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Grande diario di viaggio della Sicilia

Ma nel palazzo comunale si può sempre entrare per visitarlo??.

Si, credo che l'ingresso sia libero a meno di qualche consiglio comunale in atto. Certo poi, per fotografare la fontana dall'alto, devi chiedere ai commessi se ti fanno la cortesia di aprirti le finestre per affacciarti. Io ho mandato avanti mia moglie :D Alle donne è più difficile dire di no.
 
Non so se hai visto anche i video, devi però vederli con un PC. I video caricati su Vimeo infatti non sono visibili tramite smartphone e/o tablet sprovvisti di Adobe flash player.

Visti ora....grazie hornet !....incredibile il colore di quel mare, è un'isola veramente sorprendente...non credevo.

Ho sempre preso in considerazione Favignana come meta privilegiata in quello specchio di mare, erroneamente... ora mi devo ricredere, mi piace molto questa piccola isola,assomiglia molto per tipologia e colori delle case alle isole greche, con i colori bianchi e blu.
Com'è il clima ad agosto?sopportabile il caldo o è meglio evitare ?....agosto è l'unico periodo possibile per me.
 
Com'è il clima ad agosto?sopportabile il caldo o è meglio evitare ?....agosto è l'unico periodo possibile per me.

Noi siamo stati ad agosto, tutto fattibile e sopportabile. Si soffre un pochino nelle abitazioni ma se c'è il clima acceso nessun problema, poi ovvio che in vacanza uno sta quasi sempre fuori. Ovviamente il sole picchia e se si fa il giro in barca meglio munirsi di protezione, la ventilazione e la frescura del mare non fanno percepire particolarmente il calore ma poi la sera ti accorgi di avere un incendio sulla pelle. ;)

Come ho scritto sopra, l'unico posto dove la sera dormivamo tranquillamente senza clima e comunque senza soffrire il caldo sono i dammusi di Pantelleria.
 
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Continuiamo con le foto di Pantelleria.............

Vista dall'alto di Scauri di sera e di mattina

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Cala Levante e l'arco dell'elefante

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la balata dei turchi

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Zona Martingana

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Lo specchio di Venere., alimentato da sorgenti termali occupa una antica caldera vulcanica e le sue acque sono calde e sature di zolfo. Vero centro benessere all'aria aperta, i suoi fanghi hanno proprietà benenfiche per la pelle.

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Il tramonto visto da Nicà

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Qualche foto dell'atmosfera notturna

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Volevo chiedere com'è il clima alle Eolie a ottobre per una probabile settimana di vacanza, sarà possibile prendere il sole?
 
Ottobre dalle mie parti è ancora tempo di maniche corte, giusto la sera fa freschino anche perché fa buio prima. Poi dipende anche dal meteo giornaliero, se è nuvoloso o peggio piove di sole non ne prendi.
 
Salve amici! Colpevolmente da troppo tempo non aggiorno questo thread che è stato molto gradito come ho potuto constatare dai vostri numerosi interventi. Penso sia arrivato il momento di aggiornarlo con nuove foto e nuove informazioni sui posti più belli da visitare in Sicilia. Per il momento continuerò a farlo con materiale fotografico archiviato negli anni ma in seguito conto di arricchirlo con nuove foto e nuovi posti che andrò a visitare anche perchè è in arrivo la nuova fotocamera reflex :D

Nel frattempo ho anche effettuato la mia prima crociera su MSC Magnifica e ho scritto un corposo diario di viaggio a riguardo con tante foto. Inutile negare che a me e a mia moglie l'esperienza è piaciuta tantissimo ed infatti ne abbiamo già prenotata un'altra nel 2017 ma nulla vieta che anche nel 2016 si possa replicare.

