Basilica della Vergine degli abbandonati , è il suo vero nome ed ha un significato per i valenciani, è la Patrona della città.
All' origine era unita alla Fondazione dell' Ospedale Santa Maria degli Innocenti, ed alla sua confraternita; ora dal 1981 è dichiarata Monumento Storico Artistico Nazionale.
In questa chiesa, ha trovato sede idonea l' immagine, affinché potesse essere esposta alla devozione del paese.
La Basilica ha una facciata che passa quasi inosservata, ma è il suo interno che stupisce. Ha forma trapezoidale ed è sormontata da una cupola ovale di rara bellezza....
Non restiamo a lungo, per non disturbate i fedeli, la chiesa è piccolina ed è gremita.
Ritorniamo sui nostri passi in piazza de la Reina, da dove procederemo nel cuore della città....
Veniamo subito attratti da questo campanile....che si rivelerà accanto ad una chiesa...dico si rivelerà, in quanto non vediamo la chiesa....
La Chiesa di Santa Catalina.
Situata in uno degli accessi del quartiere del Mercato, è di stile gotico, ma il suo campanile, che ci ha attirato, fu costruito più tardi, verso la fine del XVIII secolo, di stile decisamente barocco. Lo si paragona al vicino Micalet, chiamandolo " il fratello minore".... È più leggero, di pianta esagonale e di minor altezza del Micalet e con muri più stretti.
Arriviamo, come vi dicevo, da Plaza de la Reina, piazza semipedonale, formatasi dopo l' abbattimento delle case che chiudevano la vista della Cattedrale.
È piacevole come piazza, in essa si trovano bar con tavolini all' aperto, piccoli negozi con prodotti tipici artigianali...
Quest'ultimo nella foto è un negozio storico, sulla facciata in maiolica l' immagine della Regina...
Ci addentriamo nel vicoletto alla base del campanile ed entriamo nella chiesa, da una porticina laterale.... sormontata da un bellissimo arco gotico....
Entriamo.....
L' interno è rigoroso quasi spoglio ma con un' intensissima atmosfera. La luce filtra attraverso il bel rosone della facciata, la luce soffusa....modella le volte accarezzandole...
Atmosfera ancor più rarefatta in questo luogo, data anche l' assenza di persone, lo rende ancor più particolare....
Una bellissima Annunciazione in rilievo...
L' uscita avverrà nella piazza che precede la chiesa, da cui vediamo la sua facciata...anch'essa particolare....
....spicca il grande rosone, che abbiamo apprezzato all' interno con i suoi giochi di luce, la facciata sembra tronca.... chissà se è incompiuta....
A questo punto, ogni piantina in mio possesso, va a farsi benedire!! Impossibile orientarsi in questi vicoletti, siamo nel vero cuore di Valencia e da ora in poi, navigheremo a vista!!
Entriamo così in uno spazio rotondo, in un primo tempo crediamo un cortile...invece è la Plaza Retonda dove in origine anticamente, si trovavano le pescherie del centro storico....ora invece, al loro posto, negozi di souvenir.
Al centro è rimasta la fontana in pietra e tutto attorno alla piazza, si affacciano i palazzi, con i tipici negozi. In un certo senso Valencia è stata, e continua ad esserlo, in parte una città di piccoli commercianti ed artigiani. Ci sono vie dedicate ai vari generi: alle erbe, alle spezie, antichità, stoffe, gioielli...insomma, un'ambiente da bazar orientale!
Dopo un giro perlustrativo con regolare acquisto di calamite ed un ventaglio ( in Spagna in ogni città ne acquisto uno) riprendiamo la mappa della città e andiamo alla ricerca del mercato, il più popolare della città!!
Il Mercato Centrale.
In questa piazza la città ha sempre radunato un' incredibile attività commerciale. Prima lungo la strada, con le classiche bancarelle in legno che esponevano prodotti agricoli, poi agli inizi del XX secolo, ecco che nasce un mercato di stile modernista: Il Mercato Centrale.
La causa di tutto ciò è la crescita esponenziale della popolazione di Valencia, ed in omaggio all' euforia sociale dell' epoca, simbolo del suo rinnovamento, ecco l' avvio ai lavori di questo modernissimo mercato.
Offriva ai venditori di strada, una maggior sicurezza e comodità.
Gli architetti, Francisco Guardia e Alejandro Soler, realizzarono questo prodigio a cavallo tra il 1910/ 1928.
È un' architettura luminosa, illuminata da seducenti ceramiche e da vetrate colorate ed ha una magnifica struttura in ferro ed acciaio.
Attualmente più di 1000 venditori forniscono bancarelle di verdura, frutta, carne , pesce, frutti di mare ecc.
