ciao Raffa79, farai un gran bel giro su una nave per me, bellissima
e poi ci dirai anche le tue impressioni
e intanto io sono arrivata a.........
intanto guardate bene il meteo del today e andiamo avanti
in pratica gioco in casa e proprio per questo e anche perché non ho mai visitato la cittadina di Camilleri decido con la mia amica di restare in zona
già dal panorama riconosco qualcosa di familiare
i colori di questa parte di Sicilia, il profumo di un ambiente che mi appartiene e ancora il calore del sole delle mie latitudini e alla faccia del meteo, già fa caaaaaaaaaaaldo e mi sa che, oggi possiamo mettere il costume ma, intanto scendiamo dalla nave, sullo spiazzo i pullman pronti per le escursioni di tutta la giornata che porteranno gli ospiti alle radici del barocco siciliano, un gran bel tragitto che regalerà a chi ha deciso di andare, la scoperta dei bellissimi momenti d'arte e cultura e poi, se avranno l'opportunità una cucina che, ne sono sicura, li farà sognare di tornare nella mia terra
la municipalità ha messo a disposizione un mezzo gratuito per arrivare in città e la fermata è proprio sul viale centrale che troviamo parzialmente in pieno lavori di restauro pavimentazione che, peccato, guasta un po' l'insieme, ci potevano pure pensare prima dell'arrivo della prima nave da crociera nella città ma, ormai si sa come vanno le cose e anzi, qua ci raccontano una storia di positività del presente sindaco e della sua giunta che, sta portando avanti promesse fatte e già parzialmente mantenute
intanto ci lasciamo andare lungo la strada dove, in modo del tutto siculo la gente, ci saluta e ci ferma, senza conoscerci, così solo per il gusto di sapere, per la curiosità di sentire parlare e per la gioia di informarci, anche due vigilesse che girano in bici, sorridendo si fermano per indicarci i punti che potrebbero interessarci della loro assolata e calda città
sono e mi sento a casa
questa è la mia gente, non me ne voglia nessuno ma, girando ho ormai, potuto accertarmi che sono al sud dell'Italia e soprattutto nella mia Isola, la gente ha questa predisposizione alla socializzazione e più ci si addentra più la gente ti circonda, ti abbraccia, ti coinvolge, ti fa suo
in Sicilia nessuno si perde e tutti partono portandosi via qualcosa di noi, e forse, è questo il segreto che fa della mia terra, la terra di tutti e per tutti
ed eccomi davanti al monumento di uno dei padri di questa terra
e, scopro un ricordo che ancora in questo angolo di Sicilia è un presente vivo, la costruzione esterna di una struttura in origine nata per il gabinetto che, risalente alla dominazione araba era esterno alla casa vera e propria e oggi, presente anche se con funzioni diverse e che mi riporta alla mia infanzia quando anche nella mia città potevo vedere queste appendici che, come ventose si tenevano avvinte alla struttura originale e ormai sparite da tempo
ma, lasciamoci andare lungo il centro storico empedoclino che si sviluppa lungo l'immancabile Via Roma, toponomastica di quasi tutte le cittadine della Sicilia, grandi e piccole, come a volere auto riconoscersi con qualcosa di assolutamente italica, una via che è un vera istituzione che insieme al Porto formano la storia di Porto Empedocle sin dalle radici, essendo il punto nevralgico dal quale si è sviluppata negli anni l'intera città e qua lungo il suo corso troviamo la "Casa del popolo" il Municipio, che qua ancora si chiama "Palazzo di città"
e subito dopo, quasi attaccate, come uso di antica architettura socio-culturale in Sicilia, come a voler bilanciare i poteri, il sacro e il profano, la "Chiesa Madre" dedicata al SS. Salvatore, alla Immacolata e S. Gerlando, patrono della città
con il suo interno barocco e bianco per mitigare sia lo stile sia la calura esterna
e gli antichi confessionali, sicuramente portati da una chiesa più antica di questa che ha origine agli inizi del 900
e sempre lungo il corso, una presenza che ritroviamo spesso in Sicilia
le scale decorate con la ceramica, qua in piccolo ma, in altri siti, pezzo forte della presenza delle fabbriche, un paio su tutte, Caltagirone e Santo Stefano di Camastra per chi volesse scoprirne di più
ci indirizzano verso un edificio che, alla fine del corso, è diventato uno dei simboli della rinascita di questa felice cittadina
La Torre
ne vanno giustamente fieri anche perché, è una delle promesse realizzate dal presente sindaco che, a quanto ci dicono, ha un particolare attaccamento alla città e un sociale molto sentito, favorito anche, da chi giustamente si è prodigato a fare di questo angolo di terra un centro culturale conosciuto nel resto di Italia
e scusate se anch'io..................
