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- Il respiro del tempo... - MSC Opera- Grecia,Turchia, Israele,Croazia- 28/09/2015
- Autore discussione capricorno
- Data d'inizio
- Stato
U
Utente cancellato
Guest
Ricordi ricordi e ricordi, sto' viaggiando insieme a te
gabriele e romina
Well-known member
Apprendiamo ora da te della suddivisione della grotta....peccato davvero e sopratutto privo di senso per noi...ma ripeto per noi...in quel luogo invece il senso evidentemente c' è. ..amaro, ma ci sarà. ..
Peccato che quando ci siamo stati noi, non ci abbiamo portato a vederla per intero...ma ora grazie a te, si.
Speriamo un giorno si possa tornare...e vi regni la pace...
Peccato che quando ci siamo stati noi, non ci abbiamo portato a vederla per intero...ma ora grazie a te, si.
Speriamo un giorno si possa tornare...e vi regni la pace...
In questa foto, si vede benissimo il muro di divisione della grotta, ed anche la porta in legno, da dove si può osservare l'altare con la stella dall'altra parte.
Come dicevo, trovo sia assurdo non lo comprendo, questa divisione. E' un luogo universale che deve andare al di là di tutte le divisioni....sicuramente, incomprensibile per noi...
Amarezza....sicuramente, per tutto il contesto....
Spero ardentemente che ritorni la pace in questi magnifici luoghi.
Grazie...un saluto.
Ultima modifica:
- Gerusalemme -
Gerusalemme, non è solo un luogo che ti sovrasta per la sua grandiosità...Gerusalemme è un spazio spirituale, che ti fa pensare e che non può che porre domande in ogni persona.
Gerusalemme, si identifica con la spianata del Tempio, dove le moschee sovrastano un luogo, considerato sacro per gli ebrei. Ma è anche un'insieme di religioni contrastanti, che mettono a dura prova la natura delle persone...una convivenza a volte molto difficile, litigiosa anche tra i sacerdoti stessi che vivono negli stessi luoghi e pregano negli stessi luoghi.
E' difficile non rimanere coinvolti dall'atmosfera carica d'energia che scaturisce da questi luoghi, dove ci si sente completamente annullati.
Gerusalemme, la città Santa per eccellenza, capitale delle tre grandi religioni monoteiste del pianeta: Ebraica, cristiana e mussulmana. L'importanza religiosa di Gerusalemme ebbe inizio 3000 anni fa, quando re David, unificò Israele ed elesse la città sua capitale.
" Passato il posto di blocco al confine della Palestina, si cominciano a vedere i sobborghi di Gerusalemme. E' quasi l'una, quando raggiungiamo la città.
Arriviamo ad un piazzale di sosta, dove possiamo avere una sguardo sull'intera città...meravigliosa! e ci rendiamo conto della sua imponenza...è immensa.
Siamo sorvegliati, durante la sosta fotografica, dai militari che restano a guardia per la nostra sicurezza....
" Gerusalemme ci attende....dopo la sosta, riprendiamo il bus.
Per ottimizzare il percorso, la guida ci porta subito al ristorante, spiegandoci che vorrebbe condurci subito dopo e per primo al Santo Sepolcro, ribaltando di nuovo l'itinerario. Percorrendolo al contrario è più facile essere certi di poter entrare nel luogo di sepoltura di Gesù....ci fidiamo e accogliamo tutti con gioia.
Al ristorante, possiamo gustare la tipica cucina israeliana. Un motivo in più che raccogliamo sempre, poter anche per un semplice assaggio, entrare a contatto con gli usi locali attraverso la loro cucina, i gusti, i profumi.
Rifocillati, siamo pronti dunque...ci avviciniamo alle mura di Gerusalemme, una gemma incastonata e racchiusa da una grandiosa muraglia, come a custodirne l'anima..."
" Entriamo dalla porta di Omar....Gerusalemme ha diverse porte porte d'accesso....
" In questa porta non notiamo nessun controllo, qualche militare in perlustrazione e nulla più.
Subito il caratteristico brusio ed il via vai delle persone; carrettini ambulanti offrono per pochi euro, succhi di frutta spremuta al momento, arance e melograno. Il melograno è considerato in Israele, una medicina naturale, un 'antibiotico naturale un vero toccasana per il corpo.
Girato l'angolo, altri ambulanti offrono ciambelle ai datteri e al sesamo....sono molto ospitali ed ovunque passiamo, chiedono da dove veniamo.
Ma non c'è tempo, la guida ci esorta a non fermarci, ha avuto un messaggio al cellulare da un suo collaboratore che ci dice che è il momento più favorevole, poche persone sostano all'interno del Santo Sepolcro...."
"Il settore orientale di Gerusalemme è un bazar densamente popolato, con più di 100 strade occupate da migliaia di bancarelle, di negozi....
" Ma anche attraverso questa confusione colorata di merci....la storia, la puoi sentire...la puoi toccare....
" La puoi calpestare.....si!
Questa è la pavimentazione romana originaria, su cui tutti oggi possono camminare, fu scoperta negli anni 60, ed è la pavimentazione anche della via Sacra."
" Quanti secoli sono passati qua sopra...."
" Proseguiamo in questo dedalo di strade....
" Ed eccoci girato un vicolo, mi ritrovo dinanzi a questa Chiesa....."
Continua.....
Gerusalemme, non è solo un luogo che ti sovrasta per la sua grandiosità...Gerusalemme è un spazio spirituale, che ti fa pensare e che non può che porre domande in ogni persona.
