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I "miei" tesori nascosti, una nave, dei pensieri e tante chiacchiere su Neoriviera

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
e, dopo, l'anticipo........................

Buongiorno cari amici
facciamo colazione insieme? e magari, visto quello che andiamo a trattare vi offro pure un aperitivo
vi va?
intanto mettetevi comodi e date un occhiata a questo



ora, svegliarsi, aprire le "finestre" e trovarsi sta vista e in più questo tempo fa cantare il cuore e siamo già a metà dell'opera come dice il poeta poi, se si sa già che si è riusciti a fare una delle escursioni prefisse..........che c'è di meglio? forse sapere che, siamo su Costa in Costa Azzurra
ahahahahahahah
e vabbè permettetemelo!!
quindi, dicevo, riesco a fare l'escursione - Experience-St. Tropez e Port Grimaud
per quelli della mia età St. Tropez ha un ricordo e un sapore molto particolare la ricordo alla mia lontanissima età di 16 anni ma è un ricordo non del villaggio che era ma un calore dell'estate, un caleidoscopio di colori e musica, un miscuglio che a quell'età poco ha a che vedere con quello che si ricerca oggi, a quest'età
e infatti, non ritrovo assolutamente niente del ricordo e così, mi lascio andare a scoprire qualcosa di totalmente nuovo, senza aspettative e senza riserve
intanto, mi godo una bellissima passeggiata che, in bus, dalla nave ci porta alla nostra metà
una passeggiata fra tantissimo verde e una moltitudine di fiori che, mi fa domandare com'è che, siamo noi la riviera dei fiori
bho!!,
qua, lo spartitraffico ultra kilometrico è un continuo parco fiorito e palmoso che, mostra una cura quasi maniacale, quasi da parco privato
avevo già notato nella scorsa crociera questa cura tutta provenzale per il verde ma qua proprio siamo alla apoteosi tanto che, non ricordo di avere una macchinetta che fa foto, lascio che sia il mio senso della vista a godersi il tutto e a bearsi di tanta bellezza
e poi, improvvisamente, un altro tipo di foresta



e siamo già al mio antico ricordo e alla mia totalmente nuova metà
St. Tropez!!



ok, intanto ho già scelto quello che fa per me, in quello che sembra un mercato della nautica, questo mi basta, può andare



ed intanto scopro una cittadina lontanissima anni luce dal villaggio di un tempo
oppure è il ricordo di una sedicenne che mi gioca brutti scherzi??
ma no, siamo in un altro mondo, un altra epoca e mi lascio andare a questa nuova scoperta così come mi ero prefissa e mi godo il momento passeggiando in tutta tranquillità in questa cittadina sonnolenta, con tempi suoi, con momenti di altre ore e adesso sotto questo caldo sole, in questa tranquillità tutta mia, in queste stradine che si offrono senza veli, vado errando con lentezza che non mi sarei aspettata da una escursione Costa
e scopro anche l'Experience, scopro il suo significato e tutto quello che comporta e la filosofia di un nuovo tipo di crociera nata male ma che continua con un crescendo quasi "indiavolato" che ormai mi ha preso e coinvolta









e andiamo avanti in tutta tranquillità, senza fretta, senza tempo, chiacchierando fra noi (siamo 14 ) e con la guida che ci accompagna che, più che una guida sembra uno fra noi (ed è pure italiano) che ne sa di più e che, ci fa partecipe del suo "sapere", nessun nozionismo ma solo chiacchiere fra amici
domande a cui le risposte vengono date tranquille e rilassate, e coì andiamo avanti e scopriamo il cameratismo, quello senza età, quello che ha anche un sapore un po' goliardico liberò dai vincoli dell'età della giovinezza e forte dell'età della consapevolezza
e a me hanno dato il "la" e parto in quarta
e continua la scoperta
qua il Duomo



ma non entriamo, abbiamo altro a cui pensare e intanto andiamo..........
attraversiamo le antiche mura e le antiche porte da un capo all'altro





e ci godiamo un mercato, fra odori e profumi e non gode solo l'olfatto



carciofi grandi quanto piccoli cavolfiori



zucchini gialli???? e mi chiedo ma che fanno? li colorano apposta?



e i fiori? li gonfiano con la pompa?



sarà che qua tutto è grande pur restando piccolo ma scopro cose nuove e mi esalto, quello che proprio mi fa star male è non poter comprare, questo a casa non ci arriva
mi vien da piangere!!!!
fortunatamente basta girar l'angolo per farmi una bella risata
ma chi si metterebbe cose del genere in casa??? eppure la galleria, mi dicono, vende e pure bene ed è una delle più rinomate di tutta la Provenza
bho!!







meno male, questo è solo per esposizione anche se, la guida ci dice che, per il giusto prezzo............



e qua, ringraziamo il cielo che ancora, la degustazione non ha aperto (lo fa solo di sera) le nostre tasche ne avrebbero sicuramente risentito



e, questo posso pure capirlo, qua è un icona, qua regna incontrastata e guai a dirne male e solo a parlare della signora che è oggi, per loro è rimasta come ritratta e se non nel fisico, nello spirito di ciò che è stata ed è, per loro e per questa terra



ma scopro angolini che mi emozionano



e ringrazio la mano gentile che...........



