C'è sempre stato un tira e molla tra le esigenze del guadagno, sacrosante, e quelle della sicurezza.. un tira e molla che è tanto più duro quanto più al vertice di una struttura che fa una cosa tecnica si mette un non tecnico.. ma che vale anche quando il vertice è altamente tecnico..
Così è una pazzia pensare di far correre una nave a ventidue nodi all'interno di un campo di Iceberg, è una pazzia pensare di prolungare di venti anni la vita di una centrale Nucleare, è una pazzia non fare la manutenzione di un impianto di produzione dell'acciaio, è una pazzia pensare di far partire lo Shuttle sempre e comunque.. è una pazzia pensare di spegnere tutte le centrali termoelettriche Italiane e pensare di prendere energia solo da due rami collegati con la Francia e la Svizzera..
Ma tutte queste pazzie rispondono alla esigenza del guadagno, anzi del ''rischio calcolato'', calcolato su coefficienti che vengono spesso, sempre pian piano, spinti sempre più sul termine 'rischio' e meno sul termine sicurezza, perchè rischio=guadagno..
Per contro se il termine assoluto fosse sicurezza totale, allora non potremo fare assolutamente nulla.. tutto sarebbe vietato..
Ci sono momenti in cui vince la prudenza assoluta, ed è un guaio, e ci sono momenti in cui vince la sottovalutazione dei problemi ed è un guaio..
Inoltre, se colui che spinge per il guadagno è un tecnico gli puoi sempre dire ''Bello mio, tu sai come stanno le cose..'' ma se non è un tecnico non ti capirà mai.. non lo ha nelle corde.. penserà sempre che tu sei esagerato, e prenderà il miracolo che hai realizzato per salvare le cose come la prova che sei esagerato..
Ed allora sei scemo se metti le scialuppe che rovinano il ponte tanto bello, sei esagerato se vuoi mettere a terra tutti gli impianti elettrici, sei fuori luogo se ti preoccupi del fatto che la tale automobile costruita in tal modo potrebbe non frenare in quella tale remotissima possibilità..
Anzi, hai visto che non è successo nulla l'altra volta? Sei tu che esageri..
E l'esagerazione si chiama Titanic, Vayont, Black out di una nazione ecc. ecc.
Ma almeno il Titanic ha insegnato qualcosa, il giorno dopo il mondo si è svegliato e sono cambiate le leggi.. solo un mese dopo le rotte erano infinitamente più sicure..
Anche Cernobyl ha insegnato qualcosa..
Il Black out nazionale ha insegnato qualcosa? La Concordia ha insegnato qualcosa?
Mi chiedo se si sia voluto imparare da queste cose o non si sia voluto farlo..
Forse siamo talmente prigionieri di noi stessi che non siamo più in grado di imparare..
Se la Pacifica fosse stata un aereo sarebbe stato tutto facile ''Signori, il comandante si rifiuta di fare questo scalo perchè è pericoloso, stiamo cercando una soluzione alternativa'' e via gli applausi.. ed il comandante avrebbe potuto dirlo anche in caso di totale assenza di pericolo..
Ma se sei su una nave la cosa non funziona, polemiche, storie, assurdità.. eppure ora tutti sanno che una nave si può far male e molto..
Sicuramente Pacifica è entrata in porto in sicurezza, perchè la testa che la manovrava è quella di un uomo che sa quello che fa..
Ma una Pacifica più piccola e bassa avrebbe colpito quell'ostacolo?
Non lo sapremo mai.. sappiamo per certo però che questa Pacifica procura più guadagno.. e che se la compagnia, da sola, scegliesse di farla più piccola e bassa, allora fallirebbe, perchè le altre le faranno più grandi, alte, economiche.. di conseguenza la scelta è obbligata..
Sempre 'calcolando' il rischio, accettabilissimo, del vento..
Il sistema di porti attuale è adatto a queste navi?
Queste navi sono o non sono troppo esposte al vento?
E' giusto che facciano il Mediterraneo di inverno (vedi le botte che ci sono state in pochissimi anni.. )
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Manlio