ma andiamo con ordine e diamo un occhiata a questo "territorio", potrebbe interessare pure voi, chissà che............
e soffermiamoci un attimo a cosa sia la Torre di CarloV
Nel XVI secolo l'imperatore Carlo V , fece costruire questa torre dalle dimensioni imponenti, che doveva servire per difendere dagli attacchi dei corsari che spesso, con azioni rapide, depredavano le popolazioni dei centri abitati posti sulle coste.
L'edificio è caratterizzato da una forma a piramide tronca che termina in alto in un'ampia terrazza utilizzata come punto d'osservazione.
L'interno è composto da alcuni ambienti la cui copertura è del tipo volta a botte. Dal 1780 i Borboni fecero della Torre una prigione.
Oggi al suo interno troviamo la "Sala Cannoniera" e ai piani superiori, è in esposizione una Mostra d'arte di un illustre concittadino, Giuseppe Agnello di cui, mi perdonerete ma, con orgoglio e stima per l'artista vi propongo la biografia
"Giuseppe Agnello è nato a Racalmuto, in provincia di Agrigento, il 9 dicembre 1962; ha frequentato la scuola di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo diplomandosi nel 1985.
Ha insegnato Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Attualmente insegna Scultura al Biennio in Arti Visive e Tecniche della Scultura al Triennio in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Ha realizzato diverse opere pubbliche, sia in Italia che all’estero.
Nel 1998 realizza i ritratti dell’allora presidente della Siria, Hafez Al Assad, e del figlio Basel, rispettivamente collocati nel mausoleo omonimo ad Aleppo e presso il teatro di Damasco.
Nel 2003 ha realizzato dei calchi per la scenografia del film di Ciprì e Maresco “Il ritorno di Cagliostro”.
Nel 2008 ha collaborato alla realizzazione della parte scultorea del progetto VB62 di Vanessa Beecroft per la performance allo Spasimo di Palermo.
È l’autore del celebre ritratto in bronzo dello scrittore Leonardo Sciascia, ubicato nella sua città natale, e della scultura in bronzo dedicata al celebre Commissario Salvo Montalbano, personaggio ideato dallo scrittore Andrea Camilleri, a Porto Empedocle.
Vive e lavora a Racalmuto in contrada Serrone."
e adesso entriamo nella Torre per godere pure noi di cosa offre e, iniziamo dagli ambienti delle "fosse" con quello che fu
ci saluto lo stemma araldico di Carlo V
e, ci regala appunto, quello che essa conteneva
vestigia di un altro momento
per spostarci poi ai piani superiori dove, una civetta forte della sua dualità di intenti, la saggezza e la sfortuna a seconda delle intenzioni del sapere siculo, ci apre alla mostra
a cui non desidero aggiungere niente ma, vi regalo una lunga ma non totale serie di scatti per una parziale conoscenza dell'autore
solo di questa permettetemi un pensiero sullo straziante e favoloso momento di ogni madre
e ora, prima di dare un saluto alla calda e tranquilla città di Porto Empedocle, una visita di rigore a cui, nessuno può esentarsi, al Commissario Montealbano (anche se stavolta la foto non è mia)
bronzo di, sempre, Giuseppe Agnello
e adesso a tutti voi auguro un buon proseguimento di giornata e..................vi aspetto tutti in Sicilia, "terra di focu, di canti e d'amuri"