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Grande diario di viaggio della Sicilia

Continuiamo il nostro tour di Cefalù questa volta in diurna, con qualche cenno storico. Le origini di Kephaloidion (antico nome greco) sono incerte, pare sia stata fondata da popolazioni autoctone, forse i Sicani altri l'attribuiscono ai Fenici. Di certo fu città alleata dei cartaginesi e successivamente conquistata dai Greci di Siracusa. Grande importanza riveste per Cefalù la Rocca che si erge alta 268 metri s.l.m. alle sue spalle. Alla Rocca si può arivare imboccando uno dei vicoli che si diramano da Corso Ruggero. Il percorso in salita può risultare faticoso ma la vista dall'alto ripaga dello sforzo compiuto. Così dicono, purtroppo durante la mia visita la consorte non era molto propensa ad affrontare l'impresa. Sulla rocca è possibile visitare liberamente i resti del castello medievale circondato da due cinta murarie che unitamente alle pareti ripidissime della rocca rappresentavano una impenetrabile difesa per gli assalitori. Tra le varie strutture che si possono ammirare quella più importante è il tempio di Diana risalente al IX secolo a.c. La costruzione del Duomo o Cattedrale si deve al normanno Ruggero II. Pare che duranto un viaggio da Napoli a Palermo rischiò la morte in un naufragio nei pressi di Cefalù e che per tale motivo ordinò la costruzione del Duomo, iniato nel 1131 come ringraziamento alla città. Come buona parte delle costruzioni del periodo normanno in sicilia il duomo è il risultato della collaborazione fra architetti normanni, artisti bizantini e maestranze arabe.
C'è un'altra leggenda che riguarda la città di Cefalù che si rifà al personaggio mitologico del pastore Dafni, reso cieco dalla dea Giunone per avere osato preferire la bella Climene alla propria figlia Echeneide. Dafni trascorse il resto della sua vita sulla spiaggia di Cefalù. Ancora oggi, nelle giornate ventose, sembra si possa udire il canto di dolore melodioso del pastore Dafni.

E ora qualche foto:

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Uno dei tanti bed & breakfast che offrono dei meravigliosi terrazzini da cui godersi la vista della piazza dall'alto, magari facendo colazione

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Anche qui ritroviamo la figura del Cristo Pantocratore già incontrato alla Cappella Palatina e sulla Cupola della chiesa della Martorana

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Il lungomare di Cefalù

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Salla destra si intravede la Rocca
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Partendo da Cefalù e inerpicandosi attraverso la contorta e panoramica strada provinciale 54 bis dopo 15 km a 850 metri s.l.m. si giunge nella frazione di Gibilmanna sede del Santuario di Gibilmanna dedicato alla Santissima Vergine. Si tratta di uno dei sei monasteri fatti edificare in Sicilia da Gregorio Magno prima di essere eletto pontefice. In epoca normanna fu sede di un priorato benedettino fino al 1535, anno in cui fu ceduto all'ordine dei Cappuccini. I cappuccini diedero l'avvio alla costruzione della nuova chiesa ultimata nel 1624. Presso il santuario sono presenti una biblioteca che custodisce rari e preziosi testi del 500 ed il museo.

Io la chiesa l'ho trovata poco interessante, notevole invece la vista panoramica che si gode da lassù.

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vi ricordo che Cefalù ha concorso come Borgo Più Bello D'Italia con tutte le ragioni del mondo su Kilimangiaro
battuta da Montealbano Elicona nel messinese, conosciuto anche come il Tibet d'Italia, Cefalù resta comunque uno fra i più belli in assoluto e il suo mare uno dei più entusiasmanti del mondo
 
Maria io non sono stata a Montalbano ma conosco posti come Librizzi, Floresta...hanno un qualcosa di magico non so spiegare...forse è per questo che ha vinto...ma Cefalù è davvero bella...tutta la Sicilia è le sue isole sono meravigliose...
 
Rimanendo all'interno del Parco delle Madonie è possibile visitare un piccolo comune di circa 9 mila abitanti, Castelbuono. Questo piccolo paesino è noto soprattutto per una specialità gastronomica, il cosìddetto "Oro di Manna". La manna di Castelbuono condivide solo il nome con la manna ricordata nella bibbia con cui dio sfamò gli Ebrei nel deserto. Si tratta di una linfa, che mediante un'incisione sgorga dall'albero di frassino e col calore del sole estivo diventa bianca. Dolce come lo zucchero ma anche teneramente croccante è un alimento salutare e dai molteplici benefici, è un prodotto unico al mondo, conosciuto fin dalla notte dei tempi. Nel particolare, l'oro di manna è un dolce creato dal pasticciere siciliano Nicola Fiasconaro. Fiasconaro utilizza la manna naturale per creare un panettone irripetibile altrove, con la crema di manna (l'oro appunto) da spalmare sulle fette del panettone artigianale ricoperto di glassa.

