Ciao , molto interessata per un mio prossimo viaggio nella tua bella isola...[emoji6]
Sara' un' ottimo spunto per progettare al meglio la mia visita.
Resto sintonizzata !!
Ehilà, ben tornato nel 3D.... felice per il tuo ritorno a casa... anche se non è proprio casa tua ma sentirne solo gli odori ed i profumi a te cari ti riempie di gioia...
aspetterò le tue foto...
Gianni
Bene, bene sono contento che continuate a seguirmi.
Qualche settimana fa mia moglie mi chiede se mi avrebbe fatto piacere per il mio compleanno organizzare una mini vacanza, un fine settimana lontano dallo stress del lavoro. Non c'era neanche bisogno di dirlo, in pochi secondi avevo già avallato la proposta. Si ma dove si va? Anche qui la risposta era già pronta, tempo addietro avevamo visto una trasmissione sulla RAI, "Petrolio", che parlava proprio delle bellezze paesagistiche e architettoniche della Sicilia in un virtuale viaggio tra i luoghi della celebre fiction di "Montalbano". La trasmissione spaziava però verso altri argomenti riguardanti la Sicilia tra cui un servizio sul ritorno in Sicilia della celebre "Testa di Ade". Ammetto che fino ad allora non ne avevo mai sentito parlare. Il servizio approfondiva l'argomento dicendo che il reperto originariamente era stato trafugato dall'area archeologica di Morgantina in provincia di Enna e ora sarebbe stato esposto nel piccolo museo di Aidone che già ospitava un'altra importante statua, la Venere di Morgantina, anch'essa "rubata" tempo addietro e restituita alla Sicilia. Una piccola ricerca su google basta per scoprire che Aidone e la Polis di Morgantina si trovano ad un tiro di schioppo da Piazza Armerina, località famosa per la Villa Romana del Casale al cui interno sono ubicati fra i mosaici più belli del periodo storico romano. Ci eravamo sempre ripromessi di andare a vedere i mosaici e quindi era l'occasione giusto di prendere due o anche tre piccioni con un fava. Dopo una breve ricerca su Booking e lette le opinioni su Tripadvisor trovo la sistemazione che fa per noi. Un B&B nel centro storico di Piazza Armerina, prenoto una stanza e siamo già pronti per partire. Un paio di giorni di ferie al lavoro in febbraio non te li nega nessuno quindi partiamo venerdì mattina con tutta calma. L'itinerario da Palermo è molto semplice per chi volesse farlo con una automezzo a noleggio. Autostrada Palermo-Catania A19 uscita di Enna poi SS117bis indicazioni per il lago di Pergusa poi piccola deviazione sulla SS561 via pergusina e poi ancora SS117bis fino a Piazza Armerina.
Arriviamo a Piazza poco prima delle 13:00, ad accoglierci la signora Angela proprietaria del B&B, simpatica e molto disponibile. Ci fa vedere la camera, in pratica un bilocale con angolo cottura ben pulito e con un bagno enorme. Ci lascia le chiavi e ci consiglia, vista l'ora un paio di posti dove andare a pranzare. A dispetto del fatto che siamo in pieno centro storico parcheggiare l'auto sotto il B&B non è un problema, abbiamo trovato sempre posto durante i tre giorni favoriti dal fatto che a Piazza Armerina non ci sono strade chiuse al traffico ma questo comporta anche dei disagi e poi vi dirò perché. Posati i bagagli andiamo a pranzo a piedi, il ristorante è a meno ci 200 metri. Un antipasto e un primo veloce e siamo pronti per partire alla scoperta delle bellezze locali. Ci mettiamo in macchina e navigatore alla mano ci dirigiamo ad Aidone, il percorso è semplice e in realtà basterebbe seguire le indicazioni, Aidone dista da Piazza Armerina circa 10 km. L'idea è quella di visitare il Museo e poi l'area archeologica di Morgantina mentre il sabato l'avremmo dedicato alla Villa del Casale. Il Museo di Aidone si trova in centro al paese su in alto, anche qui ci si arriva comodamente in macchina e parcheggiamo praticamente davanti all'ingresso favoriti dal fatto che non c'è nessuno in giro.
