Mi scuso con Dipi, appena posso dico la mia sul tema che ha sollevato.. prima vorrei affrontare il tema proposto da Amedeone:
Purtroppo mi annovero tra i fotografi alla giapponese.
Non potrò mai avvicinarmi alla vera fotografia, sia per il tempo, sia per i costi e sia per la moglie che ha la pazienza di Paperino
Non ti preoccupare, Amedeo, ti faccio compagnia ;-)
Dai.. il povero Stelvio ha la pazienza di un pescatore!!
Lo so che ti riferivi agli strumenti ed alle tecniche (o meglio alla voglia di IMPARARLE le tecniche, visto che l'allievo non si applica, anche se ha delle incredibili possibilità.. )
Questa foto si intitola ''Lui è lontano'':
Lui è lontano..
E' tagliata male (volutamente ndr) e la si può scattare anche con un cellulare, non applica alcuna regola di composizione o altro.. la qualità è bassa perchè ho ripreso il link su Facebook..
Non so se vi possa piacere o se seguiate la mia idea, però quella immagine è per me l'espressione dell'idea che avevo in mente, e la potevo realizzare con una macchinetta supercompatta da Ottanta Euro..
Questa invece è:
Istinto primordiale
E fa riferimento al fatto che persino nelle culture più antiche del mondo ci sono disegni di persone che giocano con la palla..
Lo abbiamo dentro il dna, non è una cosa che ci ha 'imposto' la televisione.. è proprio dentro di noi..
Anche questa foto rompe gli schemi della fotografia, ed è evidente come l'obiettivo della fotocamera ha i suoi limiti, come li ha (in questo caso mi è stato utile però) la sua dinamica.. è stata scattata con una bellissima Bridge, ma qui gli ho chiesto troppo..
Ma ci frega davvero di questi 'difetti' che peraltro nello scatto ho cercato di volgere a mio favore?
Saltando per un attimo (anche se ci ritornerò) il discorso introdotto da Dipi e Leo, vorrei ricordare che negli anni ottanta/novanta c'era un animato dibattito sulla tecnologia delle macchine fotografiche di allora, che iniziava molto lontanamente a porre le basi di quella moderna, e quindi se a noi appare quasi ridicola all'epoca apriva nuove ed impensate vie all'arte fotografica.. tanto che qualcuno ha iniziato a stranirsi..
Un fior di fotografo del quale non ricordo però il nome prese allora una scatola di scarpe e la trasformò in una macchina fotografica (come? Ecco un link:
http://xoomer.virgilio.it/ghmelo/scatola_da_scarpe.htm ), si fece un giretto per strada con quell'accrocco e scattò trentasei fotografie..
Ovviamente dallo sviluppo uscirono degli scatti bellissimi..
Se questo 'corso' ha avuto un difetto è che essendo partito come 'domande e risposte' ha messo in coda, come fanno i corsi 'seri' la trattazione delle modalità di composizione dell'immagine.. come inquadrare?
Le modalità di composizione le applichi tanto con un cellulare quanto con una Reflex da ventimila Euro, sono la base della fotografia.. ed una volta che le conosci puoi anche violarle, con coscienza naturalmente, ed inventare..
Con una Reflex inventi meglio, hai la profondità di campo a disposizione, scatto veloci la sera o al teatro, modalità di scatto per la fotografia astronomica ecc. ecc. ma alla fine il discorso di base rimane che nella normalità qualunque macchinetta moderna fa più di quello che serve..
Appena si esce dalla normalità, e magari la stanza diventa buia o hai dei controluce particolari si entra nel discorso di Dipi, ma è anche vero che un fotografo dovrebbe saper gestire queste situazioni con la sua macchina, quale che sia, e che uno che guarda l'immagine va catturato più sul significato della stessa che sul rumore di fondo..
Intanto cito una classica frase da finire con ''Aughh!"
Andreas Feininger ha detto:
"Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni!"
Su questo vi lascio due link, uno sullo spirito della fotografia:
http://www.aristidetorrelli.it/Articoli/FotocameraContaONo.htm
uno sulle foto fatte con.. scatole di scarpe (ora di legno
)
http://www.stenopeika.com/StenopeiKa_ITALIANO/Benvenuto.html
Grazie, lo sai quanto apprezzo, Amedeo
Però la strada per migliorare è lunga, lunga.....
Luciana,piu' si e' arrivati in alto' piu' lo spazio per migliorare si riduce, e questo e' vero per tutti gli aspetti di vita dell'uomo.
Se pensi all'arte la cosa e' molto piu' evidente; arrivati all'eccellenza si cominciano a studiare nuove forme e tecniche diverse.
Con la fotografia in discorso e' particolare, di solito si cerca di riprodurre nel modo piu' fedele la realta' che in quell'istante vediamo, magari con un'inquadratura inconsueta o saturando di piu' i colori....ma alla fine l'immagine e' quella e migliorare diventa difficile.
Un discorso molto lungo...
Saluti
Aggiungo che viene il momento in cui non si cerca più di riprodurre la realtà, a volte si va sull'astratto e chi lavora in quel campo..
(
Notte Serena foto mia) non sente tanto il bisogno della qualità della macchina..
Con immodestia, ma se confronto foto di qualche anno fa con quelle di oggi .... già solo il fatto che mi viene voglia di tentare qualcosa per me è un risultato, e ogni tanto, quando ho tempo, ottengo anche qualcosa di bello
Ottieni ottieni, quello che scrivi è sacrosanto (solo che tua moglie è un tipo paziente, di la verità..
)
E' vero, è un discorso lungo che mi appassiona, però.
Parlando di me, credo, anche a giudicare dai vostri commenti, di essere cresciuta tanto negli ultimi anni (ti ricordi le prime fotine che pubblicai sul forum?), ma, sicuramente, margini di miglioramento, nel mio caso, ce ne sono eccome ;-)
Però, non sai che soddisfazione è per me sentirmi dire che i miei scatti "emozionano", che riesco a trasmettere qualcosa....
Alla faccia se sei cresciuta!!
Un salutone a tutti!!
Manlio