Addentriamoci ora nella tappa più controversa di tutto il viaggio. Malta è una città che ho visto già due volte, che finora ho apprezzato, pertanto le attese sono alte… Già l’entrata in porto è davvero suggestiva. Facendo le dovute proporzioni mi ricorda un po’ Venezia, dove il percorso per raggiungere la banchina lungo e ricco di scorci. Certo nessuno può eguagliare la splendida piazza San Marco, e qui la disquisizione sarebbe lunghissima, ma la lascio al tread apposito. Ci accoglie la pilotina
E la città in pietra con le sue cupole rosse…
Poi vediamo dal basso i Baracca’s Garden, con l’ascensore panoramico che abbiamo avuto la fortuna di provare gratis poco dopo la sua apertura.
Ora bisogna fare il bigletto e non so come sia la situazione code, spero solo sia migliorata la sicurezza perché ricordo che una volta scesa sono corsa via rapidamente in quanto all’arrivo, in alto, le protezioni non erano proprio ottimali ed ho subito pensato che se qualcuno avesse inavvertitamente lasciato cadere un oggetto sarebbe finito direttamente addosso alle persone in attesa. Questa però non è la nostra meta…La principessina sta un po’ meglio pertanto il i nostri eroi decidono di scendere tutti insieme, quindi voglio far vedere loro Mdina, che mi era piaciuta molto, e la golden beach per far provare la sabbia alla piccola per la prima volte.
Dal nostro balcone menre ci muoviamo lentamente osservo l’imboccatura de porto…
ed ancora una volta resto stupita dal movimento di imbarcazioni militari in questa zona
Interessante ma quante risorse per una finalità che non ho mai compreso fino in fondo.
Appena sbarcati
ci aspetta una sorpresa… Mia sorella ieri sera ha dovuto rinunciare alla foto con il comandante vista la salute della piccola… si recupera oggi… lo troviamo appena fuori dalla nave e con molta cortesia si presta agli scatti…
Così noi abbiamo la fortuna di bissare quello dell’anno prima..
Come è cresciuto l’aquilotto in un anno!
Partiamo davvero carichi alla volta dei sightseeing, ci siamo trovati benissimo l’altra volta ed abbiamo imparato che rivolgersi ai ragazi delle agenzie lungo la strada può far risparmiare sul biglietto. Peccato non sapessimo che non fossero sempre onesti… chiediamo quello per Mdina e la golden beach… ero già in coda… mi dice che è quello sbaglaito, che devo cambiare coda… che strano, ricordo fosse quello il punto. A noi danno due biglietti e nessuna piantina… ve la daranno in bus mi dicono… a mia sorella invece un vaucher per due e la piantina, solo che io non me ne accorgo.. Il bus è nuovo, comodissimo per i bambini… c’è anche il cartello che dice di lasciarli aperti nello spazio apposito ammeno che un disabile non lo debba utilizzare. Il giro però è diverso dall’anno scorso… non ci fermiamo alla fabbrica del vetro soffiato, mio figlio la aspettava con ansia.. i commenti poi sono poche informazioni e molta pubblicità su dove mangiare e cosa comprare. In breve giungiamo a Mdina e ce la gustiamo soddisfatti
Già la via principale è caratteristica…
Uno scatto di guppo in un momento di pausa..
Poi si intravvedono scorci e dettagli
Finchè si raggiunge il belvedere con un’ampia panoramica sulla vallata circostante e la capitale..
