mariaefiglio
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e, dopo, l'anticipo........................
Buongiorno cari amici
facciamo colazione insieme? e magari, visto quello che andiamo a trattare vi offro pure un aperitivo
vi va?
intanto mettetevi comodi e date un occhiata a questo
ora, svegliarsi, aprire le "finestre" e trovarsi sta vista e in più questo tempo fa cantare il cuore e siamo già a metà dell'opera come dice il poeta poi, se si sa già che si è riusciti a fare una delle escursioni prefisse..........che c'è di meglio? forse sapere che, siamo su Costa in Costa Azzurra
ahahahahahahah
e vabbè permettetemelo!!
quindi, dicevo, riesco a fare l'escursione - Experience-St. Tropez e Port Grimaud
per quelli della mia età St. Tropez ha un ricordo e un sapore molto particolare la ricordo alla mia lontanissima età di 16 anni ma è un ricordo non del villaggio che era ma un calore dell'estate, un caleidoscopio di colori e musica, un miscuglio che a quell'età poco ha a che vedere con quello che si ricerca oggi, a quest'età
e infatti, non ritrovo assolutamente niente del ricordo e così, mi lascio andare a scoprire qualcosa di totalmente nuovo, senza aspettative e senza riserve
intanto, mi godo una bellissima passeggiata che, in bus, dalla nave ci porta alla nostra metà
una passeggiata fra tantissimo verde e una moltitudine di fiori che, mi fa domandare com'è che, siamo noi la riviera dei fiori
bho!!,
qua, lo spartitraffico ultra kilometrico è un continuo parco fiorito e palmoso che, mostra una cura quasi maniacale, quasi da parco privato
avevo già notato nella scorsa crociera questa cura tutta provenzale per il verde ma qua proprio siamo alla apoteosi tanto che, non ricordo di avere una macchinetta che fa foto, lascio che sia il mio senso della vista a godersi il tutto e a bearsi di tanta bellezza
e poi, improvvisamente, un altro tipo di foresta
e siamo già al mio antico ricordo e alla mia totalmente nuova metà
St. Tropez!!
ok, intanto ho già scelto quello che fa per me, in quello che sembra un mercato della nautica, questo mi basta, può andare
ed intanto scopro una cittadina lontanissima anni luce dal villaggio di un tempo
oppure è il ricordo di una sedicenne che mi gioca brutti scherzi??
ma no, siamo in un altro mondo, un altra epoca e mi lascio andare a questa nuova scoperta così come mi ero prefissa e mi godo il momento passeggiando in tutta tranquillità in questa cittadina sonnolenta, con tempi suoi, con momenti di altre ore e adesso sotto questo caldo sole, in questa tranquillità tutta mia, in queste stradine che si offrono senza veli, vado errando con lentezza che non mi sarei aspettata da una escursione Costa
e scopro anche l'Experience, scopro il suo significato e tutto quello che comporta e la filosofia di un nuovo tipo di crociera nata male ma che continua con un crescendo quasi "indiavolato" che ormai mi ha preso e coinvolta
e andiamo avanti in tutta tranquillità, senza fretta, senza tempo, chiacchierando fra noi (siamo 14 ) e con la guida che ci accompagna che, più che una guida sembra uno fra noi (ed è pure italiano) che ne sa di più e che, ci fa partecipe del suo "sapere", nessun nozionismo ma solo chiacchiere fra amici
domande a cui le risposte vengono date tranquille e rilassate, e coì andiamo avanti e scopriamo il cameratismo, quello senza età, quello che ha anche un sapore un po' goliardico liberò dai vincoli dell'età della giovinezza e forte dell'età della consapevolezza
e a me hanno dato il "la" e parto in quarta
e continua la scoperta
qua il Duomo
ma non entriamo, abbiamo altro a cui pensare e intanto andiamo..........
attraversiamo le antiche mura e le antiche porte da un capo all'altro
e ci godiamo un mercato, fra odori e profumi e non gode solo l'olfatto
carciofi grandi quanto piccoli cavolfiori
zucchini gialli???? e mi chiedo ma che fanno? li colorano apposta?
e i fiori? li gonfiano con la pompa?
sarà che qua tutto è grande pur restando piccolo ma scopro cose nuove e mi esalto, quello che proprio mi fa star male è non poter comprare, questo a casa non ci arriva
mi vien da piangere!!!!