Gerusalemme, si identifica con la spianata del Tempio, dove le moschee sovrastano un luogo, considerato sacro per gli ebrei. Ma è anche un'insieme di religioni contrastanti, che mettono a dura prova la natura delle persone...una convivenza a volte molto difficile, litigiosa anche tra i sacerdoti stessi che vivono negli stessi luoghi e pregano negli stessi luoghi.
E' difficile non rimanere coinvolti dall'atmosfera carica d'energia che scaturisce da questi luoghi, dove ci si sente completamente annullati.
Gerusalemme, la città Santa per eccellenza, capitale delle tre grandi religioni monoteiste del pianeta: Ebraica, cristiana e mussulmana. L'importanza religiosa di Gerusalemme ebbe inizio 3000 anni fa, quando re David, unificò Israele ed elesse la città sua capitale.
" Passato il posto di blocco al confine della Palestina, si cominciano a vedere i sobborghi di Gerusalemme. E' quasi l'una, quando raggiungiamo la città.
Arriviamo ad un piazzale di sosta, dove possiamo avere una sguardo sull'intera città...meravigliosa! e ci rendiamo conto della sua imponenza...è immensa.
Siamo sorvegliati, durante la sosta fotografica, dai militari che restano a guardia per la nostra sicurezza....
" Gerusalemme ci attende....dopo la sosta, riprendiamo il bus.
Per ottimizzare il percorso, la guida ci porta subito al ristorante, spiegandoci che vorrebbe condurci subito dopo e per primo al Santo Sepolcro, ribaltando di nuovo l'itinerario. Percorrendolo al contrario è più facile essere certi di poter entrare nel luogo di sepoltura di Gesù....ci fidiamo e accogliamo tutti con gioia.
Al ristorante, possiamo gustare la tipica cucina israeliana. Un motivo in più che raccogliamo sempre, poter anche per un semplice assaggio, entrare a contatto con gli usi locali attraverso la loro cucina, i gusti, i profumi.
Rifocillati, siamo pronti dunque...ci avviciniamo alle mura di Gerusalemme, una gemma incastonata e racchiusa da una grandiosa muraglia, come a custodirne l'anima..."
" Entriamo dalla porta di Omar....Gerusalemme ha diverse porte porte d'accesso....
" In questa porta non notiamo nessun controllo, qualche militare in perlustrazione e nulla più.
Subito il caratteristico brusio ed il via vai delle persone; carrettini ambulanti offrono per pochi euro, succhi di frutta spremuta al momento, arance e melograno. Il melograno è considerato in Israele, una medicina naturale, un 'antibiotico naturale un vero toccasana per il corpo.
Girato l'angolo, altri ambulanti offrono ciambelle ai datteri e al sesamo....sono molto ospitali ed ovunque passiamo, chiedono da dove veniamo.
Ma non c'è tempo, la guida ci esorta a non fermarci, ha avuto un messaggio al cellulare da un suo collaboratore che ci dice che è il momento più favorevole, poche persone sostano all'interno del Santo Sepolcro...."
"Il settore orientale di Gerusalemme è un bazar densamente popolato, con più di 100 strade occupate da migliaia di bancarelle, di negozi....
" Ma anche attraverso questa confusione colorata di merci....la storia, la puoi sentire...la puoi toccare....
" La puoi calpestare.....si!
Questa è la pavimentazione romana originaria, su cui tutti oggi possono camminare, fu scoperta negli anni 60, ed è la pavimentazione anche della via Sacra."
" Quanti secoli sono passati qua sopra...."
" Proseguiamo in questo dedalo di strade....
" Ed eccoci girato un vicolo, mi ritrovo dinanzi a questa Chiesa....."
Continua.....
Ultima modifica:
- La Basilica del Santo Sepolcro -
" Quante volte ho visto questa chiesa, attraverso le fotografie di amici, foto fatte durante i loro pellegrinaggi...e mi vengono in mente i loro racconti, le loro emozioni....che ora finalmente diverranno mie...."
L'Imperatore romano Costantino, abbracciò la fede cristiana e ordinò la costruzione di un Tempio, colmo di ricchezze nel luogo in cui avvenne la Crocifissione.
La Basilica del Santo Sepolcro , il tempio originario fu ricostruito in gran parte dai Crociati che strapparono la città agli arabi.
All'esterno può sembrare una fortezza, il suo ingresso è decisamente modesto, circondata da altri edifici, dispone di poco spazio. L'interno sembra ancora più angusto, ma 2000 anni di profonda devozione hanno conferito a questo luogo, una eccezionale aurea di sacralità.
Sei ordini religiosi cristiani, hanno il compito di custodire questo luogo sacro.
" Come in un turbinio, non mi rendo conto del percorso. Dobbiamo fare in fretta, la nostra guida dice : " per favore niente foto per ora, non fermatevi...ci sarà tempo dopo....altrimenti non riusciamo ad entrare..."
E non finirò mai e non finiremo mai noi tutti di ringraziarlo !...per questo immenso dono che ci ha fatto....siamo arrivati sino a lì, in quel sepolcro...su quella Pietra...."
" In coda, con pazienza...percorriamo centimetro dopo centimetro quel selciato....
Siamo in tanti, accalcati...vicini. Non ci siamo solo noi del gruppo, ma altri, italiani, russi, polacchi....fermi da tempo e rigorosamente in fila...
La compostezza di alcuni mi colpisce, come è successo la mattina a Betlemme....persone immerse nelle loro preghiere, donne con il capo velato che bisbigliano e si chinano e baciano un'immagine.....
Sono momenti di emozione intensa...anche l'attesa ...