Credo sia tempo che io vi parli di Erice, l'antica Erix capitale religiosa degli Elimi. Erice è un posto che mi sta particolarmente a cuore, vuoi perchè molto vicina alla mia città natale, vuoi perchè mi ci hanno portato per il servizio fotografico del mio matrimonio, in ogni caso a Erice ci torno spesso e volentieri, l'ultima volta il giorno si Santo Stefano circa un mese fa. Ragion per cui farò una cosa diversa, nel descrivervi Erice metterò delle foto scattate nei vari anni dal 2007 in poi. Posti antichi come Erice rimangono immutati nel tempo ma qualche piccolo cambiamento c'è sempre.

Qualche accenno storico, Erix, come detto, fu fondata dagli Elimi, una mescolanza fra popolazioni autoctone, egee e anche liguri. In realtà sulle origini di questo popolo ci sono varie interpretazioni storiche, alcuni affermano fossero di origine troiana fuggiti dopo la distruzione della loro città ad opera di Agamennone. Le principali città fondate dagli Elimi furono Erice, Segesta, Entella e Iaitias (nei pressi di San Giuseppe Iato). La città più importante per gli Elimi fu senz’altro Segesta, che fungeva da centro politico ed amministrativo e fu in continua disputa con la polis greca di Selinunte. L’importanza di Erix era, invece, collegata alla religione. Il loro centro sacro, situato sul monte che domina l’odierna Trapani, faceva perno sul santuario di Afrodite, denominata Astarte dai Fenici e, successivamente, Venere dai Romani. L'attuale Castello di Venere sorge proprio nel luogo dove un tempo c'era il santuario. L'aspetto del monte alto 756 metri sul livello del mare spesso è avvolto sulla cima dalla nebbia che lo rende misterioso.

Durante il periodo romano il santuario di Erice fu sede di pellegrinaggio ma poi arrivarono gli anni dell'oblio sotto la dominazione bizantina, il suo nome non appare mai in alcun documento pubblico dell'epoca. Gli Arabi ne cambiarono il nome in Gebel-el-Hamid (monte di Maometto) ma l'antica Erice rimase abbandonata e forse anche disabitata. Solo sotto la dominazione Normanna la cittadina rifiorì a nuova vita. I Normanni la fortificarono e la potenziarono. Erice cambio nome una seconda volta venne affidata alla tutela di San Giuliano e Monte San Giuliano fu il suo nuovo nome fino al 1934, per essere definitivamente ribattezzata durante il governo di Mussolini con il nome di Erice. Periodi prosperi furono quelli delle successive dominazioni sveva, angioina ed aragonese, in particolare Federico d’Aragona ordinò la costruzione della Chiesa Madre. Gli anni degli ultimi re aragonesi chiusero un periodo di serenità sociale e di tranquillità economica. L’antica Erice svolge oggi il suo moderno e prestigioso ruolo di centro residenziale e turistico. Il centro cittadino conta oggi solo circa 500 residenti mentre la maggior parte della popolazione si concentra nell'abitato di Casa Santa ai piedi del monte e contiguo alla città di Trapani.

Adesso un pochino di foto cominciando dal 2007:

La città di Erice ha forma triangolare ed ha conservato il suo aspetto medioevale, con piccole stradine, e ciclopiche mura di cinta sul versante occidentale con tre porte di accesso, quella sotto è porta Trapani

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Da porta Trapani si imbocca corso Vittorio Emanuele e voltando subito a sinistra, si raggiunge la chiesa Matrice dedicata alla Santissima Assunta, eretta nel 1314. Di fronte ad essa, isolato, si trova il campanile in origine torre di vedetta fatta costruire da Federico d'Aragona (1312).
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Il Centro Ettore Majorana per la cultura scientifica è un'organizzazione scientifica, nota in tutto il mondo, fondata ad Erice dal professor Antonino Zichichi che ne è anche il presidente.
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Veduta da Erice sul Monte Cofano
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Torretta Pepoli
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La Torretta Pepoli nel 2007 era in completo stato di abbandono
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Una delle torri del Castello Pepoli
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Vista da Erice delle isole Egadi……..
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…….e delle saline di Trapani
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La via più comoda per arrivare a Erice è la funivia da Trapani che in 10 minuti ti porta in cima.
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Da Trapani è ben visibile la via percorsa dalla funivia ben illuminata fino alla vetta.
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Continuo la mia descrizione di Erice con le foto scattate nel 2009