fortunatamente basta girar l'angolo per farmi una bella risata
ma chi si metterebbe cose del genere in casa??? eppure la galleria, mi dicono, vende e pure bene ed è una delle più rinomate di tutta la Provenza
bho!!
meno male, questo è solo per esposizione anche se, la guida ci dice che, per il giusto prezzo............
e qua, ringraziamo il cielo che ancora, la degustazione non ha aperto (lo fa solo di sera) le nostre tasche ne avrebbero sicuramente risentito
e, questo posso pure capirlo, qua è un icona, qua regna incontrastata e guai a dirne male e solo a parlare della signora che è oggi, per loro è rimasta come ritratta e se non nel fisico, nello spirito di ciò che è stata ed è, per loro e per questa terra
ma scopro angolini che mi emozionano
e ringrazio la mano gentile che...........
cose che mi fanno pensare all'amore che gente mette nel conservare quello che ha di più caro,
una casa di famiglia? in ogni caso ci dicono l'edificio più antico della cittadina
il tranquillo Palazzo di Giustizia
e a due passi..............qua ci si ferma o si o per forza
queste cosine rotonde sono "La tarte tropézienne, il dolce di Saint-Tropez, composto da una brioche guarnita di zucchero e farcita da un mélange di tre creme, secondo una ricetta di origine familiare del pasticciere Alexandre Micka. La ricetta è depositata e segreta." da Wikipedia
L'ideatore della ricetta è Alexandre Micka, pasticciere di origine polacca, giunto in Provenza all'inizio degli anni cinquanta: decise di una boulangerie pâtisserie a Saint-Tropez, nella quale mette in vendita un dolce-brioche realizzato secondo una ricetta portata dalla Polonia e appartenuta a sua nonna. Nel 1955, Roger Vadim gira a Saint-Tropez il film Et Dieu... créa la femme. Alexandre Micka ebbe l'incarico di realizzare il pranzo per tutta la troupe. Dopo aver presentato la sua tarte, Brigitte Bardot gli suggerisce di chiamarla Tarte de Saint-Tropez. Partendo da quel suggerimento, il pasticciere optò per Tarte Tropezienne e decise immediatamente di depositare il marchio e il brevetto di fabbricazione[1].
A Saint-Tropez, esiste ancora oggi il ristorante "La tarte Tropézienne".
e Wikipedia o no, bisogna proprio mangiarla e dato che a casa non si può portare e meglio lasciarsi andare
la sera la ritroveremo nella cena di bordo, buonissima ma............non è questa ed è anche giusto così, le cose bisogna mangiarle dove nascono e vale per tutto il mondo
ma ormai, la cittadina si anima, si sveglia al nuovo giorno si prepara per l'aperitivo e incomincia a sciamare per le vie centrali anche se, ancora particolarmente tranquille
e anche noi ci tuffiamo nel lusso del centro
e nella sobrietà dello stesso
ma qua si entra solo ed eclusivamente per invito e appuntamento e bisogna avere tanti soldini ma, tanti tanti
Museo Annonciade, a questo punto ci sta
Il Museo testimonia il ruolo di Saint Tropez per la pittura dell’inizio del ventesimo secolo. Nel 1892 l’inventore del puntinismo Paul Signac rimase colpito dalla luce e dalla bellezza di questa cittàe ne regalò opere mirabili appunto presenti nel mueo insieme alle opere postimpressioniste di Vuillard.
dentro niente foto
ma dopo questa paura di cultura, sentiamo ancora il bisogno di immergerci ancora nel paesaggio di quest'ambiente e girando girando finiamo in un angolo di assoluta poesia
lo so, le foto non rendono l'idea ma, la luce, il profumo, il passaggio solitario di una vela regalano un momento di assoluta beatitudine che, però dura sempre poco
abbiamo prenotato un ristorante e dobbiamo andare, il pranzo è privato, non rientra nell'escursione e siamo in pochi a optare per sederci, gli altri non so cosa faranno
a noi è andata benissimo, ristorante gestito da pugliesi e alla fine anche il proprietario si è seduto con noi (se la mia amica mi manda le foto, dato che le ha fatte lei, appena arrivano vi prometto che le posto) e dolce e caffè è stato un gentilissimo omaggio
ma mentre aspettiamo le portate da fuori arriva una cadenzata di musica e vorrete che, non andiamo a vedere????