cose che mi fanno pensare all'amore che gente mette nel conservare quello che ha di più caro,
una casa di famiglia? in ogni caso ci dicono l'edificio più antico della cittadina



il tranquillo Palazzo di Giustizia



e a due passi..............qua ci si ferma o si o per forza



queste cosine rotonde sono "La tarte tropézienne, il dolce di Saint-Tropez, composto da una brioche guarnita di zucchero e farcita da un mélange di tre creme, secondo una ricetta di origine familiare del pasticciere Alexandre Micka. La ricetta è depositata e segreta." da Wikipedia
L'ideatore della ricetta è Alexandre Micka, pasticciere di origine polacca, giunto in Provenza all'inizio degli anni cinquanta: decise di una boulangerie pâtisserie a Saint-Tropez, nella quale mette in vendita un dolce-brioche realizzato secondo una ricetta portata dalla Polonia e appartenuta a sua nonna. Nel 1955, Roger Vadim gira a Saint-Tropez il film Et Dieu... créa la femme. Alexandre Micka ebbe l'incarico di realizzare il pranzo per tutta la troupe. Dopo aver presentato la sua tarte, Brigitte Bardot gli suggerisce di chiamarla Tarte de Saint-Tropez. Partendo da quel suggerimento, il pasticciere optò per Tarte Tropezienne e decise immediatamente di depositare il marchio e il brevetto di fabbricazione[1].
A Saint-Tropez, esiste ancora oggi il ristorante "La tarte Tropézienne".

e Wikipedia o no, bisogna proprio mangiarla e dato che a casa non si può portare e meglio lasciarsi andare
la sera la ritroveremo nella cena di bordo, buonissima ma............non è questa ed è anche giusto così, le cose bisogna mangiarle dove nascono e vale per tutto il mondo
ma ormai, la cittadina si anima, si sveglia al nuovo giorno si prepara per l'aperitivo e incomincia a sciamare per le vie centrali anche se, ancora particolarmente tranquille



e anche noi ci tuffiamo nel lusso del centro





e nella sobrietà dello stesso



ma qua si entra solo ed eclusivamente per invito e appuntamento e bisogna avere tanti soldini ma, tanti tanti





Museo Annonciade, a questo punto ci sta
Il Museo testimonia il ruolo di Saint Tropez per la pittura dell’inizio del ventesimo secolo. Nel 1892 l’inventore del puntinismo Paul Signac rimase colpito dalla luce e dalla bellezza di questa cittàe ne regalò opere mirabili appunto presenti nel mueo insieme alle opere postimpressioniste di Vuillard.
dentro niente foto



ma dopo questa paura di cultura, sentiamo ancora il bisogno di immergerci ancora nel paesaggio di quest'ambiente e girando girando finiamo in un angolo di assoluta poesia





lo so, le foto non rendono l'idea ma, la luce, il profumo, il passaggio solitario di una vela regalano un momento di assoluta beatitudine che, però dura sempre poco
abbiamo prenotato un ristorante e dobbiamo andare, il pranzo è privato, non rientra nell'escursione e siamo in pochi a optare per sederci, gli altri non so cosa faranno
a noi è andata benissimo, ristorante gestito da pugliesi e alla fine anche il proprietario si è seduto con noi (se la mia amica mi manda le foto, dato che le ha fatte lei, appena arrivano vi prometto che le posto) e dolce e caffè è stato un gentilissimo omaggio
ma mentre aspettiamo le portate da fuori arriva una cadenzata di musica e vorrete che, non andiamo a vedere????







ci spiegano che sono i bambini di Sant Tropez che, annunciano così, esattamente una settimana prima, la festa del Padrono della città, San Torpete (da qua il nome della città) con le grandi celebrazioni che si svolgono il 16 di maggio e che sono famosi, con il nome di "Bravades"
curiosità
Torpete visse in tempo di persecuzioni. L'impero romano ebbe spesso nei confronti della Chiesa Cristiana un rapporto conflittuale e talvolta di aperto contrasto. Divenuto anch'egli cristiano, Torpete praticava di nascosto la nuova fede religiosa, il che non gli impediva di svolgere un ruolo importante presso l'amministrazione romana di Nerone.
Tornato a Pisa, fu riconosciuto cristiano dal prefetto della città, il quale tentò di riportarlo alla religione pagana. A nulla valsero i suoi sforzi: né le false promesse, né le prove fisiche convinsero Torpete a rinnegare la nuova religione così fu giustiziato. Dopo la morte, il suo corpo fu abbandonato sopra un' imbarcazione, e fatto trasportare dal fiume Arno. La corrente del Mar Ligure spinse la barca sino alle spiaggie di St.Tropez trasformandolo così nel Santo Patrono degli abitanti della città.

finito il pranzo abbiamo ancora un po' di tempo prima di riprendere il bus per altra destinazione e ci tuffiamo in un altro momento di Sant Tropez, il cinema e qua, oltre a Brigitte Bardot c'è un altro personaggio che, a me piace ancora molto di più della prima
questa non è mia, ovviamento



