..

Lo feci però anche con degli amici tanti anni prima, e mi ritrovo con il tuo racconto.. ;)

Hai un modo di raccontare stupendo, non servono neanche le foto..

Però questo non vuol dire che sei esentata dal metterle!!!

:) :) :)

Un salutone!!
Manlio
 
Francesca che splendido diario!!!
Lo sto leggendo con un grandissimo piacere; sono luoghi che conosco ma la tua descrizione mi fa rivenire in mente alcuni dettagli rimasti nella memoria, ma non entrati nella coscienza...cose che avevo visto ma non osservato, per cui mi sto rifacendo parte del viaggio con voi.;)
Belli anche gli aforismi.
Ciao
Leo
 
Ultima modifica:
Per fandelmare:qualche anno fa una nota compagnia telefonica fece le schede per le cabine, dietro c'era scritto: Etna il vulcano più alto d'Europa......stesso discorso per la Groenlandia.....
 
Grande !!!! Si vede tutta l´impronta unica di Cirellina !!!!

Come mi piace......
I viaggi sono quelli per mare con le navi, non ci sono treni. L’orizzonte deve essere vuoto e deve staccare il cielo dall’acqua, ci deve essere niente intorno e sopra e deve pesare l’immenso, allora è viaggio “ (da “Il giorno prima della felicità” Erri De Luca)


E’ questa la sensazione che provo appena sveglia, con la vetrata che mi separa dallo Ionio, a tratti scuro e nero per le nuvole passeggere, ora senza confini, né isole, né terre in lontananza!

Stupenda questa sensazione, mi sembra di essere lí.

Un saluto.
 
3 Maggio - Santorini e Mikonos


“E' bene che Atlantide resti un mistero. E' giusto che l'uomo, guardando l'oceano, si inquieti pensando ad un lontano e imperscrutabile regno inghiottito in un giorno e in una notte dalle acque e dal fuoco; all'orgoglioso sogno di un'eternità infranta dal risveglio della Natura. Le civiltà nascono, crescono ed, infine, muoiono. Prepariamoci a questo. Atlantide non è mai esistita! E' in ogni luogo"