ci spiegano che sono i bambini di Sant Tropez che, annunciano così, esattamente una settimana prima, la festa del Padrono della città, San Torpete (da qua il nome della città) con le grandi celebrazioni che si svolgono il 16 di maggio e che sono famosi, con il nome di "Bravades"
curiosità
Torpete visse in tempo di persecuzioni. L'impero romano ebbe spesso nei confronti della Chiesa Cristiana un rapporto conflittuale e talvolta di aperto contrasto. Divenuto anch'egli cristiano, Torpete praticava di nascosto la nuova fede religiosa, il che non gli impediva di svolgere un ruolo importante presso l'amministrazione romana di Nerone.
Tornato a Pisa, fu riconosciuto cristiano dal prefetto della città, il quale tentò di riportarlo alla religione pagana. A nulla valsero i suoi sforzi: né le false promesse, né le prove fisiche convinsero Torpete a rinnegare la nuova religione così fu giustiziato. Dopo la morte, il suo corpo fu abbandonato sopra un' imbarcazione, e fatto trasportare dal fiume Arno. La corrente del Mar Ligure spinse la barca sino alle spiaggie di St.Tropez trasformandolo così nel Santo Patrono degli abitanti della città.
finito il pranzo abbiamo ancora un po' di tempo prima di riprendere il bus per altra destinazione e ci tuffiamo in un altro momento di Sant Tropez, il cinema e qua, oltre a Brigitte Bardot c'è un altro personaggio che, a me piace ancora molto di più della prima
questa non è mia, ovviamento
Louis de Funès
queste sono mie
questa la reale gendarmeria del famoso film, tenuta in considerazione di monumento nazionale
e ora è arrivato il momento di lasciare questo bel paese per raggiungerne un altro che, più che un paese e un sito voluto e creato da un architetto
un villaggio, in pratica, "privato"
un posto veramente particolarissimo e che merita la visita calma e rilassata che ci siamo potute permettere, Port Grimaud, nella Baia di St. Tropez
questo delizioso borgo medievale riesce ad unire armoniosamente lo stile provenzale a quello veneziano, dato che la cittadina è stata pensata dall’architetto François Spoerry il quale, ispirandosi alla nostra amata città sulla laguna, ha fatto erigere tanti edifici colorati gli uni vicini agli altri che si affacciano su 7 chilometri di canali artificiali, nei quali hanno le fondamenta. Proprio come a Venezia, a Port Grimaud si può girare soltanto a piedi o sulle imbarcazioni, tanto che non è possibile introdurvisi in auto
E anche se Venezia non ha eguali e Port Grimaud è decisamente meno storica è molto particolare e tranquilla ed è piacevolissimo girare per i canali sulle imbarcazioni o affacciarsi dei terrazzini
pero, proprio come Venezia, Port Grimaud è un luogo davvero molto suggestivo e romantico
l'architetto François Spoerry, ha incontrato enormi difficoltà burocratiche per la costruzione del suo sogno e quando, stava per vedere svanire la possibilità di riuscire, fece un voto, promise che, e fosse riuscito nel suo intento per prima cosa avrebbe costruito una chiesa dedicata alla Vergine Maria, caso volle che il giorno dopo, del tutto inaspettatamente, la burocrazia diede lo sta bene ai lavori che, iniziarono e proseguirono senza intoppi fino alla fine e per questo il primissimo edificio costruito è stata proprio la chiesa del villaggio
oggi due condizione sono poste per poter abitare in questa piccola Venezia provinciale
tutto deve restare praticamente privato e le costruzioni non devono essere uguali nella decorazione e nel colore a nessuna già presente, infatti, tutte le costruzioni presenti, differiscono anche se solo in un particolare e sono soggette periodicamente ad esame di una particolare commissione del luogo
e questa la particolarissima casa dell'architetto che dal 1974 ha qui la sua residenza
sui moli bar e ristornati, lungo le strade, negozi di lusso, di souvenir, di tutto, di più ci invitano e io.................