Louis de Funès

queste sono mie



questa la reale gendarmeria del famoso film, tenuta in considerazione di monumento nazionale



e ora è arrivato il momento di lasciare questo bel paese per raggiungerne un altro che, più che un paese e un sito voluto e creato da un architetto
un villaggio, in pratica, "privato"



un posto veramente particolarissimo e che merita la visita calma e rilassata che ci siamo potute permettere, Port Grimaud, nella Baia di St. Tropez
questo delizioso borgo medievale riesce ad unire armoniosamente lo stile provenzale a quello veneziano, dato che la cittadina è stata pensata dall’architetto François Spoerry il quale, ispirandosi alla nostra amata città sulla laguna, ha fatto erigere tanti edifici colorati gli uni vicini agli altri che si affacciano su 7 chilometri di canali artificiali, nei quali hanno le fondamenta. Proprio come a Venezia, a Port Grimaud si può girare soltanto a piedi o sulle imbarcazioni, tanto che non è possibile introdurvisi in auto
E anche se Venezia non ha eguali e Port Grimaud è decisamente meno storica è molto particolare e tranquilla ed è piacevolissimo girare per i canali sulle imbarcazioni o affacciarsi dei terrazzini





pero, proprio come Venezia, Port Grimaud è un luogo davvero molto suggestivo e romantico









l'architetto François Spoerry, ha incontrato enormi difficoltà burocratiche per la costruzione del suo sogno e quando, stava per vedere svanire la possibilità di riuscire, fece un voto, promise che, e fosse riuscito nel suo intento per prima cosa avrebbe costruito una chiesa dedicata alla Vergine Maria, caso volle che il giorno dopo, del tutto inaspettatamente, la burocrazia diede lo sta bene ai lavori che, iniziarono e proseguirono senza intoppi fino alla fine e per questo il primissimo edificio costruito è stata proprio la chiesa del villaggio



oggi due condizione sono poste per poter abitare in questa piccola Venezia provinciale
tutto deve restare praticamente privato e le costruzioni non devono essere uguali nella decorazione e nel colore a nessuna già presente, infatti, tutte le costruzioni presenti, differiscono anche se solo in un particolare e sono soggette periodicamente ad esame di una particolare commissione del luogo









e questa la particolarissima casa dell'architetto che dal 1974 ha qui la sua residenza



sui moli bar e ristornati, lungo le strade, negozi di lusso, di souvenir, di tutto, di più ci invitano e io.................







e a questo punto, chiudo senza aggiungere niente
anzi, si, una cosa sola, se potete, non perdetevi le escursioni "experience" di Neocollections
 
Maria, il tuo diario è piacevole e spassoso...ma devo farti una domanda: dato che non ho ancora capito bene il concetto...e dato che tu l'hai sperimentata...mi potresti spiegare quali sono le caratteristiche di un'escursione "experience" rispetto ad una non experience?:)
 
Maria...mentre rispieghi per l'ennesima volta a Lucrezia (è inutile...non le entra in testa..) il concetto Neocollection applicato alle escursioni...ti ringrazio per questa bella carrellata di foto, apertasi con quell'oblò affacciato sul mare....e con quelle barche a vela ormeggiate al porto....che mi appassionano assai...
Il tutto impreziosito dalla tua simpatia...ma anche da qualche cenno storico che personalmente ho particolarmente apprezzato...e non solo perché ha avuto come scenario una città a me cara per gli anni che vi ho trascorso ..(Pisa)..
Io avrei due quesiti per te:

- Cosa trovi di strano nel comprare un coccodrillo con catena ed esporlo a casa propria? Io l'ho fatto....ed era pure vivo...puoi spiegarmi?
- Che concetto di aperitivo avete a Messina? Ho percepito che voi vi alzate, fate colazione con caffè etc.... e poi fate l'aperitivo....
Io abito nella (ormai ex) cosiddetta "Milano da bere"...e qui l'aperitivo è più o meno dalle 18.30 in poi....no...perché se comincio a spararmi un Negroni "sbagliato" dalla mattina...
Mi interessa molto la tua risposta.....potrei valutare seriamente di trasferirmi a Messina...

Un salutone! :D
 
Ultima modifica:
Maria, il tuo diario è piacevole e spassoso...ma devo farti una domanda: dato che non ho ancora capito bene il concetto...e dato che tu l'hai sperimentata...mi potresti spiegare quali sono le caratteristiche di un'escursione "experience" rispetto ad una non experience?:)