La nostra guida ci controlla, ci rassicura e ci sprona a non mollare per la stanchezza dell'attesa..." non mollate, manca poco...veramente poco.."
....a fatica, solo piccoli passi ...in un tempo che sembra un'eternità..."
" Quello che un tempo fu il sepolcro, ora è racchiuso in un Tabernacolo di legno scuro, che porta i segni del tempo, posto al centro della Basilica, proprio sotto l'imponente cupola.
Proseguiamo lentamente....e finalmente la nostra visuale piano, piano cambia...."
" Lucerne sempre vive , tutto attorno a questo luogo Santo...."
" Tutto ancora cambia, appena giri l'angolo e lo vedi...ecco l'ingresso..."
" Sopra l'effige e attorno lampade votive e candelabri sempre accesi..
Pochi scalini ora ci separano...pochi scalini dall'ingresso.
Si entra a due a due, attendiamo che il sacerdote ortodosso ci faccia cenno....la nostra guida è ora vicino a noi...
Il luogo è gestito da sacerdoti ortodossi, preposti al controllo e smistano i fedeli.
La nostra guida ancora una volta interviene, quando si accorge che volevano dividerci...." sono una coppia " dice al sacerdote, e così riusciamo ad entrare insieme...."
" Come per la Basilica della Natività, l'ingresso è piccolo, ci si deve chinare.....
Entriamo in un piccolo vano molto buio.....un sacerdote ci fa cenno di proseguire....e si accede al secondo.....il Sepolcro....
Ed è Quiete improvvisa.....
E' Pace.....
E' Amore.....
E' tutto quello che non si può spiegare!!.... ed ancora una volta inginocchiata su quella Pietra......ripeto con la mente....
Sono qui!!!...sono qui...ci sono anch'io, mentre accarezzo quella lastra di marmo.....
.......le parole non servono, è il cuore è la mente è l'anima che parla....."
Continua.....
" Quante volte ho visto questa chiesa, attraverso le fotografie di amici, foto fatte durante i loro pellegrinaggi...e mi vengono in mente i loro racconti, le loro emozioni....che ora finalmente diverranno mie...."
L'Imperatore romano Costantino, abbracciò la fede cristiana e ordinò la costruzione di un Tempio, colmo di ricchezze nel luogo in cui avvenne la Crocifissione.
La Basilica del Santo Sepolcro , il tempio originario fu ricostruito in gran parte dai Crociati che strapparono la città agli arabi.
All'esterno può sembrare una fortezza, il suo ingresso è decisamente modesto, circondata da altri edifici, dispone di poco spazio. L'interno sembra ancora più angusto, ma 2000 anni di profonda devozione hanno conferito a questo luogo, una eccezionale aurea di sacralità.
Sei ordini religiosi cristiani, hanno il compito di custodire questo luogo sacro.
" Come in un turbinio, non mi rendo conto del percorso. Dobbiamo fare in fretta, la nostra guida dice : " per favore niente foto per ora, non fermatevi...ci sarà tempo dopo....altrimenti non riusciamo ad entrare..."
E non finirò mai e non finiremo mai noi tutti di ringraziarlo !...per questo immenso dono che ci ha fatto....siamo arrivati sino a lì, in quel sepolcro...su quella Pietra...."
" In coda, con pazienza...percorriamo centimetro dopo centimetro quel selciato....
Siamo in tanti, accalcati...vicini. Non ci siamo solo noi del gruppo, ma altri, italiani, russi, polacchi....fermi da tempo e rigorosamente in fila...
La compostezza di alcuni mi colpisce, come è successo la mattina a Betlemme....persone immerse nelle loro preghiere, donne con il capo velato che bisbigliano e si chinano e baciano un'immagine.....
Sono momenti di emozione intensa...anche l'attesa ...
La nostra guida ci controlla, ci rassicura e ci sprona a non mollare per la stanchezza dell'attesa..." non mollate, manca poco...veramente poco.."
....a fatica, solo piccoli passi ...in un tempo che sembra un'eternità..."
" Quello che un tempo fu il sepolcro, ora è racchiuso in un Tabernacolo di legno scuro, che porta i segni del tempo, posto al centro della Basilica, proprio sotto l'imponente cupola.
Proseguiamo lentamente....e finalmente la nostra visuale piano, piano cambia...."
" Lucerne sempre vive , tutto attorno a questo luogo Santo...."
" Tutto ancora cambia, appena giri l'angolo e lo vedi...ecco l'ingresso..."
" Sopra l'effige e attorno lampade votive e candelabri sempre accesi..
Pochi scalini ora ci separano...pochi scalini dall'ingresso.
Si entra a due a due, attendiamo che il sacerdote ortodosso ci faccia cenno....la nostra guida è ora vicino a noi...
Il luogo è gestito da sacerdoti ortodossi, preposti al controllo e smistano i fedeli.
La nostra guida ancora una volta interviene, quando si accorge che volevano dividerci...." sono una coppia " dice al sacerdote, e così riusciamo ad entrare insieme...."
" Come per la Basilica della Natività, l'ingresso è piccolo, ci si deve chinare.....
Entriamo in un piccolo vano molto buio.....un sacerdote ci fa cenno di proseguire....e si accede al secondo.....il Sepolcro....
Ed è Quiete improvvisa.....
E' Pace.....
E' Amore.....
E' tutto quello che non si può spiegare!!.... ed ancora una volta inginocchiata su quella Pietra......ripeto con la mente....
Sono qui!!!...sono qui...ci sono anch'io, mentre accarezzo quella lastra di marmo.....
.......le parole non servono, è il cuore è la mente è l'anima che parla....."