e a questo punto, chiudo senza aggiungere niente
anzi, si, una cosa sola, se potete, non perdetevi le escursioni "experience" di Neocollections
Buongiorno cari amici
facciamo colazione insieme? e magari, visto quello che andiamo a trattare vi offro pure un aperitivo
vi va?
intanto mettetevi comodi e date un occhiata a questo
ora, svegliarsi, aprire le "finestre" e trovarsi sta vista e in più questo tempo fa cantare il cuore e siamo già a metà dell'opera come dice il poeta poi, se si sa già che si è riusciti a fare una delle escursioni prefisse..........che c'è di meglio? forse sapere che, siamo su Costa in Costa Azzurra
ahahahahahahah
e vabbè permettetemelo!!
quindi, dicevo, riesco a fare l'escursione - Experience-St. Tropez e Port Grimaud
per quelli della mia età St. Tropez ha un ricordo e un sapore molto particolare la ricordo alla mia lontanissima età di 16 anni ma è un ricordo non del villaggio che era ma un calore dell'estate, un caleidoscopio di colori e musica, un miscuglio che a quell'età poco ha a che vedere con quello che si ricerca oggi, a quest'età
e infatti, non ritrovo assolutamente niente del ricordo e così, mi lascio andare a scoprire qualcosa di totalmente nuovo, senza aspettative e senza riserve
intanto, mi godo una bellissima passeggiata che, in bus, dalla nave ci porta alla nostra metà
una passeggiata fra tantissimo verde e una moltitudine di fiori che, mi fa domandare com'è che, siamo noi la riviera dei fiori
bho!!,
qua, lo spartitraffico ultra kilometrico è un continuo parco fiorito e palmoso che, mostra una cura quasi maniacale, quasi da parco privato
avevo già notato nella scorsa crociera questa cura tutta provenzale per il verde ma qua proprio siamo alla apoteosi tanto che, non ricordo di avere una macchinetta che fa foto, lascio che sia il mio senso della vista a godersi il tutto e a bearsi di tanta bellezza
e poi, improvvisamente, un altro tipo di foresta
e siamo già al mio antico ricordo e alla mia totalmente nuova metà
St. Tropez!!
ok, intanto ho già scelto quello che fa per me, in quello che sembra un mercato della nautica, questo mi basta, può andare
ed intanto scopro una cittadina lontanissima anni luce dal villaggio di un tempo
oppure è il ricordo di una sedicenne che mi gioca brutti scherzi??
ma no, siamo in un altro mondo, un altra epoca e mi lascio andare a questa nuova scoperta così come mi ero prefissa e mi godo il momento passeggiando in tutta tranquillità in questa cittadina sonnolenta, con tempi suoi, con momenti di altre ore e adesso sotto questo caldo sole, in questa tranquillità tutta mia, in queste stradine che si offrono senza veli, vado errando con lentezza che non mi sarei aspettata da una escursione Costa
e scopro anche l'Experience, scopro il suo significato e tutto quello che comporta e la filosofia di un nuovo tipo di crociera nata male ma che continua con un crescendo quasi "indiavolato" che ormai mi ha preso e coinvolta
e andiamo avanti in tutta tranquillità, senza fretta, senza tempo, chiacchierando fra noi (siamo 14 ) e con la guida che ci accompagna che, più che una guida sembra uno fra noi (ed è pure italiano) che ne sa di più e che, ci fa partecipe del suo "sapere", nessun nozionismo ma solo chiacchiere fra amici
domande a cui le risposte vengono date tranquille e rilassate, e coì andiamo avanti e scopriamo il cameratismo, quello senza età, quello che ha anche un sapore un po' goliardico liberò dai vincoli dell'età della giovinezza e forte dell'età della consapevolezza
e a me hanno dato il "la" e parto in quarta
e continua la scoperta
qua il Duomo
ma non entriamo, abbiamo altro a cui pensare e intanto andiamo..........
attraversiamo le antiche mura e le antiche porte da un capo all'altro
e ci godiamo un mercato, fra odori e profumi e non gode solo l'olfatto
carciofi grandi quanto piccoli cavolfiori
zucchini gialli???? e mi chiedo ma che fanno? li colorano apposta?
e i fiori? li gonfiano con la pompa?
sarà che qua tutto è grande pur restando piccolo ma scopro cose nuove e mi esalto, quello che proprio mi fa star male è non poter comprare, questo a casa non ci arriva
mi vien da piangere!!!!