Torniamo indietro in fretta, senza fermarci nei bellissimi barettini che si incontrano lungo il percorso…
Perché vogliamo andare in spiaggia e mentre William gioca nell’attrezzatissimo parco giochi all’ingresso della città noi studiamo le tappe… e qui l’amara sorpresa… mia sorella tira fuori la mappa… non e la linea presa l’anno scorso (Malta sightseeing scopriremo in seguito) ma city sight-seeing malta e NON VA ALLA GOLDEN BEACH…. Pazienza, andremmo alla baia di questo giro, san Paul se non sbaglio…
Ma le brutte sorprese non sono finite, la gente alla fermata è tantissima e tutti i bus che arrivano sono dell’altra lienea, salgono pochissime persone, tutti aspettano il nostro, e quando arriva… non è come quello dell’andata. Per fortuna si ferma proprio davanti a noi. Mio marito ha già chiuso il passeggino e sale subito a prendere i posti ma la piccola dorme e memore dell’andata mio cognato lo tiene aperto per lasciarla dormire… Purtroppo l’autobus è diverso il passeggino si incastra, l’autista che ripete non ci passa e di far salire gli altri e non aiuta guarda la gente spingere senza fare nulla… io appoggio la roba per tenere i posti perché la situazione è critica e corro ad aiutarlo mentre la gente continua a spingere… sollevo a braccia il passeggino e finalmente riusciamo a prendere la piccola e chiuderlo. Mio cognato è arrabbiatissimo ovviamente! Ovviamente non tutti riescono a salire, alcuni scendono di corsa perché mezza famiglia è rimasta giù. Finalmente partiamo.. il primo pensiero va alle persone disabili…avrebbero dovuto aspettare per ore l’unico autobus valido? Noi abbaimo potuto chiudere nonostante l’autista avrebbe voluto che rimanessimo giù per i passeggini ache ciascuna famiglia stava in 3 più suddetto passeggino (il posto dei passeggini era occupato dal frigo dll’autista che vendeva lattine ai malcapitati in attesa!) nei due posti pagati col bigletto, quindi non occupavamo nulla che non avessimo pagato. A mio avviso se vendi biglietti a infanti e invalidi devi garantire loro il servizio. E non un bus ogni 2 ore, che hop-on hop –off è altrimenti. A Mosta non scende nessuno ovviamente, e quindi le persone in attesa sotto il sole si inalberano… la situazione diventa critica, loro sono già in attesa da 40 minuti. Capiamo che è meglio tornare in nave, non vogliamo correre il rischio di non salire. A questo punto l’autista ha una buona idea… chiamere in centrale per chiedere ulteriori mezzi… peccato solo che non lo faccia in sosta ma in marcia su una strada piena di curve cercando anche il numero sul depliant…
Se non mi credete ecco la foto…
purtroppo oscurata perché visto il personaggio ho voluto renderlo irriconoscibile… non vorrei passare io dei guai per aver raccontato un comportamento increscioso. Vi assicuro che era in marcia a velocità sostenuta. Oltre all’autista al telefono si vede anche il frigo che occupa il posto RISERVATO AI PASSEGGINI E BAGAGLI.
Al momento di scendere trovo conferma che la coda corretta era quella che stavo facendo… non avessi chiesto mi sarei data pace, ma essere stata volontariamente sviata mi ha proprio fatto saltare i nervi… il venditore non poteva non sapere di avermi tolta dal giro che volevo fare per vendermene un altro!! Non so se era più arrabbiato mio cognato con l’autista o io con il venditore.
Arriviamo in nave in tempo per mangiare al ristorante e sbollire almeno un po’ la rabbia, poi normale pomeriggio in nave e a cena serata italiana… dopo diverse crociere diventa un po ripetitiva ma la trovo comunque gradevole e carina, poi è bello vedere le facce delle persone che la vedono per la prima volta.
In tutto questo la nostra principessina è anche diventata afona… quindi nelle tappe future loro preferiranno godersi la nave… A me è spiaciuto tanto che i loro sbarchi siano terminati con questa brutta esperienza anche perché Malta avrebbe avuto molto da offrire… Noi invece proseguiremo con le peregrinazioni a tappe serrate… quindi a presto!
P.S. Mi stavo dimenticando un monito a tutte le mamme… il povero Aquilotto continuava a dire che il braccialetto identificativo era fastidioso… noi gli spiegavamo che era importante tenerlo perché serviva a fargli ritrovare la mamma se restava solo… una sera non l’ha più sopportato e l’ha strappato a morsi…. Io vado a sgridarlo e mi sento in colpa da morire… aveva una bruttissima irritazione… la foto lo mostra dopo due giorni di trattamento con creme idratanti…
Poveretto gli prudeva da morire e quando siamo scesi era ancora arrossato…