Continua.....
Ultima modifica:
B
Black_Zarina
Guest
È come tornare per la quarta volta in quei luoghi.
Che si sia atei, agnostici come me, cattolici, ortodossi o si creda nella santità delle lumache poco conta: è tangibile un' energia potente che permea da quelle mura e tocca profondamente chiunque abbia visitato quei luoghi.
Che si sia atei, agnostici come me, cattolici, ortodossi o si creda nella santità delle lumache poco conta: è tangibile un' energia potente che permea da quelle mura e tocca profondamente chiunque abbia visitato quei luoghi.
Il tempo all'interno del Sacello, è stato molto breve, ma ricco di profonda emozione, chi di voi ci è stato mi potrà comprendere meglio, non ci sono parole adatte ad esprimere la felicità che si prova.
Ma ciò che ulteriormente ci ha commosso, dopo tutto questo, è la felicità stampata sul volto della nostra guida, felice di aver potuto adempiere alla promessa fatta.
Ma non è finita qui...
Ora con più calma ci possiamo guardare attorno e ringraziamo ancora dell'opportunità avuta. Una coda chilometrica di pellegrini, occupa il posto appena lasciato da noi, ancora più lunga della nostra....non tutti riusciranno ad entrare.
Nella Basilica, solo ad intervalli è concesso l'ingresso al S.Sepolcro , bisogna tener conto delle funzioni celebrate, anche qui dalle diverse religioni presenti.
Con noi diverse persone anziane, che necessitano di riposo dopo la maratona fatta. Un breve riposo nella chiesa francescana, posta lì accanto...chiusa, ma la nostra guida è riuscita, con il padre francescano, a farla aprire per noi.
Una particolarissima Via Crucis, posta all'interno della Chiesa dei Francescani, realizzata in bronzo...
All'interno del S.Sepolcro non c'è la Via Crucis.
Ripresosi dalla stanchezza, ora tutto il nostro gruppo è pronto per ripartire.
Uno sguardo a queste volte....
Come saprete, anticamente questo luogo era una vecchia cava in disuso in Gerusalemme. Veniva utilizzata per le sepolture.
Ancora è possibile vederne alcune, e la nostra guida ci conduce attraverso dei corridoi nella profondità della roccia, a vedere come sono queste grotte.
Mi scuso per la qualità delle foto...l'ambiente era molto buio, e stretto.
Ma la struttura della grotta si vede, pareti scure annerite dal fumo delle lampade, in questa grotta un'altare molto, molto antico e sul fondo delle aperture che conducono ai vari altri ambienti di sepoltura, alcuni sigillati da pietre, alcuni aperti....si poteva entrare, ma la calca era troppa e mi mancava l'aria...non ci sono riuscita.
Guadagniamo l'uscita, preferendo attendere il gruppo nella Basilica, avendo del tempo a disposizione ci guardiamo attorno.
Si fa fatica a riconoscere i luoghi del racconto dei Vangeli, ce ne rendiamo conto. Il paesaggio descritto ora è racchiuso tra queste mura, ma ciò non toglie che non sia vero e suggestivo, permeato da un sottile magnetismo che ti fa restare incollata con gli occhi...ma soprattutto con il cuore.
La visita continua......
Ultima modifica:
" Rimaniamo per qualche minuto liberi di osservare...... quanti secoli sono passati sotto queste volte!...
E' difficile non rimanere coinvolti emotivamente dall'atmosfera carica di energia che scaturisce da questi luoghi. Ci si sente dolcemente annullati in questo spazio e confusi....confusi, tra il brusio della folla e l'andirivieni di persone....."
Poco distante il monte della Crocifissione.....
Questo luogo è sorvegliato da monaci ortodossi, ed ora un'altare a simbolo del luogo dove fu issata la Croce.
" Seguiamo pazientemente ed in coda altri gruppi giunti prima di noi....
Questo luogo è posto in alto, molto più in alto e vi si accede tramite una scalinata....è tutto uno scintillio di ori e argento. Una penombra illuminata dalla luce delle lucerne appese al soffitto e i lumi delle candele votive e.. il profumo d'incenso si sprigiona nell'aria....
Il luogo è carico di sacralità.
Alla parete a grandezza naturale e completamente in lamina d'argento, la rappresentazione della Crocifissione...ai piedi la roccia, la roccia vera dove fu issata la croce....è emozione....
Ritornano alla mente i racconti e le letture dei Vangeli.....e ora la vedo....la fenditura nella roccia, spaccata dal terremoto che in quell'ora fece tremare tutta la terra....."
La fenditura nella roccia....
Velocemente sotto lo sguardo del sacerdote ortodosso, ci inginocchiamo sotto l'altare dove è posto un cerchio d'argento incastonato nella roccia....anche qui emozione pura......
" Scendiamo la scalinata e ci rechiamo nel luogo posto subito appena all' entrata nella Basilica, ma che nella nostra visita è stato lasciato per ultimo....
La lastra dell'unzione.....
Con alle spalle il magnifico mosaico che ritrae tutta la Santa storia...
Alla fine un'ultimo sguardo ed usciamo.....
Un briciolo di amarezza, ma lo devo dire.
Non è possibile fare distinzioni di religione in questo luogo, non è possibile....dovrebbe essere universale per tutti, ma non è così.
Abbiamo potuto sostare poco, troppo poco in raccoglimento, pressati da un sacerdote che ci metteva fretta, altri invece hanno potuto sostare quanto volevano.....sono cose che lasciano l'amaro in bocca.