La chiesa Matrice (Maria SS Assunta) fu eretta nel 1314 per volere di Federico d'Aragona. Di fronte a essa si erge un poderoso campanile a due ordini di bifore gotiche di tipo chiaramontano e coronato da merli. La facciata della chiesa è preceduta da un pronao rettangolare del 1426, su quattro arcate ogivali e con volta a costoloni, sotto il quale si apre un magnifico portale gotico con ornati a linee spezzate mentre in alto spicca il rosone.

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L'interno a tre navate in stile gotico è dovuto ad un rifacimento del 1865.

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La principale piazza di Erice, Piazza Umberto I, sede del Museo Cordici e del Municipio sulla cui facciata spicca l'orologio

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Girando per i vicoletti di Erice ci si imbatte anche in piccoli atri al cui interno si scorgono antichi cortili. I cortili ericini sono oggetto di iniziative di associazioni locali che organizzano delle visite guidate anche in lingua inglese con relative degustazioni di dolci e vini tipici.

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Ma Erice è conosciuta anche per il suo artigianato di teppeti, prodotti in ferro battuto e ceramiche, girando per Erice è facile imbattersi in piccoli negozietti che vendono questi prodotti.

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Nella parte sud orientale di Erice si trovano il castello di Venere e i giardini del Balio. I giardini così come le torri adiacenti, prendono il nome dal "baiolo" rappresentante dell'autorità regia che durante il medioevo.

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Sulla cima del Monte Erice sorge il castello normanno, una fortezza costruita sulle rovine del santuario a cielo aperto dedicato dai Romani alla Venere Erycina.
Il castello venne reso inespugnabile con l'edificazione di poderose mura e dalle Torri del Balio un tempo collegate al castello tramite un ponte levatoio.


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Il panorama che si gode dall’alto di questo sito è bellissimo e vario poichè abbraccia l’orizzonte quasi a 360° e si può volgere lo sguardo dal canale di Sicilia fino al mar Tirreno. Di sera spicca l'illuminazione dei paesi ubicati nelle valli sottostanti.

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[/QUOTE] grazie mille per i tuoi suoggerimenti febbraio siamo stai in crociera con fortuna Abbiamo rivisto molto ma molto volentieri Palermo ... L'abbiamo trovata città vivibilissima tutto pedonale ... E poi su tuo suggerimento siamo riuscita a visitare il comune e abbiamo fatto una bella foto anche noi .... Non riesco a impostare foto grazie
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Posto di comando (scrivania del sindaco Orlando)
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Tiriamo un pochino su questa discussione perché ho del nuovo materiale fotografico da mostrarvi. Come qualcuno di voi avrà già letto nel mio diario di viaggio su MSC Orchestra da agosto mi sono trasferito a Palermo. Ho lasciato Parma dopo 17 lunghi anni e sono tornato a casa. Non proprio perché sono originario della provincia di Trapani ma tornare in Sicilia per me è come tornare a casa. Ho nuove foto quindi di Palermo, inedite con visite effettuate grazie all'iniziativa "Le vie dei Tesori". Ho da mostrarvi le foto del Duomo di Monreale e del chiostro, poi ho da mostrarvi le foto di Bagheria e della Villa Palagonia citata e mostrata nel film di Tornatore, "Baaria" e che fu protagonista anche in alcune scene del film "il mafioso" (1962) con Alberto Sordi. Inizierò però col raccontarvi del mio ultimo viaggio concluso ieri, un fine settimana alla scoperta dell'entroterra siciliano in provincia di Enna. Vi parlerò e vi mostrerò le foto di Piazza Armerina, località turistica famosa soprattutto per i mosaici della splendida Villa Romana del Casale. Vi parlerò della sconosciuta Aidone il cui piccolo museo racchiude alcuni capolavori fino a pochissimo tempo fa esposti nientemeno che al Getty Museum di Los Angeles, reperti di grande valore trafugati dal sito archeologico di Morgantina e venduti al famoso museo americano e poi fortunatamente restituiti alla Sicilia.

