Rieccomi per continuare il mio tour della Sicilia e nel particolare con un'altra isola minore, molto conosciuta per le tristi cronache negli ultimi anni. Dopo Eolie ed Egadi parliamo della principale isola delle "Pelagie". Amministrativamente fa parte della provincia di Agrigento, Geograficamente con i suoi 35° di latitudine nord rappresenta il punto estremo al sud della Repubblica Italiana, una lingua di terra di circa 20 km quadrati di "quasi africa". Parliamo ovviamente di Lampedusa. L'arcipelago è composto oltre che da Lampedusa anche da Linosa e dal piccolo isolotto disabitato di Lampione. Geologicamente però, Lampedusa e Lampione appartengono alla placca continentale africana e hanno avuto origine da una frattura del continente stesso mentre Linosa è un'isola vulcanica emersa dai fondali marini. A testimonianza di ciò Lampedusa dista "solo" 113 km dalle coste africane e 205 km dalla Sicilia.
Lampedusa è raggiungibile via mare da Porto Empedocle in provincia di Agrigento, in inverno esclusivamente attraverso navi traghetto che impiegano 8 ore per raggiungere l'isola, partendo la sera tardi la traversata avviene quasi interamente di notte. In estate si aggiugono i collegamente in aliscafo che impiegano 4 ore. Per via aerea ci sono collegamenti giornalieri dagli aeroporti siciliani di Palermo e Catania tutto l'anno mentre in estate si aggiungono i collegamenti diretti anche dagli aeroporti del nord italia.
Lampedusa è un'isola praticamente piatta, l'altezza massima nella parte occidentale dell'isola arriva a circa 133 metri sul livello del mare, per tale motivo a Lampedusa ci si muove comodamente con l'auto o in moto attraverso un nastro di strada asfaltato che segue la linea della costa oltre a varie stradine sterrate anche all'interno dell'isola.
In estate il clima è ovviamente torrido, in una parola africano. Cosa c'è da vedere a Lampedusa? Ovviamente mare e spiagge, una in particolare fra le più belle del mondo, anzi l'anno scorso è stata votata come la spiaggia più bella del mondo dagli utenti di Tripadvisor. Mi riferisco ovviamente alla spiaggia dei conigli. Domenico Modugno l'ha definita "la piscina di Dio". Il cantante passava le sue vacanze nella sua villa "abusiva" situata proprio alle spalle della spiaggia ed oggi sede di Legambiente che gestisce e copntrolla la spiaggia poichè meta prediletta delle tartarughe Caretta Caretta per la deposizione delle uova. La spiaggia viene infatti interdetta ai turisti dalle prime ore della sera proprio per non disturbare questo, comunque, raro evento che avviene generalmente col buio.
Se andate a Lampedusa in aereo, partendo da Palermo, non aspettate degli enormi Boing o Airbus, si viaggia su piccoli ATR
Anche l'aeroporto che vi accoglie è in formato "mignon"
L'isola è caratterizzata dalle numerose cale e calette
Di fronte alla spiaggia dei conigli si trova l'omonima isola. L'isola dei conigli è riserva naturale protetta per la presenza di uccelli migratori, è collegata a lampedusa da un piccolo istmo sabbioso lungo circa una trentina di metri. Anche quando la striscia di sabbia è sommersa dall'acqua si può tranquillamente attraversare sulle proprie gambe senza necessità di nuotare. L'acqua nel tratto più alto sarà profondo non più di 80/90 cm. Curioso come il nome dell'isola e di conseguenza della spiaggia quasi sicuramente derivi da una impropria traduzione in italiano del nome riportato sulle carte nautiche inglesi dell'800, "Rabbit Island". Rabbit in inglese significa coniglio ma in arabo assume il significato di collegamento probabilmente riferito proprio all'istmo sabbioso.
Ed eccovi in tutto il suo "splendore" la spiaggia dei conigli:
Oggi alla spiaggia si accede tramite questa comoda via d'accesso
Noterete nella foto precedente la presenza degli ombrelloni (noleggiati) solo in una metà della spiaggia. Ho chiesto delucidazioni ai ragazzi di Legambiente sempre presenti con il loro gazebo in spiaggia e mi hanno spiegato che la parte priva di ombrelloni è la parte di spiaggia dove nidificano le tartarughe. Tral'altro le covate vengono delimitate e segnalate. La presenza dell'ombra proiettata dagli ombrelloni potrebbe alterare la temperatura della sabbia modificando l'equilibrio termico necessario alla naturale schiusa delle uova. Questo è ciò che mi hanno riferito.
Poco al largo dell'isole dai conigli ad una profondità di circa 15 metri si trova la statua della Madonna del pescatore
La villa di Domenico Modugno oggi utilizzata da Legambiente
A Lampedusa oltre ad auto e scooter è possibile noleggiare piccole imbarcazioni a motore per fare il giro dell'isola.
Lampedusa è caratterizzato da un piccolo ma vivace centro abitato a ridosso del porto. Di sera c'è anche una discreta movida.
Spugne di mare messe ad asciugare
Il souvenir tipico di Lampedusa è ovviamente la tartaruga
La parte interna dell'isola è quanto di più vicino al concetto di deserto roccioso, come potere vedere la vegetazione è molto scarsa, rarissimi gli alberi
Simpatico questo totem con le indicazioni geografiche di località distanti anche migliaia di chilometri
I nostri comodi mezzi di locomozione sull'isola
Lampedusa è luogo di riposo privilegiato anche per un'altro noto cantautore italiano, Claudio Baglioni. Sullo sfondo la sua dimora sull'isola
Altra spiaggia di Lampedusa più vicina al centro abitato si trova presso Cala Guitgia
Questa invece è la piccola spiaggia di Cala Pisana
Vista dall'alto di Cala Pulcino
non essendo proprio una spiaggia sabbiosa, se c'è mare mosso è meglio evitare di fare il bagno qui
Nel tardo pomeriggio la spiaggia dei conigli assume colori del tutto diversi ma fotograficamente sempre interessanti
Si fa tardi e i ragazzi di legambiente fanno sgombrare tutti, notate nella parte bassa della foto sulla spiaggia le recinzioni che delimitano le covate
Ci spostiamo nel punto più alto dell'isola, Albero Sole posto a 133 metri sul livello del mare, cosa ci sarà di sotto?
Uno strapiombo da vertigine
Rientrando verso il centro ci godiamo il tramonto dai faraglioni
Rilassante anche la vista serale sul porto dell'isola
Pensare che negli ultimi anni in questo stesso porto si sono vissuti momenti terribili e angoscianti con i famigerati barconi della disperazione.