Il museo è ospitato nell'ex Convento dei Cappuccini, costruito tra il 1611 e il 1613. La struttura architettonica originale comprende la chiesa dedicata a San Francesco ed è stata restaurata nel 1984, quando è stato istituito il museo. L'ingresso al museo avviene attraverso la chiesa di San Francesco, la cui navata è in parte adibito a sala congressi. Piccola nota l'ingresso al museo costa 6 euro ma noi ci eravamo informati e acquistiamo il biglietto cumulativo per il Museo, l'area archeologica e la Villa del Casale a 14 euro a persona, acquistarli singolarmente ci sarebbe costato 6 + 6 + 10 euro. Il museo illustra la storia della Polis Morgantina, dall'età del Bronzo al periodo romano repubblicano. Le collezioni e i reperti esposti provengono da scavi effettuati dalla Missione americana di Princeton e Virgina dell'Università e dalla Soprintendenza di Siracusa, Agrigento ed Enna.
La prima sala a cui accediamo è la sala degli Acroliti che dal 21 dicembre scorso ospita la "Testa di Ade". Riporto la notizia ANSA del ritorno ad Aidone del prezioso reperto come già era avvenuto in precedenza per gli stessi Acroliti e la Venere di Morgantina.
(ANSA) - PALERMO, 19 DIC - Era stata trafugata tra il 1977 e il 1978. Dopo quasi quarant'anni torna a casa la testa di Ade, la preziosa scultura del IV secolo avanti Cristo restituita alla Sicilia dal Paul Getty museum di Malibù. Da mercoledì prossimo Ade sarà in mostra al museo di Aidone, in provincia di Enna, vicino alla grande statua della dea Demetra e agli acroliti di Morgantina. La scelta di riunire i tre pezzi pregiati del museo non serve solo a riportarli al contesto storico e artistico di provenienza ma rimarca anche un destino comune: la dea, gli acroliti e la testa di Ade erano stati trafugati a Morgantina, acquistati dai musei americani e, a partire dal 2009, restituiti e riportati nel loro sito naturale. Ade è l'ultimo arrivato. La scultura, una testa piena di riccioli rossi e un volto con la barba azzurra increspata, era stata acquista dal Getty nel 1985. Il museo aveva versato circa 500 mila dollari al magnate americano Maurice Tempelsman, l'ultimo compagno di Jacqueline Kennedy. Alla statua mancava un ricciolo. Due studiose siciliane, Lucia Ferruzza e Serena Raffiotta, lo hanno riconosciuto in un pezzo recuperato dai carabinieri nel sito dello scavo, il santuario di Demetra e Kore in contrada San Francesco Bisconti, a Morgantina. Un archeologo americano ha poi ritrovato altri tre riccioli: insieme con quello scoperto in precedenza sono stati messi a confronto con la testa. E' stato così possibile risalire con assoluta certezza alla provenienza della scultura. Al rientro da Malibù il reperto è stato sequestrato, e ora dissequestrato, dalla Procura di Enna. Una volta restituito alla Regione siciliana, l'assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio ha deciso con la direttrice del polo museale ennese, Giovanna Susan, l'esposizione permanente della scultura nel museo di Aidone. "E' un recupero - ha detto Vermiglio - di grande rilievo che, come gli acroliti, gli argenti della casa di Eupolemos e la statua di Demetra restituiti dai musei americani, testimonia il lavoro sinergico condotto dalle istituzioni preposte alla tutela e alla sicurezza del nostro patrimonio".
Questa straordinaria testa in terracotta caratterizzata da una voluminosa barba di colore blu e da una massa di capelli rossi faceva parte di una statua e raffigurava Ade, il dio dell'oltretomba. Uno dei tratti più peculiari della testa è l'incisione attorno agli occhi, probabilmente in origine riempita di colore o lasciata vuota per creare, attraverso l'effetto chiaroscuro, una maggiore intensità espressiva.
Continua......................