mettiamola così, seconde te, come deve essere una felicissima escursione?
secondo me, lenta, tranquilla nei tempi, con possibilità di fermarsi per diversi motivi, sedersi ad ammirare un panorama, attardarsi a fare una foto, avere tutto il tempo di scegliersi un ristorante dove mangiare cucina locale scegliendo da soli il menù, fermarsi nei negozi che ti piacciono a me e nel mio caso, pasticcerie e gastronomie solo solo appena si vedono
adesso, vediamo com'è una normalissima escursione Costa
secondo l'escursione, nei tempi prescritti, con la possibilità di fermarsi solo nei punti e nei tempi prestabiliti, fare le foto solo dove possibile e le altre al volo magari dal bus, mangiare nei ristoranti già scelti da Costa col menù scelto da Costa nei tempi stabilita da.........Costa e per i negozi, quelli convenzionati da Costa, e il tutto magari, in tempi striminziti per partenza nave e qualche volta, anche per colpa di una guida che, deve ottimizzare i tempi per accontentare tutti (se questa si può definire una colpa)
bene, in una crociera normale è così e poco puoi fare anche con il fai da te, scegliendo in liberta cosa fare, anche solo sedersi a non fare niente, i tempi sono quelli, relativamente brevi
in una crociera neo, i tempi di sosta nave sono lunghi come tu puoi ben vedere e questo permette tutto quello che ti ho descritto sopra
certo, c'è a chi questo può ancora non bastare e allora...............non vada in crociera
certo, i costi sono quelli, però, facendo due conti, alle volte a me il fai da te mi è costato molto di più e ho fatto molto di meno rendendomene conto solo dopo, molto dopo
non prendermi per snob ma, il piacere di scegliersi da solo un ristorante e scegliersi il menu, gustandosi dei piatti realmente locali per me è già viaggio e questo, se resti in ambito europeo difficilmente riesci ad ottenerlo con i ristoranti "Costa", certo diversamente da quelli in altri, continenti, li non puoi che trovare obbligatoriamente cucina locale, in Cina o in Vietnam, per fare un esempio, solo quello sanno fare e allora va benissimo
e poi, i posti, se non c'è tempo non puoi spingerti più in là e resti fermo in prossimità di un porto e quindi solo con le crociere neo o con crociere dove è già prevista una sosta lunga, proprio studiata apposta, puoi approfittare
per il resto, se tutto si svolge con tranquillità, si riesce a portare a casa molto ma molto di più
certo, questo è un mio punto di vista e molti non hanno apprezzato e giustificato il costo tant'è che non in tutte le soste si sono potute fare questo tipo di escursione ma dove ci sono state personalmente, ne ho goduto

Urca, ci han fregato pure i ponti. ;) ;)

mio padre diceva che quando si imita una cosa è o perché piace tantissimo o perché non si può godere dell'originale

Maria...mentre rispieghi per l'ennesima volta a Lucrezia (è inutile...non le entra in testa..) il concetto Neocollection applicato alle escursioni...ti ringrazio per questa bella carrellata di foto, apertasi con quell'oblò affacciato sul mare....e con quelle barche a vela ormeggiate al porto....che mi appassionano assai...
Il tutto impreziosito dalla tua simpatia...ma anche da qualche cenno storico che personalmente ho particolarmente apprezzato...e non solo perché ha avuto come scenario una città a me cara per gli anni che vi ho trascorso ..(Pisa)..
Io avrei due quesiti per te:

- Cosa trovi di strano nel comprare un coccodrillo con catena ed esporlo a casa propria? Io l'ho fatto....ed era pure vivo...puoi spiegarmi?
- Che concetto di aperitivo avete a Messina? Ho percepito che voi vi alzate, fate colazione con caffè etc.... e poi fate l'aperitivo....
Io abito nella (ormai ex) cosiddetta "Milano da bere"...e qui l'aperitivo è più o meno dalle 18.30 in poi....no...perché se comincio a spararmi un Negroni "sbagliato" dalla mattina...
Mi interessa molto la tua risposta.....potrei valutare seriamente di trasferirmi a Messina...

salutone! :D

primo, mi invita a casa tua, vorrei accarezzare il tuo coccodrillo, me lo permetti?
secondo, da noi, non si fa l'orario unico come da voi, abbiamo la pausa pranzo che dura in media, 4 ore, allora, si esce dall'ufficio, si va a prendere un aperitivo leggero e si va a casa a pranzo poi, la sera, c'è il secondo aperitivo ma, dato che da noi si cena tardi, l'orario è intorno alle 20,00-20,30, poi si cena e se capita ci si riincontra per il dopocena, questo più che altro da maggio a ottobre
poi, si va a nanna per ricominciare con la colazione che, magari, da noi capita di farne due
una a casa, con caffè, brioscina, qualche fetta biscottata con burro e marmellata e se piace un succo fresco poi, prima di entrare in ufficio, in negozio o dovunque si lavora, c'è la puntata al bar-pasticceria, magari un altro caffè o il cappuccino che come al bar a casa mai, oppure già adesso una delle granite (al momento ne puoi trovare un 10/12 gusti) e le brioscine siciliane, quelle che si inzuppano dentro, quelle col pompom
e poi, di seguito
niente di che, come puoi vedere
e potrebbe sembrarti un esagerazione e, non lo è affatto

Maria le tue descrizioni mi piacciono tantissime, mi sembra di essere li..... Brava, brava, brava!

a te e a tutti, GRAZIE!!
 
Thank you Mary!!! con il tuo post di risposta hai spiegato la filosofia dell'escursione "experience" meglio di un'addetta marketing di Costa...e inoltre mi hai anche fatto ridere di gusto!!!!:D
 
Re:

Re:

si, è vero, è una nave molto curata, non ha particolari eccessi anzi, ho uno stile suo e inconfondibile
anche questo fa di questa unità, un pensiero newcollections
tutto è riposante e gustoso, proprio di questo stile, di questa impronta che Costa sta cercando di "donare" a chi vuole e desidera vivere un momento particolare anche nel ricordo di cose passate
e chiarissimo che indietro non si torna e che, oggi sarebbe impossibile copiare in pieno uno stile che fu ma, con le dovute cautele, può far rivivere quello che era un modo, in stile moderno, di cosa è stato
capito, non cosa ci si aspetta dal cliente ma cosa si propone di offrire un equipaggio, dal comandante all'ultimo degli inservienti, con tutto il rispetto per il lavoro che svolgono, la crociera, questo tipo di crociera, ti prende, ti avvolge, ti porta
il segreto, secondo me è salire a bordo senza aspettative particolari se non quella di godersi un momento di vacanza particolare, lasciarsi alle spalle ciò che ci hanno dato altre crociere e lasciarsi coinvolgere, lasciarsi avvolgere dall'atmosfera ovattata di alcuni momenti, crogiolarsi nell'estremo benessere dei coccolamenti che, sono presenti in ogni momento e in ogni angolo della nave
il personale tutto, proprio perché non oppresso dalla corsa, non appesantito dal continuo logorio che un unità di 3000 perone impone, assume dei ritmi particolarmente cordiali e "tranquilli" ed è facile fermarsi a fare quattro chiacchiere, in ogni posto, in ogni luogo
i sorrisi sono molto più spontanei e i momenti molto più costruttivi
e un ritmo che alla fine (dopo un paio di giorni e forse prima) mi ha preso, mi ha avvolto, mi ha accompagnato
piano piano, si gode di più ogni momento e si arriva alla fine della crociera con un rilassamento fisico ma soprattutto mentale che, fa desiderare il riprovare, di rivivere se non i momenti, le situazioni, con tutte le possibili varianti
diventa un po' più duro rientrare nella realtà dei giorni e lasciare indietro calma e tranquillità che sa e ha, il sapore di qualcosa di vicino al lusso, il lusso del tempo, il lusso del momento, il lusso del sapore della vita
bene, secondo me, hanno azzeccato una bella formula che, potrà ancora essere migliorata, il miglioramento che si avrà col tempo e l'esperienza

Scusate se posto solo ora ma sono tornata da poco e non posso che condividere a pieno il concetto di Maria.
All'inizio ti trovi un po' spaesata, proprio perchè non si è abituati alla calma, alla tranquillità, siamo abituati a essere guidati in tutto e per tutto, ad avere orari serrati e rigidi.
Su questa navi si riacquisisce libertà. La volontà di fare amicizie, nuovi incontri, godersi la pace e la navigazione. Parlare con il vicino di cabina, con i ragazzi del Bar Service, con il simpaticissimo Direttore Crociera..
Ovviamente stessa cosa si può fare anche sulle altre navi, ma qui diventa tutto più spontaneo e naturale.
Certo, a mio parere ci sono cose da migliorare (v. animazione/spettacoli serali , escursioni cancellate) ma sicuramente è un ottimo punto di partenza.
Il tempo che si ha disposizione in ogni scalo non ha prezzo, a volte durante la giornata ci si dimentica di essere un crocierista, tante le opportunità che si possono cogliere o i luoghi che si possono visitare in 12/17/24 ore, tempo di ogni scalo.
Si può decidere tranquillamente di fare un'escursione al mattino (tra l'altro escursione che parte con calma alle 9), tornare per il pranzo, prendere il sole 3 ore in piscina, scendere dalla nave tardo pomeriggio e godersi aperitivo a terra e volendo anche cena e dopocena (v. abbuffatta di paella nei 2 giorni a Barcellona)
Dopo questa esperienza, sarà difficile non ripeterla. ;)

N.B Per chi imbarcherà nelle prossime settimane se riuscite non perdete la presentazione di Mikele, Direttore Crociera, sul "Dietro le quinte" della nave che viene fatta a teatro. E' stato una delle presentazioni più belle a cui io abbia mai assistito, interessantissima e lui persona molto molto in gamba.
Per il resto ha già detto tutto Maria se non di più ;))
 
Ultima modifica:
ciao Costina, ti ringrazio di essere passata da me, sono felicissima che anche tu ti sia trovata bene su Neoriviera
quello che dice ci accomuna, pure io, nell'immediatezza dell'imbarco mi sono sentita un pesce fuor d'acqua e lo stato d'animo del momento non mi aiutava affatto e poi, invece...........un sempre crescendo
doppiamente hai ragione su Mikele, bellissima persona
sai qual è stato il mio pensiero finale che, tutti ma proprio tutti quelli che formavano lo staff e ancora tutti coloro che, venivano in contatto coi crocieristi siano stati "assemblati" proprio per il tipo di crociera
bravissimi e pure di più
e, ancora grazie per il tuo intervento, ti aspetto per un caffè e quattro chiacchiere con gli amici
 
In effetti è proprio quello che ci hanno detto durante la visita, il personale è stato selezionato proprio pensando a questo tipo di crociera
 
secondo, da noi, non si fa l'orario unico come da voi, abbiamo la pausa pranzo che dura in media, 4 ore, allora, si esce dall'ufficio, si va a prendere un aperitivo leggero e si va a casa a pranzo poi, la sera, c'è il secondo aperitivo ma, dato che da noi si cena tardi, l'orario è intorno alle 20,00-20,30, poi si cena e se capita ci si riincontra per il dopocena, questo più che altro da maggio a ottobre
poi, si va a nanna per ricominciare con la colazione che, magari, da noi capita di farne due
una a casa, con caffè, brioscina, qualche fetta biscottata con burro e marmellata e se piace un succo fresco poi, prima di entrare in ufficio, in negozio o dovunque si lavora, c'è la puntata al bar-pasticceria, magari un altro caffè o il cappuccino che come al bar a casa mai, oppure già adesso una delle granite (al momento ne puoi trovare un 10/12 gusti) e le brioscine siciliane, quelle che si inzuppano dentro, quelle col pompom
e poi, di seguito
niente di che, come puoi vedere
e potrebbe sembrarti un esagerazione e, non lo è affatto