Come per il mercato più celebre di Barcellona, anche qui è un mix di profumi, sapori e colori...la maestria nell' ordinare sapientemente con ordine, le varie merci, lo rende molto apprezzabile.
Ciò che ho notato, la " familiarità"...mi spiego, molto meno turistico di quello di Barcellona, più vivo ma essenzialmente più vero! Fatto di persone con la " sporta" in mano, che si recano a far spese....non solo vetrina quindi ma quotidianità!
La pianta di questo mercato è irregolare, perché ha dovuto adattarsi allo spazio e alle strade circostanti......
Molto belli anche i palazzi che si affacciano in questo spazio....
La grande navata del mercato, culmina in una spettacolare cupola!! Eccola...
Lasciamo questo spazio... è quasi ora di pranzo, che gusteremo in un locale tipico.
Ancora qualche scatto per voi...
Particolare della cupola...la banderuola che svetta è conosciuta come la " cocorita del Mercato".
Negozi tipici nelle strade attorno al mercato.
Molti edifici meritano in questa zona, qualche scatto ed una visita veloce , la prossima volta a Valencia approfondiremo....
La chiesa barocca di Santos Juanes ad esempio, costruita su un' antica moschea....
...e la Llotja de la Seda, patrimonio Unesco, edificio famoso per essere uno dei più belli del gotico civile.
Fu costruito come se fosse una cattedrale, con la differenza che il suo uso era laico.
Palazzo del Marchese di Dos Agnas, fantastico edificio che accoglie tanti visitatori per la bellezza della sua facciata barocca....
Scolpita in pietra alabastrina.
Sono gli ultimi angoli di Valencia, della città antica. Un mix di culture si affacciano lungo le strade, uno sguardo ai magnifici palazzi mentre ci rechiamo nella piazza per prendere il bus che ci porterà verso la nuova Valencia.
Anche in questa piazza ci sono monumenti, si....ma naturali!
La natura qui è generosa, siamo in pieno inverno ma in questo luogo, sembra primavera. Il bus che prendiamo segue tutto il percorso del Turia, possiamo ammirare l' opera dell'uomo. Nel suo letto prosciugato numerosi parchi e giardini...e poi, i ponti, un' infinità di ponti che portano nella parte più nuova della città...
In meno di 15 minuti arriviamo a......
La città del futuro!!
Santiago Calatrava è l' artefice di questo impressionante complesso urbano e di svago, promosso dalla Generalitat Valenciana, all' inizio degli anni 90, dando a Calatrava carta bianca per disegnare la Valencia del futuro.
Il complesso si è avvalso della collaborazione di altri architetti, ma la concezione globale dell' insieme è opera di Calatrava. Qui ha voluto mettere in chiaro le grandi sfide delle città del futuro: la scienza, la cultura e lo svago, vissuti in un ambiente caratterizzato dall' abbondanza di acqua e dalla vegetazione.
I giardini pensili, ombreggiati dalle palme e dalla struttura sovrastante, fanno da schermo ai raggi del sole. Questi giardini sono la copertura di un' immenso parcheggio.
Una lunghissima panchina corre lungo tutto il percorso....bianca , il colore di Calatrava , rivestita in piccoli frammenti di maiolica, ispirandosi all' arte di Gaudi, solo che qui non vi sono colori sgargianti, ma un ' unico colore...il bianco.
Scendiamo le scale e siamo sotto all' altezza del parcheggio e a filo d' acqua...
.....e l' azzurro ci conquista!! Veniamo catapultati in un' altra dimensione...
Il primo in ordine di data: l' Hemisferic.
Il suo disegno esterno imita l' occhio umano di grandi dimensioni....si riflette e osserva la propria immagine riflessa in un' ampio spazio lacustre. Sotto la sua pupilla, una sala di proiezioni cinematografiche e non solo, negozi e ristoranti.
La particolarità... grazie ad un' intelligente lavoro d' ingegneria, le palpebre e le ciglia si possono aprire e chiudere.
Fantastico tutto ciò!!!!
Il consiglio che mi sento di darvi, non limitarevi ad una sola visione, girate attorno...a filo d' acqua ....
sotto ai ponti ritrovate magiche interpretazioni dell' acqua e dei riflessi....e se amate far fotografie, questo è il luogo perfetto.
Un mondo capovolto vi apparirà, con sembianze fantastiche degne di luoghi immaginari....quasi facenti parte di un altro pianeta, eppure siamo qua, sulla terra...
Ammiro molto questo genio dell' architettura, e le sue soluzioni ardite, che uniscono il sogno alla realtà.
Camminando in questa direzione, oltrepassiamo l' emisfero e tutti i ponti di collegamento delle due sponde, arrivando innanzi ad una costruzione, dalla forma alquanto strana.....che sarà mai?
....forse, una nave???
Continua......