Non ci dovrebbero essere distinzioni tra fratelli nelle fede...queste sono le controversie che regolano il mondo.
Di queste cose, inevitabilmente ne abbiamo parlato appena fuori dalla Basilica, perchè era evidente a tutti e in tutti noi la stessa domanda....perchè!!!
" Siamo all'aperto un'ultimo sguardo a queste mura.....il colore del sole gioca sulla facciata e sui decori consunti dal tempo, strani riflessi che fanno fremere di vita queste pietre....
Il nostro percorso....dello spirito continua......"
Vorrei farvi vivere per un'istante questo luogo.....
A presto.....
E' difficile non rimanere coinvolti emotivamente dall'atmosfera carica di energia che scaturisce da questi luoghi. Ci si sente dolcemente annullati in questo spazio e confusi....confusi, tra il brusio della folla e l'andirivieni di persone....."
Poco distante il monte della Crocifissione.....
Questo luogo è sorvegliato da monaci ortodossi, ed ora un'altare a simbolo del luogo dove fu issata la Croce.
" Seguiamo pazientemente ed in coda altri gruppi giunti prima di noi....
Questo luogo è posto in alto, molto più in alto e vi si accede tramite una scalinata....è tutto uno scintillio di ori e argento. Una penombra illuminata dalla luce delle lucerne appese al soffitto e i lumi delle candele votive e.. il profumo d'incenso si sprigiona nell'aria....
Il luogo è carico di sacralità.
Alla parete a grandezza naturale e completamente in lamina d'argento, la rappresentazione della Crocifissione...ai piedi la roccia, la roccia vera dove fu issata la croce....è emozione....
Ritornano alla mente i racconti e le letture dei Vangeli.....e ora la vedo....la fenditura nella roccia, spaccata dal terremoto che in quell'ora fece tremare tutta la terra....."
La fenditura nella roccia....
Velocemente sotto lo sguardo del sacerdote ortodosso, ci inginocchiamo sotto l'altare dove è posto un cerchio d'argento incastonato nella roccia....anche qui emozione pura......
" Scendiamo la scalinata e ci rechiamo nel luogo posto subito appena all' entrata nella Basilica, ma che nella nostra visita è stato lasciato per ultimo....
La lastra dell'unzione.....
Con alle spalle il magnifico mosaico che ritrae tutta la Santa storia...
Alla fine un'ultimo sguardo ed usciamo.....
Un briciolo di amarezza, ma lo devo dire.
Non è possibile fare distinzioni di religione in questo luogo, non è possibile....dovrebbe essere universale per tutti, ma non è così.
Abbiamo potuto sostare poco, troppo poco in raccoglimento, pressati da un sacerdote che ci metteva fretta, altri invece hanno potuto sostare quanto volevano.....sono cose che lasciano l'amaro in bocca.
Non ci dovrebbero essere distinzioni tra fratelli nelle fede...queste sono le controversie che regolano il mondo.
Di queste cose, inevitabilmente ne abbiamo parlato appena fuori dalla Basilica, perchè era evidente a tutti e in tutti noi la stessa domanda....perchè!!!
" Siamo all'aperto un'ultimo sguardo a queste mura.....il colore del sole gioca sulla facciata e sui decori consunti dal tempo, strani riflessi che fanno fremere di vita queste pietre....
Il nostro percorso....dello spirito continua......"
Vorrei farvi vivere per un'istante questo luogo.....
A presto.....
Ultima modifica:
- La via Dolorosa -
Ora arriva il tratto più " pericoloso", un'aggettivo improprio, perchè il pericolo non è inteso quanto tale, ma inteso come pericolo di perdersi nel dedalo delle vie della parte più antica di Gerusalemme.
La via Dolorosa , via che per una gentilezza della nostra guida, percorreremo in senso inverso....cioè in discesa, invece che in salita, come vuole la tradizione.
Questo per la presenza di persone anziane che faticavano un po' a star dietro al gruppo e avevano problemi a far scale, in discesa tutto è più semplice e meno faticoso.
Per primo entreremo nel quartiere cristiano e poi via via per gli altri parti, fino all'ultima parte, la parte araba.
I monaci francescani sono stati i custodi di questa via Sacra, sino ai tempi delle crociate, quando divennero i custodi di tutti i luoghi cristiani.
La via Dolorosa, parte dalla Torre Antonia, angolo nord-ovest del Tempio ( oggi Spianata delle Moschee), costeggia le mura a nord ed esce al Calvario. Il tratto non è lungo, poco più di 500 metri. E' un'itinerario di preghiera di origine medievale, suddiviso in 14 stazioni locate tra le case di pietra del quartiere mussulmano.
Culmina nell'atmosfera solenne, satura di ori e incenso del Santo Sepolcro. La tradizione della via Crucis, risale ai tempi delle crociate, ma il suo tracciato e il numero delle stazioni, hanno subito nei secoli variazioni e ripensamenti.
Il punto d'inizio venne spostato più volte, ha preso l'assetto attuale quando si è creduto d'identificare l'area del Pretorio, con la zona della Torre Antonia ( ma l'identificazione è ancora controversa). Ancora non vi è accordo su alcune stazioni, tra i cristiani cattolici e quelli ortodossi.
Oggi, il percorso è per la gran parte in salita, e la via, si trova all'interno delle mura della città vecchia di Gerusalemme; al tempo di Gesù, invece, la cinta muraria seguiva un percorso più meridionale ed essa terminava al di fuori della città.
Infatti le esecuzioni capitali si svolgevano sempre all'esterno dei luoghi abitati.