Cavoli! Ma qui a Milano siamo davvero dei poveracci! Ma qui si ingurgita un panino super rapido in ufficio o si mangia in mensa tristemente o ancor peggio si ingolla qualcosa davanti al PC per mancanza di tempo! [smilie=dieta[1].gi: Pausa pranzo 4 ore?!? ma qui è un miracolo se c'è! [smilie=no_no_no_02:
 
Cavoli! Ma qui a Milano siamo davvero dei poveracci! Ma qui si ingurgita un panino super rapido in ufficio o si mangia in mensa tristemente o ancor peggio si ingolla qualcosa davanti al PC per mancanza di tempo! [smilie=dieta[1].gi: Pausa pranzo 4 ore?!? ma qui è un miracolo se c'è! [smilie=no_no_no_02:[/QUOTE]

[smilie=risata_09[1: [smilie=risata_09[1: [smilie=risata_09[1: qua, nella norma, si pranza a casa [smilie=mangiare_10: [smilie=mangiare_08: [smilie=mangiare_07:
allora perché "ma mazzo a cucinar"????? [smilie=cuoco[1].gi:....
 
primo, mi invita a casa tua, vorrei accarezzare il tuo coccodrillo, me lo permetti?

Volentieri Maria....peccato che il coccodrillo non faccia entrare in casa nemmeno me....è tre mesi che dormo nel pianerottolo....

secondo, da noi, non si fa l'orario unico come da voi, abbiamo la pausa pranzo che dura in media, 4 ore, allora, si esce dall'ufficio, si va a prendere un aperitivo leggero e si va a casa a pranzo poi, la sera, c'è il secondo aperitivo ma, dato che da noi si cena tardi, l'orario è intorno alle 20,00-20,30, poi si cena e se capita ci si riincontra per il dopocena, questo più che altro da maggio a ottobre
poi, si va a nanna per ricominciare con la colazione che, magari, da noi capita di farne due
una a casa, con caffè, brioscina, qualche fetta biscottata con burro e marmellata e se piace un succo fresco poi, prima di entrare in ufficio, in negozio o dovunque si lavora, c'è la puntata al bar-pasticceria, magari un altro caffè o il cappuccino che come al bar a casa mai, oppure già adesso una delle granite (al momento ne puoi trovare un 10/12 gusti) e le brioscine siciliane, quelle che si inzuppano dentro, quelle col pompom
e poi, di seguito
niente di che, come puoi vedere
e potrebbe sembrarti un esagerazione e, non lo è affatto

Non mi sembra un'esagerazione...anzi....è un indicatore di "qualità" della vita.....di ritmi e tempi più umani...e di momenti dedicati alla "socialità"...

Grazie Maria.

Un salutone!!
 
Volentieri Maria....peccato che il coccodrillo non faccia entrare in casa nemmeno me....è tre mesi che dormo nel pianerottolo....

sono un animalista convinta però del tuo coccodrillo farei borsa e scarpe, e che........vietare l'ingresso...............

Non mi sembra un'esagerazione...anzi....è un indicatore di "qualità" della vita.....di ritmi e tempi più umani...e di momenti dedicati alla "socialità"...

Grazie Maria.

Un salutone!!

allora, incomincio a cercarti casa? ti consiglio, magari invece di Messina, qua a Barcellona P.G., c'è un appartamento, nella mia palazzina, proprio al piano di sotto
 
pronti per un caffè dopo pranzo?
ce l'ho prendiamo a Barcelona, no a Barcellona, proprio a Barcelona
pronti? ok, oltre al caffè vi offro pure il digestivo

e si, siamo a Barcelona, ci alziamo con calma e ancora con più calma facciamo colazione tanto, scenderemo da sole, ci hanno annullate tutte e due le escursioni che avevamo prenotato per carenza di partecipanti
alla prima avevano aderito solo 5 persone alla seconda solo noi
pazienza, tanto a Barcelona c'è sempre qualcosa da poter andare a vedere da soli, anche se questa è la seta volta che mi ci trovo
prendiamo il bus che stavolta se non abbiamo capito male non è messo a disposizione di Costa ma dalla municipalità stessa infatti, non ci aspetta dove è sempre stato ma ad una fermata poco distante e costa 3 euro andata e ritorno.
Neanche il capolinea è lo stesso, stavolta è qua

 
non è molto più distante delle volte precedenti ma, va bene lo stesso
la mia amica non è mai salita in cima alla statua di Cristoforo Colombo e decidiamo di farlo



ma, troviamo chiuso si può momentaneamente accedere solo al negozio del pianterreno e non ci interessa
la giornata è magnifica, calda e con un cielo così terso che viene voglia di stare in giro e decidiamo per un giro nei pressi, vicino al mare, questa in pratica la Capitaneria di Porto



e la zona dell'acquario







capisco che magari Barcelona è ormai conosciuta ma è così bella...............



e poi, ferme a d ammirare l'omino nell'acqua, il grande panfilo e............la torre della teleferica, ci animiamo, sappiamo dove andare



però, per arrivare alla teleferica, ci consigliano di prendere un taxi, oggi i mezzi pubblici non si a bene che fine hanno fatto



non siamo ancora state al Castello e vista la bellezza della giornata l'idea, è splendida e già a bordo della cabina ci godiamo un panorama...............