Questo mio breve viaggio è nato proprio per la curiosità dopo la scoperta dell'esistenza di uno di questi "tesori", la testa di Ade e di cui sono venuto a conoscenza poco tempo fa guardando in TV sulla rai una puntata della trasmissione "Petrolio - L'isola del tesoro". Così approfittando di un paio di giorni di ferie nell'occasione del mio compleanno io mia moglie abbiamo prenotato un B&B a Piazza Armerina e abbiamo visitato il paese, la Villa del Casale, il Museo di Aidone, l'area archeologica di Morgantina ed infine abbiamo fatto una capatina a Caltagirone famosa per le ceramiche a la scalinata di Santa Maria del Monte.
 
Ciao , molto interessata per un mio prossimo viaggio nella tua bella isola...[emoji6]
Sara' un' ottimo spunto per progettare al meglio la mia visita.

Resto sintonizzata !!
 
Ehilà, ben tornato nel 3D.... felice per il tuo ritorno a casa... anche se non è proprio casa tua ma sentirne solo gli odori ed i profumi a te cari ti riempie di gioia... :D
aspetterò le tue foto... ;)

Gianni
 
Ciao , molto interessata per un mio prossimo viaggio nella tua bella isola...[emoji6]
Sara' un' ottimo spunto per progettare al meglio la mia visita.

Resto sintonizzata !!

Ehilà, ben tornato nel 3D.... felice per il tuo ritorno a casa... anche se non è proprio casa tua ma sentirne solo gli odori ed i profumi a te cari ti riempie di gioia... :D
aspetterò le tue foto... ;)

Gianni

Bene, bene sono contento che continuate a seguirmi.

Qualche settimana fa mia moglie mi chiede se mi avrebbe fatto piacere per il mio compleanno organizzare una mini vacanza, un fine settimana lontano dallo stress del lavoro. Non c'era neanche bisogno di dirlo, in pochi secondi avevo già avallato la proposta. Si ma dove si va? Anche qui la risposta era già pronta, tempo addietro avevamo visto una trasmissione sulla RAI, "Petrolio", che parlava proprio delle bellezze paesagistiche e architettoniche della Sicilia in un virtuale viaggio tra i luoghi della celebre fiction di "Montalbano". La trasmissione spaziava però verso altri argomenti riguardanti la Sicilia tra cui un servizio sul ritorno in Sicilia della celebre "Testa di Ade". Ammetto che fino ad allora non ne avevo mai sentito parlare. Il servizio approfondiva l'argomento dicendo che il reperto originariamente era stato trafugato dall'area archeologica di Morgantina in provincia di Enna e ora sarebbe stato esposto nel piccolo museo di Aidone che già ospitava un'altra importante statua, la Venere di Morgantina, anch'essa "rubata" tempo addietro e restituita alla Sicilia. Una piccola ricerca su google basta per scoprire che Aidone e la Polis di Morgantina si trovano ad un tiro di schioppo da Piazza Armerina, località famosa per la Villa Romana del Casale al cui interno sono ubicati fra i mosaici più belli del periodo storico romano. Ci eravamo sempre ripromessi di andare a vedere i mosaici e quindi era l'occasione giusto di prendere due o anche tre piccioni con un fava. Dopo una breve ricerca su Booking e lette le opinioni su Tripadvisor trovo la sistemazione che fa per noi. Un B&B nel centro storico di Piazza Armerina, prenoto una stanza e siamo già pronti per partire. Un paio di giorni di ferie al lavoro in febbraio non te li nega nessuno quindi partiamo venerdì mattina con tutta calma. L'itinerario da Palermo è molto semplice per chi volesse farlo con una automezzo a noleggio. Autostrada Palermo-Catania A19 uscita di Enna poi SS117bis indicazioni per il lago di Pergusa poi piccola deviazione sulla SS561 via pergusina e poi ancora SS117bis fino a Piazza Armerina.