" Non ci si può aspettare di trovare le stesse condizioni del tempo che fù, tutto cambia...tutto è cambiato. Solo a segnarne il percorso e la memoria, le indicazioni delle stazioni e le iscrizioni sulle targhe delle vie.
Ma bisogna guardare con gli occhi dell'anima e ascoltare la voce del cuore....
Suggestivo il percorso per chi lo guarda evitando le merci esposte nelle migliaia di botteghe che si aprono su questa via, le une vicine alle altre. Suggestivo perchè, guardando verso l'alto...alzando gli occhi è possibile vedere le mura, gli archi tesi tra le stradine strette, un dedalo intricato di stretti passaggi tra casa e casa ...un dedalo dove a ragion veduta è facile perdersi. Eppure tra tante mercanzie e oggetti falsamente originali, qualcosa è rimasto.....alzando gli occhi, il cielo, lo stesso cielo ...ed abbassando gli occhi...il selciato, lo stesso selciato!
Il pavimento su cui camminiamo è originale. Lastroni di pietra lisci dall'usura del tempo, originali del Tempo di Erode e sono ancora lì! ...testimoni inerti , e il respiro flebile di quel tempo, a tratti soffocato è ancora vivo.
Queste pietre mi parlano di un Uomo, travolto dagli eventi che dolorosamente ha percorso con fatica questa via....i suoi piedi nudi, hanno calpestato la polvere ed il selciato di questo luogo...per tutta l'umanità....."
" E così alla fine di questo lungo percorso, ci troviamo nella parte araba di Gerusalemme.
Ci addentriamo nel cuore ebraico della città...qui il dispiegamento di polizia è più evidente. Ragazzi e ragazze molto giovani, con giubbotti anti proiettile e mitra spianato.
In Israele per i giovani e le giovani ebree, il servizio militare è un obbligo. Per i ragazzi tre anni e le ragazze due; per tutti gli altri di altre religioni il servizio non è obbligatorio, ma se uno lo desidera lo può fare.
A questo punto veniamo avvisati dalla guida, che precedentemente ci aveva esortato a lasciare il superfluo in autobus, che arriveremo ad un chekpoint, dove verremo controllati ad uno ad uno.
I cellulari devono essere spenti e posati assieme alle fotocamere su di un tavolo dinanzi a loro, per riprenderli poco dopo essere passati sotto il metaldetector.
Alcune signore che avevano borse capienti, sono state fermate e chiesto loro di aprirle per visionare il contenuto. e questo perchè?
Se non lo avete ancora capito, stiamo per entrare al Muro del Pianto....."
Il quartiere arabo...molto suggestivo ed anche il più deserto, poche persone tra i vicoli.....abbiamo potuto vivere l'essenza di questa città, malgrado l'impalpabile senso di paura.....
Una meravigliosa sensazione, guardando in alto.....che non vi saprei spiegare....ma che rivive guardando queste foto...
Non ci sono negozi in questa zona, ma qualche baracchino di ambulante c'è.....e qui, mi è venuta una riflessione. Da noi, se ne vedono pochi così, si vedono distributori automatici, piccoli chioschi, che diversità di vita.....
Ci avviciniamo al posto di controllo....
Eccolo.....
"Oggi poi i controlli sono più numerosi, è giorno di festa per gli Ebrei, una festa molto importante ed antica e si prevede molta affluenza in questo luogo, considerato per loro come il più sacro. Pochi giorni prima, anzi solo due, noi lo abbiamo appreso in nave al tg, al Muro del Pianto è stato assassinato un uomo. Ecco il perchè di tanta all'erta.
Noi stessi ci chiedevamo a bordo se si sarebbe scesi o no dalla nave, sono situazioni molto delicate e variabili di momento in momento in questi luoghi e ce ne accorgeremo presto anche noi....e proprio in questo luogo....."
Appena superato il controllo....
Nel tunnel prima del Muro del Pianto....
Continua.....
Ora arriva il tratto più " pericoloso", un'aggettivo improprio, perchè il pericolo non è inteso quanto tale, ma inteso come pericolo di perdersi nel dedalo delle vie della parte più antica di Gerusalemme.
La via Dolorosa , via che per una gentilezza della nostra guida, percorreremo in senso inverso....cioè in discesa, invece che in salita, come vuole la tradizione.
Questo per la presenza di persone anziane che faticavano un po' a star dietro al gruppo e avevano problemi a far scale, in discesa tutto è più semplice e meno faticoso.
Per primo entreremo nel quartiere cristiano e poi via via per gli altri parti, fino all'ultima parte, la parte araba.
I monaci francescani sono stati i custodi di questa via Sacra, sino ai tempi delle crociate, quando divennero i custodi di tutti i luoghi cristiani.
La via Dolorosa, parte dalla Torre Antonia, angolo nord-ovest del Tempio ( oggi Spianata delle Moschee), costeggia le mura a nord ed esce al Calvario. Il tratto non è lungo, poco più di 500 metri. E' un'itinerario di preghiera di origine medievale, suddiviso in 14 stazioni locate tra le case di pietra del quartiere mussulmano.
Culmina nell'atmosfera solenne, satura di ori e incenso del Santo Sepolcro. La tradizione della via Crucis, risale ai tempi delle crociate, ma il suo tracciato e il numero delle stazioni, hanno subito nei secoli variazioni e ripensamenti.
Il punto d'inizio venne spostato più volte, ha preso l'assetto attuale quando si è creduto d'identificare l'area del Pretorio, con la zona della Torre Antonia ( ma l'identificazione è ancora controversa). Ancora non vi è accordo su alcune stazioni, tra i cristiani cattolici e quelli ortodossi.