Abbiamo lasciato due giorni fa la vista di Stromboli dal mare, la faticosa salita ai Crateri Silvestri sulle pendici dell’Etna, ed ora siamo proprio al centro di un altro cratere invaso dal mare nel II millennio avanti Cristo, nella più meridionale delle Cicladi
Torniamo a Santorini dopo sei anni, tappa visitata durante la nostra prima crociera con la Costa Victoria e la modalità è la stessa con il doppio scalo per le escursioni guidate e per quelle individuali.
L’approccio con la caldera a forma di mezzaluna, con alle nostre spalle gli isolotti vulcanici costituiti dai deflussi lavici delle varie eruzioni (Thirassia, Palea Kameni, Nea Kameni) è di forte impatto emotivo. I differenti colori delle stratificazioni dei costoni di roccia sono sopra di noi, la bella vista che ci godiamo dalla cabina, durante la colazione è sorprendente, ma lo stupore da rimanere senza fiato, provato anni addietro è tutt’ora indelebile!
Tornano alla mente ricordi di antiche leggende, i racconti di Platone, i forti e fieri abitanti la cui civiltà progredita scomparve con la forte eruzione vulcanica di 3500 anni fa, poi tornarono i Fenici che la chiamarono Kallisté, quindi i Dori di Sparta, che le diedero il nome del re “Thira”; divenne una importante base navale dei Tolomei, qui morì Irene di Salonicco, poi proclamata patrona dell’Isola, quindi cristianizzata diventando sede vescovile nel periodo Bizantino, arrivarono i Franchi e vi fu un lungo periodo di rivalità fra Genova e la Serenissima fino a quando l’isola non venne annessa all’impero ottomano nel 1579. In realtà i Turchi non la colonizzarono mai, l’isola visse con relativa autonomia pagando le tasse sia al Sultano che alla Serenissima Repubblica di Venezia e solo nel 1830 dopo secoli di vicende alterne, entrò a far parte della Grecia indipendente.
Questa volta ci dedichiamo solamente al borgo di Thira o Firà, “snobbata” la prima volta per il villaggio di Ia.
Dopo lo sbarco dei crocieristi che partecipano alle escursioni, la Romantica si sposta con le lance locali di fronte al porticciolo da cui parte la funivia o i seicento gradini da dividere con il passaggio dei muli. In rada con noi arriva la Astor.
Con la temperatura di 20 gradi, che meraviglia non trovare fila alla funicolare, né la massa caotica delle persone dell’alta stagione e godersi appieno l’architettura cicladica!
Firà, è costituita a trecento metri sul mare, dalle caratteristiche case bianche, da chiese ortodosse a cupola azzurra, dalla chiesa Cattolica e da numerosissime stradine piene di negozi di souvenir, destinate unicamente al passeggio ed allo shopping.
Credo che si sia costruito troppo lungo il cratere, non sempre rispettando i canoni architettonici locali e scendendo troppo verso il mare.
Troppi colori, troppe piscine, troppe case, terrazze e negozi, che hanno riempito ogni spazio disponibile e fatto perdere l’originale contrasto con i colori del vulcano, rendendo l’ambiente, a volte artificiale.
La parte vecchia del capoluogo Fira si allunga lungo il bordo del cratere. La giornata sta volgendo al bello, il Museo Archeologico apre non prima delle 10.30 quindi decidiamo di allontanarci dalla parte prettamente turistica e commerciale puntando verso il villaggio di Firostefani.
Nel breve tragitto di andata passiamo attraverso la zona, verso est, che offre la vista sulla parte più dolce di Santorini, costellata da numerosissime cappelle, per lo più private, costruite come segno di devozione da pescatori e marinai, per questo motivo spesso chiuse. Arrivati a Firostefani lungo la strada principale, torniamo lentamente per la passeggiata terrazzata, lungo il crinale, che offre viste spettacolari sulla caldera, sul blu del mare e sugli isolotti circostanti.
Alcuni alberghi sono già aperti e funzionanti, altri si avviano alla stagione estiva. Pochi turisti oltre noi crocieristi e tutti stranieri.
Una ventina di giovani orientali ha deciso di celebrare un matrimonio di gruppo e percorrono le stradine tutti insieme alla ricerca, con il loro fotografi ufficiali, degli angoli più suggestivi.
Lungo la passeggiata, angoli nascosti, piccoli giardini di piante grasse, terrazzini dove c’è spazio solo per un tavolino da due, Relais da prendere come “residenza permanente”, anfore ad interrompere terrazze ricoperte da un candido strato di calce, ristoranti che per decorazione appendono polipi, peperoncini verdi e pomodorini a fare una “natura morta molto particolare”, bouganville e gatti solitari, che meraviglia!!
Rientriamo alla base della funivia e dalla chiesa cattolica, percorrendo la strada obbligata fino alla cattedrale ortodossa del 1800, ma ricostruita dopo il terremoto del 1956. Sono arrivati tutti i partecipanti alle escursioni … è quasi ora di tornare.
Sei anni fa siamo scesi per i seicento gradini fino al porto per evitare la fila della funivia, stavolta non rischiamo le “giunture” e con l’occasione ci vediamo anche una piccola galleria di foto storiche all’interno del locale della funivia.
Il controllo della carta viene fatto prima di salire sulla lancia ed i tour escort dovranno attendere alcuni ritardatari di cui sembrano essersi perse le tracce….
La lancia che ci riporta alla nave ci regala gli ultimi sguardi su questo paradiso, che a breve sarà invaso da tanti turisti di passaggio come noi, da tanti giovani preoccupati di assicurarsi il rito del divertimento, come solo le Cicladi possono dare….
E le isole, salde e fiere sono sempre qui, aspettano tutto un inverno per prepararsi, ogni anno a dare il meglio di loro stesse!!
Il pranzo sulla terrazza di poppa con alcune specialità, ovviamente della cucina Greca accompagna le rotta da Santorini verso Mikonos, con il passaggio fra Ios e Sikinos, poi fra Naxos e Paros.
Ricevo messaggi da Raffaella (Alcia) già a Mikonos dalla mattina con la Victoria e concordiamo l’incontro in piazzetta, come si fa con chi si conosce da tempo e ci dà appuntamento “sotto casa”!!
Arriviamo sull’Isola anche in anticipo, con lo shuttle raggiungiamo il parcheggio allestito al limitare del villaggio di Chora, vicoli bianchi e case cubiche e una fila ininterrotta di caffè e ristoranti che seguono la “semiluna della baia”.
Tra le colorate barche dei pescatori al limitare della banchina, di fronte alla cappella di San Nicola, protettore dei naviganti, eccoci al “mini vertice crocieristico” !!!
Victoria contro Romantica, Genova contro Roma (sia da punto di vista geografico che calcistico).
I prodi Raffaella con Luca e Francesca con Marco, dopo i convenevoli di rito, passando per il vecchio Kastro e la famosa chiesa di Panagia Paraportiani, suggelleranno l’incontro presso la splendida cornice del quartiere Alefkandra, il quartiere degli artisti, meglio conosciuto come la Piccola Venezia con le caratteristiche case con balconi e loggiati, costruite come palafitte sull’acqua e risalenti al XVIII secolo.
Dal nostro angolo suggestivo fra chiacchiere, bevute e risate, ci godiamo il tramonto che dona ai mulini di Mikonos, disposti come una corona sul piccolo colle panoramico, un colore caldo e travolgente.
Proseguiamo poi per i classici vicoli del centro storico, un po’ delusi per non aver rivisto la mascotte dell'isola, il pellicano Petros, o meglio il pronipote del primo e vero Petros ora imbalsamato nel museo del folklore e che fu l’originale mascotte per 29 anni!!
Acquistiamo una scatola dei tipici dolcetti di mandorle dell’isola l’ Amigdalota” presso un negozio che vende solo esclusivamente questi dolcetti e con una vena di tristezza ce ne torniamo in nave.
Complici le forti emozioni della giornata, il sole il vento le lunghe passeggiate, rientro in nave "stracottta", quasi mi addormento sul piatto di pizza... quindi niente "Festa Revival", stasera la cabina mi vede molto molto prima del previsto!!
 