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Arriviamo a Piazza poco prima delle 13:00, ad accoglierci la signora Angela proprietaria del B&B, simpatica e molto disponibile. Ci fa vedere la camera, in pratica un bilocale con angolo cottura ben pulito e con un bagno enorme. Ci lascia le chiavi e ci consiglia, vista l'ora un paio di posti dove andare a pranzare. A dispetto del fatto che siamo in pieno centro storico parcheggiare l'auto sotto il B&B non è un problema, abbiamo trovato sempre posto durante i tre giorni favoriti dal fatto che a Piazza Armerina non ci sono strade chiuse al traffico ma questo comporta anche dei disagi e poi vi dirò perché. Posati i bagagli andiamo a pranzo a piedi, il ristorante è a meno ci 200 metri. Un antipasto e un primo veloce e siamo pronti per partire alla scoperta delle bellezze locali. Ci mettiamo in macchina e navigatore alla mano ci dirigiamo ad Aidone, il percorso è semplice e in realtà basterebbe seguire le indicazioni, Aidone dista da Piazza Armerina circa 10 km. L'idea è quella di visitare il Museo e poi l'area archeologica di Morgantina mentre il sabato l'avremmo dedicato alla Villa del Casale. Il Museo di Aidone si trova in centro al paese su in alto, anche qui ci si arriva comodamente in macchina e parcheggiamo praticamente davanti all'ingresso favoriti dal fatto che non c'è nessuno in giro.

Il museo è ospitato nell'ex Convento dei Cappuccini, costruito tra il 1611 e il 1613. La struttura architettonica originale comprende la chiesa dedicata a San Francesco ed è stata restaurata nel 1984, quando è stato istituito il museo. L'ingresso al museo avviene attraverso la chiesa di San Francesco, la cui navata è in parte adibito a sala congressi. Piccola nota l'ingresso al museo costa 6 euro ma noi ci eravamo informati e acquistiamo il biglietto cumulativo per il Museo, l'area archeologica e la Villa del Casale a 14 euro a persona, acquistarli singolarmente ci sarebbe costato 6 + 6 + 10 euro. Il museo illustra la storia della Polis Morgantina, dall'età del Bronzo al periodo romano repubblicano. Le collezioni e i reperti esposti provengono da scavi effettuati dalla Missione americana di Princeton e Virgina dell'Università e dalla Soprintendenza di Siracusa, Agrigento ed Enna.


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La prima sala a cui accediamo è la sala degli Acroliti che dal 21 dicembre scorso ospita la "Testa di Ade". Riporto la notizia ANSA del ritorno ad Aidone del prezioso reperto come già era avvenuto in precedenza per gli stessi Acroliti e la Venere di Morgantina.