Oggi, il percorso è per la gran parte in salita, e la via, si trova all'interno delle mura della città vecchia di Gerusalemme; al tempo di Gesù, invece, la cinta muraria seguiva un percorso più meridionale ed essa terminava al di fuori della città.
Infatti le esecuzioni capitali si svolgevano sempre all'esterno dei luoghi abitati.
" Non ci si può aspettare di trovare le stesse condizioni del tempo che fù, tutto cambia...tutto è cambiato. Solo a segnarne il percorso e la memoria, le indicazioni delle stazioni e le iscrizioni sulle targhe delle vie.
Ma bisogna guardare con gli occhi dell'anima e ascoltare la voce del cuore....
Suggestivo il percorso per chi lo guarda evitando le merci esposte nelle migliaia di botteghe che si aprono su questa via, le une vicine alle altre. Suggestivo perchè, guardando verso l'alto...alzando gli occhi è possibile vedere le mura, gli archi tesi tra le stradine strette, un dedalo intricato di stretti passaggi tra casa e casa ...un dedalo dove a ragion veduta è facile perdersi. Eppure tra tante mercanzie e oggetti falsamente originali, qualcosa è rimasto.....alzando gli occhi, il cielo, lo stesso cielo ...ed abbassando gli occhi...il selciato, lo stesso selciato!
Il pavimento su cui camminiamo è originale. Lastroni di pietra lisci dall'usura del tempo, originali del Tempo di Erode e sono ancora lì! ...testimoni inerti , e il respiro flebile di quel tempo, a tratti soffocato è ancora vivo.
Queste pietre mi parlano di un Uomo, travolto dagli eventi che dolorosamente ha percorso con fatica questa via....i suoi piedi nudi, hanno calpestato la polvere ed il selciato di questo luogo...per tutta l'umanità....."
" E così alla fine di questo lungo percorso, ci troviamo nella parte araba di Gerusalemme.
Ci addentriamo nel cuore ebraico della città...qui il dispiegamento di polizia è più evidente. Ragazzi e ragazze molto giovani, con giubbotti anti proiettile e mitra spianato.
In Israele per i giovani e le giovani ebree, il servizio militare è un obbligo. Per i ragazzi tre anni e le ragazze due; per tutti gli altri di altre religioni il servizio non è obbligatorio, ma se uno lo desidera lo può fare.
A questo punto veniamo avvisati dalla guida, che precedentemente ci aveva esortato a lasciare il superfluo in autobus, che arriveremo ad un chekpoint, dove verremo controllati ad uno ad uno.
I cellulari devono essere spenti e posati assieme alle fotocamere su di un tavolo dinanzi a loro, per riprenderli poco dopo essere passati sotto il metaldetector.
Alcune signore che avevano borse capienti, sono state fermate e chiesto loro di aprirle per visionare il contenuto. e questo perchè?
Se non lo avete ancora capito, stiamo per entrare al Muro del Pianto....."
Il quartiere arabo...molto suggestivo ed anche il più deserto, poche persone tra i vicoli.....abbiamo potuto vivere l'essenza di questa città, malgrado l'impalpabile senso di paura.....
Una meravigliosa sensazione, guardando in alto.....che non vi saprei spiegare....ma che rivive guardando queste foto...
Non ci sono negozi in questa zona, ma qualche baracchino di ambulante c'è.....e qui, mi è venuta una riflessione. Da noi, se ne vedono pochi così, si vedono distributori automatici, piccoli chioschi, che diversità di vita.....
Ci avviciniamo al posto di controllo....
Eccolo.....
"Oggi poi i controlli sono più numerosi, è giorno di festa per gli Ebrei, una festa molto importante ed antica e si prevede molta affluenza in questo luogo, considerato per loro come il più sacro. Pochi giorni prima, anzi solo due, noi lo abbiamo appreso in nave al tg, al Muro del Pianto è stato assassinato un uomo. Ecco il perchè di tanta all'erta.
Noi stessi ci chiedevamo a bordo se si sarebbe scesi o no dalla nave, sono situazioni molto delicate e variabili di momento in momento in questi luoghi e ce ne accorgeremo presto anche noi....e proprio in questo luogo....."
Appena superato il controllo....
Nel tunnel prima del Muro del Pianto....
Continua.....
Ultima modifica:
Ciao, grazie Enrica!
È stata una grandissima emozione e la guida fantastica, molto preparata e attenta a ogni richiesta, non potevamo sperare di meglio.
Al ritorno in nave abbiamo trovato in cabina un questionario proprio riguardo il gradimento e l' organizzazione di questa escursione. Abbiamo manifestato il nostro apprezzamento per tutto, lodando la nostra guida, visto che lo chiedevano esplicitamente.
Trovo molto positivo e serio questo comportamento della compagnia volto a migliorare il servizio, qualora fosse necessario.
Ciao.
È stata una grandissima emozione e la guida fantastica, molto preparata e attenta a ogni richiesta, non potevamo sperare di meglio.
Al ritorno in nave abbiamo trovato in cabina un questionario proprio riguardo il gradimento e l' organizzazione di questa escursione. Abbiamo manifestato il nostro apprezzamento per tutto, lodando la nostra guida, visto che lo chiedevano esplicitamente.
Trovo molto positivo e serio questo comportamento della compagnia volto a migliorare il servizio, qualora fosse necessario.
Ciao.