il "volo" è lungo è ci da comodamente modo di ammirare a 360°



fino a che non arriviamo



ci salutano le mura imponenti e il rumore dello sbandieramento, potrebbe non sembrare ma siamo alti e il vento anche se non freddo, si sente



questo ci indica che il Castello era in origine un forte militare
certo è che è tenuto male (il cannone)



ma le mura e tutto il resto è tenuto magnificamente e invitano ad entrare



l'ingresso dovrebbe essere gratuito ma hanno trovato un abile escamotage, se vuoi entrare devi pagare un biglietto per " una mostra, uno spettacolo, un qualunque cosa", è, ci dicono dei ragazzi, in pratica ci sono SEMPRE, delle cose, anche insulse, per giustificare il pagamento del biglietto da quando, nel 1960, il castello venne ceduto alla città di Barcellona da parte del dittatore Franco, che dopo tre anni, il 24 giugno 1963, inaugurò il Museo militare per arrivare al 30 aprile 2007, quando il Primo ministro Zapatero e il sindaco di Barcellona raggiungessero l'accordo per la definitiva cessione dell'intero castello e da allora, la città ricava un sostanzioso contributo grazie a questo sistema che, comunque consente anche, di mantenere l Castello in perfetto stato.



o quasi



entrando attraverso il passaggio mi ricordo tantissimo, lo stesso passaggio del Castello di Milazzo, paese confinante con mio



e sbuchiamo qua



certo che da questo lato il panorama non è proprio idillico però............



a guardar bene una cosa bella c'è





è stata è, a quanto pare, l'unico cannone ancora funzionante sullo spiazzo del castello che, precedentemente è stata una antica fortificazione, la prima costruzione che occupò la cima della montagna fu una torre di vedetta che serviva a informare dell'avvicinarsi di imbarcazioni alla terraferma.
Il fortino si trasformò in castello nel 1694 e a partire dal 1890 divenne centro della repressione contro operai, anarchici e rivoluzionari.
un soldato sta perennemente a guardia, certo non sempre lo stesso



ma, non è solo in panorama a richiamarci, l'intero edificio ci aspetta



dopo averci girato intorno in una tranquilla e lenta passeggiata ci portiamo nel cortile centrale, il cortile d'onore



e i meravigliosi portici dove, si aprono le sale



Attualmente questo spazio accoglie varie manifestazioni cittadine. Tra gli appuntamenti immancabili che si svolgono ogni anno al castello vi sono quelli con La Festa del La Mercé, in cui l’immenso spazio fortificato si trasforma in uno scenario per spettacoli teatrali, di acrobazia, di musica ecc, al castello vengono anche realizzate esposizioni temporanee, serate di osservazione astronomica, i barcellonesi amano il loro castello ed è proprio per questo che hanno deciso di riconvertirlo in uno spazio polifunzionale aperto alla creazione di vari progetti, uno spazio che offre molteplici possibilità d’incontro. Non è ancora ben delineato un utilizzo preciso del Castellio di Montjuic, questo perché la municipalità ha deciso di trasformarlo progressivamente in un grande centro di attività suddivise in tre direttrici: la creazione di un Centro della Memoria, un Centro di Studi e Didattica sulla Montagna di Montjuic e un centro di attività di ricreo, culturali e sociali., che come vi dicevo offre periodicamente spettacoli e mostre e alcuni appuntamenti fissi.
Entriamo anche noi in quella che è la sezione dedicata al ricordo, in pratica per quello che abbiamo pagato l'ingresso





qua abbiamo la fortuna di conoscere un anziana coppia di Barcellona che, il marito è un ex professore e parla un discreto italiano, ci spiega l'anima della mostra stessa
un angosciante perenne ricordo dei dolori subiti e passati dalla popolazione nel periodo del franchismo
le lotte partigiane, la fame, la mancanza di libertà individuale di azione e di pensiero
mentre parla, mentre ci spiega, mentre ci illustra, chiamandoci "care ragazze", gli occhi gli si inumidiscono e la moglie proprio piange
il ricordo è ancora tangibile nelle parole che passano allo spagnolo, tanta l'emozione per ritornare allo strano italiano che comunque ci aiuta tantissimo a capirci e poi, passano a spiegarci pure il Castello e la sua utilità oggi, ed è quello che vi ho riportato sopra
la moglie ci racconta qualcosa e il marito traduce, abbracciandola per le spalle, " vengono spesso qua, alla mostra, sempre uguale sempre la stessa perché non voglio dimenticare e perché per loro è rendere un omaggio silente a chi, non c'è più per colpa di quei tempi, amici e parenti spariti nel nulla ma sempre vivi nei loro cuori, nella loro vita"
ci hanno tenuto una gran bella pagina di storia contemporanea che è finita che io ero già nata e, per fortuna o destino non ho vissuto e "vergogna" non mi sono mai fermata a guardala e vederla sotto un altra luce, la luce lontana dai libri di storia





adesso, quello spazio mi sta stretto e andiamo fuori e, qua si che lo spazio ci da la sensazione di libertà



ma aguzzate la vista, guardate chi è veramente libero, lo vedete??? no?? ci penso io



salutiamo i nostri nuovi amici e saliamo ancora un piano





e andiamo a goderci il panorama opposto al mare, il panorama di Barcelona che, non mi stanco mai di ammirare