(ANSA) - PALERMO, 19 DIC - Era stata trafugata tra il 1977 e il 1978. Dopo quasi quarant'anni torna a casa la testa di Ade, la preziosa scultura del IV secolo avanti Cristo restituita alla Sicilia dal Paul Getty museum di Malibù. Da mercoledì prossimo Ade sarà in mostra al museo di Aidone, in provincia di Enna, vicino alla grande statua della dea Demetra e agli acroliti di Morgantina. La scelta di riunire i tre pezzi pregiati del museo non serve solo a riportarli al contesto storico e artistico di provenienza ma rimarca anche un destino comune: la dea, gli acroliti e la testa di Ade erano stati trafugati a Morgantina, acquistati dai musei americani e, a partire dal 2009, restituiti e riportati nel loro sito naturale. Ade è l'ultimo arrivato. La scultura, una testa piena di riccioli rossi e un volto con la barba azzurra increspata, era stata acquista dal Getty nel 1985. Il museo aveva versato circa 500 mila dollari al magnate americano Maurice Tempelsman, l'ultimo compagno di Jacqueline Kennedy. Alla statua mancava un ricciolo. Due studiose siciliane, Lucia Ferruzza e Serena Raffiotta, lo hanno riconosciuto in un pezzo recuperato dai carabinieri nel sito dello scavo, il santuario di Demetra e Kore in contrada San Francesco Bisconti, a Morgantina. Un archeologo americano ha poi ritrovato altri tre riccioli: insieme con quello scoperto in precedenza sono stati messi a confronto con la testa. E' stato così possibile risalire con assoluta certezza alla provenienza della scultura. Al rientro da Malibù il reperto è stato sequestrato, e ora dissequestrato, dalla Procura di Enna. Una volta restituito alla Regione siciliana, l'assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio ha deciso con la direttrice del polo museale ennese, Giovanna Susan, l'esposizione permanente della scultura nel museo di Aidone. "E' un recupero - ha detto Vermiglio - di grande rilievo che, come gli acroliti, gli argenti della casa di Eupolemos e la statua di Demetra restituiti dai musei americani, testimonia il lavoro sinergico condotto dalle istituzioni preposte alla tutela e alla sicurezza del nostro patrimonio".

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Questa straordinaria testa in terracotta caratterizzata da una voluminosa barba di colore blu e da una massa di capelli rossi faceva parte di una statua e raffigurava Ade, il dio dell'oltretomba. Uno dei tratti più peculiari della testa è l'incisione attorno agli occhi, probabilmente in origine riempita di colore o lasciata vuota per creare, attraverso l'effetto chiaroscuro, una maggiore intensità espressiva.


Continua......................
 
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La sala dove si trova la Testa di Ade in origine era la sacrestia della chiesa conventuale ed infatti conserva ancora alcuni elementi decorativi originari. La nicchia in fondo alla sala ospita gli Acroliti di S.Francesco Bisconti. Gli Acroliti sono un tipo di statua che presso gli antichi Greci veniva modellata solo nella testa, nelle braccia o mani e nei piedi, utilizzando pietra, marmo o avorio; il resto della statua veniva realizzato invece con materiale meno pregiato o deperibile (ad es. legno) trattandosi unicamente di una struttura di sostegno per mantenere le estremità scolpite. Questa struttura veniva quindi rivestita con panneggi reali in tessuto. L'acrolito era utilizzato soprattutto per statue di divinità esposte al culto dei fedeli negli antichi templi. Nel nostro caso si tratta di due statue della scultura arcaica greca databili tra il 530 e il 520 e realizzati in marmo di Taso, isola dell‘Egeo settentrionale. Le figure, probabilmente rappresentati Demetra e la figlia Kore (Persefone) sedute su troni. Questi elementi scultorei in marmo (teste, mani e piedi) furono rinvenuti nell’estate del 1979 ad Aidone da scavatori clandestini in contrada S. Francesco Bisconti. Qualche anno dopo a New York, fra i collezionisti di arte antica, si diffuse la notizia dell’acquisto da parte di un misterioso personaggio di elementi di statue in marmo di età arcaica. Grazie ad un membro della missione archeologica americana di Morgantina le sculture furono identificate nel 1986 durante una loro esposizione temporanea al Paul Getty Museum di Malibu, in California. Lo studioso inviò le fotografie delle opere a Malcolm Bell, direttore della missione americana di Morgantina. Bell consegnò le fotografie all'allora Soprintendente di Agrigento, Graziella Fiorentini, consentendo l’avvio delle indagini giudiziarie. Una denuncia della Procura di Enna, del 1988, che certificava la corrispondenza fra le statue trafugate a Morgantina con quelle esposte al Paul Getty Museum, fece sì che il museo americano restituisse in fretta e furia le due opere al collezionista di New York. Il Ministero dei Beni Culturali tentò invano delle trattative con il collezionista per far rientrare le opere in Italia. Inaspettatamente nel 2002 Maurice Tempelsman donò le sculture al Bayly Art Museum dell’Università della Virginia, condizionando però il lascito all'osservanza di due condizioni: che non fosse fatta pubblicità in merito alla donazione e al nome del donatore e che fosse vietato restituire le opere all'Italia prima di cinque anni. Decorso il termine imposto dal donatore, nel 2008 l'Università della Virginia ne ha promosso la restituzione all'Italia avvenuta nel 2009. In questa restituzione ha svolto un ruolo determinante il professor Malcolm Bell, ancora oggi direttore della missione archeologica americana di Morgantina.