fortunatamente basta girar l'angolo per farmi una bella risata
ma chi si metterebbe cose del genere in casa??? eppure la galleria, mi dicono, vende e pure bene ed è una delle più rinomate di tutta la Provenza
bho!!
meno male, questo è solo per esposizione anche se, la guida ci dice che, per il giusto prezzo............
e qua, ringraziamo il cielo che ancora, la degustazione non ha aperto (lo fa solo di sera) le nostre tasche ne avrebbero sicuramente risentito
e, questo posso pure capirlo, qua è un icona, qua regna incontrastata e guai a dirne male e solo a parlare della signora che è oggi, per loro è rimasta come ritratta e se non nel fisico, nello spirito di ciò che è stata ed è, per loro e per questa terra
ma scopro angolini che mi emozionano
e ringrazio la mano gentile che...........
cose che mi fanno pensare all'amore che gente mette nel conservare quello che ha di più caro,
una casa di famiglia? in ogni caso ci dicono l'edificio più antico della cittadina
il tranquillo Palazzo di Giustizia
e a due passi..............qua ci si ferma o si o per forza
queste cosine rotonde sono "La tarte tropézienne, il dolce di Saint-Tropez, composto da una brioche guarnita di zucchero e farcita da un mélange di tre creme, secondo una ricetta di origine familiare del pasticciere Alexandre Micka. La ricetta è depositata e segreta." da Wikipedia
L'ideatore della ricetta è Alexandre Micka, pasticciere di origine polacca, giunto in Provenza all'inizio degli anni cinquanta: decise di una boulangerie pâtisserie a Saint-Tropez, nella quale mette in vendita un dolce-brioche realizzato secondo una ricetta portata dalla Polonia e appartenuta a sua nonna. Nel 1955, Roger Vadim gira a Saint-Tropez il film Et Dieu... créa la femme. Alexandre Micka ebbe l'incarico di realizzare il pranzo per tutta la troupe. Dopo aver presentato la sua tarte, Brigitte Bardot gli suggerisce di chiamarla Tarte de Saint-Tropez. Partendo da quel suggerimento, il pasticciere optò per Tarte Tropezienne e decise immediatamente di depositare il marchio e il brevetto di fabbricazione[1].
A Saint-Tropez, esiste ancora oggi il ristorante "La tarte Tropézienne".
e Wikipedia o no, bisogna proprio mangiarla e dato che a casa non si può portare e meglio lasciarsi andare
la sera la ritroveremo nella cena di bordo, buonissima ma............non è questa ed è anche giusto così, le cose bisogna mangiarle dove nascono e vale per tutto il mondo
ma ormai, la cittadina si anima, si sveglia al nuovo giorno si prepara per l'aperitivo e incomincia a sciamare per le vie centrali anche se, ancora particolarmente tranquille
e anche noi ci tuffiamo nel lusso del centro
e nella sobrietà dello stesso
ma qua si entra solo ed eclusivamente per invito e appuntamento e bisogna avere tanti soldini ma, tanti tanti
Museo Annonciade, a questo punto ci sta
Il Museo testimonia il ruolo di Saint Tropez per la pittura dell’inizio del ventesimo secolo. Nel 1892 l’inventore del puntinismo Paul Signac rimase colpito dalla luce e dalla bellezza di questa cittàe ne regalò opere mirabili appunto presenti nel mueo insieme alle opere postimpressioniste di Vuillard.
dentro niente foto
ma dopo questa paura di cultura, sentiamo ancora il bisogno di immergerci ancora nel paesaggio di quest'ambiente e girando girando finiamo in un angolo di assoluta poesia
lo so, le foto non rendono l'idea ma, la luce, il profumo, il passaggio solitario di una vela regalano un momento di assoluta beatitudine che, però dura sempre poco
abbiamo prenotato un ristorante e dobbiamo andare, il pranzo è privato, non rientra nell'escursione e siamo in pochi a optare per sederci, gli altri non so cosa faranno
a noi è andata benissimo, ristorante gestito da pugliesi e alla fine anche il proprietario si è seduto con noi (se la mia amica mi manda le foto, dato che le ha fatte lei, appena arrivano vi prometto che le posto) e dolce e caffè è stato un gentilissimo omaggio
ma mentre aspettiamo le portate da fuori arriva una cadenzata di musica e vorrete che, non andiamo a vedere????