non siamo proprio vicino



e proprio per questo abbiamo una vista grandiosa e bellissima su una enorme zona della città



e sulla sua architettura particolarissima



e prima di riscendere in città, scendiamo nel fossato del Castello dove c'è lo spazio della preghiera per chi ha dato la propria vita per la Patria



e qua, permettetemi una divagazione, ok che il posto silente, invita alla concentrazione, alla preghiera e alla serietà ma noi ci allontaniamo ridendo come pazze, ad un certo punto mi sono pure dovuta fermare tanto mi lacrimavano gli occhi e mi mancava il respiro
I CIPRESSI!!!!!
quelli sono stati l'imput, qua seri e silenti e adeguati e noi in nave, a parte che ce li abbiamo da per tutto, ci tengono compagnia pure e sopra tutto mentre ceniamo
ci è bastato guardarci in faccia e siamo..........dovute scappare

e adesso a pranzo
nel nostro ristornate, a Barceloneta, quello ci sta
Paella con astice e Sangria (ricordatevi che sono astemia), con prima prosciutto crudo Serrano e salamino piccante con fette di pane fritto, passato nel vino e nel pomodoro
MAGNIFICO!!!!!!!!!!!







e adesso, dopo 1 litro e 1/2 di sangria ghiacciata, in 2, per rientrare a Barcelona abbiamo deciso di farci, tutta Barceloneta a piedi, che oltre tutto ci fa bene poi, fa pure caldo..................andiamo
questa la base della funicolare che dalla montagna porta al mare



lungo la spiaggia monumenti strani e particolari
questo dedicato agli sport





e architetture particolari (l'abbiamo ammirato da qualunque lato, è un hotel 5-7 stelle)



ora, mentre tranquillamente passeggiamo, qualcosa attira la nostra attenzione, molte.......... "qualcosa" e....... ricordatevi che pur essendo astemia ho in corpo la mia buonissima dose di sangria e che lo spirito (non solo quello caratteriale) è alle stelle e queste tante "qualcosa" ci hanno..............non lo so neanch'io cosa ci hanno............
fra bambini, famiglie e gente in costume, gente completamente nuda, uomini e donne, sdraiati sulla spiaggia, a prendere il sole, a pancia su, a pancia giù, in piedi, a passeggio lungo il bordo della spiaggia-marciapiedi e c'è una coppia che gioca a racchette, saltellando qua e là, UauauauHHHHHHHHHHH
ricordate la sangria???????
ecco, pensateci un attimo

questo store mi ha salvata



ma questa la strada per arrivarci, PENSATEMI!!!!



ma mia figlia mi ha ringraziato
con una gioia infinita, si è ritrovata con un bel po' di robetta Desugual per l'estate (sperando che arrivi)

e dopo un tempo che ha superato di netto il tempo che pensavamo di impiegare siamo quasi arrivati alla fine di Barceloneta





e qua decidiamo di prendere un taxi che ci portare al terminal anche avevamo pagato anche il ritorno col bus ma, non riusciamo a frenarci e ogni tanto scoppiamo in una ridere che ci fa piegare, saremo ubriache? penso che se lo stia chiedendo pure il taxista
ma siamo a casa



e a fare compagnia alla nostra, troviamo............



ci fermeremo ancora a Barcellona e la sera abbiamo pensato di andare a vedere la "festa della fontana", luci e colori e musica sulla Collina del Montjüc, in Avenida de la Reina Maria Cristina (abbiamo l'indirizzo e se a qualcuno può interessare........). La Fontana è stata disegnata dall’ingegnere Carles Buigas per l’Esposizione Universale del 1929 ed offre uno spettacolo d'acqua e di colori unico a ritmo di musica.
Lo spettacolo a maggio, quando c'eravamo noi iniziava alle 21,00 e essendo arrivate sulla nave alle 18,00 circa, avevamo pensato di fare una doccia, riposare una mezz'ora e poi, verso le 19,30 andare
ma, purtroppo, non è andata così e la fontana ha festeggiato senza di noi
sarà per la prossima volta
Barcelona, aspettami!!!!
 
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Che bella descrizione Maria!
anch'io sono stata diverse e diverse volte a Barcellona ma il castello me lo sono sempre perso..
bellissima vista, con una giornata così poi!
cmq concordo che barcellona non stanca mai, c'è sempre qualcosa da vedere!
Questa volta sono andata anch'io a piedi in zona Barcelloneta, verso la spiaggia (bellissima tra l'altro), ma non mi sono spinta fin sotto la "vela" come hai fatto te. Molto interessante! sarà per la prossima! ;))
La Fontana me lo sono ricordata solo il giorno dopo..sigh.. in compenso serata in Rambla con tanto di cena d'obbligo a paella e sangria!!
 
bene, allora cercheremo di andare per goderci la fontana che, mi dicono bella bella bella e poi ho saltato anche un altro posto, finora, il Pueblo
niente da fare, bisogna riandare a Barcelona
 
bene, allora cercheremo di andare per goderci la fontana che, mi dicono bella bella bella e poi ho saltato anche un altro posto, finora, il Pueblo
niente da fare, bisogna riandare a Barcelona

Allora Maria...ti toccherà fare questo sforzo! ;-)
Ne approfitto per rinnovarti i complimenti, è un piacere seguirti! :-)
 
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