Crys
Active member
Oriana, capisco perfettamente la tua emozione durante la visita di quei luoghi sacri... è la stessa che ho provato io anni fa, nell'inginocchiarmi per accarezzare il cerchio d'argento sotto l'altare, ho provato qualcosa di indescrivibile, un'emozione pura, che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi...; purtroppo l'incanto è stato spezzato dal sacerdote che con modi "fermi" e poco gentili, ci ha allontanati velocemente...
Bellissimo ripercorrere con te il tragitto fino al muro del pianto...
Bellissimo ripercorrere con te il tragitto fino al muro del pianto...
Il luogo più santo per la religione ebraica, il muro occidentale, conosciuto anche come Muro del Pianto. Secondo le credenze ebraiche, si tratterebbe del muro che sorreggeva il primo ed il secondo Tempio.Chiamato Kotel, è un muro di cinta risalente all'epoca del secondo Tempio di Gerusalemme.
Erode il Grande, costruì imponenti mura attorno al Monte Moriah, allargando la piccola spianata posta sulla sua cima, sulla quale vennero eretti, il primo ed il secondo Tempio.
Il primo Tempio venne costruito, secondo la Bibbia, dal Re Salomone, distrutto da Nabucodonosor venne ricostruito dopo l'esilio babilonese. Il muro occidentale, è l'unica vestigia del Tempio di Gerusalemme, nonchè il punto più vicino al Sancta Sanctorum, il termine è dell'Antico Testamento, e si riferisce la Santuario interno al Tabernacolo, e più tardi al Tempio di Gerusalemme, dove era conservata l'Arca dell'Alleanza.
Quando il Tempio venne distrutto per l'ultima volta, il muro di cinta occidentale del cortile esterno, rimase in piedi parzialmente visibile e protetto dalle macerie. Venne lasciato come triste ricordo per gli Ebrei da parte di Roma che aveva sconfitto la Giudea. Mentre gli Ebrei, attribuiscono la cosa ad una promessa fatta da Dio, che avrebbe lasciato in piedi alcune parti del sacro tempio, in segno del suo immutato legame con il popolo ebraico.
Ecco perchè per loro è così importante. Da 2000 anni pregano, ritenendo quel punto sia il più sacro di tutta la terra, essendo vicino al sito del luogo Santo per eccellenza.
Simbolo per il popolo ebraico, ma anche importante e facente parte della religione islamica. Secondo le loro credenze, Maometto intrapprese un viaggio spirituale a Gerusalemme, a dorso di un cavallo alato e arrivato nella città sacra, avrebbe legato il suo cavallo ad un muro : il muro occidentale.
Il muro d'altronde sorregge parte della Spianata delle Moschee ( Monte del Tempio per gli ebrei) dove si trova la Cupola della Roccia e la Moschea di al'Aqsa.
Un lungo tunnel, visibile dalle foto, permette di raggiungere la Spianata.
Nella foto, s'intravvede la Cupola d'oro..
Sulla destra il lungo tunnel che porta alla Spianata.
Molti ebrei attraversano letteralmente il mondo, per poter venire a pregare vicino al Muro; la tradizione d'infilare piccoli fogli di carta con scritte le preghiere, risale a centinaia di anni.
E' strano per noi, osservando il modo che hanno di pregare, sembra che piangano....forse da qui il nome del muro. La loro preghiera è alquanto singolare, presuppone movimenti della parte superiore del corpo e muovendosi in questo modo, sembrerebbe che la persona si stia lamentando o stia piangendo.
" Appena varcato il controllo, la nostra guida ci indirizza verso il tunnel e ci informa di fare molta attenzione....
La luce ci abbaglia appena usciamo dal tunnel, un'aria strana circola in questo luogo, subito vediamo dei militari...armati che guardano verso di noi, poi un'addetto in abiti civili, ci avvisa dicendo che il cellulare deve essere spento!....e niente foto.
La nostra guida ci aveva in precedenza avvisati....meglio tenere riposto il cellulare.Tutte queste precauzioni sono per sicurezza, due giorni prima in questo preciso punto hanno assassinato una persona.
Siamo abbastanza sconcertati e una certa voglia di andar via al più resto da quel luogo, sinceramente l'avevo....
Ci viene spiegato che se lo vogliamo, possiamo avvicinarci al muro, naturalmente separati.....la parte per gli uomini a sinistra separata da quella delle donne da una barriera. Per rispetto loro, alla loro festa ma soprattutto per non disturbare la loro preghiera, ci siamo solo avvicinati guardando da lontano quel muro.
Le poche foto che vi ho postato, sono le uniche che abbiamo potuto fare in ottemperanza alle disposizioni e concesse.
Un'ultimo sguardo a questa spianata....pochi giorni prima, un'Israeliano di religione ortodossa è stato ucciso davanti alla sua famiglia...mi vengono i brividi a pensarci...
Una situazione di apparente calma si può trasformare in scintilla e scatenare il finimondo....
Questa è la percezione che abbiamo di questi luoghi, e la polizia è lì per reprimere, sorvegliare che tutto ciò non avvenga.
Uno strano palpito di ciò che è stato si percepisce ancora nelle stradine della vecchia Gerusalemme....
....il respiro del tempo.....lento, che passa tra queste mura...
....il respiro di un passato doloroso che vive nel presente di tante genti...
" Usciamo dalla spianata e riaccendiamo i nostri cellulari....si ritorna nel nostro mondo...."
Continua......
Ultima modifica:
Ciao Cristina, per noi è stato motivo d'ansia, specialmente quest' ultima parte del tour. Lo abbiamo capito subito, appena usciti da questo spiazzo...poi racconterò meglio.
Sono situazioni difficili, complicate che a noi sfuggono...abbiamo il bene più prezioso....la pace.
- Stato