Attenzione, può creare dipendenza :)

Castelbuono è noto anche per la presenza del Castello dei Ventimiglia. L'edificio medievale è stato costruito nel 1316 per volontà di Francesco I di Ventimiglia ed è di semplice pianta quadrangolare di stile arabo. L'interno dell'edificio ospita il museo civico.

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L'ingresso al centro storico
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Negozio di souvenir
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Ultima modifica:
ti sei dimenticato oltre il panettone, le colombe Fiasconaro
mica scherzano quelle
e mentre ci sei, spiega agli amici la "Val Demone", qua nella foto le meravigliose ceramiche ma anche una delle circoscrizioni in cui troviamo divisa la Sicilia per una parte del Medioevo e per tutta l'età moderna, sino al 1812 e...........................................
 
ti sei dimenticato oltre il panettone, le colombe Fiasconaro
mica scherzano quelle

No, non scherzano :)

e mentre ci sei, spiega agli amici la "Val Demone", qua nella foto le meravigliose ceramiche ma anche una delle circoscrizioni in cui troviamo divisa la Sicilia per una parte del Medioevo e per tutta l'età moderna, sino al 1812 e...........................................

Fin dall'epoca musulmana la Sicilia venne divisa in tre unità territoriali ed anche amministrative. Avevo già accennato al fatto che durante il dominio musulmano la Sicilia divenne un emirato autonomo per poi suddividersi in tre emirati indipendenti:

Mazara del Vallo (emiro ʿAbd Allāh ibn Mankūt),
Siracusa (emiro Ibn al-Thumna)
Enna (Ibn al-Ḥawwās)

In epoca normanna tale suddivisione territoriale continuò con l'istituzione dei Valli:

Val di Mazara
Val Demone
Val di Noto

Di queste la più antica come istituzione fu la Val Demone (1154). Esso comprendeva i territori nord orientali dell'isola fino a Messina

"da Messina per lo stretto sino a Cefalù, e, per via di terra, furon confini Pollina, Castelbuono, Gerace, Nicosia, Troina, e costeggiando il Mongibello, Carboni, Motto, Taormina, Limina, fiume di Nisi e tutto il paese giacente sul mare insino a Messina" (Lodovico Bianchini).

L'estensione cambiò nel corso degli anni con l'annessione del Vallo di Castrogiovanni, corrispondente all'incirca all'attuale provincia di Enna.
 
No, non scherzano :)



Fin dall'epoca musulmana la Sicilia venne divisa in tre unità territoriali ed anche amministrative. Avevo già accennato al fatto che durante il dominio musulmano la Sicilia divenne un emirato autonomo per poi suddividersi in tre emirati indipendenti:

Mazara del Vallo (emiro ʿAbd Allāh ibn Mankūt),
Siracusa (emiro Ibn al-Thumna)
Enna (Ibn al-Ḥawwās)

In epoca normanna tale suddivisione territoriale continuò con l'istituzione dei Valli:

Val di Mazara
Val Demone
Val di Noto

Di queste la più antica come istituzione fu la Val Demone (1154). Esso comprendeva i territori nord orientali dell'isola fino a Messina

"da Messina per lo stretto sino a Cefalù, e, per via di terra, furon confini Pollina, Castelbuono, Gerace, Nicosia, Troina, e costeggiando il Mongibello, Carboni, Motto, Taormina, Limina, fiume di Nisi e tutto il paese giacente sul mare insino a Messina" (Lodovico Bianchini).

L'estensione cambiò nel corso degli anni con l'annessione del Vallo di Castrogiovanni, corrispondente all'incirca all'attuale provincia di Enna.


lasciatelo dire, sei un grande
un enorme grazie!
 
Che piacere seguirti! Sono stata a Cefalu' e a Castelbuono proprio lunedì! Già molti turisti e anche qualche coraggioso che faceva il bagno. Un mare limpido e di azzurro/verde incredibile!
Ti seguo.
 
Spostiamoci nuovamente nella provincia di Palermo e muovendo dal capoluogo in direzione est percorrendo l'A19 direzione Messina dopo circa 70 km arriviamo a Cefalù.

Metto una prima serie di foto fatte in notturna per poi proseguire con le foto diurne e qualche cenno storico su questo importante centro turistico.