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Lasciata questa sala entriamo in un'altra sala che ospita un'altra opera molto importante, la sala della Dea di Morgantina. Si tratta di una statua, databile al 430 a.C. realizzata in tecnica pseudo acrolitica in quanto il volto e le parti nude sono in marmo di Paros mentre il corpo è in calcare. Il panneggio conserva tracce di colore rosso scuro. La rifinitura del corpo e del panneggio fa pensare ad un artista della cerchia di Fidia, chiamato per la sua fama in Sicilia per scolpire Dee nei santuari di maggiore rilevanza, sull'esempio della madrepatria Grecia. La possente figura alta 2,20 metri è stata identificata con Afrodite o con la dea Demetra rappresentata mentre tiene in una mano una fiaccola alla disperata ricerca della figlia Kore rapita da Ade. Anche quest'opera ha una storia ricca di vicissitudini alquanto sgradevoli. Sappiamo che agli inizi degli anni 80 la statua giunse senza nessun ostacolo in Svizzera e venne venduta dal ricettatore Renzo Canavesi a Robin Symes, grande acquirente internazionale per conto di importanti musei che dalla sua sede londinese avviò segrete trattative con il Getty Museum a cui nel 1986 la statua di Morgantina, definita “probably Afrodite” fu rivenduta, con pochissime e modeste ricerche di eventuale provenienza illecita da parte della Direzione del Getty presso l’Amministrazione dei beni Culturali italiana e siciliana. Veniva infatti chiesto alla Soprintendenza di Agrigento, competente per il territorio, se una statua, riconosciuta come proveniente da Morgantina fosse stata rubata dai musei di Sicilia. Ovviamente la risposta fu negativa. Non era stata rubata bensì trafugata dall'area archeologica e non c’erano prove per dimostrarlo. La Convenzione siglata a Roma il 25 settembre 2007 tra il Ministero dei Beni Culturali, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e il Getty Museum ha concluso una lunga e complessa vicenda giudiziaria e diplomatica. Il Museo americano ha riconosciuto la fondatezza dell’azione risoluta del Governo italiano a seguito delle analisi petrografiche, condotte dall'equipe del professor Alaimo dell’Università di Palermo che hanno dimostrato che il tufo in cui è intagliata la statua proviene dall’area di Morgantina. La statua fu restituita nel 2011 e da allora si trova nel museo di Aidone.

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In questa sala sono presenti anche dei busti fittili femminili di varie dimensioni che venivano dedicate alle divinità dai fedeli in particolari le giovani donne a loro devote per ottenere la fertilità nelle varie fasi della giovinezza. Le divinità spesso venivano identificate con il Polos, una sorta di copricapo o corona di forma cilindrica, ed erano adornate con fiori, orecchini e gioielli e il vestito era spesso colorato di rosa.


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Continua..................
 
Ultima modifica:
Belli ed interessanti i reperti esposti in questo piccolo museo siciliano.... per fortuna che alcuni di essi hanno potuto far ritorno nel luogo che gli competeva... :D

Gianni
 
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