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...e così cara Francesca io ho salutato queste mitiche isole l'anno scorso prima che si addormentassero nel letargo invernale e tu sei andata a risvegliarle per prepararle ai clamori dell'estate che sta per arrivare; Santorini e Mikonos quando non si è nel pieno della stagione turistica danno certamente il meglio di se.
A proposito del pellicano di Mikonos mi chiedo un po' preoccupato che fine abbia fatto. E' strano che non si sia visto in giro, io l'ho lasciato che si pavoneggiava come un divo per farsi fotografare passeggiando innanzi ai caffè del porto. ...UDITE UDITE ! Effetto Cicladi, Francesca quasi cade addormentata sulla pizza ! In genere è la pizza che in certi casi vola verso la faccia e non la faccia che corre verso la pizza, comunque la nostra Francesca sarebbe carina anche con un maquillage a base di pizza. Ciao
 
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Una giornata....veramente piena, vissuta al massimo.

Grazie Cirellina di farci partecipe.

Un saluto.
 
Per un momento mi è sembrato di tornare alla crociera fatta un paio di anni fa'. Leggendo la tua descrizione della visita di Santorini e Mikonos mi ci sono rivisto fino in fondo.
Ma tutto il diario è veramente piacevole da leggere. Complimenti!
Saluti
 
Aspettavo con ansia il racconto di Santorini e Mikonos , vedo che l'attesa non è stata delusa.
Anch'io tornero' ad Agosto in queste due bellissime isole ma questa volta in due giorni diversi.

Ps io ero stato con Victoria all'inizio di maggio correva l'anno 2005, dovrebbe essere lo stesso anno di Francesca.
 
Per un momento mi è sembrato di tornare alla crociera fatta un paio di anni fa'. Leggendo la tua descrizione della visita di Santorini e Mikonos mi ci sono rivisto fino in fondo.
Ma tutto il diario è veramente piacevole da leggere. Complimenti!
Saluti

avevi scritto una lunga risposta, ma come un pollo si è cancellata, me ne dispiace molto..

Però quoto Carlo62, ed aggiungo che, anche se andassi dieci volte a Santorini, ogni volta sarebbe per me come la prima, stessa meraviglia, stessa sensazione di fascino, di storia, di mito..

Una bellezza che lascia stupiti, un mondo apparentemente calmo ma con un pericolo nascosto, una natura viva, che mostra nel nero delle rocce la sua capacità di distruggere e rinascere..

Ma soprattutto un palcoscenico unico su un mare meraviglioso..

Poi, ma su questo sono io con la mia passione, la storia: Atlantide? Nei termini che ho detto nell'altro post, perchè no? i Minoici e tutto quello che è venuto dopo..

La bellezza dell'arte minoica, delle donne e degli uomini che rappresenta, la loro freschezza, la particolarità dell'arte Cicladica rispetto a quella di Creta (mi si permetta: persino più bella la prima): tutto questo non sembra sposarsi con le bianche case di oggi?

Forse tanta bellezza deriva dal vivere in quel territorio? Come non pensarlo?

Un salutone!!
Manlio
 
Stato
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