Inizio con qualche scorcio del centro storico

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Per arrivare alla piazza principale e al famoso Duomo di Cefalù

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L'antico lavatoio medievale a cui si accede da Corso Vittorio Emanuele percorrendo uno scalone a chiocciola fatto di pietra.

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Zona porticciolo

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Su quella sdraio si potrebbe prendere la famosa "tintarella di luna" :D

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Talìa che poesia....!!!

Qualche siciliano traduca per gli altri la parola in dialetto
La poesia delle immagini invece è linguaggio universale, non ha bisogno di traduzione.
Grazie.
Fan
 
Foto e luoghi meraviglisi ed i tuoi racconti storici sono molto precisi e dettagliati....

continuo a seguirti con moooooolto piacere ;)
 
Se vi piacciono i fatti storici vi racconto quello che a me appassiona di più, come introduzione alla prossima tappa del tour, Selinunte. La Sicilia è sicuramente ricca di storia di popoli che hanno conquistato, abitato e governato la Sicilia. A parte le popolazioni autoctone, Sicani, Siculi ed Elimi, i primi colonizzatori furono i Fenici e i Greci e questi ultimi sono stati sicuramente quelli che hanno lasciato l'impronta maggiore per ciò che riguarda il patrimonio artistico nel primo periodo storico. Apro una piccola parentesi: sull'origine indigena degli Elimi c'è divergenza di opinioni. Secondo lo storico Tucidide, gli Elimi sarebbero ex abitanti di Troia sopravvissuti alla sua distruzione ad opera di Agamennone e del suo potente esercito che si sono rifugiati nella parte occidentale della Sicilia, in una pacifica convivenza con i primi coloni Fenici. Se ne fa riferimento anche nell'Eneide di Virgilio.

I Greci, come detto, ebbero grande influenza sulla Sicilia che colonizzarono per gran parte a partire dall'VIII secolo a.c. Anzi l'intera area meridionale dell'Italia divenne parte della "Magna Grecia". I primi furono i Calcidesi che occuparono la parte nord orientale dell'isola. Seguirono i Corinzi a cui si deve la fondazione di Siracusa, tra gli ultimi i Megaresi provenienti da Megara Attica. Questi fondarono una nuova città nella parte orientale della Sicilia, Megara Hyblea. Quest'ultima non ebbe vita facile stretta nella morsa tra i calcidesi a nord e la vicina Leontinoi e soprattutto a sud con la presenza "ingombrante" di Siracusa con la quale arrivarono anche a scontri armati. I megaresi perciò cercarono un posto più "tranquillo" dove fondare una nuova colonia e si spinsero molto verso la parte occidentale della Sicilia, oltre Akragas (Agrigento) che Tucidide definì, "la più bella città dei mortali". Arrivarono nei pressi della foce del fiume Selinos e fondarono Selinunte nel 650 a.c. Questa gloriosa Polis greca, raggiunse una popolazione di 100 mila abitanti, ma ebbe vita brevissima, appena 240 anni. In questa parte dell'isola, infatti, vennero a scontrarsi proprio con gli Elimi e in particolare con la città di Segesta, centro amministrativo del territorio degli Elimi. Gli Elimi, come detto, erano alleati dei Fenici e proprio a questi ultimi chiesero aiuto per contrastare Selinunte. In breve, nel 409 a.c., una potente spedizione navale partì da Cartagine guidata da Annibale Magone e dopo solo 9 giorni d'assedio conquistò la città di Selinunte e la rase al suolo, trucidando quasi tutti gli abitanti. Selinunte pagò soprattutto per la sua alleanza con Siracusa che nel 480 a.c. aveva sconfitto Cartagine nella battaglia di Himera (nei pressi dell'odierna Termini Imerese). La reazione dei cartaginesi fu terribile e in breve tempo cadderò le città greche di Selinunte, Agrigento e appunto Himera spingendosi fino a minacciare Siracusa stessa.

Oggi il parco archeologico di Selinunte è fra i più grandi d'europa. Gli edifici più belli si trovano nella collinetta a est dell'acropoli con i templi G, F, ed E. Quest'ultimo dedicato ad Hera è il meglio conservato ed è stato ricostruito per anastilosi negli anni 60. Il tempio G dedicato a Zeus, è uno dei più grandi templi dell'antichità classica, oggi, purtroppo, ridotto ad un immenso cumulo di architravi, colonne e capitelli. Forse questo tempio si trova in rovina non solo a seguito di eventi sismici ma probabilmente perchè non fu mai completato.

E adesso foto, insolite, in notturna:

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La Costellazione dell'Orsa Maggiore con il Gran Carro che sempra appoggiarsi su una delle poche colonne erette del tempio di Zeus
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