Rodolfo, Matteo, VVTTB...
Ragazzi, IVA e tasse ...ok...comincia a farsi complicata la questione....
Tralasciamo le eccezioni....ed andiamo alle regole generali...e partiamo dall'IVA.
IVA: ha un presupposto base che è quello della TERRITORIALITA' (paese in cui viene venduto il prodotto o erogato il servizio). Ovvio che con le navi tutto si complica: se prenoti con Costa, essendo un'azienda Italiana, si pagherà l'IVA sul prezzo della crociera secondo le regole Italiane/europee ma, ad esempio, per le spese di bordo in crociere che toccano paesi extra UE l'imposta non è dovuta perchè "salta" il presupposto di territorialità.
IVA: chi guadagna e chi perde? SEMPRE IL CLIENTE. L'IVA non comporta impatti in termini di margine per le compagnie (tranne nei rari casi in cui non è deducibile...da non confondersi con NON IMPONIBILE...). L'IVA per le aziende è quindi neutra dal punto di vista del conto economico (non lo è dal punto di vista finanziario in sede di liquidazione della stessa...perchè dipende dal fatto che l'azienda sia a credito o a debito nel saldo tra vendite ed acquisti).
Se ne deduce che l'IVA è sempre A CARICO del consumatore finale (tranne in rari casi come accennavo prima...ma sarebbe lungo elencarli...)...ed è NEUTRA per la compagnia...
Ma il consumatore (chi la paga effettivamente) non la versa direttamente al fisco ...ma lo fa attraverso la compagnia..
Tasse e paradisi fiscali: qui dobbiamo distinguere due ambiti principali: il luogo ove ha SEDE LEGALE la compagnia (utile alla determinazione delle tasse sul reddito come l'IRES, oppure come l'IRAP), ed il paese di appartenenza della "bandiera delle navi", che quasi mai coincide con la sede legale (nel caso di Costa Crociere si...o ad esempio...nel caso di NCL coincide solo per una nave, la Pride...che batte bandiera USA...).
Il vero vantaggio nell'aver a che fare con i "paradisi fiscali" non è ai fini IVA, ma sugli aspetti che prima ho citato. Con quali modalità?
Tasse sul reddito: credo che nessuna delle maggiori compagnie abbia SEDE LEGALE in paradisi fiscali. Sarebbe pure inutile averla se tali paesi fossero inseriti nella black list. In questo caso, la normativa fiscale di riferimento non è quella del paradiso fiscale di comodo, ma quella del paese di provenienza.
Tasse di "possesso" della nave: qui si ha una certa convenienza nel far battere alle proprie navi bandiere panamensi, Bahamas etc.
Perchè? Perchè le tasse gravanti su questi beni (tipo bollo auto per semplificare..in realtà è molto più complesso...ed oneroso...) sono ad un livello decisamente basso rispetto ad altri paesi. Vi è quindi un notevole risparmio fiscale.
Per fare un esempio concreto su MSC: le tasse sul reddito di MSC verranno versate secondo la normativa svizzera, quelle sulle navi (non SUL REDDITO) verranno pagate secondo la bandiera delle navi (a Panama).
Un salutone!!