ci spiegano che sono i bambini di Sant Tropez che, annunciano così, esattamente una settimana prima, la festa del Padrono della città, San Torpete (da qua il nome della città) con le grandi celebrazioni che si svolgono il 16 di maggio e che sono famosi, con il nome di "Bravades"
curiosità
Torpete visse in tempo di persecuzioni. L'impero romano ebbe spesso nei confronti della Chiesa Cristiana un rapporto conflittuale e talvolta di aperto contrasto. Divenuto anch'egli cristiano, Torpete praticava di nascosto la nuova fede religiosa, il che non gli impediva di svolgere un ruolo importante presso l'amministrazione romana di Nerone.
Tornato a Pisa, fu riconosciuto cristiano dal prefetto della città, il quale tentò di riportarlo alla religione pagana. A nulla valsero i suoi sforzi: né le false promesse, né le prove fisiche convinsero Torpete a rinnegare la nuova religione così fu giustiziato. Dopo la morte, il suo corpo fu abbandonato sopra un' imbarcazione, e fatto trasportare dal fiume Arno. La corrente del Mar Ligure spinse la barca sino alle spiaggie di St.Tropez trasformandolo così nel Santo Patrono degli abitanti della città.
finito il pranzo abbiamo ancora un po' di tempo prima di riprendere il bus per altra destinazione e ci tuffiamo in un altro momento di Sant Tropez, il cinema e qua, oltre a Brigitte Bardot c'è un altro personaggio che, a me piace ancora molto di più della prima
questa non è mia, ovviamento
Louis de Funès
queste sono mie
questa la reale gendarmeria del famoso film, tenuta in considerazione di monumento nazionale
e ora è arrivato il momento di lasciare questo bel paese per raggiungerne un altro che, più che un paese e un sito voluto e creato da un architetto
un villaggio, in pratica, "privato"
un posto veramente particolarissimo e che merita la visita calma e rilassata che ci siamo potute permettere, Port Grimaud, nella Baia di St. Tropez
questo delizioso borgo medievale riesce ad unire armoniosamente lo stile provenzale a quello veneziano, dato che la cittadina è stata pensata dall’architetto François Spoerry il quale, ispirandosi alla nostra amata città sulla laguna, ha fatto erigere tanti edifici colorati gli uni vicini agli altri che si affacciano su 7 chilometri di canali artificiali, nei quali hanno le fondamenta. Proprio come a Venezia, a Port Grimaud si può girare soltanto a piedi o sulle imbarcazioni, tanto che non è possibile introdurvisi in auto
E anche se Venezia non ha eguali e Port Grimaud è decisamente meno storica è molto particolare e tranquilla ed è piacevolissimo girare per i canali sulle imbarcazioni o affacciarsi dei terrazzini
pero, proprio come Venezia, Port Grimaud è un luogo davvero molto suggestivo e romantico
l'architetto François Spoerry, ha incontrato enormi difficoltà burocratiche per la costruzione del suo sogno e quando, stava per vedere svanire la possibilità di riuscire, fece un voto, promise che, e fosse riuscito nel suo intento per prima cosa avrebbe costruito una chiesa dedicata alla Vergine Maria, caso volle che il giorno dopo, del tutto inaspettatamente, la burocrazia diede lo sta bene ai lavori che, iniziarono e proseguirono senza intoppi fino alla fine e per questo il primissimo edificio costruito è stata proprio la chiesa del villaggio
oggi due condizione sono poste per poter abitare in questa piccola Venezia provinciale
tutto deve restare praticamente privato e le costruzioni non devono essere uguali nella decorazione e nel colore a nessuna già presente, infatti, tutte le costruzioni presenti, differiscono anche se solo in un particolare e sono soggette periodicamente ad esame di una particolare commissione del luogo
e questa la particolarissima casa dell'architetto che dal 1974 ha qui la sua residenza
sui moli bar e ristornati, lungo le strade, negozi di lusso, di souvenir, di tutto, di più ci invitano e io.................
e a questo punto, chiudo senza aggiungere niente
anzi, si, una cosa sola, se potete, non perdetevi le escursioni "experience" di Neocollections